METFORMINA HEX 40CPR RIV 850MG

2,53 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: METFORMINA CLORIDRATO
  • ATC: A10BA02
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 26/02/2020

Trattamento del diabete mellito di tipo 2, in particolare nei pazienti in sovrappeso, quando il regime alimentare e l’esercizio fisico da soli non sono sufficienti a garantire un adeguato controllo della glicemia. • Negli adulti Metformina Hexal AG 500/850 mg può essere utilizzata in monoterapia o in combinazione con altri antidiabetici orali o con insulina. • Nei bambini di età superiore ai 10 anni e negli adolescenti Metformina Hexal AG 500/850 mg può essere utilizzata in monoterapia o in combinazione con insulina. È stata dimostrata una riduzione delle complicanze del diabete nei pazienti adulti in sovrappeso affetti da diabete di tipo 2 trattati con la metformina come terapia di prima linea, dopo il fallimento della dieta (vedere paragrafo 5.1).
Ogni compressa rivestita con film contiene 500 mg di metformina cloridrato, equivalenti a 390 mg di metformina base. Ogni compressa rivestita con film contiene 850 mg di metformina cloridrato, equivalenti a 662,9 mg di metformina base. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

• Ipersensibilità alla metformina o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
• Qualsiasi tipo di acidosi metabolica acuta (come acidosi lattica, chetoacidosi diabetica).
• Pre-coma diabetico.
• Insufficienza renale severa (GFR <30 ml/min) (vedere paragrafo 4.4).
• Condizioni acute con possibilità di alterazione della funzione renale, quali: - disidratazione - infezione grave - shock • Patologie che possono provocare ipossia tissutale (specialmente patologie acute o peggioramento di patologie croniche) come: - insufficienza cardiaca scompensata - insufficienza respiratoria - infarto miocardico recente - shock.
• Insufficienza epatica, intossicazione acuta da alcol, alcolismo.

Posologia

Posologia Adulti con normale funzione renale (GFR ≥ 90 mL/min) Monoterapia e combinazione con altri agenti antidiabetici orali • La dose iniziale normale è una compressa da 500 mg o 850 mg di metformina cloridrato 2 o 3 volte al giorno, da assumere durante o dopo i pasti.
Dopo 10-15 giorni la dose va aggiustata sulla base delle misurazioni della glicemia.
Un incremento graduale della dose può migliorare la tollerabilità gastrointestinale.
La dose massima raccomandata di metformina cloridrato è pari a 3 g al giorno, da assumere in 3 dosi separate.
• Nel caso sia previsto il passaggio da un altro farmaco antidiabetico orale, interrompere il farmaco precedente e iniziare con la metformina alla dose sopra indicata.
Compromissione renale La GFR deve essere valutata prima di iniziare il trattamento con metformina e, successivamente, almeno una volta all’anno.
Nei pazienti con aumentato rischio di ulteriore progressione della compromissione renale e negli anziani, la funzione renale deve essere valutata con maggior frequenza, ad es.
ogni 3-6 mesi.
GFR mL/min Massima dose giornaliera totale (da suddividersi in 2-3 dosi giornaliere) Considerazioni aggiuntive
60-89 3.000 mg Una riduzione della dose può essere presa in considerazione a fronte del peggioramento della funzione renale.
45-59 2.000 mg I fattori che possono aumentare il rischio di acidosi lattica (vedere paragrafo 4.4) devono essere esaminati prima di prendere in considerazione l'inizio del trattamento con metformina.
La dose iniziale non deve superare metà della dose massima.
30-44 1.000 mg
< 30 - Metformina è controindicata.
Combinazione con insulina La metformina e l’insulina possono essere usate in una terapia d’associazione per migliorare il controllo del tasso ematico di glucosio.
La metformina cloridrato va somministrata alla dose iniziale normale, pari a 500 mg o 850 mg 2-3 volte al giorno, mentre la dose di insulina va aggiustata sulla base delle misurazioni della glicemia.
Anziani A causa della potenziale riduzione della funzione renale nei soggetti anziani, il dosaggio della metformina deve essere aggiustato sulla base della funzione renale.
È pertanto necessaria una valutazione regolare della funzione renale (vedere paragrafo 4.4).
Popolazione pediatrica Monoterapia e combinazione con insulina Metformina Hexal AG compresse rivestite con film può essere utilizzata nei bambini di età superiore ai 10 anni e negli adolescenti.
• Di norma la dose iniziale è una compressa da 500 mg o 850 mg una volta al giorno, da assumere durante o dopo i pasti.
• Dopo 10-15 giorni la dose va aggiustata sulla base delle misurazioni della glicemia.
Un aumento graduale del dosaggio può migliorare la tollerabilità gastrointestinale.
La dose massima raccomandata della metformina cloridrato è pari a 2 g al giorno, da assumere in 2 o 3 dosi separate.

Avvertenze e precauzioni

Acidosi lattica L’acidosi lattica, una complicanza metabolica molto rara ma grave, insorge con maggior frequenza a causa del peggioramento acuto della funzione renale o di malattia cardiorespiratoria o sepsi.
L’ accumulo di metformina si manifesta con il peggioramento acuto della funzionalità renale e aumenta il rischio di acidosi lattica.
In caso di disidratazione (diarrea o vomito severi, febbre o ridotta assunzione di liquidi), la somministrazione di metformina deve essere interrotta temporaneamente e si deve raccomandare al paziente di rivolgersi a un operatore sanitario.
Deve essere prestata cautela nell’iniziare il trattamento con medicinali che possono compromettere in modo acuto la funzione renale (come antipertensivi, diuretici e FANS) in pazienti trattati con metformina.
Altri fattori di rischio di acidosi lattica sono l’eccessivo consumo di alcol, la compromissione epatica, il diabete scarsamente controllato, la chetosi, il digiuno prolungato e qualsiasi altra condizione associata ad ipossia, nonché l'uso in concomitanza di medicinali che possono causare acidosi lattica (vedere paragrafi 4.3 e 4.5).
I pazienti e/o le persone che li assistono devono essere informati in merito al rischio di acidosi lattica.
L’acidosi lattica è caratterizzata da dispnea acidotica, dolore addominale, crampi muscolari, astenia e ipotermia, seguiti da coma.
In presenza di sintomi sospetti, il paziente deve interrompere l'assunzione di metformina e richiedere immediatamente assistenza medica.
I risultati di laboratorio di valore diagnostico sono pH ematico ridotto (< 7,35), aumentati livelli di lattato plasmatico (> 5 mmol/l), e aumentato gap anionico e rapporto lattato/piruvato.
Somministrazione di agenti di contrasto iodati La somministrazione intravascolare di agenti di contrasto iodati può portare a nefropatia indotta da mezzo di contrasto.
Questo causa l’accumulo di metformina e aumenta il rischio di acidosi lattica.
La somministrazione di metformina deve essere interrotta prima o nel momento in cui viene effettuata l’indagine di imaging e non deve essere ripresa finché non siano trascorse almeno 48 ore dall’esame, a condizione che la funzione renale sia stata rivalutata e riscontrata stabile, vedere paragrafi 4.2 e 4.5.
Funzionalità renale La GFR deve essere valutata prima di iniziare il trattamento e, successivamente, a intervalli regolari, vedere paragrafo 4.2.
Metformina è controindicata in pazienti con GFR < 30 mL/min e deve essere interrotta temporaneamente in presenza di condizioni patologiche che alterano la funzione renale, vedere paragrafo 4.3.
Funzionalità cardiaca I pazienti con insufficienza cardiaca sono più a rischio di ipossia ed insufficienza renale.
Nei pazienti con insufficienza cardiaca cronica stabile, la metformina può essere utilizzata attuando un regolare monitoraggio della funzionalità cardiaca e renale.
Nei pazienti con insufficienza cardiaca acuta ed instabile, la metformina è controindicata (vedere paragrafo 4.3).
Interventi chirurgici Metformina deve essere interrotta al momento di un intervento chirurgico in anestesia generale, spinale o epidurale.
La terapia può essere ripresa non prima delle 48 ore successive all’intervento chirurgico o al riavvio della nutrizione orale, sempre che la funzionalità renale sia stata rivalutata e riscontrata stabile.
Popolazione pediatrica Prima di iniziare il trattamento con la metformina deve essere confermata la diagnosi del diabete mellito di tipo 2.
Nel corso di studi clinici controllati della durata di un anno non sono stati riscontrati effetti della metformina sulla crescita e sulla pubertà, ma non sono disponibili dati a lungo termine.
Pertanto nei bambini trattati con la metformina, specialmente in età pre-puberale, si raccomanda un attento follow-up dell’effetto della metformina su questi parametri.
Bambini di età compresa fra 10 e 12 anni Negli studi clinici controllati condotti in bambini e adolescenti sono stati inclusi solo 15 soggetti di età compresa tra i 10 e i 12 anni.
Nonostante l’efficacia e la sicurezza della metformina in questi bambini non differissero da quelle riportate per i bambini più grandi e gli adolescenti, si raccomanda un’attenzione particolare quando si prescrive la metformina ai bambini di età compresa tra i 10 e i 12 anni.
Altre precauzioni • Tutti i pazienti devono continuare il loro regime alimentare distribuendo regolarmente l’assunzione di carboidrati durante la giornata.
I pazienti in sovrappeso devono continuare il loro regime alimentare ipocalorico.
• Devono essere eseguiti regolarmente i test di laboratorio normalmente previsti nei casi di diabete.
• La metformina da sola non provoca ipoglicemia, anche se si consiglia cautela quando viene usata in combinazione con insulina o altri antidiabetici orali (es.
sulfoniluree o meglitinidi).

Interazioni

Uso concomitante non raccomandato: Alcol L’intossicazione acuta da alcol è associata a un aumentato rischio di acidosi lattica, in particolare nei casi di digiuno, malnutrizione o compromissione epatica.
Agenti di contrasto iodati La somministrazione di metformina deve essere interrotta prima o nel momento in cui viene effettuata l’indagine di imaging e non deve essere ripresa finché non siano trascorse almeno 48 ore dall’esame, a condizione che la funzione renale sia stata rivalutata e riscontrata stabile, vedere paragrafi 4.2 e 4.4.
Associazioni che richiedono precauzioni per l’uso Alcuni medicinali possono influire negativamente sulla funzione renale, aumentando quindi il rischio di acidosi lattica, ad es.
FANS, compresi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi (COX) II, gli ACE-inibitori, gli antagonisti del recettore dell’angiotensina II e i diuretici, in particolare i diuretici dell’ansa.
Quando questi medicinali vengono utilizzati in associazione a metformina, si rende necessario un attento monitoraggio della funzione renale.
Medicinali con un’intrinseca attività ipoglicemizzante come glucocorticoidi (per via sistemica e locale) e simpaticomimetici.
Possono essere richiesti controlli più frequenti della glicemia, soprattutto all’inizio del trattamento.
Se necessario, aggiustare il dosaggio della metformina durante la terapia con il relativo farmaco e dopo l’interruzione di quest’ultimo.
Trasportatori di cationi organici (OCT) La metformina è un substrato di entrambi i trasportatori OCT1 e OCT2 La co-somministrazione di metformina con: - inibitori di OCT1 (come verapamil) può ridurre l’efficacia della metformina - induttori di OCT1 (come rifampicina) può aumentare l’assorbimento gastrointestinale e l’efficacia della metformina - inibitori di OCT2 (come cimetidina, dolutegravir, ranolazina, trimetoprim, vandetanib, isavuconazolo) può diminuire l’eliminazione renale di metformina e questo porta ad un aumento della concentrazione plasmatica di metformina.
- inibitori di entrambi i trasportatori OCT1 e OCT2 (come crizotinib, olaparib) può alterare l’efficacia e l’eliminazione renale di metformina.
Si consiglia pertanto cautela, specialmente nei pazienti con compromissione renale, quando questi medicinali sono somministrati in concomitanza con metformina, poiché la concentrazione plasmatica di metformina può aumentare.
Se necessario, può essere considerato un aggiustamento della dose di metformina poiché gli inibitori / induttori OCT possono alterare l'efficacia di metformina.

Effetti indesiderati

All’inizio del trattamento gli effetti indesiderati più comuni sono nausea, vomito, diarrea, dolore addominale e perdita di appetito che nella maggior parte dei casi si risolvono spontaneamente.
Per prevenire l'insorgere di questi sintomi, si raccomanda di assumere la metformina in 2 o 3 dosi giornaliere e di incrementare la dose lentamente.
In corso di trattamento con la metformina possono manifestarsi i seguenti effetti indesiderati.
Le frequenze sono definite come segue: molto comune: ≥1/10; comune: ≥1/100, <1/10; non comune: ≥1/1000, <1/100; raro: ≥1/10.000, <1/1000; molto raro: <1/10.000, non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità. Disturbi del metabolismo e della nutrizione Molto raro: • acidosi lattica (vedere paragrafo 4.4) • diminuzione dell’assorbimento di vitamina B12 con diminuzione dei livelli sierici durante l’utilizzo a lungo termine della metformina.
Si raccomanda di prendere in considerazione tale eziologia nei pazienti che presentano anemia megaloblastica; Patologie del sistema nervoso Comune: • alterazioni del gusto.
Patologie gastrointestinali Molto comune: • disturbi gastrointestinali come nausea, vomito, diarrea, dolore addominale e perdita dell’appetito.
Questi effetti indesiderati si verificano più frequentemente all’inizio della terapia e nella maggior parte dei casi si risolvono spontaneamente.
Per prevenirli si raccomanda di assumere la metformina in 2 o 3 dosi giornaliere, durante o dopo i pasti.
Un lento aumento della dose può migliorare la tollerabilità gastrointestinale.
Patologie epatobiliari Molto raro: • casi isolati di alterazioni nei test di funzione epatica o di epatite, che si sono risolti in seguito alla interruzione del trattamento con metformina.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Molto raro: • reazioni cutanee quali eritema, prurito, orticaria.
Popolazione pediatrica In dati pubblicati e successivi alla commercializzazione e in studi clinici controllati su una limitata popolazione pediatrica di età compresa tra 10 e 16 anni trattata per un anno, le segnalazioni di eventi avversi erano simili per natura e gravità a quelle riportate negli adulti.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza Il diabete incontrollato durante la gravidanza (gestazionale o permanente) è associato ad un aumentato rischio di anomalie congenite e mortalità perinatale.
Una quantità limitata di dati sull'uso di metformina in donne in gravidanza non indica un aumentato rischio di anomalie congenite.
Studi sugli animali non indicano effetti dannosi per quanto riguarda la gravidanza, lo sviluppo embrionale o fetale, il parto o lo sviluppo postnatale (vedere paragrafo 5.3).
Quando è stata pianificata una gravidanza, e durante la gravidanza stessa, si raccomanda di trattare il diabete non con la metformina bensì con insulina, per mantenere la glicemia più vicina possibile al normale per ridurre i rischi di malformazione del feto.
Allattamento La metformina viene escreta nel latte materno.
Nessun evento avverso è stato osservato nei neonati allattati al seno/bambini.
Tuttavia, poichè sono disponibili solo dati limitati, l'allattamento non è raccomandato durante il trattamento con metformina.
Si deve prendere in considerazione la decisione di interrompere l'allattamento, valutando il beneficio dell'allattamento al seno e il rischio potenziale di eventi avversi sul bambino.
Fertilità La fertilità dei ratti maschi o femmine non è stata influenzata dalla metformina quando viene somministrata a dosi fino a 600 mg/kg/die, che è circa tre volte la massima dose giornaliera raccomandata nell'uomo basata su confronti dell’area di superficie corporea.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare per la conservazione.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.