METALYSE IV 1FL 5000U

2.407,90 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: TENECTEPLASE
  • ATC: B01AD11
  • Descrizione tipo ricetta: OSP - USO OSPEDALIERO
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 14/02/2025

Metalyse è indicato negli adulti per il trattamento trombolitico dell’ictus ischemico acuto (AIS) entro 4,5 ore dall’esordio dei sintomi e dopo avere escluso la presenza di emorragia intracranica.
Metalyse 5 000 unità (25 mg) polvere per soluzione iniettabile Ogni flaconcino contiene 5 000 unità (25 mg) di tenecteplase. La soluzione ricostituita contiene 1 000 unità (5 mg) di tenecteplase per mL. Il titolo di tenecteplase è espresso in unità (U) utilizzando un riferimento standard che è specifico per tenecteplase e non è paragonabile alle unità utilizzate per altri agenti trombolitici. Tenecteplase è un attivatore del plasminogeno fibrino-specifico prodotto in una linea di cellule ovariche di criceto cinese mediante la tecnologia del DNA ricombinante. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 o alla gentamicina (una traccia residua dal processo produttivo).
Inoltre, a causa dell’aumentato rischio di sanguinamento con la terapia trombolitica, Metalyse è controindicato nei seguenti casi: - Significativi disturbi emorragici in corso o negli ultimi 6 mesi - Pazienti con anticoagulazione efficace (per es.
INR > 1,3) (vedere paragrafo 4.4, sottoparagrafo “Sanguinamento”) - Storia nota o sospetto di emorragia intracranica - Sintomi suggestivi di emorragia subaracnoidea, anche se la TC è normale - Ictus severo secondo la valutazione clinica (per es.
NIHSS > 25) e/o secondo tecniche di imaging appropriate - Ictus ischemico acuto senza deficit neurologico invalidante o sintomi in rapido miglioramento prima dell’inizio dell’iniezione - Qualsiasi storia di danno al sistema nervoso centrale (ossia neoplasia, aneurisma, intervento chirurgico intracranico o spinale) - Diatesi emorragica nota - Ipertensione arteriosa grave non controllata - Intervento chirurgico maggiore, biopsia di un organo parenchimale o trauma significativo negli ultimi 2 mesi - Trauma recente alla testa o al cranio - Rianimazione cardiopolmonare prolungata (> 2 minuti) nelle ultime 2 settimane - Pericardite acuta e/o endocardite batterica subacuta - Pancreatite acuta - Grave disfunzione epatica, comprese insufficienza epatica, cirrosi, ipertensione portale (varici esofagee) ed epatite attiva - Ulcera peptica attiva - Aneurisma arterioso e malformazione venosa/arteriosa nota - Neoplasia con aumentato rischio di sanguinamento - Sintomi di attacco ischemico comparsi più di 4,5 ore prima dell’iniezione o sintomi il cui momento di esordio non è noto e che potrebbe potenzialmente risalire a più di 4,5 ore prima - Convulsioni all’esordio dell’ictus - Somministrazione di eparina nelle 48 ore precedenti e tempo di tromboplastina superiore al limite superiore di normalità per il laboratorio - Pazienti con storia di ictus precedente e diabete concomitante- Ictus precedente negli ultimi 3 mesi - Conta piastrinica inferiore a 100 000/mm³ - Valori di pressione arteriosa (PA) sistolica > 185 mmHg o PA diastolica > 110 mmHg o necessità di una gestione aggressiva (farmacoterapia endovenosa) per riportare la pressione sanguigna a questi limiti - Glicemia < 50 mg/dL o > 400 mg/dL (< 2,8 mM o > 22,2 mM).

Posologia

Posologia Metalyse deve essere prescritto da medici esperti nel trattamento delle patologie neurovascolari e nell’utilizzo del trattamento trombolitico e che dispongano delle attrezzature necessarie per monitorare tale uso, vedere paragrafo 4.4.
Il trattamento con Metalyse deve essere iniziato il prima possibile e comunque non più di 4,5 ore dall’esordi dei sintomi e dopo avere escluso la presenza di emorragia intracranica mediante idonee tecniche di imaging, vedere paragrafo 4.4.
L’effetto del trattamento è tempo-dipendente; pertanto, un trattamento precoce aumenta la probabilità di un esito favorevole.
La scelta della formulazione appropriata del medicinale a base di tenecteplase deve essere effettuata con attenzione e conformemente all’indicazione.
La formulazione da 25 mg di tenecteplase è destinata esclusivamente all’uso nell’ictus ischemico acuto.
Metalyse deve essere somministrato sulla base del peso corporeo, con una singola dose massima di 5 000 unità (25 mg di tenecteplase) per l’indicazione di ictus ischemico acuto.
Il rapporto beneficio/rischio del trattamento con tenecteplase deve essere valutato attentamente in pazienti di peso pari o inferiore a 50 kg per la limitata disponibilità di dati.
Il volume necessario per somministrare la dose totale corretta può essere calcolato dal seguente schema:
Classe di peso corporeo (kg) Tenecteplase (U) Tenecteplase (mg) Corrispondente volume della soluzione ricostituita (mL)
< 60 3 000 15,0 3,0
da ≥ 60 a < 70 3 500 17,5 3,5
da ≥ 70 a < 80 4 000 20,0 4,0
da ≥ 80 a < 90 4 500 22,5 4,5
≥ 90 5 000 25,0 5,0
Per i dettagli, vedere paragrafo 6.6: Precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione
Anziani (> 80 anni) Metalyse deve essere somministrato con cautela agli anziani (> 80 anni) a causa di un rischio maggiore di sanguinamento (vedere le informazioni sul sanguinamento al paragrafo 4.4).
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di Metalyse nei bambini di età inferiore a 18 anni non sono state stabilite.
Non ci sono dati disponibili.
Terapia aggiuntiva La sicurezza e l’efficacia di questo regime terapeutico con la somministrazione concomitante di eparina o inibitori dell’aggregazione piastrinica come l’acido acetilsalicilico nelle prime 24 ore dopo il trattamento con Metalyse non sono state sufficientemente studiate.
Pertanto, la somministrazione di eparina per via endovenosa o inibitori dell’aggregazione piastrinica come l’acido acetilsalicilico deve essere evitata nelle prime 24 ore dopo il trattamento con Metalyse a causa di un aumentato rischio di emorragia.
Qualora l’eparina sia necessaria per altre indicazioni, la dose non deve superare 10 000 UI al giorno e deve essere somministrata per via sottocutanea.
Modo di somministrazione La soluzione ricostituita deve essere somministrata per via endovenosa e deve essere utilizzata immediatamente.
La soluzione ricostituita è una soluzione limpida da incolore a leggermente gialla.
La dose necessaria deve essere somministrata come singolo bolo endovenoso in circa 5-10 secondi.
I flaconcini da 40 mg e 50 mg di tenecteplase non sono destinati all’uso nell’ictus ischemico acuto.
Per le istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

Avvertenze e precauzioni

Tracciabilità Al fine di migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, il nome commerciale e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramente registrati.
Il trattamento trombolitico richiede un monitoraggio adeguato.
Metalyse deve essere utilizzato esclusivamente sotto la responsabilità e il controllo di medici qualificati ed esperti nel trattamento delle patologie neurovascolari e nell’utilizzo dei trattamenti trombolitici e che dispongano delle attrezzature necessarie per monitorare tale uso.
Per la verifica dell’indicazione al trattamento possono essere prese in considerazione misure diagnostiche da remoto, secondo necessità, vedere paragrafi 4.1 e 4.2.
Sanguinamento La complicanza più comunemente riscontrata durante la terapia con tenecteplase è il sanguinamento.
L’uso concomitante di altri principi attivi che influenzano la coagulazione o la funzione delle piastrine (per es.
eparina) può contribuire al sanguinamento, vedere paragrafi 4.2 e 4.3.
Poiché la fibrina subisce una lisi durante la terapia con tenecteplase, può verificarsi sanguinamento nella sede di una recente puntura.
Pertanto la terapia trombolitica richiede un’attenzione particolare per tutte le possibili sedi in cui può verificarsi un sanguinamento (incluse le sedi di inserzione del catetere, le sedi di puntura arteriosa e venosa, le sedi di incannulamento e le sedi di puntura da ago).
Durante il trattamento con tenecteplase occorre evitare l’uso di cateteri rigidi come pure di iniezioni intramuscolari e la manipolazione non essenziale del paziente.
Nel caso si verifichi grave sanguinamento, in particolare emorragia cerebrale, la somministrazione concomitante di eparina deve essere interrotta immediatamente.
Si deve considerare la somministrazione di protamina se è stata somministrata eparina entro 4 ore prima dell’insorgenza del sanguinamento.
Per i pochi pazienti che non hanno risposto a queste misure conservative, può essere indicato un uso prudente di prodotti di trasfusione.
La trasfusione di crioprecipitato, plasma fresco congelato e piastrine deve essere considerata con una rivalutazione clinica e di laboratorio dopo ogni somministrazione.
Con l’infusione di crioprecipitato è auspicabile un livello target di fibrinogeno pari a 1 g/L.
Come ultima alternativa sono disponibili agenti antifibrinolitici.
Nelle seguenti condizioni, il rischio della terapia con tenecteplase può aumentare e deve essere pesato rispetto ai benefici attesi: - Iniezione intramuscolare recente o piccoli traumi recenti, punture dei grossi vasi sanguigni o massaggio cardiaco per la rianimazione - Condizioni caratterizzate da un aumentato rischio di emorragia non menzionate al paragrafo 4.3 - Basso peso corporeo < 60 kg - Pazienti che assumono anticoagulanti orali: l’uso di Metalyse può essere preso in considerazione qualora appropriato/i test non mostrino alcuna attività clinicamente rilevante sul sistema della coagulazione (per es.
INR ≤ 1,3 per gli antagonisti della vitamina K o altro/i test rilevante/i per altri anticoagulanti orali rientrano nel rispettivo limite superiore di normalità), vedere paragrafo 4.3.
L’emorragia intracerebrale rappresenta la reazione avversa maggiore nel trattamento dell’ictus ischemico acuto (fino al 19% dei pazienti senza aumento della morbilità o della mortalità complessive).
Il rischio di emorragia intracranica in pazienti con ictus ischemico acuto può risultare aumentato con l’uso di Metalyse.
Ciò riguarda in particolare i seguenti casi: - tutte le situazioni che implicano un rischio elevato di emorragia, incluse quelle elencate al paragrafo 4.3 - inizio ritardato del trattamento dall’esordio dei sintomi.
Pertanto, la somministrazione di Metalyse non deve essere ritardata - i pazienti pre-trattati con acido acetilsalicilico (ASA) possono essere a maggior rischio di emorragia intracerebrale, in particolare se il trattamento con Metalyse viene ritardato - rispetto ai pazienti più giovani, i pazienti di età avanzata (superiore a 80 anni) possono presentare un esito relativamente peggiore indipendentemente dal trattamento e possono presentare un rischio aumentato di emorragia intracerebrale quando sottoposti a trattamento trombolitico.
In generale, il rapporto beneficio/rischio della trombolisi in pazienti di età avanzata rimane positivo.
La trombolisi nei pazienti con AIS deve essere valutata sulla base del rapporto beneficio/rischio individuale.
Il trattamento non deve essere iniziato oltre le 4,5 ore dall’esordio dei sintomi a causa di un rapporto beneficio/rischio sfavorevole, dovuto principalmente a quanto segue: - gli effetti positivi del trattamento diminuiscono nel tempo - il tasso di mortalità aumenta in particolare nei pazienti precedentemente trattati con ASA - vi è un aumentato rischio di emorragia sintomatica.
Monitoraggio della pressione arteriosa È necessario il monitoraggio della PA fino a 24 ore dopo il trattamento con tenecteplase; in caso di PA sistolica > 180 mmHg o PA diastolica > 105 mmHg, si raccomanda un trattamento antipertensivo per via endovenosa.
Gruppi speciali nei quali il rapporto beneficio/rischio è ridotto Il rapporto beneficio/rischio è considerato meno favorevole, pur se comunque positivo, nei pazienti con storia di ictus o in quelli affetti da diabete noto non controllato.
Nei pazienti con ictus, la probabilità di un esito favorevole diminuisce con l’aumentare del tempo intercorso tra l’esordio dei sintomi e il trattamento trombolitico, con l’aumento dell’età, della severità dell’ictus e della glicemia al momento dell’accettazione, mentre aumenta la probabilità di disabilità severa e morte o emorragie intracraniche sintomatiche, indipendentemente dal trattamento.
Edema cerebrale La riperfusione dell’area ischemica può indurre edema cerebrale nella zona infartuata.
Ipersensibilità/risomministrazione Le reazioni da ipersensibilità immuno-mediate associate alla somministrazione di Metalyse possono essere causate dal principio attivo tenecteplase, dalla gentamicina (una traccia residua dal processo produttivo) o da uno qualsiasi degli eccipienti, vedere paragrafi 4.3 e 6.1.
Non è stata osservata alcuna formazione continua di anticorpi verso la molecola di tenecteplase dopo il trattamento.
Tuttavia non c’è esperienza sistematica con la risomministrazione di tenecteplase.
Vi è anche il rischio di reazioni da ipersensibilità mediate da un meccanismo non immunologico.
L’angioedema rappresenta la reazione da ipersensibilità più comune segnalata con Metalyse.
Tale rischio può essere aumentato nell’indicazione di ictus ischemico acuto e/o dal trattamento concomitante con ACE-inibitori.
I pazienti trattati con Metalyse devono essere monitorati per la comparsa di angioedema durante e fino a 24 ore dopo la somministrazione.
Qualora si verifichi una reazione da ipersensibilità severa (per es.
angioedema), deve essere tempestivamente avviato un trattamento adeguato, che può includere l’intubazione.
Popolazione pediatrica Non sono disponibili dati sulla sicurezza e sull’efficacia per Metalyse nei bambini di età inferiore a 18 anni.
Pertanto, l’uso di Metalyse non è raccomandato nei bambini di età inferiore a 18 anni.

Interazioni

Non sono stati effettuati studi formali d’interazione con Metalyse e altri medicinali comunemente somministrati a pazienti con ictus ischemico acuto.
Medicinali che influenzano la coagulazione/la funzione delle piastrine Il rischio di sanguinamento prima, durante o dopo la terapia con tenecteplase può aumentare con l’uso di medicinali che influenzano la coagulazione o che alterano la funzione delle piastrine, che devono quindi essere evitati nelle prime 24 ore dopo il trattamento dell’ictus ischemico acuto, vedere paragrafo 4.3.
ACE-inibitori Il trattamento concomitante con ACE-inibitori può aumentare il rischio di reazioni da ipersensibilità, vedere paragrafo 4.4.
Alcuni studi accademici randomizzati pubblicati, condotti su oltre 2 000 pazienti trattati con tenecteplase, non hanno evidenziato interazioni clinicamente rilevanti con altri medicinali comunemente utilizzati nei pazienti con AIS.

Effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza L’emorragia è l’effetto indesiderato più comune associato all’uso di tenecteplase.
L’emorragia può essere superficiale nel sito di iniezione oppure interna, in qualsiasi sede o cavità corporea.
In pazienti che hanno avuto episodi di sanguinamento sono state riportate morte ed invalidità permanente.
Tabella delle reazioni avverse Le reazioni avverse di seguito elencate sono riportate in accordo alla frequenza ed alla classificazione per sistemi e organi.
I raggruppamenti per frequenza sono definiti in accordo alla seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1 000, < 1/100), raro (≥ 1/10 000, < 1/1 000), molto raro (< 1/10 000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Fatta eccezione per il verificarsi della reazione avversa “aritmie da riperfusione” nell’indicazione di infarto miocardico acuto e per la frequenza della reazione avversa “emorragia intracranica” nell’indicazione di ictus ischemico acuto, non c’è alcuna motivazione medica per supporre che il profilo di sicurezza di Metalyse nell’indicazione di ictus ischemico acuto differisca dal profilo emerso nell’indicazione di infarto miocardico acuto.
La tabella 1 riporta la frequenza delle reazioni avverse.
Classificazione per sistemi e organi Reazione avversa
Disturbi del sistema immunitario
Raro Reazione anafilattoide (compresi eruzione cutanea, orticaria, broncospasmo, edema della laringe)
Patologie del sistema nervoso
Molto comune Emorragia intracranica (quale emorragia cerebrale, ematoma cerebrale, ictus emorragico, trasformazione emorragica di ictus, ematoma intracranico, emorragia subaracnoidea) compresi sintomi associati quali sonnolenza, afasia, emiparesi, convulsioni
Patologie dell’occhio
Non comune Emorragia dell’occhio
Patologie cardiache
Raro Emorragia pericardica
Patologie vascolari
Molto comune Emorragia
Raro Embolia (embolizzazione trombotica)
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Comune Epistassi
Raro Emorragia polmonare
Patologie gastrointestinali
Comune Emorragia gastrointestinale (quali emorragia gastrica, emorragia di ulcera gastrica, emorragia rettale, ematemesi, melena, emorragia della bocca)
Non comune Emorragia retroperitoneale (quale ematoma retroperitoneale)
Non nota Nausea, vomito
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Comune Ecchimosi
Patologie renali e urinarie
Comune Emorragia urogenitale (quali ematuria, emorragia delle vie urinarie)
Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
Comune Emorragia in sede di iniezione, emorragia in sede di puntura
Esami diagnostici
Raro Pressione arteriosa diminuita
Non nota Temperatura corporea aumentata
Traumatismi, intossicazioni e complicazioni da procedura
Non nota Embolia adiposa che può portare alle corrispondenti conseguenze negli organi coinvolti
Procedure mediche e chirurgiche
Non nota Trasfusione
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioniavverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza I dati relativi all’uso di Metalyse in donne in gravidanza sono in numero limitato.
I dati non clinici ottenuti con tenecteplase hanno mostrato sanguinamento con mortalità secondaria delle madri dovuto all’attività farmacologica nota del principio attivo e in alcuni casi si sono verificati aborto e riassorbimento del feto (gli effetti sono stati osservati solo con la somministrazione ripetuta della dose).
Tenecteplase non è considerato teratogeno (vedere paragrafo 5.3).
Il beneficio del trattamento deve essere valutato rispetto ai rischi potenziali durante la gravidanza.
Allattamento Non è noto se tenecteplase sia escreto nel latte materno.Occorre prestare cautela quando Metalyse è somministrato a donne in allattamento e deve essere presa la decisione se interrompere l’allattamento nelle prime 24 ore successive alla somministrazione di Metalyse.
Fertilità Non sono disponibili dati clinici né studi non clinici sulla fertilità per tenecteplase (Metalyse).

Conservazione

Non conservare a temperatura superiore a 30 °C.
Tenere il contenitore nell’imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.
Per le condizioni di conservazione del medicinale ricostituito, vedere il paragrafo 6.3.

Cerca farmaci per nome:

La fonte dei dati utilizzati e pubblicati è Banche Dati Farmadati Italia. Farmadati Italia garantisce il massimo impegno affinché la Banca dati e gli Aggiornamenti relativi a farmaci, parafarmaci, prodotti omeopatici e principi attivi siano precisi, puntuali e costantemente aggiornati. Questo materiale è fornito solo a scopo didattico e non è inteso per consulenza medica, diagnosi o trattamento e non deve in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o ad un consulto medico. Farmadati Italia e SilhouetteDonna.it non si assumono responsabilità sull’utilizzo dei dati. E’ doveroso contattare il proprio medico e/o uno specialista per la prescrizione e assunzione di farmaci. L’ultimo aggiornamento dei dati e la messa online del database da parte di Silhouette Donna è stato effettuato in data 11/04/2025.

Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.