MEMANTINA SAND 56CPR RIV 10MG

19,00 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: MEMANTINA CLORIDRATO
  • ATC: N06DX01
  • Descrizione tipo ricetta: RRL - LIMITATIVA RIPETIBILE
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio: Il farmaco contiene lattosio

Data ultimo aggiornamento: 19/11/2016

Trattamento di pazienti con malattia di Alzheimer da moderata a grave.
Ogni compressa contiene 10 mg di memantina cloridrato equivalenti a 8,31 mg di memantina. Eccipiente(i) con effetti noti: ogni compressa contiene 132 mg di lattosio monoidrato. Ogni compressa contiene 20 mg di memantina cloridrato equivalenti a 16,62 mg di memantina. Eccipiente(i) con effetti noti: ogni compressa contiene 242 mg di lattosio monoidrato. Ogni ml di memantina soluzione orale contiene 10 mg di memantina cloridrato equivalenti a 8,31 mg di memantina. Eccipiente(i) con effetti noti: ogni ml contiene 89 mg di sorbitolo liquido (non cristallizzabile). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo memantina o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Posologia

Il trattamento deve essere iniziato e controllato da un medico esperto nella diagnosi e nel trattamento della demenza di Alzheimer.
Posologia La terapia deve essere iniziata esclusivamente se è disponibile una persona che assista il paziente, monitorando regolarmente l’assunzione del medicinale da parte del paziente.
La diagnosi deve essere effettuata seguendo le linee guida attuali.
La tollerabilità e il dosaggio di memantina cloridrato andrebbero regolarmente rivalutati, preferibilmente entro tre mesi dall’inizio del trattamento.
Pertanto, il beneficio clinico di memantina e la tollerabilità del trattamento da parte del paziente devono essere regolarmente rivalutati secondo le linee guida cliniche correnti.
La terapia di mantenimento può essere continuata fino a quando è presente un beneficio terapeutico e il paziente tollera il trattamento con memantina.
La sospensione del trattamento deve essere presa in considerazione quando non vi è più evidenza di un effetto terapeutico o se il paziente non tollera il trattamento.
Adulti: Titolazione della dose La dose iniziale raccomandata è di 5 mg al giorno e viene aumentata gradualmente nelle prime 4 settimane di trattamento fino a raggiungere la dose di mantenimento raccomandata secondo il seguente schema: Prima settimana (giorno 1–7): Il paziente deve assumere mezza compressa da 10 mg o un quarto di compressa da 20 mg o 0,5 ml di soluzione, equivalenti a 5 mg una volta al giorno, per 7 giorni.
Seconda settimana (giorno 8–14): Il paziente deve assumere una compressa da 10 mg o mezza compressa da 20 mg o 1 ml di soluzione, equivalenti a 10 mg una volta al giorno, per 7 giorni.
Terza settimana (giorno 15–21): Il paziente deve assumere una compressa e mezza da 10 mg o tre quarti di compressa da 20 mg o 1,5 ml di soluzione, equivalenti a 15 mg una volta al giorno, per 7 giorni.
Dalla quarta settimana in poi: Il paziente deve assumere una compressa da 20 mg o due compresse da 10 mg o 2 ml di soluzione, equivalenti a 20 mg al giorno, una volta al giorno.
Dose di mantenimento La dose di mantenimento raccomandata è di 20 mg al giorno.
Anziani Sulla base di studi clinici la dose raccomandata per i pazienti oltre i 65 anni di età è di 20 mg al giorno (una compressa da 20 mg/due compresse da 10 mg/2 ml di soluzione) come indicato sopra.
Compromissione renale: Nei pazienti con funzionalità renale lievemente compromessa (clearance della creatinina 50–80 ml/min) non è necessario alcun aggiustamento della dose.
Nei pazienti con compromissione renale moderata (clearance della creatinina 30 – 49 ml/min) la dose giornaliera deve essere di 10 mg al giorno (1 ml di soluzione).
Se ben tollerata dopo almeno 7 giorni di trattamento, la dose può essere aumentata fino a 20 mg al giorno, in accordo allo schema di titolazione standard.
Nei pazienti con grave compromissione renale (clearance della creatinina 5 - 29 ml/min) la dose giornaliera deve essere di 10 mg (1 ml di soluzione) al giorno.
Compromissione epatica: In pazienti con funzionalità epatica lievemente o moderatamente compromessa (Child–Pugh A e Child–Pugh B) non è necessario alcun aggiustamento della dose.
Non sono disponibili dati sull’utilizzo di memantina in pazienti con grave compromissione epatica.
La somministrazione di memantina non è raccomandata in pazienti con grave compromissione epatica.
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di memantina compresse nei bambini e adolescenti al di sotto di 18 anni non sono ancora state stabilite.
Modo di somministrazione Le compresse di memantina devono essere somministrate una volta al giorno e devono essere assunte ogni giorno alla stessa ora.
La soluzione orale di memantina deve essere assunta una volta al giorno, alla stessa ora ogni giorno.
La quantità prescritta di soluzione prelevata dal flacone con la siringa per somministrazione orale può essere assunta direttamente dalla siringa o mescolata in un bicchiere d’acqua prima dell’assunzione.
Per istruzioni dettagliate sulla preparazione e la manipolazione del medicinale vedere paragrafo 6.6.
La soluzione e le compresse rivestite con film possono essere assunte vicino o lontano dai pasti.

Avvertenze e precauzioni

Si raccomanda cautela in pazienti con epilessia, precedente storia di convulsioni o pazienti con fattori predisponenti per l’epilessia.
Evitare l’uso concomitante di antagonisti–N–metil–D–aspartato (NMDA) quali amantadina, ketamina, o destrometorfano.
Questi principi attivi agiscono sullo stesso sistema recettoriale di memantina, quindi le reazioni avverse (principalmente a livello del sistema nervoso centrale (SNC)) possono essere più frequenti o più evidenti (vedere anche paragrafo 4.5).
Alcuni fattori che possono aumentare il pH delle urine (vedere paragrafo 5.2 "Eliminazione") richiedono un accurato controllo del paziente.
Questi fattori includono drastici cambiamenti di alimentazione, ad esempio da una dieta a base di carne ad una vegetariana, o una eccessiva ingestione di soluzioni tampone alcalinizzanti per lo stomaco.
Anche il pH delle urine può aumentare a causa di acidosi tubulare renale (RTA) o gravi infezioni del tratto urinario da Proteus.
Nella maggior parte degli studi clinici, sono stati esclusi i pazienti con infarto miocardico recente, insufficienza cardiaca congestizia non compensata (NYHA III–IV), o ipertensione non controllata.
Di conseguenza, è disponibile un numero limitato di dati ed i pazienti con tali condizioni cliniche devono essere attentamente monitorati.
Memantina Sandoz compresse rivestite con film Eccipienti: le compresse rivestite con film contengono lattosio monoidrato.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio–galattosio, non devono assumere questo medicinale.
Memantina Sandoz 10 mg/ml soluzione orale Eccipienti: la soluzione orale contiene sorbitolo (E420).
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, non devono assumere questo medicinale.

Interazioni

A causa degli effetti farmacologici e del meccanismo di azione di memantina possono verificarsi le seguenti interazioni: • La modalità d’azione suggerisce che gli effetti di L–dopa, agonisti dopaminergici, e anticolinergici possono essere aumentati durante il trattamento concomitante di antagonisti–NMDA, come memantina.
Gli effetti di barbiturici e neurolettici possono essere ridotti.
La somministrazione concomitante di memantina con medicinali antispastici, dantrolene o baclofene, può modificare i loro effetti rendendo necessario il cambiamento del dosaggio.
• Evitare l’uso concomitante di memantina e amantadina, a causa del rischio di psicosi farmacotossica.
Entrambi i principi attivi sono chimicamente associati a quelli del tipo antagonisti–NMDA.
Lo stesso dicasi per chetamina e destrometorfano (vedere paragrafo 4.4).
Esiste solamente un caso riportato pubblicato sul possibile rischio della associazione tra memantina e fenitoina.
• Altri principi attivi come cimetidina, ranitidina, procainamide, chinidina, chinina e nicotina, che utilizzano lo stesso sistema di trasporto renale cationico dell’amantadina, possono interagire anche con memantina, portando ad un potenziale rischio di aumento dei livelli plasmatici.
• Vi può essere la possibilità di ridotti livelli serici di idroclorotiazide in caso di somministrazione concomitante di memantina con idroclorotiazide o con prodotti contenenti associazioni con idroclorotiazide.
• Durante l’esperienza post–marketing sono stati segnalati casi isolati di aumento del Rapporto Internazionale Normalizzato (INR) in pazienti in trattamento concomitante con warfarin.
Sebbene non sia stato stabilito un rapporto causale, si consiglia uno stretto monitoraggio del tempo di protrombina o dell’INR nei pazienti in trattamento con anticoagulanti orali.
In studi di farmacocinetica a dose singola, in soggetti giovani sani, non sono state osservate interazioni principio attivo–principio attivo rilevanti tra memantina e gliburide/metformina o donepezil.
In uno studio clinico in giovani volontari sani non si sono osservati effetti rilevanti di memantina sulla farmacocinetica di galantamina.
La memantina non ha inibito CYP 1A2, 2A6, 2C9, 2D6, 2E1, 3A, monossigenasi contenente flavina, idrolasi epossidica o sulfatazione in vitro.

Effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza Negli studi clinici nella demenza da lieve a grave, che hanno coinvolto 1,784 pazienti trattati con memantina e 1,595 pazienti trattati con placebo, l’incidenza globale di eventi avversi nei trattati con memantina non differiva da quelli trattati con placebo; gli eventi avversi erano generalmente di gravità da lieve a moderata.
Gli eventi avversi che si sono manifestati più frequentemente con una più elevata incidenza nel gruppo trattato con memantina rispetto a quello trattato con placebo sono stati capogiri (6,3% vs 5,6% rispettivamente), cefalea (5,2% vs 3,9%), stipsi (4,6% vs 2,6%) sonnolenza (3,4% vs 2,2%) e ipertensione (4,1% vs 2,8%).
Elenco tabulare delle reazioni avverse Le reazioni avverse al farmaco riportate nella tabella seguente derivano dagli studi clinici con memantina e dalle segnalazioni dopo la sua introduzione in commercio.
All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Le reazioni avverse sono state classificate in accordo alla classificazione sistemica organica e in base alla seguente convenzione:
Molto comune (≥1/10)
Comune (>1/100, <1/10)
Non comune (>1/1.000, <1/100)
Raro (>1/10.000, <1/1.000)
Molto raro (<1/10.000)
Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
CLASSE SISTEMA/ORGANOFREQUENZAREAZIONE AVVERSA
Infezioni ed infestazioniNon comuneInfezioni fungine
Disturbi del sistema immunitarioComuneIpersensibilità al farmaco
Disturbi psichiatriciComuneSonnolenza
Non comuneConfusione
Non comuneAllucinazioni¹
Non notaReazioni psicotiche²
Patologie del sistema nervosoComuneCapogiri
ComuneDisturbi dell’equilibrio
Non comuneDisturbi dell’andatura
Molto raroConvulsioni
Patologie cardiacheNon comuneInsufficienza cardiaca
Patologie vascolariComuneIpertensione
Non comuneTrombosi venosa/ tromboembolismo
Patologie respiratorie, toraciche e mediastinicheComuneDispnea
Patologie gastrointestinaliComuneStipsi
Non comuneVomito
Non notaPancreatite²
Patologie epatobiliariComuneTest di funzionalità epatica elevati
Non notaEpatite
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazioneComuneCefalea
Non comuneAffaticamento
1 Le allucinazioni sono state osservate principalmente nei pazienti affetti da malattia di Alzheimer di grado grave.
² Casi isolati riportati durante l’esperienza post–marketing.
La malattia di Alzheimer è stata associata a depressione, ideazione suicidaria e suicidio.
Durante l’esperienza post–marketing questi eventi sono stati riportati in pazienti trattati con memantina.
Segnalazione di reazioni avverse sospette La segnalazione di reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite la Rete Nazionale di Farmacovigilanza dell’Agenzia Italiana del Farmaco, Sito web: http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza: I dati relativi all’uso di memantina in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato.
Studi su animali indicano che esiste la possibilità di una riduzione della crescita intrauterina per livelli di esposizione al farmaco identici o lievemente più alti dei livelli di esposizione nell’uomo (vedere paragrafo 5.3).
Non sono noti i rischi potenziali per gli esseri umani.
Non assumere memantina in gravidanza a meno che non sia esplicitamente necessario.
Allattamento: Non è noto se memantina sia escreta nel latte materno, ma considerata la lipofilia della sostanza, è probabile che tale passaggio avvenga.
Le donne che assumono memantina non devono allattare.
Fertilità Non sono state segnalate reazioni avverse di memantina sulla fertilità maschile e femminile.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Per le condizioni di conservazione dopo la prima apertura vedere paragrafo 6.3.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.