MELATONINA AURO 30CPR 2MG RP

23,90 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: MELATONINA
  • ATC: N05CH01
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio: Il farmaco contiene lattosio

Data ultimo aggiornamento: 01/02/2023

Melatonina Aurobindo è indicato come monoterapia per il trattamento a breve termine dell’insonnia primaria caratterizzata da una qualità del sonno scadente in pazienti di età pari o superiore ai 55 anni di età.
Ogni compressa a rilascio prolungato contiene 2 mg di melatonina. Eccipiente con effetti noti: Ogni compressa a rilascio prolungato contiene 85 mg di lattosio monoidrato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Posologia

Posologia La dose raccomandata è di una compressa da 2 mg una volta al giorno, 1-2 ore prima di coricarsi e dopo aver mangiato.
Tale dosaggio può essere mantenuto per un periodo fino a tredici settimane.
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di Melatonina Aurobindo nei bambini di età compresa tra 0 e 18 anni non sono state ancora stabilite.
Per questa popolazione di pazienti possono essere più appropriate altre forme farmaceutiche/dosaggi.
I dati al momento disponibili sono riportati nel paragrafo 5.1.
Compromissione renale Non è stato studiato l’effetto della compromissione renale a qualunque stadio sulla farmacocinetica della melatonina.
Di conseguenza è necessario usare particolare cautela durante la somministrazione di melatonina a questa categoria di pazienti.
Compromissione epatica Non c’è esperienza sull’uso di Melatonina Aurobindo nei pazienti con compromissione epatica.
I dati pubblicati dimostrano livelli marcatamente elevati di melatonina endogena durante le ore diurne a causa della clearance ridotta nei pazienti con compromissione epatica.
Pertanto l’uso di Melatonina Aurobindo non è raccomandato nei pazienti con compromissione epatica.
Modo di somministrazione Uso orale.
Le compresse devono essere deglutite intere per conservare le proprietà di rilascio prolungato.
Evitare lo schiacciamento o la masticazione per agevolare l’ingestione.

Avvertenze e precauzioni

Melatonina Aurobindo può causare sonnolenza.
Pertanto il medicinale deve essere utilizzato con cautela qualora gli effetti della sonnolenza possano rappresentare un rischio per la sicurezza del paziente.
Non esistono dati clinici circa l’uso di melatonina in pazienti con malattie auto-immuni.
Pertanto l’uso di melatonina non è raccomandato nei pazienti con malattie auto-immuni.
Melatonina Aurobindo contiene lattosio.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.

Interazioni

Sono stati effettuati studi di interazione solo negli adulti.
Interazioni farmacocinetiche • È stato osservato che la melatonina induce il CYP3A in vitro se somministrata in concentrazioni sovraterapeutiche.
La rilevanza clinica di tale osservazione non è nota.
In caso di induzione enzimatica, si può determinare una diminuzione delle concentrazioni plasmatiche di altri medicinali somministrati contemporaneamente.
• La melatonina non induce gli enzimi CYP1A in vitro se somministrata in concentrazioni sovraterapeutiche.
Pertanto, le interazioni tra melatonina ed altri principi attivi dovute all’effetto della melatonina sugli enzimi CYP1A probabilmente non sono significative.
• Il metabolismo della melatonina è mediato principalmente dagli enzimi CYP1A.
Pertanto, è possibile un’interazione tra la melatonina ed altri principi attivi dovuta al loro effetto sugli enzimi CYP1A.
• È necessario usare particolare cautela nei pazienti trattati con fluvoxamina, che aumenta i livelli di melatonina (fino a 17 volte l’AUC e 12 volte la Cmax sierica) attraverso l’inibizione del suo metabolismo da parte degli isoenzimi epatici CYP1A2 e CYP2C19 del citocromo P450 (CYP).
L’associazione tra queste sostanze deve essere evitata.
• È necessario usare particolare cautela nei pazienti trattati con 5- o 8-metossipsoralene (5 e 8-MOP), poiché aumentano i livelli di melatonina attraverso l’inibizione del suo metabolismo.
• È necessario usare particolare cautela nei pazienti trattati con cimetidina, un inibitore del CYP2D, poiché aumenta i livelli plasmatici di melatonina attraverso l’inibizione del suo metabolismo.
• Il fumo di sigaretta può diminuire i livelli di melatonina attraverso l’induzione del CYP1A2.
• È necessario usare particolare cautela nei pazienti trattati con estrogeni (ad esempio contraccettivi o terapia ormonale sostitutiva), poiché aumentano i livelli di melatonina attraverso l’inibizione del suo metabolismo da parte del CYP1A1 e del CYP1A2.
• Gli inibitori del CYP1A2 come i chinoloni possono determinare un’aumentata esposizione alla melatonina.
• Gli induttori del CYP1A2 come carbamazepina e rifampicina possono determinare ridotte concentrazioni plasmatiche di melatonina.
• Sono disponibili molti dati di letteratura circa gli effetti degli agonisti/antagonisti adrenergici, degli agonisti/antagonisti oppiacei, degli antidepressivi, degli inibitori delle prostaglandine, delle benzodiazepine, del triptofano e dell’alcool sulla secrezione di melatonina endogena.
Non è stato studiato se questi principi attivi interferiscono con gli effetti dinamici o cinetici di melatonina o viceversa.
Interazioni farmacodinamiche • Non deve essere consumato alcool in associazione con Melatonina Aurobindo, poiché questo riduce l’efficacia di Melatonina Aurobindo sul sonno.
• Melatonina Aurobindo può potenziare le proprietà sedative delle benzodiazepine e degli ipnotici non benzodiazepinici quali zaleplon, zolpidem e zopiclone.
In uno studio clinico, è emersa una chiara evidenza di interazione farmacodinamica transitoria tra Melatonina Aurobindo e zolpidem un’ora dopo la loro somministrazione concomitante.
La somministrazione concomitante si è tradotta in una maggiore riduzione dell’attenzione, della memoria e della coordinazione rispetto alla somministrazione di zolpidem da solo.
• In altri studi, Melatonina Aurobindo è stato somministrato in associazione con tioridazina ed imipramina, principi attivi che agiscono sul sistema nervoso centrale.
Non sono state osservate interazioni farmacocinetiche clinicamente significative in nessuno dei due studi.
Tuttavia, la contemporanea somministrazione di Melatonina Aurobindo ha comportato un maggior senso di tranquillità ed una maggiore difficoltà a svolgere compiti rispetto ad imipramina da sola, ed una maggiore sensazione di pesantezza nella testa (“muzzy-headedness”) rispetto alla tioridazina da sola.

Effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza Negli studi clinici (nei quali, complessivamente, 1.931 pazienti sono stati trattati con melatonina e 1.642 pazienti hanno ricevuto placebo), il 48,8% dei pazienti trattati con melatonina ha riportato una reazione avversa rispetto al 37,8% dei pazienti trattati con placebo.
Se si confronta la percentuale dei pazienti che hanno riportato una reazione avversa rispetto alle 100 settimane-paziente, il valore è più alto per il placebo che per melatonina (5.743 - placebo vs.
3.013 - melatonina).
Le reazioni avverse più comuni sono state cefalea, nasofaringite, dolore alla schiena ed artralgia, reazioni considerate comuni, secondo la classificazione MedDRA, sia nel gruppo trattato con melatonina che in quello trattato con placebo.
Tabella delle reazioni avverse Negli studi clinici e nelle segnalazioni spontanee post-marketing sono state riportate le seguenti reazioni avverse.
All’interno degli studi clinici, complessivamente il 9,5% dei pazienti trattati con melatonina ha riportato una reazione avversa rispetto al 7,4% dei pazienti trattati con placebo.
Si riportano di seguito soltanto reazioni avverse verificatesi durante gli studi clinici nei pazienti, con frequenza pari o superiore a quanto osservato nei pazienti trattati con placebo.
All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Le frequenze sono definite come Molto comune (≥ 1/10); Comune (≥ 1/100, <1/10); Non comune (≥ 1/1.000, <1/100); Raro (≥ 1/10.000, <1/1.000); Molto raro (<1/10.000); Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classificazione per sistemi e organi Molto comune Comune Non comune Raro Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
Infezioni e infestazioni    Herpes zoster 
Patologie del sistema emolinfopoietico    Leucopenia, trombocitopenia 
Disturbi del sistema immunitario     Reazione di ipersensibilità
Disturbi del metabolismo e della nutrizione    Ipertrigliceridemia, ipocalcemia, iponatremia 
Disturbi psichiatrici   Irritabilità, nervosismo, irrequietezza, insonnia, sogni anomali, incubi, ansia Alterazioni dell’umore, aggressività, agitazione, pianto, sintomi di stress, disorientamento, risveglio precoce mattutino, aumento della libido, umore depresso, depressione 
Patologie del sistema nervoso   Emicrania, cefalea, letargia, iperattività psicomotoria, capogiro, sonnolenza Sincope, deficit di memoria, disturbi dell’attenzione, stato sognante, sindrome delle gambe senza riposo, sonno di qualità scadente, parestesie 
Patologie dell’occhio    Diminuita acuità visiva, visione offuscata, aumentata lacrimazione 
Patologie dell’orecchio e del labirinto    Vertigine posturale, vertigini 
Patologie cardiache    Angina pectoris, palpitazioni 
Patologie vascolari   Ipertensione Vampate di calore 
Patologie gastrointestinali   Dolore addominale, dolore della parte superiore dell’addome, dispepsia, ulcerazioni nella bocca, bocca secca, nausea Malattia da reflusso gastroesofageo, disordini gastrointestinali, vescicazione della mucosa orale, ulcerazione della lingua, disturbi gastrointestinali, vomito, rumori intestinali anomali, flatulenza, ipersecrezione salivare, alitosi, disagio addominale, disturbi gastrici, gastrite 
Patologie epatobiliari   Iperbilirubinemia  
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo   Dermatite, sudorazione notturna, prurito, rash, prurito generalizzato, pelle secca Eczema, eritema, dermatite alle mani, psoriasi, rash generalizzato, rash pruriginoso, disturbi a carico delle unghie Angioedema, edema della bocca, edema della lingua
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo   Dolori alle estremità Artrite, spasmi muscolari, dolore al collo, crampi notturni 
Patologie renali e urinarie   Glicosuria, proteinuria Poliuria, ematuria, nicturia 
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella   Sintomi di menopausa Priapismo, prostatite Galattorrea
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione   Astenia, dolore toracico Affaticamento, dolore, sete 
Esami diagnostici   Anomalie dei test di funzionalità epatica, aumento del peso corporeo Aumento degli enzimi epatici, anomalie degli elettroliti nel sangue, anomalie dei test di laboratorio 
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza Non sono disponibili dati clinici relativi all’assunzione di melatonina durante la gravidanza.
Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo post-natale (vedere paragrafo 5.3).
A causa della mancanza di dati clinici, non si raccomanda l’uso del medicinale in donne in gravidanza o che intendono intraprendere una gravidanza.
Allattamento Melatonina endogena è stata rilevata nel latte materno, quindi probabilmente melatonina esogena è escreta nel latte materno.
Esistono dati su modelli animali, tra cui roditori, ovini, bovini e primati, che indicano un passaggio di melatonina dalla madre al feto attraverso la placenta o il latte.
Pertanto, l’allattamento non è raccomandato per le donne trattate con melatonina.

Conservazione

Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.

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