MALARONE 12CPR RIV 250MG+100MG

62,50 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: ATOVAQUONE/PROGUANILE CLORIDRATO
  • ATC: P01BB51
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 19/01/2023

Malarone è un'associazione a dose prefissata di atovaquone e proguanile cloridrato, con attività schizonticida ematica e con attività anche contro gli schizonti epatici di Plasmodium falciparum. È indicato per: Profilassi della malaria da Plasmodium falciparum. Trattamento in fase acuta della malaria non complicata da Plasmodium falciparum. Poiché Malarone è efficace nei confronti del P. falciparum sia farmaco-sensibile che farmaco-resistente, è particolarmente raccomandato per la profilassi e il trattamento della malaria da P. falciparum dove tale patogeno può essere resistente ad altri farmaci antimalarici. Si devono prendere in considerazione le linee guida ufficiali e le informazioni locali sulla prevalenza delle resistenze ai farmaci antimalarici. Le linee guida ufficiali includeranno generalmente quelle dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e le linee guida delle autorità sanitarie.
Ogni compressa di Malarone contiene 250 mg di atovaquone e 100 mg di proguanile cloridrato. Per l’elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1

Controindicazioni

Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Malarone è controindicato nella profilassi della malaria da P.
falciparum
in pazienti con grave compromissione renale (clearance della creatinina <30 mL/min).

Posologia

Modo di somministrazione: La dose giornaliera deve essere assunta con il cibo o con una bevanda a base di latte (per garantire il massimo assorbimento) alla stessa ora ogni giorno.
Se i pazienti non sono in grado di tollerare il cibo, Malarone deve essere somministrato ma l’esposizione sistemica di atovaquone sarà ridotta.
In caso di vomito entro un'ora dalla somministrazione, deve essere assunta una seconda dose.
Posologia.
Profilassi: La profilassi deve: • iniziare 24 o 48 ore prima di entrare in contatto con l’area endemica per la malaria; • continuare durante il periodo di permanenza; • continuare per 7 giorni dopo aver lasciato l’area.
Nei residenti nelle aree endemiche (soggetti semi-immuni), la sicurezza e l’efficacia di Malarone sono state dimostrate in studi fino a 12 settimane.
In soggetti non-immuni, la durata media dell’esposizione in studi clinici è stata di 27 giorni.
Dosaggio negli adulti: Una compressa di Malarone una volta al giorno.
Le compresse di Malarone non sono raccomandate per la profilassi della malaria nelle persone con peso corporeo inferiore ai 40 kg.
Malarone Bambini compresse è raccomandato per la profilassi della malaria nelle persone con peso corporeo < ai 40 kg.
Trattamento. Dosaggio negli adulti: Quattro compresse di Malarone in un'unica somministrazione per tre giorni consecutivi.
Dosaggio nei bambini.
11-20 kg di peso corporeo: una compressa al giorno per tre giorni consecutivi.
21-30 kg di peso corporeo: due compresse al giorno in un'unica somministrazione per tre giorni consecutivi.
31-40 kg di peso corporeo: tre compresse al giorno in un'unica somministrazione per tre giorni consecutivi.
>40 kg di peso corporeo: la dose consigliata per gli adulti.
Dosaggio negli anziani: Uno studio di farmacocinetica indica che non è necessaria alcuna modifica del dosaggio negli anziani (vedere paragrafo 5.2).
Dosaggio nei pazienti con ridotta funzionalità epatica: Uno studio di farmacocinetica indica che non è necessaria alcuna modifica del dosaggio nei pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata.
Benchè non siano stati condotti studi in pazienti con grave compromissione epatica, non si possono prevedere speciali precauzioni o aggiustamenti della posologia (vedere paragrafo 5.2).
Dosaggio nei pazienti con ridotta funzionalità renale: Gli studi di farmacocinetica indicano che non è necessaria alcuna modifica del dosaggio nei pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata.
Nei pazienti con compromissione renale grave (clearance della creatinina < 30 mL/min) devono essere raccomandate, ove sia possibile, alternative terapeutiche al Malarone nel trattamento della malaria da P.
falciparum
in fase acuta (vedere paragrafo 4.4 e 5.2).
Per la profilassi della malaria da P.
falciparum in pazienti con grave compromissione renale vedere paragrafo 4.3.

Avvertenze e precauzioni

Qualora le persone che assumono Malarone per la profilassi o il trattamento della malaria vomitino entro un’ora dalla somministrazione, essi devono assumerne una seconda dose.
Nel caso di diarrea, deve essere continuata la normale somministrazione.
L’assorbimento di atovaquone può essere ridotto in pazienti con diarrea o vomito, ma queste condizioni non sono state associate ad una ridotta efficacia negli studi clinici di Malarone per la profilassi della malaria.
Tuttavia, come per altri agenti antimalarici, i soggetti con diarrea o vomito devono essere avvertiti di continuare con le misure di prevenzione della malaria attraverso il rispetto delle misure personali di protezione (insetticidi, zanzariere).
Nei pazienti con malaria acuta che manifestano diarrea o vomito, deve essere presa in considerazione una terapia alternativa.
Se il Malarone viene impiegato per trattare la malaria in questi pazienti, devono essere strettamente controllate la parassitemia e le condizioni cliniche del paziente.
Malarone non è stato valutato per il trattamento della malaria cerebrale o altre gravi manifestazioni della malaria con complicanze, compresa la iperparassitemia, l'edema polmonare o l’insufficienza renale.
Occasionalmente sono state riportate reazioni allergiche gravi (inclusa anafilassi) in pazienti che assumevano Malarone.
Se i pazienti vanno incontro ad una reazione allergica (vedere paragrafo 4.8) l’assunzione di Malarone deve essere immediatamente interrotta e si deve iniziare un appropriato trattamento.
Malarone ha mostrato di non avere efficacia contro gli ipnozoiti del Plasmodium vivax poichè si sono verificate comunemente recidive quando la malaria da P.
vivax
è stata trattata con il solo Malarone.
I viaggiatori che sono esposti in maniera intensa al P.
vivax
o al P.
ovale
e quelli che sviluppano la malaria causata da entrambi i parassiti, richiederanno un trattamento addizionale con un farmaco che è attivo contro gli ipnozoiti.
Nel caso di infezioni causate dal P.
falciparum
che riacutizzano dopo il trattamento con Malarone o nel caso di fallimento della chemioprofilassi dopo il trattamento con Malarone, i pazienti devono essere trattati con un diverso agente schizonticida ematico poichè tali eventi possono riflettere una resistenza del parassita.
La parassitemia deve essere attentamente controllata in pazienti che ricevono un trattamento concomitante con tetraciclina (vedere paragrafo 4.5).
La somministrazione concomitante di Malarone e efavirenz o di inibitori della proteasi potenziati deve essere evitata quando possibile (vedere paragrafo 4.5).
La somministrazione concomitante di Malarone e rifampicina o rifabutina non è raccomandata (vedere paragrafo 4.5).
L’uso concomitante di metoclopramide non è raccomandato.
Deve essere somministrato un altro trattamento antiemetico (vedere paragrafo 4.5).
Si consiglia cautela quando si inizia o si sospende la profilassi o il trattamento della malaria con Malarone nei pazienti in trattamento continuo con warfarin o con altri anticoagulanti a base cumarinica (vedere paragrafo 4.5).
Atovaquone può aumentare i livelli di etoposide e del suo metabolita (vedere paragrafo 4.5).
Nei pazienti con grave compromissione renale (clearance della creatinina <30 mL/min) devono essere raccomandate, ove sia possibile, alternative terapeutiche al Malarone nel trattamento della malaria da P.
falciparum
in fase acuta (vedere paragrafi 4.2, 4.3 e 5.2).
Non sono state stabilite l’efficacia e la sicurezza del Malarone (atovaquone 250mg/proguanile cloridrato 100mg compresse) nella profilassi della malaria in pazienti che pesano meno di 40kg, o nel trattamento della malaria in pazienti pediatrici che pesano meno di 11kg.

Interazioni

La somministrazione concomitante di rifampicina o rifabutina non è raccomandata in quanto è noto che esse riducono le concentrazioni plasmatiche dei livelli di atovaquone rispettivamente del 50% e del 34% (vedere paragrafo 4.4).
Il trattamento concomitante con metoclopramide è stato associato a una significativa diminuzione (circa 50%) delle concentrazioni plasmatiche di atovaquone (vedere paragrafo 4.4).
Deve essere somministrato un altro trattamento antiemetico.
È stato osservato che le concentrazioni di atovaquone, quando somministrato con efavirenz o inibitori della proteasi potenziati, diminuiscono fino al 75%.
Questa combinazione deve essere evitata quando possibile (vedere paragrafo 4.4).
Il proguanile può potenziare l’effetto del warfarin e di altri anticoagulanti cumarinici, con conseguente aumento del rischio di emorragia.
Il meccanismo di questa potenziale interazione farmacologica non è stato stabilito.
Si raccomanda cautela quando si inizia o si interrompe la profilassi della malaria o il trattamento con atovaquone-proguanile in pazienti sottoposti a trattamento continuo con anticoagulanti orali.
Può essere necessario aggiustare la dose dell’anticoagulante orale durante il trattamento con Malarone o dopo la sua interruzione, in base ai risultati del tempo di protrombina (INR=International Normalized Ratio).
Il trattamento concomitante con tetraciclina è stato associato ad una riduzione delle concentrazioni plasmatiche di atovaquone.
È stato dimostrato che la co-somministrazione di atovaquone a dosi di 45mg/kg/die in bambini (n = 9) con leucemia linfoblastica acuta per la profilassi di PCP aumenta le concentrazioni plasmatiche (AUC) di etoposide e del suo metabolita catecol etoposide di una mediana del 8,6% (P = 0,055) e del 28,4% (P = 0,031) (confrontate rispettivamente con la co-somministrazione di etoposide e sulfametossazolo-trimetoprim).
Deve essere usata prudenza nei pazienti sottoposti a terapia concomitante con etoposide (Vedere paragrafo 4.4).
Il proguanile viene metabolizzato principalmente da CYP2C19.
Tuttavia, potenziali interazioni farmacocinetiche con altri substrati, inibitori (es.
moclobemide, fluvoxamina) o induttori (es.
artemisinina, carbamazepina) di CYP2C19 sono sconosciute (vedere paragrafo 5.2).

Effetti indesiderati

Negli studi clinici di Malarone per il trattamento della malaria, le reazioni avverse più comunemente riportate sono state dolore addominale, cefalea, anoressia, nausea, vomito, diarrea e tosse.
Negli studi clinici di Malarone per la profilassi della malaria, le reazioni avverse più comunemente riportate sono state cefalea, dolore addominale e diarrea.
La seguente tabella fornisce un riassunto delle reazioni avverse che sono state segnalate per avere una sospetta (o almeno possibile) correlazione causale con il trattamento con atovaquone proguanile negli studi clinici e nelle segnalazioni spontanee successive alla commercializzazione.
La seguente convenzione viene utilizzata per la classificazione della frequenza: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Sono disponibili dati limitati di sicurezza a lungo termine nei bambini.
In particolare, gli effetti a lungo termine di Malarone sulla crescita, pubertà e sviluppo generale non sono stati studiati.
Classificazione per sistemi e organi Molto comune Comune Non comune Raro Non nota²
Patologie del sistema emolinfopoietico  Anemia Neutropenia¹   Pancitopenia
Disturbi del sistema immunitario  Reazioni allergiche   Angioedema³, Anafilassi (vedere paragrafo 4.4) Vasculite³
Disturbi del metabolismo e della nutrizione  Iponatriemia¹ Anoressia Livelli elevati di amilasi¹  
Disturbi psichiatrici  Sogni anomali Depressione Ansia Allucinazioni Attacco di panico Pianto Incubi Disturbi psicotici
Patologie del sistema nervoso Cefalea Insonnia Vertigini   Convulsioni
Patologie cardiache   Palpitazioni  Tachicardia
Patologie gastrointestinali Nausea¹ Vomito Diarrea Dolore addominale  Stomatite  Intolleranza gastrica³ Ulcerazioni orali³
Patologie epatobiliari  Livelli elevati degli enzimi epatici¹   Epatite Colestasi³
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo  Prurito Rash Perdita di capelli Orticaria  Sindrome di Stevens-Johnson Eritema multiforme Vescicole Esfoliazione cutanea Reazioni di fotosensibilità
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione  Febbre   
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche  Tosse   
1 Frequenza ricavata dal riassunto delle caratteristiche del prodotto dell’atovaquone.
I pazienti partecipanti agli studi clinici con atovaquone hanno ricevuto dosi più alte e spesso manifestavano già le complicanze della malattia avanzata dell’immuno-deficienza umana (HIV).
Questi eventi possono essere stati osservati con bassa frequenza o non rilevati negli studi clinici con atovaquone-proguanile.
² Osservato nelle segnalazioni spontanee successive alla commercializzazione, la cui frequenza è pertanto non nota ³ Osservata con proguanile Segnalazione delle reazioni avverse sospette.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza: Non è stata stabilita la sicurezza dell'atovaquone e del proguanile cloridrato somministrati contemporaneamente durante la gravidanza nella specie umana e quindi il potenziale rischio è sconosciuto.
Gli studi negli animali non hanno mostrato alcuna evidenza di teratogenicità della associazione.
I singoli componenti non hanno mostrato alcun effetto sul parto o sullo sviluppo pre- e post-natale.
Tossicità materna è stata evidenziata nelle coniglie gravide durante uno studio di teratogenesi (vedere paragrafo 5.3).
L’uso di Malarone in gravidanza deve essere preso in considerazione solo se il beneficio atteso per la madre superi ogni potenziale rischio per il feto.
Il componente proguanile di Malarone agisce inibendo la diidrofolato reduttasi del parassita.
Non ci sono dati clinici indicativi che un'integrazione di folato diminuisca l'efficacia del farmaco.
Per le donne in età fertile che assumono integrazioni di folati per prevenire difetti del tubo neurale nei nascituri, tali integrazioni devono essere continuate durante l'assunzione di Malarone.
Allattamento al seno: Le concentrazioni di atovaquone nel latte, in uno studio nel ratto, erano pari al 30% delle concomitanti concentrazioni plasmatiche di atovaquone nella madre.
Non è noto se l'atovaquone sia escreto nel latte materno nella specie umana.
Il proguanile è escreto nel latte materno umano in modeste quantità.
Malarone non deve essere assunto dalle donne che allattano al seno.

Conservazione

Questo prodotto medicinale non richiede particolari condizioni di conservazione.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.

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