LUMINALE IM 10F 1ML 200MG/ML

9,44 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: FENOBARBITAL SODICO
  • ATC: N03AA02
  • Descrizione tipo ricetta: RNR-NON RIPET.CONSERVARE 2ANNI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 17/03/2022

LUMINALE è indicato principalmente come sedativo generale, con particolare riguardo all’epilessia e a tutte le condizioni che richiedono una sedazione di lunga durata. LUMINALE è particolarmente utile nelle convulsioni tonico-cloniche del grande male e nelle convulsioni corticali focali. LUMINALE può essere usato anche come ipnotico.
1 fiala da 1 ml contiene: Principio attivo: 200 mg di fenobarbital (pari a sotto forma di sale sodico 219 mg) Eccipienti con effetti noti: glicole propilenico, etanolo. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati nella sezione 6.1.
Porfiria, insufficienza renale ed epatica, cardiopatie gravi, intossicazioni acute da alcool, da analgesici, da ipnotici.
Daclatasvir, dasabuvir, paritaprevir, ombitasvir, ledipasvir, sofosbuvir (vedere paragrafo 4.5).

Posologia

Salvo diversa prescrizione del medico, negli adulti 1 fiala al giorno per via intramuscolare.
Non superare 400 mg nelle 24 ore.
Popolazione pediatrica Nei bambini 10 mg per ogni anno di età a partire dal 1° anno.

Avvertenze e precauzioni

Il fenobarbital può dare assuefazione.
La terapia continuata induce la formazione di enzimi epatici che accelerano il metabolismo di alcuni farmaci, ad esempio degli anticoagulanti, di alcuni antibiotici, degli steroidi surrenali, ecc.
Preparazioni a base di Hypericum perforatum non dovrebbero essere assunte in contemporanea con medicinali contenenti fenobarbital a causa del rischio di un decremento dei livelli plasmatici e di diminuzione dell'efficacia terapeutica del fenobarbital (vedere paragrafo 4.5 Interazioni).
L’effetto dell’alcool è potenziato e l’assunzione di bevande alcoliche dovrebbe essere limitata.
L’associazione con altri psicofarmaci e antistaminici richiede particolare cautela e vigilanza da parte del medico per evitare inattesi effetti indesiderabili da interazione.
La brusca sospensione del trattamento in pazienti epilettici può indurre uno stato di male epilettico.
Casi di ideazione e comportamento suicidari sono stati riportati nei pazienti in trattamento con farmaci antiepilettici nelle loro diverse indicazioni.
Una meta-analisi di trials clinici randomizzati verso placebo ha, inoltre, evidenziato la presenza di un modesto incremento del rischio di ideazione e comportamento suicidario.
Il meccanismo di tale rischio non è stato stabilito ed i dati disponibili non escludono la possibilità di un incremento di rischio con Luminale.
Pertanto, i pazienti dovrebbero essere monitorati per eventuali segni di ideazione e comportamento suicidari ed in tal caso dovrebbe essere preso in considerazione un appropriato trattamento.
I pazienti (e chi ne ha cura) dovrebbero essere istruiti ad avvertire il proprio medico curante qualora emergano segni di ideazione o comportamento suicidari.
Con l’uso di medicinali a base di fenobarbital sono state segnalate le seguenti reazioni cutanee potenzialmente letali: sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e necrolisi epidermica tossica (TEN) e reazione al farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS).
I pazienti devono essere informati riguardo i segni e i sintomi e monitorati attentamente per le reazioni cutanee.
Il più alto rischio di insorgenza di SJS e TEN si ha nelle prime 8 settimane di trattamento.
Se si verificano i sintomi o i segni di SJS o TEN (per esempio rash cutaneo progressivo spesso con vesciche o lesioni della mucosa) il trattamento con Luminale deve essere sospeso.
I migliori risultati nella gestione della SJS e della TEN si ottengono con una diagnosi precoce e l’immediata interruzione della terapia con qualsiasi farmaco sospetto.
Una precoce sospensione è associata ad una migliore prognosi.
Se il paziente ha sviluppato SJS o TEN durante la terapia con fenobarbital, il Luminale non deve essere più riutilizzato in questo paziente.
In casi rari la reazione allergica si manifesta come un disturbo da ipersensibilità ritardata multiorgano (nota come sindrome da ipersensibilità o DRESS) con febbre, rash maculopapulare, eosinofilia, leucopenia e coinvolgimento degli organi interni in varia combinazione (es.
fegato, polmoni, reni, pancreas, miocardio e colon).
Fenobarbital può essere associato a disturbi cognitivi ed effetti negativi in merito all’umore (ad esempio sintomi depressivi) con impatto sul benessere e qualità di vita.
Relativamente a tali possibilità i pazienti devono essere monitorati.
I farmaci antiepilettici, tra cui il fenobarbital, così come l’epilessia di per sé, possono determinare disfunzioni degli ormoni sessuali.
È necessario considerare gli effetti ormonali indotti dall’epilessia o dai farmaci antiepilettici quando si intraprende una terapia antiepilettica, specialmente se si prevede la necessità di un trattamento a lungo termine.
La co-somministrazione con qualsiasi substrato dell'alcol deidrogenasi come etanolo può indurre gravi effetti avversi nei neonati.
Donne in età fertile Il fenobarbital può causare danni al feto se somministrato ad una donna in gravidanza (vedere paragrafo 4.6).
L'esposizione prenatale al fenobarbital può aumentare il rischio di malformazioni congenite.
L'entità del rischio per il feto è sconosciuta quando l'uso del fenobarbital è di breve durata (situazioni di emergenza).
L'esposizione prenatale a lungo termine al fenobarbital può aumentare il rischio di malformazioni congenite di circa 2-3 volte (vedere paragrafo 4.6).
Il fenobarbital non deve essere usato nelle donne in età fertile a meno che ci sia una necessità clinica e, quando possibile, la donna deve essere informata del potenziale rischio per il feto associato all'uso di fenobarbital durante la gravidanza.
In situazioni di emergenza, il rischio di danni al feto deve essere valutato in considerazione del rischio di convulsioni incontrollate sia per il feto che per la donna in gravidanza.
Le donne in età fertile devono usare metodi contraccettivi altamente efficaci sia durante il trattamento con fenobarbital e/o nei 2 mesi successivi ad un trattamento di emergenza con fenobarbital.
A causa dell'induzione enzimatica, il fenobarbital può provocare l’insuccesso dell’effetto terapeutico dei contraccettivi ormonali (vedere paragrafi 4.5 e 4.6).
Alle donne in età fertile deve essere consigliato di usare altri metodi contraccettivi durante il trattamento con fenobarbital, ad esempio due forme complementari di contraccezione, tra cui un metodo di barriera, contraccettivo orale contenente dosi più elevate di estrogeni o un dispositivo intrauterino non ormonale (vedere paragrafo 4.5).

Interazioni

Il fenobarbital è un induttore ben caratterizzato degli enzimi che metabolizzano i farmaci (Citocromo P-450 e UDP glicosiltransferasi) e dei trasportatori (P-gp).
Pertanto, il fenobarbital può accelerare il metabolismo e/o l’eliminazione di molte classi di farmaci, diminuendo così la loro esposizione sistemica, e ciò può portare ad una diminuzione dell’efficacia dei farmaci somministrati in concomitanza I pazienti trattati contemporaneamente con valproato e fenobarbital devono essere monitorati per i segni di iperammoniemia.
Nella metà dei casi segnalati, l’iperammoniemia era asintomatica e non necessariamente portava a encefalopatia clinica.Associazioni controindicate • Daclatasvir, dasabuvir, paritaprevir, ombitasvir, ledipasvir, sofosbuvir: possibile riduzione dell’efficacia (vedere anche paragrafo 4.3).
Associazioni sconsigliateHypericum perforatum: l'efficacia del fenobarbital può essere ridotta dalla somministrazione contemporanea di preparazioni a base di Hypericum perforatum.
Ciò a seguito dell'induzione degli enzimi responsabili del metabolismo dei farmaci da parte di preparazioni a base di Hypericum perforatum che pertanto non dovrebbero essere somministrate in concomitanza con fenobarbital.
L'effetto di induzione può persistere per almeno 2 settimane dopo l'interruzione del trattamento con prodotti a base di Hypericum perforatum.
Se un paziente sta assumendo contemporaneamente prodotti a base di Hypericum perforatum i livelli ematici di fenobarbital devono essere controllati e la terapia con prodotti a base di Hypericum perforatum deve essere interrotta.
I livelli ematici di fenobarbital potrebbero aumentare con l'interruzione dell'assunzione di Hypericum perforatum.
Il dosaggio di fenobarbital potrebbe necessitare di un aggiustamento (vedere paragrafo 4.4).
Alcool: potenzia l’effetto sedativo del fenobarbital: non assumere bevande alcooliche o medicinali contenenti alcool durante il trattamento.
Estroprogestinici e progestinici (utilizzati quali anticoncezionali): fenobarbital può interagire con estroprogestinici e progestinici (utilizzati quali anticoncezionali), con diminuzione dell’efficacia contraccettiva per aumentato catabolismo epatico.
Per le donne in età fertile devono essere presi in considerazione efficaci metodi contraccettivi alternativi, ad esempio di tipo meccanico (vedere paragrafo 4.6).
Associazioni che richiedono speciali precauzioni, monitoraggio clinico e/o adattamento della dose durante e dopo l’interruzione del fenobarbital: • Ciclosporina: fenobarbital può aumentare il metabolismo e ridurre le concentrazioni plasmatiche di ciclosporina, con ridotta efficacia immunosoppressiva.
Può essere necessario aumentare la dose di ciclosporina.
Corticosteroidi: data la potenziale induzione del metabolismo di questi farmaci da parte del fenobarbital si può verificare una riduzione dell’efficacia terapeutica dei corticosteroidi: può essere necessario incrementare la dose dei corticosteroidi.
Levotiroxina: dato il potenziale aumento del metabolismo di T3 e T4 e la conseguente possibile insorgenza di ipotiroidismo, potrebbe essere necessario adattare la dose di levotiroxina.
Teofillina: il fenobarbital può determinare un aumento del metabolismo della teofillina: di conseguenza si può verificare una riduzione dell’efficacia della teofillina nel controllo dell’asma e bronchite cronica.
Acido folico: se una supplementazione di acido folico dovesse essere utilizzata per trattare una deficienza di folati, che può essere causata dall’uso di fenobarbital, i livelli plasmatici di fenobarbital potrebbero ridursi, determinando in alcuni pazienti la diminuzione del controllo delle convulsioni.
Acido valproico: questo farmaco può inibire il metabolismo del fenobarbital.
Di conseguenza, si può sviluppare una tossicità indotta dal fenobarbital, inclusa sedazione e sonnolenza.
Warfarin/dicumarolo: il fenobarbital può determinare un aumento del metabolismo di questi anticoagulanti, con conseguente possibile riduzione dell’attività anticoagulante.
Imipramina: data la possibile riduzione delle concentrazioni plasmatiche di fenobarbital, gli antidepressivi imipraminici possono indurre la comparsa di convulsioni generalizzate.
Cloramfenicolo, destropropossifene: questi farmaci possono incrementare i livelli plasmatici di fenobarbital, con conseguente possibile aumento della tossicità di fenobarbital.
Antiacidi: questi farmaci possono determinare un ridotto assorbimento intestinale di fenobarbital, con efficacia antiepilettica ridotta e possibile peggioramento delle convulsioni.
Fenitoina: la possibile inibizione bidirezionale del metabolismo tra fenitoina e fenobarbital può portare a cambiamenti imprevedibili delle rispettive concentrazioni plasmatiche.
Può essere necessario monitorare le concentrazioni plasmatiche di entrambi i farmaci.
Carbamazepina: fenobarbital può aumentare il metabolismo della carbamazepina, riducendo le concentrazioni plasmatiche di carbamazepina.
Benzodiazepine: fenobarbital può aumentare il metabolismo e diminuire le concentrazioni plasmatiche delle benzodiazepine: se necessario adeguare la dose di questi farmaci.• Aloperidolo e altri neurolettici: fenobarbital può aumentare il metabolismo e diminuire le concentrazioni plasmatiche dell’aloperidolo e altri neurolettici: se necessario adeguare la dose di questi farmaci.
Griseofulvina: fenobarbital può aumentare il metabolismo e diminuire le concentrazioni plasmatiche di griseofulvina, con conseguente ridotta attività antifungina.
Paroxetina, reboxetina: fenobarbital può ridurre i livelli plasmatici di questi farmaci Altre associazioni da prendere in considerazioneFarmaci anticancro: fenobarbital può aumentare il metabolismo dei farmaci anticancro e ridurre la loro efficacia terapeutica.

Effetti indesiderati

Gli effetti indesiderati sono stati ordinati in classi di frequenze, utilizzando la seguente convenzione: molto comune (> 1/10); comune (> 1/100; < 1/10); non comune (> 1/1000; < 1/100); raro (> 1/10.000; < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Patologie congenite, familiari e genetiche (vedere paragrafo 4.6).
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo.
Raro: dermatite allergica, eritema multiforme, gravi reazioni avverse cutanee (SCARs) come la sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e necrolisi epidermica tossica (TEN); Molto raro: reazione ai farmaci con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS).
Patologie epatobiliari.
Raro di epatite tossica.
Patologie del sistema emolinfopoietico.
Raro: leucopenia, agranulocitosi, trombocitopenia e porpora; Non nota: aplasia midollare, ipotrombinemia sensibile alla terapia con vitamina K nei neonati di madri trattate con fenobarbital.
Nel corso di trattamenti cronici possono insorgere anemia megaloblastica sensibile al trattamento con folati.
Patologie del sistema nervoso.
Raro: nei pazienti pediatrici possono verificarsi manifestazioni di iperattività psicomotoria; Non nota: sedazione, atassia, nistagmo possono insorgere, soprattutto negli anziani, a seguito della somministrazione di dosaggi elevati.
Disturbo cognitivo.
Disturbi psichiatrici.
Raro: eccitazione, agitazione e delirio; Non nota: umore alterato, alterazione dell’attenzione, stato confusionale.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non nota: diminuzione della densità minerale ossea, osteopenia, osteoporosi e fratture in pazienti in terapia a lungo termine con Luminale.
Il meccanismo mediante il quale Luminale influenza il metabolismo osseo non è stato identificato.
Nel corso di trattamenti cronici può insorgere osteomalacia, che risponde al trattamento con vitamina D.
Vedere anche punti 4.4 - 4.6 e 4.7 Segnalazione delle reazioni avverse sospette.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Donne in età fertile Le donne in età fertile devono essere informate dei rischi e dei benefici relativi all’uso di fenobarbital durante la gravidanza.
Le donne in età fertile devono usare metodi contraccettivi altamente efficaci durante l’intero trattamento con fenobarbital e/o nei 2 mesi successivi ad un trattamento di emergenza con fenobarbital.
A causa dell'induzione enzimatica, il fenobarbital può causare l’insuccesso dell’effetto terapeutico dei contraccettivi ormonali (vedere paragrafi 4.5 e 4.6).
Alle donne in età fertile deve essere consigliato di utilizzare atri metodi contraccettivi durante il trattamento con fenobarbital ad esempio due forme complementari di contraccezione, tra cui un metodo di barriera, contraccettivo orale contenente dosi più elevate di estrogeni o un dispositivo intrauterino non ormonale (vedere paragrafo 4.5).
Gravidanza Rischio correlato ai medicinali antiepilettici in generale Alle donne in età fertile o che potrebbero iniziare una gravidanza deve essere fornita una consulenza medica specialistica.
La necessità del trattamento antiepilettico deve essere rivalutata quando la paziente pianifica una gravidanza La terapia con più con farmaci antiepilettici può essere associata con un rischio più alto di malformazioni congenite della monoterapia.
Perciò è importante che si pratichi la monoterapia ogni volta che sia possibile.
Non si deve praticare una brusca interruzione della terapia antiepilettica per il pericolo di una ripresa di attacchi epilettici che potrebbe avere gravi conseguenze sia per la madre che per il bambino.
Il fenobarbital attraversa la placenta.
Studi sugli animali (dati di letteratura) hanno dimostrato tossicità riproduttiva nei roditori (vedere paragrafo 5.3).
L'esposizione prenatale al fenobarbital può aumentare i rischi di malformazioni congenite.
La monoterapia con fenobarbitae è associata ad un aumento del rischio di gravi malformazioni congenite, tra cui Cheilopalatoschisi e palatoschisi e malformazioni cardiovascolari.
Sono state segnalate anche altre malformazioni che coinvolgono vari sistemi corporei, tra cui casi di ipospadia, dismorfismi facciali, difetti del tubo neurale, dismorfia craniofacciale (microcefalia) e anomalie digitali.
L'entità del rischio per il feto è sconosciuta quando l'uso di fenobarbital è di breve durata (situazioni di emergenza).
L'esposizione prenatale a lungo termine al fenobarbital può aumentare il rischio di malformazioni congenite di circa 2-3 volte (vedere paragrafo 4.6).
Se una donna pianifica una gravidanza, deve prendere in considerazione di passare ad un appropriato trattamento alternativo prima del concepimento.
Se una donna rimane incinta, si devono valutare attentamente rischi e benefici del trattamento con Luminale sia per la donna che per il feto e se il trattamento con Luminale può continuare o è necessario sostituirlo con un trattamento alternativo appropriato.
Se il trattamento con Luminale deve proseguire, utilizzare la dose efficace più bassa di Luminale.
I dati di uno studio di registro evidenziano un aumento del rischio di neonati nati piccoli per l’età gestazionale o con una lunghezza corporea ridotta, rispetto alla monoterapia con lamotrigina.
Sono stati segnalati disturbi dello sviluppo neurologico (ritardi di sviluppo dovuti a disturbi nello sviluppo cerebrale) nei bambini esposti al fenobarbital durante la gravidanza.
Gli studi sul rischio di disturbi dello sviluppo neurologico rimangono contraddittori Il fenobarbital non deve essere usato durante la gravidanza a meno che ci sia una necessità clinica e, quando possibile, la donna deve essere a conoscenza del rischio di potenziali danni al feto.
Se usato nel terzo trimestre di gravidanza, nel neonato si possono verificare sintomi di astinenza tra i quali: sedazione, ipotonia e disturbo della suzione.
La supplementazione con acido folico durante la gravidanza può aiutare a ridurre il rischio di insorgenza di difetti neurologici nel neonato.
Allattamento Fenobarbital attraversa la barriera placentare ed è quindi escreto nel latte materno.
Di conseguenza, esiste un piccolo rischio di sedazione nel neonato.
Pertanto, l’allattamento al seno è sconsigliato.
Fertilità Fenobarbital aumenta la concentrazione plasmatica della proteina legante gli ormoni sessuali (SHBG) in entrambi i sessi.
Ciò può determinare una riduzione dei livelli plasmatici biologicamente attivi di testosterone ed estradiolo, con conseguenti disturbi mestruali, problemi sessuali e riduzione della fertilità.

Conservazione

Conservare al riparo dalla luce.
La data di scadenza indicata si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.