LORVIQUA 90CPR RIV 25MG
7.426,80 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 03/08/2021
Lorviqua come monoterapia è indicato per il trattamento di pazienti adulti affetti da tumore del polmone non a piccole cellule (Non-Small Cell Lung Cancer, NSCLC) in stadio avanzato positivo per la chinasi del linfoma anaplastico (ALK) non trattati in precedenza con un inibitore di ALK. Lorviqua come monoterapia è indicato per il trattamento di pazienti adulti affetti da NSCLC in stadio avanzato positivo per ALK la cui malattia è progredita dopo: • alectinib o ceritinib come terapia di prima linea con un inibitore della tirosin chinasi (TKI) ALK; oppure • crizotinib e almeno un altro TKI ALK.
Lorviqua 25 mg compresse rivestite con film Ogni compressa rivestita con film contiene 25 mg di lorlatinib. Eccipiente con effetti noti Ogni compressa rivestita con film contiene 1,58 mg di lattosio monoidrato. Lorviqua 100 mg compresse rivestite con film Ogni compressa rivestita con film contiene 100 mg di lorlatinib.Eccipiente con effetti noti Ogni compressa rivestita con film contiene 4,20 mg di lattosio monoidrato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità a lorlatinib o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Uso concomitante di potenti induttori del CYP3A4/5 (vedere paragrafi 4.4 e 4.5). Posologia
- Il trattamento con lorlatinib deve essere iniziato e supervisionato da un medico esperto nell’uso di medicinali antitumorali.
L’identificazione di un NSCLC ALK-positivo è necessaria per la selezione dei pazienti da trattare con lorlatinib, in quanto sono gli unici pazienti per i quali è stato osservato un beneficio.
La valutazione di NSCLC ALK-positivo deve essere effettuata da laboratori con competenze dimostrate nella tecnologia specifica utilizzata.
L’esecuzione non corretta del test può generare risultati inaffidabili.
Posologia La dose raccomandata è di 100 mg di lorlatinib assunti per via orale una volta al giorno.
Durata del trattamento Il trattamento con lorlatinib deve essere proseguito fino a progressione della malattia o tossicità inaccettabile.
Dosi ritardate o dimenticate Se una dose di Lorviqua viene saltata, deve essere assunta non appena il paziente si ricorda a meno che non manchino meno di 4 ore alla dose successiva, nel qual caso il paziente non deve assumere la dose dimenticata.
I pazienti non devono assumere 2 dosi contemporaneamente per compensare la dose dimenticata.
Modifiche della dose In base alla sicurezza e alla tollerabilità individuali, potrebbe essere necessario interrompere la somministrazione o ridurre la dose.
I livelli di riduzione della dose di Lorlatinib sono riassunti di seguito: • Prima riduzione della dose: 75 mg assunti per via orale una volta al giorno • Seconda riduzione della dose: 50 mg assunti per via orale una volta al giorno Lorlatinib deve essere sospeso definitivamente se il paziente non è in grado di tollerare la dose da 50 mg assunta per via orale una volta al giorno.
Le raccomandazioni sulla modifica della dose a causa di tossicità e per i pazienti che sviluppano un blocco atrioventricolare (AV) sono riportate nella Tabella 1.
Tabella 1.
Modifiche della dose di lorlatinib raccomandate per reazioni avverse
Abbreviazioni: SNC=sistema nervoso centrale; CTCAE=Common Terminology Criteria for Adverse Events; PAD=pressione arteriosa diastolica; ECG=elettrocardiogramma; HMG CoA=3-idrossi-3-metilglutaril coenzima A; NCI=National Cancer Institute; PAS=pressione arteriosa sistolica; ULN=limite superiore della norma.Reazione avversaa Dosaggio di Lorlatinib Ipercolesterolemia o ipertrigliceridemia Ipercolesterolemia lieve (colesterolo tra ULN e 300 mg/dL o tra ULN e 7,75 mmol/L) Introdurre o modificare la terapia ipolipemizzanteb secondo le rispettive informazioni di prescrizione; continuare lorlatinib alla stessa dose. OPPURE Ipercolesterolemia moderata (colesterolo tra 301 e 400 mg/dL o tra 7,76 e 10,34 mmol/L) OPPURE Ipertrigliceridemia lieve (trigliceridi tra 150 e 300 mg/dL o 1,71 e 3,42 mmol/L) OPPURE Ipertrigliceridemia moderata (trigliceridi tra 301 e 500 mg/dL o 3,43 e 5,7 mmol/L) Ipercolesterolemia grave (colesterolo tra 401 e 500 mg/dL o tra 10,35 e 12,92 mmol/L) Introdurre la terapia ipolipemizzanteb; se attualmente la terapia ipolipemizzante è in corso, aumentare la dose di questa terapiab secondo le rispettive informazioni di prescrizione oppure passare a una nuova terapia ipolipemizzanteb.
Continuare lorlatinib alla stessa dose senza interruzione.OPPURE Ipertrigliceridemia grave (trigliceridi tra 501 e 1.000 mg/dL o 5,71 e 11,4 mmol/L) Ipercolesterolemia potenzialmente fatale (colesterolo maggiore di 500 mg/dL o maggiore di 12,92 mmol/L) Introdurre la terapia ipolipemizzanteb o aumentare la dose di questa terapiab secondo le rispettive informazioni di prescrizione oppure passare a una nuova terapia ipolipemizzanteb.
Sospendere lorlatinib fino al recupero di ipercolesterolemia e/o ipertrigliceridemia al livello di gravità moderata o lieve.
Risomministrare alla stessa dose di lorlatinib massimizzando al contempo la terapia ipolipemizzanteb nel rispetto delle rispettive informazioni di prescrizione.
Se ipercolesterolemia e/o ipertrigliceridemia gravi si ripresentano nonostante la terapia ipolipemizzanteb massima nel rispetto delle rispettive informazioni di prescrizione, ridurre lorlatinib di 1 livello di dose.OPPURE Ipertrigliceridemia potenzialmente fatale (trigliceridi maggiori di 1.000 mg/dL o maggiori di 11,4 mmol/L) Effetti sul sistema nervoso centrale (SNC) (comprende effetti psicotici e alterazioni dellefunzioni cognitive, dell’umore, dello stato mentale o della parola) Grado 2: Moderato Sospendere la dose fino a quando la tossicità è inferiore o uguale al Grado 1.
Quindi, riprendere lorlatinib a 1 livello di dose ridotto.OPPURE Grado 3: Grave Grado 4: Potenzialmente fatale/Indicato intervento urgente Interrompere definitivamente lorlatinib. Aumento di lipasi/amilasi Grado 3: Grave Sospendere lorlatinib fino a quando lipasi o amilasi non tornano ai livelli basali.
Quindi, riprendere lorlatinib a 1 livello di dose ridotto.OPPURE Grado 4: Potenzialmente fatale/Indicato intervento urgente Malattia polmonare interstiziale (Interstitial Lung Disease, ILD)/polmonite Grado 1: Lieve Sospendere lorlatinib fino a quando i sintomi non sono tornati al basale e considerare l’inizio della terapia con corticosteroidi.
Riprendere lorlatinib a 1 livello di dose ridotto.
Interrompere definitivamente lorlatinib se l’ILD/la polmonite si ripresentano o se non si ottiene il recupero dopo 6 settimane di sospensione di lorlatinib e trattamento con steroidi.OPPURE Grado 2: Moderato Grado 3: Grave Interrompere definitivamente lorlatinib. OPPURE Grado 4: Potenzialmente fatale/Indicato intervento urgente Prolungamento dell’intervallo PR/Blocco atrioventricolare (AV) Blocco AV di primo grado Asintomatico Continuare lorlatinib alla stessa dose senza interruzione.
Considerare gli effetti di medicinali concomitanti e valutare e correggere lo squilibrio elettrolitico che può prolungare l’intervallo PR.
Monitorare attentamente l’ECG/i sintomi potenzialmente correlati al blocco AV.Blocco AV di primo grado Sintomatico Sospendere lorlatinib.
Considerare gli effetti di medicinali concomitanti e valutare e correggere lo squilibrio elettrolitico che può prolungare l’intervallo PR.
Monitorare attentamente l’ECG/i sintomi potenzialmente correlati al blocco AV.
Se i sintomi si risolvono, riprendere lorlatinib a 1 livello di dose ridotto.Blocco AV di secondo grado Asintomatico Sospendere lorlatinib.
Considerare gli effetti di medicinali concomitanti e valutare e correggere lo squilibrio elettrolitico che può prolungare l’intervallo PR.
Monitorare attentamente l’ECG/i sintomi potenzialmente correlati al blocco AV.
Se l’ECG successivo non mostra un blocco AV di secondo grado, riprendere lorlatinib a 1 livello di dose ridotto.Blocco AV di secondo grado Sintomatico Sospendere lorlatinib.
Considerare gli effetti di medicinali concomitanti e valutare e correggere lo squilibrio elettrolitico che può prolungare l’intervallo PR.
Sottoporre il paziente a osservazione e monitoraggio cardiaci.
Se il blocco AV sintomatico persiste, considerare il posizionamento di un pacemaker.
Se i sintomi e il blocco AV di secondo grado si risolvono o se i pazienti ritornano al blocco AV di primo grado asintomatico, riprendere lorlatinib a 1 livello di dose ridotto.Reazione avversaa Dosaggio di Lorlatinib Blocco AV completo Sospendere lorlatinib.
Considerare gli effetti di medicinali concomitanti e valutare e correggere lo squilibrio elettrolitico che può prolungare l’intervallo PR.
Sottoporre il paziente a osservazione e monitoraggio cardiaci.
Il posizionamento di un pacemaker può essere indicato per sintomi gravi associati al blocco AV.
Se il blocco AV non si risolve, può essere preso in considerazione il posizionamento di un pacemaker permanente.
Se viene posizionato un pacemaker, riprendere lorlatinib a dose piena.
Se non viene posizionato alcun pacemaker, riprendere lorlatinib a 1 livello di dose ridotto solo quando i sintomi si risolvono e l’intervallo PR è inferiore a 200 msec.Ipertensione Grado 3 (PAS maggiore o uguale a 160 mmHg o PAD maggiore o uguale a 100 mmHg; indicato intervento medico; indicati più di un farmaco antipertensivo o terapia più intensiva rispetto a quella precedentemente utilizzata) Sospendere lorlatinib fino a quando l’ipertensione non è tornata al Grado 1 o inferiore (PAS inferiore a 140 mmHg e PAD inferiore a 90 mmHg), quindi riprendere lorlatinib alla stessa dose.
Se l’ipertensione di Grado 3 si ripresenta, sospendere lorlatinib fino al ritorno al Grado 1 o inferiore e riprendere a una dose ridotta.
Se non è possibile ottenere un adeguato controllo dell’ipertensione con una gestione medica ottimale, interrompere definitivamente lorlatinib.Grado 4 (conseguenze potenzialmente fatali, indicato intervento urgente) Sospendere lorlatinib fino al ritorno al Grado 1 o inferiore e riprendere a una dose ridotta o interrompere definitivamente lorlatinib.
Se l’ipertensione di Grado 4 si ripresenta, interrompere definitivamente lorlatinib.Iperglicemia Grado 3 Sospendere lorlatinib fino a quando l’iperglicemia non è adeguatamente controllata, quindi riprendere lorlatinib al dosaggio immediatamente inferiore.
Se non è possibile ottenere un adeguato controllo dell’iperglicemia con una gestione medica ottimale, interrompere definitivamente lorlatinib.OPPURE Grado 4 (iperglicemia persistente maggiore di 250 mg/dL nonostante terapia antiiperglicemica ottimale) Altre reazioni avverse Grado 1: Lieve Non considerare alcuna modifica della dose o ridurre di 1 livello di dose, come clinicamente indicato. OPPURE Grado 2: Moderato Maggiore o uguale al Grado 3: Grave Sospendere lorlatinib fino a quando i sintomi non si risolvono fino a raggiungere un grado inferiore o uguale al Grado 2 o tornano al basale.
Quindi, riprendere lorlatinib a 1 livello di dose ridotto.
a Le categorie di grado sono basate sulle classificazioni NCI CTCAE.
b La terapia ipolipemizzante può comprendere: inibitore della HMG-CoA reduttasi, acido nicotinico, derivati dell’acido fibrico o esteri etilici di acidi grassi Omega 3. Potenti inibitori del citocromo P-450 (CYP) 3A4/5 L’uso concomitante di lorlatinib con medicinali potenti inibitori del CYP3A4/5 e prodotti a base di succo di pompelmo può aumentare le concentrazioni plasmatiche di lorlatinib.
Deve essere considerato un medicinale concomitante alternativo con meno potenziale di inibizione del CYP3A4/5 (vedere paragrafo 4.5).
Se deve essere co-somministrato un potente inibitore del CYP3A4/5, la dose iniziale di lorlatinib di 100 mg una volta al giorno deve essere ridotta a una dose giornaliera di 75 mg (vedere paragrafi 4.5 e 5.2).
Se l’uso concomitante del potente inibitore del CYP3A4/5 viene sospeso, lorlatinib deve essere ripreso alla dose utilizzata prima dell’inizio dell’assunzione del potente inibitore del CYP3A4/5 e dopo un periodo di washout di 3-5 emivite del potente inibitore del CYP3A4/5.
Popolazioni particolari Anziani (≥ 65 anni) A causa dei dati limitati su questa popolazione, non è possibile fare alcuna raccomandazione posologica per pazienti di età pari o superiore a 65 anni (vedere paragrafo 5.2).
Compromissione renale Non è necessario alcun aggiustamento della dose per pazienti con funzionalità renale normale e compromissione renale lieve o moderata [tasso di filtrazione glomerulare stimato (eGFR) assoluto: ≥ 30 mL/min].
Si raccomanda una dose ridotta di lorlatinib in pazienti con compromissione renale grave (eGFR assoluto < 30 mL/min), ad esempio una dose iniziale di 75 mg per via orale una volta al giorno (vedere paragrafo 5.2).
Non sono disponibili informazioni per pazienti sottoposti a dialisi renale.
Compromissione epatica Non sono raccomandati aggiustamenti della dose per pazienti con compromissione epatica lieve.
Non sono disponibili informazioni su lorlatinib in pazienti con compromissione epatica moderata o grave.
Pertanto, lorlatinib non è raccomandato nei pazienti con compromissione epatica da moderata a grave (vedere paragrafo 5.2).
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di lorlatinib in pazienti pediatrici di età inferiore a 18 anni non sono state stabilite.
Non ci sono dati disponibili.
Modo di somministrazione Lorviqua è per uso orale.
I pazienti devono essere incoraggiati ad assumere la loro dose di lorlatinib approssimativamente alla stessa ora ogni giorno con o senza cibo (vedere paragrafo 5.2).
Le compresse devono essere deglutite intere (le compresse non devono essere masticate, schiacciate o divise prima della deglutizione).
Non deve essere ingerita alcuna compressa che sia rotta, incrinata o comunque non integra. Avvertenze e precauzioni
- Iperlipidemia L’uso di lorlatinib è stato associato ad aumenti del colesterolo e dei trigliceridi sierici (vedere paragrafo 4.8).
Il tempo mediano di insorgenza di un aumento severo del colesterolo e dei trigliceridi sierici è rispettivamente di 104 giorni (range: da 29 a 518 giorni) e 120 giorni (range: da 15 a 780 giorni).
Il colesterolo e i trigliceridi sierici devono essere monitorati prima di iniziare il trattamento con lorlatinib; 2, 4 e 8 settimane dopo l’inizio di lorlatinib e regolarmente in seguito.
Iniziare l’assunzione o aumentare la dose dei medicinali ipolipemizzanti, se indicato (vedere paragrafo 4.2).
Effetti sul sistema nervoso centrale Effetti sul sistema nervoso centrale (SNC) sono stati osservati in pazienti che hanno assunto lorlatinib, compresi effetti psicotici e cambiamenti relativi a funzione cognitiva, umore, stato mentale o linguaggio (vedere paragrafo 4.8).
Può essere necessaria una modifica della dose o la sua sospensione per i pazienti che sviluppano effetti sul SNC (vedere paragrafo 4.2).
Blocco atrioventricolare Lorlatinib è stato studiato in una popolazione di pazienti che escludeva quelli con blocco AV di secondo o terzo grado (a meno che non avessero un pacemaker) o qualsiasi blocco AV con intervallo PR > 220 msec.
Prolungamento dell’intervallo PR e blocco AV sono stati riportati in pazienti trattati con lorlatinib (vedere paragrafo 5.2).
Monitorare l’elettrocardiogramma (ECG) prima di iniziare la terapia con lorlatinib e successivamente ogni mese, in particolare in pazienti con condizioni predisponenti al verificarsi di eventi cardiaci clinicamente significativi.
Può essere necessaria una modifica della dose per i pazienti che sviluppano un blocco AV (vedere paragrafo 4.2).
Riduzione della frazione di eiezione ventricolare sinistra In pazienti trattati con lorlatinib sottoposti a una valutazione al basale e ad almeno una valutazione di follow-up della frazione di eiezione ventricolare sinistra (LVEF) è stata riportata una riduzione della LVEF.
Sulla base dei dati degli studi clinici disponibili, non è possibile determinare un nesso di causalità tra gli effetti sulle variazioni della contrattilità cardiaca e lorlatinib.
Nei pazienti che presentano fattori di rischio cardiaco e in quelli con condizioni che possono influenzare la LVEF, deve essere considerato il monitoraggio cardiaco, inclusa la valutazione della LVEF al basale e durante il trattamento.
Nei pazienti che sviluppano segni/sintomi cardiaci rilevanti durante il trattamento, deve essere considerato il monitoraggio cardiaco, compresa la valutazione della LVEF.
Aumento di lipasi e amilasi In pazienti trattati con lorlatinib si sono verificati aumenti di lipasi e/o amilasi (vedere paragrafo 4.8).
Il tempo mediano di insorgenza di un aumento della lipasi e dell’amilasi sieriche è rispettivamente di 141 giorni (range: da 1 a 1.091 giorni) e 138 giorni (range: da 1 a 1.112 giorni).
A causa di ipertrigliceridemia concomitante e/o di un potenziale meccanismo intrinseco, in pazienti trattati con lorlatinib deve essere considerato il rischio di pancreatite.
I pazienti devono essere monitorati per possibili aumenti della lipasi e dell’amilasi prima dell’inizio del trattamento con lorlatinib e, da quel momento in poi, regolarmente come clinicamente indicato (vedere paragrafo 4.2).
Malattia polmonare interstiziale (Interstitial Lung Disease, ILD)/polmonite Con lorlatinib si sono verificate reazioni avverse polmonari gravi o potenzialmente fatali, coerenti con ILD/polmonite (vedere paragrafo 4.8).
Qualsiasi paziente che presenti un peggioramento dei sintomi respiratori indicativi di ILD/polmonite (ad es.
dispnea, tosse e febbre) deve essere prontamente valutato per ILD/polmonite.
Lorlatinib deve essere sospeso e/o interrotto definitivamente in base alla gravità (vedere paragrafo 4.2).
Ipertensione È stata segnalata ipertensione in pazienti in trattamento con lorlatinib (vedere paragrafo 4.8).
La pressione arteriosa deve essere controllata prima di iniziare il trattamento con lorlatinib.
La pressione arteriosa deve essere monitorata dopo 2 settimane e successivamente almeno una volta al mese durante il trattamento con lorlatinib.
Lorlatinib deve essere sospeso e ripreso a una dose ridotta o interrotto definitivamente in base alla gravità (vedere paragrafo 4.2).
Iperglicemia Sono stati riscontrati casi di iperglicemia in pazienti in trattamento con lorlatinib (vedere paragrafo 4.8).
La glicemia sierica a digiuno deve essere valutata prima di iniziare la somministrazione di lorlatinib e in seguito monitorata periodicamente secondo le linee guida nazionali.
Lorlatinib deve essere sospeso e ripreso a una dose ridotta o interrotto definitivamente in base alla gravità (vedere paragrafo 4.2).
Interazioni farmaco-farmaco In uno studio condotto su volontari sani, l’uso concomitante di lorlatinib e rifampina, un potente induttore del CYP3A4/5, è stato associato ad aumenti di alanina aminotransferasi (ALT) e aspartato aminotransferasi (AST) senza aumento della bilirubina totale e della fosfatasi alcalina (vedere paragrafo 4.5).
L’uso concomitante di un potente induttore del CYP3A4/5 è controindicato (vedere paragrafi 4.3 e 4.5).
Non sono state osservate variazioni clinicamente significative nei test di funzionalità epatica in soggetti sani dopo somministrazione di di lorlatinib in associazione a modafinil, un induttore moderato del CYP3A4/5 (vedere paragrafo 4.5).
La somministrazione concomitante di lorlatinib con substrati del CYP3A4/5 con indici terapeutici ristretti, inclusi ma non limitati ad alfentanil, ciclosporina, diidroergotamina, ergotamina, fentanil, contraccettivi ormonali, pimozide, chinidina, sirolimus e tacrolimus, deve essere evitata poiché la concentrazione di questi medicinali può essere ridotta da lorlatinib (vedere paragrafo 4.5).
Fertilità e gravidanza Durante il trattamento con lorlatinib e per almeno 14 settimane dopo la dose finale, i pazienti maschi con partner di sesso femminile in età fertile devono utilizzare un metodo contraccettivo efficace, compreso il preservativo, e i pazienti maschi con partner in stato di gravidanza devono usare il preservativo (vedere paragrafo 4.6).
La fertilità maschile può essere compromessa durante il trattamento con lorlatinib (vedere paragrafo 5.3).
Gli uomini devono richiedere un’adeguata consulenza sull’efficace conservazione della fertilità prima del trattamento.
Le donne in età fertile devono essere informate di evitare una gravidanza durante il trattamento con lorlatinib.
Durante il trattamento con lorlatinib, le pazienti di sesso femminile devono utilizzare un metodo contraccettivo non ormonale altamente efficace, poiché lorlatinib può rendere inefficaci i contraccettivi ormonali (vedere paragrafi 4.5 e 4.6).
Se è inevitabile l’impiego di un metodo contraccettivo ormonale, è necessario utilizzare un preservativo in combinazione con il metodo ormonale.
Una contraccezione efficace deve essere continuata per almeno 35 giorni dopo il completamento della terapia (vedere paragrafo 4.6).
Non è noto se lorlatinib influenzi la fertilità femminile.
Intolleranza al lattosio Questo medicinale contiene lattosio come eccipiente.
I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
Assunzione di sodio Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa da 25 mg o 100 mg.
I pazienti con regimi alimentari a basso contenuto di sodio devono essere informati che questo medicinale è essenzialmente “senza sodio”. Interazioni
- Interazioni farmacocinetiche Dati in vitro indicano che lorlatinib è metabolizzato principalmente da CYP3A4 e uridina difosfato-glucuronosiltransferasi (UGT)1A4, con minori contributi da CYP2C8, CYP2C19, CYP3A5 e UGT1A3.
Effetto dei medicinali su lorlatinib Induttori di CYP3A4/5 La rifampicina, un potente induttore del CYP3A4/5, somministrata a dosi orali di 600 mg una volta al giorno per 12 giorni, ha ridotto l’area media sotto la curva (AUCinf) di lorlatinib dell’85% e la Cmax del 76% di una singola dose orale di 100 mg di lorlatinib in volontari sani; sono stati anche osservati aumenti di AST e ALT.
La somministrazione concomitante di lorlatinib con potenti induttori del CYP3A4/5 (ad esempio rifampicina, carbamazepina, enzalutamide, mitotano, fenitoina ed erba di San Giovanni) può ridurre le concentrazioni plasmatiche di lorlatinib.L’uso concomitante di un potente induttore del CYP3A4/5 e lorlatinib è controindicato(vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
Non sono state osservate variazioni clinicamente significative nei risultati dei test di funzionalità epatica dopo somministrazione di una singola dose orale di 100 mg di lorlatinib in associazione a modafinil, un induttore moderato del CYP3A4/5 (400 mg una volta al giorno per 19 giorni), in volontari sani.
L’uso concomitante di modafinil non ha avuto un effetto clinicamente significativo sulla farmacocinetica di lorlatinib.
Inibitori di CYP3A4/5 Itraconazolo, un potente inibitore del CYP3A4/5, somministrato a dosi orali di 200 mg una volta al giorno per 5 giorni, ha aumentato in volontari sani l’AUCinf media del 42% e la Cmax del 24% di una singola dose orale di 100 mg di lorlatinib.
La somministrazione concomitante di lorlatinib con potenti inibitori del CYP3A4/5 (ad es.
boceprevir, cobicistat, itraconazolo, ketoconazolo, posaconazolo, troleandomicina, voriconazolo, ritonavir, paritaprevir in associazione con ritonavir e ombitasvir e/o dasabuvir, e ritonavir in combinazione con elvitegravir, indinavir, lopinavir o tipranavir) può aumentare le concentrazioni plasmatiche di lorlatinib.Anche i prodotti a base di pompelmo possono aumentare le concentrazioni plasmatiche di lorlatinib e devono essere evitati.
Deve essere considerato un medicinale concomitante alternativo con meno potenziale di inibizione del CYP3A4/5.
Se un potente inibitore del CYP3A4/5 deve essere somministrato in concomitanza, si raccomanda una riduzione della dose di lorlatinib(vedere la sezione 4.2).
Effetto di lorlatinib su altri medicinali Substrati di CYP3A4/5 Studi in vitro hanno indicato che lorlatinib è un inibitore dipendente dal tempo e un induttore del CYP3A4/5.
Lorlatinib 150 mg per via orale una volta al giorno per 15 giorni ha ridotto l’AUCinf e la Cmax di una singola dose orale di 2 mg di midazolam (un substrato sensibile del CYP3A) del 61% e del 50%, rispettivamente; quindi, lorlatinib è un induttore moderato del CYP3A.
Pertanto, la somministrazione concomitante di lorlatinib con substrati del CYP3A4/5 con indici terapeutici ristretti, inclusi ma non limitati ad alfentanil, ciclosporina, diidroergotamina, ergotamina, fentanil, contraccettivi ormonali, pimozide, chinidina, sirolimus e tacrolimus, deve essere evitata poiché la concentrazione di questi medicinali può essere ridotta da lorlatinib (vedere paragrafo 4.4).
Substrati di CYP2B6 Lorlatinib 100 mg una volta al giorno per 15 giorni ha ridotto l’AUCinf e la Cmax di una singola dose orale di 100 mg di bupropione (un substrato combinato di CYP2B6 e CYP3A4) del 49,5% e del 53%, rispettivamente; quindi, lorlatinib è un induttore debole del CYP2B6 e non è necessario alcun aggiustamento della dose quando lorlatinib è usato in associazione a medicinali metabolizzati principalmente dal CYP2B6.
Substrati di CYP2C9 Lorlatinib 100 mg una volta al giorno per 15 giorni ha ridotto l’AUCinf e la Cmax di una singola dose orale di 500 mg di tolbutamide (un substrato sensibile del CYP2C9) del 43% e del 15%, rispettivamente; quindi, lorlatinib è un induttore debole del CYP2C9 e non è necessario alcun aggiustamento della dose per i medicinali metabolizzati principalmente dal CYP2C9.
Tuttavia, i pazienti devono essere monitorati in caso di trattamento concomitante con medicinali con indici terapeutici ristretti metabolizzati dal CYP2C9 (ad es.
anticoagulanti cumarinici).
Substrati dell’UGT Lorlatinib 100 mg una volta al giorno per 15 giorni ha ridotto l’AUCinf e la Cmax di una singola dose orale di 500 mg di acetaminofene (un substrato di UGT, SULT e CYP1A2, 2A6, 2D6 e 3A4) del 45% e del 28%, rispettivamente; quindi, lorlatinib è un induttore debole dell’UGT e non è necessario alcun aggiustamento della dose per i medicinali metabolizzati principalmente dall’UGT.
Tuttavia, i pazienti devono essere monitorati in caso di trattamento concomitante con medicinali con indici terapeutici ristretti metabolizzati dall’UGT.
Substrati della P-glicoproteina Lorlatinib 100 mg una volta al giorno per 15 giorni ha ridotto l’AUCinf e la Cmax di una singola dose orale di 60 mg di fexofenadina [un substrato sensibile della P-glicoproteina (P-gp)] del 67% e del 63%, rispettivamente; quindi, lorlatinib è un induttore moderato della P-gp.
I medicinali che costituiscono dei substrati della P-gp con indici terapeutici ristretti (ad es.
digossina, dabigatran etexilato) devono essere usati con cautela in combinazione con lorlatinib, a causa della probabilità di riduzione delle concentazioni plasmatiche di questi substrati.
Studi in vitro di inibizioni e induzioni di altri enzimi del CYP In vitro, lorlatinib ha un basso potenziale di causare interazioni farmaco-farmaco per induzione del CYP1A2.
Studi in vitro con trasportatori di farmaci diversi dalla P-gp Studi in vitro hanno indicato che lorlatinib può avere il potenziale di inibire BCRP (tratto gastrointestinale), OATP1B1, OATP1B3, OCT1, MATE1 e OAT3 a concentrazioni clinicamente rilevanti.
Lorlatinib deve essere usato con cautela in associazione a substrati di BCRP, OATP1B1, OATP1B3, OCT1, MATE1e OAT3 in quanto non è possible escludere variazioni clinicamente rilevanti nell’esposizione plasmatica di questi substrati. Effetti indesiderati
- Riassunto del profilo di sicurezza Le reazioni avverse più frequentemente riportate sono state ipercolesterolemia (81,1%), ipertrigliceridemia (67,2%), edema (55,7%), neuropatia periferica (43,7%), aumento di peso (30,9%), effetti cognitivi (27,7%), stanchezza (27,3%), artralgia (23,5%), diarrea (22,9%) ed effetti sull’umore (21,0%).
Reazioni avverse gravi sono state riportate nel 7,4% dei pazienti che hanno ricevuto lorlatinib.
Le reazioni avverse da farmaci più frequenti sono state effetti cognitivi e polmonite.
Riduzioni della dose a causa di reazioni avverse si sono verificate nel 20,0% dei pazienti trattati con lorlatinib.
Le reazioni avverse più comuni che hanno portato alla riduzione della dose sono state edema e neuropatia periferica.
L’interruzione definitiva del trattamento associata a reazioni avverse si è verificata nel 3,2% dei pazienti trattati con lorlatinib.
Le reazioni avverse più frequenti che hanno portato a interruzioni definitive hanno riguardato effetti cognitivi, neuropatia periferica, polmonite ed effetti psicotici.
Tabella delle reazioni avverse La Tabella 2 presenta reazioni avverse che si sono verificate in 476 pazienti adulti trattati con lorlatinib 100 mg una volta al giorno con NSCLC in stadio avanzato nello Studio A (N=327) e nello studio CROWN (N=149).
Le reazioni avverse elencate nella Tabella 2 vengono presentate in base alla Classificazione per sistemi e organi (SOC) e alle categorie di frequenza, definita utilizzando la seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1.000, < 1/100), raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000).
All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità medica.
Tabella 2.
Reazioni avverse
Nella tabella precedente, le reazioni avverse che rappresentano lo stesso concetto o la stessa condizione medica sono state raggruppate e riportate come singola reazione avversa.Classificazione per sistemi e organi e reazione avversa Categoria di frequenza Tutti i gradi% Gradi 3-4% Patologie del sistema emolinfopoietico Anemia Molto comune 18,5 4,2 Disturbi del metabolismo e della nutrizione Ipercolesterolemiaa Molto comune 81,1 18,3 Ipertrigliceridemiab Molto comune 67,2 19,3 Iperglicemia Comune 9,2 3,2 Disturbi psichiatrici Effetti sull’umorec Molto comune 21,0 1,5 Effetti psicoticid Comune 6,5 0,4 Alterazioni dello stato mentale Comune 2,0 1,7 Patologie del sistema nervoso Effetti cognitivie Molto comune 27,7 2,9 Neuropatia perifericaf Molto comune 43,7 2,7 Cefalea Molto comune 17,9 0,6 Effetti sulla parolag Comune 8,2 0,6 Patologie dell’occhio Disturbo della vistah Molto comune 17,2 0,2 Disturbi vascolari Ipertensione Molto comune 13,0 6,1 Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Polmonitei Comune 1,9 0,6 Patologie gastrointestinali Diarrea Molto comune 22,9 1,5 Nausea Molto comune 17,6 0,6 Stipsi Molto comune 17,4 0,2 Patologie della cute e del tessuto Sottocutaneo Eruzione cutaneaj Molto comune 13,7 0,2 Patologie renali e urinarie Proteinuria Comune 3,4 0,4 Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Artralgia Molto comune 23,5 0,8 Mialgiak Molto comune 19,3 0,2 Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Edemal Molto comune 55,7 2,7 Stanchezzam Molto comune 27,3 1,3 Esami diagnostici Peso aumentato Molto comune 30,9 10,1 Lipasi aumentata Molto comune 12,4 6,9 Amilasi aumentata Molto comune 11,3 2,7 Prolungamento dell’intervallo PR dell’elettrocardiogramma Non comune 0,8 0
I termini effettivamente riportati negli studi e che contribuiscono alla relativa reazione avversa sono indicati tra parentesi, come elencato di seguito.
a Ipercolesterolemia (incluso colesterolo ematico aumentato, ipercolesterolemia).
b Ipertrigliceridemia (inclusi trigliceridi ematici aumentati, ipertrigliceridemia).
c Effetti sull’umore (compresi disturbo affettivo, labilità affettiva, aggressività, agitazione, rabbia, ansia, disturbo bipolare I, umore depresso, depressione, sintomo depressivo, umore euforico, irritabilità, mania, umore alterato, sbalzi d’umore, attacco di panico, alterazione della personalità, stress).
d Effetti psicotici (comprese allucinazione uditiva, allucinazione, allucinazione visiva) e Effetti cognitivi (compresi eventi da Classificazione per sistemi e organi Patologie del sistema nervoso: amnesia, disturbi cognitivi, demenza, disturbi dell’attenzione, compromissione della memoria, insufficienza mentale e anche eventi da Classificazione per sistemi e organi Disturbi psichiatrici: disturbo da deficit dell’attenzione/iperattività, stato confusionale, delirio, disorientamento, difficoltà nella lettura).
All’interno di questi effetti, sono stati segnalati più frequentemente termini della Classificazione per sistemi e organi Patologie del sistema nervoso rispetto a termini della Classificazione per sistemi e organi Disturbi psichiatrici.
f Neuropatia periferica (compresi sensazione di bruciore, disestesia, formicolio, alterazione dell’andatura, ipoestesia, disfunzione motoria, debolezza muscolare, nevralgia, neuropatia periferica, neurotossicità, parestesia, neuropatia motoria periferica, neuropatia sensoriale periferica, paralisi del nervo peroneale, disturbi sensoriali).
g Effetti sulla parola (disartria, linguaggio lento, disturbi della parola).
h Disturbi della vista (inclusi diplopia, fotofobia, fotopsia, visione offuscata, acuità visiva ridotta, compromissione della visione, mosche volanti nel vitreo).
i Polmonite (incluse malattia polmonare interstiziale, opacità polmonare, polmonite).
j Eruzione cutanea (inclusi dermatite acneiforme, eruzione maculo-papulosa, esantema pruriginoso, eruzione cutanea).
k Mialgia (inclusi dolore muscoloscheletrico, mialgia).
l Edema (inclusi edema generalizzato, edema, edema periferico, gonfiore periferico, gonfiore).
m Stanchezza (inclusi astenia, affaticamento).
Descrizione di reazioni avverse specifiche Ipercolesterolemia/ipertrigliceridemia Reazioni avverse di aumento del colesterolo o dei trigliceridi sierici sono state riportate rispettivamente nell’81,1% e nel 67,2% dei pazienti.
Di queste, reazioni avverse lievi o moderate di ipercolesterolemia o ipertrigliceridemia si sono verificate rispettivamente nel 62,8% e nel 47,9% dei pazienti (vedere paragrafo 4.4).
Il tempo mediano all’insorgenza di ipercolesterolemia e ipertrigliceridemia è stato di 15 giorni (range per l’ipercolesterolemia: da 1 a 784 giorni; range per l’ipertrigliceridemia: da 1 a 796 giorni).
La durata mediana di ipercolesterolemia e ipertrigliceridemia è stata rispettivamente di 451 e 427 giorni.
Effetti sul sistema nervoso centrale Le reazioni avverse sul SNC sono state principalmente effetti cognitivi (27,7%), effetti sull’umore (21,0%), effetti sulla parola (8,2%) ed effetti psicotici (6,5%), e sono state generalmente lievi, transitorie e reversibili spontaneamente dopo un ritardo della dose e/o una riduzione della dose (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).
L’effetto cognitivo più frequente di qualsiasi grado è stata la compromissione della memoria (11,3%) e le reazioni di Grado 3 o 4 più frequenti sono state lo stato confusionale e il disturbo cognitivo (rispettivamente 1,7% e 0,8%).
L’effetto sull’umore più frequente di qualsiasi grado è stato l’ansia (6,5%) e le reazioni di Grado 3 o 4 più frequenti sono state l’irritabilità e la depressione (rispettivamente 0,8% e 0,4%).
Il disturbo della parola più frequente di qualsiasi grado è stata la disartria (4,0%) e le reazioni di Grado 3 o 4 più frequenti sono state la disartria, il linguaggio lento e il disturbo della parola (0,2% ciascuna).
L’effetto psicotico più frequente di qualsiasi grado è stata l’allucinazione (3,7%), mentre le reazioni più frequenti di Grado 3 o 4 sono state allucinazione, allucinazione uditiva e allucinazione visiva (0,3% ciascuna).
Il tempo mediano all’insorgenza di effetti cognitivi, sull’umore, sulla parola e psicotici è stato rispettivamente di 109, 43, 49 e 23 giorni.
La durata mediana degli effetti cognitivi, sull’umore, sulla parola e psicotici è stata rispettivamente di 223, 143, 147 e 74 giorni.
Ipertensione Reazioni avverse di ipertensione sono state segnalate nel 13% dei pazienti dello Studio A e CROWN (B7461006).
Di queste, il 6,9% erano reazioni avverse lievi o moderate (vedere paragrafo 4.4).
Il tempo mediano all’insorgenza dell’ipertensione è stato di 208 giorni (intervallo: da 1 a 1.028 giorni).
La durata mediana dell’ipertensione è stata di 219 giorni.
Iperglicemia Reazioni avverse di iperglicemia sono state segnalate nel 9,2% dei pazienti dello Studio A e CROWN (B7461006).
Di queste, il 6,1% erano reazioni avverse lievi o moderate (vedere paragrafo 4.4).
Il tempo mediano all’insorgenza dell’iperglicemia è stato di 145 giorni (intervallo: da 1 a 1.058 giorni).
La durata mediana dell’iperglicemia è stata di 113 giorni.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V. Gravidanza e allattamento
- Donne in età fertile/Contraccezione in uomini e donne Informare le donne in età fertile di evitare la gravidanza durante l’assunzione di lorlatinib.
Durante il trattamento con lorlatinib le pazienti di sesso femminile devono usare un metodo contraccettivo non ormonale altamente efficace, poiché lorlatinib può rendere inefficaci i contraccettivi ormonali (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).
Se è inevitabile l’impiego di un metodo contraccettivo ormonale, è necessario utilizzare un preservativo in combinazione con il metodo ormonale.
Una contraccezione efficace deve essere continuata per almeno 35 giorni dopo il completamento della terapia.
Durante il trattamento con lorlatinib e per almeno 14 settimane dopo la dose finale, i pazienti maschi con partner di sesso femminile in età fertile devono utilizzare un metodo contraccettivo efficace, compreso il preservativo, e i pazienti maschi con partner in stato di gravidanza devono usare il preservativo.
Gravidanza Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità embrio-fetale (vedere paragrafo 5.3).
I dati relativi all’uso di lorlatinib in donne in gravidanza non esistono.
Lorlatinib può causare danni al feto se somministrato a una donna incinta.
Lorlatinib non è raccomandato durante la gravidanza o in donne in età fertile che non usano misure contraccettive.Allattamento Non è noto se lorlatinib e i suoi metaboliti siano escreti nel latte materno.
Il rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso.
Lorlatinib non deve essere usato durante l’allattamento.
L’allattamento deve essere interrotto durante il trattamento con lorlatinib e per 7 giorni dopo la dose finale.
Fertilità Sulla base di risultati di sicurezza non clinici, la fertilità maschile può essere compromessa dal trattamento con lorlatinib (vedere paragrafo 5.3).
Non è noto se lorlatinib influenzi la fertilità femminile.
Gli uomini devono richiedere un’adeguata consulenza sull’efficace conservazione della fertilità prima del trattamento. Conservazione
- Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.