LIORESAL INTRATEC 1F 10MG 5ML

120,72 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: BACLOFENE
  • ATC: M03BX01
  • Descrizione tipo ricetta: OSP - USO OSPEDALIERO
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 01/07/2011

Adulti Lioresal intratecale è indicato nei pazienti affetti da grave spasticità cronica associata a sclerosi multipla, a lesioni o ad altre patologie del midollo spinale che non rispondono a terapie antispastiche orali (incluso Lioresal orale) e/o nei pazienti che abbiano effetti collaterali inaccettabili con le dosi terapeuticamente valide di tali antispastici. Lioresal intratecale è stato impiegato con successo nei pazienti con spasticità cerebrale, ad esempio nei casi di paralisi cerebrale, lesioni del cranio o infarti cerebrali; tuttavia, l'esperienza clinica è limitata. Sono stati inoltre trattati con successo anche alcuni pazienti affetti da tetano, per ridurre l'iperreflessia, le clonie e il trisma. Popolazione pediatrica Lioresal è indicato in pazienti da 4 a < 18 anni di età con grave spasticità cronica di origine cerebrale o spinale (associata a trauma, sclerosi multipla o altra patologia del midollo spinale) non responsivi agli antispastici somministrati per via orale (incluso baclofene per via orale) e/o che hanno avuto effetti indesiderati inaccettabili a dosi orali efficaci.
Il principio attivo è: baclofene [(RS)-4-amino-3-(4-clorofenil) acido butanoico]. Una fiala con 20 ml di soluzione iniettabile contiene: baclofene 10 mg. Una fiala con 5 ml di soluzione iniettabile contiene: baclofene 10 mg. Una fiala con 1 ml di soluzione iniettabile contiene: baclofene 0,05 mg. Eccipienti con effetti noti: sodio cloruro. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti, elencati al paragrafo 6.1.
Il farmaco non deve essere somministrato per via endovenosa, intramuscolare, sottocutanea o epidurale.
Epilessia farmacoresistente.
Per “Gravidanza e allattamento” vedere paragrafo 4.6.

Posologia

Posologia Lioresal intratecale è destinato alla somministrazione in bolo singolo con dosi di prova (con catetere spinale o lombare) e per uso cronico con una pompa impiantabile adatta per la somministrazione continua di Lioresal intratecale nello spazio intratecale.
Per stabilire il regime posologico ottimale ogni paziente viene sottoposto ad una fase di selezione iniziale con bolo intratecale, a cui fa seguito una titolazione della dose individuale molto accurata prima della terapia di mantenimento.
Ciò è necessario per la grande variabilità individuale delle dosi terapeutiche ottimali.
Fase di selezione Prima di iniziare un'infusione cronica con Lioresal intratecale, i pazienti devono dimostrare di rispondere al trattamento con baclofene intratecale in bolo nella fase di selezione.
Viene generalmente somministrata mediante iniezione lombare o un catetere intratecale una dose test di Lioresal in bolo per verificarne la risposta.
Di solito la dose test iniziale è di 25 microgrammi o di 50 microgrammi, incrementabile di 25 microgrammi ad intervalli di 24 ore, fino a che si osservi una risposta clinica di durata compresa tra 4 e 8 ore; la dose deve essere somministrata interamente in non meno di un minuto.
A questo scopo sono particolarmente adatte le fiale a basso dosaggio (0,05 mg/1 ml, corrispondenti a 50 microgrammi/ml).
La prima dose deve essere somministrata in ambiente attrezzato per la rianimazione.
Per poter definire un paziente responsivo alla terapia deve verificarsi una significativa diminuzione del tono muscolare e/o della frequenza e/o della gravità degli spasmi.
La sensibilità al trattamento con Lioresal intratecale è molto variabile da soggetto a soggetto.
Si sono verificati casi di grave sovradosaggio (coma) in pazienti adulti trattati con una dose test di 25 microgrammi.
I pazienti che non rispondono a una dose test di 100 microgrammi non devono essere trattati con ulteriori quantità di farmaco e non devono essere inclusi in un trattamento cronico per infusione intratecale. Popolazione pediatrica Per pazienti da 4 a < 18 anni di età la dose test iniziale con puntura lombare deve essere di 25-50 microgrammi/die basandosi sull’età e sul peso del bambino.
I pazienti che non sono responsivi possono ricevere un incremento di dose di 25 microgrammi/die ogni 24 ore.
Nei pazienti pediatrici, la dose massima di selezione non deve essere superiore a 100 microgrammi/die.
Titolazione della dose Dopo aver avuto conferma, con le dosi test in bolo, che il paziente è responsivo al trattamento con Lioresal intratecale, si decide un'infusione intratecale utilizzando un adatto dispositivo di rilascio.
Per determinare la dose giornaliera totale iniziale di Lioresal intratecale da impiegare nel dispositivo, bisogna raddoppiare la dose che nella fase di selezione ha dato un effetto positivo e somministrarla in un periodo di 24 ore.
Nel caso in cui l'efficacia della dose in bolo sia durata più di 12 ore, la dose iniziale giornaliera deve essere uguale alla dose bolo somministrata però lentamente nelle 24 ore.
Nelle prime 24 ore il dosaggio non deve essere aumentato.
Dopo le prime 24 ore, il dosaggio deve essere adattato lentamente, con piccole variazioni giornaliere in modo da raggiungere l'effetto desiderato, incrementando la dose dal 10 al 30% così da evitare un sovradosaggio.
Pazienti con spasticità di origine cerebrale: dopo le prime 24 ore la dose è aggiustata lentamente su base giornaliera, per ottenere l'effetto desiderato.
Per evitare un sovradosaggio gli incrementi non devono essere superiori al 5-15%.
Con le pompe programmabili il dosaggio deve essere aumentato solo una volta ogni 24 ore.
Per le pompe non programmabili con un catetere di 76 cm che rilasci 1 ml al giorno, è meglio rispettare intervalli di 48 ore prima di valutare la risposta.
Se la dose giornaliera è stata aumentata significativamente e non si è osservato alcun effetto clinico, si raccomanda di controllare il funzionamento della pompa o del catetere.
L'esperienza con dosi superiori a 1000 microgrammi al giorno è limitata.
I pazienti, in fase di selezione o nel periodo di titolazione del dosaggio che segue l'impianto della pompa, devono essere attentamente controllati e ricoverati in un ambiente perfettamente equipaggiato.
Occorre avere sempre a disposizione strumenti per la rianimazione, nel caso si verificasse un improvviso pericolo di vita o gravi reazioni avverse.
L'impianto della pompa deve avvenire solamente in centri altamente qualificati per questo tipo di intervento, in modo da minimizzare i rischi della fase peri-operatoria.
Terapia di mantenimento L'obiettivo clinico è quello di mantenere per quanto possibile il tono muscolare normale, di minimizzare la frequenza e la gravità degli spasmi senza indurre effetti indesiderati intollerabili.
Deve essere utilizzato il dosaggio più basso che produce una risposta efficace.
Il mantenimento di qualche spasticità è auspicato per evitare una sensazione di “paralisi” da parte del paziente.
Inoltre, un certo grado di tono muscolare e di spasmi muscolari possono aiutare nel supportare la funzione circolatoria e possibilmente prevenire la trombosi venosa profonda.
Per mantenere una risposta ottimale durante la terapia cronica, molti pazienti richiedono un graduale aumento della dose nel tempo; ciò può essere dovuto ad una diminuita responsività alla terapia oppure ad un progressivo peggioramento della malattia.
Per mantenere opportunamente il controllo dei sintomi, la dose giornaliera può essere gradualmente aumentata dal 10 al 30%; l'aumento può essere ottenuto adeguando la velocità di rilascio della pompa e/o la concentrazione di Lioresal intratecale nel serbatoio.
La dose giornaliera può inoltre essere ridotta dal 10 al 20% nel caso in cui il paziente mostrasse effetti collaterali.
La necessità di aumentare la dose può suggerire un'ostruzione del catetere, una sua dislocazione dalla sede o un malfunzionamento della pompa.
La dose di mantenimento per l'infusione intratecale continua di baclofene può variare da 10 microgrammi/die a 1200 microgrammi/die; la maggior parte dei pazienti risponde bene a dosi comprese tra 300-800 microgrammi/die.
Nei trattamenti a lungo termine, circa il 5% dei pazienti diventa refrattario ad un aumento del dosaggio, per tolleranza o per problemi di rilascio del farmaco (vedere paragrafo 4.4, sez.
“Sospensione").
Questa tolleranza può essere trattata con la riduzione graduale della dose di Lioresal intratecale per un periodo da 2 a 4 settimane passando a metodi alternativi per il trattamento della spasticità (es.
solfato di morfina puro intratecale).
Dopo alcuni giorni si può recuperare la risposta al Lioresal intratecale e il trattamento deve ripartire dalla dose iniziale da infondere, a cui far seguire una fase di titolazione per evitare un sovradosaggio.
Quando si passa da Lioresal intratecale a morfina e viceversa, bisogna operare con cautela (vedere paragrafo 4.5).
Sono sempre necessari i controlli clinici per la verifica dell'adeguatezza della dose, del funzionamento dell'apparecchio, il monitoraggio di eventuali effetti collaterali o segni d’infezioni.
Sospensione Fatta eccezione per situazioni di emergenza correlate a sovradosaggi o per effetti collaterali particolarmente gravi, il trattamento con Lioresal intratecale deve sempre essere interrotto gradualmente, diminuendo progressivamente la dose.
Lioresal intratecale non deve essere sospeso improvvisamente (vedere paragrafo 4.4).
Specifiche del sistema di rilascio Le fiale da 10 mg/5 ml e da 10 mg/20 ml di Lioresal intratecale sono state messe a punto specificatamente per le pompe per infusione.
La concentrazione da utilizzare dipende dalla dose totale giornaliera da dispensare e dalla velocità di rilascio della pompa stessa.
Per raccomandazioni più specifiche si raccomanda di consultare il manuale del costruttore della pompa.
Regime del sistema di rilascio Lioresal intratecale viene spesso somministrato per infusione continua immediatamente dopo l'impianto della pompa.
Dopo aver ben identificato la dose giornaliera e lo stato funzionale del paziente e aver di conseguenza impostato la pompa, si può iniziare l'uso di un più complesso sistema di rilascio, in modo da ottimizzare il controllo della spasticità al suo variare circadiano.
Ad esempio, i pazienti che hanno un aumento degli spasmi durante la notte possono aver bisogno di aumentare la posologia in quelle ore del 20%.
Le modifiche della velocità del flusso devono essere programmate con 2 ore di anticipo rispetto al momento in cui si desidera avere l'effetto clinico.L'esperienza clinica con Lioresal intratecale in pazienti inferiori ai 18 anni è molto limitata.
Popolazioni speciali Insufficienza renale Non sono stati condotti studi in pazienti con insufficienza renale in terapia con Lioresal intratecale.
Poiché il baclofene è primariamente eliminato in forma immodificata attraverso i reni, in pazienti con compromissione della funzione renale, bisogna somministrarlo con particolare cura e cautela (vedere paragrafo 4.4).
Insufficienza epatica Non sono stati condotti studi in pazienti con insufficienza epatica in terapia con Lioresal intratecale.
Poiché il fegato non gioca alcun ruolo significativo nel metabolismo del baclofene dopo somministrazione intratecale di Lioresal, non si raccomanda alcun aggiustamento di dosaggio.
Pertanto, non è previsto che l’insufficienza epatica influenzi l’esposizione sistemica al farmaco.
Popolazione pediatrica In bambini di età da 4 a < 18 anni con spasticità di origine cerebrale e spinale, la dose di mantenimento iniziale per infusione continua a lungo termine di Lioresal intratecale è compresa tra 25 e 200 microgrammi/die (dose mediana: 100 microgrammi/die).
La dose di mantenimento deve essere aggiustata sulla base della risposta clinica individuale e pertanto la dose totale giornaliera tende ad aumentare nel tempo durante la terapia.
Con dosi maggiori di 1000 microgrammi/die l’esperienza è limitata.
La sicurezza e l’efficacia di Lioresal intratecale per il trattamento della spasticità grave di origine cerebrale o spinale in bambini di età inferiore ai 4 anni non è stata stabilita (vedere anche paragrafo 4.4).
Anziani Durante gli studi clinici, molti pazienti di oltre 65 anni di età sono stati trattati con Lioresal intratecale senza aumento dei rischi rispetto ai pazienti più giovani.
Non sono da attendersi problemi specifici per questo gruppo di età poiché le dosi sono calcolate individualmente (vedere paragrafo 4.4).
Modo di somministrazione L'efficacia del Lioresal intratecale è stata dimostrata con studi clinici randomizzati e controllati utilizzando un sistema d’infusione dedicato programmabile.
Questo dispositivo è un sistema impiantabile dotato di serbatoi ricaricabili per il rilascio del farmaco; viene impiantato in una tasca sottocutanea generalmente nella parete addominale.
Il dispositivo è connesso ad un catetere intratecale che raggiunge per via sottocutanea lo spazio subaracnoideo.
La somministrazione intratecale di Lioresal mediante un sistema impiantabile deve essere effettuata solo da medici in possesso delle opportune conoscenze e con esperienza.
Le informazioni specifiche per l'impianto, la programmazione e/o la ricarica della pompa impiantabile vengono fornite dai costruttori della pompa e devono essere attentamente seguite.

Avvertenze e precauzioni

Supervisione medica Si raccomanda di impiantare la pompa solo dopo che sia stata valutata la risposta del paziente all'iniezione in bolo di Lioresal intratecale e/o alla titolazione.
Visti i rischi a cui può andare incontro il paziente nella fase iniziale della somministrazione e titolazione di Lioresal intratecale (depressione del sistema nervoso centrale, collasso cardiovascolare, insufficienza respiratoria), Lioresal intratecale deve essere usato in ambiente medico adeguatamente equipaggiato, seguendo attentamente le istruzioni riportate al paragrafo 4.2 “Posologia e modo di somministrazione”.
Nel caso di pericolo di vita e grave sovradosaggio, devono essere pronti dispositivi di rianimazione.
Prima di effettuare una terapia con Lioresal per via intratecale, i medici devono essere adeguatamente istruiti.
Monitoraggio del paziente Dopo l'impianto della pompa, particolarmente durante la fase iniziale dell'utilizzo della pompa e ogni qual volta la dose rilasciata dalla pompa e/o la concentrazione di baclofene nel serbatoio viene modificata, il paziente deve essere attentamente controllato fino a che si sia sicuri che la risposta del paziente all'infusione sia accettabile e stabile.
E' importante che il paziente, i medici che lo seguono, e tutti coloro coinvolti nella cura del paziente stesso, ricevano corrette informazioni sui rischi legati a questo tipo di trattamento.
Ogni persona coinvolta nel trattamento e nella cura del paziente deve conoscere i segni e i sintomi di un sovradosaggio, le procedure da seguire in questo caso e come manipolare in ambiente domestico la pompa.
Fase di selezione Durante la somministrazione della dose test iniziale (fase di selezione) è molto importante controllare attentamente la funzione respiratoria e cardiovascolare del paziente, specialmente se il paziente stesso presenta problemi cardiopolmonari e debolezza dei muscoli respiratori o sia stato trattato contemporaneamente con farmaci a base di benzodiazepine od oppiacei, che possono aumentare il rischio di depressione respiratoria.
Prima della fase iniziale di selezione con Lioresal intratecale il paziente non deve presentare sintomi d’infezioni, poiché la presenza di un'infezione sistemica può interferire con la reale risposta del paziente all'iniezione in bolo del Lioresal intratecale.
Impianto della pompa Prima dell’impianto della pompa il paziente non deve presentare sintomi d’infezioni, poiché la presenza di un'infezione sistemica può aumentare il rischio di complicazioni chirurgiche.
Inoltre, un'infezione può complicare la fase di definizione della dose.
Un’infezione o l’errata applicazione del catetere intratecale può determinare l’improvvisa interruzione della somministrazione di Lioresal intratecale e l’insorgenza di sindrome neurolettica maligna e ipertermia (vedere 4.4, sez.
Effetti da sospensione”). Riempimento del serbatoio Il riempimento del serbatoio deve essere effettuato da personale adeguatamente preparato e qualificato, seguendo le indicazioni del fabbricante della pompa.
L'intervallo di riempimento del serbatoio deve essere attentamente calcolato in modo da prevenire il completo svuotamento dello stesso, che può causare una ricomparsa di grave spasticità o l’insorgenza di sindrome neurolettica maligna, ipertermia e stati confusionali (vedere 4.4, sez.
Sospensione”).
Il riempimento deve essere condotto in condizioni di massima asepsi, per evitare contaminazioni microbiche e gravi infezioni a carico del Sistema Nervoso Centrale.
Dopo ogni riempimento o manipolazione del serbatoio bisogna osservare attentamente la situazione clinica del paziente.
Bisogna usare estrema cautela quando si ricarica una pompa impiantabile dotata di accesso diretto al catetere intratecale.
L'iniezione diretta nel catetere attraverso questo accesso può portare ad un pericolosissimo sovradosaggio.
Ulteriori considerazioni per la determinazione della dose Per prevenire un’eccessiva ipotonia e conseguenti cadute, Lioresal intratecale deve essere utilizzato con cautela qualora un certo grado di spasticità sia necessaria per mantenere la posizione eretta e per bilanciare la deambulazione o qualora sia usata per mantenere le principali funzioni.
Infatti, può essere importante mantenere un certo tono muscolare e permettere degli spasmi occasionali per supportare la funzione circolatoria e prevenire la formazione di trombosi venose profonde.
Prima di iniziare il trattamento con Lioresal intratecale, si deve tentare di interrompere i trattamenti concomitanti a base di antispastici orali, per evitare un possibile sovradosaggio o interazioni tra farmaci; in questa fase il medico deve seguire attentamente il paziente.
Tuttavia, si deve evitare la brusca riduzione o interruzione delle terapie antispastiche concomitanti durante l'uso cronico di Lioresal intratecale.
Precauzioni per pazienti pediatrici I bambini devono avere un peso corporeo sufficiente per applicare la pompa impiantabile per infusione cronica.
L’uso di Lioresal intratecale nella popolazione pediatrica deve essere prescritto solo da medici specialisti in possesso delle opportune conoscenze e con esperienza.
I dati clinici sulla sicurezza ed efficacia dell’uso di Lioresal intratecale nei bambini al di sotto dei 4 anni d’età sono molto limitati.
Precauzioni per particolari categorie di pazienti Nei pazienti con anormalità nella circolazione del liquido cefalo-rachidiano, la distribuzione del farmaco, e come conseguenza, la sua attività antispastica possono risultare inadeguate.
I pazienti con disturbi psicotici, con schizofrenia, con stati confusionali, o con Morbo di Parkinson devono essere trattati con Lioresal intratecale con molta cautela e tenuti sotto stretto controllo, in quanto sono state osservate esacerbazioni delle sopradescritte patologie durante la somministrazione orale di Lioresal.
Particolare attenzione va prestata a pazienti affetti da epilessia; sono stati riportati casi di crisi epilettiche durante un sovradosaggio o una sospensione di Lioresal intratecale, così come in pazienti trattati con dosi terapeutiche di Lioresal intratecale.
Lioresal intratecale deve essere usato con cautela nei pazienti con alterazioni del sistema nervoso autonomo quale disreflessia autonomica.
La presenza di stimoli nocicettivi o la brusca sospensione di Lioresal intratecale possono causare episodi di alterazioni del sistema nervoso autonomo quale disreflessia autonomica.
Lioresal deve essere usato con cautela nei pazienti con insufficienza cerebrovascolare o respiratoria, poiché queste condizioni possono essere esacerbate dal baclofene.
Sono molto improbabili interazioni tra il Lioresal intratecale e disturbi latenti, non collegati con il SNC; infatti, la biodisponibilità sistemica del farmaco dopo somministrazione intratecale è di fatto molto più bassa rispetto ad una somministrazione orale.
Tuttavia, dopo una terapia orale con Lioresal, alcune osservazioni suggeriscono che bisogna prestare cautela nelle seguenti situazioni: precedenti di ulcera peptica, ipertonia sfinterica preesistente.
Per pazienti con spasticità dovuta a trauma cranico, si raccomanda di non procedere con la terapia a lungo termine di Lioresal intratecale, fino a che i sintomi di spasticità non si stabilizzano (almeno un anno dopo il trauma).
Insufficienza renale Dopo trattamento orale con Lioresal sono stati riportati esiti neurologici gravi in pazienti con insufficienza renale.
Perciò deve essere esercitata cautela quando si somministra Lioresal intratecale a pazienti con insufficienza renale.
Pazienti anziani > 65 anni I pazienti anziani possono essere più suscettibili agli effetti collaterali del Lioresal orale nello stadio della titolazione e lo stesso concetto può essere applicato al Lioresal intratecale.
Effetti da sospensione (inclusa la sospensione per cattivo funzionamento del catetere di infusione o del dispositivo di rilascio) L’improvvisa sospensione del trattamento con Lioresal intratecale, indipendentemente dalla causa, ha prodotto un'aumentata spasticità, prurito, parestesia e ipotensione, con conseguente stato d’iperattività con rapidi spasmi incontrollati, ipertermia e sintomi legati a sindrome neurolettica maligna (SNM), (es.
stato mentale alterato e rigidità muscolare).
In rari casi sono stati riportati attacchi epilettici, convulsioni/epilessia, rabdomiolisi, coagulopatia, insufficienza pluri-organica e morte.
Tutti i pazienti sottoposti a terapia con Lioresal intratecale sono potenzialmente a rischio in seguito a sospensione.
Alcune caratteristiche cliniche associate alla sospensione di Lioresal per via intratecale possono provocare disreflessia autonomica, infezione (sepsi), ipertermia maligna, sindrome neurolettica maligna o altre condizioni associate ad uno stato ipermetabolico o a rabdomiolisi diffusa.
I pazienti e coloro che li assistono devono essere informati dell'importanza della programmazione delle visite per la ricarica e ben educati sui segnali e sintomi della sospensione di Lioresal intratecale, particolarmente quelli che si manifestano nella fase iniziale della sindrome da sospensione (es.
priapismo) In molti casi i sintomi da sospensione sono comparsi da poche ore a pochi giorni dopo l'interruzione della terapia con baclofene.
Tra le cause comuni dell'improvvisa interruzione della terapia con baclofene intratecale si annoverano il cattivo funzionamento del catetere di infusione (soprattutto scollegamento), scarso volume nel serbatoio della pompa di infusione, scaricamento della batteria e cattivo funzionamento del dispositivo di rilascio (vedere paragrafo 4.8).
Sono stati segnalati episodi di cattivo funzionamento del dispositivo di rilascio che hanno portato ad un alterato rilascio di farmaco con conseguenti sintomi da sospensione incluso il decesso Al fine di prevenire un'improvvisa sospensione del baclofene intratecale è necessario quindi prestare particolare attenzione alla programmazione ed al monitoraggio del sistema di infusione, alla pianificazione della ricarica, alle procedure e agli allarmi delle pompe.
Il trattamento suggerito per la sospensione di Lioresal intratecale consiste nella ripresa di Lioresal intratecale al dosaggio uguale o vicino a quello in essere prima dell’interruzione.
Tuttavia, se il ripristino del rilascio intratecale risulta rallentato, il trattamento con farmaci agonisti GABAergici come Lioresal orale, oppure con benzodiazepine orali, enterali o endovenose può prevenire sequele potenzialmente fatali.
Non si deve far ricorso a Lioresal orale da solo per bloccare la progressione degli effetti da sospensione di baclofene intratecale.
Massa infiammatoria sulla cima del catetere impiantato Sono stati riportati casi di massa infiammatoria sulla cima del catetere impiantato che possono sfociare in gravi compromissioni neurologiche, inclusa paralisi.
Sebbene siano state riportate con Lioresal intratecale, non sono state confermate dalla MRI a contrasto o dalla istopatologia.
Non vi sono stati casi associati con baclofene come unica terapia.
Studi preclinici in modelli animali hanno dimostrato che la formazione di massa infiammatoria è direttamente correlata ad alta dose e/o alta concentrazione di oppioidi intratecali e che nessuna massa infiammatoria si è formata con baclofene intratecale come unico agente.I sintomi più frequenti associati con la massa infiammatoria sono: 1) risposta terapeutica diminuita (peggioramento della spasticità, ricomparsa di spasticità prima ben controllata, sintomi da sospensione, scarsa risposta a dosi crescenti o a incrementi di dosaggi frequenti o ampi, 2) dolore, 3) deficit/disfunzione neurologica.
I clinici devono monitorare con attenzione i pazienti in terapia intraspinale per ogni nuovo segno o sintomo neurologico, soprattutto se utilizzano composti o miscele che contengono oppiacei.
Nei pazienti con nuovi segni o sintomi neurologici indicativi di una massa infiammatoria, è da prendere in considerazione una consulenza neurochirurgica in quanto molti dei sintomi collegati a una massa infiammatoria non sono diversi dai sintomi di pazienti con grave spasticità derivante dalla malattia.
In alcuni casi, l’utilizzo di una procedura diagnostica per immagini può essere appropriato per confermare o escludere, la diagnosi di una massa infiammatoria.
Scoliosi In pazienti trattati con Lioresal intratecale sono stati segnalati comparsa di scoliosi o peggioramento di scoliosi preesistente.
Durante il trattamento con Lioresal intratecale si devono monitorare i segni di scoliosi Informazioni importanti su alcuni eccipienti Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioè essenzialmente “senza sodio”.

Interazioni

Vi è poca esperienza con l'uso di Lioresal intratecale in combinazione con medicinali sistemici per predire specifiche interazioni, anche se si presuppone che la bassa esposizione sistemica a baclofene, osservata dopo somministrazione intratecale, possa ridurre il potenziale di interazioni farmacocinetiche (vedere paragrafi 5.1 e 5.2).
Interazioni previste per cui l’uso concomitante non è raccomandato Levodopa/inibitori della DOPA decarbossilasi (DDC) L’uso concomitante di Lioresal orale e di levodopa/inibitori della DDC hanno prodotto un rischio aumentato di eventi avversi come allucinazioni visive, stato confusionale, cefalea e nausea.
È stato anche riportato un peggioramento dei sintomi di Parkinsonismo.
Quindi, bisogna esercitare cautela quando Lioresal intratecale viene somministrato a pazienti che ricevono una terapia con levodopa/inibitori della DDC.
Interazioni osservate da tenere in considerazione Anestetici L’uso concomitante di baclofene intratecale e di anestetici generali (es.: fentanyl, propofol) può aumentare il rischio di disturbi cardiaci e convulsioni.
Quindi, bisogna esercitare cautela quando si somministrano anestetici a pazienti che ricevono Lioresal intratecale.
Interazioni previste da tenere in considerazione Morfina L'uso combinato di morfina e di Lioresal intratecale ha causato ipotensione in un paziente.
Non si può escludere che potenzialmente questa associazione possa causare dispnea o altri sintomi correlati al SNC.
La co-somministrazione di altri farmaci con Lioresal intratecale non è stata provata e non si hanno quindi dati sulla sicurezza di un tale trattamento.
Alcol ed altri composti con azione sul SNC Gli effetti depressivi sul sistema nervoso centrale dell'alcol e di altri farmaci con azione sul SNC (es.: analgesici, neurolettici, barbiturici, benzodiazepine, ansiolitici) possono potenziare l'effetto di Lioresal intratecale.
Antidepressivi triciclici Un trattamento con antidepressivi triciclici durante l'uso di Lioresal orale può potenziare gli effetti del Lioresal, dando così luogo ad una pronunciata ipotonia muscolare.
Pertanto, bisogna prestare particolare attenzione qualora si usasse Lioresal intratecale con questa combinazione.
Antipertensivi Poiché il trattamento con Lioresal orale in concomitanza con antipertensivi può aumentare il calo pressorio, è necessario controllare la pressione sanguigna e aggiustare di conseguenza il dosaggio del farmaco antipertensivo.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse da studi clinici (Tabella 1) sono elencate secondo le classi per sistemi e organi secondo MedDRA.
Nell’ambito di ogni classe sistema-organo, le reazioni avverse sono classificate secondo frequenza, le reazioni più frequenti per prime.
Nell’ambito di ogni gruppo di frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine decrescente di gravità.
Inoltre, per ogni reazione avversa, viene anche fornita la categoria di frequenza corrispondente utilizzando la seguente convenzione (CIOMS III): Molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1000); molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Tabella 1 Reazioni avverse
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Non comune Disidratazione.
Disturbi psichiatrici
Comune Depressione, ansietà, agitazione.
Non comune Tentativo di suicidio, ideazione suicidaria, allucinazioni, paranoia, stato euforico.
Patologie del sistema nervoso
Molto comune Sonnolenza, senso di instabilità.
Comune Convulsioni, cefalea, disartria, capogiri/sensazione di testa vuota, sedazione, letargia, insonnia, stato confusionale, parestesia, disorientamento, diminuzione della coordinazione.
Convulsione e cefalea compaiono più spesso in pazienti con spasticità di origine cerebrale che in pazienti con spasticità di origine spinale.
Non comune Atassia, compromissione della memoria, nistagmo.
Patologie dell’occhio
Comune Diplopia, visione offuscata, disturbo di accomodazione.
Patologie cardiache
Non comune Bradicardia.
Patologie vascolari
Comune Ipotensione.
Non comune Ipertensione, trombosi venosa profonda, arrossamento cutaneo, pallore.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Comune Depressione respiratoria, polmonite, dispnea.
Patologie gastrointestinali
Comune Diarrea, vomito, nausea, stipsi, diminuzione dell’appetito, secchezza delle fauci, aumento della salivazione.
Nausea e vomito compaiono più spesso in pazienti con spasticità di origine cerebrale che in pazienti con spasticità di origine spinale.
Non comune Occlusione intestinale, disfagia, ipogeusia.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Comune Edema facciale e/o periferico, orticaria, prurito.
Non comune Iperidrosi, alopecia.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Molto comune Ipotonia.
Comune Ipertonia.
Patologie renali e urinarie
Comune Ritenzione urinaria, incontinenza urinaria, disturbi vescicali.
Ritenzione urinaria compare più spesso in pazienti con spasticità di origine cerebrale che in pazienti con spasticità di origine spinale.
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella
Comune Disfunzione sessuale.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Comune Piressia, astenia, dolore, brividi.
Non comune Ipotermia.
Raro Sintomi da sospensione con pericolo di vita dovuti a mancato rilascio del farmaco (vedere paragrafo 4.4, sez.
Sospensione)
Reazioni avverse da segnalazioni spontanee e casi di letteratura (frequenza non nota) Le seguenti reazioni avverse derivano dall’esperienza postmarketing con Lioresal intratecale tramite segnalazioni spontanee e casi di letteratura.
Poiché queste reazioni sono state riportate su base volontaria da una popolazione di dimensione non nota, non è possibile stabilirne in modo affidabile la frequenza che pertanto è classificata come non nota.
Le reazioni avverse sono elencate secondo le classi di sistema-organo in MedDRA.
All’interno di ciascuna classe di sistema-organo, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità.
Patologie del sistema nervoso: disforia.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: bradipnea.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: scoliosi (vedere paragrafo 4.4).
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella: disfunzione erettile.
Eventi avversi associati al sistema di rilascio Sono stati riportati eventi avversi associati al sistema di rilascio del farmaco (massa infiammatoria alla punta del catetere, dislocazione del catetere con possibili complicanze, infezione della tasca sottocutanea, meningite, sovradosaggio dovuto a errata manipolazione del dispositivo), per i quali, in alcuni casi, una correlazione causale con baclofene non può essere esclusa.
Sono stati segnalati episodi di cattivo funzionamento del dispositivo di rilascio che hanno portato ad un alterato rilascio di farmaco con conseguenti sintomi da sospensione incluso il decesso (vedere paragrafo 4.4).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzohttps://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza Vi sono dati limitati sull’uso di Lioresal intratecale in donne in gravidanza.
Dopo somministrazione intratecale di Lioresal, nel plasma materno possono essere rilevate piccole quantità di baclofene (vedere paragrafo 5.2).
Dati animali hanno mostrato che il baclofene può attraversare la barriera placentare.
Baclofene somministrato per via orale aumenta l’incidenza di onfalocele (ernia ombelicale) nei feti di ratti trattati ad alte dosi.
Non sono stati osservati effetti teratogeni nel topo e nel coniglio (vedere paragrafo 5.3).
Quindi, Lioresal intratecale non deve essere usato in gravidanza a meno che il beneficio atteso non superi il potenziale rischio nel feto.
Allattamento Dopo somministrazione orale di Lioresal alle dosi terapeutiche il baclofene passa nel latte materno, ma in quantità così piccole che non si dovrebbero verificare effetti collaterali a carico del bambino.
Dopo somministrazione intratecale di Lioresal, nel plasma materno possono essere rilevate piccole quantità di baclofene (vedere paragrafo 5.2).
Quindi non si presume di trovare baclofene nel latte della madre che ha ricevuto una terapia con Lioresal intratecale e non vengono fornite raccomandazioni speciali.
Fertilità Studi animali hanno mostrato che è improbabile che baclofene intratecale abbia un effetto avverso sulla fertilità in condizioni clinicamente rilevanti.

Conservazione

Conservare a temperatura inferiore a 30°C.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.