LIBMELDY EV 2-10MILIONI CELL
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Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 08/04/2022
Libmeldy è indicato per il trattamento della leucodistrofia metacromatica (MLD) caratterizzata da mutazioni bialleliche del gene arilsulfatasi A (ARSA) che comportano una riduzione dell’attività enzimatica di ARSA: - nei bambini con forme infantili tardive o giovanili precoci, senza manifestazioni cliniche della malattia, - nei bambini con la forma giovanile precoce, con manifestazioni cliniche precoci della malattia, che conservano la capacità di camminare autonomamente e prima dell’inizio del declino cognitivo (vedere paragrafo 5.1).
Libmeldy (atidarsagene autotemcel) è una popolazione arricchita di cellule autologhe CD34+ geneticamente modificate, che contiene cellule staminali e progenitrici ematopoietiche (HSPC) trasdotte ex vivo utilizzando un vettore lentivirale che esprime il gene umano arilsulfatasi A (ARSA). Ogni sacca per infusione specifica per il paziente di Libmeldy contiene atidarsagene autotemcel a una concentrazione lotto-dipendente di una popolazione arricchita di cellule CD34+ autologhe geneticamente modificate. Il medicinale è confezionato in una o più sacche per infusione contenenti complessivamente una dispersione di una popolazione arricchita di 2-10 x 106 cellule/mL CD34+ vitali sospese in una soluzione crioconservante. Ogni sacca per infusione contiene da 10 a 20 mL di Libmeldy. Le informazioni quantitative sul medicinale, compreso il numero di sacche per infusione (vedere paragrafo 6) da somministrare, sono presentate nel foglio informativo del lotto (LIS) che si trova all’interno del coperchio di protezione del criocontenitore utilizzato per il trasporto. Eccipienti con effetti noti Questo medicinale contiene 3,5 mg di sodio per mL e 55 mg di dimetilsolfossido (DMSO) per mL. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Precedente trattamento con terapia genica con cellule staminali ematopoietiche.
Devono essere prese in considerazione le controindicazioni ai medicinali mieloablativi e alla mobilizzazione. Posologia
- Libmeldy deve essere somministrato in un centro di trattamento qualificato da un medico con esperienza nel trapianto di cellule staminali ematopoietiche (HSCT) che abbia ricevuto una formazione specifica sulla somministrazione e sulla gestione di pazienti trattati con il medicinale.
Posologia Libmeldy è destinato all’uso autologo (vedere paragrafo 4.4) e deve essere somministrato una sola volta.
La dose di Libmeldy deve essere determinata in base al peso corporeo del paziente al momento dell’infusione.
Il trattamento consiste in una dose singola per infusione contenente una dispersione di cellule CD34+ vitali in una o più sacche per infusione.
La dose minima raccomandata di Libmeldy è di 3 x 106 cellule CD34+/kg di peso corporeo.
Negli studi clinici sono state somministrate dosi fino a 30 x 106 cellule CD34+/kg.
Il volume massimo di Libmeldy da somministrare deve rimanere < 20% del volume plasmatico stimato del paziente (vedere paragrafo 4.4 e paragrafo 6.6).
Vedere il foglio informativo del lotto (LIS) di accompagnamento per ulteriori informazioni relative alla dose.
Mobilizzazione nel sangue periferico e aferesi Le cellule autologhe CD34+ sono isolate a partire da sangue periferico (SP) mobilizzato.
Ciò viene ottenuto mediante la procedura o le procedure di aferesi a seguito della mobilizzazione nel sangue periferico.
Per la produzione di Libmeldy, il paziente deve poter donare un minimo di 8 x 106 cellule CD34+/kg, considerando che il range ottimale si attesta intorno a 20-30 x 106 cellule CD34+/kg.
La quantità minima di cellule CD34+ può essere ottenuta utilizzando uno o più cicli di aferesi.
Se, dopo la produzione del medicinale, non si raggiunge la dose minima di Libmeldy di 3 x 106 cellule CD34+/kg, il paziente può sottoporsi a un ulteriore protocollo di mobilizzazione con uno o più cicli di aferesi, al fine di ottenere più cellule per un’ulteriore produzione (vedere Mobilizzazione e aferesi al paragrafo 5.1).
È inoltre necessaria una raccolta di riserva di HSPC contenente almeno 2 x 106 cellule CD34+/kg per l’uso come trattamento di riserva nel caso in cui la qualità di Libmeldy sia compromessa dopo l’inizio del condizionamento mieloablativo e prima dell’infusione di Libmeldy, in caso di fallimento dell’attecchimento primario o di aplasia midollare prolungata dopo il trattamento con Libmeldy (vedere paragrafo 4.4).
Queste cellule devono essere raccolte dal paziente e devono essere crioconservate secondo le procedure istituzionali prima del condizionamento mieloablativo.
Le cellule di riserva potranno essere raccolte attraverso l’aferesi di SP mobilizzato o mediante un prelievo di midollo osseo.
Mobilizzazione nel sangue periferico I pazienti sono tenuti a sottoporsi alla mobilizzazione di HSPC con il fattore stimolante le colonie di granulociti (G-CSF) con o senza plerixafor, seguita da aferesi per ottenere cellule staminali CD34+ per la produzione di Libmeldy (vedere paragrafo 5.1 per una descrizione del regime di mobilizzazione utilizzato negli studi clinici).
Pre-trattamento (condizionamento) Il medico deve confermare che la somministrazione della terapia genica HSPC autologa è clinicamente appropriata per il paziente prima di iniziare il condizionamento mieloablativo (vedere paragrafo 4.4).
Il condizionamento mieloablativo è necessario prima dell’infusione di Libmeldy per promuovere l’attecchimento efficiente delle cellule autologhe CD34+ geneticamente modificate (vedere paragrafo 5.1 per una descrizione del regime mieloablativo utilizzato negli studi clinici).
Busulfano è il medicinale per il condizionamento raccomandato.
Il condizionamento mieloablativo non deve essere iniziato fino a quando il set completo contenente la sacca o le sacche per infusione che costituiscono la dose di Libmeldy non sia stato ricevuto e conservato presso il centro di trattamento qualificato e fino a quando non venga confermata la disponibilità della raccolta di riserva.
In concomitanza con il regime di condizionamento e prima del trattamento con Libmeldy si raccomanda che i pazienti ricevano la profilassi per la malattia veno-occlusiva (VOD) e le relative complicanze endoteliali, cioè la microangiopatia trombotica associata al trapianto (TA-TMA) o la sindrome emolitico-uremica atipica (SEUa), in linea con i protocolli clinici locali.
A seconda del regime di condizionamento mieloablativo somministrato, si deve considerare anche la profilassi per le crisi epilettiche.
Fenitoina non è raccomandata in quanto può aumentare la clearance di busulfano.
L’uso profilattico ed empirico di anti-infettivi (batterici, micotici, virali) deve essere preso in considerazione per la prevenzione e la gestione delle infezioni, soprattutto durante il periodo di neutropenia successivo al condizionamento.
Il monitoraggio di routine dei virus più comuni soggetti a riattivazione è raccomandato secondo i protocolli clinici locali.
Misure di controllo delle infezioni e procedure di isolamento devono essere impiegate durante il ricovero secondo i protocolli clinici locali.
Premedicazione Si raccomanda di premedicare con clorfeniramina per via endovenosa (0,25 mg/kg, dose massima 10 mg), o medicinali assimilabili, da somministrare 15-30 minuti prima dell’infusione di Libmeldy per ridurre la possibilità di una reazione all’infusione.
Popolazioni speciali Anziani Libmeldy non è stato studiato in pazienti di età superiore ai 65 anni.
Pazienti con compromissione renale Libmeldy non è stato studiato in pazienti con compromissione renale.
Deve essere valutata la compromissione renale dei pazienti per assicurarsi che la somministrazione di terapia genica HSPC autologa sia appropriata.
Non è necessario alcun adeguamento della dose.
Pazienti con compromissione epatica Libmeldy non è stato studiato in pazienti con compromissione epatica.
Deve essere valutata la compromissione epatica dei pazienti per assicurarsi che la somministrazione di terapia genica HSPC autologa sia appropriata.
Non è necessario alcun adeguamento della dose.
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di Libmeldy non sono ancora state stabilite nei pazienti con la forma giovanile tardiva della malattia (cioè con un esordio tipico dopo i 7 anni di età).
Non ci sono dati disponibili.
Modo di somministrazione Libmeldy è solo per infusione endovenosa.
Precauzioni che devono essere prese prima della manipolazione o della somministrazione del medicinale Questo medicinale contiene cellule umane geneticamente modificate.
Gli operatori sanitari devono quindi prendere le opportune precauzioni (indossare guanti e occhiali) per evitare la potenziale trasmissione di malattie infettive durante la manipolazione del prodotto.
Per le istruzioni sulla preparazione, l’esposizione accidentale e lo smaltimento di Libmeldy, vedere paragrafo 6.6.
Preparazione per l’infusione Prima della somministrazione, è necessario confermare che l’identità del paziente corrisponda alle informazioni uniche sul paziente riportate sulla/e sacca/sacche per infusione di Libmeldy e sulla documentazione allegata.
Verificare inoltre il numero totale di sacche per infusione da somministrare rispetto alle informazioni specifiche per il paziente riportate sul foglio informativo del lotto (LIS) (vedere paragrafo 4.4).
I tempi di scongelamento ed infusione di Libmeldy devono essere coordinati.
L’ora di inizio dell’infusione deve essere confermata in anticipo e regolata sulla base dello scongelamento, in modo che Libmeldy sia disponibile per l’infusione quando il paziente è pronto.
Per mantenere la vitalità del prodotto, non appena lo scongelamento è completo, si raccomanda di somministrare Libmeldy immediatamente.
La somministrazione deve essere terminata entro 2 ore dal momento dello scongelamento.
Somministrazione Somministrare il prodotto come infusione endovenosa attraverso un catetere venoso centrale.
Quando è necessaria più di una sacca di Libmeldy, va somministrata solo una sacca di medicinale all’ora.
Ogni sacca deve essere infusa a una velocità di infusione non superiore a 5 mL/kg/h, nell’arco di circa 30 minuti.
Il set di somministrazione consigliato consiste in un set per trasfusione di sangue dotato di un filtro da 200 mcm (vedere paragrafo 6.6).
Per le istruzioni dettagliate sulla preparazione, la somministrazione, l’esposizione accidentale e lo smaltimento di Libmeldy, vedere paragrafo 6.6. Avvertenze e precauzioni
- Tracciabilità Devono essere applicati i requisiti di tracciabilità dei medicinali per terapie avanzate a base di cellule.
Al fine di garantire la tracciabilità, il nome del prodotto, il numero di lotto e il nome del paziente trattato devono essere conservati per un periodo di 30 anni dalla data di scadenza del prodotto.
Uso autologo Libmeldy è destinato esclusivamente all’uso autologo e non deve, in alcun caso, essere somministrato ad altri pazienti.
Libmeldy non deve essere somministrato se le informazioni riportate sulle etichette del prodotto e sul foglio informativo del lotto (LIS) non corrispondono all’identità del paziente.
Fase di rapida progressione della malattia Il trattamento con Libmeldy deve essere eseguito prima che la malattia entri nella fase di rapida progressione.
L’idoneità al trattamento con Libmeldy deve essere inizialmente valutata dal medico attraverso l’esame neurologico completo, la valutazione della funzione motoria e la valutazione neurocognitiva, a seconda dell’età del paziente.
Prima dell’inizio del prelievo cellulare, il medico deve assicurarsi che il quadro clinico del paziente non abbia subito un deterioramento.
Successivamente, prima dell’inizio del condizionamento, il medico deve assicurarsi che la somministrazione della terapia genica HSPC autologa sia ancora appropriata, da un punto di vista clinico, per il paziente e che il trattamento con Libmeldy sia ancora indicato.
Medicinali per la mobilizzazione e il condizionamento mieloablativo Devono essere prese in considerazione le avvertenze e le precauzioni relative ai medicinali per la mobilizzazione e il condizionamento mieloablativo.
Complicazioni del catetere venoso centrale (CVC), comprese infezioni e trombosi Infezioni legate all’uso di CVC sono state segnalate in studi clinici ed esiste un rischio di trombosi associato al CVC.
I pazienti devono essere attentamente monitorati al fine di individuare potenziali infezioni ed eventi correlati al catetere.
Trasmissione di un agente infettivo Sebbene la sterilità e presenza di micoplasmi, esiste un rischio di trasmissione di agenti infettivi.
Gli operatori sanitari che somministrano Libmeldy devono quindi monitorare i pazienti al fine di verificare l’insorgenza di segni e sintomi di infezioni dopo il trattamento e trattarli in modo appropriato, se necessario.
Interferenza con test virologici Data la presenza, sebbene limitata e circoscritta a brevi regioni, di omologia di sequenza tra il vettore lentivirale utilizzato per creare Libmeldy e l’HIV, alcuni test dell’acido nucleico (NAT) dell’HIV possono dare un risultato falso positivo.
I pazienti ai quali è stato somministrato Libmeldy non devono essere sottoposti a screening per l’infezione da HIV utilizzando un test basato sulla PCR.
Donazione di sangue, organi, tessuti e cellule I pazienti trattati con Libmeldy non devono donare sangue, organi, tessuti e cellule per il trapianto.
Queste informazioni sono fornite nell’apposita scheda di allerta che deve essere consegnata al paziente dopo il trattamento.
Ipersensibilità e reazioni correlate all’infusione A causa del dimetilsolfossido (DMSO) presente in Libmeldy possono verificarsi gravi reazioni di ipersensibilità, compresa anafilassi.
I pazienti non precedentemente esposti a DMSO devono essere sottoposti ad attenta osservazione.
I segni vitali (pressione sanguigna, frequenza cardiaca e saturazione dell’ossigeno) e la comparsa di eventuali sintomi devono essere monitorati prima dell’inizio dell’infusione, ogni dieci minuti circa durante l’infusione e ogni ora, per 3 ore, dopo l’infusione.
Quando è necessaria più di una sacca di Libmeldy, prima dell’infusione si deve garantire che il volume del medicinale da infondere sia compatibile con il limite raccomandato di DMSO, ovvero il volume totale di DMSO somministrato deve rimanere < 1% del volume plasmatico stimato del paziente.
Il volume massimo di Libmeldy da somministrare deve dunque rimanere < 20% del volume plasmatico stimato del paziente (vedere paragrafo 6.6).
Inoltre, quando è necessaria più di una sacca di Libmeldy, va somministrata solo una sacca di medicinale all’ora.
Mancato attecchimento Negli studi clinici, in nessun paziente si è verificato il mancato attecchimento del midollo osseo, come da misurazione dalla conta dei neutrofili nel sangue periferico.
Il mancato attecchimento di neutrofili è un rischio a breve termine ma potenzialmente importante, definito come il mancato raggiungimento di una conta assoluta dei neutrofili (ANC) > 500 cellule/mcL associato all’assenza di prove del recupero di funzionalità del midollo osseo (cioè midollo ipocellulare) entro 60 giorni dopo l’infusione di Libmeldy.
In caso di mancato attecchimento, le cellule staminali di riserva non trasdotte devono essere infuse secondo i protocolli clinici locali (vedere paragrafo 4.2).
Citopenia prolungata I pazienti possono presentare citopenie severe, tra cui una neutropenia severa [definita come conta assoluta dei neutrofili (ANC) < 500 cellule/mcL] e una trombocitopenia prolungata, per diverse settimane dopo il condizionamento mieloablativo e l’infusione di Libmeldy.
Negli studi clinici, il recupero ematologico dopo il condizionamento con busulfano è stato rilevato tipicamente dopo quattro o cinque settimane dal giorno dell’infusione di Libmeldy.
Nello studio clinico con la formulazione crioconservata (commerciale), l’attecchimento dei neutrofili si è verificato dopo una mediana (min, max) di 36,5 (31-40) giorni dopo la terapia genica.
I pazienti devono quindi essere monitorati per verificare la presenza di segni e sintomi di citopenia per almeno 6 settimane dopo l’infusione.
Gli eritrociti devono essere monitorati secondo il giudizio medico fino all’attecchimento di tali cellule e al recupero.
La trasfusione di supporto di eritrociti e piastrine deve essere effettuata secondo il giudizio medico e la prassi istituzionale.
La determinazione dell’emocromo e altri esami appropriati devono essere prontamente considerati ogniqualvolta si manifestino sintomi clinici che suggeriscono anemia.
Se la citopenia persiste oltre 6-7 settimane, nonostante l’uso di medicinali che mobilizzano i granulociti, devono essere infuse le cellule staminali di riserva non trasdotte.
Se la citopenia persiste nonostante l’infusione di cellule staminali di riserva non trasdotte, devono essere presi in considerazione trattamenti alternativi.
Ritardo dell’attecchimento in piastrine Si definisce attecchimento in piastrine il primo di tre giorni consecutivi con valori piastrinici ≥ 20 x 109/L, ottenuti in giorni diversi dopo l’infusione di Libmeldy, senza trasfusione di piastrine somministrate nei 7 giorni immediatamente precedenti e durante il periodo di valutazione (fino a 60 giorni dopo la terapia genica).
Durante lo sviluppo clinico, in 4 pazienti su 35 (11,4%) si è registrato un ritardo dell’attecchimento in piastrine (mediana: 73,5 giorni, range 65-109 giorni) non correlato a un aumento di incidenza del sanguinamento.
Come parte dello standard di cura/profilassi, tutti i pazienti del set di sicurezza integrato (N = 29) hanno ricevuto una trasfusione di piastrine.
La conta delle piastrine deve essere monitorata secondo il giudizio medico fino all’attecchimento di tali cellule e al recupero.
La trasfusione di supporto di piastrine deve essere effettuata secondo il giudizio medico e la prassi istituzionale.
Acidosi metabolica Prima di un trattamento con Libmeldy, la presenza di acidosi tubulare renale deve essere valutata unitamente ai rischi del medicinale per il condizionamento e ai rischi della procedura di terapia genica, che possono contribuire allo sviluppo dell’acidosi metabolica.
L’equilibrio acido-base deve essere monitorato durante il condizionamento e fino a quando il paziente non si trova più in condizione di stress metabolico.
Il medico deve prendere in considerazione la sostituzione del bicarbonato di sodio insieme a qualsiasi altro trattamento richiesto e deve mirare a correggere eventuali reazioni avverse concomitanti che potrebbero contribuire all’acidosi metabolica.
Monitoraggio della funzionalità della tiroide Aumenti transitori dell’ormone tireotropo (TSH), del T4 libero (FT4; tiroxina) e del T3 libero (FT3; triiodotironina) sono stati osservati in alcuni pazienti durante gli studi clinici.
Considerando che i disturbi della tiroide potrebbero essere mascherati da una malattia critica o indotti da medicinali concomitanti, la funzionalità e la struttura della tiroide dei pazienti dovrebbero essere valutate prima del trattamento con Libmeldy.
La funzionalità e la struttura della tiroide dovrebbero inoltre essere monitorate nel breve periodo dopo il trattamento e, se necessario, anche in seguito.
Rischio di oncogenesi inserzionale Esiste un rischio teorico di insorgenza di leucemia o linfoma dopo il trattamento con Libmeldy.
Nel caso in cui vengano rilevati leucemia o linfoma in un paziente che ha ricevuto Libmeldy, è necessario raccogliere campioni di sangue per l’analisi della sede di integrazione.
Anticorpi anti-ARSA Durante lo sviluppo clinico, sono stati rilevati anticorpi anti-ARSA (AAA) in 5 pazienti.
I titoli erano generalmente bassi e si sono risolti spontaneamente o dopo il trattamento con rituximab (vedere paragrafo 4.8).
Non sono stati osservati effetti sull’efficacia clinica o sulla sicurezza.
Il monitoraggio degli AAA è raccomandato prima del trattamento, tra 1 e 2 mesi dopo la terapia genica, e poi a 6 mesi, 1 anno, 3 anni, 5 anni, 7 anni, 9 anni, 12 anni, 15 anni dopo il trattamento.
In caso di insorgenza di malattia o di progressione significativa della malattia, si raccomanda un ulteriore monitoraggio degli AAA.
Esami sierologici Libmeldy non è stato studiato in pazienti con infezione da virus dell’immunodeficienza acquisita (HIV-1, HIV-2), virus umano linfotropico delle cellule T (HTLV-1, HTLV-2), virus dell’epatite B (HBV), virus dell’epatite C (HCV) o micoplasmi.
Tutti i pazienti devono essere sottoposti a test di HIV-1/2, HTLV-1/2, HBV, HCV e micoplasmi prima della mobilizzazione per assicurare che il materiale di origine cellulare possa essere accettato per la produzione di Libmeldy.
Uso di antiretrovirali I pazienti non devono assumere medicinali antiretrovirali da almeno un mese prima della mobilizzazione fino ad almeno 7 giorni dopo l’infusione di Libmeldy (vedere paragrafo 4.5).
Se un paziente necessita di antiretrovirali dopo l’esposizione a HIV/HTLV, l’inizio del trattamento con Libmeldy deve essere ritardato fino all’esecuzione di Western blot e dell’esame della carica virale di HIV/HTLV a 6 mesi dall’esposizione.
Dopo la somministrazione di Libmeldy Dopo l’infusione, è necessario seguire le procedure standard per la gestione del paziente dopo il trapianto di HSPC.
L’immunoglobulina G deve essere mantenuta al di sopra dei 5 g/L per prevenire potenziali infezioni tardive (che si verificano dopo più di 100 giorni dalla terapia) associate a una ipogammaglobulinemia severa risultante da aferesi e condizionamento.
Tutti i prodotti sanguigni necessari entro i primi 3 mesi dopo l’infusione di Libmeldy devono essere irradiati.
Monitoraggio a lungo termine Si prevede che i pazienti siano iscritti in un programma di monitoraggio a lungo termine per comprendere meglio la sicurezza e l’efficacia a lungo termine di Libmeldy.
Contenuto di sodio Questo medicinale contiene 35-560 mg di sodio per dose, equivalente al 2-28% dell’assunzione massima giornaliera raccomandata dall’OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto. Interazioni
- Non sono stati effettuati studi d’interazione.
La natura di Libmeldy è tale per cui non si prevedono interazioni farmacocinetiche con altri medicinali.
I pazienti non devono assumere medicinali antiretrovirali da almeno un mese prima della mobilizzazione fino ad almeno 7 giorni dopo l’infusione di Libmeldy (vedere paragrafo 4.4).
Vaccini vivi La sicurezza dell’immunizzazione con vaccini virali vivi durante o dopo il trattamento con Libmeldy non è stata studiata.
A scopo precauzionale, la vaccinazione con vaccini vivi non è raccomandata per almeno 6 settimane prima dell’inizio del condizionamento mieloablativo e fino al recupero ematologico dopo il trattamento. Effetti indesiderati
- Riassunto del profilo di sicurezza La sicurezza di Libmeldy è stata valutata in 35 pazienti affetti da MLD.
La durata mediana del follow-up nel set di dati integrati sulla sicurezza, che comprendeva 29 pazienti trattati con la nuova formulazione (sperimentale), è stata di 4,51 anni (range: da 0,64 a 8,85 anni).
Tre pazienti sono morti e un totale di 26 pazienti è rimasto nella fase di follow-up.
La durata mediana del follow-up nei 6 pazienti trattati con la formulazione crioconservata (commerciale) è stata di 0,87 anni (range: da 0,0 a 1,47 anni).
Tutti i pazienti sono rimasti nella fase di follow-up (vedere paragrafo 5.1).
Data la ridotta popolazione di pazienti, le reazioni avverse riportate nella tabella sottostante non forniscono una panoramica completa sulla natura e sulla frequenza di tali eventi.
Il trattamento con Libmeldy è preceduto da trattamenti medici, ovvero la raccolta di cellule staminali ematopoietiche attraverso la mobilizzazione nel sangue periferico tramite G-CSF con o senza plerixafor seguita da aferesi, e il condizionamento mieloablativo (preferibilmente con busulfano), che già di per sé comportano rischi.
Nel valutare la sicurezza di un trattamento con Libmeldy, oltre ai rischi legati alla terapia genica occorre considerare anche il profilo di sicurezza e le informazioni sul prodotto dei medicinali utilizzati per la mobilizzazione nel sangue periferico e per il condizionamento mieloablativo.
Tabella delle reazioni avverse Le reazioni avverse sono elencate in base alla classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA e alla frequenza.
Le frequenze sono definite come segue: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10).
Tabella 1 Reazioni avverse attribuite a Libmeldy
Tabella 2 Reazioni avverse potenzialmente attribuite al condizionamento mieloablativo*Classificazione per sistemi e organi Molto comune Comune Disturbi del sistema immunitario Test anticorpale positivo (anticorpo anti-ARSA)
* Basate su 29 pazienti che hanno subito un condizionamento mieloablativo con busulfano nel set di dati integrati. Descrizione di reazioni avverse selezionate Presenza di anticorpi anti-ARSA Cinque pazienti su 35 sono risultati positivi agli anticorpi anti-ARSA (AAA) in vari momenti successivi al trattamento, evento riportato dallo sperimentatore come “Esame anticorpale positivo / Presenza di anticorpi anti-arilsulfatasi A”.Classificazione per sistemi e organi Molto comune Comune Infezioni e infestazioni Viremia da citomegalovirus, infezione polmonare, infezione da stafilococco, infezione delle vie urinarie, infezione virale Patologie del sistema emolinfopoietico Neutropenia febbrile, neutropenia Anemia, trombocitopenia Disturbi del metabolismo e della nutrizione Acidosi metabolica Sovraccarico di liquidi Disturbi psichiatrici Insonnia Patologie del sistema nervoso Cefalea Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Epistassi, dolore orofaringeo Patologie gastrointestinali Stomatite, vomito Ascite, diarrea, emorragia gastrointestinale, nausea Patologie epatobiliari Epatomegalia, malattia veno-occlusiva epatica Ipertransaminasemia Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Esfoliazione cutanea Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Dolore dorsale, dolore osseo Patologie renali e urinarie Oliguria Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Insufficienza ovarica Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Piressia Esami diagnostici Alanina aminotransferasi aumentata, aspartato aminotransferasi aumentata, test per Aspergillus positivo
I titoli anticorpali erano generalmente bassi e si sono risolti spontaneamente o dopo un breve ciclo di rituximab.
In nessun paziente con risultati positivi all’esame AAA sono stati osservati effetti negativi nell’attività di ARSA successiva al trattamento delle sottopopolazioni cellulari del sangue periferico o del midollo osseo, né nell’attività di ARSA all’interno del liquido cerebrospinale.
La presenza di AAA deve essere monitorata regolarmente nei pazienti trattati con Libmeldy (vedere paragrafo 4.4).
Mobilizzazione nel sangue periferico e aferesi Durante gli studi clinici, la raccolta di cellule staminali ematopoietiche è stata condotta mediante prelievo di midollo osseo (MO) o mobilizzazione nel sangue periferico.
Il profilo di sicurezza del prelievo di MO e della mobilizzazione/aferesi è stato coerente con la sicurezza e la tollerabilità note di entrambe le procedure e con il RCP degli agenti di mobilizzazione (G-CSF e plerixafor).
Non sono stati segnalati eventi avversi gravi potenzialmente attribuibili al prelievo di MO all’interno del range dei volumi di MO prelevati (il volume mediano è stato di 35,5 mL/kg; range: 15,1-56,4 mL/kg).
Nell’analisi dei dati integrati di sicurezza (n = 29), un paziente ha sofferto di dolore osseo, che è stato qualificato come evento avverso di grado 2 e ritenuto correlato alla procedura di prelievo di MO, ma non correlato al volume prelevato.
Non sono stati segnalati eventi avversi gravi potenzialmente attribuibili alla mobilizzazione e all’aferesi e nessuno dei pazienti che si sono sottoposti a mobilizzazione ha riportato eventi avversi nella fase di pretrattamento che potessero essere attribuiti agli agenti mobilizzanti.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V. Gravidanza e allattamento
- Poiché Libmeldy non è destinato all’uso negli adulti, non sono disponibili dati clinici sull’uso durante la gravidanza o l’allattamento, né studi sulla riproduzione animale.
Per quanto riguarda la fertilità, consultare il riassunto delle caratteristiche del prodotto (RCP) del medicinale per il condizionamento mieloablativo.
Si noti che il medico deve informare i genitori/tutori del paziente sulle possibilità di crioconservazione delle cellule staminali spermatogoniche o del tessuto ovarico. Conservazione
- Conservare la/e sacca/sacche per infusione nelle cassette metalliche.
Libmeldy deve essere conservato in vapori di azoto liquido (< -130 °C) e deve rimanere congelato fino al momento in cui il paziente è pronto per il trattamento, in modo da garantire la disponibilità di cellule vitali per la somministrazione al paziente.
Il medicinale scongelato non deve essere ricongelato.
Per le condizioni di conservazione dopo lo scongelamento vedere paragrafo 6.3.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.