LETROZOLO ALT 30CPR RIV 2,5MG
66,06 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 08/01/2022
- Trattamento adiuvante del carcinoma mammario invasivo in fase precoce, in donne in postmenopausa, con stato recettoriale ormonale positivo. - Trattamento adiuvante prolungato del carcinoma mammario ormonosensibile invasivo, in donne in postmenopausa, dopo trattamento adiuvante standard con tamoxifene della durata di 5 anni. - Trattamento di prima linea del carcinoma mammario ormonosensibile, in fase avanzata, in donne in postmenopausa. - Trattamento del carcinoma mammario in fase avanzata, in donne in postmenopausa naturale o artificialmente indotta, dopo ripresa o progressione della malattia, che siano state trattate in precedenza con antiestrogeni. - Trattamento neoadiuvante in donne in postmenopausa con carcinoma mammario con stato recettoriale ormonale positivo, HER-2 negativo, in cui la chemioterapia non è possibile e un immediato intervento chirurgico non è indicato. L’efficacia non è stata dimostrata in pazienti con stato recettoriale ormonale negativo di carcinoma mammario.
Ogni compressa rivestita con film contiene 2,5 mg di letrozolo. Eccipiente con effetto noto: Ogni compressa rivestita con film contiene 77,5 mg di lattosio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- - Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; - Stato ormonale premenopausale; - Gravidanza (vedere paragrafo 4.6); - Allattamento (vedere paragrafo 4.6).
Posologia
- Posologia Adulte e pazienti anziane La dose raccomandata di letrozolo è di 2.5 mg una volta al giorno.
Non è richiesta alcuna modifica della dose nelle pazienti anziane.
Nelle pazienti con carcinoma mammario avanzato o metastatico, il trattamento con letrozolo deve essere continuato finché la progressione tumorale risulta evidente.
Nel trattamento adiuvante e nel trattamento adiuvante prolungato, il trattamento con letrozolo deve essere continuato per 5 anni o fino alla comparsa di recidiva del tumore, a seconda di cosa si verifichi per prima.
Nel trattamento adiuvante può essere considerato anche uno schema di trattamento sequenziale (letrozolo per 2 anni seguito da tamoxifene per 3 anni) (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).
Nel trattamento neoadiuvante, il trattamento con letrozolo deve essere continuato da 4 a 8 mesi in modo da stabilire una riduzione ottimale del tumore.
Se la risposta non è adeguata, il trattamento con letrozolo deve essere interrotto e deve essere programmato l’intervento chirurgico e/o devono essere discusse con la paziente ulteriori alternative terapeutiche.
Popolazione pediatrica Letrozolo non è raccomandato per l’uso nei bambini e negli adolescenti.
La sicurezza e l’efficacia di letrozolo nei bambini e negli adolescenti fino a 17 anni non sono state ancora stabilite.
Sono disponibili dati limitati e non può essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia.Compromissione renale Non è richiesta alcuna modifica della dose di letrozolo per le pazienti con insufficienza renale con clearance della creatinina >10 ml/min.
Non sono disponibili dati sufficienti nei casi di insufficienza renale con clearance della creatinina inferiori a 10 ml/min (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
Compromissione epatica Non è richiesta alcuna modifica della dose di letrozolo per le pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata (Child-Pugh A o B).
Non sono disponibili dati sufficienti per pazienti con compromissione epatica grave.
Pazienti con compromissione epatica grave (Child-Pugh C) richiedono uno stretto controllo (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
Modo di somministrazione Letrozolo Alter deve essere assunto per via orale e può essere assunto con o senza cibo.
La dose dimenticata deve essere assunta appena il paziente se ne ricorda.
Tuttavia, se è quasi tempo per la dose successiva (entro 2 o 3 ore), la dose dimenticata non deve essere assunta e il paziente deve tornare al suo normale orario di assunzione.
Le dosi non devono essere raddoppiate perché con dosi giornaliere sopra la dose raccomandata di 2,5 mg, è stata osservata una esposizione sistemica sovraproporzionale (vedere paragrafo 5.2). Avvertenze e precauzioni
- Stato menopausale Nelle pazienti dove lo stato menopausale non è chiaro, prima di iniziare il trattamento con letrozolo devono essere misurati l’ormone luteinizzante (LH), l’ormone follicolo-stimolante (FSH) e/o l’estradiolo.
Solo le donne con stato ormonale postmenopausale possono ricevere letrozolo.
Compromissione renale Letrozolo non è stato studiato in un numero sufficiente di pazienti con una clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min.
In tali pazienti deve essere attentamente considerato il potenziale rapporto rischio/beneficio prima della somministrazione di letrozolo.
Compromissione epatica In pazienti con grave compromissione epatica (Child-Pugh C), l’esposizione sistemica e l’emivita terminale sono approssimativamente doppie rispetto ai volontari sani.
Queste pazienti devono quindi essere tenute sotto stretto controllo (vedere paragrafo 5.2).
Effetti sull’osso Letrozolo è un potente agente di riduzione degli estrogeni.
Le pazienti con anamnesi di osteoporosi e/o di fratture, o con aumentato rischio di osteoporosi, devono essere sottoposte ad una valutazione della densità minerale ossea prima dell’inizio del trattamento adiuvante e del trattamento adiuvante prolungato e devono essere monitorate durante e dopo il trattamento con letrozolo.
Il trattamento o la profilassi dell’osteoporosi devono essere iniziati in modo appropriato e monitorati attentamente.
Nel trattamento adiuvante potrebbe essere considerato anche uno schema di trattamento sequenziale (letrozolo per 2 anni seguito da tamoxifene per 3 anni) sulla base del profilo di sicurezza della paziente (vedere paragrafi 4.2, 4.8 e 5.1).Tendinite e rottura di tendine Possono verificarsi tendinite e rotture di tendine (raro).
Devono essere avviati un attento monitoraggio dei pazienti e misure appropriate (ad esempio l’immobilizzazione) per il tendine interessato (vedere paragrafo 4.8).
Altre avvertenze La somministrazione concomitante di letrozolo con tamoxifene, altri anti-estrogeni o terapie contenenti estrogeni deve essere evitata in quanto queste sostanze possono diminuire l’azione farmacologica del letrozolo (vedere paragrafo 4.5).
Poiché le compresse contengono lattosio, Letrozolo Alter non è raccomandato per pazienti affette da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da gravi deficit di lattasi, o da malassorbimento di glucosio- galattosio.
Sodio Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per dose, cioè essenzialmente ‘senza sodio’. Interazioni
- Il metabolismo del letrozolo è mediato in parte dal CYP2A6 e dal CYP3A4.
La cimetidina, un inibitore debole aspecifico degli enzimi CYP450, non ha influenzato le concentrazioni plasmatiche del letrozolo.
L’effetto degli inibitori potenti di CYP450 non è noto.
Ad oggi non vi è esperienza clinica sull’uso di letrozolo in combinazione con estrogeni o altri agenti antineoplastici, oltre che il tamoxifene.
Il tamoxifene, altri anti-estrogeni o terapie contenenti estrogeni possono diminuire l’azione farmacologica del letrozolo.
In aggiunta, la somministrazione concomitante di tamoxifene con il letrozolo ha dimostrato di ridurre sostanzialmente le concentrazioni plasmatiche del letrozolo.
La somministrazione concomitante di letrozolo con tamoxifene, altri agenti anti-estrogeni o estrogeni deve essere evitata.
In vitro, il letrozolo inibisce gli isoenzimi 2A6 e, moderatamente il 2C19 del citocromo P450, ma la rilevanza clinica non è nota.
Pertanto, deve essere usata cautela qualora sia necessario somministrare il letrozolo in concomitanza con medicinali la cui eliminazione dipende soprattutto da questi isoenzimi e il cui indice terapeutico è ristretto (es.
fenitoina, clopidogrel). Effetti indesiderati
- Riassunto del profilo di sicurezza Le frequenze delle reazioni avverse per letrozolo sono principalmente basate su dati raccolti da studi clinici.
Fino a circa un terzo delle pazienti trattate con letrozolo nella fase metastatica e circa l’80% delle pazienti in trattamento adiuvante, così come nel trattamento adiuvante prolungato, hanno manifestato delle reazioni avverse.
La maggior parte delle reazioni avverse si sono manifestate durante le prime settimane di trattamento.
Le reazioni avverse riportate con maggiore frequenza negli studi clinici sono state vampate, ipercolesterolemia, artralgia, stanchezza, sudorazione aumentata e nausea.
Ulteriori reazioni avverse importanti che si possono manifestare con letrozolo sono: eventi scheletrici come osteoporosi e/o fratture ossee ed eventi cardiovascolari (comprendenti eventi cerebrovascolari e tromboembolici).
La categoria di frequenza per queste reazioni avverse è descritta in Tabella 1.
Elenco in tabella delle reazioni avverse Le frequenze delle reazioni avverse per letrozolo sono principalmente basate su dati raccolti da studi clinici.
Le seguenti reazioni avverse, elencate in Tabella 1, sono state segnalate dagli studi clinici e dall’esperienza successiva alla commercializzazione di letrozolo: Tabella 1 Le reazioni avverse sono classificate all’interno di ciascuna classe di frequenza, in ordine decrescente di frequenza, usando la seguente convenzione: molto comune (≥1/10), comune (da ≥1/100 a <1/10), non comune (da ≥ 1/1.000 a < 1/100), raro (da ≥1/10.000 a < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Infezioni ed infestazioni.
Non comune: Infezione delle vie urinarie.
Tumori benigni, maligni e non specificati (inclusi cisti e polipi).
Non comune: Dolore tumorale¹.
Patologie del sistema emolinfopoietico.
Non comune: Leucopenia.
Disturbi del sistema immunitario.
Non nota: Reazione anafilattica.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: Ipercolesterolemia.
Comune: Anoressia, appetito aumentato.
Disturbi psichiatrici. Comune: Depressione.
Non comune: Ansia (incluso nervosismo), irritabilità.
Patologie del sistema nervoso. Comune: Cefalea, capogiro.
Non comune: Sonnolenza, insonnia, compromissione della memoria, disestesia (incluse parestesia, ipoestesia), disturbo del gusto, accidente cerebrovascolare.
Patologie dell’occhio. Non comune: Cataratta, irritazione oculare, visione offuscata.
Patologie cardiache. Comune: Palpitazioni¹.
Non comune: Tachicardia, eventi ischemici cardiaci (inclusa angina di nuova insorgenza o aggravamento di angina, angina che richiede un intervento chirurgico, infarto miocardico e ischemia miocardica).
Patologie vascolari. Molto comune: Vampate di calore.
Comune: Ipertensione.
Non comune: Tromboflebite (incluse tromboflebite di vene superficiali e profonde).
Raro: Embolia polmonare, trombosi arteriosa, infarto cerebrovascolare.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: Dispnea, tosse.
Patologie gastrointestinali.
Comune: Nausea, dispepsia¹, stipsi, dolore addominale, diarrea, vomito.
Non comune: Bocca secca, stomatite¹.
Patologie epatobiliari.
Non comune: Enzimi epatici aumentati, iperbilirubinemia, itterizia.
Non nota: Epatite.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: Iperidrosi.
Comune: Alopecia, eruzione cutanea (inclusa eruzione eritematosa, maculopapulare, psoriasiforme ed eruzione cutanea vescicolare), cute secca.
Non comune: Prurito, orticaria.
Non nota: Angioedema, necrolisi epidermica tossica, eritema multiforme.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo.
Molto comune: Artralgia.
Comune: Mialgia, dolore osseo¹, osteoporosi, fratture ossee, artrite.
Non comune: Tendinite.
Raro: Rottura di tendine.
Patologie renali e urinarie.
Non comune: Pollachiuria.
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella.
Comune: Sanguinamento della vagina.
Non comune: Secrezione vaginale, secchezza vaginale, dolore mammario.
Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: Stanchezza (inclusa astenia, malessere).
Comune: Edema periferico, dolore toracico.
Non comune: Edema generale, secchezza delle mucose, sete, piressia.
Esami diagnostici.
Comune: Aumento ponderale.
Non comune: Calo ponderale.
1 Reazioni avverse al farmaco segnalate solo nel trattamento della fase metastatica Alcune reazioni avverse sono state segnalate con considerevoli differenze di frequenza nel trattamento adiuvante.
Le tabelle seguenti forniscono informazioni sulle significative differenze tra letrozolo verso tamoxifene in monoterapia e tra letrozolo-tamoxifene in trattamento sequenziale: Tabella 2 Monoterapia adiuvante con letrozolo verso tamoxifene in monoterapia - eventi avversi con differenze significative
Nota: “Durante il trattamento” include 30 giorni dall’ultima dose.Letrozolo, tasso di incidenza Tamoxifene, tasso di incidenza N=2448 N=2447 Durante il trattamento(Mediana 5 anni) In qualsiasi momento dopo la randomizzazione (Mediana 8 anni) Durante il trattamento(Mediana 5 anni) In qualsiasi momento dopo la randomizzazione (Mediana 8 anni) Frattura ossea 10,2% 14,7% 7,2% 11,4% Osteoporosi 5,1% 5,1% 2,7% 2,7% Eventi tromboembolici 2,1% 3,2% 3,6% 4,6% Infarto miocardico 1,0% 1,7% 0,5% 1,1% Iperplasia dell’endometrio/cancro endometriale 0,2% 0,4% 2,3% 2,9%
“In qualsiasi momento” include un periodo di follow up dopo il completamento o l’interruzione del trattamento in studio.
Le differenze erano basate su rapporti di rischio e intervalli di confidenza al 95%.
Tabella 3 Trattamento sequenziale verso letrozolo in monoterapia - eventi avversi con differenze significative
* Significativamente minore rispetto a letrozolo in monoterapia ** Significativamente maggiore rispetto a letrozolo in monoterapia Nota: Il periodo riportato è quello durante il trattamento o quello compreso nei 30 giorni dopo l’interruzione del trattamento Descrizione di reazioni avverse selezionate Reazioni avverse cardiache Nel trattamento adiuvante, in aggiunta ai dati presentati in Tabella 2, sono state riportate le seguenti reazioni avverse rispettivamente per letrozolo e tamoxifene (alla durata mediana del trattamento di 60 mesi più 30 giorni): angina che ha richiesto un intervento chirurgico (1,0% vs.Letrozolo in monoterapia Letrozole → Tamoxifene Tamoxifene → Letrozolo N=1535 N=1527 N=1541 5 anni 2 anni -> 3 anni 2 anni -> 3 anni Fratture ossee 10,0% 7,7%* 9,7% Disturbi della proliferazione endometriale 0,7% 3,4%** 1,7%** Ipercolesterolemia 52,5% 44,2%* 40,8%* Vampate di calore 37,6% 41,7%** 43,9%** Sanguinamento della vagina 6,3% 9,6%** 12,7%**
1,0%); insufficienza cardiaca (1,1% vs.
0,6%); ipertensione (5,6% vs.
5,7%); accidente cerebrovascolare/attacco ischemico transitorio (2,1% vs.
1,9%).
Nel trattamento adiuvante prolungato per letrozolo (durata mediana del trattamento di 5 anni) e placebo (durata mediana del trattamento 3 anni) sono stati riportati rispettivamente: angina che ha richiesto un intervento chirurgico (0,8% vs.
0,6%); angina di nuova insorgenza o aggravamento di angina (1,4% vs.
1,0%); infarto miocardico (1,0% vs.
0,7%); eventi tromboembolici* (0,9% vs.
0,3%); ictus/attacco ischemico transitorio* (1,5% vs.
0,8%).
Gli eventi contrassegnati con * avevano differenze statisticamente significative nei due gruppi di trattamento.
Reazioni avverse scheletriche Per i dati di sicurezza sugli eventi scheletrici nel trattamento adiuvante, si prega di fare riferimento alla Tabella 2.
Nel trattamento adiuvante prolungato, significativamente più pazienti trattate con letrozolo hanno riportato fratture ossee o osteoporosi (fratture ossee, 10,4% e osteoporosi 12,2%) rispetto ai pazienti nel gruppo placebo (rispettivamente 5,8% e 6,4%).
La durata mediana del trattamento era di 5 anni per letrozolo, rispetto a 3 anni per il placebo.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioniavverse. Gravidanza e allattamento
- Donne in stato perimenopausale o in età fertile Letrozolo deve essere usato solo in donne con uno stato di postmenopausa definito chiaramente (vedere paragrafo 4.4).
Poiché vi sono segnalazioni di donne che hanno recuperato la funzione ovarica durante il trattamento con letrozolo nonostante un chiaro stato postmenopausale all’inizio della terapia, il medico deve discutere di una contraccezione adeguata in caso di necessità.
Gravidanza Sulla base dei dati sull’uomo, in cui ci sono stati casi isolati di difetti alla nascita (fusione labiale, genitali ambigui), letrozolo può causare malformazioni congenite quando somministrato durante la gravidanza.
Gli studi su animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
Letrozolo è controindicato durante la gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 5.3).
Allattamento Non è noto se il letrozolo/metaboliti siano escreti nel latte materno.
Il rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso.
Letrozolo è controindicato durante l’allattamento (vedere paragrafo 4.3).
Fertilità L’azione farmacologica del letrozolo è di ridurre la produzione di estrogeni attraverso l’inibizione dell’aromatasi.
Nelle donne in premenopausa, l’inibizione della sintesi degli estrogeni determina come risposta aumenti nei livelli di gonadotropine (LH, FSH).
Gli aumentati livelli di FSH stimolano a loro volta la crescita follicolare e possono indurre l’ovulazione. Conservazione
- Questo medicinale non richiede alcuna condizione speciale di conservazione.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.