LERCANIDIPINA MY 28CPR 10MG

5,63 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: LERCANIDIPINA CLORIDRATO
  • ATC: C08CA13
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio: Il farmaco contiene lattosio

Data ultimo aggiornamento: 14/10/2011

Lercanidipina Mylan Italia è indicata negli adulti per il trattamento dell'ipertensione essenziale lieve-moderata
Ogni compressa rivestita con film contiene 10 mg di lercanidipina cloridrato, pari a 9.4 mg di lercanidipina. Ogni compressa rivestita con film contiene 20 mg di lercanidipina cloridrato, pari a 18.8 mg di lercanidipina. Eccipiente con effetto noto: Ogni compressa rivestita con film contiene 30 mg di lattosio monoidrato. Eccipiente con effetto noto: Ogni compressa rivestita con film contiene 60 mg di lattosio monoidrato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

• Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
• Ostruzione del tratto di efflusso del ventricolo sinistro.
• Insufficienza cardiaca congestizia non trattata.
• Angina pectoris instabile o recente (da meno di 1 mese) infarto del miocardio.
• Insufficienza epatica grave.
• Insufficienza renale grave (GFR < 30 ml/min), inclusi i pazienti in dialisi.
• Co-somministrazione con: - potenti inibitori del CYP3A4 (vedere paragrafo 4.5).
- ciclosporina (vedere paragrafo 4.5).
- pompelmo o succo di pompelmo (vedere paragrafo 4.5).

Posologia

Posologia La dose raccomandata è di 10 mg una volta al giorno per via orale, almeno 15 minuti prima dei pasti; la dose può essere aumentata a 20 mg, in funzione della risposta individuale del paziente.
La titolazione della dose deve essere graduale, poiché possono essere necessarie circa 2 settimane affinché si manifesti l’effetto antipertensivo massimo.
Alcuni soggetti, non adeguatamente controllati con un singolo agente anti-ipertensivo, possono trarre beneficio dall’aggiunta di lercanidipina alla terapia con farmaci beta-bloccanti (atenololo), diuretici (idroclorotiazide) o inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (captopril o enalapril).
Poiché la curva dose-risposta è ripida e presenta un "plateau" a dosi tra 20 e 30 mg, è improbabile che l’efficacia migliori con dosi più elevate mentre, possono aumentare gli effetti indesiderati.
Pazienti anziani Sebbene i dati farmacocinetici e l’esperienza clinica non suggeriscano la necessità di una correzione della posologia giornaliera, la terapia negli anziani deve essere iniziata con particolare cautela.
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di Lercanidipina Mylan Italia nei bambini fino a 18 anni di età non sono state stabilite.
Non ci sono dati disponibili.
Pazienti con insufficienza renale o epatica È necessario prestare particolare attenzione quando si inizia il trattamento in pazienti con insufficienza renale o epatica lieve o moderata.
Sebbene sia possibile che questi sottogruppi tollerino la dose giornaliera abitualmente raccomandata, l’incremento della dose giornaliera a 20 mg deve essere valutato con attenzione.
L’effetto antiipertensivo può risultare elevato in pazienti con insufficienza epatica, conseguentemente è necessario prendere in considerazione una correzione del dosaggio.
Lercanidipina Mylan Italia è controindicata in pazienti con insufficienza epatica grave o in pazienti con insufficienza renale grave (GFR < 30 ml/min), compresi i pazienti in dialisi (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
Modo di Somministrazione Uso orale.
Precauzioni che devono essere prese prima della manipolazione o della somministrazione del medicinale: Il trattamento deve essere somministrato preferibilmente al mattino almeno 15 minuti prima della colazione.
Questo prodotto non deve essere somministrato con succo di pompelmo (vedere paragrafi 4.3 e 4.5).

Avvertenze e precauzioni

Sindrome del nodo del seno Lercanidipina deve essere somministrato con cautela in pazienti con sindrome del nodo del seno (senza un pace-maker).
Disfunzione ventricolare sinistra Sebbene studi controllati di emodinamica non abbiano dimostrato alcuna compromissione della funzione ventricolare, è richiesta cautela in pazienti affetti da disfunzione ventricolare sinistra.
Ischemia cardiaca È stato suggerito che alcune diidropiridine a breve durata d’azione possano essere associate ad un incremento del rischio di morbilità cardio-vascolare in pazienti affetti da ischemia cardiaca.
Sebbene la lercanidipina sia un farmaco a lunga durata d'azione, in tali pazienti è richiesta cautela.
Alcune diidropiridine possono raramente provocare dolore precordiale o angina pectoris.
Molto raramente in pazienti con angina pectoris pre-esistente può verificarsi un aumento della frequenza, della durata e della gravità di questi attacchi.
Sono stati osservati casi isolati di infarto del miocardio (vedere paragrafo 4.8).
Utilizzo nell’ insufficienza epatica o renale È necessario prestare particolare attenzione quando si inizia il trattamento in pazienti con insufficienza epatica o renale lieve-moderata.
Anche se la posologia raccomandata di 10 mg al giorno è risultata ben tollerata, l’aumento a 20 mg deve essere valutato con attenzione.
Poiché nei pazienti con moderata compromissione epatica, l’effetto antiipertensivo può risultare potenziato, in questa popolazione deve essere considerato una correzione del dosaggio.
Lercanidipina è controindicata in pazienti con insufficienza epatica grave o con insufficienza renale grave (GFR < 30 ml/min) (vedere paragrafi 4.2 e 4.3).
Dialisi peritoneale Lercanidipina è stata associata allo sviluppo di un fluido peritoneale torbido in pazienti sottoposti a dialisi peritoneale.
La torbidità è dovuta ad una maggiore concentrazione di trigliceridi nel fluido peritoneale.
Sebbene il meccanismo sia sconosciuto, la torbidità tende a risolversi subito dopo la sospensione di lercanidipina.
Questa è un’associazione importante da riconoscere poiché il fluido peritoneale torbido può essere confuso con una peritonite infettiva con conseguente ospedalizzazione non necessaria e terapia antibiotica empirica.
Alcool L’assunzione di alcool deve essere evitata in quanto può potenziare l’effetto vasodilatatore dei farmaci antipertensivi (vedere paragrafo 4.5).
Induttori del CYP3A4 Gli Induttori del CYP3A4 come gli anticonvulsivanti (ad es.
fenitoina, carbamazepina) e la rifampicina possono ridurre i livelli plasmatici di lercanidipina e di conseguenza l’efficacia della lercanidipina può risultare inferiore a quanto atteso (vedere paragrafo 4.5).
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di Lercanidipina Mylan Italia non sono state dimostrate nei bambini.
Eccipienti con effetti noti Questo medicinale contiene lattosio.
I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di totale lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono pertanto assumere questo medicinale.
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per compressa, cioè è essenzialmente “privo di sodio”.

Interazioni

Controindicazioni per l’uso concomitante Inibitori del CYP3A4Lercanidipina è notoriamente metabolizzata dall’enzima CYP3A4, pertanto, gli inibitori del CYP3A4, somministrati in concomitanza possono interagire con il metabolismo e l’eliminazione di lercanidipina.
La co-somministrazione di lercanidipina e inibitori del CYP3A4 (ad esempio ketoconazolo, itraconazolo, ritonavir, eritromicina, troleandomicina, claritromicina) deve essere evitata (vedere paragrafo 4.3).
Uno studio di interazione con un potente inibitore del CYP3A4, ketoconazolo, ha dimostrato un incremento considerevole dei livelli plasmatici della lercanidipina (un incremento di 15 volte della AUC e di 8 volte della Cmax per l’eutomero S-lercanidipina).
Ciclosporina Sono stati osservati livelli plasmatici elevati sia per lercanidipina sia per ciclosporina a seguito di somministrazione concomitante.
Uno studio condotto su giovani volontari sani ha dimostrato che quando la ciclosporina veniva somministrata 3 ore dopo l’assunzione di lercanidipina, i livelli plasmatici di lercanidipina non cambiavano, mentre l’AUC della ciclosporina aumentava del 27%.
Tuttavia, la co-somministrazione di lercanidipina con ciclosporina produceva un aumento di 3 volte dei livelli plasmatici di lercanidipina e un aumento del 21% dell’AUC della ciclosporina.
Ciclosporina e lercanidipina non devono essere somministrate in concomitanza (vedere paragrafo 4.3).
Pompelmo o succo di pompelmo Come per altre diidropiridine, la lercanidipina è sensibile all’inibizione metabolica causata da pompelmo o da succo di pompelmo con un conseguente aumento della sua biodisponibilità sistemica e aumento dell’effetto ipotensivo.
Lercanidipina non deve essere assunta con pompelmo o succo di pompelmo (vedere paragrafo 4.3).
Uso concomitante non raccomandato Induttori del CYP3A4 La co-somministrazione della lercanidipina con induttori del CYP3A4 come anticonvulsivanti (ad es.
fenitoina, fenobarbital, carbamazepina) e rifampicina deve essere effettuata con cautela poiché l’effetto antiipertensivo può essere ridotto; è inoltre opportuno monitorare con maggiore frequenza la pressione arteriosa (vedere paragrafo 4.4).
Alcol L’assunzione di alcol deve essere evitata, poiché può potenziare l’effetto vasodilatatore dei farmaci antipertensivi (vedere paragrafo 4.4).
Precauzioni incluso l’aggiustamento della dose Substrati del CYP3A4 È necessaria cautela nel prescrivere la lercanidipina in co-somministrazione con altri substrati del CYP3A4, quali terfenadina, astemizolo, antiaritmici di classe III quali amiodarone, chinidina, sotalolo.
Midazolam Quando somministrata alla dose di 20 mg in concomitanza con midazolam per via orale in volontari anziani, l’assorbimento della lercanidipina aumenta (approssimativamente del 40%) e la velocità di assorbimento diminuisce (tmax da 1.75 a 3 ore).
Le concentrazioni di midazolam non venivano modificate.
Metoprololo Quando la lercanidipina è stata co-somministrata con metoprololo, un beta-bloccante eliminato principalmente dal fegato, la biodisponibilità del metoprololo è rimasta inalterata, mentre quella della lercanidipina è ridotta del 50%.
Questo effetto può essere ascritto alla riduzione del flusso sanguigno epatico, causato dai beta-bloccanti e può pertanto verificarsi con altri medicinali di questa classe.
Conseguentemente, la lercanidipina può essere somministrata con sicurezza con farmaci beta-bloccanti adrenergici, anche se può essere necessaria una correzione della dose.
Digossina La co-somministrazione di 20 mg di lercanidipina in pazienti sottoposti a terapia cronica con β-metildigossina, non ha evidenziato interazioni farmacocinetiche.Comunque, è stato osservato un incremento medio del 33% nella Cmax della digossina, mentre l’AUC e la clearance renale non venivano significativamente modificate.
I pazienti in terapia concomitante con digossina devono essere strettamente monitorati per individuare eventuali segni di tossicità da digossina.
Uso concomitante con altri medicinali Cimetidina La somministrazione concomitante di cimetidina 800 mg/die non provoca alterazioni significative dei livelli plasmatici, ma a dosi più elevate è necessaria cautela poiché la biodisponibilità e l’effetto ipotensivo della lercanidipina possono aumentare.
Fluoxetina Uno studio di interazione con fluoxetina (un inibitore del CYP2D6 e del CYP3A4), condotto su volontari di età media pari a 65 ± 7 anni (media ± s.d.), non ha mostrato variazioni clinicamente rilevanti nella farmacocinetica della lercanidipina.
Warfarin La co-somministrazione di 20 mg di lercanidipina a volontari sani a digiuno non ha alterato la farmacocinetica del warfarin.
Simvastatina In seguito alla co-somministrazione ripetuta di una dose di 20 mg di lercanidipina con 40 mg di simvastatina, l’AUC di lercanidipina non è risultata significativamente modificata, mentre l’AUC della simvastatina è aumentata del 56% e quella del suo metabolita attivo β-idrossiacido del 28%.
È improbabile che questi cambiamenti siano di rilevanza clinica.
Somministrando lercanidipina al mattino e simvastatina la sera, come indicato per questi medicinali, non sono previste interazioni.
Diuretici e ACE inibitori Lercanidipina è stata associata in sicurezza a diuretici e ACE inibitori.
Altri medicinali che influenzano la pressione sanguigna Come per tutti i farmaci antipertensivi, si può osservare un aumento degli effetti ipotensivi quando lercanidipina è somministrata con altri medicinali che influenzano la pressione sanguina, come ad esempio alfabloccanti per il trattamento dei sintomi urinari, antidepressivi triciclici, neurolettici.
Al contrario, si può osservare una riduzione dell’effetto ipotensivo con l’uso concomitante di corticosteroidi.

Effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza La sicurezza di lercanidipina alla dose di 10-20 mg una volta al giorno è stata valutata in studi clinici in doppio cieco controllati verso placebo (con 1200 pazienti trattati con lercanidipina e 603 pazienti trattati con placebo) e in studi clinici a lungo termine controllati e non controllati su un totale di 3676 pazienti ipertesi trattati con lercanidipina.
Le reazioni avverse più comunemente riportate negli studi clinici e nell’esperienza post-marketing sono: edema periferico, mal di testa, arrossamento, tachicardia e palpitazioni.
Lista tabulata delle reazioni avverse Nella tabella sottostante, sono elencate, in base alla classificazione per sistemi e organi MedRA e alla frequenza, le reazioni avverse segnalate durante gli studi clinici e nell’esperienza post-marketing a livello mondiale che abbiano un ragionevole rapporto causale: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1 000, < 1/100); raro (≥1/10 000, < 1/1 000); molto raro (< 1/10 000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Comune Non comune Raro Non nota
Disturbi del sistema immunitario   Ipersensibilità 
Patologie del sistema nervoso Cefalea Capogiri Sonnolenza, Sincope 
Patologie cardiache Tachicardia, Palpitazioni  Angina pectoris 
Patologie vascolari Rossore Ipotensione  
Patologie gastrointestinali  Dispepsia, Nausea, Dolore addominale superiore Diarrea, Vomito Ipertrofia gengivale¹, Fluido peritoneale torbido¹
Patologie epatobiliari    Aumento della transaminasi sierica¹
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo  Eruzione cutanea, Prurito Orticaria Angioedema¹
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo  Mialgia  
Patologie renali e urinarie  Poliuria Pollachiuria 
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Edema periferico Astenia, Affaticamento Dolore al petto 
¹reazioni avverse dai report spontanei ricevuti nell’esperienza post-marketing Descrizione di reazione avverse selezionate Negli studi controllati con placebo l’incidenza di edema periferico è stata dello 0,9% con lercanidipina 10-20 mg e con 0,83% con placebo.
Questa frequenza ha raggiunto il 2% nella popolazione complessiva dello studio compresi gli studi clinici a lungo termine.
Lercanidipina non sembra provocare effetti indesiderati sui livelli di glicemia o sui livelli sierici dei lipidi.
Alcune diidropiridine possono portare in casi rari a dolore precordiale o angina pectoris.
In casi molto rari i pazienti con preesistente angina pectoris possono sperimentare attacchi anginosi di maggior frequenza, durata o gravità.
Sono stati osservati casi isolati di infarto miocardico.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza Non ci sono dati sull’impiego di lercanidipina in gravidanza.
Studi effettuati negli animali non hanno evidenziato effetti teratogeni (vedere paragrafo 5.3), ma sono stati osservati con altri composti appartenenti alla classe delle diidropiridine.
Lercanidipina Mylan Italia non è raccomandata durante la gravidanza o in donne in età fertile con non utilizzino una efficace copertura anticoncezionale.
Allattamento Non è noto se lercanidipina/metaboliti siano escreti nel latte materno.
Il rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso.
Lercanidipina Mylan Italia non deve essere usata durante l’allattamento.
Fertilità Non sono disponibili dati clinici con lercanidipina.
In alcuni pazienti trattati con calcioantagonisti sono state riportate variazioni biochimiche reversibili nella testa degli spermatozoi, che potrebbero pregiudicare la fecondazione.
A fronte di ripetute fecondazioni in-vitro non riuscite, e in mancanza di altre spiegazioni, è possibile attribuirne la causa ai calcio-antagonisti.

Conservazione

Blister in Al/PVC e Al/PVDC: non conservare a temperatura superiore ai 25°C.
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall’umidità.

Cerca farmaci per nome:

La fonte dei dati utilizzati e pubblicati è Banche Dati Farmadati Italia. Farmadati Italia garantisce il massimo impegno affinché la Banca dati e gli Aggiornamenti relativi a farmaci, parafarmaci, prodotti omeopatici e principi attivi siano precisi, puntuali e costantemente aggiornati. Questo materiale è fornito solo a scopo didattico e non è inteso per consulenza medica, diagnosi o trattamento e non deve in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o ad un consulto medico. Farmadati Italia e SilhouetteDonna.it non si assumono responsabilità sull’utilizzo dei dati. E’ doveroso contattare il proprio medico e/o uno specialista per la prescrizione e assunzione di farmaci. L’ultimo aggiornamento dei dati e la messa online del database da parte di Silhouette Donna è stato effettuato in data 22/11/2024.

Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.