KALETRA OS 5FL 60ML+5SIR

536,55 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: LOPINAVIR/RITONAVIR
  • ATC: J05AR10
  • Descrizione tipo ricetta: RNRL - LIMITATIVA NON RIPETIB.
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 04/02/2012

Kaletra è indicato, in associazione con altri medicinali antiretrovirali, per il trattamento di adulti, adolescenti e bambini a partire dai 14 giorni di età con infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV-1). La scelta di Kaletra per il trattamento di pazienti con infezione HIV-1 e con precedente esperienza di inibitori della proteasi deve basarsi su test di resistenza virale individuale e sulla storia dei trattamenti precedenti (vedere paragrafo 4.4 e 5.1).
Ogni 1 ml di Kaletra soluzione orale contiene 80 mg di lopinavir co-formulato con 20 mg di ritonavir come potenziatore farmacocinetico. Eccipienti con effetti noti Ogni 1 ml contiene 356,3 mg di alcool (42,4% v/v), 168,6 mg di sciroppo di mais ad elevato contenuto di fruttosio, 152,7 mg di glicole propilenico (15,3% p/v) (vedere paragrafo 4.3), 10,2 mg di olio di ricino idrogenato poliossile 40 e 4,1 mg di acesulfame potassio (vedere paragrafo 4.4) Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Insufficienza epatica severa.
Kaletra contiene lopinavir e ritonavir che sono entrambi inibitori di CYP3Al’isoforma del citocromo P450.
Kaletra non deve essere somministrato in concomitanza con altri medicinali altamente dipendenti dal CYP3A per la clearance e per i quali elevate concentrazioni plasmatiche si associano ad eventi gravi e/o che mettono a rischio la vita.
Questi medicinali comprendono:
Classe farmacologica del medicinale Medicinale all’interno della classe farmacologica Razionale
Concomitante incremento dei livelli del medicinale
Antagonisti dell’adrenorecettore Alfa1 Alfuzosina Aumento delle concentrazioni plasmatiche di alfuzosina che possono portare a grave ipotensione.
La co-somministrazione con alfuzosina è controindicata (vedere paragrafo 4.5).
Antianginosi Ranolazina Aumento delle concentrazioni plasmatiche di ranolazina che possono aumentare l’insorgenza di reazioni gravi e/o potenzialmente fatali (vedere paragrafo 4.5)
Antiaritmici Amiodarone, dronedarone Aumento delle concentrazioni plasmatiche di amiodarone e dronedarone.
Di conseguenza, aumento del rischio di aritmie o altre gravi reazioni avverse (vedere paragrafo 4.5).
Antibiotici Acido fusidico Aumento delle concentrazioni plasmatiche di acido fusidico.
La co-somministrazione con acido fusidico è controindicata nelle infezioni dermatologiche (vedere paragrafo 4.5).
Antitumorali Neratinib Aumento delle concentrazioni plasmatiche di neratinib che po aumentare l’insorgenza di reazioni gravi e/o potenzialmente fatali (vedere paragrafo 4.5).
Venetoclax Aumento delle concentrazioni plasmatiche di venetoclax.
Aumento del rischio di sindrome da lisi tumorale all’inizio del trattamento e durante la fase di titolazione verso l’alto della dose (vedere paragrafo 4.5)
Antigottosi Colchicina Aumento delle concentrazioni plasmatiche di colchicina.
Possibili reazioni gravi e/o potenzialmente fatali in pazienti con compromissione renale e/o epatica (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).
Antistaminici Astemizolo, terfenadina Aumento delle concentrazioni plasmatiche di astemizolo e terfenadina.
Di conseguenza, aumento del rischio di gravi aritmie da parte di questi medicinali (vedere paragrafo 4.5).
Antipsicotici/ Neurolettici Lurasidone Aumento delle concentrazioni plasmatiche di lurasidone che possono aumentare l’insorgenza di reazioni gravi e/o potenzialmente fatali (vedere paragrafo 4.5)
Pimozide Aumento delle concentrazioni plasmatiche di pimozide.
Di conseguenza, aumento del rischio di gravi anomalie ematologiche, o altri gravi effetti avversi da parte di questo medicinale (vedere paragrafo 4.5).
Quetiapina Aumento delle concentrazioni plasmatiche di quetiapina che può portare al coma.
La co-somministrazione con quetiapina è controindicata (vedere paragrafo 4.5)
Alcaloidi dell’ergotamina Diidroergotamina, ergonovina, ergotamina, metilergonovina Aumento delle concentrazioni plasmatiche dei derivati dell’ergotamina che portano a tossicità acuta da ergotamina, incluso vasospasmo ed ischemia (vedere paragrafo 4.5).
Medicinali per la motilità gastrointestinale Cisapride Aumento delle concentrazioni plasmatiche di cisapride.
Di conseguenza, aumento del rischio di gravi aritmie da parte di questo medicinale (vedere paragrafo 4.5).
Antivirali ad azione diretta per il trattamento del virus dell’epatite C Elbasvir/grazoprevir Aumento del rischio di innalzamento di alanina transaminasi (ALT) (vedere paragrafo 4.5).
Ombitasvir/paritaprevir/ritonavir con o senza dasabuvir Aumento delle concentrazioni plasmatiche di paritaprevir; pertanto, aumento del rischio di innalzamento di alanina transaminasi (ALT) (vedere paragrafo 4.5).
Farmaci che modificano il profilo lipidico
Inibitori della HMG Co-A Reduttasi Lovastatina, simvastatina Aumento delle concentrazioni plasmatiche di lovastatina e simvastatina; di conseguenza, aumento del rischio di miopatia inclusa rabdomiolisi (vedere paragrafo 4.5).
Inibitore della proteina microsomiale di trasporto dei trigliceridi (MTTP) Lomitapide Aumento delle concentrazioni plasmatiche di lomitapide (vedere paragrafo 4.5).
Inibitori della fosfodiesterasi (PDE5) Avanafil Aumento delle concentrazioni plasmatiche di avanafil (vedere paragrafi 4.4 e 4.5)
Sildenafil Controindicato solamente quando impiegato per il trattamento dell’ipertensione arteriosa polmonare (PAH).
Aumento delle concentrazioni plasmatiche di sildenafil.
Di conseguenza, aumento della possibilità di reazioni avverse associate a sildenafil (che includono ipotensione e sincope).
Vedere paragrafo 4.4 e paragrafo 4.5 per la co-somministrazione di sildenafil nei pazienti con disfunzione erettile.
Vardenafil Aumento delle concentrazioni plasmatiche di vardenafil (vedere paragrafi 4.4 e 4.5)
Sedativi/Ipnotici Midazolam orale, triazolam Aumento delle concentrazioni plasmatiche di midazolam orale e triazolam.
Di conseguenza, aumento del rischio di estrema sedazione e di depressione respiratoria da parte di questi medicinali.
Per le precauzioni nella somministrazione parenterale di midazolam, vedere paragrafo 4.5.
Diminuzione del livello di lopinavir/ritonavir
Preparazioni a base di erbe Erba di S.
Giovanni
Preparazioni erboristiche contenenti l’erba di S.
Giovanni (Hypericum perforatum) a causa del rischio di diminuzione delle concentrazioni plasmatiche e di riduzione degli effetti clinici di lopinavir e ritonavir (vedere paragrafo 4.5).
Kaletra soluzione orale è controindicato in bambini di età inferiore ai 14 giorni, nelle donne in stato di gravidanza, nei pazienti con malattia epatica o renale ed in pazienti trattati con disulfiram o metronidazole a causa del possibile rischio di tossicità dell’eccipiente glicole propilenico (vedere paragrafo 4.4).

Posologia

Kaletra deve essere prescritto da medici esperti nel trattamento dell’infezione da HIV.
Posologia Adulti e adolescenti La dose raccomandata di Kaletra è di 5 ml di soluzione orale (400/100 mg) due volte al giorno per via orale da assumere con i pasti.
Popolazione pediatrica a partire dai 14 giorni di età L’utilizzo della formulazione in soluzione orale è raccomandato nei bambini, poiché consente di adeguare la dose alla superficie corporea o al peso corporeo.
Comunque, qualora si ritenesse opportuno ricorrere all’utilizzo di forme solide orali nei bambini di peso inferiore a 40 kg, o con superficie corporea (BSA) compresa tra 0,5 e 1,4 m² ed in grado di deglutire le compresse, è possibile impiegare Kaletra 100 mg/25 mg compresse.
La dose di Kaletra compresse per gli adulti (400/100 mg due volte al giorno) può essere impiegata nei bambini di peso pari o superiore a 40 kg o con superficie corporea (Body Surface Area = BSA)* maggiore di 1,4 m².
Le compresse di Kaletra sono somministrate per via orale e devono essere ingoiate per intero e non vanno masticate, divise o frantumate.
Fare riferimento al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di Kaletra 100 mg/25 mg compresse rivestite con film.
Le quantità totali di alcol e glicole propilenico contenute in tutti i medicinali, compreso Kaletra soluzione orale per somministrazione pediatrica, devono essere prese in considerazione onde evitare effetti tossici dovuti a tali eccipienti (vedere paragrafo 4.4).
Dosi raccomandate per pazienti pediatrici di età compresa tra 14 giorni e 6 mesi
Linee guida per il dosaggio pediatrico da 2 settimane a 6 mesi di età
In base al peso (mg/kg) In base alla BSA (mg/m²)* Frequenza
16/4 mg/kg (corrispondenti a 0,2 ml/kg) 300/75 mg/m² (corrispondenti a 3,75 ml/m²) Due volte al giorno con il cibo
*La superficie corporea viene calcolata con la seguente equazione: BSA (m²) = Ö (Altezza (cm) X Peso (kg) / 3600) Si raccomanda di non somministrare Kaletra in associazione con efavirenz o nevirapina in pazienti di età inferiore a 6 mesi.
Dosi raccomandate per pazienti pediatrici di età compresa fra 6 mesi e 18 anni Senza co-somministrazione di efavirenz o nevirapina Le seguenti tabelle contengono le linee guida del dosaggio di Kaletra soluzione orale in base al peso corporeo e alla BSA.
Schema di dosaggio pediatrico basato sul peso corporeo* da > 6 mesi a 18 anni
Peso Corporeo (kg) Dose soluzione orale due volte al giorno (dose in mg/kg) Volume di soluzione orale due volte al giorno con i pasti (80 mg di lopinavir/20 mg di ritonavir per ml)**
da 7 a < 15 kg 12/3 mg/kg 
da 7 a 10 kg 1,25 ml
da > 10 a < 15 kg 1,75 ml
da 15 a 40 kg 10/2,5 mg/kg 
da 15 a 20 kg 2,25 ml
da > 20 a 25 kg 2,75 ml
da > 25 a 30 kg 3,50 ml
da > 30 a 35 kg 4,00 ml
da > 35 a 40 kg 4,75 ml
≥ 40 kg Vedere le raccomandazioni di dosaggio per gli adulti
*le raccomandazioni di dosaggio in base al peso sono basate su dati limitati **il volume (ml) di soluzione orale rappresenta la dose media per l’intervallo di peso
Schema di dosaggio pediatrico per la dose 230/57,5 mg/m² da > 6 mesi a < 18 anni
BSA* (m²) Dose soluzione orale due volte al giorno (dose in mg)
0,25 0,7 ml (57,5/14,4 mg)
0,40 1,2 ml (96/24 mg)
0,50 1,4 ml (115/28,8 mg)
0,75 2,2 ml (172,5/43,1 mg)
0,80 2,3 ml (184/46 mg)
1,00 2,9 ml (230/57,5 mg)
1,25 3,6 ml (287,5/71,9 mg)
1,3 3,7 ml (299/74,8 mg)
1,4 4,0 ml (322/80,5 mg)
1,5 4,3 ml (345/86,3 mg)
1,7 5 ml (402,5/100,6 mg)
* la superficie corporea viene calcolata con la seguente equazione: BSA (m²) = √ (Altezza (cm) x Peso (kg) / 3600) Terapia concomitante: efavirenz o nevirapina In alcuni bambini, la dose di 230/57,5 mg/m² somministrata con nevirapina o efavirenz potrebbe non essere sufficiente.
Pertanto, in questi pazienti è necessario aumentare la dose di Kaletra a 300/75 mg/m².
Non superare la dose raccomandata di 533/133 mg o 6,5 ml due volte al giorno.
Bambini di età inferiore a 14 giorni e neonati prematuri Kaletra soluzione orale non deve essere somministrato ai neonati prima di un’età post-mestruale (il primo giorno dell’ultimo ciclo mestruale della madre fino alla nascita più il tempo trascorso dopo la nascita) di 42 settimane e un’età post-natale di almeno 14 giorni (vedere paragrafo 4.4).
Compromissione epatica Nei pazienti HIV positivi che presentano una compromissione epatica di grado lieve o moderato, è stato osservato un incremento di circa il 30% della concentrazione di lopinavir, ma non è atteso che questo dato possa avere implicazioni cliniche (vedere paragrafo 5.2).
Non si dispone di dati relativi a pazienti affetti da compromissione epatica severa.
Kaletra non deve essere somministrato a questi pazienti (vedere paragrafo 4.3).
Compromissione renale Dal momento che la clearance renale del lopinavir e del ritonavir è trascurabile, non sono attesi aumenti delle concentrazioni plasmatiche in pazienti affetti da compromissione renale.
Poichè lopinavir e ritonavir sono altamente legati alle proteine plasmatiche, la loro significativa rimozione attraverso l’emodialisi o la dialisi peritoneale è improbabile.
Modo di somministrazione: Kaletra è somministrato per via orale e deve essere assunto sempre con il cibo (vedere paragrafo 5.2).
La dose deve essere somministrata mediante la siringa dosatrice orale calibrata di 2 ml o 5 ml che corrisponda meglio al volume prescritto.

Avvertenze e precauzioni

Pazienti con condizioni coesistenti Compromissione epatica La sicurezza e l’efficacia di Kaletra non è stata stabilita in pazienti con significative e concomitanti patologie epatiche.
Kaletra è controindicato in pazienti con compromissione epatica di grado severo (vedere paragrafo 4.3).
Pazienti con epatite cronica di tipo B o C e trattati con una terapia antiretrovirale di associazione (CART) hanno un rischio maggiore di reazioni avverse epatiche gravi e potenzialmente fatali.
In caso di concomitante terapia antivirale per epatiti di tipo B o C, fare riferimento alle informazioni sul prodotto relative a questi tipi di medicinali.
Pazienti con disfunzione epatica pre-esistente, inclusa l’epatite cronica, hanno una maggiore frequenza di anormalità della funzione epatica, nel corso di CART e devono essere monitorati seguendo le pratiche standard.
Se in tali pazienti si evidenzia un peggioramento della patologia epatica, deve essere considerata l’interruzione o la sospensione del trattamento.Elevati livelli delle transaminasi con o senza elevati livelli di bilirubina sono stati riportati in soggetti HIV-1 monoinfetti ed in individui trattati per profilassi post esposizione già da 7 giorni dopo l’inizio del trattamento con lopinavir/ritonavir in associazione ad altri agenti antiretrovirali.
In alcuni casi la disfunzione epatica era grave.
Prima di iniziare la terapia con lopinavir/ritonavir devono essere condotti appropriati test di laboratorio e deve essere eseguito uno stretto monitoraggio durante il trattamento.
Compromissione renale Dal momento che la clearance renale del lopinavir e del ritonavir è trascurabile, non sono attesi aumenti delle concentrazioni plasmatiche in pazienti con compromissione renale.
Poichè lopinavir e ritonavir sono altamente legati alle proteine plasmatiche la loro significativa rimozione attraverso l’emodialisi o la dialisi peritoneale è improbabile.
Emofilia Sono stati riportati casi di aumento di episodi emorragici comprendenti ematomi cutanei ed emartro spontanei in pazienti affetti da emofilia di tipo A e B trattati con inibitori della proteasi.
In alcuni pazienti si è reso necessario un incremento di dose del fattore VIII.
In più della metà dei casi riportati è stato possibile continuare il trattamento con inibitori della proteasi o riprenderlo nel caso fosse stato interrotto.
È stata ipotizzata una relazione causale, sebbene non sia stato chiarito il meccanismo d’azione.
I pazienti emofilici devono pertanto essere informati circa la possibilitá di un aumento di tali episodi emorragici.
Pancreatite Sono stati riportati casi di pancreatite in pazienti trattati con Kaletra, inclusi quelli che hanno sviluppato una ipertrigliceridemia.
Nella maggior parte di questi casi i pazienti hanno avuto una storia precedente di pancreatite e/o terapia concomitante con altri medicinali associati alla pancreatite.
Marcati aumenti dei trigliceridi sono un fattore di rischio per lo sviluppo di pancreatiti.
Pazienti affetti da malattia da HIV in stadio avanzato possono essere a rischio di aumento dei trigliceridi e pancreatite.
Una pancreatite deve essere presa in considerazione qualora si verifichino sintomi clinici (quali nausea, vomito, dolore addominale) o anormalità nei parametri di laboratorio (quali aumento del valore della lipasi o dell’amilasi sierica) che suggeriscano una pancreatite.
Pazienti che manifestano questi segni o sintomi devono essere valutati e la terapia con Kaletra deve essere sospesa se c’è una diagnosi di pancreatite (vedere paragrafo 4.8).
Sindrome infiammatoria da immunoricostituzione In pazienti affetti da HIV con deficienza immunitaria severa al momento dell’inizio della terapia antiretrovirale di associazione (CART), può insorgere una reazione infiammatoria a infezioni opportunistiche asintomatiche o residuali, causando gravi condizioni cliniche o un peggioramento dei sintomi.
Generalmente, tali reazioni sono state osservate entro le prime settimane o i primi mesi dall’inizio della CART.
Esempi rilevanti in proposito sono le retiniti da citomegalovirus, le infezioni micobatteriche generalizzate e/o focali e la polmonite da Pneumocystis jirovecii.
Qualsiasi sintomo infiammatorio deve essere valutato e deve essere instaurato un trattamento, se necessario.
Nel contesto della immunoricostituzione è stato riportato anche il verificarsi di disturbi autoimmuni (come la malattia di Graves e l’epatite autoimmune); tuttavia, il tempo di insorgenza registrato è più variabile e questi eventi possono verificarsi molti mesi dopo l’inizio del trattamento.
Osteonecrosi Sebbene l’eziologia sia considerata multifattoriale (compreso l’impiego di corticosteroidi, il consumo di alcool, l’immunosoppressione grave, un più elevato indice di massa corporea), sono stati riportati casi di osteonecrosi soprattutto nei pazienti con malattia da HIV in stadio avanzato e/o esposti per lungo tempo a CART.
Ai pazienti deve essere raccomandato di rivolgersi al medico in caso di comparsa di fastidi, dolore e rigidità alle articolazioni, o difficoltà nel movimento.
Prolungamento dell’intervallo PR In alcuni soggetti adulti sani è stato dimostrato che lopinavir/ritonavir determina un modesto prolungamento asintomatico dell’intervallo PR.
Sono stati riportati rari casi di blocco atrio-ventricolare di 2° o 3° grado in soggetti che assumevano lopinavir/ritonavir, tra i pazienti con sottostante malattia cardiaca strutturale e anomalie del sistema di conduzione pre-esistenti o in pazienti che assumevano medicinali noti per causare un prolungamento dell’intervallo PR (quali verapamil o atazanavir).
In questi pazienti, Kaletra deve essere utilizzato con cautela (vedere paragrafo 5.1).
Peso e parametri metabolici Durante la terapia antiretrovirale si può verificare un aumento del peso e dei livelli ematici dei lipidi e del glucosio.
Tali cambiamenti potrebbero in parte essere correlati al controllo della malattia e allo stile di vita.
Per i lipidi, in alcuni casi vi è evidenza di un effetto del trattamento, mentre per l’aumento di peso non esiste un’evidenza forte che lo correli a un trattamento particolare.
Per il monitoraggio dei livelli dei lipidi ematici e del glucosio si fa riferimento alle linee guida stabilite per il trattamento dell’HIV.
I disturbi del metabolismo lipidico devono essere gestiti in maniera clinicamente appropriata.
Interazioni con altri medicinali Kaletra contiene lopinavir e ritonavir, entrambi sono inibitori del citocromo P450, l’isoforma del citocromo P450.
Kaletra può aumentare le concentrazioni plasmatiche dei medicinali che sono metabolizzati principalmente dal CYP3A.
Questi aumenti delle concentrazioni plasmatiche dei medicinali co-somministrati possono aumentare o prolungare sia i loro effetti terapeutici che quelli indesiderati (vedere paragrafi 4.3 e 4.5).
Potenti inibitori del CYP3A4 come gli inibitori della proteasi possono aumentare l’esposizione alla bedaquilina che potrebbe potenzialmente aumentare il rischio di reazioni avverse correlate con la bedaquilina.
Pertanto, l’associazione di bedaquilina con lopinavir/ritonavir deve essere evitata.
Tuttavia, se il beneficio supera il rischio, la co-somministrazione di bedaquilina con lopinavir/ritonavir deve essere fatta con cautela.
Si raccomanda un monitoraggio elettrocardiografico e delle transaminasi più frequente (vedere paragrafo 4.5 e fare riferimento al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto della bedaquilina).
La co-somministrazione di delamanid con un potente inibitore del CYP3A (come lopinavir/ritonavir) può aumentare l’esposizione al metabolita di delamanid, che è stato associato al prolungamento del QTc.
Pertanto, se la co-somministrazione di delamanid con lopinavir/ritonavir è considerata necessaria, si raccomanda un monitoraggio elettrocardiografico molto frequente per l’intero periodo di trattamento con delamanid (vedere paragrafo 4.5 e fare riferimento al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto del delamanid).
Sono state riportate reazioni da interazione farmacologica potenzialmente fatali e ad esito fatale in pazienti in trattamento con colchicina e forti inibitori del CYP3A come il ritonavir.
La co-somministrazione di colchicina è controindicata in pazienti con compromissione renale e/o epatica (vedere paragrafi 4.3 e 4.5).
La combinazione di Kaletra con: - tadalafil, indicato per il trattamento dell’ipertensione arteriosa polmonare, non è raccomandata (vedere paragrafo 4.5); - riociguat non è raccomandata (vedere paragrafo 4.5); - vorapaxar non è raccomandata (vedere paragrafo 4.5); - acido fusidico nelle infezioni osteo-articolari non è raccomandata (vedere paragrafo 4.5); - salmeterolo non è raccomandata (vedere paragrafo 4.5); - rivaroxaban non è raccomandata (vedere paragrafo 4.5).
La combinazione di Kaletra con atorvastatina non è raccomandata.
Se l’utilizzo di atorvastatina è considerato strettamente necessario, deve essere somministrata la più bassa dose possibile di atorvastatina con attento monitoraggio della sicurezza.
Deve essere inoltre prestata cautela e considerata una riduzione del dosaggio se Kaletra è usato in concomitanza con rosuvastatina.
Se fosse necessaria una terapia con inibitori della reduttasi HMG-CoA, è raccomandato l’uso di pravastatina o fluvastatina (vedere paragrafo 4.5).
Inibitori della PDE5 Deve essere prestata particolare attenzione quando si prescrive sildenafil o tadalafil per il trattamento della disfunzione erettile nei pazienti che assumono Kaletra.
Si prevede che la co-somministrazione di Kaletra con questi medicinali aumenti sostanzialmente la loro concentrazione e può risultare in effetti indesiderati associati quali ipotensione, sincope, alterazioni della vista e prolungata erezione (vedere paragrafo 4.5).
L’uso concomitante di avanafil o vardenafil e lopinavir/ritonavir è controindicato (vedere paragrafo 4.3).
L’uso concomitante di sildenafil prescritto per il trattamento dell’ipertensione arteriosa polmonare con Kaletra è controindicato (vedere paragrafo 4.3).
Deve essere prestata particolare cautela quando si prescrive Kaletra con medicinali noti per indurre un prolungamento dell’intervallo QT come: clorfeniramina, chinidina, eritromicina e claritromicina.
Inoltre Kaletra può aumentare le concentrazioni dei medicinali somministrati contemporaneamente e questo può dare luogo ad un aumento delle reazioni avverse cardiache a loro associate.
Sono stati riportati eventi cardiaci negli studi preclinici con Kaletra; pertanto attualmente non possono escludersi i potenziali effetti cardiaci di Kaletra (vedere paragrafi 4.8 e 5.3).
La co-somministrazione di Kaletra e rifampicina non è raccomandata.
La rifampicina in combinazione con Kaletra determina importanti riduzioni nelle concentrazioni di lopinavir cui può conseguire una significativa riduzione dell’effetto terapeutico di lopinavir.
Un’adeguata esposizione a lopinavir/ritonavir si può ottenere impiegando una più alta dose di Kaletra, ma questo è associato ad un più alto rischio di tossicità epatica e gastrointestinale.
Pertanto, tale co-somministrazione deve essere evitata a meno che non sia giudicata strettamente necessaria (vedere paragrafo 4.5).
L’utilizzo concomitante di Kaletra e di fluticasone o di altri glucocorticoidi che sono metabolizzati da CYP3A4, come il budesonide ed il triamcinolone, non è raccomandato, a meno che il potenziale beneficio derivante dalla terapia sia superiore al rischio di effetti sistemici da corticosteroide, incluse la sindrome di Cushing e la soppressione surrenalica (vedere paragrafo 4.5).
Altro I pazienti in trattamento con la soluzione orale, in modo particolare quelli con insufficienza renale o con diminuita capacità di metabolizzare il glicole propilenico (es.
quelli di origine asiatica), devono essere monitorati per le reazioni avverse potenzialmente correlate alla tossicità del glicole propilenico (es.
convulsioni, stupore, tachicardia, iperosmolarità, acidosi lattica, tossicità renale, emolisi) (vedere paragrafo 4.3).
Kaletra non è una cura per l’infezione da HIV o l’AIDS.
Sebbene una efficace soppressione virale con la terapia antiretrovirale ha dimostrato di ridurre notevolmente il rischio di trasmissione sessuale, un rischio residuo non può essere escluso.
Devono essere prese precauzioni per prevenire la trasmissione in accordo con le linee guida nazionali.
Coloro che assumono Kaletra possono ancora sviluppare infezioni o altre malattie correlate con la malattia da HIV e l’AIDS.
Oltre al glicole propilenico sopra citato, Kaletra soluzione orale contiene alcool (42% v/v) che è potenzialmente dannoso per coloro che soffrono di disturbi epatici, alcolismo, epilessia, danni o malattie cerebrali così come per le donne in stato di gravidanza ed i bambini.
Può modificare o aumentare gli effetti di altri medicinali.
Kaletra soluzione orale contiene fino a 0,8 g di fruttosio per dose se assunto secondo il dosaggio raccomandato.
Questo può essere dannoso per l’intolleranza ereditaria al fruttosio.
Kaletra soluzione orale contiene fino a 0,3 g di glicerolo per dose.
Solo ad alti dosaggi, può causare emicrania e disturbi gastrointestinali.
Inoltre, l’olio di ricino poliossile 40 idrogenato ed il potassio presenti nel Kaletra soluzione orale possono causare disturbi gastrointestinali solo a dosaggi accidentalmente elevati.
Devono usare cautela pazienti in regime di dieta a basso contenuto di potassio.
Particolare rischio di tossicità in relazione alla quantità di alcool e glicole propilenico contenuto in Kaletra soluzione orale Gli operatori sanitari devono essere consapevoli che Kaletra soluzione orale è altamente concentrata e contiene alcool al 42,4% (v/v) e glicole propilenico al 15,3% (p/v).
Ogni ml di soluzione orale di Kaletra contiene 356,3 mg di alcool e 152,7 mg di glicole propilenico Deve essere prestata particolare attenzione al calcolo accurato della dose di Kaletra, alla trascrizione della prescrizione, alle informazioni sulla dispensazione e alle istruzioni sul dosaggio per minimizzare il rischio di errori terapeutici e overdose.
Ciò è particolarmente importante per i neonati e i bambini piccoli.
Le quantità totali di alcool e glicole propilenico derivanti da tutti i medicinali che devono essere somministrati ai neonati devono essere presi in considerazione al fine di evitare la tossicità di questi eccipienti.
I neonati devono essere strettamente monitorati per la tossicità correlata alla soluzione orale di Kaletra, tra cui: iperosmolalità, con o senza acidosi lattica, tossicità renale, depressione del sistema nervoso centrale (SNC) (tra cui stupore, coma, e apnea), crisi convulsive, ipotonia, aritmie cardiache e modifiche dell’ECG, emolisi.
Sono stati riportati casi successivi all’immissione in commercio di tossicità cardiaca potenzialmente fatali (compresi blocco atrioventricolare completo (AV), bradicardia e cardiomiopatia), acidosi lattica, insufficienza renale acuta, depressione del SNC e complicazioni respiratorie che hanno portato a morte soprattutto nei neonati pretermine che ricevevano Kaletra soluzione orale (vedere paragrafi 4.3 e 4.9).
Sulla base dei risultati di uno studio pediatrico (le esposizioni osservate sono state approssimativamente una AUC12 inferiore del 35% e una Cmin inferiore del 75% rispetto agli adulti), i bambini piccoli di età dai 14 giorni ai 3 mesi potrebbero avere un’esposizione non ottimale con un potenziale rischio di soppressione virologica inadeguata ed emergenza di resistenza (vedere paragrafo 5.2).
Considerato che Kaletra soluzione orale contiene alcol, si raccomanda di non usarlo con tubi per l’alimentazione in poliuretano a causa di una potenziale incompatibilità.

Interazioni

Kaletra contiene lopinavir e ritonavir, entrambi sono inibitori di CYP3A, l’isoforma del citocromo P450, in vitro.
La co-somministrazione di Kaletra con altri medicinali metabolizzati principalmente da CYP3A può produrre un aumento delle concentrazioni plasmatiche dell’altro medicinale che può aumentare o prolungare gli effetti terapeutici e le reazioni avverse di quest’ultimo.
Kaletra a concentrazioni clinicamente rilevanti non inibisce CYP2D6, CYP2C9, CYP2C19, CYP2E1, CYP2B6 o CYP1A2 (vedere paragrafo 4.3).
Kaletra ha mostrato in vivo di indurre il proprio metabolismo e di incrementare la biotrasformazione di alcuni medicinali metabolizzati dagli enzimi del citocromo P450 (inclusi CYP2C9 e CYP2C19) e dalla glucuronidazione.
Questo può risultare in diminuite concentrazioni plasmatiche e potenziale diminuzione dell’efficacia dei medicinali co-somministrati.
I medicinali che sono controindicati in modo specifico, a causa dell’importanza attesa delle interazioni e della potenzialità di provocare effetti indesiderati gravi sono elencati nel paragrafo 4.3.
Le interazioni conosciute e teoriche con medicinali antiretrovirali e non-antiretrovirali selezionati sono elencate nella tabella sottostante.
Questo elenco non intende essere inclusivo o completo.
Devono essere consultati i singoli Riassunti delle Caratteristiche del Prodotto.
Tabella delle interazioni Le interazioni tra Kaletra e medicinali co-somministrati sono elencate nella tabella sottostante (l’aumento è indicato con “↑”, la diminuzione con “↓”, nessuna variazione con “↔”, una volta al giorno con “QD”, due volte al giorno con “BID” e tre volte al giorno con “TID”).
Se non diversamente indicato, gli studi sotto riportati sono stati condotti con il dosaggio raccomandato di lopinavir/ritonavir (cioè 400/100 mg due volte al giorno).
Medicinale co-somministrato per area terapeutica Effetti sui livelli di medicinale Raccomandazioni cliniche circa la co-somministrazione con Kaletra
Variazione della media geometrica (%) nella AUC, Cmax, Cmin
Meccanismo di interazione
Agenti antiretrovirali
Inibitori nucleosidici/nucleotidici della trascrittasi inversa (NRTIs)
Stavudina, lamivudina Lopinavir: ↔ Non è necessario un aggiustamento della dose.
Abacavir, zidovudina Abacavir, zidovudina: Il significato clinico delle concentrazioni ridotte di abacavir e zidovudina non è noto.
le concentrazioni potrebbero essere ridotte a causa di un aumento della glucuronidazione da parte di lopinavir/ritonavir.
Tenofovir disoproxil fumarato (DF), 300 mg QD Tenofovir: Non è necessario un aggiustamento della dose.
Le maggiori concentrazioni di tenofovir potrebbero potenziare gli effetti indesiderati associati a tenofovir, inclusi i disturbi renali.
AUC: ↑ 32%
Cmax: ↔
Cmin: ↑ 51%
(equivalenti a 245 mg di tenofovir disoproxil) lopinavir: ↔
Inibitori non-nucleosidici della trascrittasi inversa (NNRTIs)
Efavirenz, 600 mg QD Lopinavir: Il dosaggio di Kaletra compresse deve essere aumentato a 500/125 mg due volte al giorno quando viene co-somministrato con efavirenz.
AUC: ↓ 20%
Cmax: ↓ 13%
Cmin: ↓ 42%
Efavirenz, 600 mg QD Lopinavir: ↔
(lopinavir/ritonavir 500/125 mg BID) (Relativa a 400/100 mg BID somministrato da solo)
Nevirapina, 200 mg BID Lopinavir: La dose di Kaletra compresse deve essere aumentata a 500/125 mg due volte al giorno quando viene co-somministrato con nevirapina.
AUC: ↓ 27%
Cmax: ↓ 19%
Cmin: ↓ 51%
Etravirina (lopinavir/ritonavir compresse 400/100 mg BID) Etravirina: Non è necessario un aggiustamento della dose.
AUC: ↓ 35%
Cmin: ↓ 45%
Cmax: ↓ 30%
Lopinavir:
AUC: ↔
Cmin: ↓ 20%
Cmax: ↔
Rilpivirina (lopinavir/ritonavir capsule 400/100 mg BID) Rilpivirina: L’uso concomitante di Kaletra con rilpivirina causa un incremento nelle concentrazioni plasmatiche di rilpivirina, ma non è richiesto nessun aggiustamento della dose.
AUC: ↑ 52%
Cmin: ↑ 74%
Cmax: ↑ 29%
Lopinavir:
AUC: ↔
Cmin: ↓ 11%
Cmax: ↔
(inibizione dell’enzima CYP3A)
HIV CCR5 - antagonista
Maraviroc Maraviroc: La dose di maraviroc deve essere ridotta a 150 mg due volte al giorno durante la co-somministrazione con Kaletra 400/100 mg due volte al giorno.
AUC: ↑ 295%
Cmax: ↑ 97%
A causa dell’inibizione del CYP3A da parte di lopinavir/ritonavir.
Le concentrazioni di amprenavir sono significativamente ridotte.
Inibitore dell’integrasi
Raltegravir Raltegravir: Non è necessario un aggiustamento della dose.
AUC: ↔
Cmax: ↔
C12: ↓ 30%
Lopinavir: ↔
Co-somministrazione con altri inibitori della proteasi HIV (PIs) In accordo alle attuali linee guida, la duplice terapia con inibitori della proteasi è generalmente non raccomandata.
Fosamprenavir/ritonavir (700/100 mg BID) (lopinavir/ritonavir 400/100 mg BID) Fosamprenavir: La co-somministrazione di dosi incrementate di fosamprenavir (1400 mg BID) con Kaletra (533/133 mg BID) nei pazienti pre-trattati con inibitori della proteasi comportava una maggiore incidenza di eventi avversi gastrointestinali e un aumento dei trigliceridi nel sangue con il regime combinato senza aumenti nell’efficacia virologica, se comparati con dosi standard di fosamprenavir/ritonavir.
La co-somministrazione di questi medicinali non è raccomandata.
o
Fosamprenavir (1400 mg BID) (lopinavir/ritonavir 533/133 mg BID)
Indinavir, 600 mg BID Indinavir: Le dosi appropriate per questa combinazione, per quanto riguarda efficacia e sicurezza, non sono state stabilite.
AUC: ↔
Cmin: ↑ 3,5 volte
Cmax: ↓ (relativa ad indinavir 800 mg TID da solo)
lopinavir: ↔
(relativa al confronto storico)
Saquinavir 1000 mg BID Saquinavir: ↔ Non è necessario un aggiustamento della dose.
Tipranavir/ritonavir (500/100 mg BID) Lopinavir: La co-somministrazione di questi medicinali non è raccomandata
AUC: ↓ 55%
Cmin: ↓ 70%
Cmax: ↓ 47%
Antiacidi
Omeprazolo (40 mg QD) Omeprazolo: ↔ Non è necessario un aggiustamento della dose.
Lopinavir: ↔
Ranitidina (150 mg dose singola) Ranitidina: ↔ Non è necessario un aggiustamento della dose.
Antagonisti dell’adrenorecettore Alfa1
Alfuzosina Alfuzosina: La co- somministrazione di Kaletra e alfuzosina è controindicata (vedere paragrafo 4.3) poichè può aumentare la tossicità correlata all’alfuzosina, inclusa l’ipotensione.
A causa dell’inibizione del CYP3A da parte di lopinavir/ritonavir, sono attesi aumenti delle concentrazioni di alfuzosina.
Analgesici
Fentanyl Fentanyl: Si raccomanda un attento monitoraggio degli eventi avversi (in particolare la depressione respiratoria ma anche la sedazione) quando il fentanyl è co-somministrato con Kaletra.
Aumentato rischio di effetti indesiderati (depressione respiratoria, sedazione) dovuti alle maggiori concentrazioni plasmatiche a causa dell’inibizione del CYP3A4 da parte di lopinavir/ritonavir.
Antianginosi
Ranolazina A causa dell’inibizione del CYP3A da parte di lopinavir/ritonavir, le concentrazioni di ranolazina dovrebbero aumentare. La co-somministrazione di Kaletra e ranolazina è controindicata (vedere paragrafo 4.3).
Antiaritmici
Amiodarone, Dronedarone Amiodarone, Dronedarone: Le concentrazioni possono essere aumentate dall’inibizione del CYP3A4 da parte di lopinavir/ritonavir. La co-somministrazione di Kaletra e amiodarone o dronedarone è controindicata (vedere paragrafo 4.3) poichè può aumentare il rischio di aritmia o di altre gravi reazioni avverse.
Digossina Digossina: In caso di co-somministrazione di Kaletra e digossina, si raccomanda di prestare particolare attenzione e di effettuare, dove possibile, il monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche di digossina.
La prescrizione di Kaletra in pazienti già in terapia con digossina deve essere eseguita con particolare cautela, in quanto è atteso che l’effetto inibitorio acuto di ritonavir sulla P-gp determini un incremento significativo dei livelli di digossina.
L’inizio della terapia con digossina in pazienti che già assumono Kaletra può determinare un incremento inferiore al previsto delle concentrazioni di digossina.
Le concentrazioni plasmatiche possono essere aumentate a causa dell’inibizione della glicoproteina-P da parte di lopinavir/ritonavir.
L’aumento del livello di digossina può diminuire nel tempo poichè si sviluppa induzione della P-gp.
Bepridil, lidocaina sistemica, e chinidina Bepridil, lidocaina sistemica, chinidina: Si raccomanda di prestare particolare attenzione e di effettuare, dove possibile, il monitoraggio della concentrazione terapeutica del medicinale.
Le concentrazioni possono essere aumentate quando co-somministrati con lopinavir/ritonavir.
Antibiotici
Claritromicina Claritromicina: Per i pazienti con insufficienza renale (CrCL < 30 ml/min) deve essere considerata una riduzione della dose di claritromicina (vedere paragrafo 4.4).
Deve essere prestata attenzione alla somministrazione di claritromicina con Kaletra in pazienti con funzione epatica o renale compromessa.
Moderati aumenti nella AUC della claritromicina sono attesi a causa dell’inibizione del CYP3A da parte di lopinavir/ritonavir.
Agenti antitumorali e inibitori della chinasi
Abemaciclib Le concentrazioni plasmatiche possono aumentare a causa dell’inibizione del CYP3A da parte di ritonavir. La co-somministrazione di abemaciclib e Kaletra deve essere evitata.
Se questa co-somministrazione è giudicata inevitabile, fare riferimento al Riassunto delle Caratteristiche di Prodotto di abemaciclib sull’aggiustamento della dose.
Controllare l’insorgenza di reazioni avverse correlate ad abemaciclib.
Apalutamide Apalutamide è un induttore del CYP3A4 da moderato a forte e questo può portare a una ridotta esposizione di lopinavir/ritonavir. La riduzione dell’esposizione di Kaletra può comportare una potenziale perdita di risposta virologica.
Inoltre, la co-somministrazione di apalutamide e Kaletra può portare a eventi avversi gravi, tra cui crisi convulsive dovute a livelli più elevati di apalutamide.
L’uso concomitante di Kaletra con apalutamide non è raccomandato.
Le concentrazioni plasmatiche di apalutamide possono aumentare a causa dell’inibizione del CYP3A da parte di lopinavir/ritonavir.
Afatinib (Ritonavir 200 mg due volte al giorno) Afatinib: È necessario prestare cautela quando afatinib viene somministrato con Kaletra.
Fare riferimento al Riassunto delle Caratteristiche di Prodotto di afatinib per le raccomandazioni sull’aggiustamento della dose.
Controllare l’insorgenza di reazioni avverse correlate ad afatinib.
AUC: ↑
Cmax: ↑
L’entità degli aumenti dipende dal tempo di somministrazione di ritonavir.
Dovuto alla BCRP (breast cancer resistance protein/ABCG2) e all’inibizione acuta di P-gp da parte di lopinavir/ritonavir.
Ceritinib Le concentrazioni plasmatiche possono aumentare a causa dell’inibizione del CYP3A e della P-gp da parte di lopinavir/ritonavir. È necessario prestare cautela quando ceritinib viene somministrato con Kaletra.
Fare riferimento al Riassunto delle Caratteristiche di Prodotto di ceritinib per le raccomandazioni sull’aggiustamento della dose.
Controllare l’insorgenza di reazioni avverse correlate a ceritinib.
La maggior parte degli inibitori della tirosin chinasi come dasatinib e nilotinib, vincristina, vinblastina La maggior parte degli inibitori della tirosin chinasi come dasatinib e nilotinib, e anche vincristina e vinblastina: Rischio di aumento degli eventi avversi dovuti alle maggiori concentrazioni sieriche a causa dell’inibizione del CYP3A4 da parte di lopinavir/ritonavir. Attento monitoraggio della tolleranza di questi agenti antitumorali.
Encorafenib Le concentrazioni plasmatiche possono aumentare a causa dell’inibizione del CYP3A da parte di lopinavir/ritonavir. La co-somministrazione di encorafenib con Kaletra può aumentare l’esposizione a encorafenib, con conseguente aumento del rischio di tossicità, incluso il rischio di eventi avversi gravi come il prolungamento dell’intervallo QT.
La co-somministrazione di encorafenib e Kaletra deve essere evitata.
Se il beneficio è considerato superiore al rischio e Kaletra deve essere utilizzato, monitorare attentamente i pazienti per garantirne la sicurezza.
Fostamatinib Aumento dell’esposizione al metabolita di fostamatinib R406. La co-somministrazione di fostamatinib con Kaletra può aumentare l’esposizione al metabolita di fostamatinib R406, causando eventi avversi dose-correlati quali epatotossicità, neutropenia, ipertensione o diarrea.
Fare riferimento al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di fostamatinib per le raccomandazioni sulla riduzione della dose nel caso in cui si verifichino tali eventi.
Ibrutinib Le concentrazioni plasmatiche possono aumentare a causa dell’inibizione del CYP3A da parte di lopinavir/ritonavir. La co-somministrazione di ibrutinib e Kaletra può aumentare l’esposizione ad ibrutinib che può aumentare il rischio di tossicità incluso il rischio di sindrome da lisi tumorale.
La co-somministrazione di ibrutinib e Kaletra deve essere evitata.
Se il beneficio è considerato superiore al rischio e Kaletra deve essere utilizzato, ridurre la dose di ibrutinib a 140 mg e monitorare attentamente il paziente per il rischio di tossicità.
Neratinib Le concentrazioni plasmatiche possono aumentare a causa dell’inibizione del CYP3A da parte di ritonavir. L’uso concomitante di neratinib con Kaletra è controindicato a causa di reazioni gravi e/o potenzialmente fatali inclusa l’epatotossicità (vedere paragrafo 4.3).
Venetoclax A causa dell’inibizione del CYP3A da parte di lopinavir /ritonavir. Le concentrazioni plasmatiche possono aumentare a causa dell’inibizione del CYP3A da parte di lopinavir/ritonavir, determinando un aumento del rischio di sindrome da lisi tumorale all’inizio del trattamento e durante la fase di titolazione verso l’alto della dose (vedere paragrafo 4.3 e fare riferimento al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di venetoclax).
Per i pazienti che hanno completato la fase di titolazione verso l’alto della dose e che sono ad una dose giornaliera stazionaria di venetoclax, ridurre la dose di venetoclax di almeno il 75% quando co-somministrato con forti inibitori di CYP3A (fare riferimento al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di venetoclax per istruzioni sul dosaggio).
I pazienti devono essere attentamente controllati per i sintomi correlati alle tossicità di venetoclax.
Anticoagulanti
Warfarin Warfarin: Si raccomanda monitoraggio dell’INR (International Normalised Ratio).
Le concentrazioni possono essere influenzate quando è co-somministrato con lopinavir/ritonavir a causa dell’induzione del CYP2C9.
Rivaroxaban (Ritonavir 600 mg due volte al giorno) Rivaroxaban: La co-somministrazione di rivaroxaban e Kaletra può aumentare l’esposizione al rivaroxaban che può determinare un incremento del rischio di sanguinamento.
L’uso di rivaroxaban non è raccomandato in pazienti che stanno ricevendo un trattamento concomitante con Kaletra (vedere paragrafo 4.4).
AUC: ↑ 153%
Cmax: ↑ 55%
A causa dell’inibizione del
CYP3A e della P-gp da parte di lopinavir/ritonavir.
Vorapaxar Le concentrazioni plasmatiche possono aumentare a causa dell’inibizione del CYP3A da parte di lopinavir/ritonavir. La co-somministrazione di vorapaxar con Kaletra non è raccomandata (vedere paragrafo 4.4 e fare riferimento al Riassunto delle Caratteristiche di Prodotto di vorapaxar).
Antiepilettici  
Fenitoina Fenitoina Deve essere prestata attenzione nella somministrazione di fenitoina con Kaletra.
Le concentrazioni allo stato stazionario sono moderatamente diminuite a causa dell’induzione del CYP2C9 e del CYP2C19 da parte di lopinavir/ritonavir. I livelli di fenitoina devono essere monitorati quando viene co-somministrata con Kaletra.
Lopinavir: Quando co-somministrato con fenitoina, può essere considerato un aumento della dose di Kaletra.
L’aggiustamento della dose non è stato valutato nella pratica clinica.
Le concentrazioni sono diminuite a causa dell’induzione del CYP3A da parte della fenitoina.
Carbamazepina e fenobarbitale Carbamazepina: Deve essere prestata attenzione nella somministrazione di carbamazepina o fenobarbitale con Kaletra.
Le concentrazioni sieriche possono aumentare a causa dell’inibizione del CYP3A da parte di lopinavir/ritonavir.
Lopinavir: Le concentrazioni possono diminuire a causa dell’induzione del CYP3A da parte della carbamazepina e del fenobarbitale. I livelli di carbamazepina e fenobarbitale devono essere monitorati quando vengono co-somministrati con Kaletra.
Quando co-somministrato con carbamazepina o fenobarbitale può essere considerato un aumento della dose di Kaletra.
L’aggiustamento della dose non è stato valutato nella pratica clinica.
Lamotrigina e Valproato Lamotrigina: I pazienti devono essere strettamente monitorati per una diminuzione dell’effetto VPA quando Kaletra e l’acido valproico o valproato sono co-somministrati.
AUC: ↓ 50%
Cmax: ↓ 46%
Cmin: ↓ 56%
A causa dell’induzione della glucuronidazione della lamotrigina In pazienti che iniziano o interrompono Kaletra mentre stanno assumendo una dose di mantenimento di lamotrigina: è possibile che sia necessario aumentare la dose di lamotrigina se Kaletra viene aggiunto o diminuirla se Kaletra è interrotto; di conseguenza deve essere effettuato il monitoraggio plasmatico di lamotrigina, in particolar modo prima e durante le 2 settimane successive all’inizio o all’interruzione di Kaletra in modo da valutare se è necessario un aggiustamento della dose di lamotrigina.
In pazienti che stanno assumendo Kaletra ed iniziano il trattamento con lamotrigina: non è necessario alcun aggiustamento dell’incremento progressivo raccomandato della dose di lamotrigina.
Valproato: ↓
Antidepressivi e Ansiolitici
Trazodone dose singola Trazodone: Non è noto se la combinazione di Kaletra determini un simile incremento nell’esposizione al trazodone.
La combinazione deve essere usata con cautela e deve essere considerata la dose più bassa di trazodone.
AUC: ↑ 2,4 volte
(ritonavir, 200 mg BID) Eventi avversi quali nausea, capogiri, ipotensione e sincope sono stati osservati in seguito alla co-somministrazione di trazodone e ritonavir.
Antifungini
Ketoconazolo e itraconazolo Le concentrazioni sieriche di ketoconazolo e itraconazolo possono aumentare a causa dell’ inibizione del CYP3A da parte di lopinavir/ritonavir. Dosi elevate di ketoconazolo e itraconazolo (> 200 mg/die) non sono raccomandate.
Voriconazolo Voriconazolo: La co-somministrazione di voriconazolo e una bassa dose di ritonavir (100 mg BID) così come contenuto in Kaletra deve essere evitata a meno che la valutazione del rapporto beneficio/rischio nel paziente giustifichi l’utilizzo del voriconazolo.
Le concentrazioni possono diminuire.
Agenti anti gotta:
Colchicina dose singola Colchicina: La somministrazione di Kaletra con colchicina in pazienti con compromissione renale e/o epatica è controindicata a causa di reazioni avverse serie e/o potenzialmente fatali correlate alla colchicina come l’aumento della tossicità neuromuscolare (inclusa rabdomiolisi) (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
Si raccomanda una riduzione della dose di colchicina o un’interruzione del trattamento con colchicina nei pazienti con regolare funzionalità renale o epatica nel caso sia richiesto il trattamento con Kaletra.
Fare riferimento al Riassunto delle Caratteristiche di Prodotto della colchicina.
(Ritonavir 200 mg due volte al giorno) AUC: ↑ 3 volte
Cmax: ↑ 1,8 volte
A causa dell’inibizione della P-gp e/o del CYP3A4 da parte di ritonavir.
Antistaminici  
Astemizolo Terfenadina Le concentrazioni plasmatiche possono aumentare a causa dell’inibizione del CYP3A da parte di lopinavir/ritonavir. La co-somministrazione di Kaletra e astemizolo e terfenadina è controindicata poichè può aumentare il rischio di gravi aritmie causate da questi agenti (vedere paragrafo 4.3).
Antinfettivi
Acido fusidico Acido fusidico: La co-somministrazione di Kaletra con acido fusidico è controindicata nelle indicazioni dermatologiche a causa dell’aumento del rischio di eventi avversi correlati all’acido fusidico, in particolare rabdomiolisi (vedere paragrafo 4.3).
Quando utilizzato per le infezioni osteo articolari, laddove la co-somministrazione risulta inevitabile, è fortemente raccomandato uno stretto monitoraggio clinico per gli eventi avversi muscolari (vedere paragrafo 4.4).
Le concentrazioni possono aumentare a causa dell’inibizione del CYP3A da parte di lopinavir/ritonavir.
Antimicobatterici
Bedaquilina (dose singola) Bedaquilina A causa del rischio di reazioni avverse correlate con la bedaquilina, la combinazione della bedaquilina e Kaletra deve essere evitata.
Se il beneficio supera il rischio, la co-somministrazione di bedaquilina con Kaletra deve essere fatta con cautela.
Si raccomanda un monitoraggio elettrocardiografico e delle transaminasi più frequente (vedere paragrafo 4.4 e fare riferimento al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto della bedaquilina).
AUC: ↑ 22%
Cmax: ↔
(Lopinavir/ritonavir 400/100 mg BID, dose multipla) Un effetto più pronunciato sulle esposizioni plasmatiche alla bedaquilina può essere osservato durante la co-somministrazione prolungata con lopinavir/ritonavir.
Inibizione del CYP3A4 probabilmente dovuta a lopinavir/ritonavir.
Delamanid (100 mg BID) Delamanid: A causa del rischio di prolungamento del QTc associato a DM-6705, se la co-somministrazione di delamanid con Kaletra è considerata necessaria, si raccomanda un monitoraggio elettrocardiografico molto frequente per l’intero periodo di trattamento con delamanid (vedere paragrafo 4.4 e fare riferimento al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto del delamanid).
AUC: ↑ 22%
(Lopinavir/ritonavir 400/100 mg BID) DM-6705 (metabolita attivo di delamanid):
AUC: ↑ 30%
Un effetto più pronunciato sull’ esposizione a DM-6705 può essere osservato durante la co-somministrazione prolungata con lopinavir/ritonavir.
Rifabutina 150 mg QD Rifabutina (medicinale precursore e metabolita attivo 25-O-desacetil): Quando somministrata con Kaletra la dose raccomandata di rifabutina è di 150 mg 3 volte alla settimana in giorni prestabiliti (per esempio Lunedì-Mercoledì-Venerdì).
A causa di un previsto aumento nella esposizione alla rifabutina è opportuno un controllo maggiore delle reazioni avverse correlate alla rifabutina, ivi compresa la neutropenia e l’uveite.
Una ulteriore riduzione del dosaggio di rifabutina a 150 mg due volte a settimana in giorni stabiliti è raccomandata per i pazienti nei quali la dose da 150 mg 3 volte a settimana non è tollerata.
Va tenuto presente che il dosaggio due volte a settimana di 150 mg potrebbe non garantire una esposizione ottimale alla rifabutina portando così ad un rischio di resistenza alle rifamicine e ad un fallimento terapeutico.
Nessun aggiustamento della dose è necessario per Kaletra.
AUC: ↑ 5,7 volte
Cmax: ↑ 3,5 volte
Rifampicina Lopinavir: La co-somministrazione di Kaletra con rifampicina non è raccomandata poichè la diminuzione delle concentrazioni di lopinavir può significativamente diminuire l’effetto terapeutico del lopinavir.
Un aggiustamento della dose di Kaletra a 400 mg/400 mg (cioè Kaletra 400/100 mg + ritonavir 300 mg) due volte al giorno ha permesso di compensare l’effetto induttore della rifampicina sul CYP3A4.
Comunque, tale aggiustamento di dose potrebbe essere associato all’aumento del rapporto ALT/AST e all’aumento dei disturbi gastrointestinali.
Pertanto, questa co-somministrazione deve essere evitata a meno che non venga giudicata strettamente necessaria.
Se questa co-somministrazione è giudicata inevitabile, la dose di Kaletra aumentata a 400 mg/400 mg due volte al giorno può essere somministrata con rifampicina sotto stretto monitoraggio terapeutico e della sicurezza.
La dose di Kaletra deve essere aumentata solo dopo che sia stata intrapresa la terapia con rifampicina (vedere paragrafo 4.4).
Possono essere osservate grandi diminuzioni nelle concentrazioni di lopinavir a causa dell’induzione del CYP3A da parte della rifampicina.
Antipsicotici
Lurasidone A causa dell’inibizione del CYP3A da parte di lopinavir/ritonavir, le concentrazioni di lurasidone dovrebbero aumentare. La co-somministrazione di lurasidone è controindicata (vedere paragrafo 4.3).
Pimozide A causa dell’inibizione del CYP3A da parte di lopinavir/ritonavir, le concentrazioni di pimozide dovrebbero aumentare. La co-somministrazione di Kaletra e pimozide è controindicata poichè può aumentare il rischio di gravi anomalie ematologiche o altri eventi avversi gravi dovuti a questo agente (vedere paragrafo 4.3).
Quetiapina A causa dell’inibizione del CYP3A da parte di lopinavir/ritonavir, le concentrazioni di quetiapina dovrebbero aumentare. La co-somministrazione di Kaletra e quetiapina è controindicata poiché può aumentare la tossicità correlata alla quetiapina.
Benzodiazepine
Midazolam Midazolam per via orale: Kaletra non deve essere somministrato con midazolam per via orale (vedere paragrafo 4.3), mentre bisogna prestare attenzione alla co-somministrazione di Kaletra e midazolam per via parenterale.
Se Kaletra è co-somministrato con midazolam per via parenterale, ciò deve essere effettuato in un’unità di terapia intensiva (UTI) o analogo reparto che garantisca uno stretto monitoraggio clinico ed un appropriato trattamento medico nel caso di depressione dell’attività respiratoria e/o prolungata sedazione.
Deve essere considerato un aggiustamento della dose di midazolam specialmente se viene somministrata più di una singola dose di midazolam.
AUC: ↑ 13 volte
Midazolam per via parenterale:
AUC: ↑ 4 volte a causa dell’inibizione del CYP3A da parte di lopinavir/ritonavir
Agonisti dell’adrenorecettore Beta2 (a lunga durata)
Salmeterolo Salmeterolo: La combinazione può determinare un aumento del rischio di eventi avversi cardiovascolari associati al salmeterolo, incluso prolungamento del QT, palpitazioni e tachicardia sinusale.
Di conseguenza, la co-somministrazione di Kaletra con salmeterolo non è raccomandata (vedere paragrafo 4.4).
A causa dell’inibizione del CYP3A da parte di lopinavir/ritonavir, le concentrazioni dovrebbero aumentare.
Calcio antagonisti
Felodipina, nifedipina, e nicardipina Felodipina, nifedipina, nicardipina: Si raccomanda il monitoraggio clinico degli effetti terapeutici e degli effetti avversi quando questi medicinali vengono co-somministrati con Kaletra.
Le concentrazioni possono essere aumentate a causa dell’inibizione del CYP3A da parte di lopinavir/ritonavir.
Corticosteroidi
Desametasone Lopinavir: Il monitoraggio clinico dell’efficacia antivirale è raccomandato quando questi medicinali sono co-somministrati con Kaletra.
Le concentrazioni possono essere ridotte a causa dell’induzione del CYP3A da parte del desametasone.
Fluticasone propionato, budesonide, triamcinolone per via inalatoria, iniettabile o intranasale Fluticasone propionato, 50 microgrammi per via intranasale 4 volte al giorno: Gli effetti maggiori possono manifestarsi quando il fluticasone propionato è inalato.
Gli effetti sistemici dei corticosteroidi comprendenti la sindrome di Cushing e la soppressione surrenalica sono stati osservati in pazienti trattati con ritonavir e con fluticasone propionato somministrato per via inalatoria o per via intranasale; ciò potrebbe anche verificarsi con altri corticosteroidi metabolizzati attraverso la via del P450 3A per esempio budesonide e triamcinolone.
Conseguentemente, la co-somministrazione di Kaletra e questi glucocorticoidi non è raccomandata a meno che il potenziale beneficio del trattamento superi il rischio degli effetti sistemici dei corticosteroidi (vedere paragrafo 4.4).
Una riduzione della dose dei glucocorticoidi deve essere presa in considerazione con l’attento monitoraggio degli effetti locali e sistemici così come il passaggio ad un glucocorticoide che non sia un substrato del CYP3A4 (per esempio beclometasone).
Inoltre, in caso di sospensione dei glucocorticoidi la riduzione di dose progressiva può essere effettuata attraverso un periodo più lungo.
Concentrazioni nel plasma ↑
Livelli di cortisolo ↓ 86%
Inibitori della fosfodiesterasi (PDE5)
Avanafil (ritonavir 600 mg BID) Avanafil: L’uso di avanafil con Kaletra è controindicato (vedere paragrafo 4.3).
AUC: ↑ 13 volte
A causa dell’inibizione di CYP3A da parte di lopinavir/ritonavir
Tadalafil Tadalafil: Per il trattamento dell’ipertensione polmonare arteriosa: la co-somministrazione di Kaletra con sildenafil è controindicata (vedere paragrafo 4.3).
La co-somministrazione di Kaletra con tadalafil non è raccomandata.
Per la disfunzione erettile: Deve essere prestata particolare cautela quando viene prescritto sildenafil o tadalafil in pazienti trattati con Kaletra incrementando il monitoraggio nei confronti di eventi avversi quali ipotensione, sincope, alterazioni della vista, ed erezione prolungata (vedere paragrafo 4.4).
Quando co-somministrate con Kaletra, le dosi di sildenafil non devono superare i 25 mg nelle 48 ore e le dosi di tadalafil non devono superare i 10 mg nelle 72 ore.
AUC: ↑ 2 volte
Dovuto all’inibizione del CYP3A4 da parte di lopinavir/ritonavir.
Sildenafil Sildenafil:
AUC: ↑ 11 volte
Dovuto all’inibizione del CYP3A da parte di lopinavir/ritonavir.
Vardenafil Vardenafil: L’uso di vardenafil con Kaletra è controindicato (vedere paragrafo 4.3).
AUC: ↑ 49 volte
Dovuto all’inibizione del CYP3A da parte di lopinavir/ritonavir.
Alcaloidi dell’ergotamina
Diidroergotamina, ergonovina, ergotamina, metilergonovina Le concentrazioni plasmatiche possono aumentare a causa dell’inibizione del CYP3A da parte di lopinavir/ritonavir. La co-somministrazione di Kaletra e alcaloidi dell’ergotamina è controindicata poichè può portare a tossicità acuta da ergotamina, compresi vasospasmo ed ischemia (vedere paragrafo 4.3)
Medicinali per la motilità gastrointestinale
Cisapride Le concentrazioni plasmatiche possono aumentare a causa dell’inibizione del CYP3A da parte di lopinavir/ritonavir. La co-somministrazione di Kaletra e cisapride è controindicata poichè può aumentare il rischio di gravi aritmie dovute a questo agente (vedere paragrafo 4.3)
Antivirali ad azione diretta contro HCV
Elbasvir/grazoprevir (50/200 mg QD) Elbasvir: La co-somministrazione di elbasvir/grazoprevir con Kaletra è controindicata (vedere paragrafo 4.3).
AUC: ↑ 2,71 volte
Cmax: ↑ 1,87 volte
C24: ↑ 3,58 volte
Grazoprevir:
AUC: ↑ 11,86 volte
Cmax: ↑ 6,31 volte
C24: ↑ 20,70 volte
(combinazioni di meccanismi compreso l’inibizione del CYP3A)
Lopinavir: ↔
Glecaprevir/pibrentasvir Le concentrazioni plasmatiche possono aumentare a causa dell’inibizione della glicoproteina-P, del BCRP e del OATP1B da parte di lopinavir/ritonavir. La co-somministrazione di glecaprevir/pibrentasvir e Kaletra non è raccomandata a causa di un aumentato rischio di innalzamenti delle ALT associato ad una maggiore esposizione a glecaprevir.
Ombitasvir/paritaprevir/ritonavir + dasabuvir Ombitasvir: ↔ La co-somministrazione è controindicata.
(25/150/100 mg QD + 400 mg BID) Paritaprevir: Lopinavir/ritonavir 800/200 mg QD è stato somministrato anche con ombitasvir/paritaprevir/ritonavir con o senza dasabuvir.
L’effetto sui farmaci ad azione antivirale diretta (DAA) e su lopinavir è stato simile a quello osservato quando è stato somministrato lopinavir/ritonavir 400/100 mg BID (vedere paragrafo 4.3).
AUC: ↑ 2,17 volte
Cmax: ↑ 2,04 volte
Ctrough: ↑ 2,36 volte
Lopinavir/ritonavir 400/100 mg BID (inibizione del CYP3A/trasportatori di efflusso)
Dasabuvir: ↔
Lopinavir: ↔
Ombitasvir/paritaprevir/ ritonavir Ombitasvir: ↔
(25/150/100 mg QD) Paritaprevir:
AUC: ↑ 6,10 volte
Cmax: ↑ 4,76 volte
Ctrough: ↑ 12,33 volte
Lopinavir/ritonavir 400/100 mg BID (inibizione del CYP3A/trasportatori di efflusso)
Lopinavir: ↔
Sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir Le concentrazioni plasmatiche di sofosbuvir, velpatasvir e voxilaprevir possono aumentare a causa dell’inibizione della glicoproteina-P, del BCRP e del OATP1B1/3 da parte di lopinavir/ritonavir.
Tuttavia, solo l’aumento dell’esposizione a voxilaprevir è considerato clinicamente rilevante.
La co-somministrazione di Kaletra e sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir non è raccomandata.
Inibitori della proteasi dell’HCV
Simeprevir 200 mg al giorno (ritonavir 100 mg BID) Simeprevir: La co-somministrazione di Kaletra e Simeprevir non è raccomandata.
AUC: ↑ 7,2 volte
Cmax: ↑ 4,7 volte
Cmin: ↑ 14,4 volte
Prodotti a base di erbe
Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) Lopinavir: Le preparazioni a base di erbe contenenti l’Erba di San Giovanni non devono essere combinate con lopinavir e ritonavir.
Se un paziente sta già prendendo Erba di San Giovanni, è necessario interrompere l’assunzione dell’Erba di San Giovanni e se possibile controllare i livelli virali.
I livelli di lopinavir e ritonavir possono aumentare se si interrompe l’assunzione dell’Erba di San Giovanni.
Può essere necessario aggiustare la dose di Kaletra.
Gli effetti indotti possono persistere per almeno 2 settimane dopo l’interruzione del trattamento con Erba di San Giovanni (vedere paragrafo 4.3).
Dunque, Kaletra può essere assunto nuovamente in modo sicuro 2 settimane dopo la cessazione del trattamento con Erba di San Giovanni.
Le concentrazioni possono essere ridotte dall’induzione del CYP3A da parte della preparazione a base di Erba di San Giovanni.
Immunosoppressori
Ciclosporina, sirolimus (rapamicina), e tacrolimus Ciclosporina, sirolimus (rapamicina), tacrolimus: Le concentrazioni possono essere aumentate dall’inibizione del CYP3A da parte di lopinavir/ritonavir. Un monitoraggio più frequente della concentrazione terapeutica è raccomandato fino a quando i livelli plasmatici di questi medicinali non siano stati ristabiliti.
Agenti ipolipidemizzanti
Lovastatina e simvastatina Lovastatina, simvastatina: concentrazioni plasmatiche notevolmente aumentate a causa dell’inibizione del CYP3A da parte di lopinavir/ritonavir. Dal momento che l’aumento delle concentrazioni di inibitori della HMG-CoA reduttasi può causare miopatia, compresa rabdomiolisi, la combinazione di questi medicinali con Kaletra è controindicata (vedere paragrafo 4.3).
Farmaci che modificano il profilo lipidico
Lomitapide Gli inibitori del CYP3A4 aumentano la concentrazione di lomitapide, causando un forte aumento dell’esposizione pari a circa 27 volte.
A causa dell’inibizione del CYP3A causata da lopinavir/ritonavir, ci si aspetta che le concentrazioni di lomitapide aumentino.
L’uso concomitante di Kaletra con lomitapide è controindicato(vedere le informazioni prescrittive per lomitapide) (vedere paragrafo 4.3).
Atorvastatina Atorvastatina: La combinazione di Kaletra con atorvastatina non è raccomandata.
Se l’uso di atorvastatina è considerato strettamente necessario, deve essere somministrata la dose più bassa possibile di atorvastatina con attento monitoraggio della sicurezza (vedere paragrafo 4.4).
AUC: ↑ 5,9 volte
Cmax: ↑ 4,7 volte
Dovuto all’inibizione del CYP3A da parte di lopinavir/ritonavir.
Rosuvastatina, 20 mg QD Rosuvastatina: Deve essere prestata attenzione e devono essere prese in considerazione dosi ridotte quando Kaletra è co-somministrato con rosuvastatina (vedere paragrafo 4.4).
AUC: ↑ 2 volte
Cmax: ↑ 5 volte
Sebbene rosuvastatina sia poco metabolizzata dal CYP3A4, è stato osservato un incremento della sua concentrazione plasmatica.
Il meccanismo di questa interazione può essere dovuto ad un’inibizione delle proteine di trasporto.
Fluvastatina o pravastatina Fluvastatina, pravastatina: Non è attesa alcuna interazione clinica rilevante. Se è indicato un trattamento con un inibitore dell’HMG-CoA reduttasi, si raccomanda fluvastatina o pravastatina.
Pravastatina non è metabolizzata dal CYP450.
Fluvastatina è parzialmente metabolizzata dal CYP2C9.
Oppioidi
Buprenorfina, 16 mg QD Buprenorfina: ↔ Non è necessario un aggiustamento della dose.
Metadone Metadone: ↓ È raccomandato il monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche di metadone.
Contraccettivi orali
Etinilestradiolo Etinilestradiolo: ↓ In caso di co-somministrazione di Kaletra con contraccettivi contenenti etinilestradiolo (qualunque sia la formulazione contraccettiva p.
es.
orale o cerotto), devono essere utilizzati metodi addizionali di contraccezione.
Medicinali per la disassuefazione dall’abitudine al fumo
Bupropione Buproprione e il suo metabolita attivo, idrossibupropione: AUC e Cmax ↓ ≈50% Se la co-somministrazione di Kaletra con bupropione è giudicata inevitabile, questo deve essere somministrato sotto stretto monitoraggio clinico per l’efficacia del bupropione, senza eccedere la dose raccomandata, nonostante l’induzione osservata.
Questo effetto può essere dovuto all’induzione del metabolismo del bupropione.
Terapia sostitutiva a base di ormone tiroideo
Levotiroxina Sono stati segnalati casi successivi all’immisione in commercio indicativi di una potenziale interazione tra medicinali contenenti ritonavir e levotiroxina. Si deve monitorare l’ormone tireostimolante (TSH) in pazienti trattati con levotiroxina almeno durante il primo mese dall’inizio e/o dalla fine del trattamento a base di lopinavir/ritonavir.
Agenti vasodilatatori:
Bosentan Lopinavir - ritonavir: le concentrazioni plasmatiche di lopinavir/ritonavir possono diminuire a causa dell’induzione del CYP3A4 da parte del bosentan. Deve essere prestata attenzione nella somministrazione di Kaletra con bosentan.
Quando Kaletra è co-somministrato con bosentan, l’efficacia della terapia HIV deve essere monitorata e i pazienti devono essere strettamente osservati per la tossicità del bosentan, specialmente durante la prima settimana di co-somministrazione.
Bosentan:
AUC: ↑ 5 volte
Cmax: ↑ 6 volte
Inizialmente, bosentan Cmin: ↑ approssimativamente di 48 volte a causa dell’inibizione del CYP3A4 da parte di lopinavir/ritonavir.
Riociguat Le concentrazioni plasmatiche possono aumentare a causa dell’inibizione del CYP3A e della P-gp da parte di lopinavir/ritonavir. La co-somministrazione di riociguat con Kaletra non è raccomandata (vedere paragrafo 4.4 e fare riferimento al Riassunto delle Caratteristiche di Prodotto di riociguat).
Altri prodotti medicinali
In base ai profili metabolici conosciuti, non si attendono interazioni clinicamente significative tra Kaletra e dapsone, trimetoprim/sulfametossazolo, azitromicina o fluconazolo.

Effetti indesiderati

a.
Riassunto del profilo di sicurezza
La sicurezza di Kaletra è stata valutata su oltre 2600 pazienti in studi clinici di fase II-IV, di questi più di 700 hanno assunto una dose di 800/200 mg (6 capsule o 4 compresse) una volta al giorno.
Insieme agli inibitori nucleosidici della trascrittasi inversa (NRTIs), in alcuni studi Kaletra è stato usato in associazione con efavirenz o nevirapina.
Le più comuni reazioni avverse associate alla terapia con Kaletra durante gli studi clinici sono state diarrea, nausea, vomito, ipertrigliceridemia ed ipercolesterolemia.
Diarrea, nausea e vomito possono presentarsi all’inizio del trattamento mentre l’ipertrigliceridemia e l’ipercolesterolemia possono presentarsi in seguito.
Eventi avversi emergenti dal trattamento hanno portato alla prematura interruzione dello studio per il 7% dei soggetti dagli studi di fase II-IV.
È importante notare che sono stati riportati alcuni casi di pancreatite in pazienti in terapia con Kaletra, inclusi coloro che hanno sviluppato ipertrigliceridemia.
Sono stati riportati inoltre rari casi di aumento dell’intervallo PR durante la terapia con Kaletra (vedere paragrafo 4.4).
b.
Tabella delle reazioni avverse
Reazioni avverse dagli studi clinici e dall’esperienza successiva all’immissione in commercio in pazienti adulti e pediatrici: I seguenti eventi sono stati identificati come reazioni avverse.
La categoria di frequenza include tutti gli eventi riportati di grado da moderato a grave, a prescindere dalla valutazione della causalità individuale.
Le reazioni avverse sono riportate per tipologia di organo.
All’interno di ogni gruppo di frequenza, gli effetti indesiderati vengono presentati in ordine decrescente di gravità: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Effetti Indesiderati verificatisi in pazienti adulti durante studi clinici e successivi all’immissione in commercio
Classificazione per sistemi e organi Frequenza Reazione avversa
Infezioni ed infestazioni Molto comune Infezione delle vie respiratorie superiori
Comune Infezione delle basse vie aeree, infezioni della cute incluse cellulite, follicolite e foruncolosi
Patologie del sistema emolinfopoietico Comune Anemia, leucopenia, neutropenia, linfoadenopatia
Disturbi del sistema immunitario Comune Ipersensibilità inclusa orticaria e angioedema
Non comune Sindrome infiammatoria da immunoricostituzione
Patologie endocrine Non comune Ipogonadismo
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Comune Disturbi del metabolismo del glucosio inclusi diabete mellito, ipertrigliceridemia, ipercolesterolemia, diminuzione del peso, diminuzione dell’appetito
Non comune Aumento di peso, aumento dell’appetito
Disturbi psichiatrici Comune Ansia
Non comune Sogni anormali, diminuzione della libido
Patologie del sistema nervoso Comune Cefalea (inclusa emicrania), neuropatia (inclusa neuropatia periferica), vertigini, insonnia
Non comune Accidente cerebrovascolare, convulsioni, disgeusia, ageusia, tremore
Patologie dell’occhio Non comune Compromissione della visione
Patologie dell’orecchio e del labirinto Non comune Tinnito, vertigine
Patologie cardiache Non comune Aterosclerosi come infarto del miocardio, blocco atrioventricolare, incompetenza della valvola tricuspide
Patologie vascolari Comune Ipertensione
Non comune Trombosi venosa profonda
Patologie gastrointestinali Molto comune Diarrea, nausea
Comune Pancreatite¹, vomito, malattia da reflusso gastroesofageo, gastroenterite e colite, dolore addominale (superiore e inferiore), distensione addominale, dispepsia, emorroidi, flatulenza
Non comune Emorragia gastrointestinale inclusa ulcera gastrointestinale, duodenite, gastrite ed emorragia rettale, stomatite e ulcere orali, incontinenza fecale, costipazione, bocca secca
Patologie epatobiliari Comune Epatite incluso incremento delle AST, ALT e GGT
Non comune Ittero, steatosi epatica, epatomegalia, colangite, iperbilirubinemia
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comune Eruzione cutanea incluso eruzione maculo-papulosa, dermatite/eruzione cutanea incluso eczema e dermatite seborroica, sudorazioni notturne, prurito
Non comune Alopecia, capillarite, vasculite
Raro Sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Comune Mialgia, dolore muscoloscheletrico inclusi artralgia e dolore dorsale, patologie muscolari come debolezza e spasmi
Non comune Rabdomiolisi, osteonecrosi
Patologie renali e urinarie Non comune Diminuzione della clearance della creatinina, nefrite, ematuria
Non nota Nefrolitiasi
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Comune Disfunzione erettile, disturbi mestruali, amenorrea, menorragia
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Comune Stanchezza inclusa astenia
¹ Vedere paragrafo 4.4: pancreatite e lipidi c.
Descrizione di reazioni avverse selezionate
È stata riportata Sindrome di Cushing in pazienti che assumevano ritonavir e fluticasone propionato somministrato per via inalatoria o intranasale; ciò può anche avvenire con altri corticosteroidi metabolizzati attraverso la via P450 3A es.
budesonide (vedere paragrafo 4.4 e 4.5).
Aumento della creatin fosfochinasi (CPK), mialgia, miosite, e raramente rabdomiolisi, sono state riportate con gli inibitori della proteasi, in particolare in combinazione con gli inibitori nucleosidici della trascrittasi inversa.
Parametri metabolici Durante la terapia antiretrovirale (ART) si può verificare un aumento del peso e dei livelli ematici dei lipidi e del glucosio (vedere paragrafo 4.4).
In pazienti affetti da HIV con deficienza immunitaria severa al momento dell’inizio della CART, può insorgere una reazione infiammatoria a infezioni opportunistiche asintomatiche o residuali.
Sono stati riportati anche disturbi autoimmuni (come la malattia di Graves e l’epatite autoimmune); tuttavia, il tempo di insorgenza registrato è più variabile e questi eventi possono verificarsi molti mesi dopo l’inizio del trattamento (vedere paragrafo 4.4).
Casi di osteonecrosi sono stati riportati soprattutto in pazienti con fattori di rischio generalmente noti, con malattia da HIV avanzata o esposti per lungo tempo a CART.
La frequenza di tali casi non è nota (vedere paragrafo 4.4).
d.
Popolazione pediatrica
Nei bambini di età pari o superiore a 14 giorni, la natura del profilo di sicurezza è simile a quella osservata negli adulti (vedere tabella di cui al punto b).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l’Agenzia Italiana del Farmaco, Sito web: http://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza Come regola generale, quando si decide di usare agenti antiretrovirali per il trattamento dell’infezione da HIV nelle donne in gravidanza e di conseguenza per ridurre il rischio di trasmissione verticale dell’HIV al neonato, devono essere presi in considerazione i dati sugli animali come anche l’esperienza clinica in donne in gravidanza al fine di caratterizzare la sicurezza per il feto.
Lopinavir/ritonavir è stato valutato in oltre 3000 donne durante la gravidanza, includendone oltre 1000 durante il primo trimestre.
Nel corso della sorveglianza successiva all’immisione in commercio attraverso l’Antiretroviral Pregnancy Register, istituito dal Gennaio 1989, non è stato riportato un aumento del rischio di difetti alla nascita associati a Kaletra tra le oltre 1000 donne esposte durante il primo trimestre.
La prevalenza di difetti alla nascita dopo esposizione a lopinavir ad ogni trimestre è paragonabile alla prevalenza osservata nella popolazione generale.
Non è stato osservato alcun esempio di difetto alla nascita indicativo di una eziologia comune.
Studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
Sulla base dei dati menzionati, il rischio di malformazione negli uomini è improbabile.
Lopinavir può essere usato durante la gravidanza se clinicamente necessario.
Allattamento Studi sui ratti rivelano che il lopinavir è escreto nel latte.
Non è noto se questo medicinale sia escreto nel latte materno.
Come regola generale, per evitare la trasmissione dell’HIV si raccomanda che le madri con infezione da HIV non allattino al seno i loro bambini in nessun caso.
Fertilità Studi sugli animali non hanno mostrato effetti sulla fertilità.
Non sono disponibili dati sull’effetto di lopinavir/ritonavir sulla fertilità sull’uomo.

Conservazione

Conservare in frigorifero (2°C-8°C).
Conservazione durante l’uso: se tenuto fuori dal frigorifero, non conservare a temperatura superiore ai 25°C e gettare il contenuto non utilizzato dopo 42 giorni (6 settimane).
È consigliabile scrivere sulla confezione la data in cui il medicinale viene posto fuori dal frigorifero.

Cerca farmaci per nome:

La fonte dei dati utilizzati e pubblicati è Banche Dati Farmadati Italia. Farmadati Italia garantisce il massimo impegno affinché la Banca dati e gli Aggiornamenti relativi a farmaci, parafarmaci, prodotti omeopatici e principi attivi siano precisi, puntuali e costantemente aggiornati. Questo materiale è fornito solo a scopo didattico e non è inteso per consulenza medica, diagnosi o trattamento e non deve in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o ad un consulto medico. Farmadati Italia e SilhouetteDonna.it non si assumono responsabilità sull’utilizzo dei dati. E’ doveroso contattare il proprio medico e/o uno specialista per la prescrizione e assunzione di farmaci. L’ultimo aggiornamento dei dati e la messa online del database da parte di Silhouette Donna è stato effettuato in data 23/12/2024.

Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.