IRIDINA ANTIB COLL FL 5ML 0,3%
9,90 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 16/01/2023
IRIDINA ANTIBIOTICO 0,3% collirio, soluzione è indicato nel trattamento delle infezioni dell’occhio e degli annessi oculari, causate da batteri sensibili alla tobramicina: congiuntiviti catarrali acute, sub-acute e croniche; blefariti; cheratiti batteriche; dacriocistiti; profilassi pre- e post-operatorie negli interventi sul segmento anteriore.
1 ml di IRIDINA ANTIBIOTICO “0,3% collirio, soluzione” contiene 3 mg di tobramicina. IRIDINA ANTIBIOTICO “0,3% collirio, soluzione”20 contenitori monodose da 0,250 ml Un contenitore monodose contiene: Principio attivo: Tobramicina: 0,750 mg IRIDINA ANTIBIOTICO “0,3% collirio, soluzione” 1 flacone da 5 ml Un flacone contiene: Principio attivo: Tobramicina: 15,00 mg Eccipiente con effetto noto: benzalconio cloruro Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
Controindicazioni
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Posologia
- Posologia Instillare nel sacco congiuntivale due gocce quattro volte al giorno nelle forme acute e tre volte al giorno nelle forme croniche, secondo prescrizione medica.
Popolazione pediatrica IRIDINA ANTIBIOTICO collirio, soluzione può essere utilizzato nei bambini da un anno di età in poi allo stesso dosaggio previsto per gli adulti.
I dati al momento disponibili sono riportati nel paragrafo 5.1.
La sicurezza e l’efficacia di IRIDINA ANTIBIOTICO nei bambini di età inferiore ad un anno non sono state ancora ancora stabilite e non ci sono dati disponibili.
Modo di somministrazione Solo per uso oftalmico Si raccomanda l’occlusione nasolacrimale o l’abbassamento della palpebra dopo l’instillazione.
Ciò può ridurre l’assorbimento sistemico del medicinale somministrato per via oftalmica e risultare in una riduzione degli effetti indesiderati sistemici.
Se si sta utilizzando più di un medicinale per uso topico oculare, lasciar passare almeno 5 minuti tra l’instillazione di ogni medicinale.
IRIDINA ANTIBIOTICO “0,3% collirio, soluzione” 1 flacone da 5 ml Conservare il flacone ben chiuso quando non lo si utilizza.
Per evitare di contaminare il contagocce e la soluzione, è necessario fare attenzione a non toccare le palpebre, le aree circostanti o altre superfici con la punta contagocce del flacone. Avvertenze e precauzioni
- - In alcuni pazienti può verificarsi sensibilizzazione agli antibiotici aminoglicosidici somministrati per via topica.
La gravità delle reazioni di ipersensibilità può variare da effetti locali a reazioni generalizzate come eritema, prurito, orticaria, eruzione cutanea, anafilassi, reazioni anafilattoidi o reazioni bollose.
Se durante l’uso di questo medicinale si sviluppa ipersensibilità, il trattamento deve essere sospeso.
- Si può verificare ipersensibilità crociata ad altri aminoglicosidi, pertanto deve essere presa in considerazione la possibilità che i pazienti sensibilizzati alla tobramicina somministrata per via topica possano risultare sensibili anche ad altri aminoglicosidi somministrati per via topica e/o sistemica.
- In pazienti trattati con tobramicina per via sistemica si sono verificate reazioni avverse gravi come neurotossicità, ototossicità e nefrotossicità.
Si consiglia cautela quando IRIDINA ANTIBIOTICO è somministrato in concomitanza a terapia sistemica con tobramicina.
- Si deve usare cautela nel prescrivere IRIDINA ANTIBIOTICO collirio a pazienti con disturbi neuromuscolari noti o sospetti come miastenia grave o morbo di Parkinson.
Gli aminoglicosidi possono aggravare la debolezza muscolare a causa del loro potenziale effetto sulla funzione neuromuscolare.
- Come con gli altri antibiotici, l'uso prolungato di IRIDINA ANTIBIOTICO collirio può indurre una crescita anomala di organismi non sensibili, inclusi i funghi.
Se si verifica una sovrainfezione, è necessario instaurare una terapia adeguata.
- Si raccomanda di non indossare lenti a contatto durante il trattamento di un’infezione oculare IRIDINA ANTIBIOTICO 0,3% collirio, soluzione” 1 flacone da 5 ml Questo medicinale contiene benzalconio cloruro che può causare irritazione agli occhi, occhio secco, alterazione del film e della superficie corneale.
Gli occhi dei bambini reagiscono in maniera più marcata rispetto agli occhi degli adulti.
L’irritazione nei bambini può interferire con l’aderenza alla terapia.
Da usare con cautela in pazienti con occhio secco o con compromissione della cornea.
Evitare il contatto con lenti a contatto morbide.
Benzalconio cloruro può essere assorbito dalle lenti a contatto morbide e portare al cambiamento del loro colore.
Nel caso i pazienti siamo autorizzati ad indossare lenti a contatto, si deve dare loro istruzione di toglierle prima della somministrazione di IRIDINA ANTIBIOTICO collirio e di attendere almeno 15 minuti dopo l’instillazione della dose prima di riapplicarle. Interazioni
- Non sono stati effettuati studi di interazione.
Non sono state descritte interazioni clinicamente rilevanti con l’uso topico oculare. Effetti indesiderati
- Le seguenti reazioni avverse elencate nella tabella sottostante sono state riportate durante gli studi clinici con tobramicina collirio e/o unguento oftalmico e sono classificate secondo la seguente convenzione: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000) molto raro (<1/10.000).
All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine di gravità decrescente.
La tabella seguente riporta ulteriori reazioni avverse identificate durante l’esperienza postmarketing.Classificazione per sistemi e organi Reazioni avverse Disturbi del sistema immunitario Non comune: ipersensibilità. Patologie del sistema nervoso Non comune: cefalea. Patologie dell’occhio Comune: fastidio oculare, iperemia oculare. Non comune: cheratite, abrasione corneale, compromissione della visione, visione annebbiata, eritema palpebrale, edema congiuntivale, edema palpebrale, dolore oculare, occhio secco, secrezione oculare, prurito oculare, aumento della lacrimazione. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non comune: orticaria, dermatite, madarosi, leucoderma, prurito, cute secca.
La frequenza non può essere valutata sulla base dei dati disponibili.
Descrizione degli eventi avversi evidenziati In pazienti trattati con tobramicina per via sistemica si sono verificate reazioni avverse gravi come neurotossicità, ototossicità e nefrotossicità (vedere paragrafo 4.4).In alcuni pazienti può verificarsi sensibilizzazione agli aminoglicosidi somministrati per via topica (vedere paragrafo 4.4).Classificazione per sistemi e organi Reazioni avverse Disturbi del sistema immunitario Reazioni anafilattiche. Patologie dell’occhio Allergia oculare, irritazione oculare, prurito palpebrale. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme, eruzione cutanea.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Fertilità Non sono stati effettuati studi per valutare l’effetto sulla fertilità umana della somministrazione topica oculare di IRIDINA ANTIBIOTICO collirio.
Gravidanza I dati relativi all’uso topico oculare di tobramicina in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato.
La tobramicina passa nel feto attraverso la placenta dopo somministrazione endovenosa in donne gravide.
Non è atteso che la tobramicina possa causare ototossicità a seguito di esposizione nell’utero.
Gli studi negli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva con dosi considerate sufficientemente in eccesso rispetto al massimo dosaggio nell’uomo di tobramicina collirio, con conseguente scarsa rilevanza clinica.
La tobramicina non ha mostrato di indurre teratogenicità in ratti e conigli (vedere paragrafo 5.3).
La tobramicina deve essere utilizzata in gravidanza solamente quando il beneficio potenziale per la madre giustifica il rischio potenziale per il feto.
Allattamento Non è noto se la tobramicina sia escreta nel latte materno dopo somministrazione topica oculare.
La tobramicina è escreta nel latte materno dopo somministrazione sistemica.
Dopo somministrazione topica del medicinale, è improbabile che nel latte materno umano si ritrovino quantità di tobramicina misurabili o in grado di produrre effetti negli infanti.
Tuttavia, il rischio per i lattanti non può essere escluso.
IRIDINA ANTIBIOTICO non deve essere usato durante l’allattamento al seno a meno che il potenziale beneficio non superi il rischio potenziale. Conservazione
- Nessuna speciale precauzione per la conservazione.
Per le condizioni di conservazione dopo la prima apertura, vedere il paragrafo 6.3.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.