ILARIS SC 1FL 150MG 1ML
17.246,68 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 26/09/2018
Sindromi da febbre periodica Ilaris è indicato per il trattamento delle seguenti sindromi da febbre periodica autoinfiammatoria in adulti, adolescenti e bambini a partire dai 2 anni di età: Sindromi Periodiche Associate a Criopirina Ilaris è indicato per il trattamento delle sindromi periodiche associate a criopirina (CAPS) comprese: Sindrome di Muckle-Wells (MWS), • Malattia infiammatoria multisistemica ad esordio neonatale (NOMID) / sindrome cronica infantile neurologica, cutanea, articolare (CINCA), • Gravi forme di sindrome familiare autoinfiammatoria da freddo (FCAS) / orticaria familiare da freddo (FCU) che si manifestano con segni e sintomi oltre a rash cutaneo orticarioide indotto da freddo. Sindrome periodica associata al recettore del fattore di necrosi tumorale (TRAPS) Ilaris è indicato per il trattamento della sindrome periodica associata al recettore del fattore di necrosi tumorale (TNF) (TRAPS). Sindrome da iperimmunoglobulinemia D (HIDS)/deficit di mevalonato chinasi (MKD) Ilaris è indicato per il trattamento della sindrome da iperimmunoglobulinemia D (HIDS)/deficit di mevalonato chinasi (MKD). Febbre Mediterranea Familiare (FMF) Ilaris è indicato per il trattamento della febbre mediterranea familiare (FMF). Ilaris deve essere somministrato in combinazione con colchicina, se appropriato. Ilaris è anche indicato per il trattamento di: Malattia di Still Ilaris è indicato per il trattamento della malattia di Still in fase attiva compresa la malattia di Still dell’adulto (AOSD) e dell’artrite idiopatica giovanile sistemica (SJIA) in pazienti a partire dai 2 anni di età che hanno risposto in modo non adeguato alla precedente terapia con farmaci anti infiammatori non steroidei (FANS) e corticosteroidi sistemici. Ilaris può essere somministrato come monoterapia o in associazione a metotressato. Artrite gottosa Ilaris è indicato per il trattamento sintomatico di pazienti adulti con attacchi frequenti di artrite gottosa (almeno 3 attacchi nei precedenti 12 mesi) nei quali i farmaci anti infiammatori non steroidei (FANS) e la colchicina sono controindicati, non sono tollerati oppure non forniscono una risposta terapeutica adeguata, e nei quali non sono appropriati cicli ripetuti di corticosteroidi (vedere paragrafo 5.1).
Un flaconcino contiene 150 mg di canakinumab*. Ogni ml di soluzione contiene 150 mg di canakinumab. * anticorpo monoclonale umano prodotto in cellule di topo mieloma Sp2/0 mediante tecnologia di DNA ricombinante Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Infezioni gravi in fase attiva (vedere paragrafo 4.4). Posologia
- Per le CAPS, TRAPS, HIDS/MKD, FMF e la malattia di Still, il trattamento deve essere iniziato e supervisionato da un medico specialista esperto nella diagnosi e nel trattamento della relativa indicazione.
Per l’artrite gottosa, il medico deve essere esperto nell’utilizzo di biologici e Ilaris deve essere somministrato da un operatore sanitario.
Dopo un adeguato addestramento sulla corretta tecnica di iniezione, i pazienti o coloro che li assistono possono iniettare Ilaris, se il medico lo ritiene opportuno e con un follow-up medico, se necessario (vedere paragrafo 6.6).
Posologia CAPS: Adulti, adolescenti e bambini a partire dai 2 anni di età La dose iniziale raccomandata di Ilaris per pazienti con CAPS è: Adulti, adolescenti e bambini di età ≥ 4 anni: • 150 mg per pazienti con peso corporeo > 40 kg • 2 mg/kg per pazienti con peso corporeo ≥ 15 kg e ≤ 40 kg • 4 mg/kg per pazienti con peso corporeo ≥ 7,5 kg e < 15 kg Bambini da 2 a < 4 anni di età: • 4 mg/kg per pazienti con peso corporeo ≥ 7,5 kg Questa viene somministrata ogni otto settimane in dose singola mediante iniezione sottocutanea.
Per i pazienti con una dose iniziale di 150 mg o 2 mg/kg, se dopo 7 giorni dall’inizio del trattamento non si raggiunge una risposta clinica soddisfacente (risoluzione dell’eruzione cutanea e di altri sintomi infiammatori generali), si può prendere in considerazione una seconda dose di Ilaris da 150 mg o 2 mg/kg.
Se in seguito si raggiunge una risposta completa al trattamento si deve mantenere il regime di dosaggio intensificato di 300 mg o 4 mg/kg ogni 8 settimane.
Se dopo 7 giorni da questo aumento di dose non si raggiunge una risposta clinica soddisfacente, si può prendere in considerazione una terza dose di Ilaris da 300 mg o 4 mg/kg.
Se in seguito si raggiunge una risposta completa al trattamento, si deve considerare il mantenimento di un regime di dosaggio intensificato di 600 mg o 8 mg/kg ogni 8 settimane, sulla base di una valutazione clinica individuale.
Per i pazienti con una dose iniziale di 4 mg/kg, se dopo 7 giorni dall’inizio del trattamento non si raggiunge una risposta clinica soddisfacente, si può prendere in considerazione una seconda dose di Ilaris da 4 mg/kg.
Se in seguito si raggiunge una risposta completa al trattamento, si deve considerare il mantenimento di un regime di dosaggio intensificato di 8 mg/kg ogni 8 settimane, sulla base di una valutazione clinica individuale.
L’esperienza clinica con somministrazioni ad intervalli inferiori a 4 settimane o di dosi superiori a 600 mg o 8 mg/kg è limitata.CAPS in adulti e bambini ≥ 4 anni ≥ 15 kg 150 mg o 2 mg/kg ↓ Risposta clinica soddisfacente dopo 7 giorni? Si ↓ No ↓ Dose di mantenimento: 150 mg o 2 mg/kg ogni 8 settimane Si può considerare una dose addizionale di 150 mg o 2 mg/kg ↓ Risposta clinica soddisfacente dopo 7 giorni? Si ↓ No ↓ Dose di mantenimento: 300 mg o 4 mg/kg ogni 8 settimane Si può considerare una dose addizionale di 300 mg o 4 mg/kg ↓ Se risposta completa al trattamento dopo 7 giorni, dose di mantenimento:600 mg o 8 mg/kg ogni 8 settimane
TRAPS, HIDS/MKD e FMF: Adulti, adolescenti e bambini a partire dai 2 anni di età La dose iniziale raccomandata di Ilaris in pazienti con TRAPS, HIDS/MKD e FMF è: • 150 mg per pazienti con peso corporeo > 40 kg • 2 mg/kg per pazienti con peso corporeo ≥ 7,5 kg e ≤ 40 kg Questa viene somministrata ogni quattro settimane in dose singola mediante iniezione sottocutanea.CAPS in bambini da 2-< 4 anni obambini ≥ 4 anni ≥ 7,5 kg e < 15 kg 4 mg/kg ↓ Risposta clinica soddisfacente dopo 7 giorni? Si ↓ No ↓ Dose di mantenimento 4 mg/kg ogni 8 settimane Si può considerare una dose addizionale di 4 mg/kg ↓ Se risposta completa al trattamento dopo 7 giorni, dose di mantenimento:8 mg/kg ogni 8 settimane
Se dopo 7 giorni dall’inizio del trattamento non si raggiunge una risposta clinica soddisfacente, si può prendere in considerazione una seconda dose di Ilaris da 150 mg o 2 mg/kg.
Se in seguito si raggiunge una risposta completa al trattamento, si deve mantenere il regime di dosaggio intensificato di 300 mg (o 4 mg/kg per i pazienti con peso ≤ 40 kg) ogni 4 settimane.
La continuazione del trattamento con Ilaris in pazienti senza miglioramento clinico deve essere riconsiderata dal medico.Pazienti con TRAPS, HIDS/MKD e FMF con peso corporeo > 40 kg 150 mg ↓ Risposta clinica soddisfacente dopo 7 giorni? Si No ↓ ↓ Dose di mantenimento: 150 mg ogni 4 settimane Si può considerare una dose addizionale di 150 mg ↓ Se si raggiunge una risposta completa al trattamento, dose di mantenimento: 300 mg ogni 4 settimane
Malattia di Still (AOSD e SJIA) La dose raccomandata di Ilaris per pazienti con malattia di Still (AOSD e SJIA) di peso corporeo≥ 7,5 kg è 4 mg/kg (fino ad un massimo di 300 mg) somministrata ogni quattro settimane mediante iniezione sottocutanea.Pazienti con TRAPS, HIDS/MKD e FMF con peso corporeo ≥ 7,5 kg e ≤ 40 kg 2 mg/kg ↓ Risposta clinica soddisfacente dopo 7 giorni? Si No ↓ ↓ Dose di mantenimento 2 mg/kg ogni 4 settimane Si può considerare una dose addizionale di 2 mg/kg ↓ Se si raggiunge una risposta completa al trattamento, dose di mantenimento: 4 mg/kg ogni 4 settimane
La continuazione del trattamento con Ilaris in pazienti senza miglioramento clinico deve essere riconsiderata dal medico.
Artrite gottosa La gestione dell’iperuricemia deve essere iniziata oppure ottimizzata con una appropriata terapia uricosurica (ULT).
Ilaris deve essere usato come terapia al bisogno per il trattamento degli attacchi di artrite gottosa.
La dose raccomandata di Ilaris per pazienti adulti con artrite gottosa è di 150 mg somministrati per via sottocutanea come dose singola durante un attacco.
Per ottenere il massimo effetto, Ilaris deve essere somministrato appena possibile dopo l’insorgenza di un attacco di artrite gottosa.
I pazienti che non rispondono al trattamento iniziale non devono essere ritrattati con Ilaris.
Nei pazienti che rispondono e richiedono un successivo trattamento, deve trascorrere un intervallo di almeno 12 settimane prima che possa essere somministrata una nuova dose di Ilaris (vedere paragrafo 5.2).
Popolazioni speciali Popolazione pediatrica CAPS, TRAPS, HIDS/MKD e FMF La sicurezza e l’efficacia di Ilaris nei pazienti con CAPS, TRAPS, HIDS/MKD e FMF di età inferiore ai 2 anni non sono state stabilite.
I dati al momento disponibili sono riportati nei paragrafi 4.8, 5.1 e 5.2, ma non può essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia.
SJIA La sicurezza e l’efficacia di Ilaris nei pazienti con SJIA di età inferiore ai 2 anni non sono state stabilite.
Non può essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia.
Artrite gottosa Non esiste alcuna indicazione per un uso specifico di Ilaris nella popolazione pediatrica nell’indicazione artrite gottosa.
Anziani Non è richiesto aggiustamento di dose.
Compromissione epatica Ilaris non è stato studiato in pazienti con compromissione epatica.
Compromissione renale Non è necessario un aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione renale.
Tuttavia l’esperienza clinica in questi pazienti è limitata.
Modo di somministrazione Per uso sottocutaneo.
Siti adeguati per l’iniezione sono i seguenti: parte superiore della coscia, addome, parte superiore del braccio o glutei.
Si raccomanda di scegliere una sede di iniezione diversa ogni volta che si fa l’iniezione per evitare indolenzimento.
Devono essere evitate la cute con lesioni e le aree che sono contuse o che presentano eruzione cutanea.
Deve essere evitata l’iniezione nel tessuto cicatriziale in quanto può comportare una insufficiente esposizione a Ilaris.
Ogni flaconcino di Ilaris è monouso per singolo paziente, per singola dose.
Per istruzioni sull’uso e la manipolazione della soluzione ricostituita, vedere paragrafo 6.6. Avvertenze e precauzioni
- Infezioni Ilaris è associato ad un aumento dell’incidenza di infezioni gravi.
Pertanto i pazienti devono essere attentamente monitorati per segni e sintomi di infezioni durante e dopo il trattamento con Ilaris.
I medici devono prestare cautela quando Ilaris è somministrato a pazienti con infezioni, con storia di infezioni ricorrenti o condizioni sottostanti che possono predisporli a infezioni.
Trattamento delle CAPS, TRAPS, HIDS/MKD, FMF e della malattia di Still (AOSD e SJIA) Ilaris non deve essere iniziato o continuato nei pazienti durante un’infezione in fase attiva che necessita di intervento del medico.
Trattamento dell’artrite gottosa Ilaris non deve essere somministrato durante un’infezione in fase attiva.
Non è raccomandato l’uso concomitante di Ilaris e di inibitori del fattore di necrosi tumorale (TNF) in quanto può aumentare il rischio di infezioni gravi (vedere paragrafo 4.5).
Sono stati riportati casi isolati di infezioni insolite o opportunistiche (incluse aspergillosi, infezioni micobatteriche atipiche, herpes zoster) durante il trattamento con Ilaris.
Non può essere esclusa la relazione causale di Ilaris con questi eventi.
Negli studi clinici in circa il 12% dei pazienti con CAPS sottoposti al test cutaneo PPD (derivato proteico purificato), esami di follow-up hanno prodotto un risultato positivo del test mentre erano trattati con Ilaris senza evidenza clinica di un’infezione tubercolare latente e attiva.
Non è noto se l’uso di inibitori dell’interleuchina-1 (IL-1) come Ilaris aumenti il rischio di riattivazione di tubercolosi.
Prima di iniziare la terapia, tutti i pazienti devono essere valutati per l’infezione tubercolare sia attiva che latente.
In particolare nei pazienti adulti questa valutazione deve comprendere una storia medica dettagliata.
Esami di screening appropriati (ad es.
test cutaneo alla tubercolina, test di rilascio di interferone gamma o radiografia del torace) devono essere effettuati in tutti i pazienti (possono essere seguite le lineeguida locali).
I pazienti devono essere monitorati attentamente per segni e sintomi di tubercolosi durante e dopo il trattamento con Ilaris.
Tutti i pazienti devono essere istruiti a chiedere consiglio del medico se comparissero segni o sintomi indicativi di tubercolosi (ad es.
tosse persistente, perdita di peso, temperatura sub-febbrile) durante la terapia con Ilaris.
Nel caso di conversione del test PPD da negativo a positivo, in particolare nei pazienti ad alto rischio, devono essere valutari mezzi alternativi di screening per l’infezione tubercolare.
Neutropenia e leucopenia Neutropenia (conta assoluta dei neutrofili [ANC] < 1,5 x 109/l) e leucopenia sono state osservate con medicinali inibitori dell’IL-1, Ilaris compreso.
Il trattamento con Ilaris non deve essere iniziato nei pazienti con neutropenia o leucopenia.
Si raccomanda di valutare la conta leucocitaria (conta dei globuli bianchi, WBC) inclusa la conta dei neutrofili prima di iniziare il trattamento e ancora dopo 1-2 mesi.
Per terapie croniche oppure ripetute, si raccomanda inoltre di valutare la conta leucocitaria periodicamente durante il trattamento.
Se un paziente diventa neutropenico o leucopenico, la conta leucocitaria deve essere tenuta sotto attenta osservazione e deve essere considerata l’interruzione del trattamento.
Tumori Casi di tumori sono stati riportati in pazienti trattati con Ilaris.
Il rischio di sviluppare tumori con la terapia con anti-interleuchina (IL)-1 non è noto.
Reazioni di ipersensibilità Sono state riportate reazioni di ipersensibilità con la terapia con Ilaris.
La maggioranza di questi eventi è stata di entità lieve.
Durante lo sviluppo clinico di Ilaris in oltre 2.600 pazienti non sono state riportate reazioni anafilattoidi o anafilattiche.
Tuttavia non può essere escluso il rischio di gravi reazioni di ipersensibilità che non è infrequente per le proteine iniettabili (vedere paragrafo 4.3).
Funzionalità epatica Negli studi clinici sono stati riportati transitori e asintomatici casi di innalzamento delle transaminasi sieriche o della bilirubina (vedere paragrafo 4.8).
Vaccinazioni Non vi sono dati disponibili sul rischio di trasmissione secondaria di infezioni mediante vaccini vivi (attenuati) nei pazienti in trattamento con Ilaris.
Pertanto i vaccini vivi non devono essere somministrati in concomitanza con Ilaris a meno che i benefici siano chiaramente superiori ai rischi (vedere paragrafo 4.5).
Prima di iniziare la terapia con Ilaris si raccomanda che i pazienti adulti e pediatrici ricevano tutte le vaccinazioni, come appropriato, compresi il vaccino pneumococcico e il vaccino inattivato dell’influenza (vedere paragrafo 4.5).
Mutazione del gene NLRP3 nei pazienti con CAPS L’esperienza clinica in pazienti con CAPS senza una mutazione confermata del gene NLRP3 è limitata.
Sindrome da attivazione macrofagica in pazienti con malattia di Still La sindrome da attivazione macrofagica (MAS) è una malattia nota, pericolosa per la vita che può svilupparsi in pazienti con condizioni reumatiche, in particolare la malattia di Still.
Nel caso si verifichi o si sospetti la MAS, la valutazione e il trattamento devono essere iniziati il prima possibile.
I medici devono essere attenti ai sintomi di infezione o al peggioramento della malattia di Still in quanto questi sono fattori noti scatenanti la MAS.
Sulla base dell’esperienza relativa agli studi clinici, sembra che Ilaris non aumenti l’incidenza di MAS in pazienti SJIA, ma non può essere tratta una conclusione definitiva. Interazioni
- Non sono state studiate le interazioni di Ilaris con altri medicinali in studi formali.
Un aumento dell’incidenza di infezioni gravi è stato associato alla somministrazione di un altro bloccante dell’IL-1 in combinazione con inibitori del TNF.
Non è raccomandato l’uso di Ilaris con inibitori del TNF in quanto può aumentare il rischio di infezioni gravi.
L’espressione degli enzimi epatici CYP450 può essere soppressa dalle citochine che stimolano l’infiammazione cronica, come l’interleuchina-1 beta (IL-1 beta).
Pertanto l’espressione del CYP450 può essere invertita quando si somministra una potente terapia con inibitori della citochina, come canakinumab.
Ciò è di rilevanza clinica per i substrati del CYP450 con uno stretto indice terapeutico dove il dosaggio è aggiustato individualmente.
All’inizio del trattamento con canakinumab nei pazienti in terapia con questo tipo di medicinale, si deve effettuare il monitoraggio terapeutico dell’effetto o della concentrazione del principio attivo e si deve aggiustare, come necessario, la dose individuale del medicinale.
Non sono disponibili dati sugli effetti di vaccini vivi o sulla trasmissione secondaria di infezioni da vaccini vivi in pazienti in trattamento con Ilaris.
Pertanto i vaccini vivi non devono essere somministrati in concomitanza con Ilaris a meno che i benefici siano chiaramente superiori ai rischi.
Se la vaccinazione con vaccini vivi è necessaria dopo l’inizio del trattamento con Ilaris, la raccomandazione è di attendere almeno 3 mesi dopo l’ultima iniezione di Ilaris e prima della successiva (vedere paragrafo 4.4).
I risultati di uno studio in soggetti adulti sani hanno dimostrato che una singola dose di 300 mg di Ilaris non ha influenzato l’induzione e la persistenza della risposta anticorpale dopo vaccinazione con il vaccino influenzale o con il vaccino meningococcico a base di proteina glicosilata.
I risultati di uno studio della durata di 56 settimane, in aperto, in pazienti con CAPS di età pari o inferiore a 4 anni hanno dimostrato che tutti i pazienti che avevano ricevuto le vaccinazioni dell’infanzia previste dalla pratica medica con vaccini non vivi hanno sviluppato livelli protettivi di anticorpi. Effetti indesiderati
- Riassunto del profilo di sicurezza In studi interventistici condotti in pazienti con CAPS, TRAPS, HIDS/MKD, FMF, SJIA, artrite gottosa oppure con altre malattie mediate da IL-1 beta e in volontari sani sono stati trattati con Ilaris oltre 2.600 soggetti, inclusi circa 480 bambini (età da 2 a 17 anni).
Sono state osservate infezioni gravi.
Le reazioni avverse al farmaco riportate più frequentemente sono state infezioni, in prevalenza del tratto respiratorio superiore.
Con il trattamento più a lungo termine non è stato osservato alcun impatto sul tipo o sulla frequenza delle reazioni avverse al farmaco.
In pazienti trattati con Ilaris sono state riportate reazioni di ipersensibilità (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
In pazienti trattati con Ilaris sono state riportate infezioni opportunistiche (vedere paragrafo 4.4).
CAPS Negli studi clinici interventistici un totale di 211 pazienti adulti e pediatrici con CAPS (comprese FCAS/FCU, MWS e NOMID/CINCA) è stato trattato con Ilaris.
La sicurezza di Ilaris rispetto al placebo è stata valutata in uno studio pivotal di fase III costituito da un periodo in aperto di 8 settimane (Parte I), un periodo di sospensione, randomizzato, in doppio cieco e controllato verso placebo di 24 settimane (Parte II) e un periodo in aperto con Ilaris di 16 settimane (Parte III).
Tutti i pazienti sono stati trattati con Ilaris 150 mg per via sottocutanea oppure 2 mg/kg, se il peso corporeo era ≥ 15 kg e ≤ 40 kg.
TRAPS, HIDS/MKD, FMF In uno studio clinico pivotal di fase III, un totale di 169 pazienti adulti e pediatrici con TRAPS, HIDS/MKD e FMF a partire dai 2 anni di età è stato trattato con Ilaris.
La sicurezza di Ilaris rispetto al placebo è stata valutata in questo studio costituito da un periodo di screening di 12 settimane (Parte I) e da un periodo di 16 settimane di trattamento randomizzato, in doppio cieco, controllato verso placebo (Parte II).
I pazienti trattati con Ilaris hanno ricevuto una dose da 150 mg per via sottocutanea o da 2 mg/kg se il peso corporeo era ≤ 40 kg (vedere paragrafo 5.1).
Malattia di Still Negli studi clinici interventistici un totale di 324 pazienti con SJIA di età compresa tra 2 e < 20 anni ha ricevuto Ilaris, inclusi 293 pazienti di età compresa tra 2 e < 16 anni, 21 pazienti di età compresa tra 16 e < 18 anni e 10 pazienti di età compresa tra 18 e < 20 anni.
La sicurezza di Ilaris verso placebo è stata valutata in due studi pivotali di fase III (vedere paragrafo 5.1).
Artrite gottosa Oltre 700 pazienti con artrite gottosa sono stati trattati con Ilaris a dosi comprese tra 10 mg e 300 mg in studi clinici randomizzati, in doppio cieco e controllati verso farmaco attivo fino a 24 settimane.
Oltre 250 pazienti sono stati trattati con la dose raccomandata di 150 mg in studi di fase II e III (vedere paragrafo 5.1).
Tabella delle reazioni avverse Le reazioni avverse sono elencate secondo la classificazione per sistemi e organi MedDRA.
All’interno di ciascuna classificazione per sistemi e organi, le reazioni avverse sono elencate in base alla classe di frequenza, riportando per prima la più comune.
Le classi di frequenza sono definite utilizzando la seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità.
Tabella 1 Tabella delle reazioni avverse nelle CAPS, TRAPS, HIDS/MKD, FMF, SJIA e artrite gottosa
In un sottogruppo di pazienti con SJIA, giovani adulti di età compresa tra 16 e 20 anni (n=31), il profilo di sicurezza di Ilaris è risultato coerente con quanto osservato in pazienti con SJIA di età inferiore ai 16 anni di età.Classificazione per sistemi e organi, MedDRA Tutte le indicazioni: CAPS, TRAPS, HIDS/MKD, FMF, SJIA, artrite gottosa Infezioni e infestazioni Molto comune Infezioni del sistema respiratorio (comprese polmonite, bronchite, influenza, infezione virale, sinusite, rinite, faringite, tonsillite, nasofaringite, infezione delle vie aeree superiori) Infezione dell’orecchio Cellulite Gastroenterite Infezione delle vie urinarie Comune Candidiasi vulvovaginale Patologie del sistema nervoso Comune Capogiro/vertigine Patologie gastrointestinali Molto comune Dolore addominale (nella parte superiore) ¹ Non comune Malattia da reflusso gastroesofageo ² Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Molto comune Reazione al sito di iniezione Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Molto comune Artralgia ¹ Comune Dolore muscoloscheletrico ¹ Dolore alla schiena ² Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Comune Stanchezza/astenia ² Esami diagnostici Molto comune Diminuzione della clearance renale della creatinina 1,3 Proteinuria 1,4 Leucopenia 1,5 Comune Neutropenia 5 Non comune Diminuzione della conta piastrinica 5 ¹ In SJIA ² Nell’artrite gottosa ³ In base alla stima della clearance della creatinina, la maggior parte era transitoria 4 Per lo più da tracce transitorie fino a positività +1 di proteine urinarie, rilevate mediante uso di strisce reattive 5Vedere ulteriori informazioni di seguito
In base ai dati di letteratura, ci si attende che il profilo di sicurezza nei pazienti con AOSD sia simile a quello dei pazienti con SJIA.
Descrizione di reazioni avverse selezionate Dati a lungo termine e anomalie negli esami di laboratorio nei pazienti con CAPS Durante gli studi clinici con Ilaris nei pazienti con CAPS è stato osservato un aumento dei valori medi dell’emoglobina e una diminuzione di quelli dei globuli bianchi, neutrofili e piastrine.
Nei pazienti con CAPS sono stati osservati raramente aumenti di transaminasi.
Aumenti asintomatici e lievi della bilirubina sierica sono stati osservati in pazienti con CAPS trattati con Ilaris senza aumenti concomitanti delle transaminasi.
Negli studi a lungo termine in aperto con incremento della dose, casi di infezioni (gastroenterite, infezione del tratto respiratorio, infezione del tratto respiratorio superiore), vomito e capogiri sono stati riportati più di frequente nel gruppo di dose 600 mg o 8 mg/kg rispetto agli altri gruppi di dose.
Anomalie negli esami di laboratorio nei pazienti con TRAPS, HIDS/MKD e FMF Neutrofili Sebbene riduzioni di Grado ≥ 2 della conta dei neutrofili si siano verificate nel 6,5% dei pazienti (comune) e riduzioni di Grado 1 si siano verificate nel 9,5% dei pazienti, le riduzioni sono generalmente transitorie e l’infezione associata a neutropenia non è stata classificata come una reazione avversa.
Piastrine Nonostante riduzioni (≥ Grado 2) della conta piastrinica si siano verificate nello 0,6% dei pazienti, il sanguinamento non è stato classificato come una reazione avversa.
Una riduzione lieve e transitoria di Grado 1 delle piastrine si è verificata nel 15,9% dei pazienti senza alcun evento avverso di sanguinamento associato.
Anomalie negli esami di laboratorio nei pazienti con SJIA Ematologia Nel programma complessivo per la SJIA, una diminuzione transitoria della conta dei globuli bianchi (WBC) ≤ 0,8 x LLN è stata riportata in 33 pazienti (16,5%).
Nel programma complessivo per la SJIA, diminuzioni transitorie della conta assoluta dei neutrofili (ANC) a meno di 1 x 109/l sono state riportate in 12 pazienti (6,0%).
Nel programma complessivo per la SJIA, diminuzioni transitorie della conta piastrinica (< LLN) sono state osservate in 19 pazienti (9,5%).
ALT/AST Nel programma complessivo per la SJIA, aumenti dei valori di ALT e/o AST > 3 x limite superiore alla norma (ULN) sono stati riportati in 19 pazienti (9,5%).
Anomalie negli esami di laboratorio nei pazienti con artrite gottosaEmatologia Diminuzione della conta dei globuli bianchi (WBC) ≤ 0,8x limite inferiore alla norma (LLN) è stata riportata nel 6,7% dei pazienti trattati con Ilaris rispetto al 1,4% di quelli trattati con triamcinolone acetonide.
Diminuzioni della conta assoluta dei neutrofili (ANC) a meno di 1 x 109/l sono state riportate nel 2% dei pazienti negli studi di confronto.
Sono stati osservati anche casi isolati di conta ANC < 0,5 x 109/l (vedere paragrafo 4.4).
Nel corso degli studi clinici verso farmaco attivo condotti in pazienti con artrite gottosa, lievi (< LLN e > 75 x 109/l) e transitorie diminuzioni della conta piastrinica sono state osservate con una maggiore incidenza (12,7%) nel gruppo trattato con Ilaris rispetto al confronto (7,7%).
Acido urico Sono stati osservati aumenti del livello dell’acido urico (0,7 mg/dl alla settimana 12 e 0,5 mg/dl alla settimana 24) dopo trattamento con Ilaris in studi di confronto nell’artrite gottosa.
In un altro studio non sono stati osservati aumenti dell’acido urico tra i pazienti che avevano iniziato il trattamento con terapia uricosurica.
Non sono stati osservati aumenti dell’acido urico in studi clinici condotti in popolazioni non affette da gotta (vedere paragrafo 5.1).
ALT/AST Sono stati osservati aumenti dei valori medi e mediani dell’alanina aminotransferasi (ALT) rispettivamente di 3,0 U/I e di 2,0 U/I, e dell’aspartato aminotransferasi (AST) rispettivamente di 2,7 U/I e di 2,0 U/I, rispetto al basale alla fine dello studio, nei gruppi di trattamento con Ilaris rispetto al(ai) gruppo(i) di trattamento con triamcinolone acetonide, tuttavia l’incidenza di variazioni clinicamente significative (≥ 3x il limite superiore della norma) è stata più ampia nei pazienti trattati con triamcinolone acetonide (2,5% per entrambi AST e ALT) rispetto ai pazienti trattati con Ilaris (1,6% per ALT e 0,8% per AST).
Trigliceridi Negli studi controllati verso farmaco attivo nell’artite gottosa, vi è stato un aumento medio dei valori dei trigliceridi di 33,5 mg/dl nei pazienti trattati con Ilaris rispetto ad una modesta diminuzione di -3,1 mg/dl con triamcinolone acetonide.
L’incidenza di pazienti con aumenti di trigliceridi > 5x il limite superiore della norma (ULN) è stata 2,4% con Ilaris e 0,7% con triamcinolone acetonide.
Il significato clinico di questa osservazione non è noto.
Dati a lungo termine da uno studio osservazionale Un totale di 243 pazienti con CAPS (85 pazienti pediatrici di età da ≥ 2 a ≤ 17 anni e 158 pazienti adulti di età ≥ 18 anni) sono stati trattati con Ilaris secondo la normale pratica clinica nell’ambito di un registro a lungo termine (media di 3,8 anni di esposizione a Ilaris).
Il profilo di sicurezza di Ilaris osservato a seguito del trattamento a lungo termine in questo contesto è risultato coerente con quello osservato negli studi interventistici nei pazienti con CAPS.Popolazione pediatrica Negli studi interventistici vi sono stati 80 pazienti pediatrici con CAPS (2-17 anni di età) che hanno ricevuto canakinumab.
Complessivamente non ci sono state differenze clinicamente significative del profilo di sicurezza e tollerabilità di Ilaris nei pazienti pediatrici rispetto alla popolazione generale con CAPS (costituita da pazienti adulti e pediatrici, N=211), comprese la frequenza complessiva e la gravità di episodi infettivi.
Le infezioni del tratto respiratorio superiore sono state gli eventi di infezione riportati più frequentemente.
Inoltre, 6 pazienti pediatrici di età inferiore a 2 anni sono stati valutati in uno studio clinico di piccole dimensioni, in aperto.
Il profilo di sicurezza di Ilaris è risultato simile a quello dei pazienti di 2 anni di età e oltre.
Vi sono stati 102 pazienti con TRAPS, HIDS/MKD e FMF (dai 2 ai 17 anni di età) che hanno ricevuto canakinumab in uno studio della durata di 16 settimane.Complessivamente, non vi sono state differenze clinicamente significative nel profilo di sicurezza e tollerabilità di canakinumab nei pazienti pediatrici rispetto alla popolazione complessiva.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l’Agenzia Italiana del Farmaco, sito web: www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-unasospetta-reazione-avversa. Gravidanza e allattamento
- Donne fertili / Contraccezione nei maschi e nelle femmineLe donne devono usare contraccettivi efficaci durante il trattamento con Ilaris e fino a 3 mesi dopo l’ultima dose.
Gravidanza Ci sono dati limitati sull’uso di canakinumab in donne in gravidanza.
Gli studi su animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti sulla tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
Il rischio per il feto/la madre non è noto.
Pertanto le donne in gravidanza o che desiderano diventarlo devono essere trattate solo dopo una valutazione approfondita del beneficio-rischio.
Studi nell’animale indicano che canakinumab attraversa la placenta ed è rilevabile nel feto.
Non sono disponibili dati nell’uomo tuttavia poiché il canakinumab è un’immunoglobulina della classe G (IgG1), ci si attende il passaggio attraverso la placenta umana.
La rilevanza clinica di ciò non è nota.
Comunque non è raccomandata la somministrazione di vaccini vivi a neonati esposti a canakinumab in utero per 16 settimane dopo l’assunzione dell’ultima dose da parte della madre prima del parto.
Le donne che hanno ricevuto il canakinumab durante la gravidanza devono essere avvertite di informare il pediatra prima della somministrazione di qualsiasi vaccinazione ai loro neonati.
Allattamento Non è noto se canakinumab è escreto nel latte materno.
Pertanto la decisione di allattare durante la terapia con Ilaris deve essere presa solo dopo una valutazione approfondita del beneficio-rischio.
Studi su animali hanno mostrato che un anticorpo IL-1 beta di origine murina anti murino non ha avuto effetti indesiderati sullo sviluppo in cuccioli di topo allattati e che l’anticorpo era trasferito ad essi (vedere paragrafo 5.3).
Fertilità Non sono stati condotti studi formali per valutare l’effetto potenziale di Ilaris sulla fertlità umana.
Canakinumab non ha avuto effetti sui parametri della fertilità maschile nei marmoset (C.
jacchus).Un anticorpo IL-1 beta di origine murina anti murino non ha avuto effetti indesiderati sulla fertilità nel topo maschio e femmina (vedere paragrafo 5.3). Conservazione
- Conservare in frigorifero (2°C - 8°C).
Non congelare.
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.