ILARIS SC 1FL 150MG 1ML

17.246,68 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: CANAKINUMAB
  • ATC: L04AC08
  • Descrizione tipo ricetta: RRL - LIMITATIVA RIPETIBILE
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 26/09/2018

Sindromi della febbre periodica Ilaris è indicato per il trattamento delle seguenti sindromi della febbre periodica autoinfiammatoria in adulti, adolescenti e bambini dai 2 anni di età: Sindromi Periodiche Associate a Criopirina Ilaris è indicato per il trattamento delle sindromi periodiche associate a criopirina (CAPS) comprese: • Sindrome di Muckle-Wells (MWS), • Malattia infiammatoria multisistemica ad insorgenza neonatale (NOMID) / sindrome cronica infantile neurologica cutanea e articolare (CINCA), • Gravi forme di sindrome autoinfiammatoria familiare da freddo (FCAS) / orticaria familiare da freddo (FCU) che si manifestano con segni e sintomi che vanno oltre l’eruzione cutanea orticarioide da freddo. Sindrome periodica associata al recettore del fattore di necrosi tumorale (TRAPS) Ilaris è indicato per il trattamento della sindrome periodica associata al recettore del fattore di necrosi tumorale (TNF) (TRAPS). Sindrome da iperimmunoglobulinemia D (HIDS)/deficit di mevalonato chinasi (MKD) Ilaris è indicato per il trattamento della sindrome da iperimmunoglobulina D (HIDS)/deficit di mevalonato chinasi (MKD). Febbre Familiare Mediterranea (FMF) Ilaris è indicato per il trattamento della febbre familiare mediterranea (FMF). Si raccomanda la somministrazione di Ilaris in combinazione con colchicina, se appropriato. Ilaris è anche indicato per il trattamento di: Malattia di Still Ilaris è indicato per il trattamento della malattia di Still in fase attiva, compresa la malattia di Still ad insorgenza nell’adulto (AOSD) e dell’artrite idiopatica giovanile sistemica (SJIA), in pazienti a partire dai 2 anni di età, che hanno risposto in modo non adeguato alla precedente terapia con farmaci anti infiammatori non steroidei (FANS) e corticosteroidi sistemici. Ilaris può essere somministrato come monoterapia o in associazione a metotressato. Artrite gottosa Ilaris è indicato per il trattamento sintomatico di pazienti adulti con attacchi frequenti di artrite gottosa (almeno 3 attacchi nei precedenti 12 mesi), nei quali i farmaci anti infiammatori non steroidei (FANS) e la colchicina sono controindicati, non sono tollerati oppure non forniscono una risposta terapeutica adeguata, e per i quali cicli ripetuti di corticosteroidi non sono appropriati (vedere paragrafo 5.1).
Ilaris 150 mg/ml soluzione iniettabile in flaconcino Ogni flaconcino contiene 150 mg di canakinumab in 1 ml. Ilaris 150 mg/ml soluzione iniettabile in penna preriempita Ogni penna preriempita contiene 150 mg di canakinumab in 1 ml. Canakinumab è un anticorpo monoclonale umano prodotto in cellule di mieloma murino Sp2/0 mediante tecnologia del DNA ricombinante. Eccipiente con effetti noti La soluzione iniettabile contiene 0,4 mg/ml di polisorbato 80. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; Infezioni gravi in fase attiva (vedere paragrafo 4.4).

Posologia

Per le CAPS, TRAPS, HIDS/MKD, FMF e la malattia di Still, il trattamento deve essere iniziato e supervisionato da un medico specialista esperto nella diagnosi e nel trattamento della relativa indicazione.
Per l’artrite gottosa, il medico deve essere esperto nell’utilizzo di biologici e Ilaris deve essere somministrato da un operatore sanitario.
Posologia CAPS: Adulti, adolescenti e bambini dai 2 anni di età Per i pazienti con CAPS, la dose iniziale raccomandata di canakinumab è: Adulti, adolescenti e bambini di età ≥ 4 anni: • 150 mg, per pazienti con peso corporeo > 40 kg; • 2 mg/kg, per pazienti con peso corporeo ≥ 15 kg e ≤ 40 kg; • 4 mg/kg, per pazienti con peso corporeo ≥ 7,5 kg e < 15 kg.
Bambini da 2 a < 4 anni di età: • 4 mg/kg per pazienti con peso corporeo ≥ 7,5 kg.
Questa viene somministrata ogni otto settimane, in dose singola, mediante iniezione sottocutanea.
Per i pazienti con una dose iniziale di 150 mg o 2 mg/kg, se dopo 7 giorni dall’inizio del trattamento non si raggiunge una risposta clinica soddisfacente (risoluzione dell’eruzione cutanea e di altri sintomi infiammatori generali), si può prendere in considerazione una seconda dose di canakinumab da 150 mg o 2 mg/kg.
Se in seguito si raggiunge una risposta completa al trattamento, si deve mantenere il regime di dosaggio aumentato di 300 mg o 4 mg/kg ogni 8 settimane.
Se dopo 7 giorni da questo aumento di dose non si raggiunge una risposta clinica soddisfacente, si può prendere in considerazione una terza dose di canakinumab da 300 mg o 4 mg/kg.
Se in seguito si raggiunge una risposta completa al trattamento, sulla base di una valutazione clinica individuale, si deve considerare il mantenimento di un regime di dosaggio aumentato di 600 mg o 8 mg/kg ogni 8 settimane.
Per i pazienti con una dose iniziale di 4 mg/kg, se dopo 7 giorni dall’inizio del trattamento non si raggiunge una risposta clinica soddisfacente, si può prendere in considerazione una seconda dose di canakinumab da 4 mg/kg.
Se in seguito si raggiunge una risposta completa al trattamento, sulla base di una valutazione clinica individuale, si deve considerare il mantenimento di un regime di dosaggio aumentato di 8 mg/kg ogni 8 settimane.
L’esperienza clinica con somministrazioni ad intervalli inferiori a 4 settimane o di dosi superiori a 600 mg o 8 mg/kg, è limitata.
TRAPS, HIDS/MKD e FMF: Adulti, adolescenti e bambini a partire da 2 anni di età In pazienti con TRAPS, HIDS/MKD e FMF, la dose iniziale raccomandata di canakinumab è: • 150 mg per pazienti con peso corporeo > 40 kg; • 2 mg/kg per pazienti con peso corporeo ≥ 7,5 kg e ≤ 40 kg.
Questa viene somministrata ogni quattro settimane in dose singola mediante iniezione sottocutanea.
Se dopo 7 giorni dall’inizio del trattamento non si raggiunge una risposta clinica soddisfacente, si può prendere in considerazione una seconda dose di canakinumab da 150 mg o 2 mg/kg.
Se in seguito si raggiunge una risposta completa al trattamento, si deve mantenere il regime di dosaggio aumentato di 300 mg (o 4 mg/kg per i pazienti con peso ≤ 40 kg), ogni 4 settimane.
In pazienti senza miglioramento clinico, si raccomanda che il medico riconsideri la continuazione del trattamento con canakinumab.
Malattia di Still (SJIA e AOSD) La dose raccomandata di canakinumab per pazienti con malattia di Still), di peso corporeo ≥ 7,5 kg, è 4 mg/kg (fino ad un massimo di 300 mg), somministrata ogni quattro settimane mediante iniezione sottocutanea.
In pazienti senza miglioramento clinico, si raccomanda che il medico riconsideri la continuazione del trattamento con canakinumab.
Artrite gottosa La gestione dell’iperuricemia deve essere iniziata oppure ottimizzata con una appropriata terapia uricosurica (ULT).
Canakinumab deve essere usato come terapia al bisogno, per il trattamento degli attacchi di artrite gottosa.
La dose raccomandata di canakinumab, per pazienti adulti con artrite gottosa, è di 150 mg somministrati per via sottocutanea come dose singola durante un attacco.
Per ottenere il massimo effetto, si raccomanda la somministrazione di canakinumab appena possibile dopo l’insorgenza di un attacco di artrite gottosa.
Si raccomanda di non ritrattare con canakinumab i pazienti che non rispondono al trattamento iniziale.
Nei pazienti che rispondono e richiedono un successivo trattamento, deve trascorrere un intervallo di almeno 12 settimane prima che possa essere somministrata una nuova dose di canakinumab (vedere paragrafo 5.2).
Dosi saltate Se un'iniezione viene saltata in pazienti con CAPS, TRAPS, HIDS/MKD, FMF o malattia di Still (AOSD o SJIA), deve essere somministrata il prima possibile senza attendere la dose successiva programmata.
Le dosi successive devono essere somministrate agli intervalli raccomandati.
Popolazioni speciali Popolazione pediatrica CAPS, TRAPS, HIDS/MKD e FMF La sicurezza e l’efficacia di canakinumab nei pazienti con CAPS, TRAPS, HIDS/MKD e FMF, di età inferiore ai 2 anni, non sono state stabilite.
I dati al momento disponibili sono riportati nei paragrafi 4.8, 5.1 e 5.2, ma non può essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia.
SJIA La sicurezza e l’efficacia di canakinumab nei pazienti con SJIA, di età inferiore ai 2 anni, non sono state stabilite.
Non ci sono dati disponibili.
Artrite gottosa Non esiste alcuna indicazione per un uso specifico di canakinumab nella popolazione pediatrica per l’indicazione artrite gottosa.
Anziani Non è richiesto aggiustamento di dose.
Compromissione epatica Canakinumab non è stato studiato in pazienti con compromissione epatica.
Non può essere proposta nessuna raccomandazione della dose.
Compromissione renale Non è necessario un aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione renale.
Tuttavia l’esperienza clinica in questi pazienti è limitata.
Scheda per il paziente Tutti i medici che prescrivono Ilaris devono avere familiarità con il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e informare i pazienti/chi assite il paziente della Scheda per il paziente, spiegando cosa fare se dovessero manifestare qualsiasi sintomo di infezione o sindrome da attivazione macrofagica (MAS), o in caso di vaccinazioni prima del trattamento.
Il medico fornirà la Scheda per il paziente a ciascun paziente/a chi assiste il paziente.
Modo di somministrazione Per uso sottocutaneo.
Siti adeguati per l’iniezione sono i seguenti: parte superiore della coscia, addome, parte superiore del braccio o glutei.
Si raccomanda di scegliere una sede di iniezione diversa ogni volta che si fa l’iniezione, per evitare indolenzimento.
Devono essere evitate la cute con lesioni e le aree che sono contuse o che presentano eruzione cutanea.
Deve essere evitata l’iniezione nel tessuto cicatriziale in quanto può comportare una insufficiente esposizione a canakinumab.
Flaconcino Ogni flaconcino è monouso per singolo paziente, per singola dose.
CAPS, TRAPS, HIDS/MKD, FMF e malattia di Still (AOSD e SJIA) Dopo un adeguato addestramento sulla corretta tecnica di iniezione, i pazienti o i loro assistenti possono iniettare canakinumab, una volta che il medico ne ha stabilito l’appropriatezza e qualora necessario il follow-up (vedere paragrafo 6.6).
Per le istruzioni sulla somministrazione del medicinale, vedere paragrafo 6.6.
Penna preriempita La penna non deve essere agitata.
Ogni penna preriempita è monouso per singolo paziente, per singola dose.
CAPS, TRAPS, HIDS/MKD, FMF e malattia di Still (AOSD e SJIA) Dopo un adeguato addestramento sulla corretta tecnica di iniezione, pazienti adulti e adolescenti di età pari o superiore a 12 anni e di peso superiore a 40 kg, o i loro assistenti, possono iniettare canakinumab, una volta che il medico ne ha stabilito l’appropriatezza e qualora necessario il follow- up.
I pazienti adolescenti possono richiedere la supervisione di un adulto che si prende cura di loro per eseguire l'autoiniezione (vedere paragrafo 6.6).

Avvertenze e precauzioni

Tracciabilità Al fine di migliorare la tracciabiltà dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramente registrati.
Infezioni Canakinumab è associato ad un aumento dell’incidenza di infezioni gravi.
I pazienti devono essere attentamente monitorati per segni e sintomi di infezioni durante e dopo il trattamento con canakinumab (vedere paragrafo 4.8).
I medici devono prestare cautela quando canakinumab è somministrato a pazienti con infezioni, con storia di infezioni ricorrenti o condizioni preesistenti che possono predisporli alle infezioni.
Trattamento delle CAPS, TRAPS, HIDS/MKD, FMF e della malattia di Still (SJIA e AOSD) Canakinumab non deve essere iniziato o continuato nei pazienti durante un’infezione in fase attiva che necessita di intervento del medico.
Trattamento dell’artrite gottosa Canakinumab non deve essere somministrato durante un’infezione in fase attiva.
Non è raccomandato l’uso concomitante di canakinumab e di inibitori del fattore di necrosi tumorale (TNF), in quanto può aumentare il rischio di infezioni gravi (vedere paragrafo 4.5).
Durante il trattamento con canakinumab, sono stati osservati casi isolati di infezioni insolite o opportunistiche (incluse aspergillosi, infezioni micobatteriche atipiche, herpes zoster).
Non può essere esclusa la relazione causale di canakinumab con questi eventi.
Screening della tubercolosi Negli studi clinici in circa il 12% dei pazienti con CAPS, sottoposti al test cutaneo PPD (derivato proteico purificato), esami di follow-up hanno prodotto un risultato positivo del test mentre erano trattati con canakinumab, senza evidenza clinica di un’infezione tubercolare latente o attiva.
Non è noto se l’uso di inibitori dell’interleuchina-1 (IL-1), come canakinumab, aumenti il rischio di riattivazione della tubercolosi.
Prima di iniziare la terapia, tutti i pazienti devono essere valutati per l’infezione tubercolare sia attiva che latente.
In particolare, nei pazienti adulti, si raccomanda che questa valutazione comprenda una storia medica dettagliata.
Appropriati esami di screening (ad es., test cutaneo della tubercolina, test di rilascio di interferone gamma o radiografia del torace), si raccomandano in tutti i pazienti (possono essere seguite le linee guida locali).
I pazienti devono essere monitorati attentamente per segni e sintomi di tubercolosi durante e dopo il trattamento con canakinumab.
Tutti i pazienti devono essere istruiti a chiedere consiglio al medico, se comparissero segni o sintomi indicativi di tubercolosi (ad es., tosse persistente, calo ponderale, stato sub-febbrile) durante la terapia con canakinumab.
Nel caso di conversione del test PPD da negativo a positivo, in particolare nei pazienti ad alto rischio, devono essere valutati mezzi alternativi di screening per l’infezione tubercolare.
Neutropenia e leucopenia Neutropenia (conta assoluta dei neutrofili [ANC] < 1,5 x 109/l) e leucopenia sono state osservate con medicinali inibitori dell’IL-1, canakinumab compreso.
Il trattamento con canakinumab non deve essere iniziato nei pazienti con neutropenia o leucopenia.
Si raccomanda di eseguire la conta leucocitaria (conta dei globuli bianchi, WBC), inclusa la conta dei neutrofili, prima di iniziare il trattamento e ancora dopo 1-2 mesi.
Per terapie croniche oppure ripetute, si raccomanda, inoltre, di eseguire la conta leucocitaria periodicamente durante il trattamento.
Se un paziente diventa neutropenico o leucopenico, la conta leucocitaria deve essere tenuta sotto attenta osservazione e deve essere considerata l’interruzione del trattamento.
Tumori Casi di tumori sono stati riportati in pazienti trattati con canakinumab.
Il rischio di sviluppare tumori con la terapia con anti-interleuchina (IL)-1, non è noto.
Reazioni di ipersensibilità Con la terapia con canakinumab, sono state osservate reazioni di ipersensibilità.
La maggioranza di questi eventi è stata di entità lieve.
Durante lo sviluppo clinico di canakinumab in oltre 2 600 pazienti non sono state riportate reazioni anafilattoidi o anafilattiche attribuibili al trattamento con canakinumab.
Tuttavia non può essere escluso il rischio di gravi reazioni di ipersensibilità che non è infrequente per le proteine iniettabili (vedere paragrafo 4.3).
Funzionalità epatica Negli studi clinici sono stati riportati transitori e asintomatici casi di innalzamento delle transaminasi sieriche o della bilirubina (vedere paragrafo 4.8).
Vaccinazioni Nei pazienti in trattamento con canakinumab, non vi sono dati disponibili sul rischio di trasmissione secondaria di infezioni mediante vaccini vivi (attenuati).
Pertanto, i vaccini vivi non devono essere somministrati in concomitanza con canakinumab a meno che i benefici siano chiaramente superiori ai rischi (vedere paragrafo 4.5).
Prima di iniziare la terapia con canakinumab si raccomanda che i pazienti adulti e pediatrici ricevano tutte le vaccinazioni, come appropriato, compresi il vaccino pneumococcico e il vaccino inattivato dell’influenza (vedere paragrafo 4.5).
Mutazione del gene NLRP3 nei pazienti con CAPS L’esperienza clinica in pazienti con CAPS senza una mutazione confermata del gene NLRP3, è limitata.
Sindrome da attivazione macrofagica in pazienti con malattia di Still (SJIA e AOSD) La sindrome da attivazione macrofagica (MAS) è una malattia nota, pericolosa per la vita, che può svilupparsi in pazienti con condizioni reumatiche, in particolare con la malattia di Still.
Nel caso si verifichi o si sospetti la MAS, la valutazione e il trattamento devono essere iniziati il prima possibile.
I medici devono essere attenti ai sintomi di infezione o al peggioramento della malattia di Still, in quanto questi sono fattori noti scatenanti la MAS.
Sulla base dell’esperienza relativa agli studi clinici, sembra che canakinumab non aumenti l’incidenza di MAS in pazienti con malattia di Still, ma non può essere tratta una conclusione definitiva.
Reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS) Raramente è stata riferita la reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS) in pazienti trattati con Ilaris, prevalentemente in soggetti con artrite idiopatica giovanile sistemica (Systemic Juvenile Idiopathic Arthritis - SJIA).
Per i pazienti con DRESS può essere necessario il ricovero ospedaliero, trattandosi di una condizione potenzialmente letale.
Se si presentano i segni e sintomi della DRESS e non può essere stabilita un’eziologia alternativa, riprendere la somministrazione di Ilaris è controindicato e deve essere presa in considerazione un’altra terapia.
Contenuto di polisorbato 80 Questo medicinale contiene 0,4 mg di polisorbato 80 in ogni 1 ml di soluzione iniettabile.
I polisorbati possono causare reazioni allergiche.
Il paziente/chi assiste il paziente deve essere istruito a informare il medico se lui o il suo bambino hanno/ha allergie note.

Interazioni

Non sono state studiate le interazioni di canakinumab con altri medicinali, in studi formali.
Un aumento dell’incidenza di infezioni gravi è stato associato alla somministrazione di un altro bloccante dell’IL-1 in combinazione con inibitori del TNF.
Non è raccomandato l’uso di canakinumab con inibitori del TNF, in quanto può aumentare il rischio di infezioni gravi.
L’espressione degli enzimi epatici CYP450 può essere soppressa dalle citochine che stimolano l’infiammazione cronica, come l’interleuchina-1 beta (IL-1 beta).
Pertanto, l’espressione del CYP450 può essere invertita quando si somministra una potente terapia con inibitori della citochina, come canakinumab.
Ciò è di rilevanza clinica per i substrati del CYP450 con uno stretto indice terapeutico, dove il dosaggio è aggiustato individualmente.
All’inizio del trattamento con canakinumab, nei pazienti in terapia con questo tipo di medicinale, è raccomandato il monitoraggio terapeutico dell’effetto o della concentrazione del principio attivo e si deve aggiustare, come necessario, la dose individuale del medicinale.
Non sono disponibili dati sugli effetti di vaccini vivi o sulla trasmissione secondaria di infezioni da vaccini vivi in pazienti in trattamento con canakinumab.
Pertanto, i vaccini vivi non devono essere somministrati in concomitanza con canakinumab, a meno che i benefici siano chiaramente superiori ai rischi.
Nel caso in cui dopo l’inizio del trattamento con canakinumab sia necessaria la vaccinazione con vaccini vivi, si raccomanda di attendere almeno 3 mesi dopo l’ultima iniezione di canakinumab e prima della successiva (vedere paragrafo 4.4).
I risultati di uno studio in soggetti adulti sani hanno dimostrato che una singola dose di 300 mg di canakinumab non ha modificato l’induzione e la persistenza della risposta anticorpale dopo vaccinazione con il vaccino influenzale o con il vaccino meningococcico a base di proteina glicosilata.
I risultati di uno studio, in pazienti con CAPS di età pari o inferiore a 4 anni della durata di 56 settimane, in aperto, hanno dimostrato che tutti i pazienti che avevano ricevuto le vaccinazioni dell’infanzia, previste dalla pratica medica, con vaccini non vivi hanno sviluppato livelli protettivi di anticorpi.

Effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza Le reazioni avverse riportate più frequentemente sono state infezioni, in prevalenza delle vie aeree superiori.
Con il trattamento a più lungo termine non è stato osservato alcun impatto sul tipo o sulla frequenza delle reazioni avverse.
In pazienti trattati con canakinumab sono state osservate reazioni di ipersensibilità (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
In pazienti trattati con canakinumab sono state osservate infezioni opportunistiche (vedere paragrafo 4.4).
Tabella delle reazioni avverse Le reazioni avverse sono elencate secondo la classificazione per sistemi e organi MedDRA.
All’interno di ciascuna classificazione per sistemi e organi, le reazioni avverse sono elencate in base alla classe di frequenza, riportando per prima la più comune.
Le classi di frequenza sono definite utilizzando la seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1 000, < 1/100); raro (≥ 1/10 000, < 1/1 000); molto raro (< 1/10 000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità.
Tabella 1 Tabella delle reazioni avverse
Classificazione per sistemi e organi, secondo MedDRA Indicazioni: CAPS, TRAPS, HIDS/MKD, FMF, SJIA, artrite gottosa
Infezioni e infestazioni
Molto comune Infezioni delle vie respiratorie (comprese polmonite, bronchite, influenza, infezione virale, sinusite, rinite, faringite, tonsillite, nasofaringite, infezione delle vie aeree superiori), Infezione auricolare, Cellulite, Gastroenterite, Infezione delle vie urinarie
Comune Candidiasi vulvovaginale
Patologie del sistema nervoso
Comune Capogiro/vertigine
Patologie gastrointestinali
Molto comune Dolore addominale superiore ¹
Non comune Malattia da reflusso gastroesofageo ²
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Molto comune Reazione in sede di iniezione
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Molto comune Artralgia ¹
Comune Dolore muscoloscheletrico ¹, Dolore dorsale ²
Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
Comune Stanchezza/astenia ²
Esami diagnostici
Molto comune Clearance renale della creatinina ridotta 1,3, Proteinuria 1,4, Leucopenia 1,5
Comune Neutropenia 5
Non comune Conta delle piastrine diminuita 5
¹ In SJIA.
² Nell’artrite gottosa.
³ In base alla stima della clearance della creatinina, la maggior parte era transitoria.
4 Per lo più da tracce transitorie fino a positività +1 di proteine urinarie, rilevate mediante uso di strisce reattive.
5 Vedere ulteriori informazioni di seguito.
Malattia di Still (SJIA e AOSD) Analisi aggregata SJIA e AOSD Un totale di 445 pazienti con SJIA da 2 a < 20 anni di età ha ricevuto canakinumab in studi clinici, inclusi 321 pazienti da 2 a < 12 anni di età, 88 pazienti da 12 a < 16 anni di età e 36 pazienti da 16 a < 20 anni di età.
Un’analisi aggregata di sicurezza di tutti i pazienti con SJIA ha mostrato chenel sottogruppo di pazienti con SJIA, giovani adulti da 16 a< 20 anni di età, il profilo di sicurezza di canakinumab è risultato coerente con quanto osservato in pazienti con SJIA di età inferiore ai 16 anni.
In uno studio clinico randomizzato, in doppio-cieco, controllato verso placebo (GDE01T) in 36 pazienti adulti (età compresa tra 22 e 70 anni), il profilo di sicurezza di canakinumab nei pazienti con AOSD è risultato simile a quanto osservato nei pazienti con SJIA.
Descrizione di reazioni avverse selezionate Dati a lungo termine e anomalie negli esami di laboratorio nei pazienti con CAPS Durante gli studi clinici con canakinumab, nei pazienti con CAPS è stato osservato un aumento dei valori medi dell’emoglobina e una diminuzione di quelli dei globuli bianchi, neutrofili e piastrine.
Nei pazienti con CAPS sono stati osservati raramente aumenti di transaminasi.
Aumenti asintomatici e lievi della bilirubina sierica sono stati osservati in pazienti con CAPS trattati con canakinumab, senza aumenti concomitanti delle transaminasi.
Negli studi a lungo termine, in aperto, con incremento della dose, sono stati osservati casi di infezioni (gastroenterite, infezioni delle vie respiratorie, infezione delle vie respiratorie superiori), vomito e capogiri, con maggiore frequenza nel gruppo di dose 600 mg o 8 mg/kg, rispetto agli altri gruppi di dose.
Anomalie negli esami di laboratorio, in pazienti con TRAPS, HIDS/MKD e FMF Neutrofili Sebbene riduzioni della conta dei neutrofili, (Grado ≥ 2), si siano verificate nel 6,5% dei pazienti (comune) e riduzioni di Grado 1 si siano verificate nel 9,5% dei pazienti, le riduzioni sono generalmente transitorie e l’infezione associata a neutropenia non è stata classificata come una reazione avversa.
Piastrine Nonostante riduzioni della conta piastrinica (≥ Grado 2), si siano verificate nello 0,6% dei pazienti, il sanguinamento non è stato classificato come una reazione avversa.
Una riduzione lieve e transitoria delle piastrine, di Grado 1, si è verificata nel 15,9% dei pazienti senza alcun evento avverso di sanguinamento associato.
Anomalie negli esami di laboratorio, in pazienti con SJIA Ematologia Nel programma complessivo per la SJIA, una diminuzione transitoria della conta dei globuli bianchi (WBC) ≤ 0,8 x LLN è stata osservata in 33 pazienti (16,5%).
Nel programma complessivo per la SJIA, diminuzioni transitorie della conta assoluta dei neutrofili (ANC) a meno di 1 x 109/l, sono state osservate in 12 pazienti (6,0%).
Nel programma complessivo per la SJIA, diminuzioni transitorie della conta piastrinica (< LLN) sono state osservate in 19 pazienti (9,5%).
ALT/AST Nel programma complessivo per la SJIA, aumenti dei valori di ALT e/o AST > 3 x limite superiore alla norma (ULN), sono stati osservati in 19 pazienti (9,5%).
Anomalie negli esami di laboratorio nei pazienti con artrite gottosa Ematologia Una diminuzione della conta dei globuli bianchi (WBC) ≤ 0,8x limite inferiore alla norma (LLN), è stata osservata nel 6,7% dei pazienti trattati con canakinumab rispetto al 1,4% di quelli trattati con triamcinolone acetonide.
Negli studi di confronto, diminuzioni della conta assoluta dei neutrofili (ANC) a meno di 1 x 109/l, sono state osservate nel 2% dei pazienti.
Sono stati osservati anche casi isolati di conta ANC < 0,5 x 109/l (vedere paragrafo 4.4).
Nel corso degli studi clinici controllati verso farmaco attivo, condotti in pazienti con artrite gottosa, sono state osservate lievi (< LLN e > 75 x 109/l) e transitorie diminuzioni della conta piastrinica, con una maggiore incidenza (12,7%) nel gruppo trattato con canakinumab rispetto al farmaco di comparazione (7,7%).
Acido urico Sono stati osservati aumenti del livello dell’acido urico (0,7 mg/dl alla settimana 12 e 0,5 mg/dl alla settimana 24), dopo trattamento con canakinumab, in studi di confronto nell’artrite gottosa.
In un altro studio non sono stati osservati aumenti dell’acido urico tra i pazienti che avevano iniziato il trattamento con terapia uricosurica.
Non sono stati osservati aumenti dell’acido urico in studi clinici condotti in popolazioni non affette da gotta (vedere paragrafo 5.1).
ALT/AST Sono stati osservati aumenti dei valori medi e mediani dell’alanina aminotransferasi (ALT), rispettivamente, di 3,0 U/I e di 2,0 U/I, e dell’aspartato aminotransferasi (AST), rispettivamente, di 2,7 U/I e di 2,0 U/I, rispetto al basale, alla fine dello studio, nei gruppi di trattamento con canakinumab, rispetto al(ai) gruppo(i) di trattamento con triamcinolone acetonide, tuttavia, l’incidenza di variazioni clinicamente significative (≥ 3x il limite superiore della norma) è stata più ampia nei pazienti trattati con triamcinolone acetonide (2,5% per entrambi AST e ALT), rispetto ai pazienti trattati con canakinumab (1,6% per ALT e 0,8% per AST).
Trigliceridi Nell’artrite gottosa, negli studi controllati verso farmaco attivo, vi è stato un aumento medio dei valori dei trigliceridi di 33,5 mg/dl, nei pazienti trattati con canakinumab, rispetto ad una modesta diminuzione di -3,1 mg/dl con triamcinolone acetonide.
L’incidenza di pazienti con aumenti di trigliceridi > 5x il limite superiore della norma (ULN) è stata 2,4% con canakinumab e 0,7% con triamcinolone acetonide.
Il significato clinico di questa osservazione non è noto.
Dati a lungo termine da uno studio osservazionale Un totale di 243 pazienti con CAPS (85 pazienti pediatrici di età da ≥ 2 a ≤ 17 anni e 158 pazienti adulti di età ≥ 18 anni), sono stati trattati con canakinumab, secondo la normale pratica clinica, nell’ambito di un registro a lungo termine (media di 3,8 anni di esposizione a canakinumab).
Il profilo di sicurezza di canakinumab osservato a seguito del trattamento a lungo termine in questo contesto è risultato coerente con quello osservato negli studi interventistici nei pazienti con CAPS.
Popolazione pediatrica Negli studi interventistici vi sono stati 80 pazienti pediatrici, con CAPS (2-17 anni di età), che hanno ricevuto canakinumab.
Complessivamente, non ci sono state differenze clinicamente significative del profilo di sicurezza e tollerabilità di canakinumab, nei pazienti pediatrici rispetto alla popolazione generale con CAPS (costituita da pazienti adulti e pediatrici, N=211), comprese la frequenza complessiva e la gravità di episodi infettivi.
Le infezioni delle vie respiratorie superiori sono state gli eventi di infezione riportati più frequentemente.
Inoltre, 6 pazienti pediatrici di età inferiore a 2 anni sono stati valutati in uno studio clinico di piccole dimensioni, in aperto.
Il profilo di sicurezza di canakinumab è risultato simile a quello dei pazienti di 2 anni di età e oltre.
Vi sono stati 102 pazienti con TRAPS, HIDS/MKD e FMF (dai 2 ai 17 anni di età) che hanno ricevuto canakinumab in uno studio della durata di 16 settimane.
Complessivamente, non vi sono state differenze clinicamente significative nel profilo di sicurezza e tollerabilità di canakinumab, nei pazienti pediatrici rispetto alla popolazione complessiva.
Anziani Non vi è una differenza significativa nel profilo di sicurezza osservato nei pazienti di età ≥ 65 anni.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.

Gravidanza e allattamento

Donne in età fertile / Contraccezione nei maschi e nelle femmine Si raccomanda che le donne usino contraccettivi efficaci durante il trattamento con canakinumab e fino a 3 mesi dopo l’ultima dose.
Gravidanza Ci sono dati limitati sull’uso di canakinumab in donne in gravidanza.
Gli studi su animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti sulla tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
Il rischio per il feto/la madre non è noto.
Pertanto si raccomanda che le donne in gravidanza o che desiderano esserlo, vengano trattate solo dopo una valutazione approfondita del rapporto beneficio-rischio.
Studi nell’animale indicano che canakinumab attraversa la placenta ed è rilevabile nel feto.
Non sono disponibili dati nell’uomo, tuttavia poiché canakinumab è un’immunoglobulina di classe G (IgG1), ci si aspetta che passi attraverso la placenta umana.
La rilevanza clinica di ciò non è nota.
Comunque, non è raccomandata la somministrazione di vaccini vivi a neonati esposti a canakinumab in utero per 16 settimane dopo l’assunzione dell’ultima dose di canakinumab da parte della madre, prima del parto.
Si raccomanda che le donne che hanno ricevuto canakinumab durante la gravidanza siano avvertite di informare il pediatra prima della somministrazione di qualsiasi vaccinazione ai loro neonati.
Allattamento Non è noto se canakinumab è escreto nel latte materno.
Pertanto si raccomanda che la decisione di allattare durante la terapia con canakinumab debba essere presa solo dopo una valutazione approfondita del rapporto beneficio-rischio.
Studi su animali hanno mostrato che un anticorpo murino anti-IL-1 beta murina, non ha avuto effetti indesiderati sullo sviluppo in cuccioli di topo allattati e che l’anticorpo era trasferito ad essi (vedere paragrafo 5.3).
Fertilità Non sono stati condotti studi formali per valutare l’effetto potenziale di canakinumab sulla fertilità umana.
Canakinumab non ha avuto effetti sui parametri della fertilità maschile nei marmosetti (C.
jacchus
).Un anticorpo di origine murino anti-IL-1 beta murina non ha avuto effetti indesiderati sulla fertilità nel topo maschio e femmina (vedere paragrafo 5.3).

Conservazione

Flaconcino Conservare in frigorifero (2°C - 8°C).
Non congelare.
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
Penna preriempita Conservare in frigorifero (2°C - 8°C).
Dopo aver tolto il prodotto dal frigorifero, utilizzarlo entro 14 giorni (ma non oltre la data di scadenza indicata sulla confezione dopo Scad.).
Non conservare a temperatura superiore a 30°C.
Non congelare.
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.