IDROCHINIDINA LIRCA 40CPR150MG
7,31 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 17/07/2020
– Extrasistolia sopraventricolare. – Extrasistolia ventricolare. – Fibrillazione e flutter atriali. – Mantenimento del ritmo sinusale dopo cardioversione farmacologica o elettrica delle tachiaritmie atriali. – Profilassi delle tachiaritmie parossistiche sopraventricolari e delle tachicardie ventricolari.
Una compressa contiene: Principio attivo idrochinidina cloridrato 150 mg
Controindicazioni
- Il farmaco è controindicato nelle seguenti condizioni: – ipersensibilità nota verso la chinidina; – disturbi dell’automatismo sinusale; – blocco atrioventricolare completo, se il paziente non è protetto da un "pacemaker"; – QT lungo; – torsione di punta; – blocco di branca o gli altri disturbi della conduzione intraventricolare; – intossicazione digitalica; – insufficienza cardiaca non compensata; – infarto recente; – anamnesi di porpora trombocitopenica seguita a precedente somministrazione di chinidina; – miastenia;
Posologia
- Il dosaggio medio è di 3–4 compresse al dì.
Esso può essere aumentato secondo il parere del Medico curante, al quale bisogna rigorosamente conformarsi. Avvertenze e precauzioni
- Nel trattamento del flutter atriale la riconversione al ritmo sinusale, preceduta da una progressiva riduzione del grado del blocco, può comportare un rapido aumento della frequenza ventricolare.
Prima di iniziare la terapia con chinidina bisogna verificare la potassiemia e saggiare la sensibilità del paziente con una dose test, seguita dopo 4 ore da un tracciato elettrocardiografico.
Un allargamento anomalo del QRS o la comparsa di turbe del ritmo cardiaco sono segni d’ipersensibilità individuale che controindicano l’impiego del farmaco.
In corso di trattamento è necessario eseguire frequenti controlli elettrocardiografici fino al monitoraggio continuo e alla determinazione del tasso plasmatico della chinidina quando la situazione ne richiedesse l’impiego ad alte dosi.
Un aumento della durata > 50% del complesso QRS è indicazione assoluta alla sospensione della terapia.
I preparati chinidinici debbono essere impiegati con grande cautela in pazienti con insufficienza cardiaca.
L’impiego di idrochinidina in questi pazienti deve essere preceduta dal controllo dello stato di compenso e dalla valutazione della kaliemia.
È necessario porre attenzione al fatto che l’idrochinidina può aumentare i livelli plasmatici della digossina, richiedendo così un adattamento posologico.
L’iperkaliemia e l’alcalinizzazione dell’urina potenziano l’azione dei preparati chinidinici.
La sorveglianza dell’equilibrio idro–elettrolitico dovrà essere molto accurata nei pazienti con insufficienza renale nei quali la posologia deve essere adattata sulla base della residua funzionalità renale e dei livelli plasmatici del farmaco.
Questo medicinale contiene lattosio: i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio–galattosio, non devono assumere questo medicinale. Interazioni
- Associazioni controindicate – con altri antiaritmici che possono provocare torsione di punta (i.e.
cepridil.
sotalolo, amiodarone) per aumento del rischio della torsione di punta; – con lidoflazina, prenylamina, vincamina per aumento del rischio della torsione di punta.
Associazioni correlate con precauzioni d’uso – con farmaci che alcalinizzano le urine (i.e.
acetazolamide, bicarbonato di sodio, trismetalolo o THAM), per aumento delle concentrazioni plasmatiche dell’idrochinidina e rischio di sovradosaggio.
Si consiglia il controllo ECG ed eventualmente della idrochinidinemia con successivo adattamento della sua posologia.
– con digossina e per estensione lanatoside C per aumento della digossinemia (diminuzione del volume di distribuzione e della eliminazione).
Si consiglia il controllo ECG ed eventualmente della idrochinidinemia con successivo adattamento del dosaggio.
– con Beta–bloccanti, per disturbi della contrattilità, dell’automatismo e della conduzione (soppressione dei meccanismi nervosi simpatici di compenso).
Si consiglia il controllo clinico ed ECG.
– con farmaci che provocano la diminuzione della kaliemia (i.e.
amfotericina B, gluco e mineralo cortisonici, tetracosactide, diuretici ipopotassemizzanti, lassativi stimolanti), per aumento del rischio della torsione di punta; l’ipokaliemia è un fattore favorente così come bradicardia o un intervallo QT lungo.
Durante il trattamento con amfotericina B, cortisonici, tetracosactide e diuretici si consiglia: la prevenzione dell’ipokaliemia o, se necessario, la sua correzione, il controllo della durata dell’intervallo QT; nel caso di torsione di punta: elettroterapia.
La somministrazione di lassativi stimolanti durante il trattamento con idrochinidina è sconsigliabile.
– con induttori enzimatici (fenobarbital, fenoina, primidone, rifampicina), per diminuzione dei livelli plasmatici d’idrochinidina e della sua efficacia antiaritmica dovuta ad accellerazione del catabolismo epatico.
Si consiglia un controllo clinico, ECG e della idrochinidinemia.
Se necessario adattare la posologia dell’idrochinidina durante il trattamento con induttori enzimatici e subito dopo la loro sospensione (rischio del sovradosaggio). Effetti indesiderati
- Sono possibili durante la terapia con chinidina effetti secondari dovuti ad iperdosaggio o, alle dosi terapeutiche, ad ipersensibilità individuale verso il prodotto.
Segni di cinconismo: cefalea, vertigini, ronzii auricolari, ipoacusie, turbe della visione (diplopia, fotofobia).
Segni cardiovascolari: allargamento del QRS, turbe della conduzione atrioventricolare, torsione di punta, extrasistoli ventricolari, ritmi idioventricolari (compresi la tachicardia e la fibrillazione ventricolare), arresto cardiaco, sincope, embolie arteriose, ipotensione.
Segni gastrointestinali: nausea, vomito, diarrea, dolori addominali.
Segni ematologici: anemia emolitica, porpora trombocitopenica, agranulocitosi.
Segni dermatologici: rush cutaneo accompagnato da prurito, fotosensibilizzazione.
Segni oculari: neuriti ottiche.
Altre manifestazioni d’ipersensibilità: angioedema, asma, collasso cardiocircolatorio. Gravidanza e allattamento
- In assenza di studi clinici condotti in gravidanza o durante l’allattamento è sconsigliabile in queste condizioni.
Conservazione
- Conservare a temperatura ambiente.
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