ICATIBANT PIR SC 1SIR 30MG 3ML

1.767,28 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: ICATIBANT ACETATO
  • ATC: B06AC02
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 05/02/2022

Icatibant Piramal è indicato per la terapia sintomatica degli attacchi acuti di angioedema ereditario (AEE) negli adulti, adolescenti e bambini a partire dai 2 anni, con carenza di inibitore esterasi C1.
Ogni siringa pre-riempita di 3 ml contiene icatibant acetato equivalente a 30 mg di icatibant. Ogni ml di soluzione contiene 10 mg di icatibant. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Posologia

Icatibant Piramal deve essere utilizzato sotto la supervisione di un professionista sanitario.
Posologia Adulti La dose raccomandata per gli adulti è una singola iniezione sottocutanea di Icatibant Piramal 30 mg.
Nella maggior parte dei casi una singola iniezione di Icatibant Piramal è sufficiente a trattare un attacco.
In caso di sollievo non sufficiente o di una recidiva della sintomatologia, dopo 6 ore è possibile somministrare una seconda dose di Icatibant Piramal.
Se la seconda iniezione non attenua i sintomi in modo sufficiente o se si osserva ancora una recidiva, dopo ulteriori 6 ore è possibile somministrare una terza dose di Icatibant Piramal.
In un periodo di 24 ore non devono essere somministrate più di 3 dosi di Icatibant Piramal.
Negli studi clinici non sono state somministrate più di 8 iniezioni di Icatibant Piramal al mese.
Popolazione pediatrica La dose raccomandata di Icatibant Piramal in funzione del peso corporeo nei bambini e negli adolescenti (di età 2-17 anni) è indicata nella tabella 1 sottostante.
Tabella 1: Regime posologico per pazienti pediatrici
Peso corporeo Dose (volume di iniezione)
12-25 kg 10 mg (1,0 ml)
26-40 kg 15 mg (1,5 ml)
41-50 kg 20 mg (2,0 ml)
51-65 kg 25 mg (2,5 ml)
>65 kg 30 mg (3,0 ml)
Nell’ambito dello studio clinico, non è stata somministrata più di 1 iniezione di Icatibant Piramal per singolo attacco di AEE.
Non è possibile raccomandare un regime posologico per bambini di età inferiore a 2 anni o di peso inferiore a 12 kg in quanto la sicurezza e l’efficacia in questo gruppo appartenente alla popolazione pediatrica non sono state stabilite.Anziani Sono disponibili scarse informazioni per i pazienti con più di 65 anni.
Nei pazienti anziani si è osservata una maggiore esposizione sistemica a icatibant.
L’importanza di questo dato per la sicurezza di Icatibant Piramal non è nota (vedere paragrafo 5.2).
Insufficienza epatica Nei pazienti affetti da compromissione epatica non è necessario un aggiustamento della dose.
Insufficienza renale Nei pazienti affetti da compromissione renale non è necessario un aggiustamento della dose.
Modo di somministrazione Icatibant Piramal viene somministrato per via sottocutanea preferibilmente nell’area dell’addome.
Dato il volume da somministrare, Icatibant Piramal soluzione iniettabile deve essere iniettata lentamente.
Ciascuna siringa di Icatibant Piramal è solo monouso.
Per le istruzioni per l’uso vedere il foglio illustrativo.Somministrazione da parte della persona che si prende cura del paziente/Autosomministrazione Ad un medico esperto nella diagnosi e nel trattamento dell’angioedema ereditario spetta decidere se il paziente debba autosomministrarsi Icatibant Piramal o farselo somministrare dalla persona che si prende cura di lui dovrebbe essere presa solo (vedere paragrafo 4.4).
Adulti Icatibant Piramal può essere autosomministrato o essere somministrato dalla persona che si prende cura del paziente solo dopo essere stati addestrati nella tecnica di iniezione sottocutanea da parte di un professionista sanitario.
Bambini e adolescenti di età compresa fra i 2 e i 17 anni Icatibant Piramal può essere somministrato da una persona che si prende cura del paziente solo previo addestramento nella tecnica di iniezione sottocutanea da parte di un operatore sanitario.

Avvertenze e precauzioni

Attacchi laringei I pazienti con attacchi laringei devono essere gestiti in una struttura sanitaria adeguata dopo l’iniezione fino a quando il medico non ritenga sicure le loro dimissioni.
Cardiopatia ischemica In teoria, in condizioni di ischemia, un farmaco antagonista del recettore di tipo 2 della bradichinina potrebbe causare un deterioramento della funzione cardiaca e una riduzione del flusso ematico coronarico.
Va quindi usata prudenza nella somministrazione di Icatibant Piramal in pazienti con cardiopatia ischemica o angina pectoris instabile (vedere paragrafo 5.3).
Ictus Anche se esistono dimostrazioni a sostegno di un effetto positivo del blocco del recettore B2 immediatamente dopo un ictus, sussiste la possibilità teorica che icatibant possa attenuare gli effetti neuroprotettivi positivi in fase tardiva della bradichinina.
Per questo motivo, è necessaria prudenza nella somministrazione di icatibant a pazienti che abbiano subito un ictus da alcune settimane.
Somministrazione da parte della persona che si prende cura del paziente/Autosomministrazione Per i pazienti che non hanno mai assunto Icatibant Piramal prima, il primo trattamento deve essere somministrato in una struttura medica o sotto la supervisione di un medico.
In caso di sollievo non sufficiente o ricomparsa dei sintomi dopo l’autosomministrazione o la somministrazione da parte della persona che si prende cura del paziente, si raccomanda al paziente o alla persona di cui sopra di rivolgersi al medico.
Per gli adulti, le dosi successive che possono essere necessarie per lo stesso attacco devono essere somministrate in una struttura sanitaria (vedere sezione 4.2).
Non vi sono dati sulla somministrazione di dosi successive per lo stesso attacco in bambini o adolescenti.
I pazienti che sviluppano un attacco laringeo devono sempre rivolgersi a un medico e rimanere in osservazione in una struttura sanitaria, anche se l’iniezione è stata somministrata a casa.
Contenuto di sodio Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per siringa, cioè essenzialmente ‘senza sodio’.
Popolazione pediatrica L’esperienza di trattamento di più di un attacco di AEE con Icatibant Piramal nella popolazione pediatrica è limitata.

Interazioni

Non sono attese interazioni farmacocinetiche che interessino il CYP450 (vedere paragrafo 5.2).
La somministrazione di Icatibant Piramal in associazione con inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE) non è stata studiata.
Gli ACE inibitori sono controindicati nei pazienti con AEE a causa del possibile aumento dei livelli di bradichinina.
Popolazione pediatrica Sono stati effettuati studi d’interazione solo negli adulti.

Effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza Negli studi clinici per la registrazione del farmaco, un totale di 999 attacchi di AEE sono stati trattati con 30 mg di Icatibant Piramal somministrati per via sottocutanea da un professionista sanitario.
Icatibant Piramal 30 mg SC è stato somministrato da un professionista sanitario a 129 soggetti sani e 236 pazienti con AEE.
Quasi tutti i soggetti trattati con icatibant per via sottocutanea negli studi clinici hanno sviluppato reazioni nel sito di iniezione (caratterizzate da irritazione cutanea, gonfiore, dolore, prurito, eritema, sensazione di bruciore).
Queste reazioni erano solitamente di gravità da lieve a moderata, transitorie e si risolvevano senza ulteriori interventi.
Tabella delle reazioni avverse La frequenza delle reazioni avverse elencate nella tabella 1 è stata definita utilizzando la seguente convenzione: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000).
Tutte le reazioni avverse segnalate nell’esperienza post-marketing sono indicate in corsivo.
Tabella 2: reazioni avverse riferite per icatibant.
Classificazione per sistemi e organi (categorie di frequenza) Termine preferito
Patologie del sistema nervoso
(Comune, ≥1/100, <1/10) Capogiro, Cefalea
Patologie gastrointestinali
(Comune, ≥1/100, <1/10) Nausea
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
(Comune, ≥1/100, <1/10) Eruzione cutanea, Eritema, Prurito
(Non nota) Orticaria
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
(Molto comune, ≥1/10) Reazioni in sede di iniezione*
(Comune, ≥1/100, <1/10) Piressia
Esami diagnostici
(Comune, ≥1/100, <1/10) Aumento transaminasi
* Livido in sede di iniezione, ematoma in sede di iniezione, bruciore in sede di iniezione, eritema in sede di iniezione, ipoestesia in sede di iniezione, irritazione in sede di iniezione, intorpidimento in sede di iniezione, edema in sede di iniezione, dolore in sede di iniezione, sensazione di compressione in sede di iniezione, prurito in sede di iniezione, tumefazione in sede di iniezione, orticaria in sede di iniezione e calore in sede di iniezione.
Popolazione pediatrica Nell’ambito di studi clinici sono stati esposti al trattamento con icatibant in totale 32 pazienti pediatrici (8 bambini di età 2-11 anni e 24 adolescenti di età 12-17 anni) con AEE.
Trentuno pazienti hanno ricevuto una singola dose di icatibant e 1 paziente (adolescente) ha ricevuto icatibant per due attacchi di AEE (due dosi in totale).
Icatibant Piramal è stato somministrato mediante iniezione sottocutanea a una dose di 0,4 mg/kg di peso corporeo fino a una dose massima di 30 mg.
Nella maggioranza dei casi, i pazienti pediatrici trattati con icatibant per via sottocutanea hanno manifestato reazioni nella sede di iniezione come eritema, gonfiore, sensazione di bruciore, dolore cutaneo e prurito; queste reazioni sono state di grado da lieve a moderato e sono risultate sovrapponibili a quelle osservate negli adulti.
Due pazienti pediatrici hanno sviluppato reazioni in sede di iniezione valutate come gravi che si sono risolte completamente entro 6 ore.
Queste reazioni hanno incluso eritema, gonfiore, bruciore e sensazione di calore.
Nel corso degli studi clinici non sono state osservate variazioni clinicamente significative dei livelli degli ormoni riproduttivi.
Descrizione delle reazioni avverse selezionate Immunogenicità Durante trattamenti ripetuti di soggetti adulti all’interno degli studi controllati di fase III, sono stati rilevati rari casi di positività transitoria agli anticorpi anti-icatibant.
L’efficacia è rimasta comunque invariata per tutti i pazienti.
Un paziente è risultato positivo agli anticorpi anti-icatibant sia prima che dopo il trattamento con Icatibant Piramal.
Il paziente è stato seguito per 5 mesi, e ulteriori campioni sono risultati negativi agli anticorpi anti-icatibant.
Non sono stati riportati casi di ipersensibilità o di reazioni anafilattiche con Icatibant Piramal.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza Non sono disponibili dati clinici su gravidanze esposte a icatibant.
Gli studi sugli animali hanno dimostrato effetti sull’impianto in utero e sul parto (vedere paragrafo 5.3), ma il potenziale rischio nell’uomo non è noto.
Icatibant Piramal va utilizzato in gravidanza soltanto se il potenziale beneficio giustifica i rischi potenziali per il feto (per esempio, in caso di trattamento di attacchi laringei pericolosi per la vita).
Allattamento Icatibant viene escreto nel latte di ratti in allattamento a concentrazioni simili a quelle presenti nel sangue materno.
Non sono stati osservati effetti sullo sviluppo postnatale dei ratti neonati.
Non è noto se icatibant venga escreto nel latte materno, ma durante l’allattamento si raccomanda alle donne che vogliono assumere Icatibant Piramal di non allattare per le 12 ore successive al trattamento.
Fertilità Nei ratti e nei cani l’utilizzo ripetuto di icatibant ha avuto effetti sugli organi della riproduzione.
Icatibant non ha avuto effetti sulla fertilità di topi e ratti maschi (vedere paragrafo 5.3).
Da uno studio condotto su 39 individui adulti sani, uomini e donne, che hanno ricevuto una dose di 30 mg ogni 6 ore per 3 volte ogni 3 giorni, per un totale di 9 dosi, non sono risultati cambiamenti clinicamente significativi nella concentrazione degli ormoni riproduttivi, nei valori di base o in quelli sotto stimolo GnRH, né negli uomini né nelle donne.
Non sono stati registrati effetti significativi di icatibant sulla concentrazione di progesterone in fase luteale, sulla funzione luteale, o sulla durata del ciclo mestruale nelle donne, né sulla conta, la motilità e la morfologia spermatica negli uomini.
L’utilizzo clinico della posologia adottata durante questo studio è improbabile.

Conservazione

Non conservare a temperatura superiore a 25°C.
Non congelare.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.