HALCION 10CPR 125MCG
8,80 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 16/01/2023
Trattamento a breve termine dell'insonnia. Le benzodiazepine sono indicate soltanto quando l’insonnia è grave, disabilitante o sottopone il soggetto a grave disagio.
HALCION 125 microgrammi compresse Una compressa contiene: principio attivo: triazolam 125 microgrammi. HALCION 250 microgrammi compresse Una compressa contiene: principio attivo: triazolam 250 microgrammi. Eccipienti con effetto noto: lattosio e sodio benzoato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Halcion è controindicato in pazienti con nota ipersensibilità al principio attivo, alle benzodiazepine, o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Halcion è controindicato anche in pazienti con miastenia grave, insufficienza respiratoria grave, sindrome da apnea notturna ed insufficienza epatica grave.
La somministrazione concomitante di triazolam con potenti inibitori del CYP3A come ketoconazolo, itraconazolo, nefazodone e, efavirenz o inibitori delle proteasi dell’HIV è controindicata (vedere paragrafo 4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione). Posologia
- Il dosaggio di triazolam deve essere individualizzato per ottenere il massimo beneficio e per evitare effetti avversi significativi.
Si raccomanda di trovare la dose minima efficace, in particolare nei pazienti anziani o debilitati.
Il rischio di dipendenza può aumentare con la dose e la durata del trattamento; pertanto, devono essere utilizzate la dose e la durata efficaci più basse e la necessità di continuare il trattamento deve essere rivalutata frequentemente (vedere paragrafo 4.4).
L'interruzione brusca o la rapida riduzione del dosaggio di triazolam dopo un uso continuativo possono scatenare reazioni da sospensione, che possono essere pericolose per la vita.
Per interrompere triazolam, sospendere gradualmente o ridurre il dosaggio al fine di diminuire il rischio di reazioni da sospensione (vedere paragrafo 4.4).
Durata del trattamento Il trattamento deve essere il più breve possibile.
La durata del trattamento generalmente varia da pochi giorni a due settimane fino ad un massimo di quattro settimane, compreso un periodo di sospensione graduale.
In determinati casi può essere necessaria l’estensione oltre il periodo massimo di trattamento; in tal caso, il trattamento non deve avvenire senza rivalutazione della condizione del paziente.
Metodo di somministrazione Halcion deve essere assunto poco prima di coricarsi.
Posologia Il trattamento deve essere iniziato con la dose consigliata più bassa.
La dose massima raccomandata non deve essere superata.
Dosaggio Adulti: 125 - 250 microgrammi.
Anziani: 125 microgrammi.
Pazienti con funzionalità epatica e/o renale alterata: 125 microgrammi.
Il trattamento deve essere iniziato alla minima dose raccomandata. Avvertenze e precauzioni
- Rischio da uso concomitante di oppioidi: L'uso concomitante di Halcion e oppioidi può causare sedazione, depressione respiratoria, coma e morte.
A causa di questi rischi, la prescrizione concomitante di medicinali sedativi come benzodiazepine o farmaci correlati come Halcion con oppioidi deve essere riservata ai pazienti per i quali non sono possibili opzioni di trattamento alternative.
Se viene presa la decisione di prescrivere Halcion in concomitanza con gli oppioidi, deve essere usata la dose efficace più bassa e la durata del trattamento deve essere la più breve possibile (vedere paragrafo 4.2 per le raccomandazioni generali sul dosaggio).
I pazienti devono essere seguiti attentamente per segni e sintomi di depressione respiratoria e sedazione.
A tale riguardo, si raccomanda vivamente di informare i pazienti e i loro caregivers (ove applicabile) per renderli consapevoli di questi sintomi (vedere paragrafo 4.5).
Deve essere utilizzata cautela nei pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata in trattamento con triazolam.
Nei pazienti con funzionalità respiratoria compromessa, sono stati riportati non frequentemente depressione respiratoria e apnea.
Le benzodiazepine producono un effetto additivo se vengono somministrate in maniera concomitante ad alcol o altre sostanze deprimenti il SNC.
L’assunzione concomitante di alcol non è raccomandata.
Triazolam deve essere usato con cautela se assunto in associazione con altre sostanze deprimenti il SNC (vedere paragrafo 4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme d'interazione).
Le benzodiazepine devono essere usate con estrema cautela in pazienti con una storia di abuso di droga o alcol.
Tolleranza Una certa perdita dell’efficacia agli effetti ipnotici delle benzodiazepine può svilupparsi dopo un uso ripetuto per alcune settimane.
Dipendenza L’uso di benzodiazepine può condurre allo sviluppo di dipendenza fisica e psichica da questi farmaci.
Il rischio di dipendenza aumenta con la dose e la durata del trattamento; esso è maggiore in pazienti con una storia di abuso di droga o alcol.
Triazolam deve essere usato principalmente per il trattamento occasionale a breve termine dell'insonnia, solitamente fino a 7-10 giorni, fino a un massimo di 4 settimane (vedere paragrafo 4.2 Posologia e modo di somministrazione).
L'uso per periodi superiori alle due settimane richiede una completa rivalutazione del paziente.
Reazioni da sospensione: Una volta che la dipendenza si è sviluppata, l’interruzione brusca del trattamento o la rapida riduzione del dosaggio sarà accompagnata da sintomi da sospensione che possono essere pericolosi per la vita.
Questi possono variare da lieve disforia, insonnia e cefalea, a una sindrome più severa che può includere dolori muscolari, crampi addominali e muscolari, vomito, sudorazione, tremore, convulsioni, ansia estrema, tensione, irrequietezza, confusione ed irritabilità.
Segni e sintomi di sospensione acuta più gravi, incluse reazioni pericolose per la vita, hanno incluso: derealizzazione, depersonalizzazione, iperacusia, intorpidimento e formicolio delle estremità, ipersensibilità alla luce, al rumore e al contatto fisico, allucinazioni, delirium tremens, depressione, mania, psicosi, crisi epilettiche e ideazione suicidaria.
Insonnia da rimbalzo: L’insonnia da rimbalzo è una sindrome transitoria in cui l’indicazione per il trattamento (insonnia), che ha condotto al trattamento con benzodiazepine ricorre con maggiore gravità all’interruzione del trattamento rispetto alla fase iniziale.
Può essere accompagnata da altre reazioni, comprese alterazioni dell’umore, ansia, disturbi del sonno e irrequietezza.Poiché il rischio di fenomeni da sospensione/fenomeni da rimbalzo è maggiore dopo l'interruzione improvvisa del trattamento, si raccomanda di ridurre gradualmente il dosaggio.
Abuso di farmaci L'abuso di farmaci è un rischio noto per le benzodiazepine e i pazienti devono pertanto essere monitorati quando ricevono triazolam.
Le benzodiazepine possono essere soggette a diversione.
Sono stati segnalati casi di morte per overdose quando si abusa di benzodiazepine con altri depressori del SNC inclusi oppioidi, altre benzodiazepine, alcool e/o sostanze illecite.
Questi rischi devono essere presi in considerazione quando si prescrive o si dispensa il triazolam.
Per ridurre questi rischi deve essere utilizzata la dose efficace più bassa e i pazienti devono essere informati sulla corretta conservazione e smaltimento del farmaco inutilizzato per prevenire la diversione (ad esempio attraverso amici e parenti).
Sebbene le benzodiazepine non siano depressogene, possono essere associate a depressione mentale che può essere o meno associata a idee di suicidio o a veri tentativi di suicidio.
Ciò accade in modo raro e non prevedibile.
Pertanto, il triazolam deve essere usato con cautela e la quantità della prescrizione deve essere limitata nei pazienti con segni e sintomi di disturbi depressivi o tendenze suicide.
Durata del trattamento La durata del trattamento deve essere la più breve possibile (vedere paragrafo 4.2 Posologia e modo di somministrazione), ma non deve superare le quattro settimane, compreso un periodo di sospensione graduale.
L’estensione della terapia oltre questi periodi non deve avvenire senza rivalutazione della situazione clinica.
Può essere utile informare il paziente quando il trattamento è iniziato che esso sarà di durata limitata e spiegare precisamente come il dosaggio deve essere diminuito progressivamente.
Inoltre, è importante che il paziente sia informato della possibilità di fenomeni di rimbalzo, minimizzando quindi l’ansia riguardo a tali sintomi se dovessero accadere alla sospensione del medicinale.
Ci sono elementi per prevedere che, nel caso di benzodiazepine con una durata breve di azione, i sintomi da astinenza possono diventare manifesti all’interno dell’intervallo di somministrazione tra una dose e l’altra, particolarmente per dosaggi elevati.
Amnesia Le benzodiazepine possono indurre amnesia anterograda.
Ciò accade più spesso parecchie ore dopo l’ingestione del farmaco e, quindi, per ridurre il rischio, i pazienti si devono accertare di poter avere un sonno ininterrotto per 7 -8 ore.
Si deve procedere con cautela nei pazienti anziani e debilitati.Nei pazienti anziani e/o debilitati, si raccomanda che il trattamento con triazolam venga iniziato con 0,125 mg per diminuire la possibilità di sviluppo di eccessiva sedazione, capogiri o compromissione della coordinazione.
Negli altri pazienti adulti si raccomanda un dosaggio di 0,25 mg (vedere paragrafo 4.2 Posologia e modo di somministrazione).
Poiché il triazolam può causare sedazione (torpore, sonnolenza, capogiro, atassia e/o anormale coordinazione motoria) e depressione del sistema nervoso centrale (SNC), i pazienti, in particolare gli anziani, sono a maggior rischio di cadute.
Triazolam non è raccomandato nei bambini e adolescenti con un’età inferiore a 18 anni poiché non vi sono sufficienti dati sulla sicurezza e l’efficacia.
Reazioni psichiatriche e paradosse Quando si usano benzodiazepine è noto che possano accadere reazioni come irrequietezza, agitazione, irritabilità, aggressività, delusione, collera, incubi, allucinazioni, psicosi, comportamento inadeguato e altri disturbi del comportamento.
Se ciò dovesse verificarsi, l’uso del medicinale deve essere sospeso.
Tali reazioni si verificano più frequentemente in bambini ed anziani.
Le benzodiazepine non devono essere date ai bambini senza valutazione attenta dell’effettiva necessità del trattamento; la durata del trattamento deve essere la più breve possibile.
Gli anziani devono assumere una dose ridotta (vedere paragrafo 4.2 Posologia e modo di somministrazione).
Egualmente, una dose più bassa è suggerita per i pazienti con insufficienza respiratoria cronica a causa del rischio di depressione respiratoria.
Le benzodiazepine non sono indicate nei pazienti con grave insufficienza epatica in quanto possono precipitare l’encefalopatia.
Le benzodiazepine non sono consigliate per il trattamento primario della malattia psicotica.
Le benzodiazepine non devono essere usate da sole per trattare la depressione o l’ansia connessa con la depressione (il suicidio può essere precipitato in tali pazienti).
Le benzodiazepine devono essere usate con attenzione estrema in pazienti con una storia di abuso di droga o alcol.
Eventi complessi correlati ai disturbi comportamentali del sonno, come ad esempio “sonnolenza durante la guida” (ovvero, quando si guida e non si è pienamente vigili dopo aver assunto un ipnotico-sedativo, con amnesia dell’evento) sono stati segnalati in pazienti che non erano perfettamente vigili dopo aver assunto un ipnotico-sedativo, incluso il triazolam.
Questi ed altri eventi complessi correlati ai disturbi comportamentali del sonno possono verificarsi con ipnotici-sedativi, incluso il triazolam assunto da solo a dosi terapeutiche.
Il consumo di alcol ed altre sostanze che deprimono il Sistema Nervoso Centrale insieme a ipnotici-sedativi sembra aumentare il rischio di tali comportamenti, così come gli ipnotici-sedativi assunti a dosi superiori la massima dose raccomandata.
A causa del rischio per il paziente e per la comunità, l’interruzione del trattamento con ipnotici-sedativi deve essere fortemente preso in considerazione nei pazienti che riportano tali eventi (vedere paragrafo 4.8 Effetti indesiderati).
Reazioni anafilattoidi e reazioni anafilattiche gravi, inclusi rari casi fatali di anafilassi, sono stati segnalati in pazienti in trattamento con triazolam.
Casi di angioedema della lingua, della glottide o della laringe sono stati riportati in pazienti che avevano assunto la prima dose o dosi successive di ipnotici-sedativi, incluso il triazolam (vedere paragrafo 4.8 Effetti indesiderati).
Lattosio Questo medicinale contiene lattosio.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
Sodio Halcion contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa.
I pazienti che seguono una dieta a basso contenuto di sodio possono essere informati che questo medicinale è essenzialmente”senza sodio”.
Sodio benzoato Halcion contiene 0,15 mg di sodio benzoato (E 211) per compressa.
I benzoati possono causare l’aumento dei livelli di bilirubina.
L'aumento della bilirubinemia a seguito del suo distacco dall'albumina può aumentare l'ittero neonatale che può evolvere in kernittero (depositi di bilirubina non coniugata nel tessuto cerebrale). Interazioni
- Interazioni farmacocinetiche possono verificarsi quando triazolam viene somministrato con medicinali che interferiscono con il suo metabolismo.
I composti che inibiscono certi enzimi epatici (in particolare il citocromo P4503A4) possono aumentare la concentrazione di triazolam e rafforzarne l’attività.
I composti che inducono il CYP3A4 possono diminuire la concentrazione di triazolam e diminuire la sua attività.
Dati derivanti da studi clinici con triazolam, studi in vitro con triazolam e studi clinici con farmaci metabolizzati in modo simile al triazolam, hanno fornito prova di livelli di interazione variabile e possibili interazioni con triazolam in un gran numero di farmaci.
Sulla base del livello di interazione e del tipo di dato disponibile, occorre seguire le seguenti raccomandazioni: • la somministrazione concomitante di triazolam con potenti inibitori del CYP3A come ketoconazolo, itraconazolo e nefazodone è controindicata; • le interazioni che coinvolgono gli inibitori della proteasi dell'HIV (es.
ritonavir) e triazolam sono complesse e tempo-dipendenti.
Bassi dosaggi di ritonavir somministrati per brevi periodi causano un indebolimento consistente della clearance del triazolam (meno del 4% dei valori di controllo), un prolungamento dell’emivita di eliminazione e un potenziamento degli effetti clinici.
La somministrazione concomitante di triazolam e di inibitori della proteasi dell’HIV è controindicata (vedere paragrafo 4.3 Controindicazioni); • la somministrazione concomitante di triazolam con altri antimicotici azolici non è raccomandata; • si raccomanda di usare cautela e di considerare una riduzione della dose quando triazolam viene somministrato contemporaneamente a cimetidina o antibiotici macrolidi, quali eritromicina, claritromicina e troleandomicina; • si raccomanda cautela quando triazolam viene somministrato contemporaneamente a isoniazide, fluvoxamina, sertralina, paroxetina, diltiazem e verapamil; • contraccettivi orali e imatinib possono potenziare gli effetti clinici di triazolam a causa dell’inibizione dell’isoenzima CYP3A4.
Si raccomanda di usare cautela in caso di uso concomitante con il triazolam; • rifampicina e carbamazepina causano l’induzione del CYP3A4, pertanto gli effetti del triazolam possono diminuire significativamente durante la terapia con rifampicina o carbamazepina.
• Efavirenz inibisce il metabolismo ossidativo del triazolam e può causare effetti fatali come una sedazione prolungata e una depressione respiratoria.
Per precauzione, il trattamento concomitante è pertanto controindicato.
• Aprepitant: un potenziamento degli effetti clinici può verificarsi in caso di uso concomitante con triazolam dovuto all’inibizione dell’enzima CYP3A4.
Tale interazione può richiedere una riduzione della dose di triazolam.
• Oppioidi: l'uso concomitante di medicinali sedativi come le benzodiazepine o medicinali correlati come Halcion con oppioidi aumenta il rischio di sedazione, depressione respiratoria, coma e morte a causa dell'effetto depressivo additivo sul SNC.
Il dosaggio e la durata dell'uso concomitante devono essere limitati (vedere paragrafo 4.4).
• Le benzodiazepine producono un effetto additivo se somministrate assieme ad alcol o altre sostanze deprimenti il SNC (vedere paragrafo 4.4).
• L’assunzione concomitante di alcol non è raccomandata.
Triazolam deve essere usato con cautela quando assunto in associazione ad altre sostanze deprimenti il SNC.
Il potenziamento degli effetti depressivi centrali possono verificarsi nel caso di uso concomitante con antipsicotici (neurolettici), ipnotici, ansiolitici/sedativi, agenti antidepressivi, analgesici narcotici, prodotti anti-epilettici, anestetici e antistaminici sedativi.
Nel caso di analgesici narcotici può verificarsi potenziamento dell’euforia che porta ad un aumento della dipendenza psichica (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego).
• È stato notato un aumento della biodisponibilità quando triazolam è assunto contemporaneamente a succo di pompelmo. Effetti indesiderati
- Tabella 1: Reazioni avverse - Frequenza degli eventi avversi osservati in studi clinici controllati con placebo e nell’esperienza post marketing con frequenza “non nota”.
Amnesia Amnesia anterograda può avvenire anche a dosaggi terapeutici, il rischio aumenta ai dosaggi più alti.Molto comune (≥ 1/10) Comune (da ≥ 1/100 a <1/10 Non comune (da ≥ 1/1000 a <1/100) Raro (≥1/10.000 a <1/1000) Molto raro (<1/10.000) Non nota Disturbi del sistema immunitario Shock anafilattico, reazioni anafilattoidi, angioedema, edema allergico, ipersensibilità (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego) Disturbi psichiatrici Stato confusionale, insonnia* Aggressività.
Allucinazioni, sonnambulismo, amnesia anterograda, irrequietezza, agitazione, irritabilità, delusione, collera, incubi, psicosi, comportamento inappropriato (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego) Abuso di farmaci, Dipendenza da farmaciPatologie del sistema nervoso Sonnolenza, capogiri, atassia, cefalea Compromissione della memoria Sincope, sedazione, riduzione del livello di coscienza, disturbi del linguaggio, disturbi nell’attenzione, disgeusia Patologie dell’occhio Compromissione della vista Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Nei pazienti con funzione respiratoria compromessa: depressione respiratoria Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Eruzione cutanea Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Miastenia Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Alterazioni della libido Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura Cadute Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione Sindrome da sospensione * questi effetti indesiderati si sono verificati anche nella fase post-marketing
Gli effetti amnesici possono essere associati con alterazioni del comportamento (vedere paragrafo 4.4.
Avvertenze speciali e precauzioni di impego).
Depressione Durante l'uso di benzodiazepine può essere smascherato uno stato depressivo pre-esistente.
Le benzodiazepine o i composti benzodiazepino-simili possono causare reazioni come: irrequietezza, agitazione, irritabilità, aggressività, delusione, collera, incubi, allucinazioni, psicosi, alterazioni del comportamento.
Tali reazioni possono essere abbastanza gravi.
Sono più probabili nei bambini e negli anziani.
Dipendenza L'uso di benzodiazepine (anche alle dosi terapeutiche) può condurre allo sviluppo di dipendenza fisica: la sospensione della terapia può causare fenomeni di rimbalzo o astinenza (vedere paragrafo 4.4).
Si può verificare dipendenza psichica.
È stato segnalato abuso di benzodiazepine.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza I dati relativi alla teratogenicità e agli effetti sullo sviluppo e comportamento post natale a seguito del trattamento con benzodiazepine, sono inconsistenti.
Da alcuni primi studi con altre benzodiazepine è risultato che una esposizione in utero può essere associata a malformazioni.
Studi successivi con benzodiazepine non hanno fornito prove evidenti di malformazioni.
I bambini esposti alle benzodiazepine durante l’ultimo trimestre di gravidanza o durante il travaglio hanno presentato sia la sindrome del bambino flaccido che i sintomi da astinenza neonatale.
Se triazolam viene usato durante la gravidanza o la paziente rimane incinta mentre assume triazolam, occorre informare i pazienti del potenziale pericolo per il feto.
Allattamento Il triazolam non deve essere usato dalle madri che allattano al seno.
Fertilità Non è stato osservato alcun effetto sulla fertilità negli studi sugli animali a dosi superiori rispetto a quelle usate nell’uomo (vedere paragrafo 5.3). Conservazione
- Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.