GRANISETRON HIK INIET 5F 3MG
65,91 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 16/07/2010
Granisetron Hikma è indicato negli adulti per la prevenzione ed il trattamento di: • episodi acuti di nausea e vomito indotti da chemioterapia o da radioterapia; • nausea e vomito post-operatori. Granisetron Hikma è indicato per la prevenzione di episodi ritardati di nausea e vomito indotti da chemioterapia e da radioterapia. Granisetron Hikma è indicato nei bambini di età uguale o superiore ai 2 anni per la prevenzione ed il trattamento degli episodi acuti di nausea e vomito indotti da chemioterapia.
• fiala di granisetron cloridrato equivalente a 1 mg di granisetron in 1 ml di soluzione iniettabile (1 mg/1 ml). • fiala di granisetron cloridrato equivalente a 3 mg di granisetron in 3 ml di concentrato per soluzione per infusione (3 mg/3 ml). Il prodotto contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg), pertanto viene considerato essenzialmente privo di sodio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1.
Posologia
- Posologia. Nausea e vomito indotti da chemioterapia e radioterapia (CINV e RINV). Prevenzione (nausea acuta e ritardata). Una dose di 1-3 mg (10-40 mcg/kg) di Granisetron Hikma deve essere somministrata come iniezione endovenosa lenta o infusione endovenosa diluita somministrata 5 minuti prima dell’inizio della chemioterapia.
La soluzione deve essere diluita secondo il rapporto di 5ml per mg.
Trattamento (nausea acuta).
Una dose di 1-3 mg (10-40 mcg/kg) di Granisetron Hikma deve essere somministrata come iniezione endovenosa lenta o infusione endovenosa diluita somministrata in 5 minuti.
La soluzione deve essere diluita secondo il rapporto di 5ml per mg.
Possono essere somministrate ulteriori dosi di mantenimento di Granisetron Hikma a distanza di almeno 10 minuti una dall’altra.
La dose massima che può essere somministrata in 24 ore non deve superare i 9mg.
Combinazione con adrenocorticosteroidi. L’efficacia di granisetron per via parenterale può essere aumentata dalla somministrazione aggiuntiva di una dose di adrenocorticosteroide per via endovenosa ad esempio 8-20mg di desametasone somministrato prima dell’inizio della terapia citostatica o 250mg di metilprednisolone somministrato prima dell’inizio e subito dopo la fine della chemioterapia.
Popolazione pediatrica. La sicurezza e l’efficacia di Granisetron Hikma nei bambini di 2 anni di età o più per la prevenzione e il trattamento (controllo) degli episodi acuti di nausea e vomito indotti da chemioterapia e per la prevenzione di episodi acuti di nausea e vomito ritardati indotti da chemioterapia sono state ben stabilite.
La dose di 10-40 mcg/kg di peso corporeo (fini a 3mg) deve essere somministrata come infusione endovenosa, diluita in 10-30 ml di liquido di infusione e somministrata nell’arco di 5 minuti prima dell’inizio della chemioterapia.
Se necessario, nell’arco di 24 ore, è possibile somministrare un ulteriore dose.
La dose aggiuntiva non deve essere somministrata prima di almeno 10 minuti dall’infusione iniziale.
Nausea e vomito post-operatori (PONV). La dose di 1mg (10 mcg/kg) di Granisetron Hikma deve essere somministrata per iniezione endovenosa lenta.
La dose massima di Granisetron Hikma che può essere somministrata nelle 24 ore non deve superare 3mg.
Per la prevenzione della nausea e del vomito post-operatori, la somministrazione deve essere completata prima dell’induzione dell’anestesia.
Popolazione pediatrica. I dati attualmente disponibili sono descritti al paragrafo 5.1, pertanto non può essere fatta alcuna raccomandazione sulla posologia.
Non vi sono sufficienti evidenze cliniche per raccomandare la somministrazione della soluzione iniettabile nei bambini per la prevenzione e il trattamento della nausea e del vomito post-operatori (PONV).
Popolazioni speciali. Pazienti anziani e insufficienza renale.
Non sono richiesti precauzioni particolari per l’uso in pazienti anziani o nei pazienti con insufficienza renale o epatica.
Insufficienza epatica. Attualmente non ci sono evidenze di aumentata incidenza di eventi avversi in pazienti con disordini epatici.
Sulla base delle caratteristiche farmacocinetiche, sebbene non sia necessario un aggiustamento del dosaggio, granisetron deve essere utilizzato con cautela in questa popolazione di pazienti (vedere paragrafo 5.2).
Modo di somministrazione La somministrazione può avvenire come iniezione endovenosa lenta (in 30 secondi) o infusione endovenosa diluita in 20-50ml di liquido di infusione e somministrata in 5 minuti. Avvertenze e precauzioni
- Poiché Granisetron Hikma potrebbe ridurre la motilità intestinale, i pazienti affetti da ostruzione intestinale subacuta devono essere monitorati attentamente in seguito alla somministrazione del farmaco.
Come per gli altri antagonisti 5-HT3, anche per granisetron sono state segnalate alterazioni del tracciato ECG, incluso il prolungamento dell’intervallo QT.
In pazienti con aritmia pre-esistente o disturbi della conduzione cardiaca, questo effetto potrebbe determinare conseguenza cliniche.
Pertanto, occorre prestare cautela in pazienti con malattie cardiache concomitanti, durante una chemioterapia cardiotossica e/o con anormalità elettrolitiche concomitanti (vedere paragrafo 4.5).
È stata segnalata sensibilità crociata fra antagonisti 5-HT3 (ad esempio dolasetron, ondensetron).
Sindrome serotoninergica Sono stati segnalati casi di sindrome serotoninergica con l’uso di 5-HT3 antagonisti sia da soli, ma soprattutto in associazione con altri farmaci serotoninergici (compresi gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) e inibitori della ricaptazione della serotonina-noradrenalina (SNRI)).
Si raccomanda di tenere sotto adeguata osservazione i pazienti per eventuali sintomi riconducibili alla sindrome serotoninergica. Interazioni
- Come per gli altri antagonisti 5-HT3, con granisetron sono stati segnalati casi di modificazioni del tracciato ECG, compreso il prolungamento dell’intervallo QT.
In pazienti trattati contemporaneamente con medicinali che notoriamente prolungano l’intervallo QTe/o aritmogeni, l’effetto sopradescritto potrebbe determinare conseguenze cliniche (vedere paragrafo 4.4).
In studi eseguiti in volontari sani, non vi è stata evidenza di interazioni fra granisetron e benzodiazepine (lorazepam), neurolettici (aloperidolo) o farmaci anti-ulcera (cimetidina).
Inoltre granisetron non ha mostrato evidenti interazioni con le chemioterapie antitumorali emetogene.
Non sono stati condotti studi specifici d’interazione in pazienti sottoposti ad anestesia.
Farmaci serotoninergici (ad esempio SSRI e SNRI) Sono stati segnalati casi di sindrome serotoninergica in seguito all’uso concomitante di 5- HT3 antagonisti e altri farmaci serotoninergici (compresi gli SSRI e gli SNRI) (vedere paragrafo 4.4). Effetti indesiderati
- Sintesi del profilo di sicurezza. Le reazioni avverse più frequentemente segnalate con Granisetron Hikma sono cefalea e stitichezza, che possono essere transitorie.
Sono state riferite con Granisetron Hikma alterazioni del tracciato ECG compreso il prolungamento dell’intervallo QT (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).
Sintesi in forma di tabella delle reazioni avverse. La seguente tabella elenca le reazioni avverse associate a Granisetron Hikma e ad altri antagonisti 5-HT3 ed è tratta da studi clinici e post commercializzazione L'incidenza di effetti indesiderati è descritta come segue: Molto comune (≥1/10); Comune (≥1/100, <1/10; Non comune (≥1/1000, <1/100); Raro (≥1/10.000, <1/1000); Molto raro (<1/10.000); Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
*si è verificato con una frequenza simile nei pazienti che hanno ricevuto la terapia di confronto Descrizione di reazioni avverse selezionate.Disturbi del sistema immunitario Non comune Reazioni di ipersensibilità, ad esempio anafilassi, orticaria Disturbi psichiatrici Comune Insonnia Patologie del sistema nervoso Molto comune Cefalea Non comune Reazioni extrapiramidali, Sindrome serotoninergica Patologie cardiache Non comune Prolungamento del tratto QT Patologie gastrointestinali Molto comune Stitichezza Comune Diarrea Patologie epatobiliari Comune Aumento delle transaminasi epatiche* Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non comune Eruzione cutanea
Come per gli altri antagonisti 5-HT3, con granisetron sono state segnalate alterazioni del tracciato ECG, compreso il prolungamento dell’intervallo QT (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili. Gravidanza e allattamento
- Fertilità: Nei ratti, granisetron non ha mostrato effetti dannosi sulla capacità riproduttiva o la fertilità.
Gravidanza: Non sono disponibili dati sufficienti sull'uso di granisetron durante la gravidanza umana per valutarne i potenziali effetti tossici.
Studi eseguiti nell’animale non indicano effetti dannosi diretti o indiretti sulla tossicità riproduttiva (vedere il paragrafo 5.3).
A scopo precauzionale, è preferibile evitare l’uso di granisetron durante la gravidanza.
Allattamento: Non è noto se granisetron o i suoi metaboliti siano escreti nel latte materno.
A scopo precauzionale l’allattamento non deve essere consigliato durante il trattamento con Granisetron Hikma. Conservazione
- Non conservare in frigorifero e non congelare Conservare nella confezione originale per proteggerlo dalla lucePer le condizioni di conservazione del medicinale diluito, vedere il paragrafo 6.3.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.