FYREMADEL 1SIR 0,25MG 0,5ML
49,25 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 11/01/2018
Ganirelix è indicato per la prevenzione del picco precoce di ormone luteinizzante (LH) in donne sottoposte a iperstimolazione ovarica controllata (COH) nelle tecniche di riproduzione assistita (ART). Negli studi clinici ganirelix è stato impiegato con ormone follicolo-stimolante (FSH) umano ricombinante o corifollitropina alfa, ad azione follicolo stimolante sostenuta.
Ciascuna siringa preriempita contiene 0,25 mg di ganirelix (come acetato) in 0,5 ml di soluzione acquosa. Il principio attivo ganirelix (come acetato) (INN) è un decapeptide sintetico ad elevata attività antagonista verso l’ormone naturale di rilascio della gonadotropina (GnRH). Gli aminoacidi nelle posizioni 1, 2, 3, 6, 8 e 10 del decapeptide naturale GnRH sono stati sostituiti in modo da ottenere [N-Ac-D-Nal(2)¹, D-pClPhe², D-Pal(3)³, D-hArg(Et2)6, L-hArg(Et2)8, D-Ala10]-GnRH, avente peso molecolare di 1.570,4. Eccipiente(i) con effetti noti Sodio. Ciascuna siringa preriempita contiene <1 mmol di sodio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- - Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 - Ipersensibilità all’ormone di rilascio della gonadotropina (GnRH) o ad ogni altro analogo del GnRH - Compromissione della funzione renale o epatica moderata o grave - Gravidanza o allattamento
Posologia
- Ganirelix deve essere prescritto esclusivamente da uno specialista esperto nel trattamento della infertilità.
Posologia Ganirelix è impiegato per prevenire il picco precoce di LH nelle donne sottoposte a COH.
L’iperstimolazione ovarica controllata con FSH o corifollitropina alfa può iniziare al giorno 2 o 3 del ciclo.
Ganirelix (0,25 mg) deve essere somministrato per iniezione sottocutanea una volta al giorno cominciando il giorno 5 o 6 della somministrazione di FSH o al giorno 5 o 6 successivo alla somministrazione di corifollitropina alfa.
Il giorno in cui iniziare ganirelix è in funzione della risposta ovarica, cioè in funzione del numero e della dimensione dei follicoli in crescita e/o della quantità di estradiolo circolante.
In assenza di crescita follicolare, l’inizio del trattamento con ganirelix può essere posticipato, benché l’esperienza clinica sia basata sull’inizio del trattamento con ganirelix al giorno 5 o 6 di stimolazione.
Ganirelix ed FSH devono essere somministrati all’incirca nello stesso momento.
Tuttavia i due preparati non devono essere miscelati e le iniezioni devono essere praticate in siti diversi.
L’aggiustamento della dose di FSH deve basarsi su numero e dimensioni dei follicoli in crescita, piuttosto che sulla quantità di estradiolo in circolo (vedere paragrafo 5.1).
Il trattamento giornaliero con ganirelix deve essere continuato sino al giorno in cui si evidenzi un numero sufficiente di follicoli di dimensioni adeguate.
La maturazione finale dei follicoli può essere indotta con la somministrazione di gonadotropina corionica umana (hCG).
Tempistica dell’ultima iniezione Considerata l’emivita del ganirelix, l’intervallo tra due iniezioni di ganirelix e tra l’ultima iniezione di ganirelix e quella di hCG non deve superare le 30 ore, altrimenti può verificarsi un precoce picco di LH.
Pertanto, quando si somministra ganirelix al mattino, il trattamento con ganirelix deve essere continuato durante tutto il periodo di trattamento con la gonadotropina, compreso il giorno dell’induzione dell’ovulazione.
Quando si somministra ganirelix al pomeriggio, l’ultima iniezione di ganirelix deve essere somministrata il pomeriggio precedente il giorno dell’induzione dell’ovulazione.
Ganirelix ha mostrato di essere sicuro ed efficace nelle donne sottoposte a cicli di trattamento multipli.
La necessità di supporto della fase luteale durante cicli di trattamento con ganirelix non è stata studiata.
Negli studi clinici, il supporto della fase luteale è stato effettuato in base alla pratica medica del centro di studio o in accordo al protocollo clinico.
Popolazioni speciali Compromissione renale Non vi è esperienza sull’impiego di ganirelix in soggetti con compromissione renale, poiché sono stati esclusi dagli studi clinici.
Pertanto, l’uso di ganirelix è controindicato nei pazienti con compromissione renale moderata o grave (vedere paragrafo 4.3).
Compromissione epatica Non vi è esperienza sull’impiego di ganirelix in soggetti con compromissione epatica, poiché sono stati esclusi dagli studi clinici.
Pertanto, l’uso di ganirelix è controindicato nei pazienti con compromissione epatica moderata o grave (vedere paragrafo 4.3).
Popolazione pediatrica Non vi è un uso indicato di ganirelix nella popolazione pediatrica.
Modo di somministrazione Ganirelix deve essere somministrato per via sottocutanea, preferibilmente nella coscia.
Il sito di iniezione deve essere variato, per prevenire la lipoatrofia.
Le iniezioni sottocutanee di ganirelix possono essere praticate dalla paziente stessa o da altra persona purché adeguatamente addestrate e con possibilità di ottenere consulenza da un esperto. Avvertenze e precauzioni
- Reazioni di ipersensibilità Particolare attenzione deve essere rivolta alle donne con segni e sintomi di condizioni allergiche in atto.
Casi di reazioni di ipersensibilità (sia generalizzate che locali) sono stati riportati con ganirelix, già con la prima dose, durante la sorveglianza post-marketing.
Questi eventi comprendono anafilassi (compreso shock anafilattico), angioedema e orticaria (vedere paragrafo 4.8).
Se si sospetta una reazione di ipersensibilità, Fyremadel deve essere interrotto e deve essere somministrato un trattamento appropriato.
In mancanza di esperienza clinica, il trattamento con ganirelix non è raccomandato in donne con condizioni allergiche gravi.
Allergia al lattice Il cappuccio dell’ago contiene gomma naturale secca/lattice che viene a contatto con l’ago e può causare reazioni allergiche (vedere paragrafo 6.5).
Sindrome da iperstimolazione ovarica (OHSS) Durante o dopo stimolazione ovarica può manifestarsi una sindrome da iperstimolazione ovarica (OHSS).
L’OHSS deve essere considerata rischio intrinseco della stimolazione con gonadotropina.
Il trattamento della OHSS deve essere sintomatico, ad es.
riposo, infusione endovenosa di soluzioni elettrolitiche o colloidali ed eparina.
Gravidanza ectopica Dal momento che le donne non fertili sottoposte a fecondazione assistita, in particolare alla fecondazione in vitro (IVF), presentano spesso anomalie delle tube, l’incidenza di gravidanze ectopiche può risultare maggiore.
È pertanto importante confermare precocemente, mediante ecografia, che si tratta di gravidanza intrauterina.
Malformazioni congenite L'incidenza di malformazioni congenite dopo l'applicazione di tecniche di riproduzione assistita (ART) può essere più elevata di quella dopo concepimento spontaneo.
Si pensa che ciò sia dovuto a differenze nelle caratteristiche dei genitori (ad es.
età della madre, caratteristiche dello sperma) e ad una aumentata incidenza di gravidanze multiple.
Negli studi clinici condotti sono stati valutati oltre 1.000 neonati ed è stato dimostrato che l’incidenza di malformazioni congenite nei bambini nati dopo trattamento per l’iperstimolazione ovarica controllata utilizzando ganirelix è paragonabile a quella riportata con l'utilizzo di un agonista GnRH.
Donne di peso inferiore a 50 kg o superiore a 90 kg La sicurezza e l’efficacia di ganirelix non sono state stabilite in donne di peso inferiore a 50 kg o superiore a 90 kg (vedere anche paragrafi 5.1 e 5.2).
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per iniezione, cioè essenzialmente ‘senza sodio’. Interazioni
- Non sono stati effettuati studi d’interazione.
La possibilità di interazioni con medicinali di impiego comune, compresi i medicinali che liberano istamina, non può essere esclusa. Effetti indesiderati
- Riassunto del profilo di sicurezza La tabella sottostante mostra tutte le reazioni avverse nelle donne trattate con ganirelix negli studi clinici usando il recombinant FSH (recFSH) per la stimolazione ovarica.
Sono attese reazioni avverse simili con ganirelix usando la corifollitropina alfa per la stimolazione ovarica.
Tabella delle reazioni avverse Le reazioni avverse sono classificate in accordo alla classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA; molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100).
La frequenza delle reazioni di ipersensibilità (molto raro, <1/10.000) è stata dedotta dai dati di sorveglianza successivi alla commercializzazione.
1 Tra le pazienti trattate con ganirelix, sono stati riportati casi, già con la prima dose.Classificazione per sistemi e organi Frequenza Reazione avversa Disturbi del sistema immunitario Molto raro Reazioni di ipersensibilità (compresi eruzione cutanea, gonfiore della faccia, dispnea, anafilassi (compreso shock anafilattico), angioedema e orticaria)¹ Peggioramento di un eczema² pre-esistente Patologie del sistema nervoso Non comune Cefalea Patologie gastrointestinali Non comune Nausea Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Molto comune Reazione cutanea locale nel sito di iniezione (soprattutto arrossamento, con o senza edema)³ Non comune Malessere
² Riportato in un soggetto, dopo la prima dose di ganirelix.
³ Negli studi clinici, un’ora dopo l’iniezione, l’incidenza di reazione cutanea locale moderata o grave, almeno una volta per ciclo di trattamento, come riportato dalle pazienti, è stata del 12% nelle pazienti trattate con ganirelix e del 25% in quelle trattate con un agonista del GnRH per via sottocutanea.
Le reazioni locali scompaiono di norma entro 4 ore dopo la somministrazione.
Descrizione di reazioni avverse selezionate Altre reazioni avverse segnalate quali, in particolare dolore pelvico, distensione dell’addome, OHSS (vedere anche paragrafo 4.4.), gravidanza ectopica e aborto spontaneo sono correlate al trattamento di iperstimolazione ovarica controllata per l’ART.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza Non vi sono dati adeguati riguardanti l’uso del ganirelix in donne in gravidanza.
Negli animali, l’esposizione al ganirelix al momento dell’impianto ha determinato il riassorbimento dei feti (vedere paragrafo 5.3).
La rilevanza di questi dati per la specie umana è sconosciuta.
Allattamento Non è noto se il ganirelix venga escreto nel latte materno.
L’impiego di ganirelix è controindicato durante la gravidanza e l’allattamento (vedere paragrafo 4.3).
Fertilità Ganirelix è usato nel trattamento delle donne sottoposte a iperstimolazione ovarica controllata nei programmi di riproduzione assistita.
Ganirelix è utilizzato per prevenire i picchi precoci di LH che altrimenti possono verificarsi in queste donne durante la stimolazione ovarica.
Per la posologia e modo di somministrazione, vedere paragrafo 4.2. Conservazione
- Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.