FUREDAN 15CPR 50MG
11,90 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 04/02/2023
Infezioni acute e croniche delle vie urinarie sostenute da germi sensibili alla nitrofurantoina: cistiti, pielocistiti, pieliti, pionefrosi, prostatiti, uretriti aspecifiche, calcolosi renali infette, etc.; nel trattamento delle complicanze infettive a seguito di interventi sull'apparato urinario.
Ogni compressa contiene: 50 mg di nitrofurantoina. Eccipienti con effetti noti: ogni compressa contiene 150 mg di lattosio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Ipersensibilità nota ai nitrofurani.
Controindicazioni relative alla compromissione renale Anuria, oliguria ed altri gravi disturbi della funzionalità renale.
eGFR inferiore a 45 ml/min.
Per il rischio di anemia emolitica da immaturità enzimatica (glucoso-6-fosfodeidrogenasi) la nitrofurantoina è controindicata nella gravidanza a termine (vedere paragrafo 4.6).
Insufficienza della glucoso-6-fosfodeidrogenasi. Posologia
- Adulti La dose è di 4-8 compresse al giorno (200-400 mg) suddivise in tre-quattro dosi singole da assumere durante i pasti per una settimana o più se necessario.
E' consigliabile proseguire la cura per almeno 3 giorni dopo aver ottenuto urine sterili, onde evitare ricadute.
Popolazione pediatrica La forma farmaceutica in compresse di Furedan non è indicata in pediatria. Avvertenze e precauzioni
- Poichè le manifestazioni neurologiche e pneumologiche possono avere un inizio insidioso, i soggetti sottoposti a lunghe terapie debbono essere strettamente controllati.
La comparsa di segni polmonari, di parestesie alle estremità o di emolisi richiede la sospensione della terapia.
I1 rischio di neuropatie periferiche è più alto nei diabetici, nei soggetti con affezioni renali, con malattie debilitanti o carenziali e in quelli con squilibri elettrolitici.
La nitrofurantoina va pertanto impiegata con cautela in questo gruppo di pazienti.
E' possibile, come per gli altri antibatterici, lo sviluppo di microrganismi resistenti e specialmente dello Pseudomonas.
I1 medicinale può provocare la colorazione giallo bruna delle urine, evento senza rilevanza pratica.
Tenuto conto della possibilità di germi resistenti, quando non è sicura la nozione di sensibilità del germe verso la nitrofurantoina è necessario procedere ad opportuni test batteriologici.
In caso di trattamento prolungato è consigliabile procedere a controlli del quadro ematico e della funzionalità renale.
Epatotossicità Raramente si verificano reazioni epatiche quali epatite, epatite autoimmune, ittero colestatico, epatite cronica attiva e necrosi epatica.
Sono stati segnalati casi di morte.
L’insorgenza dell’epatite cronica attiva può essere insidiosa e i pazienti devono essere monitorati periodicamente per le variazioni dei test biochimici che potrebbero indicare lesioni epatiche.
Qualora insorga l’epatite, il farmaco deve essere sospeso immediatamente e devono essere prese misure appropriate.
Questo medicinale contiene lattosio, pertanto, i pazienti con malattie ereditarie rare come l’intolleranza al galattosio, la carenza di lattasi o la sindrome da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono usare questo medicinale. Interazioni
- Il probenecid riduce l'escrezione tubulare di nitrofurantoina; da ciò potrebbe derivare un'insufficiente concentrazione urinaria del farmaco e tassi plasmatici di questo più alti che di norma con aumentato rischio di reazioni tossiche.
Poichè l'alcalinizzazione del succo gastrico può interferire con l'assorbimento del farmaco è opportuno evitare la somministrazione contemporanea di antiacidi.
Interazioni si verificano anche con l'acido nalidissico ed ossolinico. Effetti indesiderati
- Patologie del sistema emolinfopoietico: Anemia emolitica, specie in soggetti con carenza della glucoso-6-fosfodeidrogenasi; granulocitopenia; eosinofilia; anemia megaloblastica.
Disturbi del sistema immunitario: Reazioni da ipersensibilità al farmaco (vedere “Patologie respiratorie”, “Patologie epatobiliari” e “Patologie della cute”).
Altre reazioni da ipersensibilità sono: anafilassi, attacchi asmatici, artrite allergica.
Vasculite cutanea (frequenza - non nota).
Patologie del sistema nervoso: Neuriti periferiche talora gravi e irreversibili che si manifestano inizialmente con turbe parestesiche periferiche e che possono progredire interessando il tono-trofismo muscolare.
Altre reazioni che riguardano il sistema nervoso sono: cefalea, vertigini, nistagmo, ipertensione endocranica, turbe cerebellari, neurite retrobulbare e nevralgia del trigemino.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: Polmoniti allergiche.
Nei casi acuti sono accompagnate da febbre, tosse, dispnea, dolore toracico, brividi, eosinofilia e radiologicamente da infiltrato polmonare con reazione pleurica.
Reazioni polmonari di tipo cronico a decorso insidioso con segni di infiltrazione e/o fibrosi polmonare sono possibili nei soggetti sottoposti a lunghi trattamenti.
Patologie gastrointestinali: Anoressia, nausea, vomito, diarrea, che possono essere minimizzate riducendo le dosi e/o somministrando il farmaco durante il pasto.
Patologie epatobiliari: Raramente ittero colestatico, epatiti da ipersensibilità.Epatite autoimmune (frequenza - non nota).
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: Orticaria, prurito, eruzioni eritemato-papulose e vescicolari.
Patologie renali e urinarie: Nefrite interstiziale (frequenza - non nota).
In ogni caso di reazione da ipersensibilità, occorre sospendere prontamente il farmaco ai primi sintomi.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa. Gravidanza e allattamento
- Per il rischio di anemia emolitica da immaturità enzimatica (glucoso-6-fosfodeidrogenasi), Furedan è controindicato nella gravidanza a termine (vedere paragrafo 4.3).
Durante la gravidanza, Furedan deve essere usato solo in caso di effettiva necessità, quando le condizioni cliniche della donna rendano necessario il trattamento con nitrofurantoina, e sotto diretto controllo del medico. Conservazione
- Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.