FROVATRIPTAN MY 6CPR RIV 2,5MG

17,19 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: FROVATRIPTAN SUCCINATO MONOIDRATO
  • ATC: N02CC07
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio: Il farmaco contiene lattosio

Data ultimo aggiornamento: 27/08/2015

Trattamento acuto della fase di cefalea dell’attacco di emicrania con o senza aura. Frovatriptan è indicato negli adulti.
Ogni compressa rivestita con film contiene 2,5 mg di frovatriptan come frovatriptan succinato monoidrato. Eccipienti con effetto noto: Ogni compressa rivestita con film contiene 107,09 mg di lattosio. Per l’elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; - Pazienti con anamnesi di infarto miocardico, cardiopatia ischemica, vasospasmo coronarico (per es.
angina di Prinzmetal), malattie vascolari periferiche, pazienti con sintomi o segni suggestivi di cardiopatia ischemica; - Ipertensione arteriosa grave o moderatamente grave, ipertensione lieve non controllata; - Pregresso accidente cerebrovascolare (CVA) o attacco ischemico transitorio (TIA); - Grave compromissione epatica (Child-Pugh C); - Contemporanea somministrazione di frovatriptan con ergotamina, derivati ergotaminici (incluso metisergide) o con altri agonisti dei recettori della 5-idrossitriptamina (5-HT1).

Posologia

Posologia Frovatriptan deve essere assunto il prima possibile dopo l’inizio dell’attacco di emicrania ma è efficace anche quando assunto ad uno stadio avanzato.
Frovatriptan non deve essere usato come profilassi.
Se il paziente non ottiene beneficio dopo la prima dose di frovatriptan, per lo stesso attacco non deve essere assunta una seconda dose, perché non si è evidenziato alcun beneficio.
Frovatriptan potrà essere usato per attacchi di emicrania successivi.
Adulti (dai 18 ai 65 anni di età) La dose raccomandata di frovatriptan è 2,5 mg.
Se dopo un iniziale sollievo l’emicrania ricompare, può essere assunta una seconda dose rispettando un intervallo di almeno 2 ore tra le due dosi.
La dose totale giornaliera non deve superare i 5 mg al giorno.
Popolazione pediatrica (sotto i 18 anni) La sicurezza e l’efficacia di frovatriptan nei bambini e negli adolescenti di età inferiore ai 18 anni non sono sate stabilite.
Pertanto, l’uso in questa fascia di età non è raccomandato.
Non sono disponibili dati.
Anziani (oltre 65 anni) I dati sull’uso del frovatriptan in pazienti oltre i 65 anni sono ancora esigui.
Pertanto, l’uso in questa categoria di pazienti non è raccomandato.
Compromissione renale Non è richiesto aggiustamento posologico in pazienti con compromissione renale (vedere paragrafo 5.2.).
Compromissione epatica Non è richiesto aggiustamento posologico in pazienti con compromissione epatica lieve o moderata (vedere paragrafo 5.2).
Frovatriptan è controindicato in pazienti con grave compromissione epatica (vedere paragrafo 4.3).
Modo di somministrazione Uso orale La compressa deve essere ingerita intera con dell’acqua.

Avvertenze e precauzioni

Il frovatriptan deve essere usato solo quando sia stata stabilita una precisa diagnosi di emicrania.
Il frovatriptan non è indicato per il trattamento dell’emicrania emiplegica, basilare od oftalmoplegica.
Analogamente ad altri trattamenti per gli attacchi di emicrania è necessario escludere altre condizioni neurologiche potenzialmente gravi, prima di curare la cefalea di pazienti senza una precedente diagnosi di emicrania o di pazienti con diagnosi di emicrania, ma che presentano sintomi atipici.
È da notare che i pazienti con emicrania presentano maggior rischio per alcuni eventi cerebro-vascolari (per esempio CVA o TIA).
Non è stata stabilita la sicurezza e l’efficacia del frovatriptan durante la fase di aura, precedente la fase di cefalea emicranica.
Analogamente ad altri agonisti dei recettori 5-HT1, frovatriptan non deve essere somministrato a pazienti che sono a rischio di malattia coronarica (CAD), incluso i forti fumatori o i pazienti che seguono un trattamento sostitutivo della nicotina, senza una preliminare valutazione cardiovascolare (vedere paragrafo 4.3).
Si deve porre particolare attenzione alle donne in menopausa e agli uomini di oltre 40 anni di età che presentino questi fattori di rischio.
Tuttavia, una valutazione cardiovascolare può non individuare tutti i pazienti con patologie cardiovascolari.
Molto raramente si sono verificati gravi eventi cardiaci in pazienti che hanno assunto agonisti dei recettori 5-HT1 pur in assenza di malattie cardiovascolari di base.
La somministrazione di frovatriptan può associarsi a sintomi transitori quali dolore toracico o sensazione di costrizione toracica che può essere intensa ed estendersi alla gola (vedere paragrafo 4.8).
Nei casi in cui i sintomi sopracitati inducano a sospettare una cardiopatia ischemica, non devono essere assunte ulteriori dosi di frovatriptan e devono essere condotti ulteriori accertamenti.I pazienti devono essere informati riguardo ai segni e sintomi precoci di reazioni di ipersensibilità comprendenti disturbi cutanei, angioedema e anafilassi (vedere paragrafo 4.8).
In caso di gravi reazioni allergiche o da ipersensibilità, il trattamento con frovatriptan deve essere sospeso immediatamente e non deve essere più somministrato nuovamente.
Occorre attendere 24 ore dalla l’assunzione di frovatriptan prima di somministrare un prodotto ergotamino-simile.
Devono trascorrere almeno 24 ore dalla somministrazione di un prodotto contenente ergotamina prima di assumere frovatriptan (vedere paragrafi 4.3 e 4.5).
In caso di un uso troppo frequente (ripetute somministrazioni, per diversi giorni consecutivi, corrispondono ad un uso non corretto del farmaco), la sostanza attiva può accumularsi e provocare un aumento degli effetti collaterali.
L’uso prolungato di qualsiasi tipo di analgesico per cefalea può peggiorare la condizione stessa.
Qualora si sperimenti o si sospetti questa situazione, il paziente deve rivolgersi al medico ed interrompere il trattamento.
Nei pazienti che soffrono di cefalea frequente o quotidiana nonostante (o a causa di) un uso regolare di farmaci per la cefalea si deve prendere in considerazione la possibilità di una cefalea da abuso di farmaci (MOH).
Non superare la dose di frovatriptan raccomandata.
Gli effetti indesiderati possono essere riscontrati più comunemente durante la somministrazione concomitante di triptani (agonisti 5HT) e preparazioni contenenti l’Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum).
La somministrazione concomitante di Frovatriptan e buprenorfina, può provocare la sindrome serotononergica, una condizione che può causare la morte (vedere paragrafo 4.5).
Eccipienti con effetti noti Questo medicinale contiene lattosio, i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale dilattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per compressa, vale a dire essenzialmente “privo di sodio”.

Interazioni

Associazioni controindicate Ergotamina e derivati dell’ergotamina (incluso metisergide) ed altri 5 HT1 agonisti Rischi di ipertensione, spasmo delle arterie coronariche dovuti all’effetto vasospastico additivo, quando utilizzati contemporaneamente per lo stesso attacco di emicrania (vedere paragrafo 4.3).
Gli effetti possono essere additivi.
Si raccomanda di attendere almeno 24 ore dalla somministrazione di prodotti a base di ergotamina prima di somministrare frovatriptan.
Si raccomanda, invece, di attendere 24 ore dalla somministrazione di frovatriptan prima di somministrare un prodotto a base di ergotamina (vedere paragrafo 4.4.).
Associazioni non raccomandate Inibitori della monoaminossidasi Frovatriptan non è substrato delle MAO-A, tuttavia non può essere escluso un potenziale rischio di sindrome serotoninica o ipertensione (vedere paragrafo 5.2).
Associazioni che richiedono cautela Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (citalopram, fluoxetina, fluvoxamina, paroxetina, sertralina) Potenziale rischio di ipertensione, vasocostrizione coronarica o sindrome serotoninica.
L’assoluta osservanza delle dosi consigliate è un fattore essenziale per prevenire questa sindrome.
Prodotti medicinali serotoninergici (es.
buprenorfina) Il rischio di sindrome serotononergica, un’affezione potenzialmente rischiosa per la vita, è aumentato (vedere par.4.4) Metilergometrina Rischi di ipertensione, costrizione delle arterie coronariche.
Fluvoxamina Fluvoxamina è un potente inibitore del citocromo CYP1A2 ed ha mostrato di aumentare i livelli ematici di frovatriptan del 27-49% Contraccettivi orali Nelle donne che assumono contraccettivi orali, la concentrazione di frovatriptan è del 30% superiore rispetto alle donne che non assumono contraccettivi.
Non è stato riferito un aumento dell’incidenza di eventi avversi.
Hypericum perforatum (Erba di San Giovanni) (per via orale) Così come con altri triptani, può aumentare il rischio di comparsa della sindrome serotoninica

Effetti indesiderati

Frovatriptan è stato somministrato a più di 2700 pazienti alla dose raccomandata di 2.5 mg e gli effetti collaterali più comuni (<10%) includono capogiri, astenia, parestesia, cefalea e vampate di calore.
Gli effetti indesiderati riportati nei protocolli clinici con frovatriptan sono stati transitori, generalmente lievi o moderati e si sono risolti spontaneamente.
Alcuni dei sintomi riferiti come effetti indesiderati potrebbero essere sintomi associati ad emicrania.
La tabella seguente mostra tutte le reazioni avverse che sono state considerate correlate al trattamento con frovatriptan 2,5 mg e che hanno mostrato una incidenza maggiore rispetto al placebo in 4 protocolli placebo controllati.
Sono elencati secondo incidenza decrescente e per apparato.
Le reazioni avverse raccolte durante l’esperienza successiva alla commercializzazione sono contrassegnate con un asterisco *
Classificazione per sistemi e organi Comune (≥1/100, <1/10) Non comune (≥1/1000, <1/100) Raro (≥1/10000, <1/1000) Molto raro (<1/10.000) Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
Patologie del sistema emolinfopoietico   Linfo adenopatia  
Disturbi del sistema immunitario     Reazioni di ipersensiiblità* (inclusi disturbi cutanei, angioedema e anafilassi)
Disturbi del metabolismo e della nutrizione  Disidratazione Ipoglicemia  
Disturbi psichiatrici  Ansia, insonnia, stato confusionale, nervosismo, agitazione, depressione, depersonalizzazione Incubi, disturbi della personalità  
Patologie del sistema nervoso Capogiri, parestesia, cefalea, sonnolenza, disestesia, ipoestesia Disgeusia, tremore, disturbi dell’attenzione, letargia, iperestesia, sedazione, vertigini, contrazioni muscolari involontarie Amnesia, ipertonia, ipotonia, iporiflessia, disturbi del movimento  
Patologie dell’occhio Disturbi della vista Dolore all’occhio, irritazione all’occhio, fotofobia Cecità notturna  
Patologie dell’orecchio e del labirinto  Tinnito, otalgia Fastidio, disturbo e prurito all’orecchio, iperacusia  
Patologie cardiache  Palpitazioni, tachicardia Bradicardia  Infarto del miocardio*.
arteriospasmo coronarico*
Patologie vascolari Vampate Sensazione di freddo alle estremità, ipertensione   
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Costrizione alla gola Rinite, sinusite, dolore faringo laringeo Epistassi, singhiozzo, iperventilazione, disturbi respiratori, irritazione della gola  
Patologie gastrointestinali Nausea, secchezza delle fauci, dispepsia, dolori addominali Diarrea, disfagia, flatulenza, fastidio allo stomaco, distensione addominale Costipazione, eruttazione, malattia da reflusso gastroesofageo, sindrome del colon irritabile, formazione di bolle sulle labbra, dolore alle labbra, spasmo esofageo, formazione di bolle sulla mucosa orale, ulcera peptica, dolore alle ghiandole salivari, stomatite, odontalgia  
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Iperidrosi Prurito Eritema, piloerezione, porpora, orticaria  
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo  Rigidità muscoloscheletrica, dolore muscoloscheletrico, dolore alle estremità, dolore alla schiena, artralgia   
Patologie renali e urinarie  Pollachiuria, poliuria Nicturia, dolore renale  
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella   Mastodinia  
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Fatica, fastidio toracico Dolore toracico, sensazione di calore, intolleranza al calore e al freddo, dolore, astenia, sete, fiacchezza, aumento delle forze, malessere Piressia  
Esami diagnostici   Aumento della bilirubina nel sangue, diminuzione del calcio nel sangue, analisi delle urine alterate  
Traumatismo e avvelenamento e complicazioni da procedura   Morso  
In due studi clinici a lungo termine gli effetti osservati non sono stati diversi da quelli riportati nella tabella.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza Non ci sono o sono presenti in quantità limitata, dati relativi all’uso di frovatriptan nelle donne in gravidanza.
Studi su animali hanno dimostrato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
Il rischio potenziale per l’uomo non è noto.
Frovatriptan non è raccomandato durante la gravidanza e in donne fertili che non usino contraccettivi, se non in caso di effettiva necessità.
Allattamento Frovatriptan e/o i suoi metaboliti sono escreti nel latte di ratti in allattamento con una concentrazione massima fino a quattro volte superiore a quella rilevata nel sangue.
Non può essere escluso un rischio per neonati/infanti allattati al seno.
Sebbene non sia noto se frovatriptan o i suoi metaboliti siano escreti nel latte materno, la somministrazione di frovatriptan alle donne che allattano non è raccomandata a meno che non sia indispensabile.
In questo caso deve osservato un intervallo di 24 ore.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.