FLUVASTATINA TEVA 28CPR80MG RP
8,82 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 15/10/2015
Dislipidemia Trattamento, in aggiunta alla dieta, dell’ipercolesterolemia primaria o della dislipidemia di tipo misto in adulti quando la risposta alla dieta e ad altri trattamenti non farmacologici (come per es. esercizio fisico, riduzione di peso) non è adeguata. Prevenzione secondaria della cardiopatia coronarica Prevenzione secondaria di eventi cardiaci maggiori in adulti con cardiopatia coronarica dopo interventi coronarici percutanei (vedere paragrafo 5.1).
Ogni compressa a rilascio prolungato contiene 80 mg di fluvastatina (come fluvastatina sodica). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Fluvastatina è controindicata: • in pazienti con ipersensibilità alla sostanza attiva o a uno qualsiasi degli eccipienti, elencati al paragrafo 6.1.
• in pazienti con malattia epatica in fase attiva o in presenza di innalzamenti persistenti, di natura non accertata, delle transaminasi sieriche (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e 4.8).
• durante la gravidanza e l’allattamento (vedere paragrafo 4.6). Posologia
- Posologia Adulti Dislipidemia Prima di iniziare il trattamento con fluvastatina, i pazienti devono seguire una dieta ipocolesterolemizzante standard che deve essere continuata durante il trattamento.
Le dosi iniziali e di mantenimento devono essere personalizzate a seconda dei livelli basali di C-LDL e del traguardo terapeutico che si intende raggiungere.
L’intervallo di dose raccomandato è tra 20 e 80 mg/die.
Per i pazienti che necessitano di una riduzione del C-LDL < 25%, può essere usata una dose iniziale di 20 mg di fluvastatina alla sera.
Per i pazienti che necessitano di una riduzione del C-LDL ≥ 25%, la dose iniziale raccomandata è 40 mg di fluvastatina alla sera.
La dose giornaliera può essere sovratitolata a 80 mg, somministrata come dose singola (una compressa a rilascio prolungato di Fluvastatina Teva) in qualsiasi momento della giornata oppure come una dose di fluvastatina da 40 mg presa due volte al giorno (una dose al mattino e una dose alla sera).
Il massimo effetto ipolipemizzante con la dose assunta è raggiunto entro 4 settimane.
Aggiustamenti del dosaggio devono essere effettuati ad intervalli di 4 settimane o più.
Prevenzione secondaria della cardiopatia coronarica Nei pazienti con cardiopatia coronarica dopo intervento coronarico percutaneo, la dose giornaliera appropriata è di 80 mg.
Fluvastatina è efficace in monoterapia.
Quando fluvastatina è utilizzata in associazione con colestiramina o altre resine, deve essere somministrata almeno 4 ore dopo l’assunzione della resina per evitare un’importante interazione data dal legame del farmaco alla resina.
Nei casi in cui è necessaria la somministrazione concomitante con un fibrato o niacina, si deve valutare attentamente il beneficio e il rischio del trattamento concomitante (per l’uso con fibrati o niacina vedere paragrafo 4.5).
Popolazione pediatrica Bambini e adolescenti con ipercolesterolemia familiare eterozigote Prima di iniziare il trattamento con fluvastatina in bambini e adolescenti di età uguale o superiore a 9 anni con ipercolesterolemia familiare eterozigote, il paziente deve seguire una dieta ipocolesterolemizzante standard e continuarla durante il trattamento.
La dose iniziale raccomandata è 20 mg di fluvastatina.
Gli aggiustamenti del dosaggio devono essere effettuati ad intervalli di 6 settimane.
Le dosi devono essere personalizzate a seconda dei livelli basali di C-LDL e del traguardo terapeutico raccomandato che si intende raggiungere.
La massima dose giornaliera è 80 mg somministrata come 40 mg di fluvastatina due volte al giorno oppure come una compressa a rilascio prolungato di Fluvastatina Teva 80 mg una volta al giorno.
Nei bambini e negli adolescenti non è stato studiato l’uso di fluvastatina in associazione con acido nicotinico, colestiramina o fibrati.
Fluvastatina Teva è stata studiata solo in bambini di età uguale o superiore a 9 anni con ipercolesterolemia familiare eterozigote.
Compromissione renale Fluvastatina è eliminata dal fegato, con una frazione escreta nelle urine inferiore al 6% della dose somministrata.
Nei pazienti con insufficienza renale da lieve a grave la farmacocinetica di fluvastatina rimane immodificata.
Pertanto, in questi pazienti non sono necessari aggiustamenti della dose, tuttavia, a causa di esperienza limitata con dosi >40 mg/die, in caso di grave compromissione renale (CLCr <0,5 ml/sec o 30 ml/min) queste dosi devono essere somministrate con cautela.
Compromissione epatica Fluvastatina è controindicato in pazienti con malattia epatica in fase attiva o in presenza di innalzamenti persistenti, di natura non accertata, delle transaminasi sieriche (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.2).
Anziani In questa popolazione non sono necessari aggiustamenti posologici.
Modo di somministrazione Fluvastatina Teva compresse a rilascio prolungato possono essere assunte con o senza cibo e devono essere deglutite intere con un bicchiere d’acqua.
Oltre a fluvastatina 80 mg compresse a rilascio prolungato, ci sono anche fluvastatina 20 mg e 40 mg capsule che devono essere usate quando fluvastatina 80 mg compresse a rilascio prolungato non sono adatte. Avvertenze e precauzioni
- Funzionalità epatica Dopo la commercializzazione sono stati segnalati casi di insufficienza epatica fatale e non-fatale con alcune statine, incluso fluvastatina.
Nonostante non sia stata determinata una relazione causale con il trattamento con fluvastatina, si deve raccomandare ai pazienti di riportare qualsiasi sintomo o segno potenziale di insufficienza epatica (ad es.
nausea, vomito, perdita di appetito, ittero, alterazione della funzionalità cerebrale, ecchimosi o sanguinamento), e deve essere presa in considerazione l’interruzione del trattamento.
Come per altri farmaci ipolipemizzanti, è raccomandata in tutti i pazienti l'esecuzione di prove di funzionalità epatica prima dell'inizio del trattamento ed alla 12 settimana dall’inizio del trattamento o in caso di aumento del dosaggio ed in seguito periodicamente.
Se si dovesse verificare un aumento dell’aspartato aminotransferasi o dell’alanina aminotransferasi, eccedente 3 volte il limite superiore al normale e persistente, la terapia deve essere sospesa.
Molto raramente sono stati osservati casi di epatite, presumibilmente legati al farmaco, che si sono risolti con la sospensione del trattamento.
Si deve prestare cautela quando fluvastatina è somministrata a pazienti con storia di malattia epatica o che assumono quantità ragguardevoli di alcol.
Apparato muscolo-scheletrico Raramente è stata segnalata miopatia con fluvastatina.
Sono stati segnalati molto raramente miosite e rabdomiolisi.
In pazienti con mialgia diffusa di origine non accertata, dolorabilità muscolare o debolezza muscolare, e/o marcato innalzamento dei valori di creatin chinasi (CK), si deve considerare la possibilità di miopatia, miosite o rabdomiolisi.
I pazienti devono pertanto essere avvisati di segnalare immediatamente la comparsa di dolori muscolari non altrimenti spiegabili, dolorabilità muscolare o debolezza muscolare, specialmente se tali sintomi si accompagnano a malessere o febbre.
Vi sono state segnalazioni molto rare di miopatia necrotizzante immuno-mediata (Immune-Mediated Necrotizing Myopathy, IMNM) durante o dopo il trattamento con alcune statine.
L’IMNM è caratterizzata clinicamente da debolezza muscolare prossimale persistente e da un’elevata creatinchinasi sierica, che permangono nonostante l’interruzione del trattamento con statine.
Interazione con acido fusidico Fluvastatina non deve essere co-somministrata con formulazioni sistemiche di acido fusidico o entro 7 giorni dalla sospensione del trattamento con acido fusidico.
Nei pazienti in cui la terapia sistemica con acido fusidico è considerata indispensabile, il trattamento con le statine deve essere interrotto per tutta la durata del trattamento con acido fusidico.
Sono stati segnalati casi di rabdomiolisi (di cui alcuni fatali) in pazienti che ricevevano acido fusidico e statine in combinazione (vedere paragrafo 4.5).
Il paziente deve essere avvertito di consultare immediatamente un medico qualora riscontrasse sintomi di debolezza, dolore o indolenzimento muscolare.
La terapia con statine può essere re-introdotta sette giorni dopo l’ultima dose di acido fusidico.
In circostanze particolari, dove è necessario l’uso prolungato di acido fusidico sistemico, ad esempio per il trattamento di infezioni gravi, la possibilità di co-somministrazione di fluvastatina e acido fusidico deve essere considerata solo caso per caso e sotto stretta supervisione medica.
Determinazione della creatinchinasi Attualmente non c’è evidenza della necessità di monitorare routinariamente i livelli plasmatici totali di CK o di altri enzimi muscolari in pazienti asintomatici in trattamento con statine.
In caso di necessità, la determinazione dei livelli di CK non deve essere effettuata dopo una pesante attività fisica o in presenza di cause alternative che possano plausibilmente incrementare i livelli di CK, poiché tali situazioni rendono difficile l’interpretazione dei risultati.
Prima del trattamento Come per tutte le statine, il medico deve prescrivere la fluvastatina con cautela in pazienti con fattori predisponenti la rabdomiolisi e le sue complicanze.
I livelli di creatinchinasi devono essere determinati prima di iniziare il trattamento con fluvastatina nelle seguenti situazioni: • Compromissione renale • Ipotiroidismo • Storia personale o familiare di disordini muscolari ereditari • Precedente storia di tossicità muscolare legata a terapia con una statina o con fibrati • Abuso di alcol • Sepsi • Ipotensione • Esercizio muscolare eccessivo • Chirurgia maggiore • Gravi disturbi metabolici, endocrini o degli elettroliti • Negli anziani (età > 70 anni), si deve considerare la necessità di tale determinazione, in presenza di altri fattori predisponenti la rabdomiolisi.
In tali situazioni si deve valutare se procedere col trattamento in funzione del possibile beneficio e si raccomanda il monitoraggio clinico.
Se i livelli basali di CK sono significativamente elevati (> 5x LSN), questi devono essere nuovamente determinati dopo 5-7 giorni per confermare i risultati.
Se i livelli basali di CK rimangono ancora significativamente elevati (> 5x LSN), il trattamento non deve essere iniziato.
Durante il trattamento Se dovessero verificarsi sintomi muscolari come dolore, debolezza o crampi nei pazienti in trattamento con fluvastatina, bisogna determinare i valori di CK.
Se i valori trovati sono significativamente elevati (> 5x LSN), il trattamento deve essere interrotto.
Se i sintomi muscolari sono gravi e causano un disagio giornaliero, si deve valutare l’opportunità di interrompere il trattamento anche se i livelli di CK sono ≤ 5x LSN.
Se i sintomi muscolari dovessero risolversi ed i livelli di CK ritornare nella norma, si può valutare l’opportunità di riprendere nuovamente il trattamento con fluvastatina o un’altra statina al dosaggio più basso e sotto stretto monitoraggio.
Si è osservato che il rischio di miopatia è maggiore in pazienti in trattamento con farmaci immunosoppressori (inclusa la ciclosporina), fibrati, acido nicotinico o eritromicina in associazione con altri inibitori dell'enzima HMG-CoA reduttasi.
Sono stati segnalati casi isolati di miopatia nel corso della commercializzazione di fluvastatina quando somministrata in associazione con ciclosporina o colchicina.
Fluvastatina Teva deve essere utilizzata con cautela in pazienti in trattamento concomitante con tali medicinali (vedere paragrafo 4.5).
In pochi casi è stato segnalato che le statine inducono de novo o aggravano la miastenia gravis o la miastenia oculare preesistenti (vedere paragrafo 4.8).
In caso di peggioramento dei sintomi Fluvastatina Teva deve essere interrotta.
Sono state segnalate recidive quando è stata (ri)somministrata la stessa statina o una statina diversa.
Polmonite interstiziale Con alcune statine, in particolare con la terapia a lungo termine, sono stati segnalati casi eccezionali di polmonite interstiziale (vedere paragrafo 4.8).
I sintomi che si presentano possono includere dispnea, tosse non produttiva e deterioramento dello stato generale di salute (stanchezza, perdita di peso e febbre).
Se si sospetta che un paziente abbia sviluppato una polmonite interstiziale, la terapia con la statina deve essere interrotta.
Diabete mellito Alcune evidenze suggeriscono che le statine, come effetto di classe, aumentano la glicemia e in alcuni pazienti, ad alto rischio di sviluppare diabete, possono indurre un livello di iperglicemia tale per cui è appropriato il ricorso a terapia antidiabetica.
Questo rischio, tuttavia, è superato dalla riduzione del rischio vascolare con l’uso di statine e pertanto non deve essere motivo di interruzione del trattamento.
I pazienti a rischio (glicemia a digiuno da 5,6 - 6,9 mmol/L, BMI>30kg/m², livelli elevati di trigliceridi, ipertensione) devono essere monitorati sia a livello clinico che a livello biochimico in accordo con le linee guida nazionali.
Popolazione pediatrica Bambini e adolescenti con ipercolesterolemia familiare eterozigote Non sono state studiate l’efficacia e la sicurezza per periodi di trattamento di durata superiore a due anni in pazienti di età < 18 anni.
Non sono disponibili dati sullo sviluppo fisico, intellettuale e sessuale in corso di trattamento prolungato.
Non è stata stabilita l’efficacia a lungo termine della terapia con fluvastatina durante l’infanzia nel ridurre la morbilità e mortalità in età adulta.
(vedere paragrafo 5.1).
Fluvastatina è stata studiata solo in bambini di età uguale o superiore a 9 anni con ipercolesterolemia familiare eterozigote (per dettagli vedere paragrafo 5.1).
Nei bambini in età prepubere, prima di iniziare il trattamento devono essere attentamente valutati i potenziali rischi ed i benefici in quanto l’esperienza in questo gruppo di pazienti è molto limitata.
Ipercolesterolemia familiare omozigote Non sono disponibili dati sull’uso della fluvastatina in pazienti con una patologia molto rara nota come ipercolesterolemia familiare omozigote.
Eccipienti Sodio Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioè essenzialmente “senza sodio”. Interazioni
- Fibrati e niacina L’assunzione concomitante di fluvastatina e bezafibrato, gemfibrozil, ciprofibrato o niacina (acido nicotinico) non ha un effetto clinicamente rilevante sulla biodisponibilità della fluvastatina o dell’altro agente ipolipemizzante.
Poiché si è osservato un rischio maggiore di miopatia e/o rabdomiolisi in pazienti in trattamento con inibitori dell’HMG-CoA reduttasi in associazione a una qualsiasi di queste molecole, il beneficio e il rischio del trattamento concomitante deve essere valutato attentamente e queste associazioni devono essere utilizzate solo con cautela (vedere paragrafo 4.4).
Colchicina Con la somministrazione concomitante di colchicina sono stati segnalati in casi isolati miotossicità, compresi dolore e debolezza muscolare e rabdomiolisi.
Il beneficio e il rischio del trattamento concomitante devono essere valutati attentamente e queste associazioni devono essere utilizzate solo con cautela (vedere paragrafo 4.4).
Ciclosporina Studi in pazienti sottoposti a trapianto renale indicano che la biodisponibilità della fluvastatina (fino a 40 mg/die) non viene aumentata in modo clinicamente significativo in pazienti in terapia stabilizzata con ciclosporina. I risultati ottenuti da un altro studio clinico in cui 80 mg di fluvastatina compresse a rilascio prolungato venivano somministrate a pazienti sottoposti a trapianto di rene in terapia stabile con ciclosporina, dimostrano che l’esposizione a fluvastatina (AUC) e la concentrazione massima (Cmax) venivano aumentate di 2 volte rispetto ai valori ottenuti su soggetti sani.
Sebbene questi aumenti dei livelli di fluvastatina non fossero clinicamente significativi, si raccomanda cautela nell’utilizzo di tale associazione.
Quando associata a ciclosporina, la dose iniziale e di mantenimento di fluvastatina deve essere la più bassa possibile.
Fluvastatina (40 mg e 80 mg) non ha avuto alcun effetto sulla biodisponibilità della ciclosporina in caso di somministrazione concomitante.
Warfarin e altri derivati cumarinici Nei volontari sani, la somministrazione di fluvastatina e di warfarin (dose singola) non ha influenzato negativamente i livelli plasmatici di warfarin ed il tempo di protrombina, in confronto alla somministrazione di warfarin da solo.
Tuttavia, sono stati segnalati molto raramente casi isolati di episodi di sanguinamento e/o incrementi del tempo di protrombina, in pazienti in trattamento contemporaneo con fluvastatina e warfarin o altri derivati cumarinici.
Nei pazienti in trattamento con warfarin o altri derivati cumarinici, si raccomanda di monitorare il tempo di protrombina quando si inizia, si interrompe il trattamento con fluvastatina o quando se ne varia il dosaggio.
Rifampicina La somministrazione di fluvastatina a volontari sani, pretrattati con rifampicina (rifampin), ha comportato una riduzione della biodisponibilità della fluvastatina di circa il 50%.
Sebbene attualmente non esistano evidenze cliniche che supportino un’alterazione dell’efficacia ipolipemizzante della fluvastatina nei pazienti sottoposti a terapia protratta con rifampicina (per es.
nella terapia della tubercolosi) può essere giustificato un adeguato aggiustamento della dose di fluvastatina, per assicurare una soddisfacente riduzione dei livelli lipidici.
Antidiabetici orali Per i pazienti in terapia con sulfaniluree per via orale (glibenclamide (gliburide), tolbutamide) per il trattamento del diabete mellito (tipo 2) non insulino-dipendente (NIDDM), l’aggiunta di fluvastatina non ha indotto variazioni clinicamente significative del controllo glicemico.
In pazienti con NIDDM trattati con glibenclamide (n=32), la somministrazione di fluvastatina (40 mg due volte al giorno per 14 giorni) ha aumentato la Cmax media, l’AUC ed il T½ della glibenclamide di circa il 50%, 69% e 121% rispettivamente.
La glibenclamide (da 5 a 20 mg al giorno) ha aumentato la Cmax media e l’AUC della fluvastatina rispettivamente del 44% e del 51%.
In questo studio non si sono verificate modifiche dei livelli di glucosio, insulina e C-peptide.
Tuttavia i pazienti in terapia concomitante con glibenclamide (gliburide) e fluvastatina devono continuare ad essere adeguatamente monitorati quando la dose di fluvastatina viene aumentata a 80 mg al giorno.
Sequestranti degli acidi biliari La fluvastatina deve essere assunta almeno 4 ore dopo l’assunzione della resina (per es.
colestiramina) per evitare un’interazione significativa dovuta al legame del farmaco con la resina.
Fluconazolo La somministrazione di fluvastatina a volontari sani pretrattati con fluconazolo (inibitore del CYP 2C9) ha comportato un aumento dell’esposizione a fluvastatina e della concentrazione di picco di fluvastatina di circa l’84% e del 44%.
Sebbene non vi siano evidenze cliniche che il profilo di sicurezza di fluvastatina sia stato alterato in pazienti pretrattati con fluconazolo per 4 giorni, si deve prestare cautela quando fluvastatina viene somministrata in associazione con fluconazolo.
Antagonisti dei recettori H2 per l’istamina ed inibitori della pompa protonica L'assunzione concomitante di fluvastatina e cimetidina, ranitidina o omeprazolo comporta un aumento della biodisponibilità della fluvastatina, che tuttavia non è di rilevanza clinica.
Fenitoina L’entità complessiva delle variazioni dei valori farmacocinetici della fenitoina durante la somministrazione contemporanea con fluvastatina è relativamente modesta e clinicamente non significativa.
Di conseguenza è sufficiente il monitoraggio routinario dei livelli plasmatici di fenitoina durante la somministrazione contemporanea con fluvastatina.
Farmaci cardiovascolari Quando la fluvastatina è somministrata in concomitanza con propranololo, digossina, losartan clopidogrel o amlodipina non si verificano interazioni farmacocinetiche clinicamente significative.
In base ai dati di farmacocinetica non sono richiesti controlli o aggiustamenti della dose quando la fluvastatina è somministrata contemporaneamente a questi farmaci.
Itraconazolo e eritromicina L’assunzione concomitante di fluvastatina con itraconazolo ed eritromicina, potenti inibitori del citocromo P450 (CYP) 3A4, ha effetti minimi sulla biodisponibilità della fluvastatina.
In base al coinvolgimento minimo di questo enzima nel metabolismo della fluvastatina, è improbabile che altri inibitori del CYP 3A4 (per es.
ketoconazolo, ciclosporina) influenzino la biodisponibilità della fluvastatina.
Acido fusidico Il rischio di miopatia inclusa rabdomiolisi può essere aumentato dalla somministrazione concomitante di acido fusidico sistemico e statine.
Il meccanismo di questa interazione (farmacodinamico o farmacocinetico, o entrambi) è ancora sconosciuto.
Sono stati riscontrati casi di rabdomiolisi (alcuni dei quali fatali) in pazienti che ricevono questa combinazione.
Se il trattamento con acido fusidico è necessario, il trattamento con Fluvastatina Teva deve essere interrotto per tutta la durata del trattamento con acido fusidico.
Vedere anche paragrafo 4.4.
Succo di pompelmo In base all’assenza di interazioni di fluvastatina con altri substrati del CYP3A4, non sono attese interazioni con il succo di pompelmo. Effetti indesiderati
- Le reazioni avverse più comunemente riportate sono lievi sintomi gastrointestinali, insonnia e cefalea.
Le reazioni avverse (Tabella1) sono elencate secondo la classificazione MedDRA per sistemi e organi.
All’interno di ciascuna classe di organi, le reazioni avverse sono classificate in base alla frequenza, con la più frequente per prima.
All’interno di ciascun gruppo di frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine di gravità decrescente.
Inoltre, per ciascuna reazione avversa è anche indicata la corrispondente categoria di frequenza, usando le seguenti convenzioni: molto comune (≥1/10); comune (da ≥1/100 a <1/10); non comune (da ≥1/1.000 a <1/100); raro (da ≥1/10.000 a <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Tabella 1 Reazioni avverse
* Sulla base dell’esperienza post-marketing con fluvastatina, attraverso segnalazioni spontanee e casi da letteratura.Patologie del sistema emolinfopoietico Molto raro: Trombocitopenia Disturbi del sistema immunitario Raro: Reazioni di ipersensibilità (eruzione cutanea, orticaria) Molto raro: Reazione anafilattica Disturbi psichiatrici Comune: Insonnia Patologie del sistema nervoso Comune: Cefalea Molto raro: Parestesia, disestesia, ipoestesia anche note per essere associate a sottostanti disordini lipidici. Non nota: Miastenia gravis Patologie dell’occhio Non nota: Miastenia oculare Patologie vascolari Molto raro: Vasculite Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Non nota*: Malattia polmonare interstiziale Patologie gastrointestinali Comune: Nausea, dolore addominale, dispepsia. Molto raro: Pancreatite Non nota: Diarrea Patologie epatobiliari Molto raro: Epatite Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Molto raro: Angioedema, edema del volto e altre reazioni cutanee (ad es.
eczema, dermatite, esantema bolloso).Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Raro: Mialgia, debolezza muscolare, miopatia. Molto raro: Rabdomiolisi, sindrome lupus-simile, miosite. Frequenza non nota: miopatia necrotizzante immuno-mediata (vedere paragrafo 4.4) Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Non nota*: Disfunzione erettile Esami diagnostici Comune: Aumento della fosfochinasi ematica, aumento delle transaminasi ematiche
Poiché queste reazioni sono segnalate volontariamente da una popolazione di dimensioni non definibili, non è possibile stimare in modo attendibile la loro frequenza che viene quindi classificata come non nota.
I seguenti eventi avversi sono stati segnalati con alcune statine: • Disturbi del sonno, inclusi insonnia e incubi • Perdita della memoria • Disfunzione sessuale • Depressione • Diabete mellito: la frequenza dipende dalla presenza o assenza dei fattori di rischio (glicemia a digiuno ≥ 5,6 mmol/L, BMI>30kg/m², livelli elevati di trigliceridi, storia di ipertensione) • Tendinopatia, complicata a volte da rottura del tendine.
Popolazione pediatrica Bambini e adolescenti con ipercolesterolemia familiare eterozigote Il profilo di sicurezza di fluvastatina in bambini ed adolescenti con ipercolesterolemia familiare eterozigote valutato in due studi clinici non comparativi, in aperto, condotti su 114 pazienti di età compresa da 9 a 17 anni, è risultato simile a quello osservato nei pazienti adulti.
In entrambi gli studi clinici non sono stati osservati effetti sulla crescita e sullo sviluppo sessuale.
La capacità degli studi di individuare un qualsiasi effetto del trattamento in questo ambito è stata tuttavia scarsa.
Evidenze di laboratorio Alterazioni biochimiche della funzionalità epatica sono state associate al trattamento con inibitori dell’HMG-CoA reduttasi e con altri ipolipemizzanti.
Sulla base di analisi raggruppate di studi clinici controllati, aumenti confermati dei livelli di alanina aminotransferasi o aspartato aminotranferasi superiori a 3 volte il limite superiore alla norma si sono manifestati nello 0,2% con fluvastatina capsule 20 mg/die, tra 1,5% a 1,8% con fluvastatina capsule 40 mg/die, nell’1,9% con fluvastatina compresse a rilascio prolungato 80 mg/die e tra 2,7% a 4,9% con fluvastatina capsule 40 mg due volte al giorno.
La maggioranza dei pazienti con queste evidenze biochimiche anormali era asintomatica.
Marcati incrementi dei livelli di CK a più di 5x LSN si sono manifestati in un numero molto piccolo di pazienti (da 0,3 a 1,0%).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Donne in età fertile Le donne in età fertile devono usare misure contraccettive efficaci.
Qualora, nel corso della terapia con fluvastatina, venga accertato uno stato di gravidanza, la terapia deve essere interrotta.
Gravidanza Non vi sono dati sufficienti sull’uso di fluvastatina durante la gravidanza.
Poiché gli inibitori della HMG-CoA reduttasi diminuiscono la sintesi del colesterolo e probabilmente quella di altre sostanze biologicamente attive derivate dal colesterolo, essi potrebbero causare danni al feto quando somministrati a donne in gravidanza.
Pertanto, fluvastatina è controindicata durante la gravidanza (vedere paragrafo 4.3).
Allattamento Sulla base dei dati preclinici, ci si attende che la fluvastatina sia escreta nel latte materno.
Esistono informazioni insufficienti relative agli effetti di fluvastatina su neonati/lattanti.
Fluvastatina è controindicata nelle donne che allattano (vedere paragrafo 4.3).
Fertilità Negli studi su animali non sono stati osservati effetti sulla fertilità maschile e femminile. Conservazione
- Non conservare a temperatura superiore a 30°C.
Tenere il blister nell’imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.
Cerca farmaci per nome:
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.