FLECAINIDE SAN 30CPR 100MG
8,11 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 10/04/2020
Trattamento di: • Tachicardia AV nodale reciprocante; aritmie associate alla sindrome di Wolff-Parkinson-White e condizioni simili con altre vie anomale di conduzione, quando altri trattamenti si sono dimostrati inefficaci; • Aritmia ventricolare parossistica grave sintomatica e pericolosa per la vita, che non abbia risposto ad altre forme di terapia. Anche in casi in cui altri trattamenti non sono stati tollerati; • Aritmie atriali parossistiche (fibrillazione atriale, flutter atriale e tachicardia atriale) in pazienti con sintomi disabilitanti dopo la conversione, a condizione che ci sia la chiara necessità di trattamento in base alla gravità dei sintomi clinici, qualora altri trattamenti siano risultati inefficaci. Si devono escludere una malattia cardiaca strutturale e/o una compromissione della funzione ventricolare sinistra a causa del maggior rischio di effetti pro-aritmici.
Ogni compressa contiene flecainide acetato 100 mg. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- - Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
- Flecainide è controindicato nell’insufficienza cardiaca e in pazienti con storia di infarto del miocardio con ectopie ventricolari asintomatiche o tachicardia ventricolare asintomatica non sostenuta.
- Flecainide è controindicato in presenza di shock cardiogeno.
- Pazienti con fibrillazione atriale prolungata nei quali non è stato effettuato nessun tentativo di conversione in ritmo sinusale e pazienti con malattia cardiaca valvolare emodinamicamente significativa.
- Pazienti con funzione ventricolare ridotta o compromessa, shock cardiogeno, grave bradicardia (meno di 50 bpm), grave ipotensione.
- Uso in combinazione con antiaritmici di classe I (bloccanti dei canali di calcio).
- Sindrome di Brugada nota.
- Fino a che non è possibile ripristinare il ritmo, flecainide non deve essere somministrato a pazienti con disfunzione del nodo del seno, difetti della conduzione atriale, blocco atrioventricolare di secondo grado o superiore, blocco di branca o blocco distale.
- Pazienti con aritmie ventricolari asintomatiche o lievemente sintomatiche non devono ricevere flecainide. Posologia
- Posologia. L’inizio della terapia con flecainide acetato e le modifiche delle dosi devono essere fatte sotto la supervisione di un medico ed accompagnate da monitoraggio dell’ECG e dei livelli plasmatici.
L’ospedalizzazione può essere necessaria durante tali procedure in alcuni pazienti, specialmente in quelli sofferenti di aritmie cardiache pericolose per la vita.
Tali decisioni devono essere prese da uno specialista.
Nei pazienti con cardiopatia organica sottostante e specialmente in quelli con storia di infarto miocardico, il trattamento con la flecainide deve essere iniziato solo se altri agenti aritmici, ad eccezione di quelli di classe IC (in particolare amiodarone), si sono rivelati inefficaci o non sono stati tollerati e quando il trattamento non farmacologico (intervento chirurgico, ablazione, impianto di defibrillatore) non è indicato.
Si richiede uno stretto monitoraggio medico dell’ECG e dei livelli plasmatici nel corso del trattamento.
Adulti e adolescenti (13-17 anni). Aritmia sopraventricolare: la dose iniziale raccomandata è di 50 mg due volte al giorno e la maggior parte dei pazienti dovrà essere controllata a questa dose.
Se richiesto, la dose può essere aumentata ad un massimo giornaliero di 300 mg.
Aritmia ventricolare: la dose iniziale raccomandata è di 100 mg due volte al giorno.
La dose massima giornaliera è di 400 mg e viene solitamente riservata ai pazienti di grossa corporatura o laddove sia richiesto un rapido controllo dell’aritmia.
Dopo 3-5 giorni si raccomanda di aggiustare progressivamente la dose al livello minimo necessario per mantenere il controllo dell’aritmia.
È possibile ridurre la dose nel trattamento a lungo termine.
Anziani: Nei pazienti anziani la dose massima iniziale deve essere di 100 mg al giorno (o 50 mg due volte al giorno) in quanto la velocità di eliminazione della flecainide dal plasma può essere ridotta negli anziani.
Questo deve essere tenuto in considerazione quando si effettuano aggiustamenti della dose.
La dose per i pazienti anziani non deve superare 300 mg al giorno (o 150 mg due volte al giorno).
Popolazione pediatrica: Flecainide Sandoz non è raccomandato nei bambini di età inferiore a 12 anni a causa della mancanza di dati sulla sicurezza e sull’efficacia.
Livelli plasmatici: In base alla soppressione di CPV, sembra che siano necessari livelli plasmatici di 200-1.000 ng/ml per ottenere il massimo effetto terapeutico.
I livelli plasmatici al di sopra di 700-1.000 ng/ml sono associati a maggior probabilità di eventi avversi.
Compromissione renale: Nei pazienti con significativa compromissione renale (clearance della creatinina 35 ml/min/1,73 m² o meno) la dose iniziale massima deve essere pari a 100 mgal giorno (o 50 mg due volte al giorno).
Se usato in questi pazienti, si raccomanda fortemente di monitorare di frequente i livelli plasmatici.
A seconda dell’effetto e della tollerabilità, la dose può essere poi aumentata con cautela.
Dopo 6-7 giorni la dose può essere aggiustata, in base all’effetto e alla tollerabilità.
Alcuni pazienti con insufficienza renale grave possono avere una clearance di Flecainide Sandoz molto lenta e quindi un’emivita prolungata (60-70 ore).
Compromissione epatica: Nei pazienti con compromissione epatica, il paziente deve essere attentamente monitorato e la dose non deve superare i 100 mg al giorno (o 50 mg due volte al giorno).
I pazienti con un pacemaker permanente in situ devono essere trattati con cautela e la dose non deve superare i 100 mg due volte al giorno.
Uno stretto monitoraggio è richiesto nei pazienti che ricevono contemporaneamente cimetidina o amiodarone.
In alcuni pazienti la dose può dover essere ridotta e non deve superare i 100 mg due volte al giorno.
I pazienti devono essere monitorati durante l’inizio della terapia e nel corso della terapia di mantenimento.
Il monitoraggio dei livelli plasmatici ed un controllo ECG sono raccomandati a intervalli regolari (controllo ECG una volta al mese e ECG su lungo periodo ogni 3 mesi) durante la terapia.
Durante l’inizio della terapia e quando la dose viene aumentata, si deve eseguire un ECG ogni 2-4 giorni.
Quando Flecainide Sandoz viene somministrato a pazienti con limitazioni di dose, si devono effettuare frequenti controlli ECG (in aggiunta al regolare monitoraggio plasmatico della flecainide).
Si devono effettuare gli aggiustamenti della dose ad intervalli di 6-8 giorni.
In questi pazienti, deve essere effettuato un ECG nella seconda e nella terza settimana per controllare la dose individuale.
Modo di somministrazione: Per uso orale.
Le compresse devono essere prese con qualche liquido. Avvertenze e precauzioni
- Il trattamento con flecainide per via orale deve essere effettuato direttamente in ospedale o sotto la supervisione di uno specialista per i pazienti con: • Tachicardia da rientro AV di tipo nodale; aritmie associate alla sindrome di Wolff-Parkinson-White e condizioni simili con vie accessorie; • Fibrillazione atriale parossistica nei pazienti con sintomi disabilitanti.
Il trattamento con flecainide e l’aggiustamento della dose devono essere iniziati sotto la supervisione medica e ECG ed i valori del plasma devono essere controllati.
L’ospedalizzazione può essere richiesta durante queste procedure in certi pazienti, principalmente nei pazienti con aritmie ventricolari pericolose per la vita.
È stato dimostrato che Flecainide aumenta il rischio di mortalità nei pazienti con infarto post-miocardico e aritmia ventricolare asintomatica.
Flecainide, come altri antiaritmici, può provocare effetti proaritmici, cioè può provocare la comparsa di un tipo più grave di aritmia, aumentare la frequenza di un’aritmia esistente o la gravità dei sintomi (vedere paragrafo 4.8).
Flecainide non deve essere usato nei pazienti con malattia cardiaca strutturale o anormale funzione del ventricolo sinistro (vedere paragrafo 4.8).
Flecainide deve essere usato con cautela nei pazienti con insorgenza acuta di fibrillazione atriale successiva ad intervento chirurgico cardiaco.
È raccomandato un monitoraggio ECG continuo in tutti i pazienti trattati con iniezione in bolo.
Flecainide prolunga l'intervallo QT e allarga il complesso QRS del 12-20%.
L'effetto sull'intervallo JT è non significativo.
La sindrome di Brugada potrebbe essere smascherata dalla terapia a base di flecainide.
In caso di sviluppo di alterazioni ECG durante il trattamento con flecainide, che possono indicare la sindrome di Brugada, si deve prendere in considerazione la sospensione del trattamento.
Poichè l’eliminazione di flecainide dal plasma può essere marcatamente più lenta nei pazienti con significativa compromissione epatica, flecainide non deve essere usato in questi pazienti a meno che i potenziali benefici superino i rischi.
Si raccomanda un monitoraggio dei livelli plasmatici.
Flecainide deve essere usato con cautela nei pazienti con compromessa funzione renale (clearance della creatinina ≤35 ml/min/1.73 m²) e si raccomanda di effettuare il monitoraggio terapeutico del farmaco.
Il tasso di eliminazione di flecainide dal plasma può essere ridotto negli anziani.
Ciò deve essere tenuto in considerazione quando si effettuano aggiustamenti della dose.
Flecainide Sandoz non è raccomandato nei bambini di età inferiore ai 12 anni, poiché vi è un’evidenza insufficiente del suo uso in questo gruppo di pazienti.
Disturbi elettrolitici (ad esempio ipo- e iperpotassiemia) devono essere corretti prima di usare flecainide (vedere paragrafo 4.5 per alcuni medicinali che causano alterazioni elettrolitiche).Grave bradicardia o ipotensione marcata devono essere corrette prima di usare flecainide.
Flecainide è noto per aumentare la soglia di ritmo endocardiale, cioè ridurre la sensibilità del ritmo endocardiale.
Questo effetto è reversibile e più marcato sulla soglia di ritmo acuta che su quella cronica.
Flecainide deve essere quindi usato con cautela in tutti i pazienti con pacemaker permanente o elettrodi provvisori e non deve essere somministrato a pazienti con pacemaker a bassa soglia o non programmabili, fino a che non sia possibile ripristinare il ritmo.
Generalmente, è sufficiente raddoppiare l’ampiezza della pulsazione o il voltaggio per ristabilire la cattura, ma può essere difficile ottenere soglie ventricolari inferiori a 1 Volt in occasione dell’impianto iniziale, in presenza di flecainide.
Si sono incontrate difficoltà nella defibrillazione di alcuni pazienti.
Molti dei casi riportati avevano una malattia cardiaca preesistente con allargamento del muscolo cardiaco, una storia di infarto del miocardio, una malattia cardiaca arteriosclerotica e un’insufficienza cardiaca.
È stata riferita un’accelerazione della velocità ventricolare della fibrillazione atriale in caso di insuccesso terapeutico.
Flecainide ha un effetto selettivo che aumenta il periodo refrattario del corso anterogrado e specialmente retrogrado.
Questi effetti si riflettono nell’ECG con un prolungamento dell’intervallo QTc nella maggior parte dei pazienti; di conseguenza c’è un piccolo effetto sull’intervallo JT.
Tuttavia, sono stati riferiti prolungamenti dell’intervallo JT fino al 4%.
Questo azione è comunque meno marcata rispetto a quella osservata con i medicinali antiaritmici di classe 1a.
Prodotti lattiero-caseari (latte, latte artificiale ed eventualmente yogurt) possono ridurre l'assorbimento di flecainide in bambini e neonati.
Flecainide Sandoz non è approvato per l'uso nei bambini di età inferiore ai 12 anni, ma la tossicità di flecainide è stata segnalata durante il trattamento con flecainide nei bambini che hanno ridotto la loro assunzione di latte e nei neonati che sono passati dall’allattamento con latte in polvere a quello con destrosio.
Flecainide Sandoz contiene sodio. Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa rivestita con film, cioè essenzialmente ‘senza sodio’.
Per ulteriori avvertenze e precauzioni vedere paragrafo 4.5. Interazioni
- Antiaritmici di classe I: Flecainide Sandoz non deve essere somministrato in concomitanza con altri antiaritmici di classe I (vedere paragrafo 4.3).
Antiaritmici di classe II: deve essere riconosciuta la possibilità di effetti inotropi negativi additivi antiaritmici di classe II, cioè beta-bloccanti, con Flecainide Sandoz.
Antiaritmici di classe III: se Flecainide Sandoz è dato in presenza di amiodarone, la dose usuale di flecainide deve essere ridotta del 50% e il paziente deve essere attentamente monitorato per gli eventi avversi.
In queste circostanze è fortemente raccomandato un monitoraggio dei livelli plasmatici.
Antiaritmici di classe IV: l’uso di Flecainide Sandoz in combinazione con bloccanti del canale del calcio, ad esempio verapamil, deve essere considerato con cautela.
Possono verificarsi eventi avversi pericolosi per la vita o persino letali dovuti alle interazioni che causano aumento delle concentrazioni plasmatiche (vedere paragrafo 4.9).
Flecainide è metabolizzato dal CYP2D6 in larga misura e l'uso concomitante di medicinali inibitori (es.
antidepressivi, neurolettici, propranololo, ritonavir, alcuni antistaminici) o induttori (es.
fenitoina, fenobarbital, carbamazepina) di questo iso-enzima può rispettivamente aumentare o diminuire le concentrazioni plasmatiche di flecainide (vedere il testo sottostante).
Un aumento dei livelli plasmatici può derivare anche da compromissione renale a causa di una riduzione della clearance di flecainide (vedere paragrafo 4.4).
Ipokaliemia, ma anche iperkaliemia o altri disturbi elettrolitici devono essere corretti prima della somministrazione di flecainide.
L'ipopotassiemia può derivare dall'uso concomitante di diuretici, corticosteroidi o lassativi.
Antistaminici: aumento del rischio di aritmie ventricolari con mizolastina e terfenadina (evitare l'uso concomitante).
Antivirali: le concentrazioni plasmatiche sono aumentate da ritonavir, lopinavir e indinavir (aumento del rischio di aritmie ventricolari) (evitare l'uso concomitante).
Antidepressivi: fluoxetina, paroxetina ed altri antidepressivi aumentano la concentrazione plasmatica di flecainide; aumento del rischio di aritmie con gli antidepressivi triciclici.
Antiepilettici: dati limitati di pazienti sottoposti a trattamento con noti induttori enzimatici (fenitoina, fenobarbital, carbamazepina) indicano solo un aumento del 30% della velocità di eliminazione di flecainide.
Antipsicotici: clozapina - aumentato rischio di aritmie.
Antimalarici: chinina aumenta le concentrazioni plasmatiche di flecainide.
Antimicotici: terbinafina può aumentare le concentrazioni plasmatiche di flecainide per effetto della inibizione dell'attività del CYP2D6.
Diuretici: effetto di classe dovuto all’ipokaliemia che provoca aumento della cardiotossicità.
Antistaminici H2 (per il trattamento delle ulcere gastriche): l’antagonista anti-H2 cimetidina inibisce il metabolismo di flecainide.
In soggetti sani trattati con cimetidina (1 g al giorno) per 1 settimana, l'AUC di flecainide è aumentato di circa il 30% e l'emivita è aumentata di circa il 10%.
Farmaci antifumo: la co-somministrazione di bupropione (metabolizzato dal CYP2D6) con flecainide deve essere condotta con cautela ed iniziata considerando la dose più bassa del farmaco concomitante.
Se bupropione viene aggiunto al trattamento di un paziente che sta già assumendo flecainide, si deve considerare la necessità di diminuire la dose del medicinale originale.
Glicosidi cardiaci: flecainide può aumentare i livelli plasmatici di digossina di circa il 15%, cosa di improbabile significatività clinica per i pazienti i cui livelli plasmatici sono compresi nell’intervallo terapeutico.
Si raccomanda di misurare i livelli plasmatici di digossina, nei pazienti sottoposti a trattamento con digitale, deve essere misurata non meno di sei ore dopo qualsiasi dose di digossina, prima o dopo la somministrazione di flecainide.
Anticoagulanti: il trattamento con Flecainide Sandoz è compatibile con l’uso di anticoagulanti orali. Effetti indesiderati
- Come altri antiaritmici, Flecainide Sandoz può indurre aritmia.
Le aritmie preesistenti possono peggiorare o ne possono insorgere di nuove.
Il rischio di effetti pro-aritmici è più probabile in pazienti con cardiopatia strutturale e/o compromissione ventricolare sinistra significativa.
Gli eventi avversi cardiovascolari più comuni sono stati blocco AV di secondo e terzo grado, bradicardia, insufficienza cardiaca, dolore toracico, infarto del miocardio, ipotensione, arresto sinusale, tachicardia (AT e VT) e palpitazioni.
I più comuni eventi avversi sono capogiri e disturbi della vista, che compaiono in circa il 15% dei pazienti trattati.
Questi eventi avversi sono solitamente transitori e scompaiono continuando o riducendo la dose.
La seguente lista di eventi avversi si basa su esperienze raccolte in studi clinici e riferite dopo la commercializzazione.
Gli eventi avversi sono elencati di seguito per classe sistemica organica e frequenza.
Le frequenze sono definite come segue: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1 000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: diminuita conta dei globuli rossi, diminuita conta dei globuli bianchi e riduzione della conta piastrinica.
Disturbi del sistema immunitario. Molto raro: aumento degli anticorpi anti-nucleo con o senza coinvolgimento infiammatorio sistemico.
Disturbi psichiatrici. Raro: allucinazioni, depressione, stato confuzionale, ansia, amnesia, insonnia.
Patologie del sistema nervoso. Molto comune: capogiri, solitamente transitori.
Raro: parestesia, atassia, ipoestesia, iperidrosi, sincope, tremore, vampate, sonnolenza, cefalea, neuropatia periferica, convulsioni, discinesia.
Patologie dell’occhio. Molto comune: disturbi visivi, quali diplopia e visione offuscata.
Molto raro: depositi corneali.
Patologie dell'orecchio e del labirinto. Raro: tinnito, vertigini.
Patologie cardiache. Comune: proaritmia (più probabile nei pazienti con malattia cardiaca strutturale).
Non comune: i pazienti con flutter atriale possono sviluppare una conduzione AV 1:1 con aumento della frequenza cardiaca.
Non nota: possono verificarsi aumenti dose-dipendente degli intervalli PR e QRS (vedere paragrafo 4.4).
Alterata soglia di stimolazione (vedere paragrafo 4.4).
Blocco atrioventricolare di secondo grado e blocco atrioventricolare di terzo grado, arresto cardiaco, bradicardia, insufficienza cardiaca/scompenso cardiaco congestizio, dolore toracico, ipotensione, infarto miocardico, palpitazioni, arresto sinusale e tachicardia (AT e VT) o fibrillazione ventricolare.
Smascheramento di una pre-esistente sindrome di Brugada.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: dispnea.
Raro: polmonite.
Non nota: fibrosi polmonare, malattia polmonare interstiziale.
Patologie gastrointestinali. Non comune: nausea, vomito, stipsi, dolore addominale, diminuzione dell’appetito, diarrea, dispepsia, flatulenza.
Patologie epatobiliari. Raro: innalzamento degli enzimi epatici con o senza ittero.
Non nota: disfunzione epatica.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: dermatite allergica, inclusi rash, alopecia.
Raro: grave orticaria.
Molto raro: reazione di fotosensibilità.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non nota: artralgia, mialgia.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: astenia, affaticamento, piressia, edema.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette: La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse Gravidanza e allattamento
- Gravidanza: Non vi è evidenza della sicurezza del principio attivo in gravidanza.
In conigli bianchi della Nuova Zelanda, alte dosi di flecainide hanno causato alcune anomalie fetali, ma questi effetti non sono stati osservati in conigli di tipo Dutch Belted o ratti (vedere paragrafo 5.3).
La rilevanza di questi risultati per gli esseri umani non è stata stabilita.
I dati disponibili hanno dimostrato che flecainide attraversa la placenta e raggiunge il feto nei pazienti trattati con flecainide durante la gravidanza.
Flecainide Sandoz deve essere usato in gravidanza solo se i benefici superano i rischi.
Allattamento: Flecainide Sandoz è escreto nel latte umano (vedere paragrafo 5.2).
Le concentrazioni plasmatiche ottenute in un lattante sono 5-10 volte inferiori alle concentrazioni terapeutiche del principio attivo.
Sebbene il rischio di effetti nocivi per il lattante sia molto limitato, flecainide deve essere usato durante l'allattamento solo se i benefici ottenuti superano i rischi. Conservazione
- Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.