FIBRYGA FL POLV 1G 100ML+SOLV

693,17 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: FIBRINOGENO UMANO
  • ATC: B02BB01
  • Descrizione tipo ricetta: OSP - USO OSPEDALIERO
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 12/09/2021

Trattamento di episodi di sanguinamento e profilassi perioperatoria in pazienti affetti da ipo- o afibrinogenemia congenita con tendenza al sanguinamento. Come terapia complementare alla gestione di emorragie gravi non controllate durante un intervento chirurgico in pazienti affetti da ipofibrinogenemia acquisita.
Fibrinogeno umano Ogni flacone di FIBRYGA contiene 1 g di fibrinogeno umano. Dopo ricostituzione con 50 mL di acqua per preparazioni iniettabili, FIBRYGA contiene circa 20 mg/mL di fibrinogeno umano. Il contenuto di proteina coagulabile è determinato secondo la Farmacopea europea per il fibrinogeno umano. Prodotto dal plasma di donatori umani. Eccipienti con effetti noti: sodio fino a 132 mg (5,8 mmol) per flacone. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Posologia

Il trattamento deve essere avviato sotto la supervisione di un medico esperto nel trattamento dei disturbi della coagulazione.
Posologia Il dosaggio e la durata della terapia sostitutiva dipendono dalla gravità del disturbo, dalla localizzazione e dall'entità del sanguinamento e dalle condizioni cliniche del paziente.
Al fine di calcolare il dosaggio individuale deve essere determinato il livello di fibrinogeno (funzionale) e la quantità e la frequenza di somministrazione devono essere determinate per ogni singolo paziente mediante misurazione regolare del livello plasmatico di fibrinogeno e monitoraggio continuo delle condizioni cliniche del paziente e delle altre terapie sostitutive utilizzate.
In caso di intervento chirurgico maggiore, è essenziale un monitoraggio preciso della terapia sostitutiva mediante test della coagulazione.
1.
Profilassi in pazienti affetti da ipo- o afibrinogenemia congenita e tendenza nota al sanguinamento.
Per impedire il sanguinamento eccessivo durante interventi chirurgici, è raccomandato un trattamento profilattico per innalzare i livelli di fibrinogeno a 1 g/L e mantenere il fibrinogeno a tale livello finché l'emostasi non è assicurata e al di sopra di 0,5 g/L finché la guarigione della ferita non è completa.
In caso di intervento chirurgico o trattamento di un episodio di sanguinamento, la dose deve essere calcolata nel modo seguente:
Dose (mg/kg di peso corporeo) = [Livello desiderato (g/L) - livello misurato (g/L)]
0,018 (g/L per mg/kg di peso corporeo)
La posologia successiva (dosi e frequenza di iniezione) deve essere adattata in base allo stato clinico del paziente e ai risultati di laboratorio.
L'emivita biologica del fibrinogeno è di 3-4 giorni.
Quindi, in assenza di consumo, non è solitamente richiesto un trattamento ripetuto con fibrinogeno umano.
Visto l'accumulo che si verifica in caso di somministrazione ripetuta per uso profilattico, la dose e la frequenza devono essere determinate in base agli obiettivi terapeutici del medico per un determinato paziente.
Popolazione pediatrica In caso di intervento chirurgico o trattamento di un episodio di sanguinamento, la dose negli adolescenti deve essere calcolata usando la formula riportata sopra per gli adulti, mentre la dose per i bambini di età <12 anni deve essere calcolata nel modo seguente:
Dose (mg/kg di peso corporeo) = [Livello desiderato (g/L) - livello misurato (g/L)]
0,014 (g/L per mg/kg di peso corporeo)
La posologia successiva deve essere adattata in base allo stato clinico del paziente e ai risultati di laboratorio.
Pazienti anziani Gli studi clinici con FIBRYGA non hanno incluso pazienti di età pari o superiore a 65 anni per cui non è possibile fornire evidenze definitive riguardo al fatto che essi rispondano diversamente o meno rispetto ai pazienti più giovani.
2.
Trattamento del sanguinamento
Sanguinamento in pazienti affetti da ipo- o afibrinogenemia congenita Gli episodi di sanguinamento devono essere trattati in base alle formule sopra riportate rispettivamente per gli adulti/adolescenti e per i bambini, in modo da raggiungere un livello plasmatico raccomandato di fibrinogeno di 1 g/L.
Questo livello deve essere mantenuto finché non è assicurata l'emostasi.
Sanguinamento in pazienti con carenza acquisita di fibrinogeno Adulti Inizialmente sono generalmente somministrati 1-2 g, con infusioni successive secondo necessità.
In caso di emorragia grave, ad esempio durante un intervento chirurgico maggiore, possono essere necessarie quantità superiori (4-8 g) di fibrinogeno.
Popolazione pediatrica Il dosaggio deve essere determinato in base al peso corporeo e alla necessità clinica ma è solitamente di 20-30 mg/kg.
Modo di somministrazione Infusione o iniezione endovenosa.
FIBRYGA deve essere somministrato lentamente per via endovenosa alla velocità massima raccomandata di 5 mL al minuto per i pazienti affetti da ipo- o afibrinogenemia congenita e a una velocità massima raccomandata di 10 mL al minuto per i pazienti affetti da carenza acquisita di fibrinogeno.
Per le istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

Avvertenze e precauzioni

Tracciabilità Al fine di migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramente registrati.
Tromboembolia Vi è il rischio di trombosi quando i pazienti, siano essi affetti da carenza congenita o acquisita, sono trattati con fibrinogeno umano, specialmente ad alte dosi o con dosi ripetute.
I pazienti a cui viene somministrato fibrinogeno umano devono essere monitorati attentamente per eventuali segni o sintomi di trombosi.
Nei pazienti con anamnesi di coronaropatia o infarto miocardico, nei pazienti con epatopatia, nei pazienti peri- o postoperatori, nei neonati o nei pazienti a rischio di eventi tromboembolici o di coagulazione intravascolare disseminata, il beneficio potenziale del trattamento con fibrinogeno plasmatico umano deve essere comparato al rischio di complicanze tromboemboliche.
Si deve prestare cautela ed effettuare un attento monitoraggio.
L'ipofibrinogenemia acquisita è associata a basse concentrazioni plasmatiche di tutti i fattori della coagulazione (non solo il fibrinogeno) e degli inibitori per cui deve essere preso in considerazione il trattamento con prodotti ematici contenenti fattori della coagulazione.
È necessario un attento monitoraggio del sistema coagulativo.
Reazioni di tipo allergico o anafilattico Se si verificano reazioni di tipo allergico o anafilattico, l'iniezione/infusione deve essere immediatamente interrotta.
In caso di shock anafilattico, deve essere attuato il relativo trattamento medico standard.
Contenuto di sodio Questo medicinale contiene fino a 132 mg di sodio per flacone, equivalente al 6,6% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.
Da tenere in considerazione nei pazienti che seguono una dieta a livello controllato di sodio.
Sicurezza virale Le misure standard per prevenire le infezioni derivanti dall'uso di medicinali preparati a partire da sangue o plasma umano includono la selezione dei donatori, lo screening delle singole donazioni e dei pool di plasma per marcatori specifici di infezione e l'inclusione nella produzione di passaggi efficaci per l'inattivazione/rimozione dei virus.
Nonostante ciò, quando vengono somministrati medicinali preparati a partire da sangue o plasma umano, la possibilità di trasmettere agenti infettivi non può essere totalmente esclusa.
Ciò si applica anche a virus sconosciuti o emergenti e ad altri patogeni.
Le misure intraprese sono considerate efficaci per i virus capsulati come HIV, HBV e HCV e per il virus non capsulato HAV.
Le misure intraprese possono essere di valore limitato nei confronti di virus non capsulati come il parvovirus B19.
L'infezione da parvovirus B19 può essere grave per le donne in gravidanza (infezione fetale) e per i soggetti affetti da immunodeficienza o aumento dell'eritropoiesi (ad es.
anemia emolitica).
Si deve prendere in considerazione una appropriata vaccinazione (anti epatite A e B) nei pazienti che ricevono regolarmente/ripetutamente prodotti derivati dal plasma umano.
Immunogenicità In caso di terapia sostitutiva con fattori della coagulazione in altre carenze congenite, sono state osservate reazioni anticorpali ma non vi sono attualmente dati relativi al concentrato di fibrinogeno.

Interazioni

Non sono note interazioni tra i prodotti a base di fibrinogeno umano e altri medicinali.

Effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza Non vi sono dati solidi sulla frequenza delle reazioni avverse derivanti da studi clinici con questo prodotto.
In studi clinici, sono state segnalate le seguenti reazioni avverse: piressia, eruzione da farmaci, flebite e trombosi.
Le seguenti reazioni avverse sono state segnalate per FIBRYGA e altri concentrati di fibrinogeno:
Classificazione per sistemi e organi standard secondo MedDRA Effetti indesiderati Frequenza*
Disturbi del sistema immunitario: Reazioni di tipo allergico o anafilattico Reazioni cutanee Non nota
Patologie vascolari: Episodi tromboembolici (inclusi infarto miocardico ed embolia polmonare) (vedere paragrafo 4.4) Tromboflebite Non nota
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: Aumento della temperatura corporea (piressia) Non nota
*La frequenza non è nota in quanto non può essere calcolata sulla base dei dati disponibili.
Piressia lieve e reazione cutanea sono state singole manifestazioni apparse durante gli studi clinici.
Le reazioni allergiche o anafilattiche, gli episodi tromboembolici (tra cui infarto miocardico ed embolia polmonare) e la tromboflebite sono effetti della classe del farmaco.Per la sicurezza relativa agli agenti trasmissibili, vedere paragrafo 4.4.
Popolazione pediatrica: Ventisei pazienti, di età compresa tra 1 e <18 anni, sono stati inclusi nell'analisi di sicurezza relativa alla carenza congenita di fibrinogeno.
Di questi, 12 erano adolescenti di età compresa tra 12 e <18 anni, 8 erano bambini di età compresa tra 6 e <12 anni e 6 erano bambini di età compresa tra 1 e <6 anni.
Il profilo di sicurezza generale non differisce tra adulti, adolescenti e bambini.
Non ci sono dati sull'uso di FIBRYGA in pazienti pediatrici affetti da carenza acquisita di fibrinogeno.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza La sicurezza dell'uso di FIBRYGA durante la gravidanza umana non è stata stabilita in studi clinici controllati.
L'esperienza clinica con prodotti a base di fibrinogeno nel trattamento delle complicanze ostetriche suggerisce che non siano da prevedere effetti nocivi sul decorso della gravidanza o sulla salute del feto o del neonato.
Non sono stati condotti studi con FIBRYGA sulla riproduzione animale (vedere paragrafo 5.3).
Poiché il principio attivo è di origine umana, esso viene catabolizzato allo stesso modo della proteina endogena del paziente.
Non si prevede che questi costituenti fisiologici del sangue umano inducano effetti avversi sulla riproduzione o sul feto.
Il beneficio di FIBRYGA durante la gravidanza deve essere valutato prendendo in considerazione il fatto che l’esperienza clinica con concentrati di fibrinogeno è disponibile, ma che mancano dati da studi clinici controllati.
Allattamento Non è noto se FIBRYGA sia escreto nel latte materno.
Tuttavia, data la natura della sostanza, non sono previsti effetti sui neonati/lattanti allattati al seno.
Pertanto, si deve decidere se la terapia con FIBRYGA sia indicata durante l’allattamento, prendendo in considerazione il beneficio dell’allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna.
Fertilità Non ci sono dati disponibili sulla fertilità.

Conservazione

Non conservare a temperatura superiore a 25 °C.
Non congelare.
Conservare il flacone nella scatola esterna per proteggere il medicinale dalla luce.
Per le condizioni di conservazione del medicinale dopo la ricostituzione, vedere paragrafo 6.3.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.