FELDENE FAST 20CPR SUBLING20MG

7,46 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: PIROXICAM
  • ATC: M01AC01
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 01/10/2006

Piroxicam è indicato per il trattamento sintomatico di osteoartrosi, artrite reumatoide o spondilite anchilosante. A causa del suo profilo di sicurezza piroxicam non è un FANS di prima scelta (vedere paragrafi 4.2, 4.3 e 4.4.). La decisione di prescrivere piroxicam deve essere basata su una valutazione dei rischi globali del singolo paziente (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
Ogni compressa sublinguale a rapida dissoluzione contiene: Principio attivo Piroxicam 20 mg Eccipiente(i) con effetti noti Ogni compressa sublinguale di FELDENE Fast 20 mg contiene 0,25 mg di aspartame Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1

Controindicazioni

• Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti, elencati al paragrafo 6.1.
• Precedenti anamnestici di ulcera, emorragia o perforazione gastrointestinale.
• Pregressi disturbi gastrointestinali che predispongono a disturbi emorragici quali colite ulcerosa, morbo di Crohn, tumore gastrointestinale o diverticolite.
• Pazienti con ulcera peptica attiva, disturbi infiammatori gastrointestinali o sanguinamento gastrointestinale.
• Pazienti con gastriti, dispepsie, gravi disturbi epatici e renali, moderata o severa insufficienza cardiaca, grave ipertensione, alterazioni ematiche gravi, diatesi emorragica • Uso concomitante di altri FANS, inclusi gli inibitori selettivi della cicloossigenasi-2 (COX-2) ed acido acetilsalicilico, somministrati a dosi analgesiche.
• Uso concomitante di anticoagulanti (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).
• Storia di gravi reazioni allergiche da farmaco di qualsiasi tipo, in particolare reazioni cutanee come eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, epidermolisi necrotica.
• Precedenti reazioni cutanee (indipendentemente dalla gravità) al piroxicam, ad altri FANS e ad altri medicinali.
• Gravidanza accertata o presunta, durante l'allattamento e nei bambini (vedere paragrafo 4.6).
• Per la presenza nella formulazione di aspartame, il prodotto è controindicato nella fenilchetonuria.
Esiste la possibilità di sensibilità crociata con acido acetilsalicilico od altri antiinfiammatori non steroidei.
Il piroxicam non deve essere somministrato ai pazienti nei quali l'acido acetilsalicilico od altri antiinfiammatori non steroidei provochino sintomi di asma, rinite, poliposi nasale, angioedema, orticaria.

Posologia

La prescrizione di piroxicam deve essere iniziata da un medico esperto nella diagnosi e nel trattamento di pazienti con malattie reumatiche infiammatorie o degenerative.
Posologia La dose massima giornaliera raccomandata è 2O mg.
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l’uso della più bassa dose efficace per la più breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi.
Il beneficio e la tollerabilità del trattamento devono essere rivalutati entro 14 giorni.
Se è necessario proseguire il trattamento, quest’ultimo deve essere associato ad una rivalutazione frequente.
Poiché l’impiego di piroxicam ha mostrato di essere associato ad un aumento del rischio di complicazioni a carico del tratto gastrointestinale (GI), l’eventuale necessità di una terapia combinata con agenti gastro-protettori (ad es.
misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere attentamente valutata, in particolare in pazienti anziani.
Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovrà valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.
Popolazione pediatrica Il dosaggio e le indicazioni nei bambini non sono stati ancora stabiliti.

Avvertenze e precauzioni

Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l’uso della più bassa dose efficace per la più breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi.
Il beneficio clinico e la tollerabilità del trattamento devono essere rivalutati periodicamente ed il trattamento deve essere interrotto immediatamente alla comparsa dei primi segni di reazioni cutanee o di eventi gastrointestinali importanti.
Effetti gastrointestinali (GI), Rischio di ulcerazione, sanguinamento e perforazione gastrointestinale I FANS, incluso piroxicam, possono causare gravi eventi gastrointestinali inclusi sanguinamento, ulcerazione e perforazione dello stomaco, dell’intestino tenue o del colon, che possono essere fatali.
Questi gravi eventi avversi possono verificarsi in qualsiasi momento, con o senza sintomi premonitori, in pazienti in trattamento con i FANS.
L’esposizione, sia di breve che di lunga durata, ai FANS comporta un aumento del rischio di gravi eventi GI.
Le evidenze provenienti dagli studi osservazionali suggeriscono che piroxicam, rispetto agli altri FANS, può essere associato ad un elevato rischio di grave tossicità gastrointestinale.
I pazienti con fattori di rischio significativi per gravi eventi GI devono essere trattati con piroxicam solo dopo attenta valutazione (vedere paragrafo 4.3 ed il paragrafo qui di seguito riportato).
L’eventuale necessità di una terapia combinata con agenti gastro-protettori (ad es.
misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere valutata con attenzione (vedere paragrafo 4.2).
Gravi Complicazioni Gastrointestinali Identificazione dei soggetti a rischio Il rischio di sviluppare gravi complicazioni gastrointestinali aumenta con l’età.
Un’età superiore a 70 anni è associata ad un elevato rischio di complicazioni.
La somministrazione a pazienti di età superiore ad 80 anni deve essere evitata.
I pazienti in trattamento concomitante con corticosteroidi per via orale, inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRI), anticoagulanti come warfarin o antiaggreganti piastrinici(come acido acetilsalicilico), i pazienti che assumono alcol, i pazienti con malattie cardiovascolari e i pazienti con una storia pregressa o con una patologia gastrointestinale attiva (es.
ulcera, sanguinamento gastrointestinale o malattie infiammatorie) hanno un maggiore rischio di gravi complicazioni gastrointestinali (vedere di seguito e paragrafo 4.5).
Come con altri FANS, l’uso di piroxicam in associazione ad agenti gastro-protettori (p.es.
misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere preso in considerazione in questi pazienti a rischio.
I pazienti ed i medici devono prestare attenzione ai segni e sintomi di ulcera e/o sanguinamenti gastrointestinali durante il trattamento con piroxicam.
Ai pazienti deve essere chiesto di segnalare qualsiasi nuovo o insolito sintomo addominale che dovesse verificarsi durante il trattamento.
Se nel corso del trattamento si sospetta una complicazione gastrointestinale, l’uso di piroxicam deve essere interrotto immediatamente e deve essere presa in considerazione un’ulteriore valutazione clinica e un trattamento alternativo.
Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari Un adeguato monitoraggio ed opportune istruzioni sono necessarie nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca congestizia poiché in associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi ed edema.
Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi gravi (p.es.
infarto del miocardio o ictus) che possono essere fatali.
L’aumento relativo di questo rischio sembra essere simile nei pazienti con o senza malattia cardiovascolare o fattori di rischio cardiovascolare noti; tuttavia, i pazienti con malattia cardiovascolare o fattori di rischio cardiovascolare noti possono presentare un rischio maggiore in termini di incidenza assoluta, a causa della maggiore percentuale al basale.
Non ci sono dati sufficienti per escludere un rischio simile per piroxicam.
I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con piroxicam soltanto dopo attenta valutazione.
Analoghe considerazioni devono essere effettuate prima di iniziare un trattamento di lunga durata in pazienti con fattori di rischio per malattia cardiovascolare (es.
ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, fumo).
Il piroxicam diminuisce il potere aggregante piastrinico ed allunga il tempo di coagulazione.
Tuttavia il piroxicam può anche interferire con l’effetto antipiastrinico dell’aspirina a basse dosi (vedere paragrafo 4.5).
Tali caratteristiche devono essere considerate qualora si effettuino esami ematologici e qualora un paziente sia in trattamento con altre sostanze inibenti l’aggregazione piastrinica.
I pazienti nei quali la funzionalità renale risulti alterata devono essere periodicamente monitorati in quanto in questi pazienti l'inibizione della sintesi delle prostaglandine causata dal piroxicam può comportare una grave diminuzione della perfusione renale che può esitare in insufficienza renale acuta.
Al riguardo, i pazienti anziani e quelli in terapia diuretica sono da considerare a rischio.
Cautela deve essere pure adottata nel trattamento di pazienti con ridotta funzionalità epatica.
Anche per questi è consigliabile ricorrere al monitoraggio periodico dei parametri clinici e di laboratorio specialmente in caso di trattamento prolungato.
Per l'interazione del farmaco con il metabolismo dell'acido arachidonico, in asmatici e soggetti predisposti possono insorgere crisi di broncospasmo ed eventualmente shock ed altri fenomeni allergici.
Essendosi rilevate alterazioni oculari nel corso di terapie con FANS si raccomanda, in caso di trattamenti prolungati, di effettuare periodici controlli oftalmologici.
E' consigliabile, inoltre, controllare frequentemente il tasso glicemico nei pazienti diabetici e il tempo di protrombina nei soggetti che effettuano un concomitante trattamento anticoagulante con derivati dicumarolici.
Effetti epatici Piroxicam può causare epatite fatale e ittero.
Benché queste reazioni siano rare, l’assunzione di piroxicam deve essere interrotta se i test della funzionalità epatica si mantengono fuori della norma o peggiorano, se compaiono segni e sintomi clinici compatibili con un quadro di malattia epatica o in caso di manifestazioni sistemiche (per es.
eosinofilia, eruzione cutanea, ecc.).
Reazioni cutanee Con l'uso di FELDENE Fast sono state segnalate le seguenti reazioni cutanee potenzialmente letali: tra cui, reazioni al farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (sindrome DRESS), sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e necrolisi epidermica tossica (TEN).
I pazienti devono essere informati riguardo i segni e i sintomi e monitorati attentamente per le reazioni cutanee.
II più alto rischio di insorgenza di SJS e TEN si ha nelle prime settimane di trattamento.
Se si verificano i sintomi e i segni di SJS e TEN (per esempio rash cutaneo progressivo spesso con vesciche o lesioni della mucosa) il trattamento con FELDENE Fast deve essere sospeso.
I migliori risultati nella gestione della SJS e della TEN si ottengono con una diagnosi precoce e l’immediata interruzione della terapia con qualsiasi farmaco sospetto.
Una precoce sospensione è associata ad una migliore prognosi.
Se il paziente ha sviluppato SJS o TEN con l'uso di FELDENE Fast, FELDENE Fast non deve essere più riutilizzato in questo paziente.
Con piroxicam sono stati segnalati casi di eruzione fissa da farmaci (FDE).
Piroxicam non deve essere reintrodotto in pazienti con anamnesi di FDE correlata a piroxicam.
Potrebbe verificarsi una potenziale reazione crociata con altri oxicam.
Metabolizzatori scarsi dei substrati di CYP2C9 Nei pazienti che sono noti o sospetti metabolizzatori scarsi di CYP2C9 in base a precedente anamnesi/esperienza con altri substrati di CYP2C9, piroxicam deve essere somministrato con cautela perché possono presentare livelli plasmatici eccessivamente elevati a causa della ridotta clearance metabolica (vedere paragrafo 5.2).
Uso con anticoagulanti orali L’uso concomitante dei FANS, tra cui piroxicam, con anticoagulanti orali aumenta il rischio di emorragia gastrointestinale e non gastrointestinale, e deve quindi essere evitato.
Gli anticoagulanti orali includono warfarin/anticoagulanti di tipo cumarinico e anticoagulanti orali di ultima generazione (per es.
apixaban, dabigatran, rivaroxaban).
Nei pazienti che assumono warfarin/anticoagulanti di tipo cumarinico (vedere paragrafi 4.3 e 4.5) bisogna monitorare l’anticoagulazione (INR).
L’uso di piroxicam, come qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi, è sconsigliato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza.
La somministrazione di piroxicam dovrebbe essere sospesa nelle donne che hanno problemi di fertilità o che sono sottoposte a indagini sulla fertilità.
Informazione sull’eccipiente: FELDENE Fast contiene aspartame che è una fonte di fenilalanina.
La fenilalanina può essere dannosa per i pazienti affetti da fenilchetonuria (PKU).

Interazioni

Acido acetilsalicilico o altri FANS: come con altri FANS, l’uso di piroxicam insieme all’acido acetilsalicilico o ad altri FANS, incluse le altre formulazioni di piroxicam, deve essere evitato poiché i dati disponibili non consentono di dimostrare che queste combinazioni producono un miglioramento maggiore di quello ottenuto con piroxicam da solo; inoltre, la possibilità di comparsa di reazioni avverse è aumentata (vedere paragrafo 4.4.).
Gli studi nell’uomo hanno dimostrato che l’uso concomitante di piroxicam e acido acetilsalicilico riduce la concentrazione plasmatica di piroxicam di circa l’80% del valore abituale.
Piroxicam interagisce con acido acetilsalicilico, con altre sostanze antiinfiammatorie non steroidee e con sostanze che inibiscono l'aggregazione piastrinica (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
Studi in vitro hanno dimostrato che il piroxicam interferisce con l’effetto antipiastrinico dell’aspirina a basse dosi e pertanto potrebbe interferire con l’aspirina somministrata come profilassi della malattia cardiovascolare.
Corticosteroidi: aumento del rischio di ulcera o sanguinamento gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4).
Anticoagulanti: i FANS, incluso piroxicam, possono potenziare gli effetti degli anticoagulanti, come il warfarin.
Pertanto, l’uso di piroxicam insieme agli anticoagulanti come il warfarin deve essere evitato (vedere paragrafo 4.3 e 4.4).
Antiaggreganti piastrinici ed inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRI): aumento del rischio di sanguinamento gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4).
Diuretici, ACE inibitori, antagonisti dell’angiotensina II e beta-bloccanti: i FANS possono ridurre l’effetto dei diuretici e di altri farmaci antiipertensivi tra cui gli ACE inibitori, gli antagonisti dell’angiotensina II e i beta-bloccanti.
In alcuni pazienti con funzione renale cornpromessa (per esempio pazienti disidratati o pazienti anziani con funzione renale compromessa), la co-somministrazione di un ACE inibitore o di un antagonista dell’angiotensina II e/o diuretico con agenti che inibiscono il sistema della ciclo-ossigenasi può portare a un ulteriore deterioramento della funzione renale, che comprende una possibile insufficienza renale acuta, generalmente reversibile.
Queste interazioni devono essere considerate in pazienti che assumono piroxicam in concomitanza con ACE inibitori o antagonisti dell’angiotensina II e/o diuretici.
Quindi, la combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani.
I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l’inizio della terapia concomitante.
In caso di contemporanea assunzione di farmaci contenenti potassio o di diuretici che determinano una ritenzione di potassio esiste un ulteriore rischio di un aumento della concentrazione di potassio nel siero (iperpotassiemia).
Litio: la contemporanea somministrazione di litio e FANS provoca aumento dei livelli plasmatici del litio.
Piroxicam si lega molto alle proteine ed è quindi probabile che spiazzi altri farmaci legati alle proteine.
I medici dovranno tenere sotto controllo i pazienti in trattamento con piroxicam e farmaci ad alto legame proteico per eventuale aggiustamento dei dosaggi.
In seguito a somministrazione di cimetidina l'assorbimento del piroxicam fa registrare un lieve aumento.
Questo incremento, comunque, non ha dimostrato di essere clinicamente significativo.
Metotressato: quando il metotressato viene somministrato insieme ai FANS, tra cui piroxicam, il FANS può ridurre l’eliminazione del metotressato e causare un aumento dei livelli plasmatici di quest’ultimo.
Si raccomanda cautela, soprattutto nei pazienti che assumono metotressato ad alti dosaggi.
Evitare l'assunzione di alcool.
Il piroxicam può diminuire l'efficacia dei dispositivi intrauterini.
È sconsigliato l'uso degli antiinfiammatori non steroidei contemporaneamente a farmaci chinolonici.

Effetti indesiderati

Durante il trattamento sono stati osservati e riportati gli effetti indesiderati indicati di seguito con le seguenti frequenze: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1.000, < 1/100), raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000) o non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classificazione per sistema ed organo Molto comune (≥1/10) Comune (≥1/100 a <1/10); Non comune (≥1/1.000 a <1/100); Rari (≥1/10.000 a <1/1.000) Molto rari (<1/10.000) Frequenza non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
Patologie del sistema emolinfopoietico  Trombocitopenia, Eosinofilia    Pancitopenia, Anemia aplastica, Anemia emolitica, Anemia
Disturbi del metabolismo e della nutrizione  Iperglicemia, Anoressia Ipoglicemia   Ritenzione idrica***
Disturbi psichiatrici      Depressione, Irritabilità, Insonnia
Patologie del sistema nervoso  Sonnolenza, Vertigini, Cefalea    
Patologie dell'occhio   Disturbi della vista   
Patologie dell'orecchio e del labirinto  Tinnito    Sordità
Patologie cardiache      Infarto del miocardio , Insufficienza cardiaca
Patologie vascolari      Ictus , Shock, Ipertensione, Porpora di Henoch-Schönlein
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche      Epistassi
Patologie gastrointestinali  Ulcere peptiche*, Diarrea, Costipazione, Vomito, Dispepsia, Dolore addominale, Flatulenza, Nausea Stomatiti ulcerative   Perforazione gastrointestinale*, Pancreatite, Emorragia gastrointestinale*, Ematemesi, Esacerbazione di colite, Morbo di Crohn, Melena, Gastrite, Secchezza delle fauci
Patologie epatobiliari      Epatiti fatali, Ittero
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo  Rash, Iperidrosi    Sindrome di Stevens-Johnson (SJS), Necrolisi epidermica tossica (TEN), Sindrome DRESS, Angioedema, Dermatite bollosa, Eritema multiforme, Ecchimosi, Esfoliazione cutanea, Reazione di fotosensibilità, Crescita delle unghie anormale, Alopecia, Eruzione fissa da farmaci (vedere paragrafo 4.4)
Patologie renali e urinarie      Insufficienza renale acuta, Insufficienza renale, Sindrome nefrosica, Glomerulonefrite, Nefrite tubulointerstiziale, Disuria, Disfunzione vescicale, Ematuria
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella      Infertilità femminile
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione  Edema    Astenia, Malessere
Esami diagnostici  Diminuzione emoglobina, Diminuzione ematocrito, Peso corporeo anormale    Azotemia**, Aumento indici funzionalità epatica, Esami ematologici anormali
* È stato riportato esito fatale, in particolare nei pazienti anziani. ** In alcuni pazienti è stato osservato un aumento dell'azotemia che non progredisce oltre un certo livello con la somministrazione continuata; ritorna ai valori normali una volta che la terapia è stata interrotta. *** Ritenzione idrica che può manifestarsi come edema, specialmente nelle regioni verso il basso degli arti inferiori. Fare riferimento al sottoparagrafo “Descrizione delle reazioni avverse selezionate” per ulteriori informazioni sugli effetti della classe dei FANS. Descrizione delle reazioni avverse selezionate I FANS possono causare un aumento del rischio di eventi trombotici cardiovascolari (CV) gravi (ad es.
infarto del miocardio e ictus), che possono essere fatali.
Questo rischio può aumentare con la durata dell’uso (vedere paragrafo 4.4).
Ѐ stata riportata insufficienza cardiaca in associazione al trattamento coi FANS.
I pazienti con insufficienza cardiaca congestizia preesistente o ipertensione devono essere attentamente monitorati (vedere paragrafo 4.4).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse

Gravidanza e allattamento

Piroxicam è controindicato durante la gravidanza, accertata o presunta, e l'allattamento.
Fertilità In base al meccanismo di azione, l’uso di FANS, compreso piroxicam, può ritardare o impedire la rottura dei follicoli ovarici, il che è stato associato ad infertilità reversibile.
In donne con difficoltà di concepimento o sottoposte a indagini per infertilità occorre prendere in considerazione la sospensione dei FANS, incluso piroxicam.
Gravidanza L’inibizione della sintesi di prostaglandine può interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale.
Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza.
Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell’1%, fino a circa l’1,5%.
È stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia.
Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post-impianto e di mortalità embrione-fetale.
Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico.
Dalla 20a settimana di gravidanza in poi, l’utilizzo di FANS potrebbe causare oligoidramnios derivante da una disfunzione renale fetale.
Questa condizione potrebbe essere riscontrata poco dopo l’inizio del trattamento ed è in genere reversibile con l’interruzione del trattamento.
Inoltre, sono stati riportati casi di costrizione del dotto arterioso in seguito al trattamento nel secondo trimestre, la maggior parte dei quali risolti dopo la sospensione del trattamento.
Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a: - tossicità cardiopolmonare (prematura costrizione/chiusura del dotto arterioso e ipertensione polmonare), - disfunzione renale (vedere sopra).
la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: - possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che può verificarsi anche a dosi molto basse; - inibizione delle contrazioni uterine che comportano ritardo o prolungamento del travaglio.

Conservazione

Conservare in luogo fresco ed asciutto.

Cerca farmaci per nome:

La fonte dei dati utilizzati e pubblicati è Banche Dati Farmadati Italia. Farmadati Italia garantisce il massimo impegno affinché la Banca dati e gli Aggiornamenti relativi a farmaci, parafarmaci, prodotti omeopatici e principi attivi siano precisi, puntuali e costantemente aggiornati. Questo materiale è fornito solo a scopo didattico e non è inteso per consulenza medica, diagnosi o trattamento e non deve in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o ad un consulto medico. Farmadati Italia e SilhouetteDonna.it non si assumono responsabilità sull’utilizzo dei dati. E’ doveroso contattare il proprio medico e/o uno specialista per la prescrizione e assunzione di farmaci. L’ultimo aggiornamento dei dati e la messa online del database da parte di Silhouette Donna è stato effettuato in data 21/12/2024.

Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.