FASENRA SC 1SIR 1ML 30MG/ML

3.632,09 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: BENRALIZUMAB
  • ATC: R03DX10
  • Descrizione tipo ricetta: RRL - LIMITATIVA RIPETIBILE
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 01/01/2021

Asma Fasenra è indicato come terapia di mantenimento aggiuntiva in pazienti adulti con asma eosinofilico severo non adeguatamente controllato malgrado l’impiego di corticosteroidi per via inalatoria a dosi elevate e β-agonisti a lunga durata d’azione (vedere paragrafo 5.1). Granulomatosi eosinofila con poliangite (Eosinophilic granulomatosis with polyangiitis, EGPA) Fasenra è indicato come trattamento aggiuntivo per pazienti adulti con granulomatosi eosinofila con poliangite recidivante o refrattaria (vedere paragrafo 5.1).
Siringa preriempita Ogni siringa preriempita contiene 3O mg di benralizumab* in 1 mL. Penna preriempita Ogni penna preriempita contiene 30 mg di benralizumab* in 1 mL. *Benralizumab è un anticorpo monoclonale umanizzato prodotto in cellule ovariche di criceto cinese (CHO) tramite la tecnologia del DNA ricombinante. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Posologia

Il trattamento con Fasenra deve essere iniziato da un medico esperto nella diagnosi e nel trattamento delle condizioni per le quali è indicato benralizumab (vedere paragrafo 4.1).
Dopo aver ricevuto adeguate istruzioni sulla tecnica di iniezione sottocutanea ed informazioni riguardo ai segni e sintomi delle reazioni di ipersensibilità (vedere paragrafo 4.4), i pazienti senza storia nota di anafilassi o coloro che se ne prendono cura possono somministrare Fasenra se il loro medico lo ritiene opportuno, con follow-up medico se necessario.
L’autosomministrazione deve essere considerata solo in pazienti che hanno già esperienza con il trattamento con Fasenra.
Posologia Fasenra è destinato a un trattamento a lungo termine.
La decisione di proseguire la terapia deve essere presa almeno con cadenza annuale in base alla gravità della malattia, al livello di controllo della malattia e alla conta ematica degli eosinofili.
Asma La dose raccomandata di benralizumab è 30 mg somministrati tramite iniezione sottocutanea ogni 4 settimane, per le prime 3 dosi, e successivamente ogni 8 settimane.
EGPA La dose raccomandata di benralizumab è di 30 mg per iniezione sottocutanea ogni 4 settimane.
I pazienti che sviluppano manifestazioni di EGPA pericolose per la vita devono essere valutati in funzione della necessità di continuare la terapia, poiché Fasenra non è stato studiato in questa popolazione.
Dose dimenticata Se un’iniezione non viene effettuata nella data prevista, la somministrazione deve riprendere al più presto con il regime indicato; non deve essere somministrata una dose doppia.
Pazienti anziani Non è richiesto alcun aggiustamento della dose nei pazienti anziani (vedere paragrafo 5.2).
Compromissione renale ed epatica Non è richiesto alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione renale o epatica (vedere paragrafo 5.2).
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di Fasenra nei bambini e negli adolescenti di età compresa tra 6 e 17 anni con asma non sono state stabilite.
I dati al momento limitati per i bambini di età compresa tra 6 e 11 anni e i dati per gli adolescenti di età compresa tra 12 e 17 anni sono riportati nei paragrafi 4.8, 5.1 e 5.2, ma non può essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia.
La sicurezza e l'efficacia di Fasenra nei bambini di età inferiore a 6 anni con asma non sono state stabilite.
Non sono disponibili dati.
La sicurezza e l'efficacia di Fasenra nei bambini e negli adolescenti di età inferiore a 18 anni affetti da EGPA non sono state stabilite.
Modo di somministrazione Questo medicinale è somministrato tramite iniezione sottocutanea.
Deve essere somministrato nella coscia o nell’addome.
Se l’operatore sanitario o la persona che assiste somministra l’iniezione è possibile utilizzare anche la parte superiore del braccio.
Non deve essere iniettato in zone in cui la cute è sensibile, contusa, eritematosa o indurita.
Le istruzioni complete per la somministrazione mediante siringa preriempita/penna preriempita sono riportate nelle ‘Istruzioni per l’uso’.

Avvertenze e precauzioni

Tracciabilità Per migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, è necessario registrare chiaramente il nome e il numero di lotto del prodotto somministrato.
Esacerbazioni asmatiche Fasenra non deve essere usato per il trattamento di esacerbazioni acute di asma.
I pazienti devono essere informati della necessità di consultare il medico in caso di persistenza di asma non controllato o peggioramento dopo l’inizio del trattamento.
Corticosteroidi Si sconsiglia l’interruzione brusca del trattamento con corticosteroidi dopo l’inizio della terapia con Fasenra.
La riduzione delle dosi di corticosteroidi, se opportuna, deve essere graduale ed effettuata sotto la supervisione di un medico.
Reazioni di ipersensibilità In seguito alla somministrazione di benralizurnab (vedere paragrafo 4.8) sono insorte reazioni sistemiche acute incluse reazioni anafilattiche e di ipersensibilità (ad esempio orticaria, orticaria papulosa, eruzione cutanea).
Queste reazioni possono comparire generalmente entro alcune ore dalla somministrazione, ma in alcuni casi hanno un esordio ritardato (entro alcuni giorni).
Una storia di anafilassi non correlata a benralizumab può essere un fattore di rischio per l'anafilassi in seguito alla somministrazione di Fasenra (vedere paragrafo 4.3).
In accordo con la pratica clinica, i pazienti devono essere monitorati per un tempo sufficiente dopo la somministrazione di Fasenra.
In caso di comparsa di una reazione di ipersensibilità, il trattamento con Fasenra deve essere interrotto permanentemente e deve essere iniziata una terapia appropriata.
Infezione parassitaria (causata da Elminti) Gli eosinofili possono essere coinvolti nella risposta immunologica ad alcune infezioni da elminti.
I pazienti con note infezioni da elminti sono stati esclusi dalla partecipazione agli studi clinici.
Non è noto se benralizumab possa influenzare la risposta di un paziente a infezioni da elminti.
I pazienti con infezioni da elminti preesistenti devono essere trattati prima di iniziare la terapia con benralizumab.
Se i pazienti contraggono un’infezione durante il trattamento e non rispondono alla terapia antielmintica, la terapia con benralizumab deve essere interrotta fino alla risoluzione dell’infezione.
EGPA pericolosa per l'organo o pericolosa per la vita Fasenra non è stato studiato in pazienti con manifestazioni attive di EGPA pericolose per l'organo o pericolose per la vita (vedere paragrafo 4.2).

Interazioni

Non sono stati condotti studi di interazione.
In uno studio randomizzato, in doppio cieco, a gruppi paralleli, condotto su 103 pazienti di età compresa tra i 12 e i 21 anni, con asma severo, la risposta immunitaria umorale indotta dal vaccino del virus influenzale stagionale non sembra essere influenzata dal trattamento con benralizumab.Non è previsto alcun effetto di benralizumab sui parametri farmacocinetici di medicinali somministrati in concomitanza (vedere paragrafo 5.2).
Gli enzimi del citocromo P450, le pompe di efflusso e i meccanismi di legame alle proteine non sono coinvolti nella clearance di benralizumab.
Non sono emerse evidenze a conferma dell’espressione di IL-5Rα sugli epatociti.
La deplezione di eosinofili non causa alterazioni sistemiche croniche di citochine proinfiammatorie.

Effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza Il profilo di sicurezza di benralizumab nell'asma e nell'EGPA è simile.
Le reazioni avverse segnalate più comunemente durante il trattamento dell’asma sono la cefalea (8%) e la faringite (3%).
La reazione avversa più comunemente segnalata nell'EGPA è la cefalea (17%).
Sono stati riportati casi di reazione anafilattica di varia severità per benralizumab.
Elenco delle reazioni avverse Le seguenti reazioni avverse con benralizumab sono state riportate durante gli studi clinici nell'asma e nell'EGPA e dall’esperienza post-marketing.
La frequenza delle reazioni avverse è definita in base alla seguente convenzione: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1 000, 1/100); raro (≥1/10 000, 1/1 000); molto raro (<1/10 000); e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
All’interno di ogni gruppo di frequenza, le reazioni avverse sono indicate in ordine decrescente di gravità.
Tabella 1.
Elenco delle reazioni avverse
MedDRA Classificazione per sistemi e organi Reazione avversa Frequenza
Infezioni ed infestazioni Faringitea Comune
Disturbi del sistema immunitario Reazioni di ipersensibilitàb Comune
Reazioni anafilattiche Non nota
Patologie del sistema nervoso Cefaleac Comune
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Piressia Reazione in sede di iniezioned Comune
a. La faringite è stata definita usando i seguenti termini preferiti raggruppati: ‘Faringite’, ‘Faringite batterica’, ‘Faringite virale’, ‘Faringite streptococcica’.
b. Le reazioni di ipersensibilità sono state definite usando i seguenti termini preferiti raggruppati: ‘Orticaria’, ‘Orticaria papulosa’ ed ‘Eruzione cutanea’.
Per esempi delle manifestazioni associate riportate e una descrizione del tempo all’esordio, vedere paragrafo 4.4.
c. Molto comune nello studio EGPA.
d. Vedere ‘Descrizione della reazione avversa selezionata’.
Descrizione della reazione avversa selezionata Reazioni in sede di iniezione Nel corso degli studi clinici sull'asma controllati versus placebo sono insorte reazioni in sede di iniezione (es.
do|ore, eritema, prurito, papule) nel 2,2% dei pazienti trattati con la dose raccomandata di benralizumab, in confronto all’1,9% dei soggetti che hanno ricevuto il placebo.
Gli eventi sono stati di natura transitoria.
Sicurezza a lungo termine In uno studio di estensione di 56 settimane (studio 4) in pazienti con asma provenienti dagli studi 1, 2 e 3, 842 pazienti sono stati trattati con Fasenra alla dose raccomandata e sono rimasti nello studio.
Il profilo generale di sicurezza era simile agli studi sull’asma sopra descritti.
Inoltre, in uno studio in aperto di estensione sulla sicurezza (studio 5) in pazienti con asma da studi precedenti, 226 pazienti sono stati trattati con Fasenra alla dose raccomandata per un massimo di 43 mesi.
Combinato con il periodo di trattamento negli studi precedenti, questo corrisponde a un follow-up mediano di 3,4 anni (range 8,5 mesi - 5,3 anni).
Il profilo di sicurezza durante questo periodo di follow-up è stato coerente con il profilo di sicurezza noto di Fasenra.
Popolazione pediatrica I dati per i pazienti pediatrici sono limitati.
108 adolescenti di età compresa tra 12 e 17 anni con asma sono stati arruolati negli studi di fase 3 (studio 1: n=53, studio 2: n=55).
Di questi, 46 hanno ricevuto placebo, 40 hanno ricevuto benralizumab per 3 dosi ogni 4 settimane e successivamente ogni 8 settimane, e 22 hanno ricevuto benralizumab ogni 4 settimane.
I pazienti adolescenti di età compresa tra i 12 e i 17 anni (n=86) degli studi 1 e 2 hanno continuato il trattamento con benralizumab nello studio 4 per un massimo di 108 settimane.
La frequenza, il tipo e la gravità delle reazioni avverse osservate nella popolazione di adolescenti erano simili a quelli negli adulti.
In uno studio di farmacocinetica e farmacodinamica in aperto, non controllato, della durata di 48 settimane in un numero limitato di pazienti pediatrici (n=28) con asma severo non controllato, il profilo di sicurezza per i pazienti di età compresa tra 6 e 11 anni era simile a quello della popolazione adulta e adolescente (vedere paragrafo 4.2).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite sistema nazionale di segnalazione riportato all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza I dati relativi all’uso di benralizumab in donne in gravidanza sono in numero limitato (meno di 300 gravidanze esposte).
Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
Gli anticorpi monoclonali, come benralizumab, sono trasportati attraverso la placenta linearmente con la progressione della gravidanza; pertanto, la potenziale esposizione del feto è probabilmente superiore durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza.
Come misura precauzionale, è preferibile evitare l’uso di Fasenra durante la gravidanza.
La somministrazione di questo medicinale in donne in gravidanza deve essere presa in considerazione soltanto se il beneficio previsto per la madre è superiore a qualsiasi possibile rischio per il feto.
Allattamento Non è noto se benralizumab o i suoi metaboliti siano escreti nel latte materno o animale.
Un rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso.
Si deve decidere se interrompere l’allattamento o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con Fasenra tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna.
Fertilità Non esistono dati sulla fertilità nell’uomo.
Studi condotti su animali non hanno mostrato effetti avversi del trattamento con benralizumab sulla fertilità (vedere paragrafo 5.3).

Conservazione

Conservare in frigorifero (2 °C - 8 °C).
Fasenra può essere mantenuto a temperatura ambiente fino a 25°C per un massimo di 14 giorni.
Una volta che è stato tolto dal frigorifero Fasenra deve essere usato entro 14 giorni oppure smaltito.
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
Non congelare.
Non agitare.
Non esporre a fonti di calore.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.