FAMPYRA 56CPR 10MG RP
550,00 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 05/11/2015
Fampyra è indicato per il miglioramento della deambulazione nei pazienti adulti affetti da sclerosi multipla con disabilità della deambulazione (EDSS 4-7).
Ogni compressa a rilascio prolungato contiene 10 mg di fampridina. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità a fampridina o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; Trattamento concomitante con altri medicinali contenenti fampridina (4-amminopiridina); Pazienti con anamnesi o attuale manifestazione di crisi convulsive; Pazienti affetti da compromissione della funzione renale moderata o severa (clearance della creatinina < 50 mL/min); Uso di Fampyra in concomitanza con inibitori dell’OCT2 (trasportatore di cationi organici), per esempio cimetidina.
Posologia
- Il trattamento con fampridina deve essere effettuato esclusivamente dietro prescrizione e supervisione di medici esperti nella gestione della sclerosi multipla.
Posologia La dose raccomandata è di una compressa da 10 mg, due volte al giorno, a distanza di 12 ore (una compressa al mattino e una la sera).
Fampridina non deve essere somministrata con una frequenza maggiore né in dosi più elevate di quelle raccomandate (vedere paragrafo 4.4).
Le compresse devono essere assunte a digiuno (vedere paragrafo 5.2).
Mancata assunzione della dose Il regime posologico abituale deve essere sempre seguito.
Non deve essere assunta una dose doppia per compensare la mancata assunzione della dose precedente.
Inizio e valutazione del trattamento con Fampyra • La prescrizione iniziale deve essere limitata a un periodo da due a quattro settimane di terapia, perché in genere i benefici clinici dovrebbero essere identificati entro due-quattro settimane dall’inizio del trattamento con Fampyra; • Una valutazione della capacità di deambulazione, ad es.
il test di deambulazione T25FW (Timed 25 Foot Walk) o la Scala di deambulazione per la sclerosi multipla a 12 item (MSWS- 12), è raccomandata per valutare il miglioramento entro due-quattro settimane.
Se non si osservano miglioramenti, si deve interrompere il trattamento; • Il trattamento con questo medicinale deve essere interrotto se i pazienti non riferiscono di trarne beneficio.
Rivalutazione del trattamento con Fampyra Nel caso in cui si manifesti una diminuzione dell’abilità di deambulazione, il medico deve considerare l’interruzione del trattamento e valutare nuovamente i benefici di fampridina (vedere paragrafi precedenti).
La rivalutazione deve includere l’interruzione di questo medicinale e l’effettuazione di una valutazione della capacità di deambulazione.
Nel caso in cui il paziente non riscontri più alcun beneficio nella deambulazione, la terapia con fampridina deve essere sospesa.
Popolazioni speciali Anziani Prima di cominciare il trattamento con questo medicinale negli anziani occorrerà verificare le condizioni della funzionalità renale.
Negli anziani è raccomandato il monitoraggio della funzionalità renale, onde verificare l’eventuale presenza di alterazioni (vedere paragrafo 4.4).
Compromissione renale Fampridina è controindicata nei pazienti affetti da compromissione della funzione renale moderata e grave (clearance della creatinina < 50 mL/min, vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
Compromissione epatica Nei pazienti affetti da compromissione epatica non è richiesto alcun aggiustamento del dosaggio.
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di questo medicinale nei bambini di età compresa tra 0 e 18 anni non sono state stabilite.
Non ci sono dati disponibili.
Modo di somministrazione Fampyra è un medicinale per uso orale.
La compressa deve essere deglutita intera.
Non deve essere spezzata, polverizzata, sciolta, succhiata o masticata. Avvertenze e precauzioni
- Rischio di crisi convulsive Il trattamento con fampridina aumenta il rischio di crisi convulsive (vedere paragrafo 4.8).
Questo medicinale deve essere somministrato con cautela in presenza di fattori in grado di abbassare la soglia convulsiva.
Qualora si verifichi una crisi convulsiva durante il trattamento, la somministrazione di fampridina deve essere interrotta.
Compromissione renale Fampridina viene escreta principalmente immodificata dai reni.
I pazienti con compromissione renale hanno una maggiore concentrazione plasmatica che è associata ad un aumento delle reazioni avverse, in particolare a livello neurologico.
Si raccomanda di valutare la funzione renale prima di iniziare il trattamento e di monitorarla regolarmente durante la terapia in tutti i pazienti (in particolare negli anziani, che possono presentare una ridotta funzione renale).
La clearance della creatinina potrà essere misurata mediante la formula di Cockroft-Gault.
Prestare cautela in caso di somministrazione di Fampyra a pazienti affetti da lieve compromissione della funzione renale o a pazienti che assumono medicinali che sono substrati dell’OCT2 come carvedilolo, propranololo e metformina.
Reazioni di ipersensibilità Nell’esperienza post-marketing, sono state segnalate gravi reazioni di ipersensibilità (compresa la reazione anafilattica); la maggior parte di questi casi si è verificata entro la prima settimana di trattamento.
Particolare attenzione deve essere riservata ai pazienti con anamnesi di reazioni allergiche.
Nel caso in cui si verifichi una reazione anafilattica o un’altra reazione allergica severa, la somministrazione di questo medicinale deve essere interrotta e non deve essere ripresa.
Altre avvertenze e precauzioni Fampridina deve essere somministrata con cautela nei pazienti affetti da sintomi cardiovascolari di anomalie del ritmo cardiaco o da disturbi della conduzione senoatriale o atrioventricolare (effetti osservati in caso di sovradosaggio).
Sono disponibili informazioni limitate sulla sicurezza in questo tipo di pazienti.
L’aumento dell’incidenza di capogiro e disturbi dell’equilibrio osservato durante il trattamento con fampridina può provocare un aumento del rischio di cadute.
Quindi i pazienti devono servirsi di supporti per la deambulazione in base alle necessità.
Negli studi clinici, nel 2,1% dei pazienti trattati con Fampyra è stata osservata una bassa conta leucocitaria, rispetto all’1,9% dei pazienti del gruppo placebo.
Sono state osservate infezioni negli studi clinici (vedere paragrafo 4.8) e non è possibile escludere un aumento del tasso di infezione e una compromissione della risposta immunitaria. Interazioni
- Sono stati effettuati studi di interazione solo negli adulti.
Il trattamento concomitante con altri farmaci contenenti fampridina (4-amminopiridina) è controindicato (vedere paragrafo 4.3).
Fampridina è eliminata principalmente attraverso i reni, con una secrezione renale attiva corrispondente a circa il 60% (vedere paragrafo 5.2).
L’OCT2 è il trasportatore responsabile della secrezione attiva di fampridina.
L’uso concomitante di fampridina con medicinali inibitori dell’OCT2 (per es., cimetidina) è perciò controindicato (vedere paragrafo 4.3), e il trattamento concomitante di fampridina con farmaci che sono substrati dell’OCT2, come carvedilolo, propranololo e metformina, deve essere effettuato con cautela (vedere paragrafo 4.4).
Interferone: fampridina è stata somministrata in concomitanza con interferone beta e non sono state osservate interazioni farmacocinetiche tra i medicinali.
Baclofen: la fampridina è stata somministrata in concomitanza con baclofen e non sono state osservate interazioni farmacocinetiche tra i medicinali. Effetti indesiderati
- Riassunto del profilo di sicurezza La sicurezza di Fampyra è stata valutata in studi clinici controllati randomizzati, in studi in aperto a lungo termine e nell’esperienza post-marketing.
La maggior parte delle reazioni avverse osservate sono di tipo neurologico e comprendono crisi convulsive, insonnia, ansia, disturbo dell’equilibrio, capogiro, parestesia, tremore, cefalea e astenia.
Tale quadro è coerente con l’attività farmacologica di fampridina.
Dalle sperimentazioni controllate con placebo effettuate su pazienti affetti da sclerosi multipla e sottoposti al regime di dosaggio raccomandato di fampridina, emerge che la reazione avversa con incidenza più elevata è l’infezione delle vie urinarie (osservata in circa il 12% dei pazienti).
Tabella delle reazioni avverse Di seguito sono riportate le reazioni avverse classificate per sistemi e organi e in base alla frequenza assoluta.
La frequenza viene così definita: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
All’interno di ciascun gruppo di frequenza, le reazioni avverse sono elencate in ordine di gravità decrescente.
Tabella 1: Tabella delle reazioni avverse
¹ Vedere paragrafo 4.4.Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Reazione avversa Categoria di frequenza Infezioni ed infestazioni Infezione delle vie urinarie¹ Molto comune Influenza¹ Comune Nasofaringite¹ Comune Infezione virale¹ Comune Disturbi del sistema immunitario Anafilassi Non comune Angioedema Non comune Ipersensibilità Non comune Disturbi psichiatrici Insonnia Comune Ansia Comune Patologie del sistema nervoso Capogiro Comune Cefalea Comune Disturbo dell’equilibrio Comune Vertigine Comune Parestesia Comune Tremore Comune Crisi convulsive² Non comune Nevralgia del trigemino³ Non comune Patologie cardiache Palpitazioni Comune Tachicardia Non comune Patologie vascolari Ipotensione4 Non comune Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Dispnea Comune Dolore faringolaringeo Comune Patologie gastrointestinali Nausea Comune Vomito Comune Stipsi Comune Dispepsia Comune Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Eruzione cutanea Non comune Orticaria Non comune Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Dolore dorsale Comune Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Astenia Comune Fastidio al torace4 Non comune
² Vedere paragrafi 4.3 e 4.4.
³ Include sia sintomi de novo che esacerbazione di nevralgia del trigemino preesistente.
4 Questi sintomi sono stati osservati nel contesto dell’ipersensibilità.
Descrizione di reazioni avverse selezionate Ipersensibilità Nell’esperienza post-marketing sono stati segnalati casi di reazioni di ipersensibilità (compresa anafilassi) che si sono verificati con uno o più dei seguenti sintomi: dispnea, fastidio al torace, ipotensione, angioedema, eruzione cutanea e orticaria.
Per ulteriori informazioni sulle reazioni di ipersensibilità, consultare i paragrafi 4.3 e 4.4.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza I dati relativi all’uso di fampridina in donne in gravidanza sono limitati.
Gli studi sugli animali hanno evidenziato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
A scopo precauzionale, è preferibile evitare l’uso di fampridina durante la gravidanza.
Allattamento Non è noto se la fampridina sia escreta nel latte umano o animale.
Si raccomanda di non utilizzare Fampyra durante l’allattamento.
Fertilità Gli studi sugli animali non hanno evidenziato alcun effetto sulla fertilità. Conservazione
- Conservare a temperatura inferiore ai 25°C.
Conservare le compresse nella confezione originale per proteggerle dalla luce e dall’umidità.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.