EUMOVATE CREMA 30G 0,5MG/G
4,13 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 01/01/2017
EUMOVATE è indicato come trattamento corticosteroideo nelle seguenti affezioni: - eczema atopico, eczema seborroico, dermatiti da pannolino; - dermatosi localizzate nelle zone cutanee più delicate (viso, collo, pliche cutanee); - forme lievi di eczema, ustioni di I grado ed eritemi solari. EUMOVATE è inoltre particolarmente indicato: - nelle terapie di mantenimento; - per il trattamento di superfici cutanee di dimensioni notevoli che, se si adotta la tecnica del bendaggio occlusivo, conviene trattare poco alla volta in considerazione di un possibile maggiore assorbimento del corticosteroide onde evitare possibili variazioni della omeostasi termica, che impongono l'interruzione del trattamento.
1 g di crema contiene Clobetasone butirrato 0,5 mg Eccipienti con effetti noti: alcool cetostearilico, clorocresoloPer l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Infezioni virali primarie della cute da trattare (herpes, varicella, ecc.).
Infezioni cutanee primarie causate da funghi o batteri.
Le seguenti patologie non devono essere trattate con clobetasone: • infezioni cutanee non trattate, • rosacea, • acne volgare, • prurito senza infiammazione.
Il prodotto non è per uso oftalmico.
Controindicato in gravidanza (vedere paragrafo 4.6). Posologia
- Applicare delicatamente un sottile strato sufficiente a coprire l'intera area interessata per una o due volte al giorno fino a miglioramento dei sintomi, quindi ridurre la frequenza delle applicazioni o modificare il trattamento con una preparazione meno potente.
Lasciare il tempo necessario per l'assorbimento dopo ogni applicazione prima di applicare un emolliente.
Modalità d'uso: La crema è particolarmente indicata nel trattamento di superfici cutanee delicate o umide.
Eczema atopico Se le condizioni peggiorano o non si risolvono in quattro settimane, il trattamento e la diagnosi devono essere rivalutati.
La terapia con corticosteroidi topici deve essere gradualmente interrotta nel momento in cui la malattia è sotto controllo e il trattamento deve continuare con una crema emolliente come terapia di mantenimento.
A seguito dell’interruzione improvvisa dell’applicazione di corticosteroidi topici specialmente con preparazioni potenti può verificarsi una ricaduta di pre-esistenti dermatosi.
Popolazione pediatrica È molto più probabile che i bambini sviluppino effetti indesiderati locali e sistemici tipici dei corticosteroidi topici e in generale i bambini richiedono trattamenti più brevi e con corticosteroidi meno potenti rispetto agli adulti.
Il clobetasone deve essere utilizzato con cautela per assicurare l’applicazione della quantità minima che dia un beneficio terapeutico.
Anziani Gli studi clinici non hanno evidenziato differenze nella risposta fra i pazienti anziani e quelli più giovani.
La riduzione della funzionalità epatica o renale, molto frequente negli anziani, può comportare un ritardo nell’eliminazione del farmaco, in caso di assorbimento sistemico.
Pertanto si deve utilizzare la quantità minima per il minor tempo richiesto per ottenere il beneficio clinico desiderato.
Pazienti con insufficienza renale/epatica In caso di assorbimento sistemico (quando l’applicazione è estesa ad un’ampia superficie corporea per un periodo prolungato) possono essere ritardati il metabolismo e l’eliminazione del farmaco, aumentando quindi il rischio di tossicità sistemica.
Pertanto si deve utilizzare la quantità minima per il minor tempo richiesto per ottenere il beneficio clinico desiderato. Avvertenze e precauzioni
- Il clobetasone deve essere usato con cautela nei pazienti con una storia di ipersensibilità locale ai corticosteroidi o ad uno qualsiasi degli eccipienti del farmaco.
Le reazioni di ipersensibilià locale (vedere paragrafo 4.8) come eritema, rash, prurito, orticaria, bruciore locale della cute e dermatite allergica da contatto possono verificarsi nel sito di applicazione e possono assomigliare ai segni/sintomi della patologia in trattamento.
Modificazioni atrofiche locali possono verificarsi in situazioni dove l’ambiente umido aumenta l’assorbimento di clobetasone butirrato, ma solo a seguito di uso prolungato.
In alcuni soggetti possono verificarsi, a causa dell’aumento dell’assorbimento sistemico degli steroidi topici, manifestazioni di ipercortisolismo (sindrome di Cushing) e soppressione reversibile dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA), che porta a insufficienza glucocorticoidea.
Se viene osservato uno degli effetti sopra riportati, si deve ridurre gradualmente l’applicazione del farmaco diminuendo la frequenza delle applicazioni o sostituendolo con un corticosteroide meno potente.
Un’interruzione brusca del trattamento può portare ad insufficenza glucocorticosteroidea (vedere paragrafo 4.8).
I fattori di rischio per l’aumento degli effetti sistemici sono: • potenza e formulazione dello steroide topico, • durata dell’esposizione, • applicazione su un’area superficiale ampia, • uso su aree di cute occluse ad esempio su aree intertriginose o sotto bendaggio occlusivo (nei bambini il pannolino può fungere da bendaggio occlusivo), • aumento dell’idratazione dello strato corneo, • uso su aree di cute sottile come il viso, • uso su cute non integra o in altre condizioni in cui la barriera cutanea può essere danneggiata, • rispetto agli adulti, i bambini e i neonati possono assorbire, in proporzione, una quantità maggiore di corticosteroidi topici e quindi essere più suscettibili agli effetti indesiderati sistemici.
Questo è dovuto al fatto che i bambini hanno una barriera cutanea immatura e un rapporto fra l’area superficiale e il peso corporeo maggiore rispetto agli adulti.
Bambini Nei neonati e nei bambini sotto i 12 anni è da evitare, dove possibile, la terapia continua, a lungo termine, con corticosteroide topico, in quanto è più probabile che si verifichi soppressione dell’attività surrenalica anche senza l’impiego del bendaggio occlusivo.
Rischio di infezione in caso di occlusione Le condizioni caldo umide nelle pieghe della cute o quelle causate da bendaggio occlusivo favoriscono le infezioni batteriche.
Qualora si faccia ricorso al bendaggio occlusivo, la superficie cutanea deve essere ben detersa prima di ogni rinnovo del bendaggio.
Disturbi visivi Con l’uso di corticosteroidi sistemici e topici possono essere riferiti disturbi visivi.
Se un paziente si presenta con sintomi come visione offuscata o altri disturbi visivi, è necessario considerare il rinvio a un oculista per la valutazione delle possibili cause che possono includere cataratta, glaucoma o malattie rare come la corioretinopatia sierosa centrale (CSCR), che sono state segnalate dopo l’uso di corticosteroidi sistemici e topici.
Applicazione sul viso È sconsigliabile l’applicazione prolungata sul viso in quanto questa zona del corpo è più suscettibile alle modifiche atrofiche.
Applicazione sulle palpebre Se il farmaco viene applicato sulle palpebre bisogna usare massima cautela per assicurarsi che il medicinale non entri negli occhi, perché l’esposizione prolungata può causare cataratta e glaucoma.
Sovrainfezioni Nel caso di sovrainfezioni di lesioni infiammatorie è necessaria una appropriata terapia antimicrobica.
Se l’infezione diffonde è necessario interrompere la terapia con corticosteroide topico e somministrare un’appropriata terapia antibatterica.
Ulcere croniche alle gambe In certi casi i corticosteroidi topici vengono utilizzati per trattare le dermatiti vicino alle ulcere croniche delle gambe.
Tuttavia questo utilizzo può essere associato ad una maggior frequenza di reazioni di ipersensibilità locale e ad un aumento del rischio delle infezioni locali.
Ingestione accidentale Il farmaco è esclusivamente per uso esterno.
Questo e comunque tutti i medicinali devono essere tenuti lontani dalla portata dei bambini.
In caso di ingestione accidentale, è necessario rivolgersi all’assistenza medica o ad un centro antiveleno (vedere paragrafo 4.9).
Nei trattamenti occlusivi si tenga presente che le pellicole usate per il bendaggio possono essere esse stesse causa di fenomeni di sensibilizzazione.
L'uso prolungato o ripetuto del prodotto può dare origine a fenomeni di sensibilizzazione.
I pazienti devono essere avvisati di lavarsi le mani dopo l’applicazione di EUMOVATE a meno che il trattamento non riguardi le mani stesse. Interazioni
- È stato dimostrato che la somministrazione contemporanea di farmaci che possono inibire il CYP3A4 (ad esempio ritonavir e itraconazolo) inibisce il metabolismo dei corticosteroidi comportando l’aumento dell’esposizione sistemica.
Il livello con cui questa interazione è clinicamente rilevante dipende dalla dose e dalla via di somministrazione dei corticosteroidi e dalla potenza dell’inibitore del CYP3A4. Effetti indesiderati
- Gli effetti indesiderati da farmaco sono elencati di seguito per organo/sistema, classe e frequenza MedDRA.
Le frequenze sono definite come: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1000, < 1/100), rara (≥ 1/10.000, < 1/1000) e molto rara (< 1/10.000) non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Dati dopo commercializzazione Infezioni e infestazioni. Molto rara: infezioni opportunistiche.
Disturbi del sistema immunitario. Molto rara: ipersensibilità (vedere paragrafo 4.4).
Qualora si manifestino segni di ipersensibilità, l'applicazione deve essere sospesa immediatamente.
Patologie endocrine. Molto rara: soppressione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (vedere paragrafo 4.4), caratteristiche Cushingoidi (ad esempio faccia a luna piena, obesità della parte centrale del corpo), ritardo nel prendere peso/ritardo nella crescita dei bambini, osteoporosi, glaucoma, iperglicemia/glicosuria, cataratta, ipertensione, aumento del peso/obesità, diminuzione dei livelli di cortisolo endogeno.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto rara: dermatite allergica da contatto, orticaria, atrofia cutanea*, alterazioni della pigmentazione*, esacerbazione dei sintomi latenti, bruciore locale della cute, ipertricosi, rash, prurito, eritema.
*Caratteristiche della cute secondarie agli effetti locali e/o sistemici della soppressione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto rara: esacerbazioni di sintomi pre-esistenti.
Con l'uso di corticosteroidi sono state inoltre riferite dermatiti allergiche da contatto ed esacerbazione dei segni e sintomi delle dermatosi.
Patologie dell’occhio. Non nota: visione offuscata (vedere anche il paragrafo 4.4).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa. Gravidanza e allattamento
- Fertilità Non ci sono dati nell’uomo per valutare l’effetto dei corticosteroidi topici sulla fertilità.
Gravidanza Ci sono dati limitati sull’uso di clobetasone nelle donne in gravidanza.
La somministrazione topica di corticosteroidi ad animali gravidi può causare anormalità nello sviluppo fetale (vedere paragrafo 5.3).
Non è stata stabilita la rilevanza di questo dato sperimentale sull’uomo.
La somministrazione di clobetasone durante la gravidanza deve essere presa in considerazione solo se il beneficio atteso per la madre supera il rischio per il feto, perciò nei casi di effettiva necessità e sotto il diretto controllo del medico.
Deve essere usata la quantità minima per un periodo di tempo minimo.
Allattamento Non è stato stabilito se l’uso di corticosteroidi topici durante l’allattamento sia sicuro.
Non è noto se la somministrazione topica di corticosteroidi possa comportare un assorbimento sistemico sufficiente a produrre quantità rilevabili di principio attivo nel latte materno.
La somministrazione topica di clobetasone durante l’allattamento deve essere presa in considerazione solo se il beneficio atteso per la madre supera il rischio per il bambino.
Se viene usato durante l’allattamento, il clobetasone non deve essere applicato sul seno per evitare l’accidentale ingestione da parte del bambino. Conservazione
- Conservare a temperatura inferiore a 30°C
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.