ETOPOSIDE SAND EV 50ML 20MG/ML
101,87 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 01/10/2006
Cancro del testicolo Etoposide è indicato in combinazione con altri agenti chemioterapici approvati per il trattamento di prima linea del cancro del testicolo refrattario o ricorrente negli adulti. Carcinoma polmonare a piccole cellule Etoposide è indicato in combinazione con altri agenti chemioterapici approvati per il trattamento del carcinoma polmonare a piccole cellule negli adulti. Linfoma di Hodgkin Etoposide è indicato in combinazione con altri agenti chemioterapici approvati per il trattamento del linfoma di Hodgkin nei pazienti adulti e pediatrici. Linfoma non Hodgkin Etoposide è indicato in combinazione con altri agenti chemioterapici approvati per il trattamento del linfoma non Hodgkin nei pazienti adulti e pediatrici. Leucemia mieloide acuta Etoposide è indicato in combinazione con altri agenti chemioterapici approvati per il trattamento della leucemia mieloide acuta nei pazienti adulti e pediatrici. Neoplasia gestazionale trofoblastica Etoposide è indicato per la terapia di prima e di seconda linea in combinazione con altri agenti chemioterapici approvati per il trattamento della neoplasia gestazionale trofoblastica ad alto rischio negli adulti. Cancro dell’ovaio Etoposide è indicato in combinazione con altri agenti chemioterapici approvati per il trattamento del cancro dell’ovaio non epiteliale negli adulti. Etoposide è indicato per il trattamento del cancro dell’ovaio epiteliale refrattario/resistente al platino negli adulti.
1 ml di concentrato per soluzione per infusione contiene 20 mg di etoposide. Ogni flaconcino da 2,5 ml di concentrato per soluzione per infusione contiene 50 mg di etoposide. Ogni flaconcino da 5 ml di concentrato per soluzione per infusione contiene 100 mg di etoposide. Ogni flaconcino da 10 ml di concentrato per soluzione per infusione contiene 200 mg di etoposide. Ogni flaconcino da 20 ml di concentrato per soluzione per infusione contiene 400 mg di etoposide. Ogni flaconcino da 50 ml di concentrato per soluzione per infusione contiene 1000 mg di etoposide. Eccipiente(i) con effetti noti Ogni flaconcino da 2,5 ml contiene 50 mg di alcol benzilico e 651,5 mg di etanolo. Ogni flaconcino da 5 ml contiene 100 mg di alcol benzilico e 1,303 g di etanolo. Ogni flaconcino da 10 ml contiene 200 mg di alcol benzilico e 2,606 g di etanolo. Ogni flaconcino da 20 ml contiene 400 mg di alcol benzilico e 5,212 g di etanolo. Ogni flaconcino da 50 ml contiene 1g di alcol benzilico e 13,03 g di etanolo. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- • Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
• Allattamento (vedere paragrafo 4.6) • L’uso concomitante di vaccino per la febbre gialla o altri vaccini vivi è controindicato in pazienti immunosoppressi (vedere paragrafo 4.5). Posologia
- L’etoposide deve essere somministrato esclusivamente sotto la supervisione e da parte di un medico qualificato ed esperto nell’uso di medicinali antineoplastici (vedere paragrafo 4.4).
Posologia Adulti La dose raccomandata di etoposide nei pazienti adulti è da 50 mg/m²/die a 100 mg/m²/die dal giorno 1 al giorno 5 oppure da 100 a 120 mg/m² da somministrare nei giorni 1, 3 e 5, ogni 3 - 4 settimane in combinazione con altri medicinali indicati nella malattia da trattare.
La dose deve essere modificata per tenere conto degli effetti mielosoppressivi di altri medicinali presenti nella combinazione oppure degli effetti della radioterapia o chemioterapia precedente (vedere paragrafo 4.4), che possono aver compromesso la riserva midollare.
Se la conta dei neutrofili è inferiore a 500 cellule/mm³ per più di 5 giorni, le dosi successive a quella iniziale devono essere aggiustate.
Inoltre, la dose deve essere aggiustata in caso di febbre, infezioni o conta delle piastrine inferiore a 25.000 cellule/mm³, non correlate alla malattia.
Le dosi di follow-up devono essere aggiustate qualora si verifichino tossicità di grado 3 o 4 oppure se la clearance renale della creatinina è inferiore a 50 ml/min.
In presenza di una ridotta clearance della creatinina di 15-50 ml/min, si raccomanda una riduzione della dose del 25%.
Anziani Nei pazienti anziani (età > 65 anni), non è necessario alcun aggiustamento della dose, se non in base alla funzionalità renale (vedere paragrafo 5.2).
Popolazione pediatrica Linfoma di Hodgkin; linfoma non Hodgkin; leucemia mieloide acuta Nei pazienti pediatrici etoposide è stato utilizzato a dosi comprese tra 75 mg/m²/die e 150 mg/m²/die (equivalente a etoposide) per una durata da 2 a 5 giorni in combinazione con altri agenti antineoplastici.
Le linee guida e i protocolli specializzati correnti devono essere consultati per adottare il regime terapeutico appropriato.
Cancro dell’ovaio; carcinoma polmonare a piccole cellule; neoplasia gestazionale trofoblastica; cancro del testicolo La sicurezza e l’efficacia di etoposide nei bambini al di sotto dei 18 anni di età non sono state stabilite.
I dati al momento disponibili sono riportati nel paragrafo 5.2, ma non può essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia.
Compromissione renale Nei pazienti con funzionalità renale compromessa, occorre considerare la seguente modifica della dose iniziale in base alla clearance della creatinina misurata.
Nei pazienti con una clearance della creatinina inferiore a 15 ml/min e in dialisi, è probabile che sia richiesta un’ulteriore riduzione della dose in quanto la clearance dell’etoposide è ulteriormente ridotta in questa popolazione (vedere paragrafo 4.4).Clearance della creatinina misurata Dose di etoposide >50 ml/min 100% della dose 15-50 ml/min 75% della dose
Il dosaggio successivo nei pazienti con compromissione renale moderata e severa deve basarsi sulla tolleranza del paziente e sull’effetto clinico (vedere paragrafo 4.4).
Poiché l’etoposide e i suoi metaboliti non sono dializzabili, esso può essere somministrato pre- e post-dialisi (vedere paragrafo 4.9).
Modo di somministrazione Etoposide viene somministrato mediante infusione endovenosa lenta (solitamente nell’arco di 30-60 minuti) (vedere paragrafo 4.4).
Per le istruzioni sulla ricostituzione e la diluizione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.
Precauzioni per la somministrazione Come per altri composti potenzialmente tossici, occorre prestare attenzione quando si manipolano e si preparano le soluzioni di etoposide.
Possono verificarsi reazioni cutanee associate all’esposizione accidentale a etoposide.
Si raccomanda l’uso di guanti.
In caso di contatto tra etoposide e la pelle o le mucose, lavare immediatamente la pelle con acqua e sapone e sciacquare le mucose con acqua (vedere paragrafo 6.6). Avvertenze e precauzioni
- Etoposide deve essere somministrato esclusivamente sotto la supervisione e da parte di un medico qualificato ed esperto nell’uso di medicinali anti-neoplastici.
In tutti i casi in cui l’uso di etoposide viene preso in considerazione per la chemioterapia, il medico deve valutare la necessità e l’utilità del medicinale rispetto al rischio di reazioni avverse.
La maggior parte di tali reazioni avverse è reversibile, se diagnosticata in fase precoce.
Se si verificano reazioni gravi, l’assunzione del medicinale deve essere ridotta oppure interrotta e devono essere prese misure correttive idonee in base al giudizio clinico del medico.
La decisione di riprendere la terapia con etoposide deve essere valutata con cautela, tenendo debitamente in considerazione l’ulteriore necessità del medicinale, nonché prestando grande attenzione alla possibile recidiva della tossicità.
Mielosoppressione La soppressione del midollo osseo dose-limitante rappresenta la tossicità più significativa associata alla terapia a base di etoposide.
Dopo la somministrazione di etoposide è stata segnalata mielosoppressione fatale.
I pazienti in trattamento con etoposide devono essere accuratamente e frequentemente monitorati per la mielosoppressione durante e dopo la terapia.
I seguenti parametri ematologici devono essere misurati all’inizio della terapia e prima di ogni dose successiva di etoposide: conta piastrinica, emoglobina, conta totale e differenziale dei leucociti.
Se prima di iniziare il trattamento con etoposide è stata somministrata radioterapia o chemioterapia, occorre prevedere un intervallo adeguato di tempo per permettere al midollo osseo di recuperare.
Etoposide non deve essere somministrato a pazienti con conta dei neutrofili inferiore a 1.500 cellule/mm³ oppure conta piastrinica inferiore a 100.000 cellule/mm³, a meno che queste non siano dovute a malattia maligna.
Le dosi successive a quella iniziale devono essere aggiustate se la conta dei neutrofili è inferiore a 500 cellule/mm³ per più di 5 giorni o è associata a febbre o infezione, se la conta piastrinica è inferiore a 25.000 cellule/mm³, se si sviluppa una qualsiasi tossicità di grado 3 o 4 oppure se la clearance renale è inferiore a 50 ml/min.
Può verificarsi una mielosoppressione grave con conseguente infezione o emorragia.
Le infezioni batteriche devono essere tenute sotto controllo prima del trattamento con etoposide.
Leucemia secondaria Lo sviluppo di leucemia acuta, che può manifestarsi con o senza fase pre-leucemica, è stato descritto in pazienti che sono stati trattati con regimi chemioterapici contenenti etoposide.
Non sono noti né il rischio cumulativo, né i fattori predisponenti correlati allo sviluppo di leucemia secondaria.
I ruoli degli schemi posologici e delle dosi cumulative dell’etoposide sono stati suggeriti, ma non sono stati definiti chiaramente.
In alcuni casi di leucemia secondaria, in pazienti trattati con epipodofillotossine, è stata osservata un’anomalia cromosomica 11q23.
Tale anomalia è stata osservata anche nei pazienti che hanno sviluppato leucemia secondaria dopo essere stati trattati con regimi chemioterapici non contenenti epipodofillotossine e nella leucemia primaria.
Un’altra caratteristica che è stata associata alla leucemia secondaria nei pazienti trattati con epipodofillotossine sembra essere il breve periodo di latenza, con un tempo medio per lo sviluppo della leucemia di circa 32 mesi.
Ipersensibilità I medici devono essere a conoscenza della possibilità di comparsa di una reazione anafilattica associata a etoposide caratterizzata da brividi, piressia, tachicardia, broncospasmo, dispnea e ipotensione, con potenziale esito fatale.
Il trattamento è sintomatico.
La terapia a base di etoposide deve essere interrotta immediatamente e seguita dalla somministrazione di agenti pressori, corticosteroidi, antistaminici o espansori del volume plasmatico, a discrezione del medico.
Quando sono stati utilizzati filtri in linea durante la somministrazione di etoposide, è stato osservato un aumento del rischio di reazioni di ipersensibilità correlate a infusione.
Non si devono utilizzare filtri in linea.
Ipotensione Etoposide deve essere somministrato solo mediante infusione endovenosa lenta (solitamente nell’arco di 30 - 60 minuti) in quanto è stata riportata ipotensione come possibile effetto indesiderato in caso di iniezione endovenosa rapida.
Reazione nel sito di iniezione Durante la somministrazione di etoposide possono verificarsi reazioni nel sito di iniezione.
Data la possibilità di stravaso, si raccomanda di monitorare attentamente il sito di infusione per rilevare possibili infiltrazioni durante la somministrazione del medicinale.
Livelli bassi di albumina nel siero L’esposizione aumentata a etoposide è associata a livelli bassi di albumina nel siero.
Pertanto, i pazienti che presentano livelli bassi di albumina nel siero sono esposti a un rischio aumentato di tossicità associate a etoposide.
Funzionalità renale compromessa Nei pazienti affetti da compromissione renale moderata (CrCl =15 - 50 ml/min) o severa (CrCl <15ml/min) sottoposti a emodialisi, l’etoposide deve essere somministrato a un dosaggio ridotto (vedere paragrafo 4.2).
Nei pazienti affetti da compromissione renale moderata e severa, occorre misurare i parametri ematologici e, nei cicli successivi, prendere in considerazione aggiustamenti della dose in base alla tossicità ematologica e all’effetto clinico.
Funzionalità epatica compromessa I pazienti affetti da funzionalità epatica compromessa devono essere monitorati regolarmente per la funzionalità epatica a causa del rischio di accumulo.
Sindrome da lisi tumorale La sindrome da lisi tumorale (a volte fatale) è stata riportata in seguito all’uso di etoposide in associazione con altri medicinali chemioterapici.
Per poter rilevare i segnali precoci della sindrome da lisi tumorale, in particolare nei pazienti con fattori di rischio come tumori bulky sensibili al trattamento e insufficienza renale, occorre monitorare da vicino i pazienti.
Nei pazienti a rischio di questa complicanza della terapia, occorre anche considerare delle misure preventive appropriate.
Potenziale mutageno Dato il potenziale mutageno dell’etoposide, durante il trattamento e fino a 6 mesi dopo la fine dello stesso, i pazienti di entrambi i sessi devono adottare un metodo di contraccezione efficace.
Si raccomanda una consulenza genetica per i pazienti che al termine del trattamento desiderano avere dei figli.
Poiché l’etoposide può ridurre la fertilità maschile, può essere consigliabile la conservazione dello sperma a scopo di paternità futura (vedere paragrafo 4.6).
Etoposide Sandoz contiene etanolo e alcol benzilico Questo medicinale contiene 261 mg di etanolo in ogni ml.
La quantità in 1 ml di questo medicinale è equivalente a 7 ml di birra o 3 ml di vino.
Dannoso per coloro che soffrono di alcolismo.
Una dose di 270 mg di questo medicinale somministrato a un adulto di 70 kg comporterebbe un’esposizione a 50,25 mg/kg di etanolo che può causare un aumento della concentrazione di alcol nel sangue (BAC) di circa 8,3 mg/100 ml per adulto.
Una dose di 270 mg di questo medicinale somministrato a un bambino di 10 anni di età e di 30 kg comporterebbe un’esposizione a 117 mg/kg di etanolo che può causare un aumento della concentrazione di alcol nel sangue (BAC) di circa 19,5 mg/100 ml.
Per confronto, per un adulto che beve un bicchiere di vino o 500 ml di birra, la concentrazione di alcol nel sangue è probabile che sia di circa 50 mg/100 ml.
Da tenere in considerazione in donne in gravidanza o che allattano, in bambini e gruppi ad alto rischio quali i pazienti con malattia epatica o epilessia.
La quantità di alcol in questo medicinale può alterare gli effetti di altri medicinali.
La co-somministrazione con medicinali contenenti per es.
glicole propilenico o etanolo possono portare all'accumulo di etanolo e indurre effetti avversi, in particolare nei bambini piccoli con attività metabolica bassa o immatura.
La quantità di alcol in questo medicinale può alterare la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.
Questo medicinale contiene 20 mg di alcol benzilico per ml, equivalente a 180 mg per 9 ml (dose media).
Alcol benzilico può causare reazioni allergiche.
La somministrazione endovenosa di alcol benzilico è stata associata a gravi eventi avversi e morte in neonati (sindrome da respiro agonico).
Non è nota la minima quantità di alcol benzilico per cui si manifesta la tossicità.
Rischio aumentato nei bambini piccoli a causa di accumulo.
Grandi volumi devono essere usati con cautela e solo se necessario, specialmente in pazienti con insufficienza epatica o renale a causa del rischio di accumulo e tossicità (acidosi metabolica). Interazioni
- Effetti di altri medicinali sulla farmacocinetica di etoposide Dosi elevate di ciclosporina, con conseguenti concentrazioni nel plasma superiori a 2.000 ng/ml, somministrate insieme a etoposide orale, hanno portato a un aumento dell’80% dell’esposizione di etoposide (AUC) con una riduzione del 38% della clearance corporea totale di etoposide rispetto a etoposide in monoterapia.
La terapia concomitante a base di cisplatino è associata a una riduzione della clearance corporea totale di etoposide.
La terapia concomitante a base di fenitoina è associata a un aumento della clearance di etoposide e una riduzione dell’efficacia, e altre terapie antiepilettiche con effetto di induzione enzimatica possono essere associate a un aumento della clearance di etoposide e a una riduzione dell’efficacia.
Il legame con le proteine plasmatiche in vitro è del 97%.
Il fenilbutazone, il salicilato di sodio e l’acido acetilsalicilico possono spiazzare l’etoposide dal legame con le proteine plasmatiche.
Effetto dell'etoposide sulla farmacocinetica di altri medicinali La co-somministrazione di medicinali antiepilettici ed etoposide può portare ad una riduzione del controllo delle crisi convulsive a causa delle interazioni farmacocinetiche tra i medicinali.
La co-somministrazione di warfarin ed etoposide può determinare un aumento del rapporto internazionale normalizzato (International Normalized Ratio, INR).
Si raccomanda un attento monitoraggio dell'INR.
Interazioni farmacodinamiche Esiste un maggior rischio di malattia sistemica fatale da vaccinazione in seguito alla somministrazione del vaccino contro la febbre gialla.
I vaccini vivi sono controindicati nei pazienti immunosoppressi (vedere paragrafo 4.3).
L’uso precedente o concomitante di altri medicinali con azione mielosoppressiva simile all’etoposide può causare effetti aggiuntivi o sinergici (vedere paragrafo 4.4).
È stata segnalata resistenza crociata tra antracicline ed etoposide negli studi pre-clinici.
Popolazione pediatrica Sono stati effettuati studi d’interazione solo negli adulti. Effetti indesiderati
- Riassunto del profilo di sicurezza La soppressione del midollo osseo dose-limitante rappresenta la tossicità più significativa associata alla terapia a base di etoposide.
Negli studi clinici nei quali etoposide è stato somministrato come agente singolo a una dose totale di ≥ 450 mg/m², le reazioni avverse più frequenti di qualsiasi gravità sono state leucopenia (91%), neutropenia (88%), anemia (72%) trombocitopenia (23%), astenia (39%), nausea e/o vomito (37%), alopecia (33%) e brividi e/o febbre (24%).
Tabella riassuntiva delle reazioni avverse Le seguenti reazioni avverse sono state riportate dall’esperienza post-marketing e dagli studi clinici condotti su etoposide.
Queste reazioni avverse vengono elencate in base alla classificazione per sistemi e organi e alla frequenza, che viene definita dalle seguenti categorie: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
* È stata riportata mielosoppressione con esito fatale.Molto comune Comune Non comune Raro Non nota Infezioni e infestazioni Infezione***** Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi) Leucemia acuta Patologie del sistema emolinfopoietico* Mielosoppressione*, leucopenia, trombocitopenia, neutropenia, anemia Disturbi del sistema immunitario Reazioni anafilattiche** Angioedema, broncospasmo Disturbi del metabolismo e della nutrizione Sindrome da lisi tumorale Patologie del sistema nervoso Capogiri Neuropatia periferica Attacchi epilettici***, neurotossicità (per esempio, sonnolenza, affaticamento), cecità corticale transitoria, neurite ottica Patologie cardiache Infarto miocardico, aritmia Patologie vascolari Ipotensione sistolica transitoria dopo la somministrazione endovenosa rapida, ipertensione Emorragia Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Polmonite interstiziale, fibrosi polmonare Broncospasmo Patologie gastrointestinali Dolore addominale, costipazione, nausea e vomito, anoressia Diarrea, mucosite (inclusa stomatite ed esofagite) Disfagia, disgeusia Patologie epatobiliari Aumento di alanina aminotransferasi, aumento della fosfatasi alcalina, aumento dell’aspartato aminotransferasi, aumento della bilirubina, epatotossicità Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Alopecia, pigmentazione Prurito, eruzione cutanea, orticaria Sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, dermatite da recall di radiazioni Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Infertilità Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Astenia, malessere Stravaso****, flebite Piressia
** Le reazioni anafilattiche possono essere fatali.
È stata segnalata una maggiore frequenza di reazioni anafilattiche nei bambini che avevano ricevuto infusioni a concentrazioni più elevate di quelle raccomandate.
*** Occasionalmente alle reazioni allergiche sono stati associati attacchi epilettici.
**** Le complicazioni post-marketing segnalate per lo stravaso hanno incluso tossicità locale dei tessuti molli, gonfiore, dolore, cellulite e necrosi, inclusa necrosi cutanea.
***** Incluse infezioni opportunistiche come la polmonite da pneumocystis jirovecii Descrizione di reazioni avverse selezionate Nei paragrafi seguenti le incidenze degli eventi avversi, elencati secondo la media percentuale, sono derivate da studi che usavano etoposide in monoterapia.
Tossicità ematologica: In seguito alla somministrazione di etoposide è stata segnalata mielosoppressione con esito fatale (vedere paragrafo 4.4).
Nella maggior parte dei casi si tratta di mielosoppressione dose-limitante.
Il ripristino del midollo osseo si completa in genere entro il giorno 20 e non è stata riportata alcuna tossicità cumulativa.
Il nadir dei granulociti e delle piastrine tende a verificarsi circa 10-14 giorni dopo la somministrazione di etoposide o di etoposide fosfato, a seconda della via di somministrazione e del regime posologico.
I nadir tendono a verificarsi prima in seguito a somministrazione per via endovenosa rispetto alla somministrazione per via orale.
Nel 60-91% e nel 7-17% dei casi, rispettivamente per etoposide e per etoposide fosfato, sono state osservate leucopenia e leucopenia grave (meno di 1000 cellule/mm³).
Nel 28-41% e nel 4-20% dei casi, rispettivamente per etoposide e per etoposide fosfato sono state osservate trombocitopenia e grave trombocitopenia (meno di 50.000 piastrine/mm³).
Nei pazienti con neutropenia trattati con etoposide sono state anche segnalate molto comunemente febbre e infezione.
È stato segnalato sanguinamento.
Tossicità gastrointestinale: Nausea e vomito sono le principali tossicità gastrointestinali di etoposide.
La nausea e il vomito di solito possono essere controllati con una terapia antiemetica.
Alopecia: In una percentuale fino al 66% dei pazienti trattati con etoposide e al 44% dei pazienti trattati con etoposide fosfato iniettabile è stata osservata alopecia reversibile, a volte degenerante in calvizie totale.
Ipotensione: Nei pazienti trattati con etoposide è stata riportata ipotensione transitoria in seguito alla somministrazione endovenosa rapida e non è stata associata a tossicità cardiaca o ad alterazioni elettrocardiografiche.
L’ipotensione in genere risponde alla cessazione dell’infusione di etoposide e/o ad altre terapie di supporto appropriate.
Quando si riprende l’infusione deve essere adottato un rateo di somministrazione più lento.
Non è stata osservata alcuna ipotensione ritardata.
Ipertensione: Negli studi clinici condotti con etoposide sono stati segnalati episodi di ipertensione.
Se nei pazienti trattati con etoposide si verifica un’ipertensione clinicamente significativa, deve essere iniziata un’adeguata terapia di supporto.
Ipersensibilità: Sono state segnalate reazioni anafilattiche, verificatesi durante o subito dopo la somministrazione endovenosa di etoposide.
Il ruolo che la concentrazione o il rateo di infusione rivestono nello sviluppo di reazioni anafilattiche è incerto.
La pressione arteriosa si normalizza di solito entro poche ore dopo il termine dell’infusione.
Le reazioni anafilattiche possono verificarsi anche con la dose iniziale di etoposide.
Reazioni anafilattiche (vedere paragrafo 4.4), come brividi, tachicardia, broncospasmo, dispnea, diaforesi, piressia, prurito, ipertensione o ipotensione, sincope, nausea e vomito, sono state riportate nel 3% (7 di 245 pazienti trattati con etoposide in 7 studi clinici) dei pazienti trattati con etoposide.
L’arrossamento del viso è stato riportato nel 2% dei pazienti e l’eruzione cutanea nel 3%.
Queste reazioni hanno risposto solitamente in modo rapido alla cessazione dell’infusione e alla somministrazione di agenti pressori, corticosteroidi, antistaminici o espansori del volume plasmatico, come appropriato.Per etoposide sono state segnalate anche reazioni acute fatali associate a broncospasmo.
Inoltre, sono stati riportati casi di apnea con ripresa spontanea della respirazione alla cessazione dell’infusione.
Complicanze metaboliche: È stata riportata sindrome da lisi tumorale (talvolta fatale), in seguito all’uso di etoposide in associazione con altri farmaci chemioterapici (vedere paragrafo 4.4).
Popolazione pediatrica Si prevede che il profilo di sicurezza tra i pazienti pediatrici e gli adulti sia simile.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Donne in età fertile/Contraccezione maschile e femminile Le donne in età fertile devono adottare misure contraccettive adeguate per evitare di iniziare una gravidanza durante la terapia a base di etoposide.
L’etoposide è risultato teratogeno su topi e ratti (vedere paragrafo 5.3).
Dato il potenziale mutageno dell’etoposide, durante il trattamento e fino a 6 mesi dopo la fine dello stesso, i pazienti di entrambi i sessi devono adottare un metodo di contraccezione efficace (vedere paragrafo 4.4).
Si raccomanda una consulenza genetica per i pazienti che, al termine del trattamento, desiderano avere dei figli.
Fertilità Poiché l’etoposide può ridurre la fertilità maschile, può essere consigliabile la conservazione dello sperma a scopo di paternità futura.
Gravidanza I dati sull’uso di etoposide nelle donne in gravidanza non sono disponibili o sono molto limitati.
Gli studi su animali hanno dimostrato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
In generale l'etoposide può causare danni al feto quando somministrato a donne in gravidanza.
L'etoposide non deve essere usato durante la gravidanza a meno che le condizioni cliniche della donna non richiedano il trattamento con etoposide.
Alle donne in età fertile deve essere consigliato di evitare di rimanere incinta.
Le donne in età fertile devono usare un metodo contraccettivo efficace durante e fino a 6 mesi dopo il trattamento.
Se questo medicinale viene usato durante la gravidanza, o se la paziente rimane incinta mentre sta ricevendo questo medicinale, la paziente deve essere informata del potenziale pericolo per il feto.
Allattamento Etoposide è escreto nel latte umano.
I neonati allattati da donne che hanno assunto etoposide corrono il rischio di sviluppare reazioni avverse gravi.
È necessario decidere se sospendere l'allattamento o interrompere l'assunzione di etoposide, tenendo in considerazione i vantaggi dell'allattamento per il bambino e i vantaggi della terapia per la madre (vedere paragrafo 4.3). Conservazione
- Non conservare a temperatura superiore a 25°C.
Conservare nella confezione originale.
Per le condizioni di conservazione dopo ricostituzione del medicinale, vedere paragrafo 6.3.
Cerca farmaci per nome:
La fonte dei dati utilizzati e pubblicati è Banche Dati Farmadati Italia. Farmadati Italia garantisce il massimo impegno affinché la Banca dati e gli Aggiornamenti relativi a farmaci, parafarmaci, prodotti omeopatici e principi attivi siano precisi, puntuali e costantemente aggiornati. Questo materiale è fornito solo a scopo didattico e non è inteso per consulenza medica, diagnosi o trattamento e non deve in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o ad un consulto medico. Farmadati Italia e SilhouetteDonna.it non si assumono responsabilità sull’utilizzo dei dati. E’ doveroso contattare il proprio medico e/o uno specialista per la prescrizione e assunzione di farmaci. L’ultimo aggiornamento dei dati e la messa online del database da parte di Silhouette Donna è stato effettuato in data 19/11/2024.
Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.