ESMOCARD INFUS POLV FL 2500MG
140,40 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 07/07/2016
L’esmololo cloridrato è indicato per la tachicardia sopraventricolare (al di fuori delle sindromi di pre-eccitazione) e per il rapido controllo della frequenza ventricolare in pazienti con fibrillazione atriale o flutter atriale in circostanze perioperatorie, postoperatorie o di altro genere, dove si giudichi necessario il controllo a breve termine della frequenza ventricolare con un agente di breve durata d’azione. L’esmololo cloridrato è anche indicato per tachicardia ed ipertensione che si manifestano durante il periodo perioperatorio e per la tachicardia sinusale non compensatoria laddove, secondo il giudizio del medico, la frequenza cardiaca accelerata richieda un intervento specifico. L’uso di esmololo cloridrato non è indicato nei casi cronici.
Un flaconcino da 50 ml contiene 2500 mg di esmololo cloridrato. Ogni ml di concentrato ricostituito per soluzione per infusione contiene 50 mg di esmololo cloridrato (50 mg/ml). Ogni ml di soluzione diluita per infusione contiene 10 mg di esmololo cloridrato (10 mg/ml). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- - Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 - Grave bradicardia (inferiore a 50 battiti al minuto) - Sindrome del "nodo del seno"; gravi disturbi nella conduzione del nodo atrio-ventricolare (senza pacemaker); blocco atrio-ventricolare di secondo o terzo grado - Shock cardiogeno - Grave ipotensione - Insufficienza cardiaca conclamata - Feocromocitoma non trattato - Ipertensione polmonare - Attacco asmatico acuto - Acidosi metabolica
Posologia
- ESMOCARD 2500 mg polvere per concentrato per soluzione per infusione NON DEVE ESSERE SOMMINISTRATA SENZA RICOSTITUZIONE/DILUIZIONE.
La soluzione ricostituita/diluita per infusione deve essere usata subito dopo l’apertura (vedere i paragrafi 4.4 e 6).
La somministrazione di ESMOCARD LYO ricostituita/diluita non in modo corretto può portare alla morte (vedere il paragrafo 4.4).
Posologia TACHIARITMIA SOPRAVENTRICOLARE Il dosaggio dell’esmololo deve essere individualmente titolato.
È necessario somministrare una dose iniziale, seguita da una dose di mantenimento.
La dose efficace di esmololo cloridrato è compresa tra 50 e 200 mcg /kg/min, anche se sono state utilizzate dosi fino a 300 mcg /kg/min.
In alcuni pazienti è risultato adeguato il dosaggio medio efficace di 25 mcg /kg/min.
Diagramma di flusso relativo al dosaggio iniziale e al dosaggio di mantenimento Infusione della dose di carico di 500 mcg /kg/min per 1 minuto, SUCCESSIVAMENTE 50 mcg /kg/min per 4 minuti Risposta Mantenere l’infusione a 50 mcg /kg/min Risposta inadeguata entro 5 minuti Ripetere 500 mcg /kg/min per 1 minuto Aumentare l’infusione di mantenimento a 100 mcg /kg/min per 4 minuti Risposta Mantenere l’infusione a 100 mcg /kg/min Risposta inadeguata entro 5 minuti Ripetere 500 mcg /kg/min per 1 minuto Aumentare l’infusione di mantenimento a 150 mcg /kg/min per 4 minuti Risposta Mantenere l’infusione a 150 mcg /kg/min Risposta inadeguata Ripetere 500 mcg /kg/min per 1 minuto Aumentare l’infusione di mantenimento a 200 mcg /kg/min e mantenere questo dosaggio.
Mano a mano che ci si avvicina alla frequenza cardiaca desiderata o all’endpoint di sicurezza (ad es.
pressione arteriosa ridotta), SOSPENDERE l’infusione di carico e ridurre la dose incrementale nell’infusione di mantenimento da 50 mcg /kg/min a 25 mcg /kg/min o meno.
Se necessario, è possibile aumentare l’intervallo tra le fasi di titolazione da 5 a 10 minuti.
NB: Non è stato dimostrato che dosi di mantenimento superiori a 200 mcg /kg/min aumentino in maniera significativa i benefici, inoltre la sicurezza di dosi superiori a 300 mcg /kg/min non è stata studiata.
In caso di reazione avversa, è possibile ridurre il dosaggio di esmololo oppure interromperne la somministrazione.
Eventuali reazioni avverse di natura farmacologica dovrebbero risolversi entro 30 minuti.
Nel caso in cui si manifesti una reazione localizzata al sito di infusione, deve essere utilizzato un sito di infusione alternativo e bisogna procedere con cautela per evitare un eventuale stravaso.
La somministrazione di infusioni di esmololo per più di 24 ore non è stata accuratamente valutata.
Si raccomanda di utilizzare con cautela infusioni di durata superiore a 24 ore.Non sono stati segnalati casi in cui l’improvvisa interruzione dell’ esmololo abbia provocato gli effetti di astinenza che sopravvengono abitualmente in caso di brusco arresto di un trattamento cronico a base di beta-bloccanti in pazienti con malattia coronarica (CAD).
Si raccomanda tuttavia particolare cautela in pazienti con malattia coronarica in caso di interruzione improvvisa delle infusioni di esmololo.
TACHICARDIA E IPERTENSIONE PERIOPERATORIE Durante il trattamento della tachicardia e/o dell’ipertensione nella fase perioperatoria, possono essere utilizzati i seguenti schemi posologici.
a) Per il trattamento intraoperatorio - durante l’anestesia, quando è necessario un controllo immediato, si somministra un’iniezione in bolo di 80 mg in 15-30 secondi, seguito da un’infusione di 150 mcg /kg/min.
Titolare la velocità di infusione come richiesto fino a 300 mcg /kg/min.
b) Al momento del risveglio dall’anestesia, si somministra un’infusione di 500 mcg /kg/min fino a 4 minuti seguita da un’infusione di 300 mcg /kg/min.
c) In periodo postoperatorio, se è disponibile un periodo di tempo per la titolazione, si somministra la dose di carico di 500 mcg /kg/min nell’arco di un minuto prima di ogni fase di titolazione, al fine di produrre una rapida comparsa dell’azione.
Utilizzare le fasi di titolazione di 50, 100, 150, 200, 250 e 300 mcg /kg/min somministrate ogni quattro minuti, interrompendosi una volta raggiunto l’effetto terapeutico desiderato.
Sostituzione della terapia a base di esmololo con farmaci alternativi Dopo avere raggiunto un controllo adeguato della frequenza cardiaca e uno stato clinico stabile, è possibile passare alla somministrazione di farmaci alternativi (antiaritmici o calcio-antagonisti).
Quando si sostituisce l’esmololo con farmaci alternativi, il medico deve riferirsi attentamente alle istruzioni relative a tali farmaci e ridurre la posologia di esmololo nel modo seguente: 1) Entro la prima ora successiva alla somministrazione della prima dose di farmaco alternativo, si raccomanda di ridurre della metà (50%) la velocità di infusione dell’esmololo 2) Dopo la somministrazione della seconda dose del farmaco alternativo, si raccomanda di monitorare attentamente la risposta del paziente e, se nella prima ora è stato mantenuto un controllo soddisfacente, interrompere l’infusione di esmololo.Ulteriori informazioni sul dosaggio: Appena si raggiunge l’effetto terapeutico desiderato (ad es.
pressione arteriosa ridotta), si sospende la dose di carico e si riduce l’infusione incrementale a 12,5-25 mcg /kg/min.
Se lo si desidera, si aumenta anche l’intervallo tra le fasi di titolazione da cinque a dieci minuti.
Quando la frequenza cardiaca, o la pressione arteriosa, si avvicina rapidamente o supera il limite di sicurezza si deve interrompere la somministrazione di ESMOCARD; successivamente si inizia di nuovo, senza somministrare un’infusione da carico, ad una dose inferiore dopo che la frequenza cardiaca, o la pressione arteriosa, è ritornata ad un livello accettabile.
Speciali popolazioni Pazienti anziani Non sono stati ancora condotti studi particolari sui pazienti anziani.
Tuttavia, un’analisi dei dati relativi a 252 pazienti di età superiore a 65 anni non ha rivelato nessuna modifica degli effetti farmacodinamici rispetto ai risultati ottenuti su pazienti di età inferiore a 65 anni.
Pazienti con insufficienza renale Nei pazienti con insufficienza renale, è necessario adottare particolare cautela quando si somministra esmololo per infusione, poiché il metabolita acido viene eliminato attraverso i reni.
L’eliminazione del metabolita acido si riduce in misura significativa in pazienti con patologia renale, con un incremento dell’emivita di eliminazione di circa dieci volte i livelli normali, unitamente a livelli di plasma sensibilmente elevati.Pazienti con insufficienza epatica In caso di insufficienza epatica, non sono necessarie precauzioni particolari per via del ruolo precipuo svolto dalle esterasi plasmatiche nel metabolismo dell’esmololo.
Popolazione pediatrica (età inferiore a 18 anni): I dati disponibili sull’uso di esmololo cloridrato sui bambini sono limitati (vedere paragrafi 5.1 e 5.2).
Poiché i dati disponibili non supportano la sicurezza e l’efficacia nella popolazione pediatrica, l’uso del prodotto non è raccomandato in questi pazienti.
Modalità di somministrazione La polvere deve essere ricostituita/diluita prima dell’uso.
La polvere ricostituita/diluita può essere somministrata in due diverse concentrazioni in due diversi volumi: 1.
La concentrazione standard è di 10 mg/ml, con un volume finale di 250 ml 2.
In alcuni casi dove si ritiene necessario un minore volume, è possibile preparare una concentrazione più alta (50 mg/ml) diluendo la polvere in un volume finale di 50 ml e poi somministrarla con una POMPA DI PERFUSIONE/MOTORIZZATA- L’esperienza in ambito clinico con l’uso di questa maggiore concentrazione è limitata.
Questa maggiore concentrazione deve essere infusa solo attraverso una grossa vena o un catetere centrale utilizzando una pompa di perfusione (vedere il paragrafo 4.4).
Vedere il paragrafo 6.6 per la modalità di preparazione.
TABELLE DI CONVERSIONE DELLA VELOCITA’ DI INFUSIONE (mcg /kg/min à ml/min) per una soluzione per infusione diluita (10 mg/ml) somministrata tramite INFUSIONE STANDARD:Tabella di conversione: microgrammo/kg/min ml/min (esmololo diluito alla concentrazione di 10 mg/ml) 500 mcg/kg/min 50 mcg/kg/min 100 mcg/kg/min 150 mcg/kg/min 200 mcg/kg/min 250 mcg/kg/min 300 mcg/kg/min Solo 1 minuto kg ml/min ml/min ml/min ml/min ml/min ml/min ml/min 40 2 0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2 45 2,25 0,225 0,45 0,675 0,9 1,125 1,35 50 2,5 0,25 0,5 0,75 1 1,25 1,5 55 2,75 0,275 0,55 0,825 1,1 1,375 1,65 60 3 0,3 0,6 0,9 1,2 1,5 1,8 65 3,25 0,325 0,65 0,975 1,3 1,625 1,95 70 3,5 0,35 0,7 1,05 1,4 1,75 2,1 75 3,75 0,375 0,75 1,125 1,5 1,875 2,25 80 4 0,4 0,8 1,2 1,6 2 2,4 85 4,25 0,425 0,85 1,275 1,7 2,125 2,55 90 4,5 0,45 0,9 1,35 1,8 2,25 2,7 95 4,75 0,475 0,95 1,425 1,9 2,375 2,85 100 5 0,5 1 1,5 2 2,5 3 105 5,25 0,525 1,05 1,575 2,1 2,625 3,15 110 5,5 0,55 1,1 1,65 2,2 2,75 3,3 115 5,75 0,575 1,15 1,725 2,3 2,875 3,45 120 6 0,6 1,2 1,8 2,4 3 3,6
TABELLE DI CONVERSIONE DELLA VELOCITA’ DI INFUSIONE (mcg /kg/min à ml/min) per una soluzione per infusione concentrata (50 mg/ml) somministrata con unaPOMPA DI PERFUSIONE/MOTORIZZATA:Tabella di conversione: microgrammo/kg/min ml/ora (esmololo diluito alla concentrazione di 10 mg/ml) 500 mcg/kg/min 50 mcg/kg/min 100 mcg/kg/min 150 mcg/kg/min 200 mcg/kg/min 250 mcg/kg/min 300 mcg/kg/min Solo 1 minuto kg ml/ora ml/ora ml/ora ml/ora ml/ora ml/ora ml/ora 40 120 12 24 36 48 60 72 45 135 13,5 27 40,5 54 67,5 81 50 150 15 30 45 60 75 90 55 165 16,5 33 49,5 66 82,5 99 60 180 18 36 54 72 90 108 65 195 19,5 39 58,5 78 97,5 117 70 210 21 42 63 84 105 126 75 225 22,5 45 67,5 90 112,5 135 80 240 24 48 72 96 120 144 85 255 25,5 51 76,5 102 127,5 153 90 270 27 54 81 108 135 162 95 285 28,5 57 85,5 114 142,5 171 100 300 30 60 90 120 150 180 105 315 31,5 63 94,5 126 157,5 189 110 330 33 66 99 132 165 198 115 345 34,5 69 103,5 138 172,5 207 120 360 36 72 108 144 180 216 Tabella di conversione: microgrammo/kg/min ml/min (esmololo diluito alla concentrazione di 50 mg/ml) 500 mcg/kg/min 50 mcg/kg/min 100 mcg/kg/min 150 mcg/kg/min 200 mcg/kg/min 250 mcg/kg/min 300 mcg/kg/min Solo 1 minuto kg ml/min ml/min ml/min ml/min ml/min ml/min ml/min 40 0,4 0,04 0,08 0,12 0,16 0,2 0,24 45 0,45 0,045 0,09 0,135 0,18 0,225 0,27 50 0,5 0,05 0,1 0,15 0,2 0,25 0,3 55 0,55 0,055 0,11 0,165 0,22 0,275 0,33 60 0,6 0,06 0,12 0,18 0,24 0,3 0,36 65 0,65 0,065 0,13 0,195 0,26 0,325 0,39 70 0,7 0,07 0,14 0,21 0,28 0,35 0,42 75 0,75 0,075 0,15 0,225 0,3 0,375 0,45 80 0,8 0,08 0,16 0,24 0,32 0,4 0,48 85 0,85 0,085 0,17 0,255 0,34 0,425 0,51 90 0,9 0,09 0,18 0,27 0,36 0,45 0,54 95 0,95 0,095 0,19 0,285 0,38 0,475 0,57 100 1 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 105 1,05 0,105 0,21 0,315 0,42 0,525 0,63 110 1,1 0,11 0,22 0,33 0,44 0,55 0,66 115 1,15 0,115 0,23 0,345 0,46 0,575 0,69 120 1,2 0,12 0,24 0,36 0,48 0,6 0,72 Tabella di conversione: microgrammo/kg/min ml/ora (esmololo diluito alla concentrazione di 50 mg/ml) 500 mcg/kg/min 50 mcg/kg/min 100 mcg/kg/min 150 mcg/kg/min 200 mcg/kg/min 250 mcg/kg/min 300 mcg/kg/min Solo 1 minuto kg ml/ora ml/ora ml/ora ml/ora ml/ora ml/ora ml/ora 40 24 2,4 4,8 7,2 9,6 12 14,4 45 27 2,7 5,4 8,1 10,8 13,5 16,2 50 30 3 6 9 12 15 18 55 33 3,3 6,6 9,9 13,2 16,5 19,8 60 36 3,6 7,2 10,8 14,4 18 21,6 65 39 3,9 7,8 11,7 15,6 19,5 23,4 70 42 4,2 8,4 12,6 16,8 21 25,2 75 45 4,5 9 13,5 18 22,5 27 80 48 4,8 9,6 14,4 19,2 24 28,8 85 51 5,1 10,2 15,3 20,4 25,5 30,6 90 54 5,4 10,8 16,2 21,6 27 32,4 95 57 5,7 11,4 17,1 22,8 28,5 34,2 100 60 6 12 18 24 30 36 105 63 6,3 12,6 18,9 25,2 31,5 37,8 110 66 6,6 13,2 19,8 26,4 33 39,6 115 69 6,9 13,8 20,7 27,6 34,5 41,4 120 72 7,2 14,4 21,6 28,8 36 43,2 Avvertenze e precauzioni
- ESMOCARD 2500 mg polvere per concentrato per soluzione per infusione deve essere ricostituito/diluito e utilizzato subito dopo l’apertura (vedere paragrafo 6).
Diluizioni non corrette di ESMOCARD possono determinare gravi sovradosaggi.
Tali sovradosaggi possono causare la morte o la disabilità permanente del paziente (vedere paragrafo 4.9).
Si consiglia di portare a termine l’infusione in modo graduale per il rischio di tachicardia da rebound.
Si raccomanda di utilizzare l’esmololo cloridrato con cautela nei pazienti diabetici o in presenza di ipoglicemia.
La gravità dell’ipoglicemia è inferiore a quella osservata con beta-bloccanti meno cardio-selettivi.
I beta-bloccanti possono mascherare i sintomi prodromici di un’ipoglicemia come la tachicardia.
Tuttavia, le vertigini e la sudorazione non sono modificati.
L’effetto indesiderato osservato con maggiore frequenza è l’ipotensione, che è rapidamente reversibile riducendo il dosaggio o interrompendo il trattamento.
Nei pazienti con bassa pressione arteriosa sistolica, si raccomanda ulteriore cautela quando si modifica il dosaggio e durante l’infusione di mantenimento.
Si consiglia di tenere sotto costante monitoraggio la pressione arteriosa e l’ECG in tutti i pazienti trattati con esmololo.
Qualora si manifesti un episodio ipotensivo, si raccomanda di ridurre la velocità di infusione oppure, se necessario, di sospendere il trattamento.
A causa dell’effetto negativo sul tempo di conduzione, i beta-bloccanti vanno somministrati con particolare cautela in pazienti con blocco cardiaco di primo grado.
Si raccomanda di trattare i pazienti anziani con cautela, iniziando con un dosaggio inferiore, anche se di solito la tolleranza di questi pazienti è buona.
I beta-bloccanti possono aumentare il numero e la durata di attacchi di angina in pazienti con angina di Prinzmetal, a causa dell’alfa-recettore incontrastato che funge da mediatore nella vasocostrizione dell’arteria coronarica.
In tali pazienti non devono essere utilizzati beta-bloccanti non selettivi e i bloccanti beta 1 selettivi possono essere utilizzati soltanto con estrema attenzione.
In caso di scompenso cardiaco congestizio è necessario eseguire la stimolazione simpatica per sostenere la funzione circolatoria; il blocco dei recettori beta comporta il rischio potenziale di aumentare ulteriormente la depressione della contrattilità del miocardio e di peggiorare lo scompenso.
La depressione continuata del miocardio con beta-bloccanti per un certo periodo di tempo può, in alcuni casi, portare a insufficienza cardiaca.
Il trattamento con esmololo deve essere interrotto ai primi segni o sintomi di insufficienza cardiaca imminente.
Sebbene l’interruzione possa essere sufficiente a causa della breve emivita di eliminazione dell’esmololo, si potrebbe anche considerare l’eventualità di ricorrere a un trattamento specifico (vedere paragrafo 4.9).
Si raccomanda cautela nell’uso di esmololo per il controllo della risposta ventricolare in pazienti con aritmia sopraventricolare, qualora il paziente presenti funzionalità emodinamiche compromesse oppure stia assumendo farmaci che diminuiscono una o tutte le seguenti funzioni: resistenza periferica, riempimento del miocardio, contrattilità del miocardio o propagazione di impulsi elettrici nel miocardio.
Malgrado la rapida comparsa e scomparsa degli effetti dell’esmololo, sono stati osservati numerosi casi di decesso in stati clinici complessi, in cui si è presumibilmente utilizzato l’esmololo per controllare la frequenza ventricolare.
I pazienti con patologia broncospastica non dovrebbero, in linea generale, assumere beta-bloccanti.
A causa della sua relativa selettività per i recettori beta1 e della sua titolabilità, l’esmololo dovrebbe essere utilizzato con cautela in pazienti con malattie broncospastiche.
Tuttavia, poiché la selettività del beta1 non è assoluta, si raccomanda di titolare attentamente l’esmololo per ottenere la dose efficace più bassa possibile.
In caso di broncospasmo, l’infusione deve essere immediatamente sospesa e, se necessario, somministrato un beta2-agonista.
Se il paziente già utilizza uno stimolante dei beta-2-recettori, può essere necessario riesaminare la dose di tale agente.
L’esmololo deve essere utilizzato con cautela in pazienti con anamnesi di dispnea e asma.
Nei pazienti affetti da psoriasi o psoriasi pregressa, si deve valutare attentamente se somministrare esmololo cloridrato in ogni caso.
In pazienti con disturbi a carico della circolazione periferica (malattia o sindrome di Raynaud, claudicazione intermittente), i beta-bloccanti devono essere usati con estrema cautela, poiché si potrebbe verificare un peggioramento di questi disturbi.
I beta-bloccanti possono indurre bradicardia.
Se la frequenza del polso scende al di sotto di 50-55 battiti al minuto a riposo e il paziente manifesta sintomi correlati alla bradicardia, occorre ridurre il dosaggio.
I beta-bloccanti possono aumentare sia la sensibilità verso gli allergeni, sia la gravità di eventuali reazioni anafilattiche.
L’infusione di concentrazioni di 20 mg/ml è stata associata a irritazione venosa significativa e tromboflebite sia negli animali che nell’uomo.
Lo stravaso di 20 mg/ml può determinare una grave reazione locale e possibile necrosi cutanea.
Sono state osservate reazioni locali a seguito di infusione della concentrazione di 10 mg/ml.
Si raccomanda pertanto di evitare l’infusione in vene di piccole dimensioni oppure mediante un catetere a farfalla.
Impiego nella popolazione pediatrica (età inferiore a 18 anni) Non è stata accertata la sicurezza e l’efficacia dell’esmololo cloridrato sui bambini. Interazioni
- I calcio-antagonisti come il verapamil e, in misura minore, il diltiazem esercitano un’influenza negativa sulla contrattilità e la conduzione atrioventricolare.
Come per altri beta-bloccanti, l’esmololo deve essere utilizzato con cautela in combinazione con verapamil in pazienti con funzionalità ventricolare compromessa.
Tale combinazione non dovrebbe essere impiegata in pazienti con turbe della conduzione e si raccomanda di non somministrare esmololo entro 48 ore dall’interruzione del trattamento con verapamil.
I calcio-antagonisti, come i derivati della diidropiridina (ad es., nifedipina) possono aumentare il rischio di ipotensione.
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e in cura con un calcio-antagonista, il trattamento con beta-bloccanti può determinare insufficienza cardiaca.
Si raccomanda pertanto l’attenta titolazione di Esmocard e un adeguato monitoraggio emodinamico.
L’impiego concomitante di esmololo e farmaci antiaritmici di classe I (come ad esempio disopiramide e chinidina), nonché amiodarone può aumentare l’azione di entrambi sul tempo di conduzione atrio-ventricolare e indurre un effetto inotropo negativo.
L’impiego concomitante di esmololo e insulina oppure farmaci antidiabetici per via orale può intensificare l’effetto di riduzione dello zucchero nel sangue (in particolare i beta-bloccanti non selettivi).
Il blocco beta-adrenergico può prevenire la comparsa di segni di ipoglicemia (tachicardia).
Anestetici In situazioni in cui lo stato del volume plasmatico del paziente è incerto oppure vengono utilizzati in concomitanza farmaci antipertensivi, può verificarsi un’attenuazione della tachicardia di riflesso e un aumento del rischio di ipotensione.
Il blocco continuato dei recettori beta riduce il rischio di aritmia durante l’induzione e l’intubazione.
L’anestesista deve essere informato se il paziente sta assumendo un beta-bloccante in aggiunta all’esmololo.
Gli effetti ipotensivi degli anestetici per inalazione possono essere incrementati in presenza di esmololo.
Se necessario, si può modificare il dosaggio di uno dei due agenti per mantenere l’effetto emodinamico desiderato.
La combinazione di Esmocard e bloccanti gangliari può potenziare l’effetto ipotensivo.
I FANS possono ridurre gli effetti ipotensivi dei beta-bloccanti.
Si deve adottare particolare cautela in caso di impiego concomitante di floctafenina o amisulpride e beta-bloccanti.
La somministrazione concomitante di antidepressivi triciclici, barbiturici e fenotiazine, nonché altri farmaci antipertensivi, può aumentare l’effetto di riduzione della pressione arteriosa.
Si raccomanda di ridurre il dosaggio di Esmocard per evitare un’ipotensione inattesa.
Gli agenti simpatomimetici possono contrastare l’effetto degli agenti bloccanti beta-adrenergici.
Le sostanze che esauriscono la catecolamina, come ad es.
la reserpina, possono avere un potenziamento di effetto se somministrate assieme ad agenti beta-bloccanti.
I pazienti trattati contemporaneamente con una di queste sostanze ed Esmocard devono pertanto essere osservati attentamente per la presenza di un’eventuale ipotensione o di marcata bradicardia che, si manifestano con vertigini, sincope o ipotensione posturale.
L’uso concomitante di clonidina e beta-bloccanti aumenta il rischio di ipertensione da "rebound".
Se associato a beta-bloccanti non selettivi, come il propanololo, il trattamento con clonidina deve essere continuato per un certo periodo dopo l’interruzione della somministrazione del beta-bloccante.
I dati ottenuti da uno studio di interazione tra Esmocard e il warfarin hanno dimostrato che la somministrazione concomitante del farmaco e warfarin non altera i livelli plasmatici di quest’ultimo.
Le concentrazioni di Esmocard, tuttavia, sono inequivocabilmente maggiori se somministrato con warfarin.
Quando la digossina ed Esmocard sono stati somministrati contemporaneamente per via endovenosa a volontari sani, si e’ verificato in alcuni casi un aumento del 10-20% dei livelli ematici di digossina.
L’associazione di glicosidi digitalici ed Esmocard puo’ aumentare il tempo di conduzione atrio-ventricolare.
La digossina non ha influenzato la farmacocinetica di Esmocard.
Quando l’interazione tra morfina somministrata per via endovenosa ed Esmocard è stata studiata in soggetti normali, non sono stati osservati effetti sui livelli plasmatici della morfina.
In presenza di morfina è invece stato osservato un aumento del 46% dei tassi plasmatici di Esmocard allo stato d’equilibrio, senza modificazione degli altri parametri farmacocinetici.
L’effetto di Esmocard sulla durata del blocco neuromuscolare indotto da suxametonio cloruro è stato studiato in pazienti sottoposti a intervento chirurgico.
La comparsa del blocco neuromuscolare indotto dal suxametonio cloruro non è stata influenzata da Esmocard, mentre la durata di tale blocco è stata prolungata, passando da 5 ad 8 minuti.
Sebbene le interazioni osservate in studi condotti con warfarin, digossina, morfina o suxametonio cloruro non siano clinicamente rilevanti, Esmocard deve essere titolato con cautela in pazienti trattati contemporaneamente con queste sostanze. Effetti indesiderati
- In caso di reazione avversa, è possibile ridurre la dose di esmololo oppure interromperne la somministrazione.
La maggior parte delle reazioni avverse sono lievi e transitorie.
La reazione avversa più importante è l’ipotensione.
Per classificare la comparsa di effetti indesiderati si è utilizzata la seguente terminologia: Molto comune (≥ 1/10) Comune (≥1/100, <1/10) Non comune (≥1/1.000, <1/100) Raro (≥1/10.000, <1/1.000) Molto raro (< 1/10.000) Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili) Patologie del sistema nervoso - Comune: parestesia, disturbi dell’attenzione, capogiri¹, sonnolenza, cefalea - Non comune: convulsioni, sincope, disgeusia, disturbi del linguaggio Patologie cardiache - Non comune: bradicardia, blocco atrioventricolare - Molto raro: arresto sinusale, asistole Patologie dell’occhio - Non comune: compromissione della vista Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche - Non comune: broncospasmo, sibilo,dispnea, congestione nasale, edema polmonare, ronchi, rantoli Patologie gastrointestinali - Comune: nausea, vomito Non comune: dispepsia, stipsi, bocca secca, dolore addominale Patologie renali e urinarie - Non comune: ritenzione urinaria Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo - Molto comune: diaforesi.
- Non comune: eritema², scolorimento della pelle², - Molto raro: necrosi cutanea causata da stravaso² - Non nota: psoriasi³ Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo - Non comune: dolore muscolo-scheletrico.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione - Comune: anoressia Patologie vascolari - Molto comune: ipotensione - Non comune: ischemia periferica, pallore, rossore - Molto raro: tromboflebite² Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione - Comune: astenia, affaticamento, reazione nel sito di iniezione, reazione nel sito di infusione, infiammazione nel sito di infusione, indurimento nel sito di infusione - Non comune: dolore toracico, edema², dolore², bruciore nel sito di infusione, febbre e brividi Disturbi psichiatrici: - Comune: depressione, ansia, stato confusionale, agitazione - Non comune: pensieri anomali 1 I capogiri e la diaforesi sono associate a ipotensione sintomatica.
2 In associazione a reazioni nel sito di iniezione e di infusione.
3 I beta-bloccanti sono una classe di farmaci che, in certi casi, possono causare psoriasi o indurne il peggioramento.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza L’esmololo è sconsigliato durante la gravidanza.
Non sono disponibili dati sufficienti per determinare i possibili effetti nocivi dell’esmololo durante la gravidanza.
Al momento non vi sono indicazioni per un incremento del rischio di anomalie congenite nell’uomo.
Gli studi su animali hanno evidenziato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
Il rischio potenziale per gli esseri umani non è noto.
In base all’azione farmacologica, nell’ultimo trimestre di gravidanza si deve tenere conto di possibili effetti indesiderati sul feto e sul neonato (in particolare ipoglicemia, ipotensione e bradicardia).
I beta-bloccanti riducono la circolazione nella placenta.
Qualora il trattamento con esmololo sia considerato necessario, si raccomanda di monitorare il flusso sanguigno uteroplacentale e la crescita fetale.
Il neonato deve essere sottoposto ad accurato monitoraggio.
Allattamento Non è noto se l’esmololo sia escreto nel latte materno.
L’allattamento al seno è sconsigliato durante l’uso di esmololo. Conservazione
- Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Per le condizioni di conservazione della soluzione ricostituita, vedere paragrafo 6.3.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.