ESERINA SALF 5F 1ML 1MG/ML
80,00 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 01/02/2015
Trattamento della sindrome anticolinergica centrale da atropina e atropino-simili.
Ogni fiala contiene: Principio attivo: Eserina salicilato 1 mg Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità al principio attivo o ad altre sostanze strettamente correlate da un punto di vista chimico e/o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Infiammazione attiva dell’iris o del corpo ciliare.
Distacco di retina.
Stato vagotonico.
Asma.
Gangrena.
Diabete.
Gravi cardiopatie.
Ostruzione meccanica dell’intestino o del tratto urogenitale.
Morbo di Parkinson.
Durante l’anestesia con un bloccante neuromuscolare depolarizzante (es.
succinilcolina). Posologia
- Eserina può essere somministrata per via endovenosa o intramuscolare.
La dose iniziale di 0,5-1,2 mg può essere seguita da una seconda dose qualora non si osservi alcuna risposta entro 30 minuti.
La velocità di somministrazione endovenosa non dovrebbe essere superiore a 1 mg/min.
La soluzione deve essere limpida, incolore e priva di particelle visibili.
Non usare la soluzione se leggermente opalescente.
Usare per una sola ed ininterrotta somministrazione e l’eventuale residuo non può essere utilizzato. Avvertenze e precauzioni
- L’atropina solfato (come soluzione iniettabile) deve essere disponibile come antidoto in caso di effetti tossici da eserina.
Il medicinale contiene sodio metabisolfito che raramente può causare gravi reazioni di ipersensibilità e broncospasmo.
Il medicinale contiene acido benzoico che può aumentare il rischio di itterizia nei neonati.
Il medicinale contiene una piccola quantità di alcol etilico (etanolo), inferiore a 100 mg/dose.
Per chi svolge attività sportiva, l’uso di medicinali contenenti alcol etilico può determinare positività ai test antidoping in rapporto ai limiti di concentrazione alcolemica indicata da alcune federazioni sportive.
Nel caso in cui la sindrome anticolinergica centrale sia dovuta a un’overdose da antidepressivi triciclici, occorre valutare attentamente se l’eserina rappresenti l’unica opzione terapeutica in quanto sono riportati alcuni casi di arresto cardiaco per evoluzione clinica di una iniziale bradicardia. Interazioni
- L’eserina prolunga gli effetti dei bloccanti neuromuscolari depolarizzanti (es.
succinilcolina) da 5 a 45 minuti; può potenziare l’azione di farmaci colinergici ed antagonizzare l’azione di farmaci anticolinergici. Effetti indesiderati
- Sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati: Patologie cardiache: bradicardia, aumento della pressione arteriosa (soprattutto in pazienti affetti da morbo di Parkinson) e della frequenza cardiaca, asistolia, contrazioni ventricolari premature, bigeminismo, fibrillazione atriale e tachicardia ventricolare.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: diaforesi (sudorazione eccessiva).
Patologie endocrine: incremento dei livelli dell’ormone della crescita, intensificazione della risposta all’ormone rilasciante l’ormone della crescita (Growth Hormone-Releasing Hormone - GHRH), aumento dei livelli sierici della prolattina, beta-endorfina, ormone adenocorticotropo (ACTH), cortisolo e livelli di epinefrina.
Patologie gastrointestinali: diarrea, incontinenza fecale, ipersalivazione, iperperistalsi con crampi addominali, nausea e vomito.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: debolezza muscolare e fascicolazione.
Patologie dell’occhio: midriasi, irritazione oculare, lacrimazione, emicrania e miopia con visione confusa, cisti dell’iride e distacco della retina.
Patologie del sistema nervoso: depressione, irrequietezza, ansia, fatica, allucinazioni e disforia, convulsioni (soprattutto in caso di iniezione rapida).
Patologie renali ed urinarie: incontinenza urinaria acuta.
Patologie respiratorie: broncospasmo ed aumento delle secrezioni tracheobronchiali.
In alcuni casi, anche se estremamente rari, possono verificarsi paralisi della muscolatura respiratoria o edema polmonare. Gravidanza e allattamento
- Poiché non sono noti gli effetti sullo sviluppo del feto della eserina, il medicinale non deve essere usato durante la gravidanza, se non in caso di assoluta necessità.
Non sono disponibili dati relativi all’uso di eserina durante l’allattamento e non si conoscono gli effetti dell’esposizione al farmaco sui bambini in allattamento.
Pertanto, il medicinale non deve essere usato durante l’allattamento, se non in caso di assoluta necessità. Conservazione
- Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
Non sono richieste particolari condizioni di conservazione in relazione alla temperatura.
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