ENVITAVIT EV 10FL 932MG
220,00 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 31/08/2021
Supplementazione vitaminica parenterale quando la nutrizione orale o enterale è impossibile, insufficiente o controindicata. Envitavit è indicato esclusivamente negli adulti e nei bambini di età pari o superiore a 11 anni.
Un flaconcino con 932 mg di sostanza secca (polvere) contiene:
1. | Retinolo (Vitamina A) | 0,99 mg | equivalente a retinolo (Vitamina A) | 3300 UI |
(sotto forma di Retinolo palmitato) | 1,82 mg | |||
2. | Colecalciferolo | 0,005 mg | equivalente aVitamina D3 | 200 UI |
3. | all-rac-α-tocoferolo(Vitamina E) | 9,11 mg | ||
4. | all-rac-fitomenadione (Vitamina K1) | 0,15 mg | ||
5. | Acido ascorbico (Vitamina C) | 200 mg | ||
6. | Tiamina (Vitamina B1) | 6,00 mg | ||
(sotto forma di Tiamina cloridrato) | 7,636 mg | |||
7. | Riboflavina (Vitamina B2) | 3,60 mg | ||
(sotto forma di Riboflavina sodio fosfato) | 4,585 mg | |||
8. | Piridossina (Vitamina B6) | 6,00 mg | ||
(sotto forma di Piridossina cloridrato) | 7,30 mg | |||
9. | Cianocobalamina (Vitamina B12) | 0,005 mg | ||
10. | Acido folico (Vitamina B9) (sotto forma di Acido folico idrato) | 0,60 mg | ||
11. | Acido pantotenico (Vitamina B5) | 15,0 mg | ||
(sotto forma di Despantenolo) | 14,0 mg | |||
12. | Biotina(Vitamina B7) | 0,06 mg | ||
13. | Nicotinamide(Vitamina B3) | 40,0 mg |
Controindicazioni
- • Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.
1, comprese le proteine della soia/i prodotti a base di soia o le proteine delle arachidi/i prodotti a base di arachidi.
• Neonati, lattanti e bambini di età inferiore a 11 anni.
• Ipervitaminosi preesistente.
• Severa ipercalcemia, ipercalciuria o qualsiasi trattamento, malattia e/o disturbo che può determinare ipercalcemia e/o ipercalciuria severa (ad es.
tumori, metastasi scheletriche, iperparatiroidismo primario, granulomatosi ecc.).
• Associazione con vitamina A o retinoidi (vedere paragrafo 4.
5). Posologia
- Posologia Adulti, adolescenti e bambini di età pari o superiore a 11 anni: 1 flaconcino al giorno Anziani La dose prevista per gli adulti non deve necessariamente essere modificata a causa dell’età.
Tuttavia, il medico deve essere consapevole del maggior rischio di patologie che possono avere ripercussioni sul dosaggio in questa popolazione (vedere paragrafo 4.
4).
Pazienti con compromissione epatica e renale: I livelli plasmatici delle vitamine devono essere monitorati durante la somministrazione e il dosaggio deve essere modificato di conseguenza.
Popolazione pediatrica-Bambini di età inferiore a 11 anni: Envitavit è controindicato nei neonati, nei lattanti e nei bambini di età inferiore a 11 anni.
Nota: Quando si somministra Envitavit insieme ad altri prodotti contenenti vitamine, occorre tenere in considerazione la quantità totale di tali vitamine per evitare un sovradosaggio.
Modo di somministrazione Uso endovenoso.
Envitavit deve essere somministrato lentamente.
Il tempo di somministrazione e la velocità di infusione dipendono dalle raccomandazioni relative alla soluzione per infusione (vedere paragrafo 6.
6).
Precauzioni che devono essere prese prima della manipolazione o della somministrazione del medicinale Envitavit deve essere usato esclusivamente come additivo per soluzioni per infusione.
Dopo ricostituzione in acqua per preparazioni iniettabili o soluzione di NaCl 9 mg/mL o glucosio 50 mg/mL, diluire il prodotto in soluzioni/emulsioni per infusione compatibili (vedere paragrafo 6.
6).
Usare soltanto se la soluzione ricostituita è limpida e di colore giallo-arancione. Avvertenze e precauzioni
- Avvertenze Sono state segnalate reazioni di ipersensibilità sistemiche da lievi a severe ai componenti di Envitavit (comprese le vitamine B1, B2, B12, l’acido folico, la lecitina di soia e reazioni allergiche crociate alle proteine di soia e arachidi), vedere paragrafo 4.
8.
L’infusione o l’iniezione deve essere interrotta immediatamente qualora si manifestino segni o sintomi di una reazione di ipersensibilità.
È previsto un flaconcino al giorno per coprire il normale fabbisogno giornaliero di vitamine e mantenere l’omeostasi vitaminica.
In caso di deficit specifici di singole vitamine è necessaria un’integrazione individuale di tali vitamine.
Tenere in considerazione l’apporto addizionale di vitamine da altre fonti per evitare un sovradosaggio e gli effetti tossici.
Il rischio di ipervitaminosi A e tossicità da vitamina A è aumentato, ad es., nei pazienti con malnutrizione proteica, compromissione renale (anche in assenza di integrazione di vitamina A), compromissione epatica, nei pazienti pediatrici e nei pazienti sottoposti a trattamento a lungo termine.
Una malattia epatica acuta nei pazienti con depositi epatici saturi di vitamina A può portare alla manifestazione della tossicità della vitamina A.
L’alcol promuove la deplezione epatica di vitamina A e potenzia la tossicità della vitamina A.
Pertanto, nei pazienti con abuso cronico di alcol occorre particolare prudenza.
Quantità eccessive di vitamina D possono causare ipercalcemia e ipercalciuria.
Il rischio di tossicità da vitamina D è maggiore nei pazienti con malattie e/o disturbi che possono causare ipercalcemia e/o ipercalciuria e nei pazienti in terapia vitaminica cronica.
Benché in casi estremamente rari, quantità eccessive di vitamina E possono compromettere la guarigione delle ferite a causa di disfunzione piastrinica e disturbi della coagulazione del sangue.
Il rischio di tossicità da vitamina E è maggiore nei pazienti con compromissione della funzione epatica, nei pazienti con disturbi della coagulazione o sotto terapia anticoagulante orale e nei pazienti in terapia vitaminica cronica.
L’acido folico e la vitamina K possono causare disturbi gastrointestinali in caso di somministrazione di dosi elevate.
Precauzioni speciali d’ impiego Monitoraggio Considerare l’apporto vitaminico totale da tutte le fonti, quali fonti nutrizionali (ad es.
emulsioni lipidiche), altri tipi di integrazione vitaminica o medicinali che possono interagire con Envitavit (vedere paragrafo 4.
5).
Monitorare regolarmente le condizioni cliniche e i livelli plasmatici delle vitamine (in particolare delle vitamine A, D ed E), soprattutto nei pazienti con disfunzione epatica, insufficienza renale e nei pazienti che necessitano di una somministrazione a lungo termine.
I pazienti che ricevono preparati parenterali multivitaminici come unica fonte di vitamine per periodi prolungati devono essere monitorati per garantire un’integrazione adeguata.
Nei pazienti in stato di malnutrizione o deplezione, una rialimentazione rapida può portare alla sindrome da rialimentazione, caratterizzata da squilibri idroelettrolitici severi associati a complicanze metaboliche.
La rialimentazione richiede l’impiego di minerali, come fosfato e magnesio, e cofattori, come la tiamina.
Pertanto, con la rialimentazione deve essere iniziata anche l’integrazione vitaminica.
Fornire un apporto adeguato di tiamina.
A causa del contenuto in vitamina K, i fattori della coagulazione del paziente devono essere monitorati regolarmente.
Nei pazienti sottoposti a integrazione multivitaminica è stato segnalato un aumento dei livelli di acidi biliari (acidi biliari totali e singoli, compreso l’acido glicocolico).
A causa dell’acido glicocolico contenuto in Envitavit si raccomanda uno stretto monitoraggio della funzione epatica.
Alcune vitamine (in particolare A, B2 e B6) sono sensibili alla luce ultravioletta (ad es.
luce solare diretta o indiretta).
Inoltre, livelli più elevati di ossigeno nella soluzione possono determinare una perdita, in particolare, delle vitamine A, B1, C e D.
Questi fattori devono essere tenuti in considerazione qualora non si raggiungano livelli vitaminici sufficienti.
Monitoraggio generale della nutrizione parenterale Notoriamente, in alcuni pazienti in nutrizione parenterale (compresa la nutrizione parenterale con integrazione vitaminica) si manifestano patologie epatobiliari comprendenti colestasi, steatosi epatica, fibrosi e cirrosi, che possono portare a insufficienza epatica, oltre a colecistite e colelitiasi.
Si raccomanda pertanto il monitoraggio dei parametri della funzione epatica nei pazienti in nutrizione parenterale che ricevono Envitavit.
I pazienti che presentano anomalie dei parametri di laboratorio o altri segni di patologie epatobiliari devono essere visitati precocemente da un medico esperto di malattie epatiche per poter identificare possibili fattori causali e contribuenti e stabilire i possibili interventi terapeutici e profilattici.
Pazienti con compromissione epatica I pazienti con compromissione della funzione epatica possono richiedere un’integrazione vitaminica personalizzata.
Prestare particolare attenzione ai livelli di vitamina A, perché la presenza di una malattia epatica è associata a una maggiore sensibilità alla tossicità da vitamina A, in particolare nei pazienti con abuso cronico di alcol.
A causa del contenuto in acido glicocolico, un attento monitoraggio della funzione epatica è obbligatorio in caso di somministrazione ripetuta o prolungata di Envitavit.
Pazienti con compromissione renale I pazienti con compromissione renale presentano un rischio potenziale di sovradosaggio/tossicità in fase predialitica a causa della ridotta capacità di escrezione renale delle vitamine idrosolubili in eccesso.
Durante la dialisi, la perdita di vitamine, in particolare di vitamine idrosolubili, può aumentare il fabbisogno vitaminico.
Può essere necessaria un’integrazione vitaminica personalizzata in base al grado di compromissione renale e alla presenza di comorbilità.
Prestare particolare attenzione ai pazienti con insufficienza renale severa per mantenere i livelli di vitamina D e prevenire una tossicità da vitamina A.
Uso in pazienti con carenza di vitamina B12 In pazienti a rischio di carenza di vitamina B12 (cianocobalamina), ad esempio in pazienti con sindrome dell’intestino corto, malattia infiammatoria intestinale, uso di metformina per oltre 4 mesi, uso di inibitori della pompa protonica o di antagonisti dei recettori H2 dell’istamina per oltre 12 mesi, vegani o vegetariani stretti e adulti di età superiore a 75 anni, e/o quando è previsto un trattamento di più settimane, prima di iniziare la terapia con Envitavit si raccomanda una valutazione dello stato della vitamina B12.
Dopo diversi giorni di somministrazione, le quantità singole sia di cianocobalamina (vitamina B12) che di acido folico contenute in Envitavit potrebbero essere sufficienti a determinare un aumento della conta degli eritrociti, della conta dei reticolociti e dei valori di emoglobina in alcuni pazienti affetti da anemia megaloblastica associata a carenza di vitamina B12.
Ciò potrebbe mascherare una carenza di vitamina B12 preesistente, che necessita di dosi di cianocobalamina superiori a quelle fornite con Envitavit.
Quando si interpretano i livelli di vitamina B12, si deve tenere conto del fatto che la recente assunzione di tale vitamina può determinare livelli normali malgrado una carenza tissutale.
Pazienti pediatrici Envitavit è controindicato nei neonati, nei lattanti e nei bambini di età inferiore a 11 anni.
Pazienti anziani In generale, nei pazienti anziani devono essere presi in considerazione adattamenti posologici (riduzione della dose e/o prolungamento degli intervalli di somministrazione) a causa dell’età avanzata e quindi della maggiore frequenza di riduzione della funzione epatica, renale o cardiaca, oltre che di malattie o trattamenti farmacologici concomitanti.
Avvertenze speciali/precauzioni relative agli eccipienti Questo medicinale contiene fino a 2 mmol (46 mg) di sodio per flaconcino, equivalente a 2,3% dell’assunzione massima giornaliera raccomandata dall’OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.
Interferenza con i test sierologici Il prodotto non deve essere somministrato prima del prelievo di campioni di sangue per la diagnosi di anemia megaloblastica (anemia perniciosa), perché l’acido folico somministrato può mascherare un deficit di cianocobalamina e viceversa.
La presenza di acido ascorbico nel sangue e nelle urine può portare a risultati falsamente alti o bassi di glucosio in alcuni test del glucosio ematico e urinario.
La biotina può interferire con i test diagnostici di laboratorio basati sull’interazione biotina/streptavidina, producendo risultati falsamente diminuiti o falsamente aumentati, a seconda del test utilizzato.
Il rischio di interferenza è maggiore nei bambini e nei pazienti con insufficienza renale e aumenta all’aumentare della dose.
Nell’interpretazione dei risultati degli esami di laboratorio devono essere prese in considerazione possibili interferenze della biotina, specialmente se si osserva una mancanza di coerenza con la presentazione clinica (ad esempio, risultati di esami tiroidei che suggeriscono la malattia di Graves in pazienti asintomatici che assumono biotina o risultati falsi negativi dell’esame della troponina in pazienti con infarto miocardico che assumono biotina).
Nei casi di sospetta interferenza occorre utilizzare, se disponibili, test diagnostici alternativi non sensibili a interferenze con la biotina.
È necessario consultare il personale di laboratorio quando si prescrivono esami di laboratorio in pazienti che assumono biotina.
Compatibilità La compatibilità deve essere esaminata prima della miscelazione con altre soluzioni/emulsioni per infusione (vedere paragrafi 6.
2 e 6.
6). Interazioni
- Alcuni farmaci possono aumentare o ridurre i livelli vitaminici a causa di diverse interazioni.
I farmaci che aumentano i livelli vitaminici comprendono: • I retinoidi (ad es.
bexarotene o acitretina) aumentano il rischio di ipervitaminosi A (vedere paragrafi 4.
3 e 4.
4).
I farmaci che riducono i livelli vitaminici comprendono: • I farmaci che interferiscono con il metabolismo della vitamina D, comprendenti antiepilettici (ad es.
carbamazepina, fenobarbital, fenitoina, fosfenitonia e primidone), antineoplastici (ad es.
antracicline, taxani), rifampicina, glucocorticoidi, efavirenz, zidovudina e ketoconazolo possono aumentare la percentuale di inattivazione della vitamina D.
• Gli antagonisti della piridossina, comprendenti cicloserina,idralazina, isoniazide, penicillamina, fenelzina e teofillina e determinati anticonvulsivanti che agiscono da induttori enzimatici (ad es.
fenitoina o carbamazepina) possono aumentare il fabbisogno di piridossina.
• L’etionamide può portare a un deficit di piridossina.
• Gli antagonisti dell’acido folico (ad es.
metotrexato, pirimetamina), gli antiepilettici che agiscono da induttori enzimatici (ad es.
fenitoina, fosfenitoina, carbamazepina, primidone) e dosi elevate di catechine del tè possono portare a un deficit di folato dovuto al blocco della conversione della forma inattiva dell’acido folico nella forma attiva.
• Il trattamento con rifampicina riduce la concentrazione di vitamina D.
Altre interazioni: • L’acido folico può interferire con l’efficacia di alcuni anticonvulsivanti, ad es.
fenobarbital,fenitoina, fosfenitoina e primidone, con conseguente aumento della frequenza di crisi convulsive.
• Livelli elevati di acido folico possono aumentare l’effetto citotossico delle chemioterapie a base di fluoropirimidine.
• Deferoxamina: rischio aumentato di insufficienza cardiaca indotta da ferro a causa di un aumento della mobilizzazione del ferro dovuto all’integrazione di vitamina C (>500 mg).
Per le precauzioni specifiche si rimanda alle informazioni sul prodotto della deferoxamina.
• Envitavit contiene vitamina A, che può causare un aumento dell’ipertensione intracranica idiopatica quando usato in associazione con medicinali che possono causare ipertensione intracranica idiopatica (ad es.
alcune tetracicline).
• Envitavit contiene vitamina K, che può ridurre l’effetto di un trattamento anticoagulante con derivati cumarinici (ad es.
acenocumarolo, warfarin, fenprocumone).
Pertanto, durante il trattamento con questo tipo di anticoagulanti, l’attento monitoraggio dei fattori della coagulazione del sangue (tempo di protrombina (PT)/ International Normalized Ratio (INR) deve essere più frequente.
• Tipranavir soluzione orale: contiene 116 UI/mL di vitamina E, un valore superiore all’apporto giornaliero raccomandato.
Interazioni con ulteriori integrazioni vitaminiche: Alcuni medicinali possono interagire con determinate vitamine a dosi notevolmente superiori a quelle somministrate con Envitavit.
Questo aspetto deve essere tenuto in considerazione nei pazienti che ricevono vitamine da più fonti.
Se pertinente, i pazienti devono essere monitorati per tali interazioni e trattati di conseguenza. Effetti indesiderati
- Vi sono state segnalazioni rare di reazioni anafilattoidi dopo somministrazione parenterale di preparati multivitaminici.
Inoltre, vi sono state segnalazioni rare di reazioni anafilattoidi dopo dosi endovenose elevate di tiamina, prevalentemente in pazienti con predisposizione alle reazioni allergiche.
Tuttavia, il rischio è trascurabile se la tiamina viene co-somministrata con altre vitamine del gruppo B.
Elenco degli effetti indesiderati Gli effetti indesiderati sono elencati in ordine di frequenza: Molto comune: (≥1/10) Comune: (≥1/100, <1/10) Non comune: (≥1/1.
000,<1/100) Raro: (≥1/10.
000, <1/1.
000) Molto raro: (<1/10.
000) Non nota: (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili) Patologie gastrointestinali Non nota: Nausea, vomito, diarrea Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Non nota: Reazioni in sede di iniezione, ad es.
sensazione di bruciore, eruzione cutanea Disturbi del sistema immunitario Non nota: Ipersensibilità fino allo shock anafilattico Esami diagnostici Non nota: Transaminasi aumentate, alanina amino transferasi aumentata, acidi biliari totali aumentati, gamma-glutamiltransferasi aumentata, glutammato deidrogenasi aumentata, fosfatasi alcalina ematica aumentata Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.
aifa.
gov.
it/content/segnalazioni-reazioni-avverse Gravidanza e allattamento
- I medici devono considerare attentamente i potenziali rischi e benefici per ogni singolo paziente prima di prescrivere Envitavit.
Gravidanza I dati relativi all’uso di Envitavit in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato.
Gli studi sugli animali non sono sufficienti a dimostrare una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.
3).
L’uso di Envitavit durante la gravidanza può essere considerato, se necessario, a condizione che si osservino l’indicazione e i dosaggi per evitare un sovradosaggio vitaminico.
La dose giornaliera consigliata non deve essere superata, dal momento che dosi elevate di Vitamina A durante la gravidanza possono indurre malformazioni fetali. Allattamento Envitavit e i suoi metaboliti sono escreti nel latte materno.
L’uso di Envitavit non è raccomandato durante l’allattamento a causa del rischio di sovradosaggio di vitamina A nel neonato.
Fertilità Non ci sono dati disponibili. Conservazione
- Conservare in frigorifero (2°C - 8°C).
A temperatura ambiente (non superiore a 25°C), scade dopo 3 mesi.
Cerca farmaci per nome:
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.