ENJAYMO INFUS 1FL 50MG/ML 22ML

1.513,41 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: SUTIMLIMAB
  • ATC: L04AJ04
  • Descrizione tipo ricetta: OSP - USO OSPEDALIERO
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 18/10/2024

Enjaymo è indicato per il trattamento dell’anemia emolitica in pazienti adulti con malattia da agglutinine fredde (CAD).
Ogni mL di soluzione per infusione contiene 50 mg di sutimlimab*. Un flaconcino contiene 1 100 mg di sutimlimab in 22 mL * Sutimlimab è un anticorpo monoclonale (mAb) del tipo immunoglobulina G4 (IgG4) prodotto in cellule ovariche di criceto cinese (Chinese hamster ovary, CHO) mediante tecnologia del DNA ricombinante. Eccipiente con effetti noti Ogni mL di soluzione per infusione contiene 3,5 mg di sodio Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Posologia

Enjaymo deve essere somministrato da un operatore sanitario e sotto la supervisione di un medico esperto nella gestione di pazienti con disturbi ematologici.
Posologia I pazienti devono essere vaccinati in base alle raccomandazioni locali più recenti per i pazienti con deficit persistenti del complemento (vedere paragrafo 4.4).
La dose raccomandata si basa sul peso corporeo.
Per i pazienti di peso compreso tra 39 kg e meno di 75 kg, la dose raccomandata è di 6 500 mg e per i pazienti di peso pari o superiore a 75 kg, la dose raccomandata è di 7 500 mg.
Enjaymo deve essere somministrato per via endovenosa una volta alla settimana per le prime due settimane e, successivamente, ogni due settimane.
Enjaymo deve essere somministrato nel giorno del regime posologico raccomandato o entro due giorni da questo giorno (vedere paragrafo 4.4).
Enjaymo è destinato all’uso continuativo come terapia cronica, a meno che l’interruzione di Enjaymo sia clinicamente indicata.
Dose saltata Se viene saltata una dose, la dose saltata deve essere somministrata il prima possibile.
Se il tempo trascorso dall’ultima dose supera i 17 giorni, la terapia deve essere riavviata con somministrazioni settimanali per le prime due settimane, seguite successivamente da somministrazioni ogni due settimane.
Popolazioni speciali Popolazione anziana Non è richiesto alcun aggiustamento della dose per i pazienti con CAD di età pari o superiore a 65 anni (vedere paragrafi 5.1 e 5.2).
Compromissione epatica Non sono richiesti aggiustamenti della dose nei pazienti con compromissione epatica.
Danno renale Non sono necessari aggiustamenti della dose nei pazienti con compromissione renale.
Popolazione pediatrica Non è riportato alcun uso rilevante di Enjaymo nei bambini di età <18 anni nel trattamento della CAD.
Modo di somministrazione Enjaymo è utilizzabile solo per infusione endovenosa.
Non somministrare come push o bolo endovenoso.
Per istruzioni sulla preparazione e la somministrazione, vedere paragrafo 6.6.
Dopo la preparazione, la soluzione per infusione di Enjaymo deve essere somministrata per via endovenosa alla velocità di infusione indicata nella Tabella 1.
Tabella 1 - Tabella di riferimento per l’infusione
Intervallo di peso corporeo Dose (mg) Numero di flaconcini necessari Volume (mL) Velocità massima di infusione
Da ≥39 kg a <75 kg 6 500 6 130 130 mL/ora
≥75 kg 7 500 7 150 150 mL/ora
I pazienti con malattia cardiopolmonare possono ricevere l’infusione nell’arco di 120 minuti.
Se si verifica una reazione avversa durante la somministrazione di Enjaymo, l’infusione può essere rallentata o interrotta a discrezione del medico.
Se si verificano reazioni da ipersensibilità, interrompere Enjaymo e iniziare il trattamento appropriato.
Monitorare il paziente per almeno due ore dopo il completamento dell’infusione iniziale per rilevare segni o sintomi di una reazione da ipersensibilità o all’infusione.
Monitorare il paziente per un’ora dopo il completamento delle infusioni successive per rilevare segni o sintomi di una reazione all’infusione.
Infusione domiciliare Le infusioni a casa devono essere eseguite da un operatore sanitario.
La decisione di prendere in considerazione l’infusione domiciliare deve basarsi sulle caratteristiche cliniche specifiche del paziente e sulle esigenze individuali del paziente.
La transizione dell’infusione da una struttura clinica alla somministrazione a casa richiede la necessità di garantire che ci siano le infrastrutture e le risorse adeguate e in linea con le indicazioni del medico curante.
L’infusione di Enjaymo a casa può essere presa in considerazione per i pazienti che hanno tollerato bene l’infusione in una struttura clinica e che non hanno manifestato reazioni correlate a infusione.
Quando si valuta l’idoneità del paziente a ricevere l’infusione a casa, occorre prendere in considerazione le sue comorbilità di base e la sua capacità di aderire ai requisiti delle infusioni a casa.
Inoltre, devono essere presi in considerazione i seguenti criteri: • Il paziente non deve avere alcuna patologia concomitante in corso che, in base al giudizio del medico, possa esporre il paziente a un rischio maggiore quando riceve l’infusione in un contesto domestico piuttosto che in un contesto clinico.
Prima dell’inizio dell’infusione domiciliare deve essere completata una valutazione completa per garantire che il paziente sia clinicamente stabile.
• Il paziente deve aver ricevuto con successo l’infusione di Enjaymo in un contesto clinico (ospedale o ambulatoriale) per almeno tre mesi sotto la supervisione di un medico o di un operatore sanitario esperto nella gestione dei pazienti con CAD.
• Il paziente deve mostrare disponibilità e avere capacità di rispettare le procedure di infusione domiciliare e le raccomandazioni date dal medico curante o dall’operatore sanitario.
• L’operatore sanitario che somministra l’infusione domiciliare deve essere disponibile in ogni momento durante l’infusione domiciliare e per almeno 1 ora dopo l’infusione.
Se il paziente manifesta reazioni indesiderate durante l’infusione domiciliare, il processo di infusione deve essere interrotto immediatamente, deve essere avviato un trattamento medico appropriato (vedere paragrafo 4.4) e il medico curante deve essere informato.
In tali casi, il medico curante deve decidere se le infusioni successive devono avvenire e, in tal caso, se le infusioni devono essere somministrate in ospedale o in un contesto di assistenza ambulatoriale supervisionata.

Avvertenze e precauzioni

Tracciabilità Al fine di migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramente registrati.
Infezioni Enjaymo agisce sulla via classica del complemento (CP) legandosi specificamente al componente proteico 1 del complemento, sottocomponente s (C1s), impedendo il clivaggio della proteina del complemento C4.
Sebbene la via della lectina e le vie alternative rimangano inalterate, i pazienti possono presentare una maggiore suscettibilità a infezioni gravi, in particolare infezioni causate da batteri capsulati come Neisseria meningitides, Streptococcus pneumoniae ed Haemophilus influenzae.
I pazienti devono essere vaccinati contro i batteri capsulati prima dell’inizio del trattamento con Enjaymo; vedere “Vaccinazioni” di seguito.
Negli studi clinici sulla CAD, tra i pazienti sottoposti al trattamento con Enjaymo sono state segnalate infezioni gravi, compresa la sepsi (vedere paragrafo 4.8).
Enjaymo non deve essere iniziato nei pazienti con infezioni gravi in fase attiva.
I pazienti devono essere monitorati per rilevare segni e sintomi precoci di infezioni e deve essere loro indicato di richiedere assistenza medica immediata qualora tali sintomi dovessero verificarsi.
I pazienti con epatite virale e HIV sono stati esclusi dagli studi clinici.
Prima e durante il trattamento, i pazienti devono informare il proprio medico se hanno ricevuto una diagnosi di epatite B, epatite C o infezione da HIV.
Prestare attenzione nel trattamento di pazienti con anamnesi di epatite B, epatite C o infezione da HIV.
Vaccinazioni Vaccinare i pazienti in base alle raccomandazioni locali più recenti per i pazienti con deficit persistenti del complemento, compresi vaccini meningococcici e streptococcici.
Rivaccinare i pazienti in conformità alle raccomandazioni locali.
Immunizzare i pazienti che non presentano un’anamnesi di vaccinazione contro i batteri capsulati almeno 2 settimane prima di ricevere la prima dose di Enjaymo.
Se la terapia urgente con Enjaymo è indicata in un paziente non vaccinato, somministrare il/i vaccino/i il prima possibile.
I benefici e i rischi della profilassi antibiotica per la prevenzione delle infezioni nei pazienti trattati con Enjaymo non sono stati stabiliti.
Reazioni da ipersensibilità Come con altri prodotti proteici, la somministrazione di Enjaymo può causare reazioni da ipersensibilità, compresa l’anafilassi.
Negli studi clinici, non sono state osservate reazioni da ipersensibilità serie con Enjaymo.
Se si verificano reazioni da ipersensibilità, interrompere Enjaymo e iniziare il trattamento appropriato.
Reazioni correlate all’infusione La somministrazione di Enjaymo può causare reazioni correlate all’infusione durante l’infusione o immediatamente dopo l’infusione (vedere paragrafo 4.8).
I pazienti devono essere monitorati per eventuali reazioni correlate all’infusione, l’infusione deve essere interrotta se si verifica una reazione e deve essere iniziato il trattamento appropriato.
Lupus eritematoso sistemico (LES) I soggetti con deficit ereditario del complemento classico sono a maggior rischio di sviluppare il LES.
I pazienti con LES sono stati esclusi dagli studi clinici con Enjaymo.
I pazienti trattati con Enjaymo devono essere monitorati per rilevare eventuali segni e sintomi di LES e valutati in modo appropriato.
Utilizzare Enjaymo con cautela nei pazienti con LES o in quelli che sviluppano segni e sintomi di LES.
Monitoraggio delle manifestazioni di CAD dopo l’interruzione di Enjaymo Gli effetti sull’emolisi diminuiscono dopo la fine del trattamento.
Pertanto, i pazienti devono essere monitorati per rilevare eventuali segni e sintomi di emolisi in caso di interruzione del trattamento.
Sodio Questo medicinale contiene 3,5 mg per mL o 77 mg di sodio per flaconcino, equivalente al 3,85% dell’assunzione massima giornaliera raccomandata dall’OMS di 2 g di sodio per un adulto.

Interazioni

Non sono stati effettuati studi d’interazione.
Trattandosi di una proteina umana ricombinante, Enjaymo è un candidato improbabile per le interazioni farmacologiche mediate dal citocromo P450.
L'interazione di sutimlimab con i substrati dei CYP non è stata studiata.
Tuttavia, sutimlimab riduce i livelli di citochine proinfiammatorie nei pazienti, come IL-6 che è nota per sopprimere l'espressione di specifici enzimi epatici CYP450 (CYP1A2, CYP2C9, CYP2C19 e CYP3A4).
Pertanto, si deve usare cautela quando si inizia o si interrompe il trattamento con sutimlimab in pazienti che ricevono anche substrati del CYP450 3A4, 1A2, 2C9 o 2C19, in particolare quelli con un indice terapeutico ristretto (come warfarin, carbamazepina, fenitoina e teofillina), e le dosi devono essere aggiustate se necessario.

Effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza Le reazioni avverse segnalate più frequentemente con Enjaymo negli studi clinici CADENZA e CARDINAL sono state cefalea, ipertensione, infezione delle vie urinarie, infezione delle alte vie respiratorie, nasofaringite, nausea, dolore addominale, reazioni correlate all’infusione e cianosi (segnalata come acrocianosi).
Tabella delle reazioni avverse La valutazione della sicurezza di Enjaymo nei pazienti con CAD si è basata principalmente sui dati da 66 pazienti che hanno partecipato allo studio di fase 3, randomizzato, controllato con placebo (CADENZA) e allo studio in aperto a braccio singolo (CARDINAL).
Nella tabella 2 sono elencate le reazioni avverse osservate negli studi CADENZA e CARDINAL presentate in base alla classificazione per sistemi e organi e per frequenza, utilizzando le seguenti categorie: molto comune (≥1/10); comune (da ≥1/100 a <1/10); non comune (da ≥1/1 000 a <1/100); rara (≥1/10 000 a <1/1 000); molto rara (<1/10 000).
All’interno di ciascun gruppo di frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine di serietà decrescente.
Tabella 2 - Elenco delle reazioni avverse negli studi CADENZA e CARDINAL
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Molto comune Comune
Infezioni ed infestazioni Infezione delle vie urinarie Cistite Infezioni delle alte vie respiratoriea Rinofaringiteb Gastroenterite Rinite Infezioni delle basse vie respiratoriec Urosepsi Infezione delle vie urinarie da Escherichia Infezione batterica delle vie urinarie Cistite batterica Herpes orale Viremia da Herpes simplex Fuoco di Sant'Antonio (Herpes zoster) Herpes simplex
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione  Piressiaf Sensazione di freddof Reazioni correlate all'infusionef
Patologie del sistema nervoso Cefalea Auraf Capogirof*
Patologie vascolari Ipertensioned Cianosi (segnalata come acrocianosi) Fenomeno di Raynaud Ipotensionef* Cardiomiopatia da stressf
Patologie gastrointestinali Dolore addominalee Nausea Diarreaf Dispepsiaf Ulcera da aftaf
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche  Fastidio al toracef
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo  Pruritof*
aInfezione delle alte vie respiratorie: infezione delle alte vie respiratorie, bronchite, infezione virale delle alte vie respiratorie bRinofaringite: rinofaringite, faringite cInfezione delle basse vie respiratorie: polmonite da klebsiella, polmonite da COVID-19, infezione delle basse vie respiratorie, infezione virale delle vie respiratorie, infezione delle vie respiratorie, polmonite dIpertensione: ipertensione, pressione arteriosa aumentata, ipertensione essenziale, crisi ipertensiva, ipertensione da camice bianco eDolore addominale: dolore addominale, dolore addominale inferiore, dolore addominale superiore, dolorabilità addominale fReazione correlata all'infusione: tutte si sono verificate entro 24 ore dall'inizio dell'infusione di Enjaymo.
*Gli eventi suggestivi di reazioni di ipersensibilità sono inclusi nella tabella.
Infezioni gravi Tra i 66 pazienti che hanno partecipato agli studi CADENZA e CARDINAL, sono state segnalate infezioni gravi in 10 pazienti (15,2%).
Le infezioni gravi elencate nella tabella delle Reazioni avverse da farmaco (ADR) includono infezione delle vie respiratorie [polmonite da Klebsiella (n=1), infezione delle vie respiratorie (n=1), polmonite da COVID-19 (n=1)], infezione delle vie urinarie [urosepsi (n=1), infezione delle vie urinarie (n=1), infezione batterica delle vie urinarie (n=1)], fuoco di Sant'Antonio (Herpes zoster) (n = 1).
Sutimlimab è stato interrotto in un paziente a causa di una grave infezione di polmonite da Klebsiella con esito fatale.
Non sono stati segnalati altri eventi fatali di infezioni.
Vedere paragrafo 4.4 per informazioni sulle raccomandazioni vaccinali per le infezioni gravi e per il monitoraggio dei segni e sintomi precoci di infezioni.
Immunogenicità L’immunogenicità di sutimlimab è stata valutata in pazienti con CAD negli studi CARDINAL e CADENZA al basale, durante il periodo di trattamento e a fine trattamento (Settimana 26).
Due dei 24 pazienti (8,3%) arruolati nello studio CARDINAL che hanno ricevuto almeno una dose di sutimlimab hanno sviluppato anticorpi anti-farmaco (ADA) emergenti dal trattamento.
Nello studio CADENZA, 6 pazienti su 42 trattati con sutimlimab (14,3%) hanno sviluppato ADA emergenti dal trattamento.
Questi ADA erano di natura transitoria con titolo basso e non erano associati a variazioni nel profilo farmacocinetico, nella risposta clinica o negli eventi avversi.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza Non sono disponibili dati sull’uso di sutimlimab nelle donne in gravidanza.
Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
È noto che gli anticorpi IgG umani attraversano la barriera placentare; pertanto, sutimlimab può essere trasmesso dalla madre al feto in via di sviluppo.
Come misura precauzionale, è preferibile evitare l’uso di sutimlimab durante la gravidanza.
Sutimlimab deve essere somministrato durante la gravidanza solo se chiaramente indicato.
Allattamento È noto che le IgG umane sono escrete nel latte materno nei primi giorni dopo la nascita, passando a basse concentrazioni poco dopo; di conseguenza, il rischio per il neonato allattato al seno non può essere escluso durante questo breve periodo.
Non è noto se sutimlimab o i suoi metaboliti siano escreti nel latte materno.
Si deve decidere se interrompere l’allattamento con latte materno o interrompere/astenersi dalla terapia con sutimlimab, tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento con latte materno per il bambino e il beneficio della terapia per la donna.
Fertilità Gli effetti di sutimlimab sulla fertilità maschile e femminile non sono stati studiati negli animali.
Negli studi a dosi ripetute con sutimlimab a esposizioni fino a circa 5 volte la dose umana raccomandata, non sono stati osservati effetti sugli organi riproduttivi nelle scimmie cynomolgus.

Conservazione

Conservare in frigorifero (a 2°C - 8°C).
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
Non congelare.
Per le condizioni di conservazione dopo la prima apertura del medicinale, vedere paragrafo 6.3.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.