DYSLIZET 30CPR 10MG
21,16 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 24/01/2024
Ipercolesterolemia primaria Dyslizet somministrato con un inibitore della HMG-CoA reduttasi (statina) è indicato come terapia aggiuntiva alla dieta in pazienti con ipercolesterolemia primaria (familiare eterozigote e non familiare) che non sono controllati adeguatamente con statina da sola. La monoterapia con Dyslizet è indicata come terapia aggiuntiva alla dieta in pazienti con ipercolesterolemia primaria (familiare eterozigote e non familiare) per i quali le statine sono considerate inappropriate o non sono tollerate. Prevenzione di eventi cardiovascolari Dyslizet è indicato per ridurre il rischio di eventi cardiovascolari (vedere paragrafo 5.1) in pazienti con cardiopatia coronarica (CHD) e una storia di sindrome coronarica acuta (ACS) quando aggiunto ad una terapia con statina in corso o iniziato in concomitanza con una statina. Ipercolesterolemia familiare omozigote (IF omozigote) Dyslizet somministrato con una statina, è indicato come terapia aggiuntiva alla dieta in pazienti con ipercolesterolemia familiare omozigote (IF omozigote). I pazienti possono essere sottoposti anche ad ulteriori misure terapeutiche (per esempio, l’aferesi delle LDL). Sitosterolemia omozigote (Fitosterolemia) Dyslizet è indicato come terapia aggiuntiva alla dieta in pazienti con sitosterolemia familiare omozigote.
Ogni compressa contiene 10 mg di ezetimibe. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Quando Dyslizet è somministrato insieme ad una statina, fare riferimento al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di quel particolare medicinale.
La terapia con Dyslizet somministrato insieme ad una statina è controindicata durante la gravidanza e l’allattamento.
Dyslizet somministrato insieme ad una statina è controindicato in pazienti con patologia epatica attiva o con valori elevati, persistenti e di natura indeterminata delle transaminasi sieriche. Posologia
- Il paziente deve seguire un regime dietetico ipolipidico adeguato e deve proseguire la dieta nel corso del trattamento con Dyslizet.
Posologia La dose raccomandata è di una compressa di Dyslizet 10 mg al giorno.
Quando Dyslizet viene aggiunto a una statina, si deve continuare la terapia con la dose iniziale abituale per la specifica statina oppure si deve continuare ad utilizzare la dose più alta già prescritta in precedenza.
In tale circostanza, devono essere consultate le istruzioni sulla posologia di quella specifica statina.
Uso nei pazienti con malattia coronarica e storia di un evento di ACS Per aumentare la riduzione dell’evento cardiovascolare in pazienti con malattia coronarica e con storia di un evento di ACS, Dyslizet 10 mg deve essere somministrato con una statina con comprovato beneficio cardiovascolare.
Somministrazione concomitante con sequestranti degli acidi biliari La somministrazione di Dyslizet deve avvenire o ≥2 ore prima o ≥4 ore dopo la somministrazione di un sequestrante degli acidi biliari.
Anziani Non è richiesto aggiustamento della dose negli anziani (vedere paragrafo 5.2).
Popolazione pediatrica L’inizio del trattamento deve essere effettuato sotto il controllo di uno specialista.
Bambini e adolescenti ≥6 anni: La sicurezza e l’efficacia di ezetimibe nei bambini di età compresa tra 6 e 17 anni non sono state stabilite.
I dati al momento disponibili sono riportati nel paragrafo 4.4, 4.8, 5.1 e 5.2, ma non può essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia.
Quando Dyslizet viene somministrato con una statina, si devono consultare le istruzioni per il dosaggio delle statine nei bambini.
Bambini <6 anni: La sicurezza e l’efficacia di ezetimibe nei bambini di età <6 anni non sono state stabilite.
Non ci sono dati disponibili.
Compromissione epatica Non è richiesto aggiustamento del dosaggio nei pazienti con compromissione epatica lieve (punteggio di Child-Pugh da 5 a 6).
Il trattamento con Dyslizet non è raccomandato in pazienti con disfunzione epatica moderata (punteggio di Child-Pugh da 7 a 9) o severa (punteggio di Child-Pugh >9) (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
Compromissione renale Non è richiesto aggiustamento del dosaggio in pazienti con compromissione renale (vedere paragrafo 5.2).
Modo di somministrazione La via di somministrazione è orale.
Dyslizet può essere somministrato a qualsiasi ora del giorno, con o senza cibo. Avvertenze e precauzioni
- Quando Dyslizet è somministrato insieme ad una statina, fare riferimento al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di quel particolare medicinale.
Enzimi epatici In studi clinici controllati in cui i pazienti venivano trattati con ezetimibe ed una statina, sono stati osservati aumenti consecutivi delle transaminasi (≥3 volte il Limite Superiore della Norma [LSN]).
In caso di somministrazione concomitante di Dyslizet con una statina, devono essere eseguiti test di funzionalità epatica all’inizio della terapia e secondo quanto raccomandato per la statina (vedere paragrafo 4.8).
Nello studio IMPROVE-IT (IMProved Reduction of Outcomes: Vytorin Efficacy International Trial) 18.144 pazienti con malattia coronarica e eventi di ACSnell’anamnesi sono stati randomizzati a ricevere ezetimibe/simvastatina 10/40 mg al giorno (n = 9.067) o simvastatina 40 mg al giorno (n = 9.077).
Durante un follow-up mediano di 6 anni, l’incidenza di innalzamenti consecutivi delle transaminasi (≥3 x LSN) è stato del 2,5% per ezetimibe/simvastatina e del 2,3% per simvastatina (vedere paragrafo 4.8).
In uno studio clinico controllato nel quale oltre 9.000 pazienti con malattia renale cronica sono stati randomizzati a ricevere ezetimibe 10 mg in associazione con simvastatina 20 mg al giorno (n = 4.650) o placebo (n = 4.620) (periodo di follow-up mediano di 4,9 anni), l’incidenza di aumenti consecutivi delle transaminasi (>3 x LSN) è stata dello 0,7% per ezetimibe in associazione con simvastatina e dello 0,6% per il placebo (vedere paragrafo 4.8).
Muscolo scheletrico Nell’esperienza post-marketing con ezetimibe sono stati segnalati casi di miopatia e rabdomiolisi.
La maggior parte dei pazienti che ha sviluppato rabdomiolisi era in terapia concomitante con ezetimibe e una statina.
La rabdomiolisi è stata tuttavia segnalata molto raramente con ezetimibe in monoterapia e molto raramente con l’aggiunta di ezetimibe ad altri agenti noti per essere associati a un aumento del rischio di rabdomiolisi.
Se la miopatia viene sospettata sulla base dei sintomi muscolari o viene confermata da livelli di creatinfosfochinasi (CPK) >10 volte il LSN l’assunzione di ezetimibe, di qualsiasi statina e di un qualunque altro medicinale che il paziente sta assumendo in concomitanza, deve essere immediatamente interrotta.
Tutti i pazienti che iniziano la terapia con Dyslizet devono essere informati del rischio di miopatia e devono essere avvisati di riferire prontamente qualsiasi dolore, dolorabilità o debolezza muscolare non spiegabili (vedere paragrafo 4.8).
Nello studio IMPROVE-IT, 18.144 pazienti con malattia coronarica e storia di un evento di ACS sono stati randomizzati a ricevere ezetimibe/simvastatina 10 mg/40 mg al giorno (n = 9.067) o simvastatina 40 mg al giorno (n = 9.077).
Durante un follow-up mediano di 6,0 anni, l’incidenza di miopatia è stata dello 0,2% per ezetimibe/simvastatina e dello 0,1% per simvastatina, dove la miopatia è stata definita come debolezza muscolare inspiegata o dolore con una CK sierica ≥10 volte il LSN o due osservazioni consecutive di CK ≥5 e <10 volte il LSN.
L’incidenza di rabdomiolisi è stata dello 0,1% per ezetimibe/simvastatina e dello 0,2% per simvastatina, dove la rabdomiolisi è stata definita come debolezza muscolare inspiegata o dolore con una CK sierica ≥10 volte il LSN con evidenza di danno renale, ≥5 volte il LSN e <10 volte il LSN in due occasioni consecutive con evidenza di danno renale o CK ≥10.000 UI/L senza evidenza di danno renale (vedere paragrafo 4.8).
In uno studio clinico nel quale oltre 9.000 pazienti con malattia renale cronica sono stati randomizzati a ricevere ezetimibe 10 mg in associazione con simvastatina 20 mg al giorno (n = 4.650) o placebo (n = 4.620) (periodo di follow-up mediano di 4,9 anni), l’incidenza di miopatia/rabdomiolisi è stata dello 0,2% per ezetimibe in associazione con simvastatina e dello 0,1% per il placebo (vedere paragrafo 4.8).
Compromissione epatica A causa degli effetti sconosciuti dell’aumento dell’esposizione all’ezetimibe in pazienti con compromissione epatica moderata o severa Dyslizet non è raccomandato (vedere paragrafo 5.2).
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di ezetimibe in pazienti da 6 a 10 anni di età con ipercolesterolemia eterozigote familiare o non familiare sono state valutate in uno studio clinico controllato con placebo della durata di 12 settimane.
Gli effetti di ezetimibe per periodi di trattamento >12 settimane non sono stati studiati in questa fascia d’età (vedere paragrafi 4.2, 4.8, 5.1 e 5.2).
Ezetimibe non è stato studiato in pazienti di età inferiore a 6 anni (vedere paragrafi 4.2 e 4.8).
La sicurezza e l’efficacia di ezetimibe co-somministrato con simvastatina in pazienti da 10 a 17 anni di età con ipercolesterolemia familiare eterozigote sono state valutate in uno studio clinico controllato effettuato in ragazzi adolescenti (stadio di Tanner II o stadi superiori) e in ragazze in post-menarca da almeno un anno.
In questo studio limitato controllato, non è stato generalmente individuato alcun effetto sulla crescita o sulla maturazione sessuale nei ragazzi o nelle ragazze adolescenti o alcun effetto sulla durata del ciclo mestruale nelle ragazze.
Tuttavia, non sono stati studiati gli effetti di ezetimibe per un periodo di trattamento > 33 settimane sulla crescita o sulla maturazione sessuale (vedere paragrafi 4.2 e 4.8).
La sicurezza e l’efficacia di Dyslizet co-somministrato con dosi di simvastatina superiori a 40 mg al giorno non sono state studiate nei pazienti pediatrici da 10 a 17 anni d’età.
La sicurezza e l’efficacia di ezetimibe co-somministrato con simvastatina non sono state studiate nei pazienti pediatrici d’età <10 anni (vedere paragrafi 4.2 e 4.8).
In pazienti di età inferiore a 17 anni non è stata studiata l’efficacia a lungo termine della terapia con Dyslizet nel ridurre morbilità e mortalità in età adulta.
Fibrati La sicurezza e l’efficacia di Dyslizet somministrato con i fibrati non è stata stabilita.
Se si sospetta colelitiasi in un paziente trattato con Dyslizet e fenofibrato, sono indicati esami della colecisti e il trattamento deve essere interrotto (vedere paragrafi 4.5 e 4.8).
Ciclosporina Occorre agire con cautela all’inizio della terapia con Dyslizet in contesti che includono l’uso di ciclosporina.
Le concentrazioni di ciclosporina devono essere monitorate nei pazienti trattati con Dyslizet e ciclosporina (vedere paragrafo 4.5).
Anticoagulanti Se Dyslizet viene aggiunto al warfarin, ad un altro anticoagulante cumarinico o a fluindione, l’International Normalized Ratio (INR) deve essere adeguatamente monitorato (vedere paragrafo 4.5).
Sodio Ogni compressa contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio, cioè è essenzialmente “senza sodio”. Interazioni
- In studi preclinici, è stato dimostrato che ezetimibe non induce gli enzimi del citocromo P450 coinvolti nel metabolismo dei farmaci.
Non sono state osservate interazioni farmacocinetiche clinicamente significative fra l’ezetimibe e i farmaci soggetti a metabolismo da parte dei citocromi P450 1A2, 2D6, 2C8, 2C9 e 3A4 o N-acetiltransferasi.
In studi clinici di interazione, ezetimibe non ha avuto effetti sulla farmacocinetica di dapsone, destrometorfano, digossina, contraccettivi orali (etinilestradiolo e levonorgestrel), glipizide, tolbutamide o midazolam nel corso della somministrazione concomitante.
La cimetidina, in co-somministrazione con l’ezetimibe, non ha avuto effetto sulla biodisponibilità di ezetimibe.
Antiacidi La somministrazione concomitante di antiacidi ha diminuito il tasso di assorbimento di ezetimibe, ma non ha avuto effetto sulla biodisponibilità di ezetimibe.
Tale diminuzione di assorbimento non è considerata significativa dal punto di vista clinico.
Colestiramina La somministrazione concomitante di colestiramina ha diminuito la media dell’area sotto la curva (AUC) dell’ezetimibe totale (ezetimibe + ezetimibe-glucuronide) di circa il 55%.
L’ulteriore diminuzione del colesterolo lipoproteico a bassa densità (C-LDL) dovuta all’aggiunta di ezetimibe alla colestiramina può essere ridotta da tale interazione (vedere paragrafo 4.2).
Fibrati In pazienti trattati con fenofibrato e Dyslizet, i medici devono tenere in considerazione il possibile rischio di colelitiasi e di patologia della colecisti (vedere paragrafi 4.4 e 4.8).
Se si sospetta colelitiasi in un paziente trattato con Dyslizet e fenofibrato, sono indicati esami della colecisti e il trattamento deve essere interrotto (vedere paragrafo 4.8).
La somministrazione concomitante di fenofibrato o gemfibrozil ha aumentato moderatamente le concentrazioni totali di ezetimibe (circa 1,5 e 1,7 volte, rispettivamente).
La somministrazione concomitante di ezetimibe con altri fibrati non è stata studiata.
I fibrati possono aumentare l’escrezione del colesterolo nella bile, portando alla colelitiasi.
In studi sull’animale, l’ezetimibe ha talvolta aumentato il colesterolo nella bile della colecisti, ma non in tutte le specie (vedere paragrafo 5.3).
Un rischio di litogenicità associato all’uso terapeutico di ezetimibe non può essere escluso.
Statine Non sono state osservate interazioni farmacocinetiche clinicamente significative quando l’ezetimibe è stato somministrato in concomitanza ad atorvastatina, simvastatina, pravastatina, lovastatina, fluvastatina o rosuvastatina.
Ciclosporina In uno studio su otto pazienti post-trapianto renale con clearance della creatinina >50 ml/min a dosaggi stabili di ciclosporina, la somministrazione di una dose singola di 10 mg di ezetimibe ha dato luogo a un incremento di 3,4 volte (range 2,3 - 7,9 volte) della AUC media per l’ezetimibe totale rispetto a una popolazione sana di controllo proveniente da un altro studio (n = 17) trattata con ezetimibe da solo.
In uno studio differente, un paziente con trapianto renale con compromissione renale severa in terapia con ciclosporina e con diversi altri medicinali, ha mostrato un’esposizione all’ezetimibe totale superiore di 12 volte a quella dei relativi controlli trattati con ezetimibe da solo.
In uno studio di crossover a due periodi in dodici individui sani, la somministrazione giornaliera di 20 mg di ezetimibe per 8 giorni con una dose singola di 100 mg di ciclosporina al 7° giorno ha dato luogo a un aumento medio del 15% della AUC della ciclosporina (intervallo compreso tra una diminuzione del 10% e un aumento del 51%) rispetto a una dose singola di 100 mg di ciclosporina da sola.
Non è stato condotto uno studio controllato sull’effetto della somministrazione concomitante di ezetimibe sull’esposizione alla ciclosporina in pazienti con trapianto renale.
È necessario agire con cautela quando si instaura un trattamento con Dyslizet in contesti di terapie che includono l’uso di ciclosporina.
Le concentrazioni di ciclosporina devono essere monitorate nei pazienti trattati con Dyslizet e ciclosporina (vedere paragrafo 4.4).
Anticoagulanti La somministrazione concomitante di ezetimibe (10 mg in monosomministrazione giornaliera) non ha avuto effetti significativi sulla biodisponibilità di warfarin e sul tempo di protrombina in uno studio su dodici uomini adulti sani.
Tuttavia, vi sono state segnalazioni post-marketing di incrementi dell’International Normalised Ratio (INR) in pazienti che avevano aggiunto ezetimibe al warfarin o al fluindione.
Se Dyslizet viene aggiunto a warfarin, a un altro anticoagulante cumarinico o a fluindione, il valore dell’INR deve essere adeguatamente monitorato (vedere paragrafo 4.4).
Popolazione pediatrica Gli studi di interazione sono stati condotti solo negli adulti. Effetti indesiderati
- Tabella delle reazioni avverse (studi clinici ed esperienza post-marketing) In studi clinici di durata fino a 112 settimane, ezetimibe 10 mg/die è stato somministrato a 2.396 pazienti da solo, con una statina a 11.308 pazienti o con fenofibrato a 185 pazienti.
Le reazioni avverse sono state di solito lievi e transitorie.
L’incidenza globale degli effetti indesiderati fra ezetimibe e placebo è risultata simile.
Allo stesso modo, il tasso di interruzioni dovute agli eventi avversi è stato paragonabile fra ezetimibe e placebo.
Ezetimibe somministrato da solo o in associazione con una statina: Le seguenti reazioni avverse sono state osservate in pazienti trattati con ezetimibe (n = 2.396) e con un’incidenza maggiore rispetto al placebo (n = 1.159) o in pazienti trattati con ezetimibe in associazione con una statina (n = 11.308) e con un’incidenza maggiore rispetto alla statina somministrata da sola (n = 9.361).
Le reazioni avverse post-marketing sono state derivate da segnalazioni che includono ezetimibe somministrato da solo o con una statina.
Le reazioni avverse osservate negli studi clinici di ezetimibe (come monoterapia o in co-somministrazione con una statina) o di ezetimibe segnalate dall’uso post-marketing, somministrato da solo o con una statina, sono elencate nella Tabella 1.
Queste reazioni sono classificate per sistemi e organi e per frequenza.
Le frequenze sono definite come: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Tabella 1 Reazioni avverse
Ezetimibe co-somministrato con fenofibrato: Patologie gastrointestinali: dolore addominale (comune).Classificazione per sistemi e organi Reazione avversa Frequenza Patologie del sistema emolinfopoietico Non nota trombocitopenia Disturbi del sistema immunitario Non nota ipersensibilità, compresi eruzione cutanea, orticaria, anafilassi e angioedema Disturbi del metabolismo e della nutrizione Non comune appetito ridotto Disturbi psichiatrici Non nota depressione Patologie del sistema nervoso Comune cefalea Non comune parestesia Non nota capogiro Patologie vascolari Non comune vampate di calore, ipertensione Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Non comune tosse Non nota dispnea Patologie gastrointestinali Comune dolore addominale; diarrea; flatulenza Non comune dispepsia; malattia da reflusso gastroesofageo; nausea; bocca secca; gastrite Non nota pancreatite; stipsi Patologie epatobiliari Non nota epatite; colelitiasi; colecistite Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non comune prurito; eruzione cutanea; orticaria Non nota eritema multiforme Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Comune mialgia Non comune artralgia; spasmi muscolari; dolore al collo; dolore dorsale; debolezza muscolare; dolore alle estremità Non nota miopatia/rabdomiolisi (vedere paragrafo 4.4) Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione Comune Stanchezza Non comune dolore toracico, dolore; astenia; edema periferico Esami diagnostici Comune ALT e/o AST aumentate Non comune CPK ematica aumentata; gamma-glutamil transferasi aumentata; test di funzionalità epatica anormale
In uno studio clinico multicentrico, in doppio cieco, controllato con placebo in pazienti con iperlipidemia mista, 625 pazienti sono stati trattati fino a 12 settimane e 576 pazienti fino a 1 anno.
In questo studio, 172 pazienti trattati con ezetimibe e fenofibrato hanno completato 12 settimane di terapia e 230 pazienti trattati con ezetimibe e fenofibrato (inclusi 109 trattati con ezetimibe da solo per le prime 12 settimane) hanno completato 1 anno di terapia.
Lo studio non era stato disegnato per confrontare i gruppi di trattamento per eventi non frequenti.
I tassi di incidenza (IC 95%) per aumenti clinicamente rilevanti delle transaminasi sieriche (> 3 X LSN, consecutivi) sono stati del 4,5% (1,9, 8,8) e del 2,7% (1,2, 5,4) per fenofibrato in monoterapia e per ezetimibe in somministrazione concomitante con fenofibrato, rispettivamente, aggiustati per l’esposizione al trattamento.
I corrispondenti tassi di incidenza per colecistectomia sono stati 0,6% (0,0, 3,1) e 1,7% (0,6, 4,0) per fenofibrato in monoterapia e per ezetimibe in somministrazione concomitante con fenofibrato, rispettivamente (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).
Popolazione pediatrica (da 6 a 17 anni di età) In uno studio effettuato in pazienti pediatrici (da 6 a 10 anni d’età) con ipercolesterolemia familiare eterozigote o non familiare (n = 138), aumenti dei valori delle ALT e/o AST (≥3 x LSN, consecutivi) sono stati osservati nell’1,1% dei pazienti (1 paziente) del gruppo ezetimibe rispetto allo 0% dei pazienti del gruppo placebo.
Non ci sono stati aumenti dei valori di CPK (≥10 x LSN).
Non sono stati riportati casi di miopatia.
In uno studio separato effettuato in pazienti adolescenti (da 10 a 17 anni d’età) con ipercolesterolemia familiare eterozigote (n = 248), aumenti dei valori delle ALT e/o AST (≥3 x LSN, consecutivi) sono stati osservati nel 3% dei pazienti (4 pazienti) del gruppo ezetimibe/simvastatina rispetto al 2% dei pazienti (2 pazienti) del gruppo simvastatina in monoterapia; le percentuali relative agli aumenti dei valori di CPK (≥10 x LSN) sono state rispettivamente del 2% (2 pazienti) e dello 0%.
Non sono stati riportati casi di miopatia.
Questi studi non erano adatti per confrontare reazioni avverse farmacologiche rare.
Pazienti con cardiopatia coronarica e storia di un evento ACS Nello studio IMPROVE-IT (vedere paragrafo 5.1), che ha coinvolto 18.144 pazienti trattati con ezetimibe/simvastatina 10 mg/40 mg (n = 9.067, il 6% dei quali sono stati titolati a ezetimibe/simvastatina 10 mg/80 mg) o simvastatina 40 mg (n = 9.077, il 27% dei quali sono stati titolati a 80 mg), i profili di sicurezza sono stati simili durante un periodo di follow-up mediano di 6,0 anni.
Le percentuali di interruzione dovuta a esperienze avverse sono state del 10,6% per i pazienti trattati con ezetimibe/simvastatina e del 10,1% per pazienti trattati con simvastatina.
L’incidenza di miopatia è stata dello 0,2% per ezetimibe/simvastatina e dello 0,1% per simvastatina, laddove la miopatia è stata definita come debolezza muscolare inspiegata o dolore con una CK sierica ≥10 volte l’ULN o due osservazioni consecutive di CK ≥5 e <10 volte l’ULN.
L’incidenza di rabdomiolisi è stata dello 0,1% per ezetimibe/simvastatina e 0,2% per simvastatina, laddove la rabdomiolisi è stata definita come debolezza muscolare inspiegata o dolore con una CK sierica ≥10 volte l’LSN con evidenza di danno renale, ≥5 volte l’LSN e <10 volte l’LSN in due occasioni consecutive con evidenza di danno renale o CK ≥10.000 volte l’UI/L senza evidenza di danno renale.
L’incidenza di aumenti consecutivi delle transaminasi (≥3 x LSN) è stato del 2,5% per ezetimibe/simvastatina e del 2,3% per simvastatina (vedere paragrafo 4.4).
Gli effetti avversi relativi alla colecisti sono stati segnalati nel 3,1% vs.
3,5% dei pazienti assegnati rispettivamente a ezetimibe/simvastatina e simvastatina.
L’incidenza di ospedalizzazioni per colecistectomia è stata dell’1,5% in entrambi i gruppi.
Nel corso dello studio è stato diagnosticato cancro (definito come nuova neoplasia) rispettivamente nel 9,4% vs.
9,5%.
Pazienti con malattia renale cronica Nello Study of Heart and Renal Protection (SHARP) (vedere paragrafo 5.1), che ha coinvolto oltre 9.000 pazienti trattati con una combinazione a dose fissa di ezetimibe 10 mg con simvastatina 20 mg al giorno (n = 4.650) o placebo (n = 4.620), i profili di sicurezza sono stati comparabili durante un periodo di follow-up mediano di 4,9 anni.
In questo studio sono stati registrati soltanto gli eventi avversi gravi e le interruzioni dovute a qualsiasi evento avverso.
I tassi di interruzione dovuta a eventi avversi sono stati comparabili (10,4% nei pazienti trattati con ezetimibe in associazione con simvastatina, 9,8% nei pazienti trattati con placebo).
L’incidenza di miopatia/rabdomiolisi è stata dello 0,2% nei pazienti trattati con ezetimibe in associazione con simvastatina e dello 0,1% nei pazienti trattati con placebo.
Aumenti consecutivi delle transaminasi (> 3 x LSN) si sono verificati nello 0,7% dei pazienti trattati con ezetimibe in associazione con simvastatina rispetto allo 0,6% dei pazienti trattati con placebo (vedere paragrafo 4.4).
In questo studio, non ci sono stati aumenti statisticamente significativi dell’incidenza di eventi avversi pre-specificati, tra cui cancro (9,4% per ezetimibe in associazione con simvastatina, 9,5% per il placebo), epatite, colecistectomia o complicazioni di calcolosi biliare o pancreatite.
Esami di laboratorio In studi clinici controllati in monoterapia, l’incidenza degli aumenti delle transaminasi sieriche importanti dal punto di vista clinico (ALT e/o AST ≥3 x LSN, valori consecutivi) è risultata simile fra ezetimibe (0,5%) e placebo (0,3%).
Negli studi in somministrazione concomitante, l’incidenza è risultata dell’1,3% per i pazienti trattati con ezetimibe in associazione con una statina e dello 0,4% per i pazienti trattati con una statina da sola.
Tali aumenti sono stati generalmente asintomatici, non associati a colestasi, e sono rientrati ai valori basali dopo l’interruzione della terapia o con il trattamento continuato (vedere paragrafo 4.4).
Negli studi clinici, valori di CPK >10 x LSN sono stati segnalati per 4 pazienti su 1.674 (0,2%) trattati con ezetimibe da solo rispetto a 1 paziente su 786 (0,1%) ai quali era stato somministrato placebo, e per 1 paziente su 917 (0,1%) in somministrazione concomitante con ezetimibe e una statina rispetto a 4 pazienti su 929 (0,4%) trattati con una statina da sola.
Non vi è stato alcun eccesso di miopatia o rabdomiolisi associato con ezetimibe al confronto con il relativo braccio di controllo (placebo o statina da sola) (vedere paragrafo 4.4.).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- La somministrazione concomitante di Dyslizet con una statina è controindicata in gravidanza e durante l’allattamento (vedere paragrafo 4.3), fare riferimento al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di quella particolare statina.
Gravidanza Dyslizet deve essere somministrato a donne in gravidanza solo in caso di effettiva necessità.
Non sono disponibili dati clinici sull’uso di ezetimibe in gravidanza.
Gli studi sugli animali sull’uso di ezetimibe in monoterapia non hanno mostrato alcuna evidenza di effetti nocivi diretti o indiretti sulla gravidanza, sullo sviluppo embrio-fetale, sulla nascita o sullo sviluppo post-natale (vedere paragrafo 5.3).
Allattamento Dyslizet non deve essere utilizzato durante l’allattamento.
Studi sui ratti hanno mostrato che l’ezetimibe viene secreto nel latte.
Non è noto se l’ezetimibe sia secreto nel latte umano.
Fertilità Non sono disponibili dati di studi clinici sugli effetti dell’ezetimibe sulla fertilità umana.
L’ezetimibe non ha avuto alcun effetto sulla fertilità dei ratti maschio o femmina (vedere paragrafo 5.3). Conservazione
- Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione.
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall’umidità.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.