DUODOPA 7SA 100ML 20MG+5MG/ML

1.126,05 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: LEVODOPA/CARBIDOPA
  • ATC: N04BA02
  • Descrizione tipo ricetta: RRL - LIMITATIVA RIPETIBILE
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 02/01/2014

Trattamento della malattia di Parkinson in stadio avanzato rispondente a levodopa, con gravi fluttuazioni motorie e ipercinesia o discinesia, quando le combinazioni disponibili di medicinali antiparkinsoniani non hanno dato risultati soddisfacenti.
1 ml contiene 20 mg di levodopa e 5 mg di carbidopa monoidrato. 100 ml contengono 2000 mg di levodopa e 500 mg di carbidopa monoidrato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Duodopa è controindicato nei pazienti con: • ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; • glaucoma ad angolo chiuso; • grave insufficienza cardiaca; • grave aritmia cardiaca; • ictus acuto; • gli inibitori non selettivi delle MAO e gli inibitori selettivi delle MAO di tipo A sono controindicati in associazione con Duodopa.
Questi inibitori devono essere sospesi almeno due settimane prima di iniziare la terapia con Duodopa.
Duodopa può essere somministrato contemporaneamente ad una dose raccomandata di un inibitore delle MAO con selettività per le MAO di tipo B (es.
selegilina HCl) (vedere paragrafo 4.5); • condizioni in cui gli adrenergici sono controindicati, ad es.
feocromocitoma, ipertiroidismo e sindrome di Cushing.
Poichè la levodopa può attivare un melanoma maligno, Duodopa non deve essere usato in pazienti con lesioni cutanee sospette non diagnosticate o con un’anamnesi di melanoma.

Posologia

Duodopa è un gel per somministrazione intestinale continua.
Per la terapia a lungo termine, il gel deve essere somministrato con una pompa portatile direttamente nel duodeno o nel primo tratto del digiuno tramite un sondino permanente attraverso gastrostomia endoscopica percutanea, con una sonda transaddominale esterna e un sondino intestinale interno.
In alternativa, può essere considerata la possibilità di una gastrodigiunostomia radiologica, se, per un qualunque motivo, la gastrostomia endoscopica percutanea non è adatta.
La creazione della porta transaddominale e l’aggiustamento posologico devono essere effettuati in collaborazione con una clinica neurologica.
Per verificare se il paziente risponde positivamente a questo metodo di trattamento, deve essere preso in considerazione un sondino nasoduodenale/nasodigiunale provvisorio prima di una gastrostomia endoscopica percutanea permanente con una sonda digiunale (PEG-J).
Nei casi in cui il medico ritenga che questo accertamento non sia necessario, la fase del test nasodigiunale può essere evitata ed il trattamento può essere iniziato direttamente con il posizionamento della PEG-J.
La dose deve essere aggiustata per una risposta clinica ottimale nel singolo paziente, il che significa massimizzare il periodo “ON” funzionale durante il giorno, riducendo al minimo il numero e la durata di episodi “OFF” (bradicinesia) e riducendo al minimo il periodo “ON” con discinesia invalidante.
Vedere le raccomandazioni nel paragrafo Dosaggio.
Duodopa deve essere somministrato inizialmente come monoterapia.
Se necessario, altri medicinali per la malattia di Parkinson possono essere assunti contemporaneamente.
Per la somministrazione di Duodopa, deve essere usata unicamente la pompa CADD-legacy 1400 (con marcatura CE).
Unitamente alla pompa portatile è fornito un manuale con le istruzioni per l’uso.
Il trattamento con Duodopa utilizzando un sondino permanente può essere sospeso in qualsiasi momento estraendo il sondino e lasciando cicatrizzare la ferita.
Il trattamento deve poi proseguire con medicinali orali contenenti levodopa/carbidopa.
Dosaggio: La dose giornaliera totale di Duodopa è composta da tre dosi aggiustate individualmente: la dose bolo al mattino, la dose di mantenimento continua e dosi bolo extra somministrate approssimativamente per 16 ore.
Il trattamento viene solitamente somministrato durante il periodo di veglia del paziente.
Se giustificato dal punto di vista medico, Duodopa può essere somministrato fino ad un massimo di 24 ore.
Le cassette del medicinale sono monouso e non devono essere utilizzate per più di 24 ore, anche se rimane del medicinale.
Non riutilizzare una cassetta aperta.
Verso la fine del periodo di conservazione il gel potrebbe diventare leggermente giallo.
Ciò non influenza la concentrazione del medicinale o il trattamento.
Dose mattutina: La dose bolo mattutina è somministrata dalla pompa per raggiungere rapidamente il livello di dosaggio terapeutico (entro 10 - 30 minuti).
La dose deve essere calcolata sulla base del quantitativo di levodopa assunto dal paziente la mattina precedente + il volume per riempire il sondino.
La dose mattutina totale è generalmente di 5-10 ml, che corrispondono a 100-200 mg di levodopa.
La dose mattutina totale non deve superare i 15 ml (300 mg di levodopa).
Dose di mantenimento continua: La dose di mantenimento è aggiustabile con incrementi di 2 mg/ora (0.1 ml/ora).
La dose deve essere calcolata sulla base del quantitativo di levodopa assunto dal paziente il giorno precedente.
La dose di Duodopa deve essere aggiustata quando i medicinali aggiuntivi vengono sospesi.
La dose di mantenimento continua viene aggiustata individualmente.
Deve essere mantenuta all’interno dell’intervallo 1-10 ml/ora (20-200 mg di levodopa/ora) e generalmente è di 2-6 ml/ora (40-120 mg di levodopa/ora).
La massima dose giornaliera raccomandata è 200 ml (vedere paragrafo 4.4).
In casi eccezionali può essere necessaria una dose maggiore.
Esempio: Assunzione giornaliera di levodopa come Duodopa: 1640 mg/giorno.Dose bolo mattutina: 140 mg = 7 ml (escluso il volume per riempire il sondino intestinale).
Dose di mantenimento continua: 1500 mg/giorno.
1500 mg/giorno: 20 mg/ml = 75 ml di Duodopa al giorno.
L’assunzione si calcola per 16 ore: 75 ml/16 ore = 4.7 ml/ora.
Dosi bolo extra: Da somministrare come richiesto se durante il giorno il paziente diventa ipocinetico.
La dose extra deve essere aggiustata individualmente, normalmente è 0.5-2.0 ml.
In rari casi può essere necessaria una dose maggiore.
Se la necessità di dosi bolo extra supera le cinque volte al giorno, deve essere aumentata la dose di mantenimento.
Dopo l’impostazione della dose iniziale, nell’arco di poche settimane devono essere effettuati aggiustamenti precisi della dose bolo mattutina, della dose di mantenimento e delle dosi bolo extra.
Monitoraggio del trattamento: Un improvviso peggioramento della risposta al trattamento, con fluttuazioni motorie ricorrenti, deve far sospettare che la parte distale del sondino si sia spostata dal duodeno/digiuno allo stomaco.
L’ubicazione del sondino deve essere stabilita con radiografia e l’estremità del sondino ricollocata nel duodeno/digiuno.
Popolazioni speciali Popolazione pediatrica Non c’è un uso rilevante di Duodopa nella popolazione pediatrica per l’indicazione della malattia di Parkinson in stadio avanzato rispondente a levodopa, con gravi fluttuazioni motorie e iper/discinesia.
Anziani Esiste una considerevole esperienza nell’uso di levodopa/carbidopa in pazienti anziani.
Le dosi per tutti i pazienti, inclusa la popolazione geriatrica, sono aggiustate individualmente mediante la titolazione.
Alterata funzionalità renale/epatica Non ci sono studi sulla farmacocinetica della carbidopa e della levodopa in pazienti con compromissione della funzionalità epatica o renale.
Attraverso la titolazione il dosaggio di Duodopa è personalizzato per ottenere l’effetto ottimale (che corrisponde ad esposizioni plasmatiche a levodopa e carbidopa ottimizzate individualmente); pertanto, i potenziali effetti del danno epatico o renale sull’esposizione a levodopa e carbidopa sono tenuti in considerazione indirettamente nella titolazione della dose.
La titolazione della dose deve essere effettuata con cautela nei pazienti con grave alterazione renale ed epatica (vedere paragrafo 4.4).
Interruzione della terapia I pazienti devono essere posti sotto attenta osservazione in caso sia richiesta un’improvvisa riduzione della dose o se diventa necessario sospendere il trattamento con Duodopa, in particolare nei pazienti in trattamento con antipsicotici, vedere paragrafo 4.4.
In caso di demenza sospetta o diagnosticata con un abbassamento della soglia confusionale, la pompa del paziente deve essere maneggiata solo dal personale infermieristico o dal caregiver.
Quando deve essere utilizzata una cassetta, questa va applicata alla pompa portatile e il sistema va collegato al sondino naso-duodenale o duodeno/digiunale per la somministrazione, secondo le istruzioni impartite.

Avvertenze e precauzioni

Diverse avvertenze e precauzioni sotto riportate sono generiche per la levodopa e, pertanto, anche per Duodopa.
• Duodopa non è raccomandato per il trattamento di reazioni extrapiramidali indotte da medicinali.
• La terapia con Duodopa deve essere somministrata con cautela nei pazienti con malattie cardiovascolari o polmonari di grado severo, asma bronchiale, malattie renali, epatiche o endocrine, o con storia di ulcera peptica o convulsioni.
• Nei pazienti con storia di infarto del miocardio, che presentano aritmie residue nel nodo atriale o ventricolari, è necessario controllare la funzione cardiaca con particolare attenzione durante il periodo di iniziale aggiustamento del dosaggio.
• Tutti i pazienti trattati con Duodopa devono essere controllati attentamente per lo sviluppo di alterazioni psichiche, depressione con propositi suicidi e altre gravi alterazioni psichiche.
I pazienti con episodi di psicosi pregressa o in atto devono essere trattati con cautela.
• La somministrazione concomitante di medicinali antipsicotici con proprietà bloccanti dei recettori dopaminergici, specialmente gli antagonisti dei recettori D2, deve essere eseguita con cautela e il paziente deve essere osservato attentamente per la perdita dell’effetto antiparkinsoniano o per l’aggravamento dei sintomi parkinsoniani, vedere paragrafo 4.5.
• I pazienti con glaucoma cronico ad angolo aperto possono essere trattati con Duodopa con cautela, purché la pressione intraoculare sia ben controllata e il paziente sia seguito attentamente per eventuali variazioni della pressione intraoculare.
• Duodopa può indurre ipotensione ortostatica.
Quindi Duodopa deve essere somministrato con cautela ai pazienti che stanno assumendo altri medicinali che possono causare ipotensione ortostatica, vedere paragrafo 4.5.
• La levodopa è stata associata a sonnolenza e a episodi di attacchi di sonno improvviso in pazienti con malattia di Parkinson e pertanto, è necessaria cautela durante la guida o l’uso di macchinari (vedere paragrafo 4.7).
• Dopo interruzione brusca di medicinali antiparkinsoniani, è stata segnalata una sindrome che assomiglia alla Sindrome Neurolettica Maligna (SNM) e che comprende rigidità muscolare, innalzamento della temperatura corporea, alterazioni dello stato mentale (es.
agitazione, confusione, coma) e aumento della creatinfosfochinasi sierica.
In pazienti con malattia di Parkinson, si è osservata raramente l’insorgenza di rabdomiolisi secondaria a Sindrome Neurolettica Maligna o a gravi discinesie.
Pertanto, i pazienti devono essere posti sotto attenta osservazione in caso di brusca riduzione o interruzione delle combinazioni levodopa/carbidopa, in particolare se sono in trattamento con antipsicotici.
Né la SNM né la rabdomiolisi sono state segnalate in associazione a Duodopa.
• I pazienti devono essere regolarmente monitorati per lo sviluppo di disturbi del controllo degli impulsi.
I pazienti e coloro che si prendono cura dei pazienti devono essere consapevoli che i sintomi comportamentali del disturbo del controllo degli impulsi incluso gioco d’azzardo patologico, aumento della libido, ipersessualità, shopping compulsivo o spesa eccessiva, bulimia e impulso incontrollato ad alimentarsi, possono verificarsi in pazienti trattati con agonisti della dopamina e/o con altri trattamenti dopaminergici contenenti levodopa incluso Duodopa.
Se si sviluppano tali sintomi, si raccomanda una rivalutazione del trattamento.
• Studi epidemiologici hanno dimostrato che i pazienti con la malattia di Parkinson hanno un rischio più alto, rispetto alla popolazione generale, di sviluppare il melanoma.
Non è chiaro se il maggiore rischio osservato sia dovuto alla malattia di Parkinson o ad altri fattori, quali i medicinali utilizzati per trattare la malattia di Parkinson.
Pertanto, si consiglia ai pazienti e al personale sanitario di effettuare un regolare monitoraggio per il rischio di melanoma quando si usa Duodopa per qualsiasi indicazione.
Idealmente, devono essere effettuate visite periodiche della pelle da parte di personale adeguatamente qualificato (es.
dermatologi).
• In caso di necessità di anestesia generale, il trattamento con Duodopa può essere continuato fino a quando il paziente può assumere liquidi e medicinali per bocca.
In caso di necessità di sospensione temporanea della terapia, il trattamento con Duodopa può essere ripreso con il medesimo dosaggio non appena al paziente sarà nuovamente consentito di assumere liquidi per bocca.
• Può essere necessario aggiustare la dose di Duodopa riducendola, al fine di evitare discinesia indotta da levodopa.
• Durante una terapia prolungata con Duodopa, è raccomandato un controllo periodico della funzione epatica, ematopoietica, cardiovascolare e renale.
• Duodopa contiene idrazina, un prodotto di degradazione della carbidopa che può essere genotossico e forse cancerogeno.
La dose giornaliera media raccomandata di Duodopa è 100 ml, che contengono 2 g di levodopa e 0,5 g di carbidopa.
La massima dose giornaliera raccomandata è 200 ml.
Ciò include l’idrazina fino ad un’esposizione media di 4 mg/giorno, con un massimo di 8 mg/giorno.
Il significato clinico di questa esposizione all’idrazina non è noto.
• Un precedente intervento chirurgico nella parte superiore dell’addome può rendere difficoltosa l’esecuzione di gastrostomia o digiunostomia.
• Le complicanze riportate negli studi clinici, ed emerse dopo l’immissione in commercio, comprendono ascesso, bezoario, ileo, erosione/ulcera del sito dell’impianto, emorragia intestinale, ischemia intestinale, occlusione intestinale, perforazione intestinale, intussuscezione, pancreatite, peritonite, infezione polmonare (compresa polmonite da aspirazione), pneumoperitoneo, infezione post-operatoria della ferita e sepsi.
I bezoari sono concrezioni di materiale indigesto (come fibre non digeribili di frutta o verdura) nel tratto intestinale.
La maggior parte dei bezoari risiede nello stomaco ma i bezoari si possono riscontrare ovunque nel tratto intestinale.
Un bezoario intorno all’apice della sonda digiunale può causare l’occlusione intestinale o la formazione della intussuscezione.
Il dolore addominale può essere un sintomo delle complicanze sopra elencate.
Alcuni eventi possono provocare serie conseguenze, come un intervento chirurgico e/o la morte.
I pazienti devono essere avvisati di comunicare al medico se manifestano uno dei sintomi associati agli eventi di cui sopra.
• Una ridotta capacità di maneggiare il sistema (pompa, raccordi dei sondini) può comportare complicazioni.
Tali pazienti devono essere assistiti da un caregiver (ad es.
infermiere, aiuto-infermiere o un parente stretto).
• Un improvviso o graduale aggravamento della bradicinesia può indicare un’ostruzione nel dispositivo per qualunque causa e deve essere indagato.
• La sindrome da disregolazione dopaminergica (DDS) è un disturbo che crea dipendenza determinando un eccessivo uso del prodotto, osservato in alcuni pazienti trattati con levodopa/carbidopa.
Prima di iniziare il trattamento, i pazienti e le persone che forniscono assistenza devono essere avvertiti del rischio potenziale di sviluppo della DDS (vedere anche paragrafo 4.8).
• In pazienti trattati con levodopa/carbidopa gel intestinale è stata segnalata polineuropatia.
Prima di iniziare la terapia, e in seguito periodicamente, valutare i pazienti con anamnesi o segni di polineuropatia e fattori di rischio noti.

Interazioni

Non sono stati effettuati studi d’interazione con Duodopa.
Dalla generica combinazione di levodopa/carbidopa sono note le seguenti interazioni.
Occorre procedere con cautela nella somministrazione concomitante di Duodopa con i seguenti medicinali: Antiipertensivi Si è verificata ipotensione posturale sintomatica se combinazioni di levodopa e un inibitore della decarbossilasi vengono aggiunte al trattamento di pazienti che già ricevono antiipertensivi.
Può essere necessario aggiustare il dosaggio dell’agente antiipertensivo.
Antidepressivi Raramente sono state riportate reazioni avverse, fra cui ipertensione e discinesia, risultanti dalla somministrazione concomitante di antidepressivi triciclici e preparazioni di carbidopa/levodopa.
Anticolinergici Gli anticolinergici possono agire sinergicamente con levodopa per ridurre il tremore.
Tuttavia, l’uso combinato può esacerbare i movimenti involontari anomali.
Gli anticolinergici possono ridurre gli effetti della levodopa ritardandone l’assorbimento.
Può essere necessario un aggiustamento del dosaggio di Duodopa.
Inibitori delle COMT (tolcapone, entacapone) L’uso concomitante di inibitori delle COMT (Catecol-O-Metil Transferasi) e di Duodopa può aumentare la biodisponibilità di levodopa.
Può essere necessario un aggiustamento del dosaggio di Duodopa.
Altri medicinali Antagonisti del recettore dopaminico (alcuni antipsicotici, ad es.
fenotiazine, butirrofenoni e risperidone, e antiemetici, ad es.
metoclopramide), benzodiazepine, isoniazide, fenitoina e papaverina possono ridurre l’effetto terapeutico di levodopa.
I pazienti trattati con tali medicinali in concomitanza con Duodopa devono essere seguiti attentamente per una perdita della risposta terapeutica.
Duodopa può essere assunto in concomitanza con la dose raccomandata di un inibitore delle MAO, selettivo per le MAO di tipo B (ad es.
selegilina-HCl).
Quando viene aggiunto un inibitore delle MAO selettivo per le tipo B, può essere necessario ridurre la dose di levodopa.
L’uso concomitante di selegilina e levodopa-carbidopa è stato associato a grave ipotensione ortostatica.
Amantadina ha un effetto sinergico con levodopa e può aumentare gli eventi avversi legati alla levodopa.
Può essere necessario un aggiustamento del dosaggio di Duodopa.
I medicinali simpaticomimetici possono aumentare gli eventi avversi cardiovascolari legati alla levodopa.
Levodopa forma un chelato con il ferro nel tratto gastrointestinale, portando a una riduzione dell’assorbimento di levodopa.
Poiché la levodopa compete con alcuni aminoacidi, l’assorbimento di levodopa può essere disturbato nei pazienti in regime dietetico altamente proteico.
L’effetto della somministrazione di antiacidi e Duodopa sulla biodisponibilità di levodopa non è stato studiato.

Effetti indesiderati

Gli effetti indesiderati correlati al farmaco che si verificano frequentemente con il sistema Duodopa includono nausea e discinesia.
Gli effetti indesiderati correlati al dispositivo e alla procedura che si verificano frequentemente con il sistema Duodopa comprendono dolore addominale, complicanze legate all’inserimento del dispositivo, eccessivo tessuto di granulazione, eritema nel sito di incisione, infezione post-operatoria della ferita, secrezione post-procedura, dolore e reazione locale legati alla procedura.
La maggior parte di queste reazioni avverse è stata riscontrata precocemente negli studi, in seguito alla procedura di gastrostomia endoscopica percutanea e si è verificata nei primi 28 giorni.
Effetti indesiderati riscontrati con Duodopa La sicurezza di Duodopa è stata confrontata con quella della formulazione orale standard di levodopa/carbidopa (100 mg/25 mg) in un totale di 71 pazienti con malattia di Parkinson in stadio avanzato che hanno partecipato ad uno studio clinico controllato randomizzato, in doppio cieco, doppio mascheramento, verso controllo attivo della durata di 12 settimane.
Informazioni aggiuntive sulla sicurezza sono state raccolte da uno studio in aperto di 12 mesi condotto su 354 pazienti con malattia di Parkinson in stadio avanzato e da studi di estensione in aperto.
È stata effettuata un’analisi sui pazienti trattati con Duodopa in tutti gli studi clinici, indipendentemente dal disegno dello studio (doppio cieco o in aperto), per determinare le reazioni avverse al farmaco.
In tutti gli studi clinici, indipendentemente dal disegno dello studio (doppio cieco o in aperto), è stata effettuata un'ulteriore analisi per i pazienti che ricevevano Duodopa o il gel placebo attraverso una PEG-J per registrare le reazioni avverse correlate alla procedura e al dispositivo.
Le reazioni avverse al farmaco, alla procedura e al dispositivo, basate sulle frequenze che emergono dal trattamento, a prescindere dalla causalità attribuita, in aggiunta alle reazioni avverse identificate dopo l’autorizzazione di Duodopa sono elencate nella Tabella 1.
Tabella 1.
Dati su reazioni avverse derivanti da sperimentazioni cliniche e dall’esperienza dopo l’immissione in commercio
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Molto Comunea (≥1/10) Comunea (>1/100, < 1/10) Non comuneb (≥1/1.000, < 1/100) Rarob (> 1/10.000, < 1/1.000) Frequenza Non nota dopo l’immissione in commercio
Reazioni avverse correlate al farmaco
Infezioni ed infestazioni Infezioni del tratto urinario    
Patologie del sistema emolinfopoietico  Anemia Leucopenia, Trombocitopenia  
Disturbi del sistema immunitario     Reazione anafilattica
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Perdita di peso Aumento di peso, Aumento del livello di aminoacidi (aumento dell’acido Metilmalonico), Aumento dell’omocisteina ematica, Diminuzione dell’appetito, Carenza di Vitamina B6, Carenza di Vitamina B12   
Disturbi psichiatrici Ansia, Depressione, Insonnia Sogni anormali, Agitazione, Stato confusionale, Allucinazioni, Comportamento impulsivoc, Disturbo psicotico, Attacchi di sonno, Disturbo del sonno Suicidio, Demenza, Disorientamento, Euforia, Paura, Aumento della libido (Vedere Paragrafo 4.4), Incubi, Tentato suicidio Pensiero anormale Sindrome da disregolazione dopaminergicad
Patologie del sistema nervoso Discinesia, Malattia di Parkinson Capogiri, Distonia, Cefalea, Ipoestesia, Fenomeno On e Off, Parestesia, Polineuropatia, Sonnolenza, Sincope, Tremore Atassia, Convulsione, Disturbi dell’andatura  
Patologie dell’occhio   Glaucoma ad angolo chiuso, Blefarospasmo, Diplopia, Neuropatia ottica ischemica, Visione offuscata  
Patologie cardiache  Frequenza cardiaca irregolare Palpitazioni  
Patologie vascolari Ipotensione ortostatica Ipertensione, Ipotensione Flebite  
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche  Dispnea, Dolore orofaringeo Dolore toracico, Disfonia Respirazione anormale 
Patologie gastrointestinali Nausea, Costipazione Distensione addominale, Diarrea, Secchezza delle fauci, Disgeusia, Dispepsia, Disfagia, Flatulenza, Vomito Ipersecrezione salivare Bruxismo, Alterazione del colore della saliva, Glossodinia, Singhiozzi 
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo  Dermatite da contatto, Iperidrosi, Edema periferico, Prurito, Eruzione cutanea Alopecia, Eritema, Orticaria Alterazione del colore del sudore, Melanoma maligno (Vedere Paragrafo 4.4) 
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo  Spasmi muscolari, Dolore al collo   
Patologie renali e urinarie  Incontinenza urinaria, Ritenzione urinaria Cromaturia Priapismo 
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione  Affaticamento, Dolore, Astenia Malessere  
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura Cadute    
Reazioni avverse correlate al dispositivo e alla procedura
Infezioni ed infestazioni Infezione post-operatoria della ferita Cellulite nel sito di incisione, Infezione post-procedura Ascesso post-operatorio  Sepsi
Patologie gastrointestinali Dolore addominale Fastidio addominale, Dolore all’addome superiore, Peritonite, Pneumoperitoneo Bezoario (Vedere Paragrafo 4.4), Colite ischemica, Ischemia gastrointestinale, Ostruzione gastrointestinale, Intussuscezione, Pancreatite, Emorragia dell’intestino tenue, Ulcera dell’intestino tenue, Perforazione dell’intestino crasso  Perforazione gastrica, Perforazione gastrointestinale, Ischemia dell’intestino tenue, Perforazione dell’intestino tenue
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche  Infezione polmonare/ Polmonite da aspirazione   
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Tessuto di granulazione eccessivo    
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Complicanze legate all’inserimento del dispositivoe Dislocazione del dispositivo, Occlusione del dispositivo   
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura Eritema nel sito di incisione, Secrezione post-procedura, Dolore da procedura, Reazione in sede di procedura Complicanze legate alla stomia gastrointestinale, Dolore nel sito di incisione, Ileo post-operatorio, Complicanza post-procedura, Fastidio post-procedura, Emorragia post-procedura   
a Reazioni avverse al farmaco (ADR) osservate negli studi clinici.
Le frequenze assegnate riflettono le frequenze dell’evento avverso e prescindono dalla causalità assegnata dal ricercatore.
b Reazioni avverse al farmaco (ADR) osservate con Duodopa per le quali non erano disponibili le stime delle frequenze.
Le frequenze assegnate sono basate su dati storici relativi a levodopa/carbidopa orale.
c Disturbi del controllo degli impulsi: Gioco d’azzardo patologico, aumento della libido e ipersessualità, shopping compulsivo o spesa eccessiva, bulimia e impulso incontrollato ad alimentarsi, possono verificarsi in pazienti trattati con agonisti della dopamina e/o con altri trattamenti dopaminergici contenenti levodopa compreso Duodopa (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego).
d La sindrome da disregolazione dopaminergica (DDS) è un disturbo che crea dipendenza osservato in alcuni pazienti trattati con levodopa/carbidopa.
I pazienti affetti presentano un modello compulsivo di uso improprio di farmaci dopaminergici al di sopra delle dosi adeguate per il controllo dei sintomi motori, che in alcuni casi può determinare una grave discinesia (vedere anche paragrafo 4.4).
e La complicanza legata all’inserzione del dispositivo è stata una reazione avversa comunemente riportata sia per il sondino nasodigiunale che per la PEG-J.
Questa reazione avversa è stata riportata insieme ad 1 o più delle seguenti reazioni avverse legate al sondino nasodigiunale: dolore orofaringeo, distensione addominale, dolore addominale, fastidio addominale, dolore, irritazione della gola, traumatismo gastrointestinale, emorragia esofagea, ansia, disfagia e vomito.
Per la PEG-J questa reazione avversa è stata riportata insieme ad 1 o più delle seguenti reazioni avverse: dolore addominale, fastidio addominale, distensione addominale, flatulenza o pneumoperitoneo.
Altre reazioni avverse non gravi che sono state riportate insieme alle complicanze legate all’inserzione del dispositivo, includevano fastidio addominale, dolore dell'addome superiore, ulcera duodenale, ulcera duodenale emorragica, duodenite erosiva, gastrite erosiva, emorragia gastrointestinale, peritonite, pneumoperitoneo, ulcera dell’intestino tenue.
La dislocazione retrograda del sondino intestinale verso lo stomaco o un’ostruzione del sondino porta alla ricomparsa delle fluttuazioni motorie.
Le seguenti reazioni avverse aggiuntive (elencate secondo terminologia MedDRA) sono state osservate con levodopa/carbidopa orale e possono verificarsi con Duodopa: Tabella 2.
Reazioni avverse osservate con Levodopa/Carbidopa orale
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Raro (> 1/10.000, < 1/1.000) Molto raro (< 1/10.000)
Patologie del sistema emolinfopoietico Anemia emolitica Agranulocitosi
Patologie del sistema nervoso Trisma, Sindrome neurolettica maligna (vedere paragrafo 4.4) 
Patologie dell'occhio Sindrome di Horner, Midriasi, Crisi oculogire 
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Angioedema, Porpora di Henoch-Schönlein 
Esami di laboratorio: sono state segnalate le seguenti anomalie nei parametri di laboratorio durante il trattamento con levodopa/carbidopa, e devono quindi essere tenute presenti nel trattamento dei pazienti con Duodopa: valori elevati di azoto ureico, fosfatasi alcaline, S-AST, S-ALT, LDH, bilirubina, glicemia, creatinina, acido urico e test di Coombs positivo, e valori ridotti di emoglobina ed ematocrito.
Sono stati segnalati leucociti, batteri e sangue nelle urine.
Levodopa/carbidopa, e quindi Duodopa, possono essere responsabili di risultati falsi positivi al test per i chetoni urinari mediante dipstick.
Tale reazione non cambia portando ad ebollizione il campione di urina.
L’uso di metodi con glucosio-ossidasi può provocare risultati falsi negativi per la glicosuria.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza I dati relativi all’uso di levodopa/carbidopa in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato.
Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
Duodopa non è raccomandato durante la gravidanza e in donne in età fertile che non usano misure contraccettive, a meno che i benefici per la madre non siano superiori ai possibili rischi per il feto.
Allattamento La levodopa e probabilmente i metaboliti della levodopa sono escreti nel latte materno.
Esistono prove che la lattazione viene inibita durante il trattamento con levodopa.
Non è noto se la carbidopa o i suoi metaboliti siano escreti nel latte materno.
Studi su animali hanno evidenziato l’escrezione di carbidopa nel latte.
Esistono informazioni insufficienti relative agli effetti di levodopa/carbidopa o dei loro metaboliti su neonati/lattanti.
L’allattamento deve essere interrotto durante il trattamento con Duodopa.
Fertilità Negli studi preclinici con sola carbidopa o levodopa non sono state osservate reazioni avverse sulla fertilità.
Gli studi sulla fertilità negli animali non sono stati condotti con la combinazione di levodopa e carbidopa.

Conservazione

Conservare e trasportare in frigorifero (2°C-8°C).
Tenere la cassetta nell’imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.
Per le condizioni di conservazione dopo la prima apertura, vedere paragrafo 6.3.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.