DOXAZOSINA SANDOZ 30CPR 4MG
8,26 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 18/01/2020
• Ipertensione arteriosa essenziale. • DOXAZOSINA SANDOZ è indicato nel trattamento dei sintomi clinici associati all'iperplasia prostatica benigna (IPB).
DOXAZOSINA SANDOZ 2 mg compresse Una compressa divisibile contiene: doxazosina mesilato 2,43 mg (pari a doxazosina base 2 mg) Eccipienti con effetto noto: una compresse divisibile contiene 46,07 mg di lattosio monoidrato DOXAZOSINA SANDOZ 4 mg compresse Una compressa divisibile contiene: doxazosina mesilato 4,85 mg (pari a doxazosina base 4 mg). Eccipienti con effetto noto: una compresse divisibile contiene 92,14 mg di lattosio monoidrato Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
Controindicazioni
- DOXAZOSINA SANDOZ è controindicata nei seguenti casi: 1) pazienti con ipersensibilità alle chinazoline (p.
es.
prazosina, terazosina, doxazosina) o a uno qualsiasi degli eccipienti; 2) pazienti con anamnesi di ipotensione ortostatica; 3) pazienti con iperplasia prostatica benigna e concomitante ostruzione delle vie urinarie superiori, infezione cronica delle vie urinarie o calcoli vescicali; 4) durante l’allattamento (vedere paragrafo 4.6)¹ 5) pazienti con ipotensione².
Doxazosina è controindicata come monoterapia nei pazienti con incontinenza da sovradistensione o con anuria, con o senza insufficienza renale progressiva.
¹ Esclusivamente per le indicazioni di ipertensione ² Esclusivamente per le indicazioni di iperplasia prostatica benigna Posologia
- Le compresse devono essere assunte in monosomministrazione giornaliera con una quantità sufficiente di acqua.
La durata del trattamento deve essere stabilita dal medico.
Ipertensione arteriosa La dose abituale di DOXAZOSINA SANDOZ è da 1 a 8 mg al giorno.
La massima dose raccomandata è di 16 mg al giorno.
La dose iniziale è di 1 mg prima di coricarsi (1/2 compressa da 2 mg) e questa dose deve essere mantenuta da una a due settimane di trattamento.
Dopo questo periodo il dosaggio può essere aumentato a 2 mg una volta al giorno e mantenuto per altre una-due settimane.
Al bisogno, il dosaggio giornaliero può essere aumentato ancora gradualmente, sempre dopo lo stesso intervallo di tempo, a 4, 8 e 16 mg una volta al giorno, in base alla risposta del paziente.
Iperplasia prostatica benigna All’inizio del trattamento con DOXAZOSINA SANDOZ, si raccomanda il seguente schema posologico: - giorni da 1 a 8: 1 mg al giorno (1/2 compressa di DOXAZOSINA SANDOZ da 2 mg) - giorni da 9 a 14: 2 mg al giorno (1 compressa di DOXAZOSINA SANDOZ da 2 mg) In base ai parametri urodinamici e alla sintomatologia della IPB del paziente, questa dose può essere aumentata a 4 mg (1 compressa di DOXAZOSINA SANDOZ da 4 mg) e, successivamente, alla massima dose raccomandata di 8 mg (2 compresse di DOXAZOSINA SANDOZ da 4 mg).
L’intervallo di tempo raccomandato tra un incremento posologico e quello successivo va da 1 a 2 settimane.
La dose giornaliera abituale raccomandata è di 2-4 mg.
DOXAZOSINA SANDOZ deve essere usato in monosomministrazione giornaliera.
Se si interrompe la somministrazione di doxazosina per qualche giorno, la ripresa del trattamento andrà fatta a partire dal dosaggio iniziale di 1 mg.
Pazienti anziani e pazienti con insufficienza renale: la farmacocinetica della doxazosina rimane invariata nei pazienti anziani e in quelli con insufficienza renale.
Inoltre, non ci sono evidenze che la doxazosina aggravi l’insufficienza renale preesistente.
Pertanto, si raccomanda generalmente la dose abituale.
Comunque, a causa della possibile comparsa di ipersensibilità in alcuni di questi pazienti, è necessario prestare particolare attenzione all’inizio del trattamento.
Doxazosina non è dializzabile poiché è altamente legata alle proteine plasmatiche.
Pazienti con insufficienza epatica: Il dosaggio deve essere aumentato con particolare prudenza nei pazienti con insufficienza epatica.
Non è disponibile alcuna esperienza clinica nei pazienti con insufficienza epatica severa (vedere il paragrafo 4.4 “Avvertenze speciali e precauzioni di impiego”).
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di Doxazosina Sandoz nei bambini ed adolescenti non sono state stabilite. Avvertenze e precauzioni
- Inizio della terapia In relazione alle proprietà alfa-bloccanti di doxazosina, i pazienti potrebbero sperimentare ipotensione posturale, evidenziata da capogiri e debolezza o, raramente, perdita di coscienza (sincope), in particolare all’inizio della terapia.
Pertanto è una buona pratica medica monitorare la pressione sanguigna all’avvio della terapia, allo scopo di ridurre al minimo il potenziale di effetti posturali.
Il paziente deve essere avvertito affinché eviti situazioni che potrebbero provocare infortuni in caso si verifichino capogiri o debolezza durante l’avvio della terapia con doxazosina.
Uso nei pazienti con disturbi cardiaci acuti Come per qualsiasi altro agente antipertensivo vasodilatatore, è una buona pratica medica prestare particolare attenzione quando si somministra doxazosina a pazienti con le seguenti condizioni cardiache acute: § edema polmonare dovuto a stenosi aortica o mitralica § scompenso cardiaco ad output elevato § insufficienza cardiaca destra dovuta a embolia polmonare o effusione pericardica § insufficienza cardiaca ventricolare sinistra con bassa pressione di riempimento.
Pazienti con insufficienza epatica Come per qualsiasi farmaco metabolizzato dal fegato, doxazosina deve essere usata con particolare cautela nei pazienti con compromissione della funzionalità epatica comprovata.
Poiché non è disponibile alcuna esperienza clinica nei pazienti con insufficienza epatica grave, l’uso di doxazosina in questi pazienti non è raccomandato.
Uso con gli inibitori della PDE-5 La somministrazione concomitante di doxazosina con gli inibitori della fosfodiesterasi-5 (per esempio sildenafil, tadalafil e vardenafil) deve essere effettuata con cautela, poiché entrambi i farmaci hanno effetti vasodilatatori e in alcuni pazienti potrebbero provocare ipotensione sintomatica.
Per ridurre il rischio di ipotensione ortostatica si raccomanda di iniziare il trattamento con gli inibitori della fosfodiesterasi-5 solo se il paziente è stabilizzato emodinamicamente nell’ambito di una terapia con alfa-bloccanti.
Inoltre si raccomanda di iniziare il trattamento con l’inibitore della fosfodiesterasi-5 con la dose più bassa possibile e di rispettare un intervallo di tempo di 6 ore dall’assunzione di doxazosina.
Non sono stati condotti studi con formulazioni di doxazosina a rilascio prolungato.
Uso nei pazienti sottoposti a chirurgia della cataratta Durante interventi di chirurgia della cataratta alcuni pazienti, precedentemente trattati o in trattamento con farmaci contenenti tamsulosina, hanno manifestato la sindrome dell'iride a bandiera (IFIS - Intraoperative Floppy Iris Syndrome).
Si sono verificati casi isolati con altri antagonisti alfa-1 adrenergici e non può essere esclusa la possibilità di un effetto di classe.
La comparsa di tale sindrome può aumentare le complicanze chirurgiche durante l'intervento; il chirurgo prima di procedere con l'intervento dovrebbe essere al corrente del trattamento in corso o precedente con antagonisti alfa-1 adrenergici.
Priapismo Nell’esperienza post-marketing, sono stati riportati erezioni prolungate e priapismo con alfa-1 bloccanti, compresa la doxazosina.
Se il priapismo non viene trattato immediatamente, potrebbe determinare un danno ai tessuti del pene e la perdita permanente della potenza pertanto, il paziente deve rivolgersi immediatamente a un medico.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti Doxazosina Sandoz 2 mg contiene 46,07 mg di lattosio monoidrato per compressa.
Doxazosina Sandoz 4 mg contiene 92,14 mg di lattosio monoidrato per compressa.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioè essenzialmente ‘senza sodio’. Interazioni
- In alcuni pazienti la somministrazione concomitante di doxazosina con un inibitore della PDE-5 potrebbe provocare ipotensione sintomatica (vedere paragrafo 4.4).
Non sono stati condotti studi con formulazioni di doxazosina a rilascio prolungato.
La maggior parte (98%) della doxazosina si lega alle proteine plasmatiche.
Dati in vitro relativi al plasma umano indicano che doxazosina non ha alcun effetto sul legame proteico di digossina, warfarina, fenitoina o indometacina.
Studi in vitro indicano che la doxazosina è un substrato del citocromo P450 3A4 (CYP 3A4).
Deve essere prestata attenzione quando si somministrano contemporaneamente doxazosina con un forte inibitore del CYP 3A4, come claritromicina, indinavir, itraconazolo, ketoconazolo, nefazodone, nelfinavir, ritonavir, saquinavir, telitromicina o voriconazolo (vedere paragrafo 5.2).
L’esperienza clinica ha dimostrato che la somministrazione di doxazosina nelle formulazioni standard non comporta interazioni con diuretici tiazidici, furosemide, beta-bloccanti, farmaci antinfiammatori non steroidei, antibiotici, farmaci ipoglicemizzanti orali, agenti uricosurici e anticoagulanti.
Non sono tuttavia disponibili dati provenienti da studi formali di interazione farmaco/farmaco.
Doxazosina potenzia l’attività antiipertensiva di altri alfa-bloccanti e di altri antipertensivi.
In uno studio open-label randomizzato e controllato con placebo condotta su 22 volontari maschi sani, la somministrazione di una singola dose di 1 mg/die di doxazosina il 1° giorno di un regime posologico della durata di quattro giorni con cimetidina orale (400 mg due volte al giorno) ha determinato un aumento del 10% della AUC media di doxazosina e nessuna alterazione statisticamente significativa del Cmax medio e dell’emivita media di doxazosina.
L’aumento del 10% della AUC media di doxazosina con cimetidina rimane nell’ambito della variazione inter-soggetto (27%) della AUC media di doxazosina con placebo. Effetti indesiderati
- Le frequenze usate sono le seguenti: molto comune ≥1/10, comune da ≥1/100 a <1/10, non comune da ≥1/1000 a <1/100, raro da ≥1/10.000 a <1/1000, molto raro <1/10.000
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Frequenza Effetti indesiderati Infezioni e infestazioni Comune Infezione delle vie aeree, infezione delle vie urinarie Patologie del sistema emolinfopoietico Molto raro Leucopenia, trombocitopenia Disturbi del sistema immunitario Non comune Reazione allergica da farmaci Disturbi del metabolismo e della nutrizione Non comune Gotta, aumento dell’appetito, anoressia Disturbi psichiatrici Non comune Agitazione, depressione, ansia, insonnia, nervosismo Patologie del sistema nervoso Comune Capogiri, cefalea, sonnolenza Non comune Accidente cerebrovascolare, ipoestesia, sincope, tremore Molto raro Capogiri posturali, parestesia Patologie dell’occhio Molto raro Visione offuscata Non nota Sindrome dell’iride a bandiera (vedere paragrafo 4.4) Patologie dell’orecchio e del labirinto Comune Vertigini Non comune Tinnito Patologie cardiache Comune Palpitazioni, tachicardia Non comune Angina pectoris, infarto miocardico Molto raro Bradicardia, aritmie cardiache Patologie vascolari Comune Ipotensione, ipotensione posturale Molto raro Vampate di calore Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Comune Bronchite, tosse, dispnea, rinite Non comune Epistassi Molto raro Broncospasmo Patologie gastrointestinali Comune Dolori addominali, dispepsia, secchezza delle fauci, nausea Non comune Stipsi, flatulenza, vomito, gastroenterite, diarrea Patologie epatobiliari Non comune Valori anomali nei test della funzionalità epatica Molto raro Colestasi, epatite, ittero Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comune Prurito Non comune Rash cutaneo Molto raro Orticaria, alopecia, porpora Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Comune Mal di schiena, mialgia Non comune Artralgia Raro Crampi muscolari, debolezza muscolare Patologie renali e urinarie Comune Cistite, incontinenza urinaria Non comune Disuria, frequenza della minzione, ematuria, Raro Poliuria Molto raro Aumento della diuresi, disturbi della minzione, nicturia Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Non comune Impotenza Molto raro Ginecomastia, priapismo Non nota Eiaculazione retrograda Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Comune Astenia, dolore toracico, sintomi influenzali, edema periferico Non comune Dolore, edema facciale Molto raro Affaticamento, malessere Esami diagnostici Non comune Aumento del peso
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni avverse. Gravidanza e allattamento
- Per le indicazioni dell’ipertensione Gravidanza Poiché non sono stati condotti studi adeguati o ben controllati su donne in gravidanza, la sicurezza di doxazosina durante la gravidanza non è stata stabilita.
Pertanto doxazosina deve essere utilizzata durante la gravidanza solo se i potenziali benefici superano i rischi.
Sebbene non siano stati osservati effetti teratogeni nel corso dei test sugli animali, a dosaggi elevati è stata osservata una riduzione della sopravvivenza fetale (vedere paragrafo 5.3).
Allattamento È stato dimostrato che l’escrezione della doxazosina nel latte materno è molto bassa (con la corrispondente dose nel lattante inferiore all’1%), tuttavia i dati nell’uomo sono molto limitati.
Il rischio per il neonato o lattante non può essere escluso pertanto la doxazosina deve essere utilizzata solo quando, secondo il parere del medico, il potenziale beneficio supera il potenziale rischio.
Per le indicazioni dell’iperplasia prostatica benigna Questo paragrafo non è pertinente. Conservazione
- Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.