DORZAMOX COLL FL 5ML
7,00 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 11/03/2012
DORZAMOX è indicato per il trattamento della pressione intraoculare elevata (PIO) nei pazienti con glaucoma ad angolo aperto o con glaucoma pseudoesfoliativo, quando un beta-bloccante per uso topico in monoterapia non è sufficiente.
Ogni ml contiene 20 mg di dorzolamide (come dorzolamide cloridrato) e 5 mg di timololo (come timololo maleato). Eccipiente con effetti noti: ogni ml di soluzione contiene 0,075 mg di benzalconio cloruro (come 0,15 mg di benzalconio cloruro soluzione al 50%). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- DORZAMOX è controindicato nei pazienti con: • malattia reattiva delle vie aeree, incluse asma bronchiale o anamnesi di asma bronchiale, oppure malattia polmonare cronica ostruttiva grave • bradicardia sinusale, sindrome del seno malato blocco seno-atriale, blocco atrioventricolare di secondo o terzo grado non controllato con il pace-maker, insufficienza cardiaca conclamata, shock cardiogeno • grave compromissione renale (ClCr <30ml/min) o acidosi ipercloremica • ipersensibilità ai principi attivi o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 Le suddette controindicazioni sono basate sui componenti e non sono specifiche dell’associazione.
Posologia
- Posologia La dose è una goccia di DORZAMOX nel sacco congiuntivale dell’occhio o degli occhi affetto/i due volte al giorno.
Se un altro agente oftalmico topico viene usato, DORZAMOX e l’altro agente devono essere somministrati ad almeno 10 minuti di distanza.
I pazienti devono essere istruiti sulla necessità di lavarsi le mani prima dell’uso e di evitare che la punta del contagocce entri in contatto con l’occhio o con le strutture circostanti.
Allo scopo di assicurare una corretta dose, il contagocce non deve essere allargato.
I pazienti devono anche essere istruiti sul fatto che i colliri, se utilizzati impropriamente, possono essere contaminati da batteri noti per causare infezioni oculari.
Dall’utilizzo di soluzioni contaminate possono derivare gravi danni all’occhio e conseguente perdita della visione.
I pazienti devono essere informati sul corretto uso di DORZAMOX.Popolazione pediatrica L’efficacia nei pazienti pediatrici non è stata stabilita.
La sicurezza nei pazienti pediatrici di età inferiore a 2 anni non è stata stabilita (per informazioni riguardanti il profilo di sicurezza nei pazienti pediatrici di età ≥ 2 anni e <6 anni vedere paragrafo 5.1).
Modo di somministrazione: 1) Il sigillo di sicurezza situato sul collo del flacone deve risultare intatto prima del primo utilizzo del prodotto.
Uno spazio tra il flacone e il tappo è normale per un flacone che non è ancora stato aperto.
2) Togliere il tappo dal flacone.
3) Inclinare la testa all'indietro e tirare leggermente verso il basso la palpebra inferiore in modo da formare una tasca tra la palpebra e l'occhio.
4) Capovolgere il flacone e premere fino a quando non venga introdotta una singola goccia nell’occhio.
NON METTERE A CONTATTO LA PUNTA DEL CONTAGOCCE CON L'OCCHIO O CON LA PALPEBRA.
5) Ripetere i punti 2 e 3 per l'altro occhio, se necessario.
6) Rimettere il tappo e chiudere bene il flacone dopo che è stato usato.
Utilizzando l’occlusione nasolacrimale o la chiusura delle palpebre per 2 minuti, l’assorbimento sistemico viene ridotto.
Ciò può comportare una diminuzione degli effetti collaterali sistemici e un aumento dell’attività a livello locale. Avvertenze e precauzioni
- Reazioni cardiovascolari/respiratorie Come altri agenti oftalmici applicati localmente, timololo è assorbito per via sistemica.
A causa del componente beta-adrenergico timololo, si possono verificare gli stessi tipi di effetti cardiovascolari, polmonari e altre reazioni avverse viste con gli agenti beta-adrenergici bloccanti sistemici.
L’incidenza delle reazioni avverse sistemiche dopo somministrazione oftalmica topica è più bassa rispetto alla somministrazione sistemica.
Per ridurre l’assorbimento sistemico, vedere il paragrafo 4.2.
Disturbi cardiaci In pazienti con patologie cardiovascolari (per esempio cardiopatia coronarica, angina di Prinzmetal e insufficienza cardiaca) e ipotensione, la terapia con beta-bloccanti deve essere attentamente valutata e deve essere presa in considerazione la terapia con altri principi attivi.
I pazienti con patologie cardiovascolari devono essere tenuti sotto controllo per i segni di deterioramento di queste patologie e i segni di reazioni avverse.
A causa del suo effetto negativo sul tempo di conduzione, i beta-bloccanti devono essere somministrati con cautela nei pazienti con blocco cardiaco di primo grado.
Disturbi vascolari I pazienti con gravi disturbi circolatori periferici (cioè gravi forme di malattia di Raynaud o di sindrome di Raynaud) devono essere trattati con cautela.
Disturbi respiratori Reazioni respiratorie, compreso decesso per broncospasmo in pazienti con asma, sono state riportate dopo somministrazione di beta-bloccanti oftalmici.
DORZAMOX deve essere usato con cautela nei pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e solo se il potenziale beneficio supera il rischio potenziale.
Compromissione epatica L’associazione dorzolamide e timololo non è stata studiata nei pazienti con compromissione epatica e pertanto in tali pazienti deve essere usata con cautela.
Immunologia e ipersensibilità Come nel caso di altri agenti oftalmici per uso topico, questo medicinale può essere assorbito per via sistemica.
Dorzolamide: contiene un gruppo sulfamidico, che si trova anche nelle sulfonamidi.
Pertanto in seguito alla somministrazione topica possono verificarsi gli stessi tipi di reazioni avverse riscontrati con la somministrazione sistemica delle sulfonamidi, incluse gravi reazioni quali sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica.
Qualora si manifestino segni di reazioni gravi o di ipersensibilità, sospendere l’uso di questa preparazione.
Con l’associazione dorzolamide e timololo sono state osservate reazioni avverse oculari locali simili a quelle osservate con il collirio a base di dorzolamide cloridrato.
Se si verificano queste reazioni, si deve prendere in considerazione l’interruzione della terapia con DORZAMOX.
Quando assumono beta-bloccanti, i pazienti con anamnesi di atopia o di grave reazione anafilattica verso una varietà di allergeni possono essere più reattivi nei confronti di una ripetuta esposizione a tali allergeni e possono non rispondere alle dosi abituali di adrenalina usate per trattare le reazioni anafilattiche.
Terapia concomitante L’effetto sulla pressione intra-oculare o gli effetti noti del beta-blocco sistemico possono essere potenziati quando il timololo viene somministrato in pazienti che già assumono un agente beta-bloccante sistemico.
La risposta di questi pazienti deve essere attentamente monitorata.
L’uso di due agenti topici che bloccano i recettori beta-adrenergici non è raccomandato (vedere paragrafo 4.5).
L’uso di dorzolamide e degli inibitori orali dell’anidrasi carbonica per via orale non è raccomandato.
Sospensione della terapia Come nel caso dei beta-bloccanti sistemici, se nei pazienti con cardiopatia coronarica è necessaria la sospensione di timololo oftalmico, la terapia deve essere sospesa in modo graduale.
Ulteriori effetti del beta-blocco Ipoglicemia/diabete I beta-bloccanti devono essere somministrati con cautela nei pazienti soggetti a ipoglicemia spontanea o a pazienti con diabete instabile, poiché i beta-bloccanti possono mascherare i segni e i sintomi di ipoglicemia acuta.
I beta-bloccanti possono anche mascherare alcuni sintomi di ipertiroidismo.
La brusca sospensione della terapia con beta-bloccanti può accelerare il peggioramento dei sintomi.
Malattie della cornea I beta-bloccanti oftalmici possono indurre secchezza degli occhi.
I pazienti con patologie corneali devono essere trattati con cautela.
Anestesia chirurgica Le preparazioni oftalmiche a base di beta-bloccanti possono bloccare gli effetti sistemici dei beta-agonisti ad esempio dell’adrenalina.
L'anestesista deve essere informato se il paziente sta usando timololo.
La terapia con beta-bloccanti può aggravare i sintomi di miastenia gravis.
Ulteriori effetti dell’inibizione dell’anidrasi carbonica A causa dell’alterazione dell’equilibrio acido-basico, la terapia con inibitori orali dell’anidrasi carbonica è stata associata a urolitiasi come risultato di alterazioni dell’equilibrio acido-base, specialmente nei pazienti con una precedente anamnesi di calcoli renali.
Sebbene con l’associazione dorzolamide e timololo non siano state osservate alterazioni dell’equilibrio acido-basico, è stata riportata urolitiasi con frequenza non comune.
Poiché DORZAMOX contiene un inibitore topico dell’anidrasi carbonica che viene assorbito per via sistemica, in corso di terapia con DORZAMOX i pazienti con una precedente anamnesi di calcoli renali possono essere maggiormente a rischio di urolitiasi.
Altro La gestione dei pazienti con glaucoma ad angolo chiuso in fase acuta richiede interventi terapeutici in aggiunta agli agenti ipotensivi oculari.
L’associazione dorzolamide e timololo non è stata studiata nei pazienti con glaucoma ad angolo chiuso in fase acuta.
Nei pazienti con difetti corneali cronici preesistenti e/o anamnesi di chirurgia intraoculare, con l’uso di dorzolamide sono stati riportati edema corneale e scompenso corneale irreversibile.
Esiste un aumento della possibilità di sviluppo di edema corneale in pazienti con un basso conteggio delle cellule endoteliali.
Si deve usare cautela quando si prescrive DORZAMOX in questi gruppi di pazienti.
È stato segnalato distacco della coroide durante la somministrazione di terapie di inibizione della produzione di umore acqueo (per esempio, timololo, acetazolamide) dopo procedura di filtrazione.
Come anche a seguito della somministrazione di altri medicinali utilizzati per il trattamento del glaucoma, dopo terapia prolungata in alcuni pazienti è stata segnalata una riduzione della risposta a timololo maleato oftalmico.
Tuttavia nel corso di studi clinici nei quali 164 pazienti sono stati seguiti per almeno tre anni, dopo la stabilizzazione iniziale non sono state osservate differenze significative nella pressione intraoculare media.
Uso di lenti a contatto DORZAMOX contiene il conservante benzalconio cloruro, che è noto per alterare il colore delle lenti a contatto morbide.
Le lenti a contatto devono essere rimosse prima dell’applicazione e occorre attendere almeno 15 minuti prima di reinserirle.
Popolazione pediatrica Vedere paragrafo 5.1. Interazioni
- Non sono stati effettuati studi di interazione.
Nel corso di studi clinici l’associazione dorzolamide e timololo è stata usata in concomitanza con i seguenti medicinali sistemici senza alcuna evidenza di interazioni avverse: ACE-inibitori, bloccanti dei canali del calcio, diuretici, principi attivi antinfiammatori non steroidei, incluso acido acetilsalicilico e ormoni (come estrogeni, insulina, tiroxina).
Esiste la possibilità di effetti additivi che danno luogo a ipotensione e/o bradicardia marcata quando una soluzione oftalmica di beta-bloccanti viene somministrata insieme a bloccanti dei canali del calcio orali, medicinali che causano deplezione delle catecolamine o beta-bloccanti, antiaritmici (incluso amiodarone), glicosidi digitalici, parasimpaticomimetici, guanetidina, narcotici, inibitori delle monoaminossidasi (MAO).
Durante il trattamento combinato con inibitori del CYP2D6 (per esempio chinidina, fluoxetina, paroxetina) e timololo è stato riportato un potenziamento del beta-blocco sistemico (per esempio riduzione della frequenza cardiaca, depressione).
Sebbene DORZAMOX da solo abbia un effetto scarso o nullo sul diametro pupillare, in seguito all’uso concomitante di agenti beta-bloccanti oftalmici ed adrenalina (epinefrina) è stata occasionalmente riportata midriasi.
I beta-bloccanti possono incrementare l’effetto ipoglicemizzante dei medicinali antidiabetici.
Gli agenti bloccanti beta-adrenergici orali possono esacerbare l’ipertensione “di rimbalzo” che può far seguito alla sospensione di clonidina. Effetti indesiderati
- Nel corso di studi clinici non sono state osservate reazioni avverse specifiche per l’associazione dorzolamide e timololo, collirio, soluzione; le reazioni avverse sono coerenti con quelle riportate in precedenza con dorzolamide cloridrato e/o timololo maleato.
Nel corso di studi clinici 1035 pazienti sono stati trattati con l’associazione dorzolamide e timololo, collirio, soluzione.
Il 2,4% circa di tutti i pazienti ha sospeso la terapia con l’associazione dorzolamide e timololo a causa di reazioni avverse oculari a livello locale, l’1,2% circa di tutti i pazienti l’ha sospesa a causa di reazioni avverse locali indicative di allergia o ipersensibilità (come infiammazione della palpebra e congiuntivite).
Come altri medicinali oftalmici per uso topico, DORZAMOX viene assorbito nel circolo sistemico.
Questo può causare effetti indesiderati simili a quelli osservati con la somministrazione sistemica di agenti beta-bloccanti.
L’incidenza delle reazioni avverse sistemiche dopo somministrazione topica oftalmica è più bassa rispetto alla somministrazione sistemica.
Durante gli studi clinici o durante l’esperienza post-marketing con l’associazione dorzolamide e timololo o con uno dei suoi componenti sono state riportate le seguenti reazioni avverse: Molto comune (≥1/10); Comune (≥1/100, <1/10); Non comune (≥1/1.000, <1/100); Raro (≥1/10.000, <1/1.000); Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
*Queste reazioni avverse sono anche state osservate con l’associazione dorzolamide e timololo durante l’esperienza post- marketing.Classificazione per sistemi e organi (MedDRA) Formulazione Molto comune Comune Non comune Raro Non Nota Disturbi del sistema immunitario Dorzolamide/ timololo,collirio soluzione segni e sintomi di reazioni allergiche, sistemiche, inclusi angioedema, orticaria, prurito, eruzione cutanea, anafilassi Timololo maleato, collirio soluzione segni e sintomi di reazioni allergiche sistemiche, inclusi angioedema, orticaria, eruzione cutanea localizzata generalizzata, anafilassi prurito Disturbi del metabolismo e della nutrizione Timololo maleato, collirio soluzione ipoglicemia Disturbi psichiatrici Timololo maleato, collirio soluzione depressione* insonnia*, incubi*, perdita di memoria Allucinazione Patologie del sistema nervoso Dorzolamide/ timololo cefalea* capogiro*, parestesia* Timololo maleato, collirio soluzione cefalea* capogiro* sincope* parestesia*, aumento dei segni e sintomi di miastenia gravis, diminuzione della libido*, accidente cerebrovascolare*, ischemia cerebrale Patologie dell'occhio Dorzolamide/ Timololo, collirio soluzione bruciore e dolore puntorio iniezione congiunti- vale, visione offuscata, erosione della cornea, prurito oculare, lacrimazione Dorzolamide cloridrato, collirio soluzione infiamma zione della palpebra*, irritazione della palpebra* iridociclite* irritazione inclusi arrossamento*, dolore*, incrostazione della palpebra*, miopia transitoria (che si è risolta con l’interruzione della terapia), edema corneale*, ipotonia oculare*, distacco della coroide (a seguito di chirurgia filtrante)* Sensazione di corpo estraneo nell’occhio Timololo maleato, collirio soluzione segni e sintomi di irritazione oculare, incluse blefarite*, cheratite*, diminuita sensibilità corneale, e secchezza oculare disturbi visivi, incluse alterazioni della rifrazione (dovute in alcuni casi all’interruzione della terapia miotica)* ptosi, diplopia, distacco della coroide dopo chirurgia filtrante* (vedere paragrafo 4.4) prurito, lacrimazione arrossamento, visione offuscata, erosione della cornea, Patologie dell'orecchio e del labirinto Timololo maleato, collirio soluzione tinnito* Patologie cardiache Timololo maleato, collirio soluzione bradicardia* dolore toracico*, palpitazione*, edema*, aritmia*, insufficienza cardiaca congestizia*, arresto cardiaco *, blocco cardiaco blocco atrioventricolare, insufficienza cardiaca, Dorzolamide cloridrato, collirio Palpitazioni Tachicardia Patologie vascolari Timololo maleato, collirio soluzione ipotensione*, claudicatio, fenomeno di Raynaud*, mani e piedi freddi Dorzolamide cloridrato, collirio Ipertensione Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Dorzolamide/ Timololo, collirio soluzione sinusite respiro corto, insufficienza respiratoria, rinite, raramente broncospasmo Dorzolamide cloridrato, collirio epistassi* Dispnea Timololo maleato, collirio soluzione dispnea* broncospasmo (principalmente in pazienti con storia di patologia broncospastica preesistente)*, insufficienza respiratoria, tosse* Patologie gastrointestinali Dorzolamide/ Timololo, collirio soluzione disgeusia* Dorzolamide cloridrato, collirio soluzione nausea* irritazione della gola, bocca secca* Timololo maleato, collirio soluzione nausea*, dispepsia* diarrea, bocca secca* disgeusia, dolore addominale, vomito Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Dorzolamide/ Timololo, collirio soluzione dermatite da contatto, sindrome di Stevens- Johnson, necrolisi epidermica tossica Dorzolamide cloridrato, collirio soluzione eruzione cutanea* Timololo maleato, collirio soluzione alopecia*, rash psoriasiforme o esacerbazione della psoriasi* eruzione cutanea Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Timololo maleato, collirio soluzione lupus eritematoso sistemico mialgia Patologie renali e urinarie Dorzolamide/ Timololo, collirio soluzionre urolitiasi malattia di Peyronie*, diminuzione della libido disfunzione sessuale Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Timololo maleato, collirio soluzione Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Dorzolamide cloridrato, collirio soluzione astenia/ stanchezza* Timololo maleato, collirio soluzione astenia/ stanchezza*
Sono state osservate reazioni indesiderate aggiuntive con i beta-bloccanti per uso oftalmico e che si possono verificare anche con l’associazione dorzolamide/timololo Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo:.
https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza DORZAMOX non deve essere usato durante la gravidanza.
Dorzolamide Non sono stati effettuati studi nelle donne in gravidanza.
Nei conigli trattati con dosi maternotossiche la dorzolamide produce effetti teratogeni (vedere paragrafo 5.3).
Timololo Non ci sono dati adeguati sull’uso di timololo nelle donne in gravidanza.
Timololo non deve essere usato in gravidanza a meno che non sia strettamente necessario.
Per ridurre l’assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.
Studi epidemiologici non hanno mostrato effetti di malformazione, ma hanno mostrato rischio di ritardo nella crescita intra-uterina quando i beta-bloccanti sono stati somministrati per via orale.
Inoltre, i segni e i sintomi di beta-blocco (per esempio, bradicardia, ipotensione, distress respiratorio e ipoglicemia) sono stati osservati nei neonati quando i beta-bloccanti vengono somministrati fino al parto.
Se DORZAMOX viene somministrato fino al parto, si deve monitorare attentamente il neonato durante i primi giorni di vita.
Allattamento Non è noto se la dorzolamide venga escreta nel latte materno.
Nei ratti durante l’allattamento che assumevano dorzolamide sono state osservate riduzioni nell’aumento di peso corporeo dei neonati.
Timololo risulta presente nel latte materno.
I beta-bloccanti sono escreti nel latte materno.
Tuttavia, con le dosi terapeutiche di timololo collirio non sembrano esserci quantità sufficienti nel latte materno per produrre sintomi clinici di beta-blocco nei neonati.
Per ridurre l’assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.
Non è raccomandato l'allattamento qualora si renda necessario un trattamento con DORZAMOX. Conservazione
- Questo medicinale non richiede alcuna particolare condizione di conservazione.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.