DONOPA 1BOMB 135BAR 2,7LT50/50
265,00 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 30/05/2014
Donopa è indicato per l’uso negli adulti e nei bambini di età superiore a 1 mese per: - il trattamento di condizioni dolorose di breve durata, di intensità da lieve a moderata, quando si desidera un effetto analgesico che si instauri e che scompaia rapidamente. - sedazione durante chirurgia dentale in pazienti ansiosi
Ogni bombola contiene: protossido di azoto (N2O) 50% v/v e ossigeno (O2, ossigeno medicinale) 50% v/v ad una pressione di 135 o 185 bar (15 °C)
Controindicazioni
- Durante l’inalazione di Donopa, eventuali bolle di gas (emboli gassosi) o cavità che contengono gas possono espandersi a causa dell’aumento della capacità di diffusione del protossido di azoto.
Pertanto, Donopa è controindicato nelle seguenti condizioni: - Pazienti con segni o sintomi di pneumotorace, pneumopericardio, enfisema grave, embolia gassosa o trauma cranico.
- Dopo immersione profonda con rischio di malattia da decompressione (bolle di azoto).
- Dopo bypass cardiopolmonare con macchina cuore-polmone o bypass coronarico senza macchina cuore-polmone.
- Pazienti trattati recentemente con iniezione intraoculare di gas (per esempio SF6, C3F8), fino all’assorbimento completo del gas in questione, in quanto il volume di gas può aumentare la pressione/il volume, provocando cecità.
- Pazienti con tratto gastrointestinale gravemente dilatato.
Donopa è anche controindicato: - In pazienti con insufficienza cardiaca o disfunzioni cardiache (per esempio dopo cardiochirurgia), per evitare il rischio di un’ulteriore compromissione della funzionalità cardiaca.
- In pazienti che presentino segni di confusione o in presenza di altri segni che indichino un aumento della pressione intracranica.
- In pazienti con livello di coscienza ridotto o compromissione della capacità di collaborare e seguire le istruzioni, a causa del rischio che un’ulteriore sedazione ottenuta con il protossido di azoto possa compromettere i naturali riflessi protettivi.
- In pazienti con diagnosi di carenza di vitamina B12 o di acido folico non trattata (inclusa la fase iniziale della gravidanza)o con diagnosi di disordine genetico del sistema enzimatico coinvolto nel metabolismo di queste vitamine.
- In pazienti con lesioni facciali nei quali l’uso di una maschera facciale possa essere difficile o rischioso. Posologia
- Posologia Donopa può essere somministrato per max.
6 ore senza monitoraggio ematologico in pazienti senza fattori di rischio (vedere paragrafo 4.4).
Popolazione pediatrica La percentuale di successo è minore nei bambini di età inferiore a 3 anni, in quanto la concentrazione alveolare minima è maggiore che nei bambini di età superiore.Modo di somministrazione Quando si usa il protossido di azoto è necessario adottare precauzioni speciali.
Il protossido di azoto deve essere somministrato in conformità alle linee guida locali.
La somministrazione di Donopa avviene per inalazione, durante la respirazione spontanea dei pazienti, attraverso una maschera.
La somministrazione di Donopa viene regolata dalla respirazione del paziente.
Indossando la maschera correttamente intorno alla bocca e al naso e respirando attraverso la maschera, si apre una valvola chiamata di richiamo che consente la fuoriuscita di Donopa dall’attrezzatura, somministrando il gas al paziente attraverso le vie aeree.
L’assorbimento avviene nei polmoni.
In dentistica, si raccomanda l’uso di una maschera doppia o in alternativa di una maschera nasale o nasobuccale con adeguata evacuazione/ventilazione.
La somministrazione mediante tubi endotracheali non è consigliata.
Se Donopa deve essere usato in pazienti che respirano attraverso un tubo endotracheale, il prodotto deve essere somministrato esclusivamente da personale sanitario specializzato nella somministrazione di anestetici.
Donopa deve essere somministrato solo da personale pratico nell’uso.
La somministrazione di Donopa deve avvenire solo sotto la supervisione o seguendo le indicazioni di personale pratico nell’uso dell’attrezzatura e che ne conosca gli effetti.
Donopa deve essere somministrato esclusivamente se la possibilità di una somministrazione aggiuntiva di ossigeno e un’attrezzatura di rianimazione sono prontamente disponibili.
Idealmente, il paziente dovrebbe sorreggere la maschera attraverso la quale viene somministrato Donopa.
Al paziente verrà chiesto di tenere la maschera sul viso e respirare normalmente.
Si tratta di una misura di sicurezza aggiuntiva, per minimizzare il rischio di sovradosaggio.
Se per un qualsiasi motivo al paziente viene somministrato più Donopa del necessario, compromettendo lo stato di vigilanza, il paziente lascerà cadere la maschera e l’effetto cesserà.
Respirando aria ambientale, l’effetto di Donopa scomparirà rapidamente e il paziente riacquisterà piena coscienza.
Donopa deve essere preferibilmente usato in pazienti in grado di comprendere e di seguire le istruzioni sull’uso dell’attrezzatura e della maschera.
Nei bambini e in altri pazienti non in grado di comprendere e seguire le istruzioni, Donopa deve essere somministrato sotto la supervisione di personale medico competente, in grado di tenere nella giusta posizione la maschera e di monitorare attivamente la somministrazione.
In questi casi, Donopa può essere somministrato con un flusso continuo di gas.
Tuttavia, a causa dell’aumento del rischio di sedazione pronunciata e incoscienza del paziente, questa forma di somministrazione deve avvenire solo in condizioni controllate.
Il flusso continuo di gas deve essere usato solo in presenza di personale competente e con disponibilità di attrezzatura per la gestione degli effetti della sedazione più pronunciata/del livello ridotto di coscienza.
Quando si usa il flusso continuo, è necessario considerare il potenziale rischio di inibizione dei riflessi protettivi delle vie respiratorie ed essere pronti a ripristinare il corretto funzionamento delle vie respiratorie e ad assistere la ventilazione.
Al termine della somministrazione, il paziente deve potersi riprendere con calma in condizioni controllate per circa 5 minuti o fino a che il grado di vigilanza/coscienza è stato ripristinato in modo soddisfacente.
Usare nel trattamento di condizioni dolorose di breve durata, durante chirurgia e procedure ginecologiche e urologiche.
La somministrazione di Donopa deve iniziare poco prima che sia necessario ottenere l’effetto analgesico desiderato.
L’effetto analgesico si manifesta dopo 4-5 inspirazioni e raggiunge il livello massimo entro 2-3 minuti.
La somministrazione di Donopa deve proseguire per tutta la procedura dolorosa o fino a quando si desidera avere un effetto analgesico.
Quando si interrompe la somministrazione/inalazione, l’effetto scompare rapidamente entro pochi minuti.
In base all’effetto analgesico nel paziente, può essere necessaria la somministrazione di analgesici aggiuntivi.
Utilizzo in odontoiatria Può essere utilizzata una maschera nasale oppure oronasale, a seconda della modalità di ventilazione del paziente.
Per i pazienti disabili incapaci di mantenere la maschera in posizione, questa dovrà essere tenuta da un’infermiera senza forte costrizione fisica.
Dopo un periodo di almeno 3 minuti, la procedura può essere effettuata in modo continuo se si utilizza la maschera nasale o in periodi da 20 a 30 secondi per la maschera oronasale da porre sul naso durante tali periodi.
Al termine del trattamento, la maschera viene rimossa e il paziente deve rimanere a riposo sulla poltrona per 5 minuti.
Utilizzo in ostetricia L’inalazione deve iniziare alla comparsa delle contrazioni.
Le partorienti devono respirare normalmente durante la contrazione senza iperventilare per evitare il rischio di desaturazione di ossigeno tra le contrazioni.
L’inalazione deve essere interrotta una volta conseguita la riduzione del dolore.
Il protossido di azoto non deve essere somministrato durante le spinte.
Dato il rischio di desaturazione di ossigeno tra le contrazioni, la SaO2 deve essere costantemente monitorata in questa indicazione. Avvertenze e precauzioni
- Donopa deve essere somministrato esclusivamente da personale competente, con accesso ad un’adeguata attrezzatura di rianimazione.
(Vedere paragrafo 4.2).
La somministrazione ripetuta o l’esposizione all’azoto protossido può portare a dipendenza.
Occorre prestare attenzione ai pazienti con anamnesi positiva di abuso di sostanze o agli operatori sanitari con esposizione professionale all’azoto protossido.
Se si usa un flusso di gas continuo di miscela di gas, è necessario considerare il rischio di sedazione pronunciata, incoscienza ed effetti sui riflessi protettivi, per esempio rigurgito e aspirazione.
Avvertenze È stata riportata riduzione della fertilità in personale medico e paramedico a seguito di esposizione ripetuta al protossido di azoto in ambienti con ventilazione inadeguata.
Attualmente, non è possibile confermare o escludere l’esistenza di un collegamento causale fra questi fatti e l’esposizione al protossido di azoto.
È importante che il contenuto di protossido di azoto nell’aria ambientale venga mantenuto il più basso possibile e ad un livello nettamente inferiore al valore del limite nazionale stabilito.
Le aree in cui si utilizza Donopa devono essere adeguatamente ventilate e/o attrezzate con dispositivi di evacuazione per garantire che la concentrazione di protossido di azoto nell’aria ambientale sia inferiore ai valori dei limiti nazionali di igiene stabiliti; conformemente a TWA (time weight average - media ponderata nel tempo), ossia valore medio su un giorno di lavoro e a STEL (short-term exposure limit - limite di esposizione a breve termine), ossia il valore medio di un’esposizione più breve; i valori nazionali stabiliti devono essere sempre rispettati.
La miscela di gas deve essere conservata e usata esclusivamente in zone/ambienti con temperatura superiore a 0 °C.
Ad una temperatura più bassa la miscela di gas può separarsi e provocare la somministrazione di una miscela di gas ipossica.
Popolazione pediatrica Donopa può essere usato nei bambini in grado di seguire le istruzioni sull’uso dell’attrezzatura.
Nel trattamento dei pazienti più giovani o dei pazienti non in grado di seguire le istruzioni, può essere necessario l’uso di un flusso continuo di gas.
Un flusso continuo di gas può essere usato solo da personale sanitario adeguatamente formato nell’uso del gas, con disponibilità di attrezzatura che garantisca il corretto funzionamento delle vie respiratorie e di dispositivi di ventilazione assistita.
(Vedere anche paragrafo 4.2) L’uso di Donopa è sconsigliato nei neonati.
L’azoto protossido può, in rari casi, causare depressione respiratoria nel neonato.
Quando Donopa è usato durante il parto, il neonato deve essere monitorato per il rischio di depressione respiratoria.
Precauzioni per l’uso Evitare l’iperventilazione poiché può causare movimenti anomali.
L’azoto protossido causa inattivazione della vitamina B12, che è un cofattore della metionina sintasi.
A seguito di prolungata somministrazione di azoto protossido, il metabolismo dei folati risulta, di conseguenza, alterato e la sintesi del DNA compromessa.
Un uso prolungato o frequente di azoto protossido può comportare alterazioni megaloblastiche del midollo, mieloneuropatia e degenerazione subacuta combinata del midollo spinale.
Non utilizzare azoto protossido senza una stretta supervisione clinica e un monitoraggio ematologico.
In tali circostanze deve essere consultato un ematologo, in qualità di specialista.
La valutazione ematologica deve comprendere una valutazione riguardante l’alterazione megaloblastica dei globuli rossi e l’ipersegmentazione dei neutrofili.
Può manifestarsi tossicità neurologica senza anemia o macrocitosi e con livelli di vitamina B12 nella norma.
In corso di anestesia, nei pazienti con carenza subclinica di vitamina B12, non diagnosticata, si è manifestata tossicità neurologica dopo un’unica esposizione all’azoto protossido.
A causa del contenuto di protossido di azoto, Donopa può aumentare la pressione dell’orecchio medio e di altre cavità che contengono aria.
(Vedere anche paragrafo 4.3) Nei pazienti che assumono medicinali ad azione centrale, per esempio derivati della morfina e/o benzodiazepine, la somministrazione concomitante di Donopa può aumentare la sedazione e avere effetti sulla respirazione, la circolazione e i riflessi protettivi.
Se si deve usare Donopa in questi pazienti, l’uso deve avvenire sotto la supervisione di personale adeguatamente formato.
(Vedere paragrafo 4.5) Dopo l’interruzione della somministrazione di Donopa il recupero del paziente deve avvenire sotto adeguata supervisione fino alla scomparsa dei potenziali rischi derivanti dall’uso di Donopa e ad un soddisfacente recupero del paziente.
Il recupero del paziente deve essere valutato da personale sanitario.
Dopo l’interruzione della somministrazione di Donopa, il protossido di azoto si diffonde rapidamente dal sangue agli alveoli.
A causa della diluizione di wash out rapida, può manifestarsi una riduzione della concentrazione dell’ossigeno alveolare, provocando un’ipossia da diffusione.
Questa condizione può essere evitata mediante somministrazione di ossigeno.
Quando somministrato in combinazione con il metotrexato (MTX), il protossido di azoto esercita effetti sinergici sul metabolismo del folato e ciò può ridurre la tollerabilità al MTX.
Nei pazienti a cui viene somministrato il MTX possono essere prese in considerazione opzioni terapeutiche alternative al protossido di azoto. Interazioni
- Combinazione con altri medicinali Il protossido di azoto contenuto in Donopa interagisce in modo additivo con anestetici inalati e/o altre sostanze attive che agiscono sul sistema nervoso centrale (per esempio oppiacei, benzodiazepine e altri psicomimetici).
Se si usano concomitantemente agenti ad azione centrale, è necessario tenere conto del rischio di sedazione pronunciata e di depressione dei riflessi protettivi.
Donopa aumenta l’effetto inibitore del metotrexato sulla metionina sintasi e sul metabolismo dell’acido folico.
La tossicità polmonare associata alle sostanze attive come blenomicina, amiodarone, furadantina e antibiotici simili può essere esacerbata dall’inalazione di concentrazioni maggiori di ossigeno.
Altre interazioni Il protossido di azoto contenuto in Donopa causa l’inattivazione della vitamina B12 (un cofattore della sintesi della metionina), che interferisce con il metabolismo dell’acido folico.
Pertanto, la sintesi del DNA viene compromessa dalla somministrazione prolungata di protossido di azoto.
Questi disturbi possono essere causa di alterazioni megaloblastiche del midollo e di possibile neuropatia e/o degenerazione combinata subacuta del midollo spinale (vedere anche paragrafo 4.8).
Pertanto, la somministrazione di Donopa deve essere limitata nel tempo.
(Vedere anche paragrafo 4.4) Una frazione di ossigeno elevata può potenziare la tossicità polmonare causata dall’esposizione ad agenti come il paraquat, tossici per i polmoni. Effetti indesiderati
- Dopo esposizione prolungata e ripetuta al protossido di azoto, sono stati riportati casi di anemia megaloblastica e leucopenia.
Sono stati riportati effetti neurologici, come polineuropatia e mielopatia dopo esposizione eccezionalmente elevata e frequente.
Tuttavia, nei pazienti con deficienza subclinica di vitamina B12, non diagnosticata, la tossicità neurologica si è manifestata dopo una singola esposizione al protossido di azoto usato come anestetico.
Un trattamento sostitutivo deve essere preso in considerazione in tutti i casi in cui la si sospetti deficienza di vitamina B12 o di folati o in caso di comparsa si segni o sintomi di effetti causati dal protossido di azoto sulla sintesi della metionina.
La tabella mostra le reazioni avverse associate a Donopa.
La frequenza è definita come: molto comune (≥1/10); comuni (da ≥1/100 a <1/10); non comune (da ≥1/1000 a <1/100); rara (da ≥1/10000 a <1/1000); molto rare (<1/10000; compresi i casi isolati), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.ClassificazioneSistemica Organica Frequenza Reazione avversa Patologie del sistema emolinfopoietico Non nota Anemia megaloblastica, leucopenia. Disturbi psichiatrici Non nota Psicosi, confusione, ansia.
Dipendenza.Patologie del sistema nervoso Comune Capogiro, stordimento, euforia. Non comune Grave affaticamento. Non nota Polineuropatia, paraparesi e mielopatia, depressione respiratoria, mal di testa, movimenti anomali sono stati talvolta osservati, in particolare in presenza di iperventilazione, mieloneuropatia, neuropatia, degenerazione subacuta del midollo spinale.
Crisi epilettiche generalizzate.Patologie dell'orecchio e del labirinto Non comune Sensazione di pressione nell’orecchio medio. Patologie gastrointestinali Comune Nausea e vomito. Non comune Meteorismo, aumento di volume del gas intestinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione: Agenzia Italiana del Farmaco Sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza La grande quantità di dati disponibili sulle donne esposte durante il 1° trimestre (più di 1000 risultati) non ha evidenziato tossicità malformativa.
Inoltre all’esposizione del protossido di azoto durante la gravidanza non sono state specificamente associate tossicità fetali o neonatali.
Pertanto, Donopa può essere usato durante la gravidanza, se clinicamente necessario.
Quando utilizzato in prossimità del parto, i neonati dovrebbero essere monitorati per possibili effetti avversi.
Allattamento Non esistono dati sull’escrezione del protossido di azoto nel latte materno.
Tuttavia, dopo una somministrazione breve di protossido di azoto, tenendo conto dell’emivita molto breve, non è necessario interrompere l’allattamento.
Fertilità Studi condotti su animali a concentrazione bassa di protossido di azoto (≤ 1%) hanno evidenziato una leggera alterazione della fertilità maschile o femminile (vedere paragrafo 5.3).
Il potenziale rischio associato all’esposizione cronica sul luogo di lavoro non può essere escluso.
(vedere paragrafo 4.4.) Conservazione
- Precauzioni di conservazione del prodotto medicinale Conservare fra 0 °C e 50 °C.
Non congelare.
Se si sospetta che Donopa sia stato conservato ad una temperatura eccessivamente bassa, è necessario tenere le bombole in posizione orizzontale a una temperatura superiore a +10 °C per almeno 48 ore prima dell’uso.
Precauzioni di conservazione delle bombole di gas e dei gas pressurizzati Tenere lontano da materiale combustibile.
Il contatto con materiale combustibile può causare incendi.
Non fumare o usare fiamme vicino a Donopa.
Non si deve esporre a calore eccessivo.
In caso di rischio di incendio, spostare la bombola in un luogo sicuro.
La bombola deve essere conservata pulita, asciutta e priva di oli e grassi.
Conservare la bombola in un luogo chiuso, destinato esclusivamente alla conservazione di gas medicinali.
Durante la conservazione e il trasporto le valvole devono essere chiuse.
Assicurarsi che la bombola non venga urtata e che non cada.
L’inalazione dei vapori può causare sonnolenza e vertigini.
Cerca farmaci per nome:
La fonte dei dati utilizzati e pubblicati è Banche Dati Farmadati Italia. Farmadati Italia garantisce il massimo impegno affinché la Banca dati e gli Aggiornamenti relativi a farmaci, parafarmaci, prodotti omeopatici e principi attivi siano precisi, puntuali e costantemente aggiornati. Questo materiale è fornito solo a scopo didattico e non è inteso per consulenza medica, diagnosi o trattamento e non deve in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o ad un consulto medico. Farmadati Italia e SilhouetteDonna.it non si assumono responsabilità sull’utilizzo dei dati. E’ doveroso contattare il proprio medico e/o uno specialista per la prescrizione e assunzione di farmaci. L’ultimo aggiornamento dei dati e la messa online del database da parte di Silhouette Donna è stato effettuato in data 10/11/2024.
Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.