DOBREN 24CPR 100MG
7,34 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 02/01/2023
Psicosi croniche ed acute. Distimia (psiconevrosi ansioso-depressiva con cenestopatia e somatizzazione).
• DOBREN 50 mg compresse Una compressa contiene: Principio attivo: sulpiride 50 mg • DOBREN 100 mg compresse Una compressa contiene: Principio attivo: sulpiride 100 mg • DOBREN 200 mg compresse Una compressa contiene: Principio attivo: sulpiride 200 mg Eccipiente con effetto noto: Dobren 100 mg compresse contiene lattosio Per l’elenco degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità nota al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti, elencati al paragrafo 6.1.
Feocromocitoma.
Prolattinomi e tumori mammari.
Da non usarsi nell'età pediatrica.
Gravidanza presunta o accertata e allattamento (vedere paragrafo 4.6).
Porfiria acuta Associazione con levodopa o farmaci antiparkinson (compreso il ropinirolo) (vedere paragrafo 4.5) Posologia
- Compresse da 50 mg: da impiegarsi nella terapia delle psiconevrosi alla dose di 3 - 6 al giorno.
Compresse da 100 mg: da impiegarsi nella terapia di mantenimento delle psicosi alla dose di 3 al giorno.
Compresse da 200 mg: da impiegarsi nella fase acuta delle psicosi alla dose di 2 - 3 al giorno.
Lo schema di dosaggio consigliato e la durata del trattamento possono essere ampiamente variati in base alla risposta terapeutica ed al parere del medico.
Si consiglia, comunque, di non superare la dose giornaliera di 1 g.
Nel trattamento di pazienti anziani, data la loro particolare sensibilità, la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovrà valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.
Si consiglia, comunque, di non superare la dose giornaliera di 300 mg. Avvertenze e precauzioni
- Usare con cautela nei pazienti con malattie cardiovascolari o con una storia famigliare di prolungamento QT.
La sulpiride può indurre un prolungamento dell’intervallo QT (vedere paragrafo 4.8).
Questo effetto è noto per aumentare il rischio di grave aritmia ventricolare come la torsione di punta.
Prima della somministrazione e se possibile in accordo allo stato clinico del paziente si consiglia di monitorare i fattori che potrebbero favorire la manifestazione di questo disturbo del ritmo, come ad esempio: - bradicardia inferiore a 55 bpm, - squilibrio elettrolitico, in particolare ipokaliemia, - prolungamento congenito o acquisito dell'intervallo QT, - trattamento concomitante con un farmaco che può produrre bradicardia pronunciata < 55 bpm), ipokaliemia, conduzione intracardiaca ridotta o prolungamento dell'intervallo QTc (vedere paragrafo 4.5).
Evitare una terapia concomitante con altri neurolettici.
Anche ai dosaggi abituali possono verificarsi torpore, senso di vertigine, discinesie.
In corso di trattamento con farmaci antipsicotici è stato riportato un complesso di sintomi, potenzialmente fatale, denominato Sindrome Neurolettica Maligna.
Manifestazioni cliniche di tale sindrome sono: iperpiressia, rigidità muscolare, acinesia, disturbi vegetativi (irregolarità del polso e della pressione arteriosa, sudorazione, tachicardia, aritmie), alterazioni dello stato di coscienza che possono progredire fino allo stupore e al coma.
Il trattamento della S.N.M.
consiste nel sospendere immediatamente la somministrazione di farmaci antipsicotici e di altri farmaci non essenziali e nell'istituire una terapia sintomatica intensiva (particolare cura deve essere posta nel ridurre l'ipertermia e nel correggere la disidratazione).
Qualora venisse ritenuta indispensabile la ripresa del trattamento con antipsicotici, il paziente deve essere attentamente monitorato.
Poiché il farmaco è eliminato per via renale, si raccomanda di ridurre la posologia e di prescrivere trattamenti discontinui in caso di insufficienza renale.
Da usare con cautela (associando eventualmente un sedativo) negli stati maniacali e nelle fasi maniacali della psicosi maniaco-depressiva.
Particolare cautela si richiede anche nel trattamento dei soggetti anziani come del resto con gli altri neurolettici Nei pazienti con comportamento aggressivo o agitazione con impulsività, la sulpiride deve venire somministrata con un sedativo.
Poiché è stata segnalata iperglicemia in pazienti trattati con antipsicotici atipici, i pazienti con diagnosi certa di diabete mellito o con fattori di rischio per il diabete che sono in terapia con sulpiride devono essere sottoposti ad un appropriato monitoraggio glicemico.
Con gli antipsicotici sono state segnalate leucopenia, neutropenia e agranulocitosi.
Infezioni inspiegabili o febbre possono indicare discrasia ematica (vedere paragrafo 4.8), che richiedono un'immediata indagine ematologica.
Sulpiride ha un effetto anticolinergico e quindi deve essere usato con attenzione nei pazienti con anamnesi di glaucoma, ileo, stenosi digestiva congenita, ritenzione urinaria e iperplasia della prostata.
Particolare cautela si richiede anche nel trattare pazienti parkinsoniani, soggetti epilettici ed in caso di ipertensione arteriosa o di insufficienza cardiaca.
Evitare l'assunzione contemporanea di alcool.
In studi clinici randomizzati versus placebo condotti in una popolazione di pazienti con demenza trattati con alcuni antipsicotici atipici è stato osservato un aumento di circa tre volte del rischio di eventi cerebrovascolari.
Il meccanismo di tale aumento del rischio non è noto.
Non può essere escluso un aumento del rischio per altri antipsicotici o in altre popolazioni di pazienti.
Dobren deve essere usato con cautela in pazienti con fattori di rischio per stroke.
Sono stati riportati casi di tromboembolismo venoso (TEV) con farmaci antipsicotici.
Dal momento che pazienti trattati con antipsicotici presentano spesso fattori di rischio acquisiti per TEV, tali fattori devono essere identificati prima e durante il trattamento con Dobren e allo scopo di adottare adeguate misure preventive.
Pazienti anziani con demenza Aumento del rischio di morte in pazienti anziani con psicosi correlata alla demenza, trattata con farmaci antipsicotici.
Le analisi di diciassette studi clinici controllati verso placebo (durata modale 10 settimane), su pazienti che, in gran parte assumevano farmaci antipsicotici atipici, hanno rivelato un rischio di morte, nei pazienti trattati con il farmaco, da 1,6 a 1,7 volte rispetto a quello rilevato nei pazienti trattati con placebo.
Nel corso di uno studio controllato, di 10 settimane, la percentuale dei decessi nei pazienti trattati con il farmaco è stata di circa il 4,5%, rispetto al 2,6% di quella del gruppo trattato con placebo.
Sebbene la causa di morte durante gli studi clinici con antipsicotici atipici siano state varie, la maggior parte è sembrata essere o di natura cardiovascolare (ad es.
insufficienza cardiaca, morte improvvisa) o infettiva (ad es.
polmonite).
Studi osservazionali suggeriscono che, come con i farmaci antipsicotici atipici, anche il trattamento con farmaci antipsicotici convenzionali possa incrementare la mortalità.
La misura in cui il rilievo di una maggiore mortalità negli studi osservazionali può essere attribuita ai farmaci antipsicotici piuttosto che ad alcune caratteristiche peculiari dei pazienti non è chiara.
I pazienti anziani sono maggiormente esposti al rischio di ipotensione posturale, sedazione ed effetti extrapiramidali.
Dobren non è autorizzato per il trattamento dei disturbi del comportamento correlati a demenza.
Tumore al seno Sulpiride può aumentare i livelli di prolattina.
È necessario prestare attenzione e monitorare frequentemente i pazienti con una storia personale o familiare di tumore al seno, durante la terapia con sulpiride.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti Dobren 100 mg contiene lattosio: i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale. Interazioni
- Quando i neurolettici sono somministrati in concomitanza con i farmaci che prolungano il QT, il rischio di insorgenza di aritmie cardiache aumenta.
Non somministrare in concomitanza con farmaci che determinano alterazioni degli elettroliti.
Sulpiride potenzia l'azione dei farmaci ipotensivi, anti-ipertensivi e depressivi del SNC (ipnotici, tranquillanti, anestetici, analgesici).
L'associazione con altri psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza da parte del medico ad evitare inattesi effetti indesiderabili da interazione.
Non somministare in concomitanza con levodopa, farmaci antiparkinson (compreso il ropinirolo): attività antagonista tra levodopa o i farmaci antiparkinson (compreso il ropinirolo) e i neurolettici.
Alcol: l’alcol potenzia l'effetto sedativo dei neurolettici.
Evitare l’assunzione contemporanea di bevande alcoliche e di farmaci contenenti alcol. Effetti indesiderati
- La seguente tabella elenca le reazioni avverse identificate secondo gruppo di frequenza definito utilizzando la seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100 a < 1/10); non comune (≥ 1/1.000 a < 1/100), raro (≥ 1/10.000 a < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000); e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Le discinesie precoci sono regredibili con la somministrazione di farmaci antiparkinson-anticolinergici.Molto comune (≥ 1/10) Comune (≥ 1/100 a < 1/10) Non comune (≥ 1/1.000 a < 1/100) Raro (≥ 1/10.000 a < 1/1.000) Molto raro (< 1/10.000) Frequenza non nota Disturbi psichiatrici Turbe del sonno Patologie del sistema nervoso Sedazione o sonnolenza Sindrome extrapiramidale Crisi oculogire Torcicollo spasmodico, Trisma, Discinesie tardive (in caso di trattamenti molto prolungati) Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Galattorrea Impotenza Amenorrea Frigidità Patologie endocrine Iperprolattinemia Ginecomastia Patologie cardiache Aritmie ventricolari, come torsione di punta, Tachicardia ventricolare Fibrillazione ventricolare Prolungamento del QT Arresto cardiaco Morte improvvisa Disturbi del sistema immunitario Manifestazioni allergiche Patologie gastrointestinali Scialorrea Nausea Secchezza delle fauci Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali Sindrome da astinenza neonatale Disturbi del metabolismo e della nutrizione Aumento ponderale (in caso di trattamenti prolungati) Patologie vascolari Tromboembolismo venoso inclusi casi di embolismo polmonare e trombosi venosa profonda Patologie del sistema emolinfopoietico Leucopenia Neutropenia, agranulocitosi
La Sindrome extrapiramidale è parzialmente regredibile con farmaci antiparkinson-anticolinergici.
I farmaci antiparkinson-anticolinergici non modificano o possono aggravare le discinesie tardive.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo http://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza Dobren è controindicato in caso di gravidanza presunta o accertata in quanto non è possibile escludere un rischio per il nascituro (vedere paragrafo 4.3).
Dati di letteratura indicano che i neonati esposti agli antipsicotici convenzionali o atipici, incluso DOBREN, durante il terzo trimestre di gravidanza, sono a rischio di effetti indesiderati inclusi sintomi extrapiramidali o di astinenza che possono variare per gravità e durata dopo la nascita.
Inoltre, sono stati osservati agitazione, ipertonia, ipotonia, tremore, sonnolenza, stress respiratorio e difficoltà nella suzione.
Allattamento Data l’escrezione di sulpiride nel latte materno, l'uso può causare l’insorgenza di effetti indesiderati nel lattante.
È pertanto necessario decidere se interrompere l'allattamento per prescrivere il medicinale tenendo in considerazione l'importanza del trattamento per la madre. Conservazione
- Nessuna precauzione particolare di conservazione.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.