DILTIAZEM MY 50CPR 60MG RM
4,67 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 24/04/2011
Per il dosaggio da 120 mg: Trattamento dell’angina pectoris da sforzo, post infartuale e vasospastica (angina di Prinzmetal). Per i dosaggi da 60 mg e 300 mg: Trattamento dell’angina pectoris da sforzo, post infartuale e vasospastica (angina di Prinzmetal). Trattamento dell’ipertensione arteriosa di grado lieve e moderato.
Diltiazem Mylan Generics Italia 60 mg compresse a rilascio modificato Ogni compressa contiene: principio attivo: diltiazem cloridrato mg 60. Eccipienti con effetti noti: lattosio e olio di ricino idrogenato. Diltiazem Mylan Generics Italia 120 mg e 300 mg compresse a rilascio prolungato Ogni compressa contiene: principio attivo: diltiazem cloridrato mg 120, mg 300. Eccipiente con effetti noti: olio di ricino idrogenato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- • Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
• Sindrome del nodo del seno, disturbi della conduzione (blocco seno-atriale, blocco atrio ventricolare di secondo o terzo grado in pazienti senza pacemaker ventricolare funzionante), bradicardia grave (meno di 40 bpm).
• Insufficienza ventricolare sinistra con stasi polmonare.
• Uso concomitante di amiodarone e di dantrolene (infusione) (vedere paragrafo 4.5).
• Uso concomitante di ivabradina (vedere paragrafo 4.5).
• Uso concomitante con lomitapide (vedere paragrafo 4.5).
• Ipotensione (pressione sistolica inferiore a 90 mmHg).
• Insufficienza cardiaca congestizia.
• Infarto miocardico acuto con congestione polmonare.
• Gravidanza accertata o presunta, allattamento (vedere paragrafo 4.6).
• Età pediatrica (vedere paragrafo 4.2).
Se è una donna in età fertile, la gravidanza deve essere sempre esclusa prima dell’inizio del trattamento e durante il trattamento con l’uso di opportuni contracettivi (vedere paragrafo 4.6). Posologia
- Posologia Questo medicinale è indicato negli adulti.
Diltiazem Mylan Generics Italia 60 mg compresse a rilascio modificato Angina pectoris: 1 compressa, 3 volte al giorno, ad intervalli regolari.
Se necessario, la dose potrà essere aumentata fino a 2 compresse, 3 volte al giorno in base al parere del medico.
Ipertensione: da mezza ad 1 compressa, 3 volte al giorno.
Nei pazienti anziani ed in quelli con insufficienza renale od epatica o che necessitano di due farmaci anti-ipertensivi la dose iniziale sarà di mezza compressa, 3 volte al giorno.
Diltiazem Mylan Generics Italia 120 mg compresse a rilascio prolungato Angina pectoris: 1 compressa, ogni dodici ore a dosaggio variabile, a seconda della gravità.
Diltiazem Mylan Generics Italia 300 mg compresse a rilascio prolungato Angina pectoris e ipertensione: 1 compressa al giorno.
Modo di somministrazione L’ora di assunzione nel corso della giornata è indifferente, ma deve rimanere costante per lo stesso paziente; ideale è l’assunzione prima o durante un pasto, o secondo prescrizione medica.
Le compresse devono essere ingerite con un sorso di acqua, senza masticarle.
Popolazioni speciali Popolazione pediatrica Non sono state accertate la sicurezza di impiego e l’efficacia nei bambini.
L’uso di diltiazem non è raccomandato nei bambini.
Pazienti anziani e pazienti con insufficienza renale e epatica Nei pazienti anziani e in quelli con insufficienza renale o epatica o che assumono contemporaneamente altri farmaci antipertensivi, utilizzare la dose minima efficace.
Particolare cautela è richiesta all’inizio del trattamento. Avvertenze e precauzioni
- È necessario un attento monitoraggio nei pazienti con ridotta funzionalità del ventricolo sinistro, bradicardia (rischio di esacerbazioni) o con blocco atrio-ventricolare di primo grado evidenziato da ECG (rischio di esacerbazione e raramente di blocco completo).
Casi di insufficienza renale acuta secondaria ad una ridotta perfusione renale sono stati segnalati in pazienti con patologie cardiache esistenti, in particolare con ridotta funzionalità del ventricolo sinistro, bradicardia grave o grave ipotensione.
Si consiglia un attento monitoraggio della funzionalità renale.
Durante il trattamento è opportuno eseguire periodici controlli della funzione epatica e renale.
Le concentrazioni plasmatiche di diltiazem possono risultare aumentate negli anziani e nei pazienti con insufficienza renale o epatica.
La somministrazione concomitante di altri antipertensivi può potenziare l’effetto ipotensivo del diltiazem.
Pertanto, in tutti questi casi, può essere necessaria una modifica della posologia.
Nei pazienti anziani e in quelli con insufficienza renale o epatica o che assumono contemporaneamente altri farmaci antipertensivi, utilizzare la dose minima efficace.
Particolare cautela è richiesta all’inizio del trattamento.
I calcio-antagonisti, come diltiazem, possono essere associati a cambiamenti dell’umore, inclusa depressione.
Come altri calcio-antagonisti, diltiazem ha un effetto inibitorio sulla motilità intestinale.
Pertanto, deve essere utilizzato con cautela in pazienti a rischio di sviluppare un’ostruzione intestinale.
Nelle feci dei pazienti possono essere presenti residui delle formulazioni a rilascio prolungato; tuttavia questo fatto non ha rilevanza clinica.
È necessario un attento monitoraggio nei pazienti con diabete mellito latente o manifesto a causa del rischio di aumento della glicemia.
L’uso del diltiazem può indurre broncospasmo, incluso l’aggravamento dell’asma, soprattutto nei pazienti con iper-reattività bronchiale preesistente.
Sono stati segnalati casi anche dopo l’aumento della dose.
I pazienti devono essere monitorati per segni e sintomi di insufficienza respiratoria durante la terapia con diltiazem.
Le controindicazioni e le precauzioni devono essere osservate scrupolosamente e deve esservi un controllo costante, in particolare della frequenza cardiaca, all’inizio del trattamento.
La brusca interruzione del trattamento può essere associata ad un peggioramento dell’angina.
In caso di anestesia generale, l’anestesista deve essere informato che il paziente sta assumendo diltiazem.
La depressione della contrattilità, della conduttività e dell’automatismo cardiaci e la vasodilatazione associati agli anestetici possono essere potenziati dai farmaci bloccanti i canali del calcio.
Poiché le formulazioni a rilascio controllato di diltiazem sono caratterizzate da un diverso meccanismo per il rilascio del principio attivo e da velocità di dissoluzione differenti, è improbabile che abbiano lo stesso profilo farmacocinetico.
Pertanto, si sconsiglia la sostituzione di una formulazione di diltiazem a rilascio controllato con un’altra.
In caso di cardiomegalia o ipotensione il trattamento deve essere intrapreso solo in ambiente ospedaliero.
Particolare cautela è richiesta all’inizio del trattamento.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti Questo medicinale contiene olio di ricino idrogenato, che può causare disturbi gastrici e diarrea; Le compresse a rilascio modificato da 60 mg contengono anche lattosio: i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale. Interazioni
- Associazioni controindicate DANTROLENE (infusione) Quando un altro calcio-antagonista (verapamil) e dantrolene vengono somministrati per via endovenosa contemporaneamente nell’animale, si osserva costantemente fibrillazione ventricolare ad esito letale.
L’associazione di un calcio-antagonista e di dantrolene è dunque potenzialmente pericolosa (vedere paragrafo 4.3).
AMIODARONE Diltiazem è controindicato in pazienti che ricevono amiodarone, (rischio di bradicardia e blocco atrioventricolare) (vedere paragrafo 4.3).
IVABRADINA L’uso concomitante con ivabradina è controindicato a causa di un effetto additivo sull’abbassamento della frequenza cardiaca (vedere paragrafo 4.3).
LOMITAPIDE Il diltiazem (un moderato inibitore del CYP3A4) può aumentare le concentrazioni plasmatiche di lomitapide attraverso l'inibizione del CYP3A4, con conseguente aumento del rischio di innalzamento degli enzimi epatici (vedere paragrafo 4.3).
Associazioni che richiedono cautela ANTIIPERTENSIVI: aumento dell’effetto ipotensivo, in particolare degli alfa-antagonisti.
L’associazione di diltiazem con un alfa-antagonista deve essere presa in considerazione solo sotto stretto controllo della pressione arteriosa.
BETA-BLOCCANTI: possibilità di disturbi del ritmo (eccessiva bradicardia, arresto sinusale), disturbi della conduzione seno-atriale e atrio-ventricolare e scompenso cardiovascolare (effetto sinergico).
Tali associazioni non devono essere impiegate se non sotto stretta sorveglianza clinica ed elettrocardiografica, in particolare all’inizio del trattamento.
È stato segnalato un aumento del rischio di depressione quando diltiazem è usato in concomitanza ai beta-bloccanti (vedere paragrafo 4.8).
GLICOSIDI CARDIOATTIVI (es.
digossina): aumento della concentrazione plasmatica di digossina; aumento del rischio di bradicardia.
È richiesta cautela quando questi medicinali vengono associati a diltiazem, soprattutto nei pazienti anziani e quando vengono impiegate dosi elevate.
Gli effetti elettrofisiologici del diltiazem sul nodo del seno e sul nodo atrio-ventricolare potenziano quelli dei preparati a base di digitale.
ALTRI ANTIARITMICI: poiché il diltiazem ha proprietà antiaritmiche, la co-prescrizione con altri antiaritmici è sconsigliata a causa dell’aumento di effetti indesiderati cardiaci per effetto additivo.
Tale associazione non deve essere impiegata se non sotto stretta sorveglianza clinica ed elettrocardiografica.
NITRODERIVATI: aumento dell’effetto ipotensivo e lipotimie (effetti vasodilatatori additivi).
In tutti i pazienti trattati con calcio-antagonisti, la prescrizione di nitroderivati deve essere effettuata a dosi gradualmente crescenti.
CICLOSPORINA: aumento dei livelli ematici di ciclosporina libera.
Si consiglia di ridurre la dose di ciclosporina, controllare la funzionalità renale, misurare i livelli ematici di ciclosporina e adattare la posologia sia durante la terapia in associazione che dopo la sua sospensione.
CARBAMAZEPINA: aumento dei livelli ematici di carbamazepina libera.
Si consiglia di misurare i livelli ematici di carbamazepina e adattare la posologia, se necessario.
FENITOINA: il diltiazem determina un aumento della concentrazione plasmatica di fenitoina; la fenitoina riduce l’effetto del diltiazem.
Si raccomanda di monitorare la concentrazione plasmatica di fenitoina.
ANTIDEPRESSIVI: aumento della concentrazione plasmatica dell’imipramina e, probabilmente, anche degli altri triciclici.
ANTIPSICOTICI: aumento dell’effetto ipotensivo.
TEOFILLINA: aumento dei livelli ematici di teofillina libera.
ANTI-H2 (cimetidina, ranitidina): aumento dei livelli ematici di diltiazem.
I pazienti in terapia con diltiazem devono essere attentamente controllati quando iniziano o interrompono il trattamento con farmaci anti-H2.
Può essere necessaria una modifica della dose giornaliera di diltiazem.
RIFAMPICINA: rischio di riduzione dei livelli plasmatici di diltiazem dopo l’inizio del trattamento con rifampicina.
I pazienti devono essere attentamente monitorati quando iniziano o interrompono il trattamento con rifampicina.
LITIO: rischio di aumento degli effetti neurotossici del litio.
ANESTETICI: vedere paragrafo 4.4.
MEZZO DI CONTRASTO PER RAGGI X: possibile aumento degli effetti cardiovascolari di un bolo endovenoso di un mezzo di contrasto ionico per raggi X, come l’ipotensione.
La somministrazione concomitante di diltiazem e mezzi di contrasto per raggi X richiede particolare cautela.
Associazioni da considerare con attenzione A causa dei potenziali effetti additivi, sono necessarie cautela e attenta titolazione in pazienti che ricevono diltiazem insieme ad altri medicinali noti per influenzare la contrattilità e/o la conduzione cardiaca.
MEDICINALI ANTIAGGREGANTI PIASTRINICI: in uno studio di farmacodinamica, diltiazem ha dimostrato di inibire l’aggregazione piastrinica.
Anche se il significato clinico di questo dato non è noto, occorre considerare i potenziali effetti additivi quando viene somministrato con farmaci antiaggreganti piastrinici, pertanto la somministrazione concomitante di diltiazem e medicinali antiaggreganti piastrinici deve essere intrapresa con cautela.
Diltiazem è metabolizzato dal CYP3A4.
È stato documentato un aumento moderato (meno di 2 volte) delle concentrazioni plasmatiche di diltiazem in caso di co-somministrazione con un più potente inibitore del CYP3A4.
Il succo di pompelmo può aumentare l’esposizione di diltiazem (1,2 volte).
I pazienti che consumano succo di pompelmo devono essere monitorati per un aumento degli effetti indesiderati di diltiazem.
Il succo di pompelmo deve essere evitato se un’interazione è sospettata.
Diltiazem è anche un inibitore dell’isoforma CYP3A4.
La co-somministrazione con altri substrati del CYP3A4 può comportare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di entrambi i farmaci co-somministrati.
La co-somministrazione di diltiazem con un induttore del CYP3A4 può comportare una diminuzione delle concentrazioni plasmatiche di diltiazem.
BENZODIAZEPINE (midazolam, triazolam): Diltiazem aumenta significativamente le concentrazioni plasmatiche di midazolam e triazolam e ne prolunga l’emivita plasmatica.
È necessaria particolare cautela quando si prescrivono benzodiazepine a breve durata d’azione metabolizzate dal CYP3A4 in pazienti che assumono diltiazem.
CORTICOSTEROIDI (metilprednisolone): Inibizione del metabolismo del metilprednisolone (CYP3A4) e inibizione della glicoproteina P.
I pazienti devono essere monitorati quando si inizia un trattamento con metilprednisolone.
Può essere necessario modificare la dose di metilprednisolone.
STATINE: Diltiazem è un inibitore del CYP3A4; è stato osservato che aumenta significativamente l’AUC di alcune statine.
Il rischio di miopatia e rabdomiolisi conseguente alle statine metabolizzate dal CYP3A4 può essere aumentato dall’uso concomitante di diltiazem.
Se possibile, con diltiazem dovrebbe essere utilizzata una statina non metabolizzata dal CYP3A4, altrimenti è richiesto uno stretto monitoraggio di segni e sintomi di una potenziale tossicità dovuta alla statina.
CILOSTAZOLO: inibizione del metabolismo del cilostazolo (CYP3A4).
Diltiazem ha dimostrato di aumentare l’esposizione al cilostazolo e potenziare la sua attivita farmacologica. Effetti indesiderati
- Gli effetti indesiderati vengono riportati secondo le seguenti categorie di frequenza secondo MedDRA: Molto comune (≥1/10); comune (da ≥1/100 a <1/10); non comune (da ≥1/1000 a <1/100); raro (da ≥1/10.000 a <1/1000); molto raro (≤1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Nei diversi gruppi di frequenza, gli effetti indesiderati sono presentati in ordine decrescente di gravità.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.Classificazione per Sistemi e Organi Molto comune Comune Non comune Raro Molto raro Non nota Patologie del sistema emolinfopoietico Epistassi Leucopenia Trombocitopenia, allungamento del tempo di emorragia Disturbi psichiatrici Nervosismo, insonnia Amnesia, depressione, cambiamento della personalità, allucinazioni, sonnolenza Cambiamenti d’umore (compresa depressione) Patologie del sistema nervoso Cefalea, capogiri Parestesie, tinnito, tremore Sindrome extrapiramidale (disturbi dell’andatura), vertigini Patologie cardiache Blocco atrioventricolare (può essere di primo, secondo o terzo grado; può presentarsi blocco di branca), palpitazioni Bradicardia Aritmia, ipotensione ortostatica, sincope, angina Blocco seno atriale, insufficienza cardiaca congestizia, anomalie elettrocardiografiche, arresto sinusale, arresto cardiaco (asistolia).
In caso di somministrazione endovenosa o per infusione: ipotensione scarsamente tollerata, bradicardia o blocco atrioventricolare a livello nodoPatologie vascolari Vampate di calore Ipotensione ortostatica Vasculite (compresa vasculite leucocito clastica), edema (soprattutto degli arti inferiori), sudorazione, mal di testa Patologie gastrointestinali stipsi, dispepsia, dolore gastrico, nausea Vomito, diarrea Secchezza della bocca, alterazione del gusto, dolore addominale Iperplasia delle gengive Patologie epatobiliari Aumento degli enzimi epatici (aumento di AST, ALT, LDH, ALP) Aumento dell’enzima creatinfosfochinasi Epatiti Disturbi del metabolismo e della nutrizione Anoressia, aumento ponderale Iperglicemia Patologie renali e urinarie Nicturia, poliuria, Nefrite interstiziale Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Eritema Orticaria, petecchie, prurito, eritema generalizzato (caratterizzato da vasculite leucocitoclastica) Fotosensibilità (compresa cheratosi lichenoide nelle aree di pelle esposte al sole), edema angioneurotico, eruzione cutanea, eritema multiforme (compresa sindrome di Steven-Johnson e necrolisi epidermica tossica o sindrome di Lyell), sudorazione, dermatite esfoliativa, pustolosi esantematosa acuta generalizzata, occasionalmente eritema desquamativo con o senza febbre, sindrome lupus-simile Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo Dolore osteoarticolare Patologie dell’occhio Ambliopia, irritazione oculare Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Dispnea Broncospasmo, incluso aggravamento dell’asma Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Impotenza Ginecomastia Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Edema periferico Malessere Astenia
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza L’uso di diltiazem è controindicato in gravidanza.
Nell’uomo sono disponibili, ad oggi, dati molto limitati sull’uso del diltiazem in gravidanza.
Il diltiazem ha mostrato tossicità riproduttiva in alcune specie animali (ratto, topo, coniglio).
Il diltiazem è perciò controindicato in gravidanza, così come nelle donne in età fertile che non utilizzano anticoncezionali efficaci.
In donne in età fertile, infatti, un’eventuale gravidanza deve essere sempre esclusa prima dell’inizio del trattamento e durante il trattamento stesso deve essere assicurata un’efficace copertura anticoncezionale.
Allattamento Diltiazem viene escreto nel latte materno in basse concentrazioni.
Mentre si assume questo farmaco deve essere evitato l’allattamento.
Se l’utilizzo di diltiazem è considerato clinicamente essenziale, deve essere utilizzato un metodo alternativo per nutrire il bambino. Conservazione
- Questo medicinale non richiede alcuna particolare condizione per la conservazione.
Cerca farmaci per nome:
La fonte dei dati utilizzati e pubblicati è Banche Dati Farmadati Italia. Farmadati Italia garantisce il massimo impegno affinché la Banca dati e gli Aggiornamenti relativi a farmaci, parafarmaci, prodotti omeopatici e principi attivi siano precisi, puntuali e costantemente aggiornati. Questo materiale è fornito solo a scopo didattico e non è inteso per consulenza medica, diagnosi o trattamento e non deve in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o ad un consulto medico. Farmadati Italia e SilhouetteDonna.it non si assumono responsabilità sull’utilizzo dei dati. E’ doveroso contattare il proprio medico e/o uno specialista per la prescrizione e assunzione di farmaci. L’ultimo aggiornamento dei dati e la messa online del database da parte di Silhouette Donna è stato effettuato in data 18/11/2024.
Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.