DILTIAZEM EG 24CPS 120MG RM

5,21 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: DILTIAZEM CLORIDRATO
  • ATC: C08DB01
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 27/11/2015

- Trattamento dell’angina pectoris da sforzo, post infartuale e vasospastica (angina di Prinzmetal). - Trattamento dell’ipertensione arteriosa di grado lieve e moderato.
Diltiazem EG 60 mg compresse Ogni compressa contiene: Principio attivo : diltiazem cloridrato 60 mg. Eccipienti con effetti noti: lattosio, olio di ricino idrogenato. Diltiazem EG 120 mg capsule rigide a rilascio modificato Ogni capsula a rilascio modificato contiene: Principio attivo : diltiazem cloridrato 120 mg. Eccipiente con effetti noti: saccarosio. Diltiazem EG 180 mg capsule rigide a rilascio modificato Ogni capsula a rilascio modificato contiene: Principio attivo : diltiazem cloridrato 180 mg. Eccipiente con effetti noti: saccarosio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
- Associazione con ivabradina (vedere paragrafo 4.5).
- Ipotensione (pressione sistolica inferiore a 90 mmHg).
- Infarto miocardico acuto con congestione polmonare.
- Sindrome del nodo del seno tranne che in presenza di pacemaker ventricolare funzionante.
- Disturbi della conduzione (blocco seno-atriale).
- Blocco atrio-ventricolare di secondo o terzo grado in pazienti senza pacemaker ventricolare funzionante.
- Bradicardia grave (sotto i 40 bpm).
- Insufficienza ventricolare sinistra con congestione polmonare.- Insufficienza cardiaca congestizia.
- Uso concomitante di un’infusione di dantrolene e amiodarone (vedere paragrafo 4.5).
- Uso concomitante con lomitapide (vedere paragrafo 4.5).
- Gravidanza accertata o presunta, allattamento.
- Generalmente controindicato in età pediatrica (vedere paragrafo 4.2).

Posologia

Diltiazem EG 60 mg compresse Angina pectoris: 1 compressa tre volte al giorno, ad intervalli regolari.
Se necessario, la dose potrà essere aumentata fino a due compresse tre volte al giorno in base al parere del medico.
Ipertensione: Da mezza ad una compressa tre volte al giorno.
Nei pazienti anziani ed in quelli con insufficienza renale o epatica o che necessitano di due farmaci antiipertensivi la dose iniziale sarà di mezza compressa tre volte al giorno.
Diltiazem EG 120 mg capsule rigide a rilascio modificato Diltiazem EG 180 mg capsule rigide a rilascio modificato Ipertensione: 240 mg una volta al giorno.
Per ottenere una risposta clinica soddisfacente ed individuare il dosaggio ottimale può essere necessario partire da 120 mg al giorno ed aumentare la dose di 60 mg o 120 mg ogni 2 settimane (solitamente il dosaggio ottimale varia da 240 a 360 mg al giorno).
Per i pazienti anziani e per coloro che soffrono di insufficienza epatica o renale, è necessario usare una dose più bassa (una capsula di Diltiazem EG capsule rigide a rilascio modificato 120 mg) da prendersi una volta al giorno, almeno all’inizio della terapia.
Ridurre il dosaggio se si notano reazioni avverse oppure se la frequenza del polso scende a meno di 50 battiti al minuto.
Popolazioni speciali Età pediatrica Non sono state accertate la sicurezza di impiego e l’efficacia nei bambini.
L’uso di diltiazem non è raccomandato nei bambini.
Nei pazienti anziani e in quelli con insufficienza renale o epatica o che assumono contemporaneamente altri farmaci antipertensivi, utilizzare la dose minima efficace.
Particolare cautela è richiesta all’inizio del trattamento.

Avvertenze e precauzioni

È necessario un attento monitoraggio nei pazienti con ridotta funzionalità del ventricolo sinistro, bradicardia (rischio di esacerbazione) o con blocco atrio-ventricolare (AV) di primo grado o intervallo PR prolungato evidenziato dall’elettrocardiogramma (rischio di esacerbazione e raramente di blocco completo).
Al contrario, non occorrono speciali precauzioni in caso di blocco di branca isolato.
Casi di insufficienza renale acuta secondaria ad una ridotta perfusione renale sono stati segnalati in pazienti con patologie cardiache esistenti, in particolare con ridotta funzionalità del ventricolo sinistro, bradicardia grave o grave ipotensione.
Si consiglia un attento monitoraggio della funzionalità renale.
Durante il trattamento è opportuno eseguire periodici controlli della funzione epatica e renale.
Le concentrazioni plasmatiche di diltiazem possono risultare aumentate negli anziani e nei pazienti con insufficienza renale o epatica.
La somministrazione concomitante di altri antiipertensivi può potenziare l’effetto ipotensivo del diltiazem.
Pertanto, in tutti questi casi, può essere necessaria una modifica della posologia.
Nei pazienti anziani e in quelli con insufficienza renale o epatica o che assumono contemporaneamente altri farmaci antipertensivi, utilizzare la dose minima efficace.
Particolare cautela è richiesta all’inizio del trattamento.
I calcio-antagonisti come il diltiazem, possono essere associati a cambiamenti dell’umore, inclusa depressione.
Come altri calcio antagonisti, il diltiazem ha un effetto inibitorio sulla motilità intestinale.
Pertanto deve essere usato con cautela nei pazienti a rischio di sviluppare un’ostruzione intestinale.
I residui delle compresse derivanti dalle formulazioni del prodotto a lento rilascio possono passare nelle feci del paziente; tuttavia il ritrovamento di tali residui nelle feci non ha rilevanza clinica.
Le controindicazioni e le precauzioni devono essere osservate scrupolosamente e deve esservi un controllo costante, in particolare della frequenza cardiaca, all’inizio del trattamento.
La brusca interruzione del trattamento può essere associata ad un peggioramento dell’angina.
Il diltiazem può essere impiegato senza rischio nei pazienti affetti da disturbi respiratori cronici.
In caso di anestesia generale, l’anestesista deve essere informato che il paziente sta assumendo diltiazem.
La depressione della contrattilità, della conduttività e dell’automatismo cardiaci e la vasodilatazione associati agli anestetici possono essere potenziati dai bloccanti dei canali del calcio.
Poiché le formulazioni a rilascio prolungato di diltiazem sono caratterizzate da un diverso meccanismo per il rilascio del principio attivo e da velocità di dissoluzione differenti, è improbabile che abbiano lo stesso profilo farmacocinetico.
Pertanto si sconsiglia la sostituzione di una formulazione di diltiazem a pronto rilascio con un’altra a rilascio prolungato.
Non sono state accertate la sicurezza d’impiego e l’efficacia nei bambini.
In caso di cardiomegalia o ipotensione il trattamento deve essere intrapreso solo in ambiente ospedaliero. Particolare cautela è richiesta all’inizio del trattamento. Avvertenze su alcuni eccipienti: Diltiazem EG compresse contiene lattosio.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
Diltiazem EG compresse contiene olio di ricino idrogenato: può causare disturbi gastrici e diarrea.
Diltiazem EG capsule a rilascio prolungato contiene saccarosio.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio-galattosio, o da insufficienza di sucrasi isomaltasi, non devono assumere questo medicinale.

Interazioni

Associazioni controindicate DANTROLENE (infusione) Quando un altro calcio antagonista (verapamil) e dantrolene vengono somministrati per via endovenosa contemporaneamente nell’animale, si osserva costantemente fibrillazione ventricolare ad esito letale.
L’associazione di un antagonista del calcio e di dantrolene è dunque potenzialmente pericolosa (vedere paragrafo 4.3).
AMIODARONE Il trattamento concomitante di diltiazem e amiodarone è controindicato poiché aumenta il rischio di bradicardia sinusale e blocco atrioventricolare (vedere paragrafo 4.3).
IVABRADINA L’uso concomitante con ivabradina è controindicato a causa di un effetto additivo di riduzione della frequenza cardiaca di diltiazem in aggiunta a quello dell’ivabradina (vedere paragrafo 4.3).
LOMITAPIDE Il diltiazem (un moderato inibitore del CYP3A4) può aumentare le concentrazioni plasmatiche di lomitapide attraverso l’inibizione del CYP3A4, con conseguente aumento del rischio di innalzamento degli enzimi epatici (vedere paragrafo 4.3).
Associazioni che richiedono cautela NITRODERIVATI: aumento dell’effetto ipotensivo e lipotimie (effetti vasodilatatori additivi).
In tutti i pazienti trattati con calcio antagonisti, la prescrizione di nitroderivati deve essere effettuata a dosi gradualmente crescenti.
TEOFILLINA: aumento dei livelli ematici di teofillina libera.
ALFA-ANTAGONISTI: aumento degli effetti antipertensivi.
Il trattamento contemporaneo con alfa-antagonisti può indurre o aggravare l’ipotensione.
L’associazione di diltiazem con un alfa-antagonista deve essere presa in considerazione solo sotto stretto controllo della pressione sanguigna.
BETA-BLOCCANTI: possibilità di disturbi del ritmo (forte bradicardia, arresto sinusale), disturbi della conduzione seno-atriale e atrio ventricolare e insufficienza cardiaca (effetto sinergico).
Tali associazioni devono essere impiegate solo sotto stretta sorveglianza clinica ed elettrocardiografica, in particolare all’inizio del trattamento.
GLICOSIDI CARDIOATTIVI (es.
digossina): aumento della concentrazione plasmatica di digossina; aumento del rischio di bradicardia; è richiesta cautela quando questi medicinali vengono associati a diltiazem, soprattutto nei soggetti anziani e quando vengono impiegate dosi elevate.
Gli effetti elettrofisiologici del diltiazem sul nodo del seno e sul nodo atrio-ventricolare potenziano quelli dei preparati a base di digitale.
ALTRI ANTIARITMICI: poiché il diltiazem ha proprietà antiaritmiche, la co-prescrizione con altri antiaritmici è sconsigliata a causa dell’aumento di effetti indesiderati cardiaci per effetto additivo.
Tale associazione non deve essere impiegata se non sotto stretta sorveglianza clinica ed elettrocardiografica.
CARBAMAZEPINA: aumento dei livelli ematici di carbamazepina.
Si consiglia di misurare la concentrazione plasmatica di carbamazepina e adattare la dose, se necessario.
RIFAMPICINA: rischio di riduzione dei livelli plasmatici di diltiazem dopo l’inizio della terapia con rifampicina: il paziente deve essere attentamente monitorato quando inizia o interrompe il trattamento con rifampicina.
ANTI-H2 (cimetidina, ranitidina): aumento della concentrazione plasmatica di diltiazem.
I pazienti in terapia con diltiazem devono essere attentamente controllati quando iniziano o interrompono il trattamento con farmaci anti-H2.
Può essere necessario un aggiustamento della dose giornaliera di diltiazem.
CICLOSPORINA: aumento dei livelli ematici di ciclosporina.
Si consiglia di ridurre la dose di ciclosporina, controllare la funzionalità renale, misurare i livelli ematici di ciclosporina e adattare la dose sia durante la terapia in associazione che dopo la sua sospensione.
FENITOINA: il diltiazem determina un aumento della concentrazione plasmatica di fenitoina; la fenitoina riduce l’effetto del diltiazem.
ANTIDEPRESSIVI: aumento della concentrazione plasmatica dell’imipramina e, probabilmente, anche degli altri triciclici.
ANTIPSICOTICI: aumento dell’effetto ipotensivo.
LITIO: rischio di aumento degli effetti neurotossici del litio.
ANESTETICI: vedere paragrafo 4.4.
Associazioni da considerare con attenzione: A causa di possibili effetti additivi, sono necessarie cautela ed un’attenta titolazione della dose nei pazienti che assumono diltiazem in associazione ad altri medicinali noti per influenzare la contrattilità cardiaca e/o la conduzione.
Il diltiazem è metabolizzato dal CYP3A4.
È stato documentato un aumento moderato (meno di due volte) delle concentrazioni plasmatiche di diltiazem in caso di co-somministrazione con un più potente inibitore del CYP3A4.
Il diltiazem è anche un inibitore dell’isoforma CYP3A4.
La co-somministrazione con altri substrati del CYP3A4 può comportare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di entrambi i farmaci co-somministrati.
La co-somministrazione di diltiazem con un induttore del CYP3A4 può comportare una riduzione delle concentrazioni plasmatiche del diltiazem.
BENZODIAZEPINE (midazolam, triazolam): il diltiazem aumenta significativamente la concentrazione plasmatica di midazolam e triazolam e ne prolunga l’emivita plasmatica.
È necessaria particolare cautela quando si prescrivono benzodiazepine a breve durata d’azione metabolizzate dal CYP3A4 in pazienti che assumono diltiazem.
CORTICOSTEROIDI (metilprednisolone): inibizione del metabolismo del metilprednisolone (CYP3A4) ed inibizione della glicoproteina-P: I pazienti devono essere attentamente monitorati quando si inizia un trattamento con metilprednisolone.
Può essere necessario un aggiustamento della dose di metilprednisolone.
STATINE: il diltiazem è un inibitore del CYP3A4 ed è stato osservato che aumenta significativamente l’AUC di alcune statine.
Il rischio di miopatia e rabdomiolisi dovuto alle statine metabolizzate dal CYP3A4 può essere aumentato dall’uso concomitante di diltiazem.
Se possibile, in associazione al diltiazem deve essere usata una statina non metabolizzata dal CYP3A4, altrimenti è richiesto un attento monitoraggio di segni e sintomi di una potenziale tossicità dovuta alle statine.

Effetti indesiderati

Gli effetti indesiderati vengono riportati secondo le seguenti categorie di frequenza secondo MedDRA: molto comune (≥ 1/10); comune (da ≥ 1/100 a < 1/10); non comune (da ≥ 1/1000 a < 1/100); raro (da ≥ 1/10.000 a < 1/1000); molto raro (< 1/10.000); non nota (non può essere stabilita sulla base dei dati disponibili).
Nei diversi gruppi di frequenza, gli effetti indesiderati sono presentati in ordine decrescente di gravità.
  Molto comune Comune Non comune Raro Non nota
Patologie del sistema emolinfopoietico     Trombocitopenia, leucopenia, allungamento del tempo di emorragia
Disturbi psichiatrici   Nervosismo, insonnia Amnesia, depressione, cambiamento della personalità, allucinazioni, sonnolenza Cambiamenti d’umore (compresa depressione)
Patologie del sistema nervoso  Cefalea, capogiri  Parestesie, tinnito, tremore Sindrome extrapiramidale
Patologie cardiache  Blocco atrioventricolare (può essere di primo, secondo o terzo grado; può presentarsi blocco del fascio di His), palpitazioni Bradicardia Palpitazioni, aritmia, asistolia, sincope, angina Blocco seno atriale, insufficienza cardiaca congestizia
Patologie vascolari VampateIpotensione ortostatica Vasculite (compresa vasculite leucocitoclastica), edema (soprattutto degli arti inferiori), sudorazione
Patologie gastrointestinali Costipazione, dispepsia, dolore gastrico, nauseaVomito, diarreaSecchezza delle fauci, alterazione del gusto, dolore addominaleIperplasia delle gengive
Patologie epatobiliari  Aumento degli enzimi epatici (aumento di AST, ALT, ALP) Epatite
Disturbi del metabolismo e della nutrizione   Anoressia, aumento ponderaleIperglicemia
Patologie renali e urinarie   Nicturia, poliuria, nefrite interstiziale (molto raro) 
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Eritema Orticaria, petecchie, pruritoFotosensibilità (compresa cheratosi lichenoide nelle aree di pelle esposte al sole), edema angioneurotico, eruzione cutanea, eritema multiforme (compresa sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica), sudorazione, dermatite esfoliativa, pustolosi esantematosa acuta generalizzata, occasionalmente eritema desquamativo con o senza febbre, sindrome lupussimile
Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo   Dolore osteoarticolare 
Patologie dell’occhio   Ambliopia, irritazione oculare 
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche   DispneaEpistassi
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella   ImpotenzaGinecomastia
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazioneEdema perifericoMalessere Astenia 
Esami diagnostici  Aumento dei livelli ematici di LDH e CPK Iperglicemia
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Sono disponibili dati molto limitati sull’uso di diltiazem nelle pazienti in gravidanza.
Il diltiazem ha mostrato tossicità riproduttiva in alcune specie animali (ratto, topo, coniglio).
Il diltiazem è perciò controindicato in gravidanza, così come nelle donne in età fertile che non utilizzano anticoncezionali efficaci.
Il diltiazem viene escreto nel latte materno in basse concentrazioni.
L’allattamento durante l’assunzione di questo medicinale deve essere evitato.
Se l’utilizzo di diltiazem è considerato clinicamente essenziale, deve essere utilizzato un metodo alternativo per nutrire il bambino.

Conservazione

Capsule rigide a rilascio modificato: conservare il medicinale in luogo asciutto ad una temperatura inferiore a 30°C.Compresse: questo medicinale non richiede alcuna precauzione particolare per la conservazione.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.