DILTIAZEM DOC 14CPR 300MG RP

6,64 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: DILTIAZEM CLORIDRATO
  • ATC: C08DB01
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine: No Il farmaco non contiene glutine
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 21/04/2011

• Trattamento dell'angina pectoris da sforzo, post-infartuale e vasospastica (angina di Prinzmetal). • Trattamento dell'ipertensione arteriosa di grado lieve e moderato.
DILTIAZEM DOC Generici 60 mg compresse. Ogni compressa contiene. Principio attivo: diltiazem cloridrato 60 mg. Eccipienti con effetti noti: contiene olio di ricino idrogenato e lattosio Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1 DILTIAZEM DOC Generici 120 mg compresse a rilascio prolungato. Ogni compressa contiene. Principio attivo: diltiazem cloridrato 120 mg. Eccipiente con effetti noti: contiene olio di ricino idrogenato Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1 DILTIAZEM DOC Generici 300 mg compresse a rilascio prolungato. Ogni compressa contiene. Principio attivo: diltiazem cloridrato 300 mg. Eccipiente con effetti noti: contiene olio di ricino idrogenato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1

Controindicazioni

• Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
• Ipotensione (pressione sistolica inferiore a 90 mmHg).
• Infarto miocardico acuto con congestione polmonare.
• Sindrome del nodo del seno tranne che in presenza di pacemaker ventricolare funzionante.
• Disturbi della conduzione (blocco seno atriale).
• Blocco atrio-ventricolare di secondo o terzo grado in pazienti senza pacemaker ventricolare funzionante.
• Bradicardia grave (sotto i 40 bpm).
• Insufficienza ventricolare sinistra con congestione polmonare.
• Insufficienza cardiaca congestizia.
• Uso concomitante di un’infusione di dantrolene e amiodarone (vedere paragrafo 4.5).
• Gravidanza accertata o presunta, allattamento.
• Generalmente controindicato in età pediatrica (vedere paragrafo 4.2).
• Combinazione con ivabradina (vedere paragrafo 4.5).

Posologia

DILTIAZEM DOC Generici 60 mg in compresse. Angina pectoris: 1 compressa tre volte al giorno, ad intervalli regolari.
Se necessario, la dose potrà essere aumentata fino a due compresse tre volte al giorno in base al parere del Medico.
Ipertensione: Da mezza ad una compressa tre volte al giorno.
Nei pazienti anziani ed in quelli con insufficienza renale od epatica o che necessitano di due farmaci anti-ipertensivi la dose iniziale sarà di mezza compressa tre volte al giorno.
DILTIAZEM DOC Generici 120 mg in compresse a rilascio prolungato. Angina pectoris e ipertensione: Una compressa ogni dodici ore.
DILTIAZEM DOC Generici 300 mg in compresse a rilascio prolungato. Angina pectoris e ipertensione: La dose iniziale consigliata è di due compresse di DILTIAZEM DOC Generici 120 mg in compresse a rilascio prolungato (240 mg) al giorno.
Tale dose potrà essere aumentata ad una compressa da 300 mg al giorno, in funzione della risposta terapeutica e della tollerabilità.
Nei pazienti anziani e in quelli con insufficienza renale o epatica o che necessitano di due farmaci anti-ipertensivi, la dose iniziale sarà di due compresse di DILTIAZEM DOC Generici 120 mg in compresse a rilascio prolungato (240 mg) al giorno.
L'ora di assunzione nel corso della giornata è indifferente, ma deve rimanere costante per lo stesso paziente; l'ideale è l'assunzione prima o durante un pasto.
Le compresse non devono essere masticate, ma deglutite intere con un po' di liquido.
DILTIAZEM DOC Generici 120 mg e 300 mg in compresse a rilascio prolungato sono forme farmaceutiche indicate per la terapia di mantenimento.
Popolazioni speciali. Popolazione pediatrica. Non sono state accertate la sicurezza di impiego e l’efficacia nei bambini.
L’uso di diltiazem non è raccomandato nei bambini.
Anziani. Nei pazienti anziani e in quelli con insufficienza renale o epatica o che assumono contemporaneamente altri farmaci antipertensivi, utilizzare la dose minima efficace.
Particolare cautela è richiesta all'inizio del trattamento.

Avvertenze e precauzioni

È necessario un attento monitoraggio nei pazienti con ridotta funzionalità del ventricolo sinistro, bradicardia (rischio di esacerbazioni) o con blocco atrio-ventricolare di primo grado evidenziato da ECG (rischio di esacerbazione e raramente di blocco completo).
Durante il trattamento è opportuno eseguire periodici controlli della funzione epatica e renale.
Le concentrazioni plasmatiche di diltiazem possono risultare aumentate negli anziani e nei pazienti con insufficienza renale o epatica.
La somministrazione concomitante di altri antiipertensivi può potenziare l'effetto ipotensivo del diltiazem.
Pertanto, in tutti questi casi, può essere necessaria una modifica della posologia.
Nei pazienti anziani e in quelli con insufficienza renale o epatica o che assumono contemporaneamente altri farmaci antipertensivi, utilizzare la dose minima efficace.
Particolare cautela è richiesta all'inizio del trattamento.
I calcio-antagonisti come il diltiazem, possono essere associati a cambiamenti dell’umore, inclusa depressione.
Come altri calcio antagonisti, il diltiazem ha un effetto inibitorio sulla motilità intestinale.
Pertanto deve essere usato con cautela nei pazienti a rischio di sviluppare un’ostruzione intestinale.
I residui delle compresse derivanti dalle formulazioni del prodotto a lento rilascio possono passare nelle feci del paziente; tuttavia il ritrovamento di tali residui nelle feci non ha rilevanza clinica.
Le controindicazioni e le precauzioni devono essere osservate scrupolosamente e deve esservi un controllo costante, in particolare della frequenza cardiaca, all'inizio del trattamento.
La brusca interruzione del trattamento può essere associata ad un peggioramento dell'angina.
Il diltiazem può essere impiegato senza rischio nei pazienti affetti da disturbi respiratori cronici.
In caso di anestesia generale, l'anestesista deve essere informato che il paziente sta assumendo diltiazem.
La depressione della contrattilità, della conduttività e dell'automatismo cardiaci e la vasodilatazione associati agli anestetici possono essere potenziati dai bloccanti dei canali del calcio.
Poiché le formulazioni a rilascio prolungato di diltiazem sono caratterizzate da un diverso meccanismo per il rilascio del principio attivo e da velocità di dissoluzione differenti, è improbabile che abbiano lo stesso profilo farmacocinetico.
Pertanto si sconsiglia la sostituzione di una formulazione di diltiazem a pronto rilascio con un’altra a rilascio prolungato.
In caso di cardiomegalia o ipotensione il trattamento deve essere intrapreso solo in ambiente ospedaliero. Particolare cautela è richiesta all'inizio del trattamento. Informazioni importanti su alcuni eccipienti.
DILTIAZEM DOC Generici contiene olio di ricino idrogenato, che può causare disturbi gastrici e diarrea.
DILTIAZEM DOC Generici 60 mg compresse contiene lattosio.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.

Interazioni

Associazioni controindicate. DANTROLENE (infusione).
Quando un altro calcio-antagonista (verapamil) e dantrolene vengono somministrati per via endovenosa contemporaneamente nell'animale, si osserva costantemente fibrillazione ventricolare ad esito letale.
L'associazione di un antagonista del calcio e di dantrolene è dunque potenzialmente pericolosa (vedere paragrafo 4.3).
AMIODARONE: il trattamento concomitante di diltiazem e amiodarone è controindicato poiché aumenta il rischio di bradicardia sinusale e blocco atrioventricolare (vedere paragrafo 4.3).
IVABRADINA: l’uso concomitante con ivabradina è controindicato a causa dell’ulteriore effetto di abbassamento del ritmo cardiaco di diltiazem su ivabradina.
Associazioni che richiedono cautela. NITRODERIVATI: aumento dell'effetto ipotensivo e lipotimie (effetti vasodilatatori additivi).
In tutti i pazienti trattati con calcio-antagonisti, la prescrizione di nitroderivati deve essere effettuata a dosi gradualmente crescenti.
TEOFILLINA: aumento dei livelli ematici di teofillina libera.
ALFA-ANTAGONISTI: aumento degli effetti antipertensivi.
Il trattamento contemporaneo con alfa-antagonisti può indurre o aggravare l’ipotensione.
L’associazione di diltiazem con un alfa-antagonista deve essere presa in considerazione solo sotto stretto controllo della pressione sanguigna.
BETA-BLOCCANTI: possibilità di disturbi del ritmo (forte bradicardia, arresto sinusale), disturbi della conduzione seno-atriale e atrio-ventricolare e insufficienza cardiaca (effetto sinergico).
Tali associazioni devono essere impiegate solo sotto stretta sorveglianza clinica ed elettrocardiografica, in particolare all'inizio del trattamento.
Glicosidi cardioattivi (es.
digossina): aumento del rischio di bradicardia: è richiesta cautela quando questi medicinali vengono associati a diltiazem, soprattutto nei soggetti anziani e quando vengono impiegate dosi elevate.
Gli effetti elettrofisiologici del diltiazem sul nodo del seno e sul nodo atrio-ventricolare potenziano quelli dei preparati a base di digitale.
ALTRI ANTIARITMICI: poiché il diltiazem ha proprietà antiaritmiche, la co-prescrizione con altri antiaritmici è sconsigliata a causa dell'aumento di effetti indesiderati cardiaci per effetto additivo.
Tale associazione non deve essere impiegata se non sotto stretta sorveglianza clinica ed elettrocardiografica.
CARBAMAZEPINA: aumento dei livelli ematici di carbamazepina.
Si consiglia di misurare la concentrazione plasmatica di carbamazepina e adattare la dose, se necessario.
RIFAMPICINA: rischio di riduzione dei livelli plasmatici di diltiazem dopo l'inizio della terapia con rifampicina: il paziente deve essere attentamente monitorato quando inizia o interrompe il trattamento con rifampicina.
ANTI-H2 (cimetidina, ranitidina): aumento della concentrazione plasmatica di diltiazem.
I pazienti in terapia con diltiazem devono essere attentamente controllati quando iniziano o interrompono il trattamento con farmaci anti-H2.
Può essere necessaria un aggiustamento della dose giornaliera di diltiazem.
CICLOSPORINA: aumento dei livelli ematici di ciclosporina.
Si consiglia di ridurre la dose di ciclosporina, controllare la funzionalità renale, misurare i livelli ematici di ciclosporina e adattare la dose sia durante la terapia in associazione che dopo la sua sospensione.
FENITOINA: il diltiazem determina un aumento della concentrazione plasmatica di fenitoina; la fenitoina riduce l'effetto del diltiazem.
ANTIDEPRESSIVI: aumento della concentrazione plasmatica dell'imipramina e, probabilmente, anche degli altri triciclici.
ANTIPSICOTICI: aumento dell'effetto ipotensivo.
LITIO: rischio di aumento degli effetti neurotossici del litio.
ANESTETICI: vedere paragrafo 4.4.
Associazioni da considerare con attenzione: A causa di possibili effetti additivi, sono necessarie cautela ed un’attenta titolazione della dose nei pazienti che assumono diltiazem in associazione ad altri medicinali noti per influenzare la contrattilità cardiaca e/o la conduzione.
Il diltiazem è metabolizzato dal CYP3A4.
È stato documentato un aumento moderato (meno di due volte) delle concentrazioni plasmatiche di diltiazem in caso di co-somministrazione con un più potente inibitore del CYP3A4.
Il diltiazem è anche un inibitore dell’isoforma CYP3A4.
La co-somministrazione con altri substrati del CYP3A4 può comportare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di entrambi i farmaci co-somministrati.
La co-somministrazione di diltiazem con un induttore del CYP3A4 può comportare una riduzione delle concentrazioni plasmatiche del diltiazem.
BENZODIAZEPINE (midazolam, triazolam): il diltiazem aumenta significativamente la concentrazione plasmatica di midazolam e triazolam e ne prolunga l’emivita plasmatica.
È necessaria particolare cautela quando si prescrivono benzodiazepine a breve durata d’azione metabolizzate dal CYP3A4 in pazienti che assumono diltiazem.
CORTICOSTERODI (metilprednisolone): inibizione del metabolismo del metilprednisolone (CYP3A4) ed inibizione della glicoproteina-P: I pazienti devono essere attentamente monitorati quando si inizia un trattamento con metilprednisolone.
Può essere necessario un aggiustamento della dose di metilprednisolone.
STATINE: il diltiazem è un inibitore del CYP3A4 ed è stato osservato che aumenta significativamente l’AUC di alcune statine.
Il rischio di miopatia e rabdomiolisi dovuto alle statine metabolizzate dal CYP3A4 può essere aumentato dall’uso concomitante di diltiazem.
Se possibile, in associazione al diltiazem deve essere usata una statina non metabolizzata dal CYP3A4, altrimenti è richiesto un attento monitoraggio di segni e sintomi di una potenziale tossicità dovuta alla statina.

Effetti indesiderati

È usata, quando possibile, la seguente frequenza CIOMS: Molto comune (≥ 1/10); comune (da ≥ 1/100 a < 1/10); non comune (da ≥ 1/1000 a < 1/100); raro (da ≥ 1/10.000 a < 1/1000); molto raro (≤ 1/10.000); non nota (non può essere stabilita sulla base dei dati disponibili).
Nei diversi gruppi di frequenza, gli effetti indesiderati sono presentati in ordine decrescente di gravità.
Patologie del sistema emolinfopoietico. Non nota: trombocitopenia, leucopenia, allungamento del tempo di emorragia.
Disturbi psichiatrici. Non comune: nervosismo, insonnia.
raro: amnesia, depressione, cambiamento della personalità, allucinazioni, sonnolenza.
non nota: cambiamenti d'umore (compresa depressione).
Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, capogiri.
Raro: parestesie, tinnito, tremore.
Non nota: sindrome extrapiramidale.
Patologie cardiache. Comune: blocco atrioventricolare (può essere di primo, secondo O terzo grado; può presentarsi blocco del fascio di His), palpitazioni.
Non comune: bradicardia.
Raro: palpitazioni, aritmia, asistolia, sincope, angina.
Non nota: blocco seno atriale, insufficienza cardiaca congestizia.
Patologie vascolari. Comune: vampate.
Non comune: ipotensione ortostatica.
Non nota: vasculite (compresa vasculite leucocito clastica), Edema (soprattutto degli arti inferiori), sudorazione.
Patologie gastrointestinali. Comune: costipazione, dispepsia, dolore gastrico, nausea.
Non comune: vomito, diarrea.
Raro: secchezza delle fauci, alterazione del gusto, dolore addominale.
Non nota: iperplasia delle gengive.
Patologie epatobiliari. Non comune: aumento degli enzimi epatici: aspartato transferasì (AST), alanina-aminotransferasi (ALT), fosfatasi alcalina (ALP).
Non nota: epatite.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Raro: anoressia, aumento ponderale.
Non nota: lperglicemia.
Patologie renali e urinarie. Raro: nicturia, poliuria, nefrite interstiziale (molto raro).
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eritema.
Raro: orticaria, petecchie, prurito.
Non nota: fotosensibilità (compresa cheratosi lichenoide nelle aree di pelle esposte al sole), edema angioneurotico, eruzione cutanea, eritema multiforme (compresa sindrome di Steven- Johnson e necrolisi epidermica tossica), sudorazione, dermatite esfoliativa, pustolosi esantematosa acuta generalizzata, occasionalmente eritema desquamativo con o senza febbre.
Patologia del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo. Raro: dolore osteoarticolare.
Patologie dell'occhio. Raro: ambliopia, irritazione oculare.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Raro: dispnea.
Non nota: epistassi.
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Raro: impotenza.
Non nota: ginecomastia.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: edema periferico.
Comune: malessere.
Raro: astenia.
Esami diagnostici. Non comune: aumento dei livelli ematici di creatinfosfochinasi (CPK) e lattico deidrogenasi (LDH).
Non nota: iperglicemia.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette: La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

Gravidanza e allattamento

Sono disponibili dati molto limitati sull’uso di diltiazem nelle pazienti in gravidanza.
Il diltiazem ha mostrato tossicità riproduttiva in alcune specie animali (ratto, topo, coniglio).
Il diltiazem è perciò controindicato in gravidanza, così come nelle donne in età fertile che non utilizzano anticoncezionali efficaci.
Il diltiazem viene escreto nel latte materno in basse concentrazioni.
L’allattamento durante l’assunzione di questo medicinale deve essere evitato, Se l’utilizzo di diltiazem è considerato clinicamente essenziale, deve essere utilizzato un metodo alternativo per nutrire il bambino.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna particolare condizione per la conservazione

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.