DIESMIT 56CPR 50MG+1000MG RM
17,72 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 01/11/2024
Per pazienti adulti con diabete mellito di tipo 2: DIESMIT e' indicato in aggiunta alla dieta e all’esercizio fisico per migliorare il controllo glicemico in pazienti che non hanno un adeguato controllo della glicemia con la loro dose massima tollerata di metformina da sola o in quei pazienti gia' in trattamento con l’associazione di sitagliptin e metformina. DIESMIT e' indicato in associazione con una sulfonilurea (per es., triplice terapia di associazione) in aggiunta alla dieta e all’esercizio fisico in pazienti che non hanno un adeguato controllo della glicemia con la loro dose massima tollerata di metformina e una sulfonilurea. DIESMIT e' indicato come triplice terapia di associazione con un agonista del recettore gamma attivato dal proliferatore del perossisoma (PPARg) (per es., un tiazolidinedione) in aggiunta alla dieta e all’esercizio fisico in pazienti che non hanno un adeguato controllo della glicemia con la loro dose massima tollerata di metformina e di un agonista PPARg. DIESMIT e' anche indicato come terapia aggiuntiva all’insulina (per es., triplice terapia di associazione) in aggiunta alla dieta e all’esercizio fisico per migliorare il controllo glicemico nei pazienti quando una dose stabile di insulina e metformina da sola non forniscono un adeguato controllo glicemico.
DIESMIT 50 mg/500 mg: ogni compressa contiene sitagliptin cloridrato monoidrato equivalente a 50 mg di sitagliptin e 500 mg di metformina cloridrato. DIESMIT 50 mg/1.000 mg: ogni compressa contiene sitagliptin cloridrato monoidrato equivalente a 50 mg di sitagliptin e 1.000 mg di metformina cloridrato. DIESMIT 100 mg/1.000 mg: ogni compressa contiene sitagliptin cloridrato monoidrato equivalente a 100 mg di sitagliptin e 1.000 mg di metformina cloridrato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- DIESMIT è controindicato in pazienti con: - ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 (vedere paragrafi 4.4 e 4.8); - qualsiasi tipo di acidosi metabolica acuta (come acidosi lattica, chetoacidosi diabetica); - precoma diabetico; - insufficienza renale severa (GFR< 30 mL/min) (vedere paragrafo 4.4); - stati acuti che potenzialmente possono alterare la funzionalita' renale quali: - disidratazione, - infezione severa, - shock, - somministrazione endovascolare di agenti di contrasto iodati (vedere paragrafo 4.4); - malattia acuta o cronica che puo' causare ipossia tissutale quale: - insufficienza cardiaca o respiratoria, - infarto del miocardio recente, - shock; - compromissione epatica; - intossicazione acuta da alcol, alcolismo; - allattamento al seno.
Posologia
- Posologia La dose della terapia anti-iperglicemica con DIESMIT deve essere personalizzata sulla base del regime di trattamento corrente del paziente, dell’efficacia e della tollerabilita' non superando la dose giornaliera massima raccomandata di sitagliptin 100 mg e metformina 2000 mg.
Per i pazienti già trattati con metformina, la dose iniziale deve essere sitagliptin 100 mg più metformina a dosaggio invariato una volta al giorno.
I pazienti che già assumono una dose giornaliera di metformina nella formulazione a rilascio immediato, somministrata due volte al giorno, possono passare al trattamento con DIESMIT somministrato una volta al giorno mantenendo lo stesso dosaggio totale giornaliero di metformina.
Il trattamento con DIESMIT 100 mg/1000 mg una volta al giorno è destinato ai pazienti già trattati con una dose giornaliera da 1.000 mg di metformina in compresse (a rilascio prolungato o immediato).
Il trattamento con DIESMIT 50 mg/1000 mg (due compresse una volta al giorno) è destinato, come terapia di mantenimento, ai pazienti già trattati con una dose giornaliera da 2000 mg di metformina compresse (a rilascio prolungato o immediato).
Per i pazienti in trattamento con metformina cloridrato (a rilascio prolungato o immediato) alla dose giornaliera di 1500 mg, si può proporre il passaggio a una compressa di DIESMIT 50 mg/500 mg e una compressa di DIESMIT 50 mg/1000 mg da assumere contemporaneamente.
Per i pazienti in trattamento con metformina cloridrato a una dose giornaliera superiore a 2000 mg, il passaggio a DIESMIT non è raccomandato.
Per i pazienti che non tollerano DIESMIT 50 mg/1000 mg con l’assunzione di due compresse una volta al giorno, prendere in considerazione la somministrazione di DIESMIT 50 mg/1000 mg due volte al giorno, assumendo entrambe le dosi insieme al cibo.
Adulti con normale funzione renale (GFR ≥ 90 mL/min) Pazienti che non hanno un adeguato controllo della glicemia con la dose massima tollerata di metformina in monoterapia Per i pazienti che non hanno un adeguato controllo della glicemia con metformina da sola, la dose usuale iniziale deve essere sitagliptin 100 mg al giorno piu' metformina a dose invariata.
Pazienti che passano da un regime di co-somministrazione di sitagliptin e metformina Per i pazienti che passano da un regime di co-somministrazione di sitagliptin e metformina, la terapia con DIESMIT deve essere iniziata mantenendo invariata la dose di sitagliptin e metformina.
Pazienti che non hanno un adeguato controllo della glicemia con una duplice terapia di associazione con la dose massima tollerata di metformina ed una sulfonilurea La dose da somministrare deve essere sitagliptin 100 mg al giorno ed una dose di metformina simile a quella gia' assunta.
Quando DIESMIT e' usato in associazione con una sulfonilurea, si puo' rendere necessaria una dose piu' bassa della sulfonilurea per ridurre il rischio di ipoglicemia (vedere paragrafo 4.4).
Pazienti che non hanno un adeguato controllo della glicemia con una duplice terapia di associazione con la dose massima tollerata di metformina e di un agonista PPARγ La dose da somministrare deve essere sitagliptin 100 mg giorno ed una dose di metformina simile a quella gia' assunta.
Pazienti che non hanno un adeguato controllo della glicemia con una duplice terapia di associazione con insulina e la dose massima tollerata di metformina La dose da somministrare deve essere sitagliptin 100 mg al giorno ed una dose di metformina simile a quella gia' assunta.
Quando DIESMIT e' usato in associazione con insulina, si puo' rendere necessaria una dose piu' bassa di insulina per ridurre il rischio di ipoglicemia (vedere paragrafo 4.4).
Per dosi differenti di metformina, DIESMIT e' disponibile in dosaggi di sitagliptin 50 mg e metformina cloridrato 500 mg, sitagliptin 50 mg e metformina cloridrato 1000 mg o sitagliptin 100 mg e metformina cloridrato 1000 mg.
Tutti i pazienti devono continuare la loro dieta raccomandata con una adeguata distribuzione dell’assunzione di carboidrati durante la giornata.
Popolazioni speciali Compromissione renale Non e' richiesto alcun adattamento della dose per i pazienti con compromissione renale lieve (tasso di filtrazione glomerulare [GFR] ≥ 60 mL/min).
La GFR deve essere valutata prima di iniziare il trattamento con medicinali contenenti metformina e, successivamente, almeno una volta all’anno.
Nei pazienti con aumentato rischio di ulteriore progressione della compromissione renale e negli anziani, la funzione renale deve essere valutata con maggior frequenza, ad es.
ogni 3-6 mesi.
I fattori che possono aumentare il rischio di acidosi lattica (vedere paragrafo 4.4) devono essere riesaminati prima di prendere in considerazione l’inizio del trattamento con metformina in pazienti con GFR < 60 mL/min.
Qualora non fosse disponibile un dosaggio adeguato di DIESMIT, i singoli monocomponenti devono essere utilizzati al posto dell’associazione a dose fissa.
Compromissione epatica DIESMIT non deve essere assunto da pazienti con compromissione epatica (vedere paragrafo 5.2).GFR mL/min Metformina (a rilascio prolungato) Sitagliptin 60-89 La massima dose giornaliera e' 2000 mg.
Una riduzione della dose puo' essere presa in considerazione a fronte del peggioramento della funzione renale.La dose massima giornaliera è 100 mg. 45-59 La massima dose giornaliera e' 2000 mg.
La dose iniziale non deve superare meta' della dose massima.La dose massima giornaliera è 100 mg. 30-44 La massima dose giornaliera e' 1000 mg.
La dose iniziale non deve superare meta' della dose massima.La dose massima giornaliera è 50 mg. < 30 Metformina è controindicata. La dose massima giornaliera è 25 mg.
Anziani Poiche' metformina e sitagliptin sono escreti dal rene, DIESMIT deve essere usato con cautela con l’aumentare dell’eta'.
E' necessario il monitoraggio della funzionalita' renale per aiutare a prevenire l’acidosi lattica associata all’uso di metformina, particolarmente nell’anziano (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
Popolazione pediatrica DIESMIT non deve essere usato nei bambini e negli adolescenti di eta' compresa tra 10 e 17 anni a causa di efficacia insufficiente.
I dati al momento disponibili sono riportati nei paragrafi 4.8, 5.1 e 5.2.
L’uso di sitagliptin/metformina non e' stato studiato in pazienti pediatrici di eta' inferiore a 10 anni.
Modo di somministrazione Uso orale.
Le compresse devono essere inghiottite con un bicchiere d’acqua.
Non masticare le compresse.
DIESMIT deve essere assunto con i pasti per ridurre le reazioni avverse gastrointestinali associate all’uso di metformina. Avvertenze e precauzioni
- Generalità DIESMIT non deve essere usato in pazienti con diabete di tipo 1 e non deve essere usato per il trattamento della chetoacidosi diabetica.
Pancreatite acuta L’uso degli inibitori della DPP-4 e' stato associato al rischio di sviluppare pancreatite acuta.
I pazienti devono essere informati sul sintomo caratteristico della pancreatite acuta: dolore addominale intenso, persistente.
La risoluzione della pancreatite e' stata osservata dopo l’interruzione della terapia con sitagliptin (con o senza trattamento di supporto), ma sono stati riportati casi molto rari di pancreatite necrotizzante o emorragica e/o decesso.
Qualora si sospetti la presenza di pancreatite, la terapia con DIESMIT e con altri medicinali potenzialmente sospetti deve essere interrotta; qualora sia confermata la diagnosi di pancreatite acuta, la terapia con DIESMIT non deve essere ripresa.
Si deve usare cautela in pazienti con una storia di pancreatite.
Acidosi lattica L’acidosi lattica, una complicanza metabolica rara ma grave, insorge con maggior frequenza a causa del peggioramento acuto della funzione renale o di malattia cardiorespiratoria o sepsi.
L’accumulo di metformina si manifesta con il peggioramento acuto della funzionalita' renale e aumenta il rischio di acidosi lattica.
In caso di disidratazione (vomito di grado severo, diarrea, febbre o ridotta assunzione di liquidi), la somministrazione di metformina deve essere interrotta temporaneamente e si deve raccomandare al paziente di rivolgersi a un operatore sanitario.
Deve essere prestata cautela nell’iniziare il trattamento con medicinali che possano compromettere in modo acuto la funzione renale (come antipertensivi, diuretici e FANS) in pazienti trattati con metformina.
Altri fattori di rischio di acidosi lattica sono l’eccessivo consumo di alcol, l’insufficienza epatica, il diabete scarsamente controllato, la chetosi, il digiuno prolungato e qualsiasi condizione associata ad ipossia, nonche' l’uso in concomitanza di medicinali che possono causare acidosi lattica (vedere paragrafi 4.3 e 4.5).
I pazienti e/o le persone che li assistono devono essere informati in merito al rischio di acidosi lattica.
L’acidosi lattica e' caratterizzata da dispnea acidotica, dolore addominale, crampi muscolari, astenia e ipotermia seguiti da coma.
In presenza di sintomi sospetti, il paziente deve interrompere l’assunzione di metformina e richiedere immediatamente assistenza medica.
I risultati di laboratorio di valore diagnostico sono pH ematico ridotto (< 7,35), aumentati livelli di lattato plasmatico (> 5 mmol/L) e aumentato gap anionico e rapporto lattato/piruvato.
Funzione renale La GFR deve essere valutata prima di iniziare il trattamento e, successivamente, a intervalli regolari (vedere paragrafo 4.2).
DIESMIT e' controindicato in pazienti con GFR < 30 mL/min e deve essere interrotto temporaneamente in presenza di condizioni patologiche che alterano la funzione renale (vedere paragrafo 4.3).
Ipoglicemia I pazienti in trattamento con DIESMIT in associazione con una sulfonilurea o con insulina possono essere a rischio di ipoglicemia.
Pertanto, puo' essere necessaria una riduzione della dose della sulfonilurea o dell’insulina.
Reazioni di ipersensibilità Nel corso dell’esperienza successiva alla immissione in commercio, in pazienti trattati con sitagliptin sono state segnalate gravi reazioni di ipersensibilita'.
Queste reazioni comprendono anafilassi, angioedema e patologie cutanee esfoliative inclusa la sindrome di Stevens-Johnson.
La comparsa di queste reazioni si verifica nei primi 3 mesi successivi all’inizio della terapia con sitagliptin, in alcuni casi si e' manifestata dopo la prima somministrazione.
Nel caso in cui si sospetti una reazione di ipersensibilita', si deve interrompere la terapia con DIESMIT, si devono valutare altre potenziali cause di tale evento e si deve istituire un trattamento alternativo per il diabete (vedere paragrafo 4.8).
Pemfigoide bolloso Successivamente alla immissione in commercio, sono stati riportati casi di pemfigoide bolloso in pazienti che assumevano inibitori della DPP-4 tra cui sitagliptin.
Nel caso in cui si sospetti il pemfigoide bolloso, si deve interrompere la terapia con DIESMIT.
Interventi chirurgici DIESMIT deve essere interrotto al momento di un intervento chirurgico in anestesia generale, spinale o epidurale.
La terapia puo' essere ripresa non prima delle 48 ore successive all’intervento chirurgico o al riavvio della nutrizione orale, sempre che la funzionalita' renale sia stata rivalutata e riscontrata stabile.
Somministrazione di agenti di contrasto iodati La somministrazione intravascolare di agenti di contrasto iodati puo' portare a nefropatia indotta da mezzo di contrasto, con conseguente accumulo di metformina e aumentato rischio di acidosi lattica.
La somministrazione di DIESMIT deve essere interrotta prima o nel momento in cui viene effettuata l’indagine di imaging e non deve essere ripresa finche' non siano trascorse almeno 48 ore dall’esame, a condizione che la funzione renale sia stata rivalutata e riscontrata stabile (vedere paragrafi 4.3 e 4.5).
Variazione dello stato clinico di pazienti con diabete di tipo 2 precedentemente controllato Un paziente con diabete di tipo 2 precedentemente controllato con DIESMIT che sviluppa alterazioni dei parametri di laboratorio o malattia clinica (specialmente malattia vaga e scarsamente definita) deve essere prontamente valutato per verificare la presenza di chetoacidosi o acidosi lattica.
Si devono valutare elettroliti e chetoni sierici, glicemia e, se indicato, pH del sangue, livelli ematici di lattato, piruvato, e metformina.
Qualora si verifichi qualsiasi forma di acidosi, la terapia deve essere immediatamente interrotta e si devono mettere in atto altre appropriate misure correttive.
<nome di fantasia > contiene sodio Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioe' è essenzialmente “senza sodio”. Interazioni
- In pazienti con diabete di tipo 2 la somministrazione concomitante di dosi multiple di sitagliptin e metformina non ha alterato in modo significativo la farmacocinetica di sitagliptin o metformina.
Con DIESMIT non sono stati effettuati studi farmacocinetici di interazione; tuttavia, tali studi sono stati condotti con i singoli principi attivi, sitagliptin e metformina.
Uso concomitante non raccomandato Alcol L’intossicazione da alcol e' associata a un aumentato rischio di acidosi lattica, in particolare nei casi di digiuno, malnutrizione o compromissione epatica.
Agenti di contrasto iodati La somministrazione di DIESMIT deve essere interrotta prima o nel momento in cui viene effettuata l’indagine di imaging e non deve essere ripresa finche' non siano trascorse almeno 48 ore dall’esame, a condizione che la funzione renale sia stata rivalutata e riscontrata stabile (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
Associazioni che richiedono precauzioni per l’uso Alcuni medicinali possono influire negativamente sulla funzione renale, aumentando quindi il rischio di acidosi lattica, ad es.
FANS, compresi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi (COX) II, gli ACE- inibitori, gli antagonisti del recettore dell’angiotensina II e i diuretici, in particolare i diuretici dell’ansa.
Quando questi medicinali vengono utilizzati in associazione a metformina, si rende necessario un attento monitoraggio della funzione renale.
L’uso concomitante di farmaci che interferiscono con i comuni sistemi di trasporto tubulare renale coinvolti nell’eliminazione renale della metformina (ad es., il trasportatore di cationi organici 2 [OCT2]/gli inibitori della proteina di estrusione multifarmaco e tossine [MATE] quali ranolazina, vandetanib, dolutegravir e cimetidina) puo' aumentare l’esposizione sistemica alla metformina e puo' aumentare il rischio di acidosi lattica.
Considerare i benefici e i rischi dell’uso concomitante.
Quando tali medicinali vengono co-somministrati si devono prendere in considerazione lo stretto monitoraggio del controllo glicemico, l’adattamento della dose nell’ambito della posologia raccomandata e modifiche della terapia per il diabete.
Glucocorticoidi (somministrati per via sistemica o locale), beta-2 agonisti e diuretici hanno una intrinseca attivita' iperglicemica.
Il paziente deve essere informato e devono essere effettuati monitoraggi piu' frequenti della glicemia, specialmente all’inizio del trattamento con tali medicinali.
Se necessario, la dose dei medicinali anti-iperglicemici deve essere adattata durante la terapia con l’altro farmaco e alla sua interruzione.
Gli ACE-inibitori possono ridurre i livelli ematici di glucosio.
Se necessario, la dose dei farmaci anti- iperglicemici deve essere adattata durante la terapia con l’altro farmaco e alla sua interruzione.
Effetti di altri medicinali su sitagliptin I dati in vitro e quelli clinici descritti di seguito suggeriscono che il rischio di interazioni clinicamente rilevanti con altri medicinali in somministrazione concomitante e' basso.
Studi in vitro hanno indicato che l’enzima primario responsabile del limitato metabolismo di sitagliptin e' il CYP3A4 con un contributo del CYP2C8.
In pazienti con funzionalita' renale normale, il metabolismo, incluso quello effettuato dal CYP3A4, ha un ruolo limitato nella clearance di sitagliptin.
Il metabolismo puo' avere un ruolo piu' significativo per l’eliminazione di sitagliptin in caso di compromissione renale severa o di malattia renale allo stadio terminale (ESRD).
Per questa ragione, in pazienti con compromissione renale severa o ESRD, e' possibile che potenti inibitori del CYP3A4 (es.
chetoconazolo, itraconazolo, ritonavir, claritromicina) possano alterare la farmacocinetica di sitagliptin.
Gli effetti dei potenti inibitori del CYP3A4 in un quadro di compromissione renale non sono stati accertati in alcuno studio clinico.
Studi di trasporto in vitro hanno mostrato che sitagliptin e' un substrato per la glicoproteina-P e per il trasportatore di anioni organici 3 (OAT3).
In vitro, il trasporto di sitagliptin mediato da OAT3 e' stato inibito dal probenecid, sebbene il rischio di interazioni clinicamente rilevanti venga considerato limitato.
In vivo, non e' stata valutata la somministrazione concomitante di inibitori di OAT3.
Ciclosporina: e' stato eseguito uno studio per valutare l’effetto della ciclosporina, un potente inibitore della glicoproteina-P, sulla farmacocinetica di sitagliptin.
La somministrazione concomitante di una singola dose orale di sitagliptin 100 mg e di una singola dose orale di ciclosporina 600 mg ha aumentato la AUC e la Cmax di sitagliptin, rispettivamente di circa il 29% e 68%.
Queste variazioni della farmacocinetica di sitagliptin non sono state considerate clinicamente rilevanti.
La clearance renale di sitagliptin non e' stata alterata in misura rilevante.
Non sono pertanto attese interazioni rilevanti con altri inibitori della glicoproteina-P.
Effetti di sitagliptin su altri medicinali Digossina: Sitagliptin ha avuto un effetto limitato sulle concentrazioni plasmatiche della digossina.
Dopo la somministrazione di 0,25 mg di digossina in concomitanza con 100 mg al giorno di sitagliptin per 10 giorni, l’AUC plasmatica della digossina e' aumentata in media dell’11% e la Cmax plasmatica e' aumentata in media del 18%.
Non sono raccomandati adattamenti della dose di digossina.
Tuttavia, nei pazienti a rischio di tossicita' da digossina, la tossicita' per digossina deve essere monitorata, quando sitagliptin e digossina vengono somministrati in concomitanza.
Dati in vitro suggeriscono che sitagliptin non inibisce e non induce gli isoenzimi del CYP450.
Negli studi clinici sitagliptin non ha significativamente alterato la farmacocinetica di metformina, gliburide, simvastatina, rosiglitazone, warfarin o di contraccettivi orali, fornendo evidenze in vivo di una bassa tendenza a causare interazioni con i substrati di CYP3A4, CYP2C8, CYP2C9, e con il trasportatore di cationi organici (OCT).
In vivo, sitagliptin puo' essere un debole inibitore della glicoproteina-P. Effetti indesiderati
- Riassunto del profilo di sicurezza Non sono stati effettuati studi clinici terapeutici con DIESMIT compresse sebbene sia stata dimostrata la bioequivalenza di DIESMIT con sitagliptin e metformina somministrati in concomitanza (vedere paragrafo 5.2).
Sono state segnalate reazioni avverse gravi comprese pancreatite e reazioni di ipersensibilita'.
E' stata segnalata ipoglicemia in associazione con sulfonilurea (13,8%) e insulina (10,9%).
Sitagliptin e metformina Tabella delle reazioni avverse Le reazioni avverse sono elencate sotto usando la classificazione per sistemi e organi secondo MeDRA e la frequenza assoluta (Tabella 1).
Le frequenze sono definite come: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000) e non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili).
Tabella 1: Frequenza delle reazioni avverse identificate negli studi clinici controllati con placebo di sitagliptin e metformina da soli e nell’esperienza successiva alla immissione in commercio
*Reazioni avverse che sono state identificate nella sorveglianza successivamente all’immissione in commercio.Reazione avversa Frequenza della reazione avversa Patologie del sistema emolinfopoietico trombocitopenia Raro Patologie del sistema immunitario reazioni di ipersensibilità incluse risposte anafilattiche *,† Frequenza non nota Disturbi del metabolismo e della nutrizione ipoglicemia † Comune Patologie del sistema nervoso sonnolenza Non comune Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche malattia polmonare interstiziale * Frequenza non nota Patologie gastrointestinali diarrea Non comune nausea Comune flatulenza Comune stipsi Non comune dolore addominale superiore Non comune vomito Comune pancreatite acuta *,†,‡ Frequenza non nota pancreatite emorragica e necrotizzante fatale e non fatale *,† Frequenza non nota Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo prurito* Non comune angioedema*,† Frequenza non nota eruzione cutanea*,† Frequenza non nota orticaria*,† Frequenza non nota vasculite cutanea *,† Frequenza non nota patologie cutanee esfoliative inclusa la sindrome di Stevens-Johnson *,† Frequenza non nota pemfigoide bolloso * Frequenza non nota Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo artralgia* Frequenza non nota mialgia* Frequenza non nota dolore agli arti * Frequenza non nota dolore dorsale * Frequenza non nota artropatia* Frequenza non nota Patologie renali e urinarie funzionalità renale compromessa * Frequenza non nota insufficienza renale acuta * Frequenza non nota
†Vedere paragrafo 4.4.
‡ Vedere sotto TECOS Studi sulla Sicurezza Cardiovascolare.
Descrizione di reazioni avverse selezionate Alcune reazioni avverse sono state osservate con maggiore frequenza negli studi sull’uso di sitagliptin e metformina in associazione con altri medicinali anti-diabetici rispetto agli studi su sitagliptin e metformina da soli.
Queste comprendono ipoglicemia (frequenza molto comune con sulfonilurea o insulina), stipsi (comune con sulfonilurea), edema periferico (comune con pioglitazone) e cefalea e bocca secca (non comune con insulina).
Sitagliptin Negli studi in monoterapia condotti con sitagliptin 100 mg da solo una volta al giorno comparato con il placebo, le reazioni avverse riportate sono state cefalea, ipoglicemia, stipsi, e capogiro.
Tra questi pazienti, gli eventi avversi riportati, indipendentemente dalla relazione causale con il medicinale e verificatisi in almeno il 5% dei pazienti, hanno incluso infezione del tratto respiratorio superiore e rinofaringite.
Inoltre, osteoartrite e dolore agli arti sono stati riportati con frequenza non comune (> 0,5% piu' alta tra coloro che utilizzavano sitagliptin rispetto al gruppo di controllo).
Metformina Sintomi gastrointestinali sono stati segnalati molto comunemente negli studi clinici e nell’uso successivo alla immissione in commercio di metformina.
Sintomi gastrointestinali quali nausea, vomito, diarrea, dolore addominale e perdita dell’appetito si verificano con maggiore frequenza all’inizio della terapia e nella maggior parte dei casi si risolvono spontaneamente.
Ulteriori reazioni avverse associate alla metformina includono gusto metallico (comune); acidosi lattica, disturbi della funzionalità epatica, epatite, orticaria, eritema e prurito (molto raro).
Il trattamento a lungo termine con metformina e' stato associato a una riduzione dell’assorbimento della vitamina B12 che molto raramente puo' portare a carenza clinicamente significativa di vitamina B12 (ad es., anemia megaloblastica).
Le categorie di frequenza si basano sulle informazioni riportate nel Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di metformina disponibile nell’Unione Europea.
Popolazione pediatrica Negli studi clinici con sitagliptin/metformina in pazienti pediatrici di eta' compresa tra 10 e 17 anni con diabete mellito di tipo 2, il profilo delle reazioni avverse era generalmente paragonabile a quello osservato negli adulti.
Nei pazienti pediatrici che assumevano o meno insulina di base, sitagliptin era associato ad un aumentato rischio di ipoglicemia.
TECOS Studio sulla Sicurezza Cardiovascolare Lo studio TECOS (Trial Evaluating Cardiovascular Outcomes with Sitagliptin) ha coinvolto 7,332 pazienti trattati con sitagliptin 100 mg al giorno (o 50 mg al giorno se il valore basale di eGFR era ≥ 30 e < 50 mL/min/1,73 m²) e 7,339 pazienti trattati con placebo nella popolazione intention-to-treat.
Entrambi i trattamenti sono stati aggiunti alla terapia solitamente utilizzata per il raggiungimento dei valori standard locali per l’HbA1c e per i fattori di rischio CV.
L’incidenza globale degli eventi avversi gravi nei pazienti trattati con sitagliptin e' stata simile a quella dei pazienti trattati con placebo.
Nella popolazione intention-to-treat, tra i pazienti che stavano usando insulina e/o una sulfonilurea al basale, l’incidenza di ipoglicemia severa e' stata del 2,7% nei pazienti trattati con sitagliptin e del 2,5% nei pazienti trattati con placebo; tra i pazienti che non stavano usando insulina e/o una sulfonilurea al basale, l’incidenza di ipoglicemia severa e' stata dell’1,0% nei pazienti trattati con sitagliptin e dello 0,7% nei pazienti trattati con placebo.
L’incidenza delle diagnosi confermate di eventi di pancreatite e' stata dello 0,3% nei pazienti trattati con sitagliptin e dello 0,2% nei pazienti trattati con placebo.
Segnalazione delle reazioni averse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza Non vi sono dati adeguati sull’uso di sitagliptin in donne in gravidanza.
Studi su animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva ad alte dosi di sitagliptin (vedere paragrafo 5.3).
I pochi dati disponibili suggeriscono che nelle donne in gravidanza l’uso di metformina non si associa ad un aumento del rischio di malformazioni congenite.
Gli studi su animali con metformina non evidenziano effetti dannosi su gravidanza, sviluppo embrionale o fetale, sviluppo natale o postnatale (vedere anche paragrafo 5.3).
DIESMIT non deve essere usato in gravidanza.
Se una paziente desidera avere una gravidanza o se si verifica una gravidanza, la terapia deve essere interrotta e appena possibile si deve passare la paziente al trattamento con insulina.
Allattamento Con i principi attivi associati di questo medicinale, non sono stati eseguiti studi su animali in allattamento.
Studi eseguiti con i singoli principi attivi hanno mostrato l’escrezione di sitagliptin e metformina nel latte di ratti che allattano.
La metformina e' escreta nel latte umano in piccoli quantitativi.
Non e' noto se sitagliptin venga escreto nel latte umano.
DIESMIT non deve pertanto essere usato da donne che allattano al seno (vedere paragrafo 4.3).
Fertilità I dati sugli animali non suggeriscono che ci possa essere un effetto del trattamento con sitagliptin sulla fertilita' maschile o femminile.
Mancano dati sull’uomo. Conservazione
- Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.