DICOLEV OS GTT 10000UI/ML 10ML
4,50 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 01/10/2021
Prevenzione e trattamento della carenza di vitamina D.
10 ml di soluzione contengono: colecalciferolo (vitamina D3) 2,5 mg pari a 100.000 U.I. 1 goccia contiene: 200 U.I. di vitamina D3. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità al colecalciferolo o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Ipercalcemia, ipercalcinuria.
Calcolosi renale (nefrolitiasi, nefrocalcinosi).
Insufficienza renale grave (vedere paragrafo 4.4).
Ipervitaminosi D. Posologia
- Prevenzione: La somministrazione preventiva di Dicolev è consigliata in tutte le condizioni caratterizzate da maggior rischio di carenza o da aumentato fabbisogno.
È generalmente riconosciuto che la prevenzione della carenza di vitamina D deve essere effettuata: - nel neonato (in particolare nel prematuro), nel lattante, nella donna in gravidanza (ultimo trimestre) e durante l’allattamento, nel soggetto anziano; - nelle seguenti condizioni: • Insufficiente o inefficace esposizione solare o intensa pigmentazione cutanea, regime alimentare particolare (povero di calcio, vegetariano, ecc.), patologie dermatologiche estese o malattie granulomatose (tubercolosi, lebbra, ecc.); • Soggetti in trattamento con anticonvulsivanti (barbiturici, fenitoina, primidone); • Soggetti in trattamento con terapie corticosteroidee a lungo termine; • Patologie digestive (malassorbimento intestinale, mucoviscidosi o fibrosi cistica); • Insufficienza epatica.
Trattamento: La carenza di vitamina D deve essere accertata clinicamente e/o con indagini di laboratorio.
Il trattamento è teso a ripristinare i depositi di vitamina D e sarà seguito da una terapia di mantenimento se persiste il rischio di carenza, ad un dosaggio di vitamina D idoneo.
Nella maggior parte dei casi è consigliabile non superare, in fase di trattamento, una dose cumulativa di 300.000 U.I., salvo diverso parere del medico.
Posologia: A titolo indicativo si fornisce il seguente schema posologico, da adattare a giudizio del medico sulla base della natura e gravità dello stato carenziale (vedere anche paragrafo 4.4).
Popolazione Pediatrica.
Neonati (fino a 1 anno di età).
Prevenzione: la dose giornaliera raccomandata è di 2 gocce al giorno (pari a 400 U.I./die di vitamina D3).
Trattamento: La dose deve essere adeguata a seconda dei livelli sierici di 25-idrossicolecalciferolo (25 (OH) D) che si desiderano raggiungere, della gravità della malattia e della risposta del paziente al trattamento.
La dose giornaliera non deve superare le 5 gocce al giorno (pari a 1.000 U.I.
di vitamina D3).Bambini (1-11 anni di età).
Prevenzione: la dose giornaliera raccomandata è di 2 gocce al giorno (pari a 400 U.I.
di vitamina D3).
Dal secondo anno di vita, in caso di fattori di rischio multipli e secondo giudizio del medico, il dosaggio può essere aumentato fino a 4 gocce (pari a 800 U.I.
di vitamina D3 al giorno).
Trattamento: la dose deve essere adeguata a seconda dei livelli sierici di 25-idrossicolecalciferolo (25 (OH) D) che si desiderano raggiungere, della gravità della malattia e della risposta del paziente al trattamento.
La dose giornaliera non deve superare le 10 gocce al giorno (pari a 2.000 U.I.
di vitamina D3).
Adolescenti (12-17 anni).
Prevenzione: la dose giornaliera raccomandata è di 3-5 gocce al giorno (pari a 600-1.000 U.I./die di vitamina D3).Trattamento: 5-20 gocce al giorno (pari a 1.000-4.000 U.I.
di vitamina D3).
La dose deve essere adeguata a seconda dei livelli sierici di 25-idrossicolecalciferolo (25 (OH) D) che si desiderano raggiungere, della gravità della malattia e della risposta del paziente al trattamento.
La dose giornaliera non deve superare le 20 gocce al giorno (pari a 4.000 U.I./die di vitamina D3).
Gravidanza: 3-5 gocce al giorno (pari a 600-1.000 U.I.
di vitamina D3) nell’ultimo trimestre.
Tuttavia, nelle donne considerate carenti di vitamina D può essere necessaria una dose più elevata (fino a 2.000 U.I.
al giorno - 10 gocce).
Adulti e Anziani. Prevenzione: la dose giornaliera raccomandata è di 3-5 gocce (pari a 600-1.000 UI/die di vitamina D3).
In caso di fattori di rischio multipli, secondo giudizio del medico, il dosaggio può essere aumentato fino a 10 gocce al giorno (pari a 2.000 U.I.
di vitamina D3).
Trattamento: 5 gocce (pari a 1000 U.I.
di vitamina D3) al giorno.
Dosi più elevate devono essere adeguate a seconda dei livelli sierici di 25-idrossicolecalciferolo (25 (OH) D) che si desidera raggiungere, della gravità della malattia e della risposta del paziente al trattamento.
La dose giornaliera non deve superare le 20 gocce al giorno (pari a 4000 U.I.
di vitamina D3).
Successivamente, possono essere prese in considerazione dosi più basse, a seconda dei livelli sierici di 25idrossicolecalciferolo (25 OH-D) che si desidera raggiungere, della gravità della malattia e della risposta del paziente al trattamento.
Modo di somministrazione: Si raccomanda di somministrare Dicolev durante i pasti (vedere paragrafo 5.2).
Inoltre, per l’utilizzo del flacone contagocce devono essere seguite le istruzioni di seguito: 1.
Prima dell’uso agitare il flacone.
2.
Svitare la capsula di sicurezza a prova di bambino facendo una pressione dall’alto verso il basso e girando contemporaneamente in senso antiorario (vedere figura).
3.
Contare le gocce in un cucchiaio e somministrare direttamente in bocca.
4.
Chiudere il flacone avvitando la capsula e girando a fondo in senso orario e riporlo nella confezione. Avvertenze e precauzioni
- In caso di somministrazioni prolungate con alti dosaggi, si consiglia di monitorare il livello sierico di 25- idrossi-colecalciferolo.
Interrompere l’assunzione di Dicolev quando il livello sierico di 25-idrossi- colecalciferolo supera i 100 ng/ml (pari a 250 nmol/l).
Nei pazienti anziani già in trattamento con glicosidi cardiaci o diuretici è importante monitorare la calcemia e la calciuria.
In caso di ipercalcemia o di insufficienza renale, ridurre la dose o interrompere il trattamento.
Per evitare un sovradosaggio, tenere conto della dose totale di vitamina D in caso di associazione con trattamenti contenenti già vitamina D, cibi addizionati con vitamina D o in caso di utilizzo di latte arricchito con vitamina D.
Nei seguenti casi può essere necessario un aumento dei dosaggi rispetto a quelli indicati: - Soggetti in trattamento con anticonvulsivanti o barbiturici (vedere paragrafo 4.5); - Soggetti in trattamento con terapie corticosteroidee (vedere paragrafo 4.5); - Soggetti in trattamento con ipolipidemizzanti quali colestipolo, colestiramina (vedere paragrafo 4.5); - Soggetti in trattamento con farmaci che riducono l’assorbimento dei grassi (orlistat vedere paragrafo 4.5); - Soggetti in trattamento con antiacidi contenenti alluminio (vedere paragrafo 4.5); - Soggetti obesi (vedere paragrafo 5.2); - Patologie digestive (malassorbimento intestinale, mucoviscidosi o fibrosi cistica); - Insufficienza epatica.
Il prodotto deve essere prescritto con cautela a pazienti affetti da sarcoidosi, a causa del possibile incremento del metabolismo della vitamina D nella sua forma attiva.
In questi pazienti occorre monitorare il livello del calcio nel siero e nelle urine.
In pazienti con storia di calcolosi renale devono essere monitorati i livelli di calcio e fosfato.
Pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata presentano un alterato metabolismo minerale e della vitamina D nella forma di colecalciferolo, perciò se devono essere trattati con colecalciferolo, è necessario monitorare gli effetti sull’omeostasi di calcio e fosfato.
Si deve considerare il rischio di calcificazione dei tessuti molli.
Nei pazienti con insufficienza renale grave, la vitamina D in forma di colecalciferolo non viene metabolizzata normalmente e potrebbe essere necessario somministrarla sotto un’altra forma. Interazioni
- L’uso concomitante di anticonvulsivanti o barbiturici (e probabilmente di altri medicinali induttori degli enzimi epatici) può ridurre l’effetto della vitamina D3 per inattivazione metabolica.
In caso di trattamento con diuretici tiazidici, che riducono l’eliminazione urinaria del calcio, è raccomandato il controllo delle concentrazioni sieriche di calcio.
L’uso concomitante di glucocorticosteroidi può ridurre l’effetto della vitamina D3.
In caso di trattamento con farmaci contenenti la digitale, la somministrazione orale di calcio combinato con la vitamina D aumenta il rischio di tossicità della digitale (aritmia).
È pertanto richiesto lo stretto controllo del medico e, se necessario, il monitoraggio elettrocardiografico e delle concentrazioni sieriche di calcio.
Un concomitante uso di antiacidi contenenti alluminio può interferire con l'efficacia del farmaco, diminuendo l’assorbimento della vitamina D, mentre preparati contenenti magnesio possono esporre al rischio di ipermagnesiemia.
Si raccomanda pertanto il monitoraggio dei livelli di magnesio.
Studi sugli animali hanno suggerito un possibile potenziamento dell'azione del warfarin quando somministrato con calciferolo.
Sebbene non vi siano simili evidenze con l'impiego di colecalciferolo è opportuno usare cautela quando i due farmaci vengono usati contemporaneamente.
La colestiramina, il colestipolo e l’orlistat riducono l’assorbimento della vitamina D, mentre l’alcolismo cronico diminuisce le riserve di vitamina D nel fegato.
L'agente citotossico actinomicina e gli agenti imidazolici antifungini interferiscono con l'attività della vitamina D inibendo la conversione della 25-idrossivitamina D in 1,25-diidrossivitamina D da parte dell’enzima renale, 25-idrossivitamina D-1-idrossilasi.
Il ketoconazolo può, inoltre, inibire gli enzimi epatici di sintesi e catabolismo della vitamina D.
Riduzioni della concentrazione sierica di vitamina D sono state osservate a seguito della somministrazione di dosi tra 300 e 1200 mg/die di ketoconazolo in soggetti sani.
Tuttavia, studi di interazione tra ketoconazolo e Vitamina D non sono stati effettuati in vivo. Effetti indesiderati
- Se la posologia è conforme alle effettive esigenze individuali, Dicolev è ben tollerato, grazie anche alla capacità dell’organismo di accumulare il colecalciferolo nei tessuti adiposi e muscolari (vedere paragrafo 5.2).
Gli effetti indesiderati segnalati con l’uso della vitamina D sono elencati di seguito in base alla seguente classificazione della frequenza: comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1000); molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette.Classificazione per sistemi e organi Comuni Non comuni Rari Molto rari Non nota Disturbi del sistema immunitario Ipersensibilità Disturbi del metabolismo e della nutrizione Ipercalcemia [secondaria a ipervitaminosi, che può manifestarsi solo in caso di sovradosaggio o in seguito ad un uso prolungato e incontrollato (vedere paragrafo 4.9)] Appetito ridotto, sete Polidipsia Disturbi psichiatrici Sonnolenza, stato confusionale Patologie del sistema nervoso Cefalea Patologie gastrointestinali Stipsi, flatulenza, dolore addominale, nausea, diarrea Vomito, disgeusia, bocca secca Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Eruzione cutanea, prurito, orticaria Patologie renali e urinarie Ipercalcinuria Nefrocalcino si, poliuria, insufficienza renale Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione Astenia
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza: Nei primi 6 mesi di gravidanza la vitamina D deve essere assunta con cautela per il rischio di effetti teratogeni (vedere paragrafo 4.9).
Allattamento: Quando necessario, la vitamina D può essere prescritta durante l'allattamento.
Tale supplementazione non sostituisce la somministrazione di vitamina D nel neonato.
La vitamina D e i suoi metaboliti si ritrovano nel latte materno.
Questo aspetto deve essere preso in considerazione quando si somministra al bambino ulteriore vitamina D.
Fertilità: Non ci sono dati relativi agli effetti della vitamina D sulla fertilità.
Non sono stati riportati comunque effetti indesiderati sulla fertilità per livelli di vitamina D nel sangue che rientrano nella normalità. Conservazione
- Conservare a temperatura non superiore ai 30° C, nella confezione originale per tenere il medicinale al riparo dalla luce.
Non congelare.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.