DEXKETOPROFENE PEN 20CPR 25MG
8,90 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 05/04/2024
Trattamento sintomatico del dolore di intensità da lieve a moderata, come dolore muscolo-scheletrico, dismenorrea, dolore dentale.
Ogni compressa contiene: Dexketoprofene 25 mg come dexketoprofene trometamolo. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
Controindicazioni
- Le compresse di DEXKETOPROFENE PENSAVITAL non devono essere somministrate nei seguenti casi: • pazienti con ipersensibilità al principio attivo, a qualsiasi altro FANS o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 • pazienti nei quali sostanze con azione simile (es.
acido acetilsalicilico o altri FANS) scatenano attacchi di asma, broncospasmo, rinite acuta o causano polipi nasali, orticaria o edema angioneurotico • reazioni fotoallergiche o fototossiche note durante il trattamento con ketoprofene o fibrati.
• pazienti con anamnesi di emorragia o perforazione gastrointestinale, correlata a una precedente terapia con FANS • pazienti con ulcera peptica attiva/emorragia gastrointestinale o anamnesi di disturbi gastrointestinali • sanguinamento, ulcerazione o perforazione • pazienti con dispepsia cronica • pazienti che hanno altri sanguinamenti attivi o disturbi della coagulazione • pazienti con morbo di Crohn o colite ulcerosa • pazienti con scompenso cardiaco grave • pazienti con disfunzione renale da moderata a grave (clearance della creatinina ≤59 ml/min) • pazienti con funzionalità epatica gravemente compromessa (punteggio Child-Pugh 10-15) • pazienti con diatesi emorragica e altri disturbi della coagulazione • pazienti con grave disidratazione (causata da vomito, diarrea o insufficiente assunzione di liquidi) • durante il terzo trimestre di gravidanza e il periodo di allattamento (vedere paragrafo 4.6). Posologia
- Posologia Adulti: A seconda della natura e della gravità del dolore, il dosaggio raccomandato è generalmente di 25 mg ogni 8 ore.
La dose giornaliera totale non deve superare i 75 mg.
Gli effetti indesiderati possono essere ridotti al minimo utilizzando la dose efficace più bassa per la durata più breve necessaria a controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.4).
Le compresse di DEXKETOPROFENE PENSAVITAL non sono destinate all'uso a lungo termine e il trattamento deve essere limitato al periodo sintomatico.
Uso pediatrico: DEXKETOPROFENE PENSAVITAL non è stato studiato nei bambini e negli adolescenti.
Pertanto la sicurezza e l'efficacia nei bambini e negli adolescenti non sono state stabilite e il prodotto non deve essere usato nei bambini e negli adolescenti.
Anziani: Nei pazienti anziani si raccomanda di iniziare la terapia al limite inferiore dell'intervallo di dosaggio (dose giornaliera totale di 50 mg).
Il dosaggio può essere aumentato a quello raccomandato per la popolazione generale solo dopo aver accertato una buona tolleranza generale.
Insufficienza epatica: I pazienti con disfunzione epatica da lieve a moderata devono iniziare la terapia a dosi ridotte (dose giornaliera totale di 50 mg) ed essere attentamente monitorati.
DEXKETOPROFENE PENSAVITAL compresse non deve essere usato in pazienti con grave disfunzione epatica.
Insufficienza renale: Il dosaggio iniziale deve essere ridotto a 50 mg di dose giornaliera totale nei pazienti con funzionalità renale lievemente compromessa (clearance della creatinina 60 - 89 ml/min) (vedere paragrafo 4.4).
DEXKETOPROFENE PENSAVITAL compresse non deve essere usato in pazienti con disfunzione renale da moderata a grave (clearance della creatinina ≤59 ml/min) (vedere paragrafo 4.3).
Metodo di somministrazione: La compressa deve essere deglutita con una quantità sufficiente di liquido (ad es.
un bicchiere d'acqua).
La somministrazione concomitante con il cibo ritarda la velocità di assorbimento del farmaco (vedi Proprietà Farmacocinetiche), quindi in caso di dolore acuto si raccomanda che la somministrazione sia di almeno 30 minuti prima dei pasti. Avvertenze e precauzioni
- Somministrare con cautela nei pazienti con anamnesi di condizioni allergiche.
L'uso concomitante di DEXKETOPROFENE PENSAVITAL con altri FANS inclusi gli inibitori selettivi della cicloossigenasi-2 deve essere evitato.
Gli effetti indesiderati possono essere ridotti al minimo utilizzando la dose efficace più bassa per la durata più breve necessaria a controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.2 e rischi gastrointestinali e cardiovascolari di seguito).
Sicurezza gastrointestinale Emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione che possono essere fatali, sono state riportate con tutti i FANS in qualsiasi momento durante il trattamento, con o senza sintomi premonitori o una precedente anamnesi di gravi eventi gastrointestinali.
Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti trattati con DEXKETOPROFENE PENSAVITAL, il trattamento deve essere sospeso.
Il rischio di emorragia, ulcerazione o perforazione gastrointestinale è maggiore con l'aumento delle dosi di FANS, nei pazienti con anamnesi di ulcera, in particolare se complicata da emorragia o perforazione (vedere paragrafo 4.3), e negli anziani.Anziani: gli anziani hanno una maggiore frequenza di reazioni avverse ai FANS, in particolare sanguinamento gastrointestinale e perforazione che possono essere fatali (vedere paragrafo 4.2).
Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la dose più bassa disponibile.
Come per tutti i FANS, prima di iniziare il trattamento con dexketoprofene trometamolo deve essere ricercata l'eventuale storia di esofagite, gastrite e/o ulcera peptica al fine di garantire la loro completa guarigione.
I pazienti con sintomi gastrointestinali o anamnesi di malattia gastrointestinale devono essere monitorati per la comparsa di disturbi digestivi, in particolare sanguinamento gastrointestinale.
I FANS devono essere somministrati con cautela ai pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poiché la loro condizione può essere esacerbata (vedere paragrafo 4.8).
Per questi pazienti deve essere presa in considerazione una terapia di associazione con agenti protettivi (ad es.
misoprostolo o inibitori della pompa protonica) e anche per i pazienti che richiedono in concomitanza acido acetilsalicilico a basso dosaggio o altri farmaci che possono aumentare il rischio gastrointestinale (vedere di seguito e paragrafo 4.5).
I pazienti con una storia di tossicità gastrointestinale, in particolare se anziani, devono segnalare qualsiasi sintomo addominale insolito (in particolare sanguinamento gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento.
Si raccomanda cautela nei pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o sanguinamento, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina o agenti antiaggreganti come l'acido acetilsalicilico (vedere paragrafo 4.5).
Sicurezza renale Si deve usare cautela nei pazienti con compromissione della funzione renale.
In questi pazienti, l'uso dei FANS può causare deterioramento della funzione renale, ritenzione idrica ed edema.
Si richiede cautela anche nei pazienti sottoposti a terapia diuretica o in quelli che potrebbero sviluppare ipovolemia in quanto vi è un aumentato rischio di nefrotossicità.Durante il trattamento deve essere assicurato un adeguato apporto di liquidi per prevenire la disidratazione e l'eventuale aumento della tossicità renale associata.
Come con tutti i FANS, può aumentare l'azoto ureico plasmatico e la creatinina.
Come con altri inibitori della sintesi delle prostaglandine, può essere associato ad effetti avversi sul sistema renale che possono portare a nefrite glomerulare, nefrite interstiziale, necrosi papillare renale, sindrome nefrosica e insufficienza renale acuta.
È più probabile che i pazienti anziani soffrano di funzionalità renale compromessa (vedere paragrafo 4.2).
Sicurezza epatica Si deve usare cautela nei pazienti con compromissione della funzionalità epatica.
Come con altri FANS, il medicinale può causare piccoli aumenti transitori di alcuni parametri epatici e anche aumenti significativi di SGOT e SGPT.
In caso di aumento rilevante di tali parametri, la terapia deve essere interrotta.
È più probabile che i pazienti anziani soffrano di compromissione della funzionalità epatica (vedere paragrafo 4.2).
Sicurezza cardiovascolare e cerebrovascolare Per i pazienti con anamnesi di ipertensione e/o insufficienza cardiaca da lieve a moderata sono necessari un monitoraggio adeguato e una consulenza appropriata.
Particolare cautela deve essere esercitata nei pazienti con una storia di malattie cardiache, in particolare quelli con precedenti episodi di insufficienza cardiaca in quanto vi è un aumentato rischio di scatenare insufficienza cardiaca, dal momento che ritenzione di liquidi ed edema sono stati riportati in associazione alla terapia con FANS.Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso di alcuni FANS (in particolare ad alte dosi e per trattamenti a lungo termine) può essere associato a un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per esempio infarto del miocardio o ictus).
Non ci sono dati sufficienti per escludere un tale rischio per il dexketoprofene trometamolo.
Pertanto i pazienti con cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con dexketoprofene trometamolo solo dopo attenta valutazione.
Considerazioni analoghe devono essere fatte prima di iniziare il trattamento a lungo termine dei pazienti con fattori di rischio per malattie cardiovascolari (per es.
ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, fumo).
Tutti i FANS non selettivi possono inibire l'aggregazione piastrinica e prolungare il tempo di sanguinamento attraverso l'inibizione della sintesi delle prostaglandine.
Pertanto, l'uso di dexketoprofene trometamolo in pazienti che stanno ricevendo altre terapie che interferiscono con l'emostasi, come warfarin o altre cumarine o eparine, non è raccomandato (vedere paragrafo 4.5).
Anziani È più probabile che i pazienti soffrano di compromissione della funzione cardiovascolare (vedere paragrafo 4.2).
Reazioni cutanee Gravi reazioni cutanee, alcune delle quali fatali, incluse dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica, sono state riportate molto raramente in associazione con l'uso di FANS (vedere paragrafo 4.8).
I pazienti sembrano essere a più alto rischio di queste reazioni all'inizio del corso della terapia, l'insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento.
DEXKETOPROFENE PENSAVITAL, deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilità.
Altre informazioni Particolare cautela è richiesta nei pazienti con: -disturbo congenito del metabolismo delle porfirine (es.
porfiria intermittente acuta) -disidratazione -direttamente dopo un intervento chirurgico importante Se il medico considera necessaria una terapia a lungo termine con dexketoprofene, la funzionalità epatica e renale e l'emocromo devono essere controllati regolarmente.
In occasioni molto rare sono state osservate gravi reazioni di ipersensibilità acuta (shock anafilattico, per esempio).
Il trattamento deve essere interrotto ai primi segni di gravi reazioni di ipersensibilità in seguito all'assunzione di DEXKETOPROFENE PENSAVITAL.
A seconda dei sintomi, qualsiasi procedura richiesta dal punto di vista medico deve essere avviata da operatori sanitari specializzati.
I pazienti con asma associati a rinite cronica, sinusite cronica e/o poliposi nasale hanno un rischio più elevato di allergia all'acido acetilsalicilico e/o ai FANS rispetto al resto della popolazione.
La somministrazione di questo medicinale può causare attacchi di asma o broncospasmo, in particolare nei soggetti allergici all'acido acetilsalicilico o ai FANS (vedere paragrafo 4.3).
Eccezionalmente, la varicella può essere all'origine di gravi complicanze infettive cutanee e dei tessuti molli.
Ad oggi non si può escludere il contributo dei FANS al peggioramento di queste infezioni.
Pertanto, è consigliabile evitare l'uso di DEXKETOPROFENE PENSAVITAL in caso di varicella.
DEXKETOPROFENE PENSAVITAL deve essere somministrato con cautela ai pazienti affetti da disturbi ematopoietici, lupus eritematoso sistemico o malattia mista del tessuto connettivo.
Come altri FANS, il dexketoprofene può mascherare i sintomi delle malattie infettive.
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per compressa, cioè essenzialmente 'senza sodio'.
Popolazione pediatrica La sicurezza d'uso nei bambini e negli adolescenti non è stata stabilita. Interazioni
- Le seguenti interazioni sono caratteristiche dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) in generale: Abbinamenti sconsigliati: • Altri FANS, alte dosi di salicilati (≥3 g/die): la somministrazione contemporanea di più FANS può aumentare il rischio di ulcere gastrointestinali e sanguinamento, attraverso un effetto sinergico.
• Anticoagulanti: i FANS possono potenziare gli effetti degli anticoagulanti, come il warfarin (vedere paragrafo 4.4), a causa dell'elevato legame alle proteine plasmatiche del dexketoprofene e dell'inibizione della funzione piastrinica e del danno alla mucosa gastroduodenale.
Se la combinazione non può essere evitata, devono essere effettuati un'attenta osservazione clinica e il monitoraggio dei valori di laboratorio.
• Eparine: aumento del rischio di emorragia (a causa dell'inibizione della funzione piastrinica e del danno alla mucosa gastroduodenale).
Se la combinazione non può essere evitata, devono essere effettuati un'attenta osservazione clinica e il monitoraggio dei valori di laboratorio.
• Corticosteroidi: vi è un aumentato rischio di ulcerazione o sanguinamento gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4).
• Litio (descritto con diversi FANS): i FANS aumentano i livelli di litio nel sangue, che possono raggiungere valori tossici (riduzione dell'escrezione renale di litio).
Questo parametro richiede pertanto un monitoraggio durante l'inizio, l'aggiustamento e la sospensione del trattamento con dexketoprofene • Metotrexato, usato a dosi elevate di 15 mg/settimana o più: aumento della tossicità ematologica del metotrexato a causa di una diminuzione della sua clearance renale da parte degli agenti antinfiammatori in generale.
• Idantoine e sulfamidici: gli effetti tossici di queste sostanze possono essere aumentati.
Combinazioni che richiedono precauzioni: • aminoglicosidi antibatterici e antagonisti del recettore dell'angiotensina II: il dexketoprofene può ridurre l'effetto dei diuretici e dei farmaci antiipertensivi.
In alcuni pazienti con funzionalità renale compromessa (ad es.
pazienti disidratati o pazienti anziani con funzionalità renale compromessa), la somministrazione concomitante di agenti che inibiscono la ciclossigenasi e ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aminoglicosidi antibatterici può provocare un ulteriore deterioramento della funzionalità renale, che è generalmente reversibile.
In caso di prescrizione combinata di dexketoprofene e di un diuretico, è essenziale garantire che il paziente sia adeguatamente idratato e monitorare la funzionalità renale all'inizio del trattamento (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego).
• Metotrexato, usato a basse dosi, inferiori a 15 mg/settimana: aumento della tossicità ematologica del metotrexato a causa di una diminuzione della sua clearance renale da parte degli agenti antinfiammatori in generale.
Monitoraggio settimanale della conta ematica durante le prime settimane della combinazione.
Aumento della sorveglianza in presenza di funzionalità renale anche lievemente compromessa, nonché negli anziani.
• Pentossifillina: aumento del rischio di sanguinamento.
Aumentare il monitoraggio clinico e controllare più spesso il tempo di sanguinamento.
• Zidovudina: rischio di aumento della tossicità della linea dei globuli rossi attraverso l'azione sui reticolociti, con grave anemia che si verifica una settimana dopo l'inizio del FANS.
Controllare l'emocromo completo e il conteggio dei reticolociti una o due settimane dopo l'inizio del trattamento con il FANS.
• Sulfoniluree: i FANS possono aumentare l'effetto ipoglicemizzante delle sulfoniluree spostandosi dai siti di legame alle proteine plasmatiche.
Combinazioni da tenere in considerazione: • Beta-bloccanti: il trattamento con un FANS può diminuire il loro effetto antipertensivo attraverso l'inibizione della sintesi delle prostaglandine.
• Ciclosporina e tacrolimus: la nefrotossicità può essere potenziata dai FANS attraverso gli effetti mediati dalle prostaglandine renali.
Durante la terapia di associazione, deve essere misurata la funzionalità renale.
• Trombolitici: aumento del rischio di sanguinamento.
• Agenti antipiastrinici e inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI): aumento del rischio di sanguinamento gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4).
• Probenecid: le concentrazioni plasmatiche di dexketoprofene possono essere aumentate; questa interazione può essere dovuta a un meccanismo inibitorio nel sito della secrezione tubulare renale e della glucuronoconiugazione e richiede un aggiustamento della dose di dexketoprofene.
• Glicosidi cardiaci: i FANS possono aumentare la concentrazione plasmatica di glicosidi.
• Mifepristone: a causa del rischio teorico che gli inibitori della prostaglandina sintetasi possano alterare l’efficacia del mifepristone, i FANS non devono essere usati per 8-12 giorni dopo la somministrazione del mifepristone.
• Antibiotici chinolonici: i dati sugli animali indicano che alte dosi di chinoloni in combinazione con i FANS possono aumentare il rischio di sviluppare convulsioni.
• Tenofovir: l'uso concomitante con FANS può aumentare l'azoto ureico plasmatico e la creatinina, la funzione renale deve essere monitorata per controllare una potenziale influenza sinergica sulla funzione renale.
• Deferasirox: l'uso concomitante con FANS può aumentare il rischio di tossicità gastrointestinale.
È necessario un attento monitoraggio clinico quando deferasirox è associato a queste sostanze.
• Pemetrexed: l'uso concomitante con FANS può ridurre l'eliminazione di pemetrexed, pertanto si deve prestare attenzione quando si somministrano dosi più elevate di FANS.
Nei pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata (clearance della creatinina da 45 a 79 ml/min), la somministrazione concomitante di pemetrexed con dosi di FANS deve essere evitata per 2 giorni prima e 2 giorni dopo la somministrazione di pemetrexed. Effetti indesiderati
- Gli eventi avversi segnalati come almeno possibilmente correlati al dexketoprofene trometamolo negli studi clinici, così come le reazioni avverse riportate dopo l'immissione in commercio di DEXKETOPROFENE PENSAVITAL compresse sono elencati di seguito, classificati per classificazione per sistemi e organi e ordinati per frequenza:
Gli eventi avversi più comunemente osservati sono di natura gastrointestinale.CLASSIFICAZIONE PER SISTEMI ED ORGANI Comune (≥da 1/100 a <1/10) Raro (≥da 1/1.000 a <1/100) Raro (≥da 1/10.000 a <1/1.000) Molto rara (<1/10.000) Patologie del sistema emolinfopoietico --- --- --- Neutropenia, trombocitopenia Disturbi del sistema immunitario --- --- Edema laringeo Anafilattico reazione, compreso shock anafilattico Disturbi del metabolismo e della nutrizione --- --- Anoressia --- Disturbi psichiatrici --- Insonnia, ansia --- --- Disturbi del sistema nervoso --- Mal di testa, vertigini, sonnolenza parestesie, sincope --- Disturbi dell’occhio --- --- --- Visione offuscata Patologie dell’orecchio e del labirinto --- Vertigine --- Tinnito Disturbi cardiaci --- Palpitazioni --- Tachicardia Disturbi vascolari --- risciacquo Ipertensione Ipotensione Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche --- --- Bradipnea Broncospasmo, dispnea Disordini gastrointestinali Nausea e/o vomito, dolore addominale, diarrea, dispepsia Gastrite, stipsi, bocca asciutta, flatulenza Ulcera peptica, ulcera peptica emorragia o ulcera peptica perforazione (cfr sezione 4.4) Pancreatite Patologie epatobiliari --- --- Epatite Epatocellulare infortunio Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo --- Eruzione cutanea Orticaria, acne, sudorazione aumentata Steven Johnson sindrome, tossico epidermico necrolisi (di Lyell sindrome), angioedema, edema facciale, fotosensibilità reazione, prurito Patologie muscoloscheletriche e del tessuto connettivo --- --- Mal di schiena --- Patologie renali e urinarie --- --- Renale acuto fallimento, poliuria Nefrite o nefrosico sindrome Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella --- --- Mestruale disturbo, prostatico disturbo --- Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione --- Fatica, dolore, astenia, rigidità, malessere Edema periferico --- Esami diagnostici --- --- Test di funzionalità epatica anormali ---
Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o sanguinamento gastrointestinale, talvolta fatali, in particolare negli anziani (vedere paragrafo 4.4).
Dopo la somministrazione sono stati riportati nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatite ulcerosa, esacerbazione di colite e morbo di Crohn (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d'impiego).
Meno frequentemente è stata osservata gastrite.
Edema, ipertensione e insufficienza cardiaca sono stati riportati in associazione al trattamento con FANS.
Come con altri FANS, possono manifestarsi i seguenti effetti indesiderati: meningite asettica, che può manifestarsi prevalentemente in pazienti con lupus eritematoso sistemico o malattia mista del tessuto connettivo; reazioni ematologiche (porpora, aplastica ed emolitica anemia e raramente agranulocitosi e ipoplasia midollare).
Reazioni bollose inclusa la sindrome di Stevens Johnson e la necrolisi epidermica tossica (molto rara).
Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso di alcuni FANS (in particolare ad alte dosi e per trattamenti a lungo termine) può essere associato a un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per esempio infarto del miocardio o ictus) (vedere paragrafo 4.4).
Segnalazione di sospette reazioni avverse La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Le compresse di DEXKETOPROFENE PENSAVITAL sono controindicate durante il terzo trimestre di gravidanza e l'allattamento.
Gravidanza L'inibizione della sintesi delle prostaglandine può influenzare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale.
I dati degli studi epidemiologici sollevano preoccupazione per un aumento del rischio di aborto spontaneo e di malformazione cardiaca e gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine all'inizio della gravidanza.
Il rischio assoluto di malformazione cardiovascolare è aumentato da meno dell'1% fino a circa l'1,5%.
Si ritiene che il rischio aumenti con la dose e la durata della terapia.
Negli animali, è stato dimostrato che la somministrazione di un inibitore della sintesi delle prostaglandine provoca un aumento della perdita pre e post impianto e della letalità embrio- fetale.
Inoltre, negli animali a cui è stato somministrato un inibitore della sintesi delle prostaglandine durante il periodo organogenetico, è stato riportato un aumento dell'incidenza di varie malformazioni, comprese quelle cardiovascolari.
Tuttavia, gli studi sugli animali con dexketoprofene trometamolo non hanno mostrato tossicità riproduttiva (vedere 5.3).
Dalla 20a settimana di gravidanza in poi, l'uso di DEXKETOPROFENE PENSAVITAL può causare oligoidramnios derivante da disfunzione renale fetale.
Ciò può verificarsi poco dopo l'inizio del trattamento ed è generalmente reversibile con l'interruzione.
Inoltre, sono stati segnalati casi di costrizione del dotto arterioso in seguito al trattamento nel secondo trimestre, la maggior parte dei quali si è risolta dopo l'interruzione del trattamento.
Pertanto, durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, il dexketoprofene trometamolo non deve essere somministrato a meno che non sia strettamente necessario.
Se il dexketoprofene trometamolo è usato da una donna che sta tentando di concepire, o durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, la dose deve essere mantenuta la più bassa possibile e la durata del trattamento la più breve possibile.
Il monitoraggio prenatale per l'oligoidramnios e la costrizione del dotto arterioso deve essere preso in considerazione dopo l'esposizione a DEXKETOPROFENE PENSAVITAL per diversi giorni dalla 20a settimana di gestazione in poi.
DEXKETOPROFENE PENSAVITAL deve essere interrotto se si riscontrano oligoidramnios o costrizione del dotto arterioso.
Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a: • tossicità cardiopolmonare (costrizione/chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); • disfunzione renale (vedi sopra); la madre e il neonato, al termine della gravidanza, a: • possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, effetto antiaggregante che può manifestarsi anche a dosi molto basse; • inibizione delle contrazioni uterine con conseguente travaglio ritardato o prolungato.
Di conseguenza, dexketoprofene è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 5.3).
Allattamento al seno Non è noto se il dexketoprofene sia escreto nel latte materno.
Il dexketoprofene è controindicato durante l'allattamento (vedere paragrafo 4.3).
Fertilità Come con altri FANS, l'uso di dexketoprofene trometamolo può compromettere la fertilità femminile e non è raccomandato nelle donne che tentano di concepire.
Nelle donne che hanno difficoltà a concepire o che sono sottoposte a indagini per infertilità, deve essere presa in considerazione la sospensione del dexketoprofene trometamolo. Conservazione
- Non conservare a temperatura superiore a 30°C.
Conservare i blister nell'imballaggio esterno per proteggerli dalla luce.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.