DETRUSITOL 28CPR RIV 1MG
44,50 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 01/02/2023
Trattamento sintomatico dell’incontinenza da urgenza e/o dell’aumentata frequenza e urgenza urinaria in pazienti con sindrome da vescica iperattiva.
Ogni compressa rivestita con film contiene: tolterodina tartrato 1 mg o 2 mg corrispondenti rispettivamente a 0,68 mg e 1,37 mg di tolterodina. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Tolterodina è controindicata in pazienti con: - Ritenzione urinaria - Glaucoma ad angolo stretto non controllato - Miastenia grave - Nota ipersensibilità alla tolterodina o agli eccipienti- Colite ulcerativa grave - Megacolon tossico
Posologia
- Adulti (compresi i pazienti anziani): La dose raccomandata è di 2 mg due volte al giorno, tranne che in pazienti con alterazioni della funzionalità epatica o grave alterazione della funzionalità renale [GFR (clearance inulina) ≤ 30 ml/min] per i quali la dose raccomandata è di 1 mg due volte al giorno (Vedi paragrafo 4.4).
In caso di effetti indesiderati fastidiosi la dose può essere ridotta da 2 mg a 1 mg due volte al giorno.
L’effetto del trattamento deve essere rivalutato dopo 2-3 mesi (Vedi paragrafo 5.1).
Pazienti pediatrici: Non è stata dimostrata l’efficacia di Detrusitol nei bambini (Vedi paragrafo 5.1).
Pertanto Detrusitol non è raccomandato nei bambini. Avvertenze e precauzioni
- Tolterodina deve essere usata con cautela in pazienti con: - Significativa ostruzione al deflusso vescicale con rischio di ritenzione urinaria - Disturbi gastrointestinali ostruttivi, es.
stenosi pilorica - Alterazione della funzione renale (Vedi paragrafo 4.2) - Malattia epatica (Vedi paragrafo 4.2 e 5.2) - Neuropatia a carico del sistema nervoso autonomo - Ernia iatale - Rischio di diminuita motilità gastrointestinale È stato osservato che la somministrazione di dosi giornaliere multiple da 4 mg (terapeutiche) e 8 mg (sovraterapeutiche) di tolterodina a rilascio immediato determina un prolungamento dell’intervallo QTc (Vedi paragrafo 5.1).
La rilevanza clinica di questi dati non è chiara e dipende dai fattori di rischio e dalle sensibilità del singolo paziente.
La tolterodina deve essere usata con cautela nei pazienti con fattori di rischio per un prolungamento del QT compresi: - Prolungamento del QT congenito o acquisito e documentato - Disturbi elettrolitici quali ipokaliemia, ipomagnesiemia e ipocalcemia - Bradicardia - Malattie coronariche importanti pre-esistenti (cardiomiopatia, ischemia miocardica, aritmia, scompenso cardiaco) - Somministrazione concomitante di farmaci che prolungano l’intervallo QT inclusi farmaci di Classe 1A (p.es.
chinidina, procainamide) e di Classe III (p.es.
amiodarone, sotalolo), antiaritmici.
In particolare la somministrazione di tolterodina deve essere effettuata con cautela in caso di assunzione di un potente inibitore del CYP3A4 (Vedi paragrafo 5.1).
Il trattamento concomitante con potenti inibitori del CYP3A4 deve essere evitato (Vedi paragrafo 4.5 Interazioni).
Come per tutti gli altri trattamenti per sintomi di urgenza urinaria o incontinenza da urgenza prima del trattamento, devono essere prese in considerazione possibili cause organiche per l'urgenza e la frequenza. Interazioni
- Nei metabolizzatori lenti di CYP2D6, il trattamento sistemico concomitante con potenti inibitori del CYP3A4 quali gli antibiotici macrolidi (es: eritromicina e claritromicina), agenti antimicotici (es: chetoconazolo e itraconazolo) e inibitori delle proteasi non è raccomandato a causa di aumenti delle concentrazioni sieriche della tolterodina, con (conseguente) rischio di sovradosaggio (Vedi paragrafo 4.4.).
Il trattamento concomitante con altri farmaci che posseggono proprietà antimuscariniche può determinare effetto terapeutico e reazioni avverse più pronunciati.
Al contrario, l'effetto terapeutico della tolterodina può essere ridotto a seguito del trattamento concomitante con agonisti del recettore muscarinico colinergico.
L'effetto di farmaci procinetici come metoclopramide e cisapride può essere diminuito dalla tolterodina . Il trattamento concomitante con fluoxetina, (un potente inibitore del CYP2D6), non determina un’interazione clinicamente significativa poiché la tolterodina e il suo metabolita CYP2D6-dipendente, 5-idrossimetil tolterodina, sono equivalenti.
Studi di interazione del farmaco non hanno evidenziato interazioni con warfarina o contraccettivi orali in associazione (etinilestradiolo/levonorgestrel).
Uno studio clinico ha indicato che la tolterodina non è un inibitore metabolico di CYP2D6, 2C19, 2C9, 3A4 o 1A2.
Pertanto non è prevedibile un aumento dei livelli plasmatici dei farmaci metabolizzati attraverso questi isoenzimi quando somministrati in combinazione con la tolterodina. Effetti indesiderati
- In considerazione del suo effetto farmacologico, la tolterodina può causare effetti antimuscarinici da lievi a moderati, come secchezza delle fauci, dispepsia e occhi asciutti.
La tabella che segue riporta i dati ottenuti con DETRUSITOL negli studi clinici e quelli provenienti dall’esperienza post-marketing.
La reazione avversa riportata più comunemente è stata la secchezza delle fauci, che si è verificata nel 35% dei pazienti trattati con DETRUSITOL compresse e nel 10% dei pazienti trattati con placebo.
La cefalea è stata anche riportata molto comunemente, e si è verificata nel 10,1% dei pazienti trattati con le compresse di DETRUSITOL e nel 7,4% dei pazienti trattati con placebo.
Dopo l’inizio della terapia con tolterodina in pazienti che assumevano inibitori della colinesterasi per il trattamento della demenza, sono stati segnalati casi di peggioramento dei sintomi della demenza (es.Molto comune(≥1/10) Comune(≥1/100 e <1/10) Non comune(≥1/1000 e<1/100) Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili) Infezioni ed infestazioni Bronchite Disturbi del sistema immunitario Ipersensibilità non altrimenti specificata Reazioni anafilattoidi Disturbi psichiatrici Nervosismo Confusione, allucinazioni, disorientamento Patologie del sistema nervoso Cefalea Capogiri, sonnolenza, parestesia Compromissione della memoria Patologie Occhi asciutti, dell’occhio visione anormale (inclusa accomodazione anormale) Patologie dell’orecchio e del labirinto Vertigini Patologie cardiache Palpitazioni Tachicardia, insufficienza cardiaca, aritmia Patologie vascolari Arrossamento della cute Patologie gastrointestinali Secchezza delle fauci Dispepsia, stitichezza, dolore addominale, flatulenza, vomito, diarrea Riflusso gastroesofageo Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Cute secca Angioedema Patologie renali e urinarie Disuria, ritenzione urinaria Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Affaticamento, dolore toracico, edema periferico Esami diagnostici Aumento ponderale
confusione, disorientamento, illusione).
Pazienti pediatrici In due studi pediatrici di fase III in doppio cieco controllati verso placebo randomizzati condotti su 710 pazienti pediatrici per 12 settimane, la percentuale di pazienti con infezione del tratto urinario, diarrea e comportamento anomalo è stata più alta nei pazienti trattati con tolterodina rispetto a quelli trattati con placebo (infezione del tratto urinario: tolterodina 6,8%, placebo 3,6%; diarrea: tolterodina 3,3%, placebo 0,9%; comportamento anomalo: tolterodina 1,6%, placebo 0,4% (Vedi paragrafo 5.1).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo:https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza Non esistono dati adeguati sull'uso di tolterodina in donne in stato di gravidanza.
Studi condotti nell'animale hanno dimostrato effetti di tossicità sulla riproduzione (Vedi paragrafo 5.3).
Il potenziale rischio nell'uomo non è noto.
Pertanto DETRUSITOL non è raccomandato durante la gravidanza.
Allattamento Non sono disponibili dati relativi all'escrezione della tolterodina nel latte materno.
L'uso di tolterodina deve essere evitato durante l'allattamento. Conservazione
- Nessuna speciale precauzione per la conservazione.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.