DECAPEPTYL IM22,5MG/2ML RP+SIR
996,72 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 27/08/2015
-Trattamento del carcinoma della prostata e dei suoi secondarismi, in cui sia indicata la soppressione della produzione di testosterone; - Trattamento della pubertà precoce centrale (CPP) nei bambini di età maggiore o uguale i 2 anni, con insorgenza della CPP prima degli 8 anni nelle bambine e prima dei 10 anni nei bambini.
Ogni flaconcino contiene triptorelina pamoato, equivalente a 22,5 mg di triptorelina. Dopo ricostituzione in 2 ml di solvente, 1 ml della sospensione ricostituita contiene 11,25 mg di triptorelina. Contiene sodio, ma meno di 1 mmol (23mg) di sodio per flaconcino. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità al GnRH, ai suoi analoghi o ad uno qualsiasi degli eccipienti della specialità medicinale al paragrafo 6.1 (vedere anche paragrafo 4.8); L’uso di triptorelina è controindicato in gravidanza e durante l’allattamento con latte materno (vedere paragrafo 4.6).
Posologia
- Posologia La dose raccomandata di Decapeptyl 22,5 mg è: 22,5 mg di triptorelina (1 flaconcino), somministrato ogni 6 mesi (24 settimane) con singola iniezione intramuscolare.
Pazienti con compromissione della funzione renale o epatica Non è necessario l’aggiustamento del dosaggio in pazienti con alterata funzionalità renale o epatica.
Popolazione pediatrica Pubertà precoce centrale (prima degli 8 anni nelle bambine e dei 10 anni nei bambini) Il trattamento dei bambini con Decapeptyl 22,5 mg deve essere fatto sotto la supervisione generale di un endocrinologo pediatrico o un pediatra o un endocrinologo con esperienza nel trattamento della pubertà precoce centrale.
Il trattamento deve essere interrotto al raggiungimento dell’età fisiologica di insorgenza della pubertà nei ragazzi e nelle ragazze e non deve essere continuato nelle ragazze con età di maturazione ossea superiore ai 12-13 anni.
Sono disponibili dati limitati relativi al momento ideale dell’interruzione del trattamento nei bambini sulla base dell’età ossea, ad ogni modo è raccomandata l’interruzione del trattamento nei bambini con età ossea di 13-14 anni.
Metodo di somministrazione Come per tutti i medicinali somministrati tramite iniezione, il sito di iniezione deve essere cambiato periodicamente.
Una volta ricostituita, la sospensione di Decapeptyl 22,5 mg deve essere iniettata per via intramuscolare in modo relativamente veloce e continuo al fine di evitare qualsiasi potenziale otturazione dell’ago.
Precauzioni da adottare prima della manipolazione o somministrazione del farmaco Decapeptyl 22,5 mg è per solo uso intramuscolare.
Poiché Decapeptyl 22,5 mg è una sospensione di microgranuli, deve essere rigorosamente evitata l’involontaria iniezione intravascolare.
Per le istruzioni di ricostituzione del medicinale prima della somministrazione, vedere il paragrafo 6.6. Avvertenze e precauzioni
- L’uso degli agonisti del GnRH può causare riduzione della densità minerale ossea.
Nell’uomo dati preliminari suggeriscono che l’utilizzo di un bifosfonato in combinazione con un agonista del GnRH possa ridurre la perdita minerale ossea.
È necessario prestare particolare attenzione nel caso di pazienti con fattori di rischio aggiuntivi per l’osteoporosi (es.
abuso cronico di alcol, fumatori, terapie a lungo termine con farmaci che riducono la densità minerale ossea, come anticonvulsivanti o corticoidi, storia familiare di osteoporosi, malnutrizione).
Nei pazienti trattati con antiipertensivi, può essere necessaria una correzione della terapia.
Raramente il trattamento con agonisti del GnRH può rivelare la presenza di un pre-esistente, non noto, adenoma pituitario delle cellule gonadotrope.
Questi pazienti possono presentare apoplessia pituitaria caratterizzata da improvviso mal di testa, vomito, alterazione della vista e oftalmoplegia.
Sono stati riportati alterazioni dell’umore, inclusa la depressione.
Vi è un aumentato rischio di episodi di depressione (che possono essere gravi) nei pazienti in trattamento con agonisti del GnRH, come la triptorelina.
I pazienti devono essere informati in proposito e trattati adeguatamente se compaiono i sintomi.
È necessario, durante la terapia, monitorare attentamente i pazienti con depressione nota.
È necessario prestare attenzione nell’effettuare iniezioni intramuscolari in pazienti che ricevono anticoagulanti a causa del potenziale rischio di ematomi nel sito di somministrazione.
L’efficacia e la sicurezza di Decapeptyl 22,5 mg è stata stabilita per la sola via intramuscolare.
La somministrazione sottocutanea non è raccomandata.
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23mg) di sodio per dose cioè essenzialmente “senza sodio”.
Cancro della Prostata La triptorelina, come altri agonisti del GnRH, causa inizialmente un aumento temporaneo dei livelli serici di testosterone.
Come conseguenza possono occasionalmente verificarsi, durante le prime settimane di trattamento, casi isolati di temporaneo peggioramento dei segni e dei sintomi del carcinoma prostatico.
Durante la fase iniziale del trattamento, può essere preso in considerazione l’utilizzo anche di un anti-androgeno adatto a contrastare l’iniziale aumento dei livelli sierici di testosterone ed il peggioramento dei sintomi clinici.
Un piccolo numero di pazienti può manifestare un temporaneo peggioramento dei segni e dei sintomi del carcinoma prostatico (recrudescenza tumorale) ed un temporaneo aumento del dolore correlato al tumore (dolore metastatico) che possono essere gestiti a livello di sintomi.
Come con altri agonisti del GnRH, sono stati osservati casi isolati di compressione midollare (parestesie o senso di debolezza agli arti inferiori) o di ostruzione uretrale ed ematuria.
Tali complicazioni regrediscono spontaneamente quando la testosteronemia raggiunge i livelli di castrazione (solitamente entro 20 giorni dalla prima somministrazione).
Se si verificano compressione midollare o alterazione renale, devono essere intrapresi i trattamenti standard per queste complicazioni e, in casi estremi, deve essere presa in considerazione una orchiectomia immediata (castrazione chirurgica).
Durante le prime settimane di trattamento è indicato un attento monitoraggio, soprattutto dei pazienti che soffrono di metastasi vertebrali, a rischio di compressione midollare e di quelli con ostruzione del tratto urinario.
Dopo castrazione chirurgica, la triptorelina non induce nessuna ulteriore diminuzione dei livelli sierici di testosterone.
Una volta raggiunti i livelli di castrazione entro la fine del primo mese, i livelli serici di testosterone sono mantenuti per tutto il periodo in cui i pazienti ricevono la somministrazione ogni 6 mesi (24 settimane).
L’efficacia del trattamento può essere monitorata misurando i livelli serici di testosterone e l’antigene specifico prostatico.
La deprivazione androgenica a lungo termine, tramite orchiectomia bilaterale o tramite somministrazione degli analoghi del GnRH, è associata ad un aumentato rischio di perdita ossea e può portare ad osteoporosi e ad un aumentato rischio di fratture ossee.
La terapia di deprivazione androgenica può prolungare l’intervallo QT.
Nei pazienti con una storia di prolungamento dell’intervallo QT o con fattori di rischio per il prolungamento dell’intervallo QT e nei pazienti che ricevono medicinali concomitanti che possono prolungare l’intervallo QT (vedere paragrafo 4.5), prima di iniziare il trattamento con Decapeptyl 22,5 mg i medici devono valutare il rapporto rischio-beneficio inclusa la possibilità di Torsioni di punta.
È stato osservato inoltre, sulla base di dati epidemiologici, che i pazienti, durante la terapia di deprivazione androgenica, possono manifestare modifiche metaboliche (es.
intolleranza al glucosio, fegato grasso) od un aumentato rischio cardiovascolare.
Comunque dati prospettici non hanno confermato un legame tra il trattamento con analoghi del GnRH ed un aumento nella mortalità cardiovascolare.
I pazienti ad alto rischio per malattie metaboliche o cardiovascolari devono essere valutati con attenzione prima di iniziare il trattamento ed adeguatamente monitorati durante la terapia di deprivazione androgenica.
La somministrazione di triptorelina a dosi terapeutiche provoca soppressione del sistema pituitario gonadico.
La normale funzionalità viene normalmente rispristinata dopo l’interruzione del trattamento.
Test diagnostici sulla funzionalità pituitaria gonadica condotti durante il trattamento e dopo l’interruzione della terapia con gli analoghi del GnRH possono quindi essere fuorvianti.
L'efficacia del trattamento può essere monitorata misurando i livelli sierici di testosterone e dell'antigene prostatico specifico.
Pubertà precoce È necessario effettuare un’approfondita ed individuale valutazione dei rischi e dei benefici prima di iniziare il trattamento di bambini con tumore al cervello in progressione.
È necessario escludere la pseudo pubertà precoce (tumore o iperplasia gonadica o surrenalica) e la pubertà precoce gonadotropina-indipendente (tossicosi testicolare, iperplasia familiare delle cellule di Leydig).
Nelle bambine la stimolazione ovarica iniziale, seguita dalla deprivazione estrogenica indotta dal trattamento, può provocare, nel primo mese, sanguinamento vaginale di intensità da lieve a moderata.
La terapia è a lungo termine e individualizzata.
Decapeptyl 22,5 mg deve essere somministrato con quanta più precisione possibile con periodi regolari di 6 mesi.
Un eventuale ritardo, eccezionale, di pochi giorni (169 ± 3 giorni) non influenza il risultato della terapia.
Dopo l’interruzione del trattamento si avrà lo sviluppo delle caratteristiche puberali.
Informazioni in merito alla futura fertilità sono ancora limitate ma la funzione riproduttiva e la fertilità appaiono non intaccate dal trattamento con GnRH.
Nella maggior parte delle bambine, mestruazioni regolari appariranno in media un anno dopo la fine della terapia.
La densità minerale ossea può ridursi a causa degli effetti attesi della soppressione estrogenica durante la terapia con agonista del GnRH per la pubertà precoce centrale.
Dopo la cessazione della terapia, comunque, viene preservato il successivo accrescimento della massa ossea ed il trattamento non sembra avere effetti sul picco di massa ossea nella tarda adolescenza.
Dopo l’interruzione del trattamento con agonista del GnRH può verificarsi slittamento della testa del femore.
La possibile spiegazione è che basse concentrazioni di estrogeni durante il trattamento con gli agonisti del GnRH indeboliscano la placca epifisaria.
L’aumento della velocità di crescita dopo l’interruzione del trattamento, di conseguenza, esita in una riduzione della forza di taglio necessaria alla dislocazione dell’epifisi.
Ipertensione endocranica idiopatica È stata segnalata ipertensione endocranica idiopatica (pseudotumor cerebri) in pazienti pediatrici che ricevevano triptorelina.
I pazienti devono essere avvertiti della possibilità di comparsa di segni e sintomi di ipertensione endocranica idiopatica, tra cui cefalea severa o ricorrente, disturbi della vista e tinnito.
Se si verifica ipertensione endocranica idiopatica, si deve prendere in considerazione l'interruzione della somministrazione di triptorelina. Interazioni
- È necessario prestare attenzione quando la triptorelina viene somministrata in concomitanza ad altri farmaci che hanno effetti sulla secrezione pituitaria delle gonadotropine ed è raccomandato che venga monitorata la situazione ormonale del paziente.
Poiché il trattamento di deprivazione androgenica può prolungare l’intervallo QT, deve essere attentamente valutato l’uso concomitante di Decapeptyl 22,5mg con medicinali noti per prolungare l'intervallo QT o con medicinali in grado di indurre Torsioni di punta come i medicinali antiaritmici di classe IA (ad esempio chinidina, disopiramide) o di classe III (ad esempio amiodarone, sotalolo dofetilide, ibutilide), metadone, moxifloxacina, antipsicotici, ecc (vedere paragrafo 4.4). Effetti indesiderati
- Tollerabilità generale negli uomini Poiché i pazienti affetti da carcinoma prostatico sono generalmente anziani e presentano altre patologie, frequentemente presenti nella popolazione di questa fascia di età, più del 90% dei pazienti inclusi negli studi clinici hanno riportato eventi avversi, per i quali spesso è difficile valutare il nesso di causalità.
Come con terapie con altri agonisti del GnRH o dopo castrazione chirurgica, i più comuni eventi avversi osservati correlati al trattamento con triptorelina erano dovuti ai suoi attesi effetti farmacologici.
Questi effetti comprendono vampate di calore e diminuzione della libido.
Con l’eccezione di reazioni allergiche (rare) e reazioni al sito di iniezione (<5%), tutti gli eventi avversi sono noti per essere correlati alla variazione dei livelli di testosterone.
Sono state riportate le seguenti reazioni avverse, per le quali la correlazione con il trattamento con triptorelina è considerata almeno possibile.
La maggior parte di queste reazioni sono note per essere correlate alla castrazione biochimica o chirurgica.
La frequenza delle reazioni avverse viene classificata come segue: Molto comune (≥1/10); Comune (≥1/100- <1/10); Non comune (≥1/1.000 - <1/100); Rara (≥1/10.000 - <1/1.000); Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
* Questa frequenza è basata sulla frequenza dell’effetto di classe, comune a tutti gli agonisti del GnRH. ** Segnalato dopo la somministrazione iniziale in pazienti con adenoma ipofisario. Triptorelina causa un aumento transitorio dei livelli circolanti di testosterone entro la prima settimana dopo l’iniezione iniziale della formulazione a rilascio prolungato.Classificazione sistemica organica Molto comuni ≥1/10 Comuni ≥1/100 a <1/10 Non comuni ≥1/1,000 a <1/100 Rari ≥1/10,000 a <1/1,000 Ulteriori dati post-marketing Frequenza non nota Patologie del sistema emolinfopoietico Trombocitosi Patologie cardiache Palpitazioni Prolungamento dell’intervallo QT (vedere paragrafi 4.4 e 4.5) Patologie dell'orecchio e del labirinto Tinnito, Vertigini Patologie endocrine Apoplessia ipofisaria** Patologie dell'occhio Alterazione della vista Sensazione anomala negli occhi, Disturbi della vista Patologie gastrointestinali Bocca secca, Nausea Dolore addominale, Costipazione, Diarrea, Vomito Distensione addominale, Disgeusia, Flatulenza Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Astenia Reazione al sito di iniezione (incluso eritema, infiammazione e dolore), Edema Letargia, Edema periferico, Dolore, Rigidità, Sonnolenza Dolore al torace, Distassia, Malattia simile all’influenza, Piressia Malessere Disturbi del sistema immunitario Ipersensibilità Reazione anafilattica Shock anafilattico Infezioni ed infestazioni Rinofaringite Esami diagnostici Aumento di peso Aumento dell’ alanina aminotransferasi, Aumento dell’ aspartato aminotransferasi, Aumento della creatinina nel sangue, Aumento della pressione del sangue, Aumento dell’urea nel sangue, Aumento della gamma-glutamil transferasi, Diminuzione di peso Aumento della fosfatasi alcalina nel sangue Disturbi del metabolismo e della nutrizione Anoressia, Diabete mellito, Gotta, Iperlipidemia, Aumento dell’appetito Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Dolore alla schiena Dolore muscolo-scheletrico, Dolore alle estremità Artralgia, Dolore osseo, Crampi muscolari, Debolezza muscolare, Mialgia Rigidità delle articolazioni, Gonfiore delle articolazioni, Rigidità muscolo-scheletrica, Osteoartrite Patologie del sistema nervoso Parestesia agli arti inferiori Vertigini, Mal di testa Parestesia Compromissione della memoria Disturbi psichiatrici Diminuzione della libido Perdita della libido, Depressione*, Cambiamenti d’umore * Insonnia, Irritabilità Stato confusionale, Diminuzione dell’attività, Euforia Ansietà Patologie renali e urinarie Nicturia, Ritenzione urinaria Incontinenza urinaria Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella Disfunzione erettile (inclusa mancanza di eiaculazione, disturbi nell’eiaculazione) Dolore pelvico Ginecomastia, Dolore al seno, Atrofia testicolare, Dolore testicolare Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Dispnea, Epistassi Ortopnea Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Iperidrosi Acne, Alopecia, Eritema, Prurito, Rash, Orticaria Vescicola, Porpora Edema angioneurotico Patologie vascolari Vampate di calore Ipertensione Ipotensione
Con questo iniziale aumento dei livelli circolanti di testosterone, una piccola percentuale di pazienti (≤ 5%) può manifestare un temporaneo peggioramento dei segni e dei sintomi del carcinoma prostatico (recrudescenza tumorale), che di solito si manifesta con un aumento dei sintomi urinari (< 2%) inclusi disuria ed ematuria e dolore metastatico (5%), che possono essere gestiti a livello di sintomi.
Questi sintomi sono transitori e di solito scompaiono in 1-2 settimane.
Si sono verificati casi isolati di esacerbazione dei sintomi della malattia, ostruzione uretrale o compressione midollare da metastasi.
I pazienti con lesioni vertebrali da metastasi e/o con ostruzione del tratto urinario superiore o inferiore devono quindi essere monitorati con attenzione durante le prime settimane di terapia (vedere paragrafo 4.4).
L’uso degli agonisti del GnRH per il trattamento del carcinoma prostatico può essere associato ad un aumento della perdita ossea e può portare ad osteoporosi e ad un aumentato rischio di frattura ossea.
Questo può anche portare ad una errata diagnosi di metastasi ossee.
Tollerabilità generale nei bambini (vedere paragrafo 4.4) La frequenza delle reazioni avverse viene classificata come segue: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100- <1/10); non comune (≥1/1.000 - <1/100); Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Generale L’aumento della conta linfocitaria è stato segnalato in pazienti in trattamento con gli analoghi GnRH.Classificazione sistemica organica Molto comuni >1/10 Comuni ≥1/100 a <1/10 Non comuni ≥1/1,000 a <1/100 Ulteriori post-marketing Frequenza non nota Patologie dell'occhio Alterazione della vista Disturbi della vista Patologie gastrointestinali Dolore addominale Vomito, costipazione, nausea Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Reazione al sito di iniezione (incluso dolore al sito di iniezione, eritema ed infiammazione al sito di iniezione) Malessere Disturbi del sistema immunitario Ipersensibilità Shock anafilattico Esami diagnostici Aumento di peso Aumento della pressione del sangue, Aumento dei livelli di prolattina nel sangue Disturbi del metabolismo e della nutrizione Obesità Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Dolore al collo Mialgia Patologie del sistema nervoso Mal di testa Ipertensione endocranica idiopatica (pseudotumor cerebri) (vedere paragrafo 4.4) Disturbi psichiatrici Alterazione dell’umore Labilità emotiva, Depressione, Nervosismo Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella Sanguinamento vaginale (inclusa emorragia vaginale, emorragia da sospensione, emorragia uterina, perdite vaginali, sanguinamento vaginale incluso spotting) Dolore al seno Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Epistassi Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Acne Prurito, Orticaria, Rash Edema angioneurotico Patologie vascolari Vampate di calore Ipertensione
Questa linfocitosi secondaria è apparentemente correlata alla castrazione indotta dagli analoghi del GnRH e sembra indicare che gli ormoni gonadici sono coinvolti nell’involuzione timica.
Con altri prodotti a base di triptorelina, sono state segnalate dopo l'iniezione sottocutanea insolite infiltrazioni sensibili alla pressione al sito di iniezione.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza Decapeptyl 22,5 mg è indicato per uomini adulti e per bambini.
I dati sull’uso in donne in stato di gravidanza sono molto limitati.
Decapeptyl 22,5 mg non è indicato per l’uso nelle donne.
Prima di prescrivere Decapeptyl 22,5 mg deve essere confermato lo stato di non gravidanza della paziente.
Triptorelina non deve essere utilizzata durante la gravidanza poiché l’uso concomitante degli agonisti del GnRH è associato ad un rischio teorico di aborto o di anomalie fetali.
È necessario, prima di iniziare il trattamento, esaminare con cura donne potenzialmente fertili per escludere lo stato di gravidanza.
Metodi di contraccezione non ormonali devono essere utilizzati durante la terapia fino a quando non ricompare il ciclo mestruale.
Studi su animali hanno mostrato effetti sui parametri riproduttivi (vedere paragrafo 5.3 Dati preclinici di sicurezza).
Allattamento Triptorelina non deve essere utilizzata durante l’allattamento con latte materno. Conservazione
- Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Per le condizioni di conservazione della sospensione ricostituita, fare riferimento al paragrafo 6.3.
Cerca farmaci per nome:
La fonte dei dati utilizzati e pubblicati è Banche Dati Farmadati Italia. Farmadati Italia garantisce il massimo impegno affinché la Banca dati e gli Aggiornamenti relativi a farmaci, parafarmaci, prodotti omeopatici e principi attivi siano precisi, puntuali e costantemente aggiornati. Questo materiale è fornito solo a scopo didattico e non è inteso per consulenza medica, diagnosi o trattamento e non deve in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o ad un consulto medico. Farmadati Italia e SilhouetteDonna.it non si assumono responsabilità sull’utilizzo dei dati. E’ doveroso contattare il proprio medico e/o uno specialista per la prescrizione e assunzione di farmaci. L’ultimo aggiornamento dei dati e la messa online del database da parte di Silhouette Donna è stato effettuato in data 20/12/2024.
Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.