DECAPEPTYL IM FL3,75MG+2ML+SIR

171,10 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: TRIPTORELINA
  • ATC: L02AE04
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio: No Il farmaco non contiene lattosio

Data ultimo aggiornamento: 01/08/2015

- Carcinoma della prostata e dei suoi secondarismi, in cui sia indicata la soppressione della produzione di testosterone; - Carcinoma della mammella in donne in pre- e perimenopausa in cui risulta indicato il trattamento ormonale; - Endometriosi genitale ed extragenitale (stadi I-IV); - Fibromi uterini; - Trattamento della Pubertà Precoce Centrale, prima degli 8 anni nella bambina e prima dei 10 anni nel bambino; - Terapia prechirurgica - della durata di tre mesi - degli interventi di miomectomia e isterectomia nella paziente metrorragica; trattamento pre-chirurgico - della durata di un mese - degli interventi di ablazione endometriale e di resezione dei setti endouterini per via isteroscopica; - Trattamento della infertilità nella donna in associazione alle gonadotropine (HMG, HCG, FSH) nei protocolli di induzione dell’ovulazione.
Il flaconcino di polvere contiene: principio attivo: triptorelina 3,75 mg. Per l’elenco degli eccipienti, vedere 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità al GnRH, ai suoi analoghi o ad uno qualsiasi degli eccipienti della specialità medicinale (vedere 4.8); Gravidanza ed allattamento.
Interrompere il trattamento in caso di insorgenza fortuita di gravidanza (vedere 4.6).

Posologia

- Nel carcinoma della prostata e nel carcinoma della mammella effettuare un'iniezione tassativamente ogni 4 settimane.
Non interrompere il trattamento senza consultare il medico curante.
- Nell'endometriosi e nel fibroma uterino non operabile il trattamento deve iniziare nei primi 5 giorni del ciclo.
La frequenza delle iniezioni è di una ogni 4 settimane per 6 mesi.
- Nelle pazienti in trattamento per l’endometriosi con analoghi del GnRH, l’introduzione di una Terapia Aggiuntiva (ABT - un estrogeno e progestinico) ha dimostrato di ridurre la perdita di densità minerale ossea e i sintomi vasomotori.
Pertanto, se appropriato, l'ABT dovrebbe essere co-somministrata con l'analogo del GnRH tenendo conto dei rischi e dei benefici di ciascun trattamento.
- Nella terapia pre-chirurgica del fibromioma uterino inoperabile degli interventi di miomectomia, isterectomia, ablazione endometriale e resezione di setti uterini, il trattamento deve iniziare nei primi 5 giorni del ciclo.
Il ritmo delle iniezioni è di una ogni 4 settimane per 3 mesi.
- Nell'infertilità femminile si consiglia la somministrazione di una fiala di Decapeptyl 3,75 mg il secondo giorno del ciclo mestruale; la stimolazione con le gonadotropine può essere iniziata quando la concentrazione plasmatica degli estrogeni è inferiore a 50 pg/ml (solitamente intorno al 15° giorno del ciclo).
- Nella pubertà precoce centrale il trattamento con triptorelina deve essere effettuato sotto la generale supervisione di un endocrinologo pediatra o di un pediatra o di un endocrinologo esperto nel trattamento della pubertà precoce centrale.- Bambini con peso superiore ai 30Kg: somministrare una iniezione intramuscolare ogni 4 settimane (28 giorni).
- Bambini con peso compreso tra i 20Kg ed i 30Kg: somministrare due-terzi della dose tramite iniezione intramuscolare ogni 4 settimane (28 giorni) (somministrare due-terzi del volume della sospensione ricostituita).
- Bambini con peso inferiore ai 20Kg: somministrare metà dose tramite iniezione intramuscolare ogni 4 settimane (28 giorni) (somministrare metà del volume della sospensione ricostituita).
Il trattamento deve essere interrotto intorno all'età fisiologica della pubertà nei ragazzi e nelle ragazze e si raccomanda di non continuare il trattamento nelle ragazze con maturazione ossea superiore a 12-13 anni.
Sono disponibili dati limitati nei ragazzi relativi al momento ottimale per interrompere il trattamento in base all'età ossea, tuttavia si consiglia di interrompere il trattamento nei ragazzi con un'età di maturazione ossea compresa tra 13 e 14 anni.
Nelle donne una somministrazione protratta oltre i 6 mesi deve essere attentamente valutata dal medico specialista affinché il beneficio atteso sia superiore ai possibili effetti collaterali conseguenti alla soppressione estrogenica prolungata, specie a livello osseo.
Attenersi rigorosamente alla prescrizione del medico; non interrompere il trattamento senza il parere del medico.
Il farmaco si somministra per via intramuscolare dopo preparazione estemporanea.
N.B.: E' importante che l'iniezione sia eseguita in rigoroso accordo con le modalità d'uso.

Avvertenze e precauzioni

L’uso degli agonisti del GnRH può causare riduzione della densità minerale ossea.
Nell’uomo dati preliminari suggeriscono che l’utilizzo di un bifosfonato in combinazione con un agonista del GnRH possa ridurre la perdita minerale ossea.
È necessario prestare particolare attenzione nel caso di pazienti con fattori di rischio aggiuntivi per l’osteoporosi (es.
abuso cronico di alcol, fumatori, terapie a lungo termine con farmaci che riducono la densità minerale ossea, come anticonvulsivanti o corticoidi, storia familiare di osteoporosi, malnutrizione).
Può rendersi necessario un aggiustamento della terapia anti-ipertensiva nei pazienti sottoposti a terapia con analoghi del GnRH.
Raramente il trattamento con agonisti del GnRH può rivelare la presenza di un pre-esistente, non noto, adenoma pituitario delle cellule gonadotrope.
Questi pazienti possono presentare apoplessia pituitaria caratterizzata da improvviso mal di testa, vomito, alterazione della vista e oftalmoplegia.
Sono stati riportati alterazioni dell’umore, inclusa la depressione.
Vi è un aumentato rischio di episodi di depressione (che possono essere gravi) nei pazienti in trattamento con agonisti del GnRH, come la Triptorelina.
I pazienti devono essere informati in proposito e trattati adeguatamente se compaiono i sintomi.
È necessario, durante la terapia, monitorare attentamente i pazienti con depressione nota.
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per flaconcino, cioè essenzialmente “senza sodio”.Carcinoma della prostata La triptorelina, come altri agonisti del GnRH, inizialmente causa un aumento transitorio dei livelli sierici di testosterone.
Come conseguenza possono occasionalmente verificarsi, durante le prime settimane di trattamento, casi isolati di temporaneo peggioramento dei segni e dei sintomi del carcinoma prostatico.
Durante la fase iniziale del trattamento, può essere preso in considerazione l’utilizzo anche di un anti-androgeno adatto a contrastare l’iniziale aumento dei livelli sierici di testosterone ed il peggioramento dei sintomi clinici.
Un piccolo numero di pazienti può manifestare un temporaneo peggioramento dei segni e dei sintomi del carcinoma prostatico (recrudescenza tumorale) ed un temporaneo aumento del dolore correlato al tumore (dolore metastatico) che possono essere gestiti a livello di sintomi.
Come con altri agonisti del GnRH, sono stati osservati casi isolati di compressione midollare (parestesie e senso di debolezza agli arti inferiori) o di ostruzione uretrale ed ematuria.
Tali complicazioni regrediscono spontaneamente quando la testosteronemia raggiunge i livelli di castrazione (solitamente entro 20 giorni dalla prima somministrazione).
Se si verificano compressione midollare o alterazione renale, devono essere intrapresi i trattamenti standard per queste complicazioni e, in casi estremi, deve essere presa in considerazione una orchiectomia immediata (castrazione chirurgica).
Durante le prime settimane di trattamento è indicato un attento monitoraggio, soprattutto dei pazienti che soffrono di metastasi vertebrali, a rischio di compressione midollare e di quelli con ostruzione del tratto urinario.
Dopo castrazione chirurgica, la triptorelina non induce nessuna ulteriore diminuzione dei livelli sierici di testosterone.
La deprivazione androgenica a lungo termine, tramite orchiectomia bilaterale o tramite somministrazione degli analoghi del GnRH, è associata ad un aumentato rischio di perdita ossea e può portare ad osteoporosi e ad un aumentato rischio di fratture ossee.
La terapia di deprivazione androgenica può prolungare l’intervallo QT.
Nei pazienti con una storia di prolungamento dell’intervallo QT o con fattori di rischio per il prolungamento dell’intervallo QT e nei pazienti che ricevono medicinali concomitanti che possono prolungare l’intervallo QT (vedere paragrafo 4.5), prima di iniziare il trattamento con Decapeptyl 3,75mg i medici devono valutare il rapporto rischio-beneficio inclusa la possibilità di Torsioni di punta.
È stato osservato inoltre, sulla base di dati epidemiologici, che i pazienti, durante la terapia di deprivazione androgenica, possono manifestare modifiche metaboliche (es.
intolleranza al glucosio, fegato grasso) od un aumentato rischio cardiovascolare.
Comunque dati prospettici non hanno confermato un legame tra il trattamento con analoghi del GnRH ed un aumento nella mortalità cardiovascolare.
I pazienti ad alto rischio per malattie metaboliche o cardiovascolari devono essere valutati con attenzione prima di iniziare il trattamento ed adeguatamente monitorati durante la terapia di deprivazione androgenica.
La somministrazione di triptorelina a dosi terapeutiche provoca soppressione del sistema pituitario gonadico.
La normale funzionalità viene normalmente rispristinata dopo l’interruzione del trattamento.
Test diagnostici sulla funzionalità pituitaria gonadica condotti durante il trattamento e dopo l’interruzione della terapia con gli analoghi del GnRH possono quindi essere fuorvianti.
L'efficacia del trattamento può essere monitorata misurando i livelli sierici di testosterone e dell'antigene prostatico specifico.
Donne Prima di prescrivere triptorelina, è necessaria la verifica dello stato di non gravidanza della paziente.
L’uso degli agonisti del GnRH è verosimile che causi, in media, una riduzione della densità minerale ossea dell’1% / mese durante un periodo di trattamento di 6 mesi.
Ad ogni 10% di riduzione della densità minerale ossea si ha un aumento di circa 2-3 volte del rischio di fratture.
Non sono disponibili dati specifici per pazienti con osteoporosi confermata o con fattori di rischio per l’osteoporosi (es.
abuso cronico di alcol, fumatrici, terapie a lungo termine con farmaci che riducono la densità minerale ossea, come anticonvulsivanti o corticoidi, storia familiare di osteoporosi, malnutrizione, ad esempio anoressia nervosa).
Poiché è probabile che la riduzione della densità minerale ossea risulti più dannosa in queste pazienti, il trattamento con triptorelina deve essere preso in considerazione su base individuale ed iniziato, dopo una valutazione molto accurata, solo se i benefici del trattamento sono maggiori dei rischi.
È necessario prendere in considerazione misure aggiuntive per contrastare la perdita di densità minerale ossea.
Endometriosi e trattamento preoperatorio dei fibromiomi uterini L'agonista del GnRH non è raccomandato nelle pazienti minori di 18 anni.
Prestare particolare attenzione alle adolescenti e alle giovani donne (specialmente di età inferiore ai 16 anni) che potrebbero non aver raggiunto la densità ossea massima.
Nelle pazienti trattate per l’endometriosi con GnRH, l’introduzione di ABT (un estrogeno e progestinico) ha dimostrato di ridurre la perdita di densità minerale ossea e i sintomi vasomotori (vedere sezione 4.2 “Posologia e Modo di somministrazione” per maggiori informazioni).
Utilizzata alle dosi raccomandate, la triptorelina causa amenorrea ipogonadotropa costante.
Se si verifica emorragia genitale dopo il primo mese, è necessario controllare i livelli plasmatici di estradiolo e se i livelli sono inferiori a 50pg/ml, è necessario verificare la possibile presenza di lesioni organiche.
Dopo l’interruzione del trattamento, la funzionalità ovarica è ripristinata e l’ovulazione compare circa due mesi dopo l’ultima iniezione.
Un metodo di contraccezione non ormonale deve essere usato durante il trattamento e per un mese dopo l’ultima iniezione.
Poiché le mestruazioni devono essere bloccate durante il trattamento con la triptorelina, è necessario istruire le pazienti in modo che informino il medico se persistono mestruazioni regolari durante il trattamento.
Durante il trattamento dei fibroidi uterini, si raccomanda di monitorare regolarmente la dimensione del fibroide.
Ci sono state rare segnalazioni di sanguinamento in pazienti con fibroide sottomucoso in trattamento con un analogo del GnRH.
Generalmente il sanguinamento si è verificato 6-10 settimane dopo l’inizio della terapia.
Infertilità femminile La stimolazione follicolare, indotta dall’uso di GnRH analoghi e gonadotropine, può essere notevolmente aumentata in una minoranza di pazienti predisposte, in particolare in caso di Sindrome dell’Ovaio Policistico.
La risposta ovarica all’associazione triptorelina-gonadotropina, può variare da una paziente all’altra pur con lo stesso dosaggio e in alcuni casi da un ciclo all’altro nella stessa paziente.
L’ovulazione indotta deve essere monitorata sotto stretta supervisione medica con rigorosi e regolari controlli biologici e clinici.
Come con altri analoghi del GnRH, ci sono state segnalazioni di sindrome da iperstimolazione ovarica (OHSS) associata all’uso di triptorelina in combinazione con gonadotropine.
Se la risposta ovarica è eccessiva, si raccomanda di interrompere il ciclo di stimolazione interrompendo le iniezioni di gonadotropina.
Nelle pazienti con alterazione della funzionalità renale o epatica la triptorelina ha un’emivita media terminale di 7-8 ore, mentre nei soggetti sani è di 3-5 ore.
Nonostante questa prolungata esposizione, non ci si aspetta che la triptorelina sia presente in circolo al momento del trasferimento embrionale.
Carcinoma della mammella Nelle pazienti con carcinoma della mammella il trattamento con Decapeptyl 3,75 mg può essere utile nei casi in cui le altre terapie non hanno determinato una risposta clinica o hanno perso efficacia; qualora utilizzato come farmaco di prima scelta, non riduce l’efficacia delle altre terapie, ove richieste.Pubertà precoce centrale È necessario effettuare un’approfondita ed individuale valutazione dei rischi e dei benefici prima di iniziare il trattamento di bambini con tumore del cervello in progressione.
È necessario escludere la pubertà pseudo-precoce (tumore o iperplasia gonadica o surrenalica) e la pubertà precoce gonadotropine-indipendente (tossicosi testicolare, iperplasia familiare delle cellule di Leyding).
Nelle bambine la stimolazione ovarica iniziale, seguita dalla deprivazione estrogenica indotta dal trattamento, può provocare, nel primo mese, sanguinamento vaginale di intensità da lieve a moderata.
Dopo l’interruzione del trattamento, si avrà lo sviluppo delle caratteristiche puberali.
Informazioni relative alla futura fertilità sono ancora limitate.
Nella maggior parte delle bambine regolari mestruazioni inizieranno circa un anno dopo l’interruzione della terapia.
La densità minerale ossea (BMD) può diminuire durante la terapia con GnRH per pubertà precoce centrale.
Dopo la cessazione della terapia, comunque, viene preservato il successivo accrescimento della massa ossea ed il trattamento non sembra avere effetti sul picco di massa ossea nella tarda adolescenza.
Dopo l’interruzione del trattamento con GnRH può verificarsi slittamento della testa del femore.
La teoria sostenuta è che basse concentrazioni di estrogeni durante il trattamento con gli agonisti del GnRH indeboliscano la placca epifisaria.
L’aumento della velocità di crescita dopo l’interruzione del trattamento di conseguenza esita in una riduzione della forza di taglio necessaria alla dislocazione dell’epifisi.
Ipertensione endocranica idiopatica È stata segnalata ipertensione endocranica idiopatica (pseudotumor cerebri) in pazienti pediatrici che ricevevano triptorelina.
I pazienti devono essere avvertiti della possibilità di comparsa di segni e sintomi di ipertensione endocranica idiopatica, tra cui cefalea severa o ricorrente, disturbi della vista e tinnito.
Se si verifica ipertensione endocranica idiopatica, si deve prendere in considerazione l'interruzione della somministrazione di triptorelina.

Interazioni

È necessario prestare attenzione quando la triptorelina viene somministrata in concomitanza ad altri farmaci che hanno effetti sulla secrezione pituitaria delle gonadotropine ed è raccomandato che venga monitorata la situazione ormonale del paziente.
Poiché il trattamento di deprivazione androgenica può prolungare l’intervallo QT, deve essere attentamente valutato l’uso concomitante di Decapeptyl 3,75mg con medicinali noti per prolungare l'intervallo QT o con medicinali in grado di indurre Torsioni di punta come i medicinali antiaritmici di classe IA (ad esempio chinidina, disopiramide) o di classe III (ad esempio amiodarone, sotalolo, dofetilide, ibutilide), metadone, moxifloxacina, antipsicotici, ecc (vedere paragrafo 4.4).

Effetti indesiderati

Esperienza da studi clinici Tollerabilità generale negli uomini Poiché i pazienti con carcinoma della prostata localmente avanzato o metastatico ormone dipendente sono generalmente anziani e presentano altre patologie frequentemente presenti in questo tipo di popolazione, più del 90% dei pazienti inclusi negli studi clinici hanno riportato eventi avversi per i quali spesso è difficile stabilire un nesso di causalità.
Come osservato anche con terapie con altri analoghi del GnRH o dopo castrazione chirurgica, gli eventi avversi più comunemente osservati, correlati al trattamento con triptorelina, erano dovuti ai suoi attesi effetti farmacologici.
Questi effetti includevano vampate di calore e diminuzione della libido.
Ad eccezione delle reazioni immuno-allergiche (rare) e delle reazioni al sito di iniezione (< 5%), tutti gli eventi avversi sono noti per essere correlati alle modifiche nei livelli di testosterone.
Sono state riportate le seguenti reazioni avverse il cui nesso di causalità con triptorelina è considerato almeno possibile.
La maggior parte di queste reazioni sono note per essere correlate alla castrazione biochimica o chirurgica.
La frequenza delle reazioni avverse viene classificata come segue: Molto comune (≥1/10); Comune (≥1/100- <1/10); Non comune (≥1/1.000 - <1/100); Rara (≥1/10.000 - <1/1.000); Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classificazione sistemica organica Molto comuni ≥1/10 Comuni ≥1/100 a <1/10 Non comuni ≥1/1,000 a <1/100 Rari ≥1/10,000 a <1/1,000 Ulteriori post-marketing Frequenza non nota
Patologie del sistema emolinfopoietico   Trombocitosi  
Patologie cardiache   Palpitazioni  Prolungamento dell’intervallo QT (vedere paragrafi 4.4 e 4.5)
Patologie dell'orecchio e del labirinto   Tinnito, Vertigini  
Patologie endocrine     Apoplessia ipofisaria**
Patologie dell'occhio   Alterazione della vista Sensazione anomala negli occhi, Disturbi della vista 
Patologie gastrointestinali  Nausea, Bocca secca Dolore addominale, Costipazione, Diarrea, Vomito Distensione addominale, Disgeusia, Flatulenza 
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Astenia Reazione al sito di iniezione (incluso eritema, infiammazione e dolore), Edema Letargia, Edema periferico, Dolore, Rigidità, Sonnolenza Dolore al torace, Distasia, Malattia simile all’influenza, Piressia Malessere
Disturbi del sistema immunitario  Ipersensibilità  Reazione anafilattica Shock anafilattico
Infezioni ed infestazioni    Rinofaringite 
Esami diagnostici  Aumento di peso Aumento dell’ alanina aminotransferasi, Aumento dell’ aspartato aminotransferasi, Aumento della creatinina nel sangue, Aumento della pressione del sangue, Aumento dell’urea nel sangue, Aumento della gamma-glutamil transferasi, Diminuzione di peso Aumento della fosfatasi alcalina nel sangue 
Disturbi del metabolismo e della nutrizione   Anoressia, Diabete mellito, Gotta, Iperlipidemia, Aumento dell’appetito  
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Dolore alla schiena Dolore muscolo-scheletrico, Dolore alle estremità Artralgia, Dolore osseo, Crampi muscolari, Debolezza muscolare, Mialgia Rigidità delle articolazioni, Gonfiore delle articolazioni, Rigidità muscolo-scheletrica, Osteoartrite 
Patologie del sistema nervosoParestesia agli arti inferiori Vertigini, Mal di testa Parestesia Compromissione della memoria 
Disturbi psichiatrici Diminuzione della libido Perdita della libido, Depressione*, Cambiamenti d’umore* Insonnia, Irritabilità Stato confusionale, Diminuzione dell’attività, Euforia Ansietà
Patologie renali e urinarie   Nicturia, Ritenzione urinaria  Incontinenza urinaria
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella Disfunzione erettile (inclusa mancanza di eiaculazione, disturbi nell’eiaculazione) Dolore pelvico Ginecomastia, Dolore al seno, Atrofia testicolare, Dolore testicolare  
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche   Dispnea, Epistassi Ortopnea 
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Iperidrosi  Acne, Alopecia, Eritema, Prurito, Rash, Orticaria Vescicola, Porpora Edema angioneurotico
Patologie vascolari Vampate di calore Ipertensione  Ipotensione 
* Questa frequenza è basata sulla frequenza dell’effetto di classe, comune a tutti gli agonisti del GnRH. ** Riportato dopo la somministrazione iniziale in pazienti con adenoma ipofisario. Triptorelina causa un aumento transitorio dei livelli circolanti di testosterone entro la prima settimana dopo l’iniezione iniziale della formulazione a rilascio prolungato.
Con questo iniziale aumento dei livelli circolanti di testosterone, una piccola percentuale di pazienti (≤ 5%) può manifestare un temporaneo peggioramento dei segni e dei sintomi del carcinoma prostatico (recrudescenza tumorale), che di solito si manifesta con un aumento dei sintomi urinari (< 2%) inclusi disuria ed ematuria e dolore metastatico (5%), che possono essere gestiti a livello di sintomi.
Questi sintomi sono transitori e di solito scompaiono in 1-2 settimane.
Si sono verificati casi isolati di esacerbazione dei sintomi della malattia, ostruzione uretrale o compressione midollare da metastasi.
I pazienti con lesioni vertebrali da metastasi e/o con ostruzione del tratto urinario superiore o inferiore devono quindi essere monitorati con attenzione durante le prime settimane di terapia (vedere paragrafo 4.4).
L’uso degli agonisti del GnRH per il trattamento del carcinoma prostatico può essere associato ad un aumento della perdita ossea e possono portare ad osteoporosi e ad un aumentato rischio di frattura ossea.
Questo può anche portare ad una diagnosi non corretta di metastasi ossee.
L’aumento della conta linfocitaria è stato segnalato in pazienti in trattamento con gli analoghi GnRH.
Questa linfocitosi secondaria è apparentemente correlata alla castrazione indotta dagli analoghi del GnRH e sembra indicare che gli ormoni gonadici sono coinvolti nell’involuzione timica.
Con altri prodotti a base di triptorelina, sono state segnalate dopo l'iniezione sottocutanea insolite infiltrazioni sensibili alla pressione al sito di iniezione.
Tollerabilità generale nelle donne (vedere paragrafo 4.4) Come conseguenza della diminuzione dei livelli di estrogeni, gli eventi avversi più comunemente riportati (attesi nel 10% o più delle donne), sono stati: mal di testa, diminuzione della libido, disordini del sonno, alterazione dell’umore, dispareunia, dismenorrea, emorragia genitale, sindrome da iperstimolazione ovarica, ipertrofia ovarica, dolore pelvico, dolore addominale, secchezza vulvovaginale, iperidrosi, vampate di calore e astenia.
Sono state riportate le seguenti reazioni avverse, per le quali la correlazione con il trattamento con triptorelina è considerata almeno possibile.
La maggior parte di queste reazioni sono note per essere correlate alla castrazione biochimica o chirurgica.
La frequenza delle reazioni avverse è classificata come segue: Molto comune (≥1/10); Comune (≥1/100 - <1/10); Non comune (≥1/1.000 - <1/100); Rara (≥1/10.000 - <1/1.000); Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classificazione sistemica organica Molto comuni ≥1/10 Comuni ≥1/100 a <1/10 Non comuni ≥1/1000 a <1/100 Ulteriori post-marketing Frequenza non nota
Patologie cardiache   Palpitazioni 
Patologie dell’orecchio e del labirinto   Vertigini 
Patologie endocrine    Apoplessia ipofisaria***
Patologie dell’occhio   Occhi secchi, Alterazione della vista Disturbi della vista
Patologie gastrointestinali  Nausea, Dolore addominale, Disturbo addominale Distensione addominale, Bocca secca, Flatulenza, Ulcerazione della bocca, Vomito Diarrea
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Astenia Reazione al sito di iniezione (incluso dolore, gonfiore, eritema ed infiammazione), Edema periferico  Piressia, Malessere
Disturbi del sistema immunitario  Ipersensibilità  Shock anafilattico
Esami diagnostici  Aumento di peso Diminuzione di peso Aumento della fosfatasi alcalina nel sangue, Aumento della pressione del sangue
Disturbi del metabolismo e della nutrizione   Diminuzione dell’appetito, Ritenzione di fluidi 
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo  Artralgia, Spasmi muscolari, Dolore alle estremità Dolore alla schiena, Mialgia Debolezza muscolare
Patologie del sistema nervoso Mal di testa Vertigini Disgeusia, Ipoestesia, Sincope, Diminuzione della memoria, Disturbi nell’attenzione, Parestesia, Tremore 
Disturbi psichiatrici Diminuzione della libido, Disordini del sonno (inclusa insonnia), Cambiamenti d’umore Depressione*, Nervosismo Labilità emotiva, Ansietà, Depressione**, Disorientamento Stato confusionale
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella Disturbi al seno, Dispareunia, Sanguinamento genitale (incluso sanguinamento vaginale, emorragia da sospensione), Sindrome da iperstimolazione ovarica, Ipertrofia ovarica, Dolore pelvico, Secchezza vulvovaginale Dolore al seno Sanguinamento coitale, Cistocele, Disordini mestruali (inclusa dismenorrea, metrorragia e menorragia), Cisti ovarica, Perdite vaginali Amenorrea
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche   Dispnea, Epistassi 
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Acne, Iperidrosi, Seborrea  Alopecia, Pelle secca, Irsutismo, Onicoclasi, Prurito, Rash Edema angioneurotico, Orticaria
Patologie vascolari Vampate di calore   Ipertensione
*Uso a lungo termine.
Questa frequenza è basata sulla frequenza dell’effetto di classe, comune a tutti gli agonisti del GnRH.
**Uso a breve termine.
Questa frequenza è basata sulla frequenza dell’effetto di classe, comune a tutti gli agonisti del GnRH.
*** Riportato dopo la somministrazione iniziale in pazienti con adenoma ipofisario. All’inizio del trattamento i sintomi dell’endometriosi, inclusi dolore pelvico e dismenorrea, possono essere esacerbati molto comunemente (≥ 10%) durante l’aumento transitorio dei livelli plasmatici di estradiolo.
Questi sintomi sono transitori e abitualmente scompaiono in 1-2 settimane.
L’emorragia genitale, inclusa menorragia e metrorragia, può verificarsi nel mese successivo alla prima iniezione.
Quando utilizzata per trattare l’infertilità, la combinazione con gonadotropine può provocare sindrome da iperstimolazione ovarica.
Possono verificarsi ipertrofia ovarica, dolore pelvico e/o addominale.
Tollerabilità generale nei bambini (vedere paragrafo 4.4) La frequenza delle reazioni avverse è classificata come segue: Molto comune (≥1/10); Comune (≥1/100 - <1/10); Non comune (≥1/1.000 - <1/100); Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classificazione sistemica organica Molto comuni >1/10 Comuni ≥1/100 a <1/10 Non comuni ≥1/1,000 a <1/100 Ulteriori post-marketing Frequenza non nota
Patologie dell’occhio   Alterazioni della vista Disturbi della vista
Patologie gastrointestinali  Dolore addominale Vomito, Costipazione, Nausea 
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione  Reazione al sito di iniezione (incluso dolore, eritema ed infiammazione) Malessere 
Disturbi del sistema immunitario  Ipersensibilità  Shock anafilattico
Esami diagnostici  Aumento di peso  Aumento della prolattina nel sangue, Aumento della pressione del sangue
Disturbi del metabolismo e della nutrizione   Obesità 
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo   Dolore al collo Mialgia
Patologie del sistema nervoso  Mal di testa  Ipertensione endocranica idiopatica (pseudotumor cerebri) (vedere paragrafo 4.4)
Disturbi psichiatrici   Alterazione dell’umore Labilità emotiva, Depressione, Nervosismo
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella Sanguinamento vaginale (inclusa emorragia vaginale, emorragia da sospensione, emorragia uterina, perdite vaginali, sanguinamento vaginale incluso spotting)  Dolore al seno 
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche   Epistassi 
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo  Acne Prurito, Rash, Orticaria Edema angioneurotico
Patologie vascolari  Vampate di calore  Ipertensione
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza: Triptorelina non deve essere utilizzata durante la gravidanza poiché l’uso concomitante degli agonisti del GnRH è associato ad un rischio teorico di aborto o di anomalie fetali.
È necessario, prima di iniziare il trattamento, esaminare con cura donne potenzialmente fertili per escludere lo stato di gravidanza.
Metodi di contraccezione non ormonali devono essere utilizzati durante la terapia fino a quando non ricompare il ciclo mestruale.
Allattamento: Triptorelina non deve essere utilizzata durante l’allattamento al seno.
Fertilità Lo stato di gravidanza deve essere escluso prima di utilizzare la triptorelina per il trattamento dell’infertilità.
Quando triptorelina è utilizzata in questo ambito, non c’è evidenza clinica che suggerisca una correlazione causale tra la triptorelina e qualsiasi successiva anomalia nello sviluppo dell’ovocito, nella gravidanza o nell’esito della gravidanza.

Conservazione

Nessuna speciale precauzione per la conservazione.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.