DANATROL 30CPS 50MG
5,07 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 01/10/2006
Endometriosi: trattamento dei sintomi ad essa correlati e/o per ridurre l’estensione dei foci di endometriosi. Danatrol può essere utilizzato sia in associazione a chirurgia sia, come sola terapia ormonale, in quei pazienti che non rispondono ad altri trattamenti. Mastopatia fibrocistica: sollievo sintomatico di sensibilità e dolore grave. Danatrol deve essere utilizzato soltanto in quei pazienti che non rispondono ad altre misure terapeutiche o per i quali tali misure sono sconsigliabili. Angioedema ereditario.
Danatrol 50 mg capsule rigide Una capsula rigida contiene 50 mg di danazolo. Eccipienti con effetti noti: Lattosio Danatrol 200 mg capsule rigide Una capsula rigida contiene 200 mg di danazolo. Eccipienti con effetti noti: Lattosio Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- • Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; • Gravidanza (vedere 4.6 "Gravidanza e allattamento"); • Allattamento (vedere 4.6 "Gravidanza e allattamento"); • Emorragie genitali anomale non diagnosticate; • Grave compromissione della funzionalità epatica, renale o cardiaca; • Porfiria; • Tumori androgeno dipendenti; • Trombosi o forme tromboemboliche in fase attiva o anamnesi positiva per pregressi fenomeni di tale tipo.
Posologia
- Il ciclo di trattamento deve essere continuo, senza interruzioni.
La posologia deve essere aggiustata a seconda della gravità e della risposta individuale; una volta ottenuta una risposta soddisfacente il dosaggio può essere ridotto.
Deve comunque sempre essere ricercata la dose minima efficace di danazolo.
Nelle donne in età fertile, iniziare la terapia durante il periodo mestruale, preferibilmente il primo giorno del ciclo, per evitare di esporre donne gravide agli effetti del farmaco.
In caso di dubbio, prima di iniziare la terapia, occorre eseguire un test idoneo ad escludere una possibile gravidanza.
Le donne fertili devono fare ricorso a un metodo contraccettivo sicuro non ormonale durante l’intero ciclo di trattamento.
A) Nelle pazienti di sesso femminile (adulte). Endometriosi: 200–800 mg al giorno, in dosi frazionate.
Se la sintomatologia non è controllata ai dosaggi inferiori (200–400 mg al giorno) in un periodo di 30–60 giorni, il dosaggio può essere aumentato, ma non deve superare gli 800 mg al giorno.
Durata normale del trattamento: dai 3 ai 6 mesi.
Mastopatia fibrocistica: 100–400 mg al giorno, in dosi frazionate.
Se i sintomi non vengono controllati ai dosaggi inferiori in un periodo di 30–60 giorni, il dosaggio può essere aumentato.
Durata normale del trattamento: dai 3 ai 6 mesi.
B) Nei pazienti di entrambi i sessi. Angioedema ereditario: la dose media iniziale per gli adulti è di 400–600 mg al giorno.
Dopo un periodo di 2 mesi libero da attacchi, il dosaggio può essere ridotto a 300 mg od anche a 200 mg al giorno, in dosi frazionate.
Per tutte le condizioni suddette si consigliano 2 somministrazioni al giorno.
L’uso di Danatrol non è raccomandato nei bambini e negli anziani.
Danatrol capsule rigide è un medicinale per uso orale. Avvertenze e precauzioni
- Avvertenze Il trattamento con danazolo deve essere interrotto qualora sopraggiunga qualsiasi evento avverso di rilevanza clinica, in particolare in presenza di: • virilizzazione (la mancata sospensione del trattamento con danazolo aumenta il rischio di effetti androgeni irreversibili) • papilledema, mal di testa, disturbi della vista o altri segni o sintomi di aumento della pressione intracranica • ittero o altro segno di significativa disfunzione epatica• trombosi o tromboembolismo.
Nel caso sia necessario ripetere il trattamento, si deve osservare la massima cautela, poiché non sono disponibili dati di sicurezza relativi a serie ripetute di trattamenti.
Il rischio di esposizione a lungo termine agli steroidi alchilati in posizione 17, che include l’insorgenza di adenomi epatici benigni, di iperplasia nodulare focale epatica, di peliosi epatica e di carcinoma epatico, deve essere considerato quando viene usato il danazolo, che è chimicamente correlato a tali composti.
I dati provenienti da due studi epidemiologici controllati sono stati valutati globalmente per esaminare la relazione tra endometriosi, trattamenti per endometriosi e cancro all’ovaio.
Questi risultati preliminari suggeriscono che l’uso di danazolo potrebbe aumentare il rischio di cancro all’ovaio nelle pazienti trattate per endometriosi.
Per chi svolge attività sportiva: l’uso del farmaco senza necessità terapeutica costituisce doping e può determinare comunque positività ai test anti–doping.
Precauzioni di impiego In relazione all’attività farmacologica, alle interazioni note e agli effetti collaterali, deve essere usata particolare attenzione nei pazienti con: • disfunzioni epatiche o renali, • ipertensione o altre disfunzioni cardiovascolari, • condizioni passibili di aggravamento in seguito a ritenzione idrica, • diabete mellito, • policitemia, • epilessia, • alterazioni lipoproteiche, • anamnesi di reazioni androgene evidenti o persistenti comparse in seguito a precedenti terapie con ormoni steroidei sessuali, • emicrania.
Si raccomanda uno stretto monitoraggio clinico in tutti i pazienti che deve essere completato da appropriati esami di laboratorio comprendenti il controllo periodico della funzione epatica e del quadro ematologico.
Il monitoraggio deve essere particolarmente accurato quando sia indispensabile un trattamento a lungo termine (> 6 mesi) o una serie ripetuta di trattamenti; in tal caso si raccomanda, inoltre, una ultrasonografia epatica almeno semestrale.
Prima dell’inizio della terapia, deve venire esclusa, almeno con un esame clinico accurato, la presenza di carcinoma ormono–dipendente.
Così come è necessario controllare l’eventuale presenza di noduli al seno ed il loro aumento durante il trattamento con danazolo.
La terapia con danazolo deve essere iniziata durante il periodo mestruale.
Si deve fare ricorso a un metodo contraccettivo sicuro non ormonale (vedere 4.6 "Fertilità, gravidanza e Allattamento").
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio–galattosio, non devono assumere questo medicinale. Interazioni
- Farmaci anticonvulsivanti: danazolo può aumentare i livelli ematici della carbamazepina e influire sulla risposta dell’organismo a tale farmaco e alla fenitoina.
E’ possibile che un tale tipo di interazione si verifichi anche con il fenobarbital.
• Farmaci antidiabetici: danazolo può determinare resistenza all’insulina.
• Anticoagulanti orali: danazolo può potenziare l’azione del warfarin.
• Antipertensivi: danazolo può diminuire l’efficacia degli antipertensivi.
• Ciclosporina e tacrolimus: danazolo può aumentare i livelli di ciclosporina e tacrolimus potenziando la tossicità di tali farmaci, particolarmente a carico del rene e del fegato.
• Terapia steroidea concomitante: è probabile che si verifichi interazione tra danazolo e terapia con steroidi sessuali.
• Altre interazioni: danazolo può potenziare la risposta calcemica all’alfa calcidolo nell’ipoparatiroidismo primario.
• Interazioni con test di laboratorio: il trattamento con danazolo può interferire con la determinazione del testosterone o delle proteine plasmatiche (vedere 4.8 "Effetti indesiderati").
• Anche se mancano osservazioni in tale senso con danazolo, terapie protratte con altri steroidi 17–alchilati sono state accompagnate da seri effetti tossici.
• Statine: la somministrazione concomitante di danazolo e statine metabolizzate dal CYP3A4 come simvastatina, atorvastatina e lovastatina aumenta il rischio di miopatia e rabdomiolisi. Effetti indesiderati
- Patologie cardiache Rari (≥1/10.000, ≤1/1.000): • ipertensione, palpitazioni e tachicardia Frequenza non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili): • infarto miocardio Patologie del sistema emolinfopoietico Rari (≥1/10.000, ≤1/1.000): • policitemia, leucopenia, trombocitopenia, aumento della conta eritrocitaria e piastrinica Molto rari (≤1/10.000): • peliosi splenica, eosinofilia Patologie del sistema nervoso Comuni (≥1/100, <1/10): • mal di testa Rari (≥1/10.000, ≤1/1.000): • ipertensione benigna intracranica, vertigini, capogiri, iperestesie Molto rari (≤1/10.000): • sindrome di Guillain–Barrè, aggravamento dell’epilessia, sindrome del tunnel metacarpale, induzione dell’emicrania Patologie dell’occhio Rari (≥1/10.000, ≤1/1.000): • cataratta, disturbi visivi quali annebbiamento della visione, difficoltà nella messa a fuoco, difficoltà nell’utilizzare le lenti a contatto e disturbi della rifrazione necessitanti di correzione.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Molto rari (≤1/10.000): • polmonite interstiziale, dolore pleuritico Patologie gastrointestinali Comuni (≥1/100, <1/10): • nausea, vomito Rari (≥1/10.000, ≤1/1.000): • pancreatite, stipsi, sanguinamento delle gengive Molto rari (≤1/10.000): • dolore epigastrico Patologie renali e urinarie Molto rari (≤1/10.000): • ematuria in seguito a uso prolungato in caso di angioedema ereditario Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comuni (≥1/100, <1/10): • rush maculopapuloso, petecchiale o purpurico che può essere accompagnato da febbre, edema facciale, fotosensibilità, acne, seborrea, irsutismo, perdita dei capelli.
Non comuni (≥1/1000; ≤ 1/100): • orticaria, Molto rari (≤1/10.000): • dermatite esfoliativa, eritema multiforme, noduli infiammatori eritematosi, alterata pigmentazione cutanea.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Comuni (≥1/100, <1/10): • mal di schiena, crampi muscolari (talvolta con aumento dei livelli di creatinfosfochinasi), tremori muscolari, fascicolazione, dolore agli arti, dolore e gonfiore alle giunture.
Rari (≥1/10.000, ≤1/1.000): • nei bambini potrebbe verificarsi precoce saldatura delle epifisi ossee.
Patologie endocrine Comuni (≥1/100, <1/10): • modificazione del timbro della voce.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Comuni (≥1/100, <1/10): • aumento di peso, aumento dell’appetito Frequenza non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili): • aumentata resistenza all’insulina, innalzamento del glucagone plasmatico e anomalie nei test di tolleranza al glucosio.
Sono stati osservati aumento delle lipoproteine a basse densità (LDL), diminuzione delle lipoproteine ad alta densità (HDL) che si ripercuote su tutte le sub–frazioni lipoproteiche e diminuzione delle apolipoproteine AI e AII.
Altri effetti metabolici comprendono induzione della sintetasi dell’acido aminolevulinico (ALA) e riduzione della globulina legante gli ormoni tiroidei e T4 con aumento della captazione del T3, senza interferenza sull’ormone stimolante la tiroide o sull’indice di tiroxina libera.
Patologie vascolari Rari (≥1/10.000, ≤1/1.000): • eventi trombotici, come trombosi del seno sagittale, trombosi cerebrovascolare, così come trombosi Arteriosa Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Comuni (≥1/100, <1/10): • vampate di calore, sudorazione Rari (≥1/10.000, ≤1/1.000): • ritenzione dei liquidi, affaticamento Patologie epatobiliari Non comuni (≥1/1000; ≤ 1/100): • aumenti isolati nei livelli delle transaminasi sieriche Rari (≥1/10.000, ≤1/1.000): • ittero colestatico, adenomi epatici benigni Molto rari (≤1/10.000): • tumore epatico maligno e peliosi epatica, osservati in seguito a trattamento a lungo termine.
Frequenza non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili): lesioni epatocellulari, insufficienza epatica, ittero epatocellulare, iperplasia nodulare focale epatica.
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Comuni (≥1/100, <1/10): • amenorrea, disturbi del ciclo mestruale, spotting intermestruale, secchezza vaginale, bruciore e prurito vaginale, modificazioni della libido.
Non comuni (≥1/1000; ≤ 1/100): • riduzione del volume mammario Rari (≥1/10.000, ≤1/1.000): • ipertrofia del clitoride Molto rari (≤1/10.000): • riduzione della spermatogenesi Distrurbi psichiatrici Comuni (≥1/100, <1/10): • labilità emotiva, ansia, umore depresso, nervosismo.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza: poiché danazolo è controindicato in gravidanza per il rischio di virilizzazione del feto di sesso femminile, opportune precauzioni devono venire prese nelle donne in età fertile per escludere la possibilità di una gravidanza e ciò deve essere fatto prima di iniziare la terapia con danazolo.
La terapia con danazolo deve iniziare durante il periodo mestruale.
Si deve fare ricorso a un metodo contraccettivo sicuro non ormonale.
Nel caso una paziente rimanga incinta durante il trattamento, la somministrazione di danazolo deve essere sospesa.
Allattamento: in teoria danazolo ha un potenziale effetto androgeno nei bambini allattati e quindi la terapia con danazolo o l’allattamento al seno devono essere interrotti. Conservazione
- Non conservare a temperatura superiore ai 30°C.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.