COLFINAIR NEBUL 56MONOD 1MUI
1.570,80 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 21/01/2013
Colfinair è indicato per la gestione delle infezioni polmonari croniche da Pseudomonas aeruginosa in pazienti adulti e pediatrici affetti da fibrosi cistica (vedere paragrafo 5.1). Prestare attenzione alle linee guida ufficiali per l’uso corretto degli agenti antibatterici.
Ogni flaconcino da 10 ml contiene 1 milione di Unità Internazionali che equivalgono a 80 mg di colistimetato sodico.
Controindicazioni
- Ipersensibilità al principio attivo, alla colistina o ad altre polimixine.
Posologia
- È opportuno che il colistimetato di sodio (CMS) sia somministrato sotto la supervisione di medici che abbiano la dovuta esperienza nell’uso di questo medicinale.
Posologia La posologia può essere modificata in base alla gravità della malattia e alla risposta clinica.
Intervallo di dose raccomandato: Somministrazione per via inalatoria Adulti, adolescenti e bambini di età ≥2 anni 1-2 MUI due o tre volte al giorno (massimo 6 MUI/die) Bambini di età <2 anni 0,5-1 MUI due volte al giorno (massimo 2 MUI/die) Devono essere rispettate le linee guida cliniche rilevanti per i regimi terapeutici, comprendenti la durata del trattamento, la periodicità e la somministrazione congiunta di altri antibatterici.
Anziani Un aggiustamento della dose non è considerato necessario.Compromissione renale Un aggiustamento della dose non è considerato necessario, ma si raccomanda cautela nei pazienti con compromissione renale (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
Compromissione epatica Un aggiustamento della dose non è considerato necessario.Modo di somministrazione Per uso inalatorio.
Per l’uso nei bambini al di sotto dei due anni, è raccomandato Pari LC SPRINT Baby con mascherina.
(erogatore rosso).
Il contenuto di un flaconcino di Colfinair 1 MUI deve essere disciolto in 3 ml di soluzione sterile per inalazione di NaCl allo 0,9%. Per le istruzioni sulla diluizione del prodotto prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.
Caratteristiche di rilascio del farmaco previste come da studi in vitro con diversi sistemi di nebulizzazione di Colfinair 1 Milione di Unità Internazionali disciolto in 3 ml di soluzione sterile di sodio cloruro 9 mg/ml (0,9%) (min-max).
Tabella 1
• Il tempo di nebulizzazione può incrementare durante i 60 cicli di nebulizzazione da circa 3 minuti a circa 4,5 minuti con il nebulizzatore portatile eFlow rapid.Sistema di Nebulizzazione PARI LC SPRINT con compressore PARI BOY S Nebulizzatore eFlow rapid Farmaco totale rilasciato 25 mg CMS (22,1 - 27,2) 27 mg CMS (19,9 - 30,5) Particelle fini di massa < 5 mcm 15 mg CMS (12,7 - 16,8) 18 mg CMS (13,0 - 20,8) Velocità di rilascio del farmaco 4,6 mg CMS/ min (4,3 - 5,0) 7,0 mg CMS/ min (5,2 - 7,7) Diametro aerodinamico medio di massa 3,8 mcm (3,3 -4,3) 4,1 mcm (4,0 - 4,4) Deviazione standard geometrica 2,2 1,6
• Il nebulizzatore deve essere mantenuto in posizione orizzontale durante l’inalazione.
• Il paziente deve sedere con il busto in posizione eretta durante l’inalazione.
L’inalazione deve essere effettuata mantenendo un regolare ritmo respiratorio senza interruzioni.
• Il nebulizzatore deve essere pulito e disinfettato dopo l’uso come descritto nelle istruzioni per l’uso di ogni specifico nebulizzatore.
Non sono disponibili informazioni relative all’inalazione polmonare e ai modelli di deposito con nebulizzatori che non sono stati studiati durante il programma di sviluppo; l’uso di un nebulizzatore alternativo non testato può alterare il deposito del principio attivo in sede polmonare, questo a sua volta può alterare l’efficacia e la sicurezza del medicinale.
In soluzione acquosa, il colistimetato di sodio è idrolizzato al principio attivo colistina.
Per le precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione delle soluzioni ricostituite, vedere paragrafo 6.6.
Se si assumono altri medicinali, questi devono essere assunti nell’ordine consigliato dal medico.
Tabella di conversione: Nell’UE, la dose di colistimetato di sodio (CMS) deve essere prescritta e somministrata esclusivamente in unità internazionali (UI).
L’etichetta riporta il numero di UI per flaconcino.
In passato si sono verificati confusione ed errori di somministrazione a causa dell’uso di diverse unità di misura della dose in termini di potenza.
Negli USA e in altre parti del mondo, la dose è espressa in milligrammi di attività base della colistina (mg CBA).
La seguente tabella di conversione è riportata a scopo orientativo e i valori sono da considerarsi nominali e solo approssimativi.
Tabella 2 di conversione per CMS
* Potenza nominale della sostanza farmacologica = 12.500 UI/mgPotenza ≈ massa di CMS (mg)* UI ≈ mg CBA 12.500 0,4 1 150.000 5 12 1.000.000 34 80 2.000.000 68 160 4.500.000 150 360 9.000.000 300 720 Avvertenze e precauzioni
- Tosse e broncospasmo Tosse e broncospasmo possono verificarsi con l’inalazione di antibiotici.
È raccomandato somministrare la prima dose sotto controllo medico.
È raccomandata la premedicazione con un broncodilatatore e ciò deve essere una prassi di routine, specialmente se essa è parte del regime terapeutico in uso dal paziente.
Devono essere valutate le FEV1 prima e dopo la somministrazione della dose.
Se c’è prova di un’iper-reattività bronchiale indotta dal colistimetato sodico in un paziente che non ha ricevuto un pre-trattamento con broncodilatatori, il test deve essere ripetuto in un’occasione diversa usando un broncodilatatore.
Segni di iper reattività bronchiale in presenza di un broncodilatatore possono essere indice di una reazione allergica e il trattamento con Colfinair deve essere interrotto.
Il broncospasmo deve essere trattato come clinicamente indicato.
L’iper reattività bronchiale in risposta al colistimetato sodico si può sviluppare a seguito di un uso prolungato nel tempo e si raccomanda la valutazione delle FEV1 prima e dopo il trattamento durante le visite cliniche ordinarie.
In caso di ipersensibilità alla dose e volume raccomandati una maggiore diluizione deve essere utilizzata aggiungendo circa 1-3 ml di soluzione isotonica salina alla dose e volume raccomandati.
Nefrotossicità/neurotossicità Si possono manifestare nefrotossicità o neurotossicità se la dose parenterale raccomandata viene superata.
Questo rischio è ridotto grazie alla bassa biodisponibilità durante l’inalazione, ma Colfinair deve essere utilizzato con cautela in pazienti con compromissione renale.
La comparsa di effetti neurotossici così come la funzione renale devono essere monitorate.
Nei bambini prematuri e nei neonati, deve essere prestata particolare attenzione dato che la funzione renale in questa popolazione è solo parzialmente sviluppata.
Compromissione renale Il colistimetato sodico viene escreto per via renale ed è nefrotossico se vengono raggiunte concentrazioni sieriche elevate.
Mentre ciò è improbabile durante la terapia con inalazione, si raccomanda la valutazione delle concentrazioni sieriche, in particolare nei pazienti con compromissione renale.Resistenza microbica Durante l’uso clinico è stata segnalata resistenza acquisita al colistimetato sodico da parte della Pseudomonas aeruginosa mucoide.
Sui pazienti trattati a lungo termine devono essere eseguiti test di sensibilità, in visite cliniche regolari, e ogni volta in cui un paziente manifesti una riacutizzazione (vedere paragrafo 5.1).
Altro Il colistimetato sodico deve essere utilizzato con estrema attenzione in pazienti affetti da miastenia grave a causa del potenziale rischio di blocco neuromuscolare indotto dal farmaco (vedere paragrafo 4.5).
Il colistimetato sodico deve essere utilizzato con estrema attenzione in pazienti affetti da porfiria. Interazioni
- L’uso concomitante di colistimetato sodico con altri medicinali potenzialmente neurotossici e/o nefrotossici (es.
cefalosporine, aminoglicosidi, ciclosporine) compresi quelli che sono somministrati per via e.v.
o i.m.
devono essere evitati.
Durante l’uso concomitante di narcotici per via inalatoria (es.
etere, alotano), muscolo rilassanti e aminoglicosidi con colistimetato sodico, la comparsa di reazioni neurotossiche deve essere accuratamente monitorata a causa dell’effetto di prolungamento dell’inalazione di narcotici.
A causa degli effetti del colistimetato sodico sul rilascio dell’acetilcolina, l’uso di miorilassanti non depolarizzanti nei pazienti in trattamento con colistimetato sodico deve essere effettuato con estrema cautela poiché i loro effetti possono essere prolungati.
Il co-trattamento con colistimetato sodico e macrolidi come azitromicina, claritromicina e eritromicina o fluorochinoloni come la norfloxacina, ciprofloxacina e ofloxacina deve essere effettuato con cautela in pazienti affetti da miastenia grave (vedere paragrafo 4.4).
Si deve prestare attenzione all’uso concomitante con altre formulazioni a base colistimetato sodico in quanto è possibile che la tossicità si sommi. Effetti indesiderati
- Gli effetti indesiderati più comuni, a seguito della nebulizzazione del colistimetato sodico sono la tosse e il broncospasmo in circa il 10% dei pazienti.
In pazienti con fibrosi cistica trattati con iniezione e.v.
o i.m.
sono stati segnalati eventi neurologici in più del 27% dei pazienti.
È stato segnalato mal di gola o dolore alla bocca che può essere dovuto a infezioni da Candida albicans o ipersensibilità.
Elenco tabulato degli effetti indesiderati Effetti indesiderati da farmaco sono elencati nella tabella 3, in accordo alla classificazione MedDRA per sistemi e organi.
All’interno di ogni classe organo/sistemica, gli effetti indesiderati da farmaco sono ordinati a seconda della frequenza, con l’evento più frequente per primo.
All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine di gravità decrescente.
In aggiunta, le corrispondenti categorie di frequenza, utilizzando la seguente convenzione (CIOMS III): Molto comune (≥ 1/10); comune (da ≥ 1/100 a < 1/10); non comune (da ≥ 1/1000 a < 1/100); raro (da ≥ 1/10000 < 1/1000); molto raro (< 1/10000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
La probabilità di effetti indesiderati può essere correlata all’età, alla funzione renale e alle condizioni del paziente.
Tabella 3 Effetti indesiderati
Pazienti con grave compromissione renale che assumono alti dosaggi possono riscontrare effetti indesiderati noti con somministrazione intravenosa.Classe organo sistemica Categoria diFrequenza Reazioni avverse Disturbi psichiatrici Non nota Stato confusionale, Disturbi psicotici Patologie del sistema nervoso Non nota Capogiri, Parestesia, Disartria, Squilibri del sistema nervoso, autonomo Patologie dell’occhio Non nota Disturbi della vista Patologie dell’orecchio e del labirinto Non nota Vertigini Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Molto comune Dolore faringolaringeo, Irritazione faringolaringea, Tosse, Dispnea, Sibilo, Respiro affannoso, Diminuzione del volume espiratorio forzato, Apnea Patologie renali e urinarie Non nota Insufficienza renale
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il Sito web: http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa. Gravidanza e allattamento
- Non vi sono dati adeguati riguardanti l’uso del colistimetato sodico in donne in gravidanza.
Studi sulla dose singola in donne in gravidanza mostrano che il colistimetato sodico attraversa la barriera placentare e può esserci rischio di tossicità fetale se sono somministrate dosi ripetute in pazienti in gravidanza.
Gli studi su animali sono insufficienti per evidenziare gli effetti del colistimetato sodico sulla riproduzione e lo sviluppo (vedere paragrafo 5.3).
Colistimetato sodico non deve essere utilizzato durante la gravidanza a meno che il beneficio per la madre superi il rischio potenziale per il feto.
Il colistimetato sodico è escreto nel latte materno.
Colistimetato sodico deve essere somministrato alle donne in allattamento solo quando chiaramente indicato e il beneficio per la madre supera il potenziale rischio per il bambino. Conservazione
- Non conservare a temperatura superiore ai 25°C.
Tenere i flaconcini nell’imballaggio esterno per proteggerli dalla luce.
Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione del medicinale, vedere paragrafo 6.3.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.